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gsoldatich

Chi sono online? Approfondimento su Identità online e Web Reputation - 2 views

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    Webinar dedicato ai docenti, realizzato da Generazioni connesse (https://www.generazioniconnesse.it/site/it/home-page/), associazione italiana della rete internazionale Safer Internet Day (https://www.saferinternetday.org/en-GB/home) con la collaborazione di Telefono azzurro (https://azzurro.it)
lvigano1

Blockchain per istruzione e occupazione: lo scenario dopo il coronavirus - 5 views

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    Articolo che introduce al concetto di Blockchain ed alle sue proprietà. Grazie alle innumerevoli modalità d'uso, iniziano a farsi strada i primi esperimenti e progetti pilota anche in ambito formativo, tra questi ne viene citato uno intrapreso dal MIT. La tecnologia blockchain porterà un enorme vantaggio in diversi ambiti, entrerà a far parte sempre di più del nostro quotidiano.
saramucedola

Diritto all'educazione e nuove tecnologie. Sulla necessità di un approccio co... - 4 views

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    L' articolo vuole mostrare come l'avvento dei nuovi media e la grande distribuzione tra i giovani di nuove tecnologia debbano andare di pari passo, per quanto possibile, con gli ambienti e i processi educativi ed istruttivi. L'autore mette in risalto i pregi di delle nuove tecnologie come ad esempio l'e-learning e di come la tecnologia favorisca l'affermazione di un livello di didattica personalizzata oltre che permettere a milioni di individui di accedere ad un'esperienza ritagliata sulle proprie esigenze; cosi' come la possibilita' di avere una memoria ''esterna'', online e come questa memoria esterna possa favorire un approccio troppo frettoloso alle informazioni difettando l' attivita' di ricerca e di come le nuove tecnologie vadano ad influenzare i processi mentali ed il pensiero. Seppur vi sono dei rischi quali appunto quello di non allenare la memoria, e' anche vero che nessun sapere puo' chiudersi esclusivamente all'uso delle nuove tecnologie. L'educazione digitale rimane un terreno di dibattito e confronto che separa non solo insegnanti ed educatori ma anche giuristi, informatici e sociologi che provano ad orientarsi tra le possibili minacce e i vantaggi di cui i new media dispongono. Urge quindi un approccio ponderato ed equilibrato: il primo compito degli educatori e' quello di non affidare il controllo totale ai mezzi tecnologici omettendo di vigilare sui linguaggi, divulgazioni e contenuti, ciò che conta è cercare di favorire un'apertura consapevole verso le ICT, mantenendosi fedeli ai principi educativi e, al contempo, scongiurando l'adozione di atteggiamenti troppo ingenui oppure esageratamente critici. Emerge l'importanza di un'educazione che sappia guardare al digitale e che, al contempo, sia capace di farsi essa stessa digitale. L'informazione rispetto ai pericoli legati all'uso improprio dei mezzi e delle strumentazioni possono concretizzarsi solo nel caso in cui l'educatore si sottragga al
carmine-corino

La disinformazione è la conseguenza del fatto che "la verità non ci piace abb... - 8 views

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    Articolo dedicato al punto di vista dell'autore Matteo Grandi, il quale ha scritto il saggio "La verità non ci piace abbastanza", nel quale tratta tematiche inerenti la disinformazione ai tempi di internet. Oggi la disinformazione è un fenomeno che si allarga a macchia d'olio e che può contare su una rete di complici, più o meno consapevoli, molto nutrita. Dalla politica che ha scelto le fake news come nuova forma di propaganda, al giornalismo tradizionale che, travolto dalle nuove tecnologie e dalla competizione con le dinamiche del web, sta rincorrendo sensazionalismo e clic spesso a scapito della veridicità e della qualità delle notizie. E mentre la notizia si trasforma in prodotto e come tale viene trattata, gli utenti online, già disorientati e spesso condizionati dalle fake news tradizionali, sono portati ulteriormente fuori strada da profilazione e algoritmi che hanno la pretesa di selezionare per noi le fonti e le informazioni. Un quadro estremamente instabile in cui la pandemia e l'infodemia che ne è scaturita hanno contribuito a creare la tempesta perfetta. Eppure anche noi utenti abbiamo le nostre responsabilità. Spesso troppo pigri per approfondire, a volte troppo pieni di pregiudizi per mettere in discussione le cose che leggiamo, ci stiamo assuefacendo a una forma di informazione che proprio grazie alla rete potremmo testare e verificare. Se solo la verità ci stesse abbastanza a cuore...
sabrinaf-

Cittadinanza digitale | Educazione civica | Rai Scuola - 1 views

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    Quando si parla di cittadinanza digitale ci si riferisce alla capacità - e alla possibilità - per i cittadini di partecipare alla società attraverso mezzi e strumenti digitali. Il focus si centra sulla creazione di nuove modalità d'accesso a servizi già esistenti e la creazione di nuovi servizi. In una realtà sempre più informatizzata, oggi essere cittadini digitali significa partecipare alla vita pubblica usando in modo consapevole gli strumenti tecnologici, in un'ottica di sviluppo del pensiero critico. Significa saper effettuare pagamenti elettronici e poter dialogare con i servizi online della Pubblica Amministrazione. Significa rispettare un galateo digitale nei social network, essere in grado di proteggersi dalle truffe in rete e osservare norme come il rispetto della privacy e del diritto d'autore. Ma non è un percorso senza ostacoli, primo fra tutti il "digital divide" ovvero il divario fra chi ha accesso a Internet e chi invece, per scelta o meno, non ce l'ha. Questo video, rivolto principalmente agli studenti della scuola secondaria di secondo grado, spiega, secondo me, in maniera chiara e comprensibile i concetti che sono alla base della cittadinanza digitale. Trovo che la scelta di usare un video per spiegare il significato di cittadinanza digitale piuttosto che un altro mezzo di comunicazione sia strategica in quanto ci si rivolge soprattutto a fruitori di giovane età abituati ad acquisire informazioni attraverso canali digitali piuttosto che attraverso altri canali ormai obsoleti.
viola-

TikTok e didattica - 3 views

  • come il social TikTok possa veicolare e promuovere dinamiche educative in contesti formali (scuola) e informali (casa)
  • è stato possibile utilizzare il social in senso educativo-pedagogico, sfruttando le sue logiche interne perseguendo un obiettivo preciso: #impararecontiktok.
  • A partire da un target di riferimento e da diversi argomenti e temi abbiamo sviluppato una serie di idee e progetti che potessero essere impiegati concretamente in aula.
  • ...5 more annotations...
  • lo scopo di questo progetto
  • incentiva studenti, alunni, professori ed educatori a prendere spunto dal lavoro pubblicato al fine di sperimentare, a loro volta, la creazione di contenuti inediti
  • avvicinarsi ad una realtà altra (TikTok) conosciuta molto bene dai più giovani
  • pensare in modo alternativo l’impiego dei social nella didattica.
  • connessione tra persone che hanno modo di condividere contenuti, interessi ed obiettivi.
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    TikTok è un nuovo social network, lanciato nel 2016, molto utilizzato da ragazzi e bambini. L'articolo proposto è stato pubblicato sul sito del Cremit circa 10 mesi fa, riporta l'esperienza pratica di Veronica Baffi e Sara Tacchinardi su come poter unire l'utilizzo di TikTok all'insegnamento scolastico attraverso un progetto di studentesse di scienze della formazione primaria. Interessante è come l'esperienza per arrivare alla progettazione e pubblicazione sulla piattaforma abbia avuto una fase propedeutica di informazione, studio e prove di utilizzo del social network oltre che di studio del target di riferimento e degli argomenti proposti. Questo modo di impegnare i social nella didattica potrebbe essere un nuovo sistema, più accattivante per gli studenti, per proporre conoscenze.
mariagiovannas

La fruizione dell'arte attraverso Instagram - 3 views

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    L'articolo punta a mostrare come l'avvento dei nuovi media abbia comportato un cambiamento nei più svariati ambiti, in questo caso nelle istituzioni museali. I musei in passato sono stati spesso visti come luoghi adatti solo ad una cerchia ristretta di persone, ad un'élite. Attraverso i social network, in particolare Instagram, si vuole raggiungere un nuovo pubblico, utilizzando un linguaggio informale, diretto, anche attraverso la diffusione di fotografie che immortalano le varie opere d'arte. Le varie strategie adottate aprono prospettive prima inimmaginabili, e fondamentale è ora non disperdere questa straordinaria spinta al digitale.
patriziamercuri

Overuse of Social Media Affects the Mental Health of Adolescents and Early Youth - 4 views

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    Il risultato di una ricerca apparso su The International Journal of Indian Psichology nel 2016 mostra come il tema dell'uso eccessivo dei Social Media e delle sue conseguenze sulla salute mentale degli adolescenti sia un tema diffuso a livello mondiale, anche in paesi come l'India dove ci sono forti influenze culturali e condizionamenti famigliari. La premessa importante è che la natura dei Social Media di per sé non crea problematiche particolari, anzi, possiamo constatare come un uso appropriato di tali mezzi possa aiutare a costruire ponti per superare difficoltà e inuguaglianze, a rafforzare o creare relazioni, cultura partecipativa e auto-stima, ad aumentare il senso di auto efficacia condividendo i propri potenziali e talenti. Con l'uso eccessivo, invece, la situazione si trasforma in dipendenza, in scarsa, se non nulla, partecipazione alla vita sociale reale con le conseguenti difficoltà relazionali a casa, a scuola e tra i pari. In casi estremi, ma non rari, si arriva al cyber bullismo, alla persecuzione sulla base di rumours, all'usurpazione di identità, ad una comunicazione violenta (hate speech) e altre patologie mentali e sociali. Un uso eccessivo dei media soprattutto durante la notte può portare a problemi di insonnia, d'ansia e di depressione in quanto i giovani si investono emozionalmente sui Social Media. Hanno inoltre maggiore bisogno di dormire degli adulti. Ciò può compromettere un armonioso sviluppo emotivo e sociale perché la maggior parte del tempo viene vissuto in un ambiente virtuale. La facilità di condivisione di foto o propositi non calibrati non consente lo sviluppo dell'empatia e del reale ascolto di sé e degli altri, ciò che conta sono i like, il numero di commenti ricevuti e non l'impatto che i propositi esternati può avere nella vita reale presente e futura dei vari partecipanti. Un altro aspetto importante è la privacy e questo articolo sottolinea come sia possibile che l'impatto di una rottura sentime
martibelli

Social media per la comunicazione accademica in Asia centrale e nei paesi limitrofi - 4 views

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    Prithvi Gaur e Latika Gupta espongono in questo articolo - pubblicato su KoreaMed - un' analisi estremamente accurata del rapporto che hanno alcuni paesi dell'Asia centrale e regioni limitrofe con le Piattaforme di Social Media (SMP). L'interrogativo più grande nasce dai dati: molte di queste nazioni sono quasi totalmente escluse dal dibattito scientifico a livello globale. Questo gap è stato evidenziato dalla pandemia, che ha spostato molta della comunicazione scientifica sui social media. L'articolo delle due ricercatrici attinge a numerosi studi fatti in Cina, Mongolia, Afghanistan, Kazakhstan, Kirghizistan, Iran, Tagikistan e Turkmenistan che hanno analizzato in termini quantitativi ( copertura effettiva di internet, utilizzo di piattaforme occidentali rispetto a quelle orientali, politiche restrittive nei confronti della fruizione dei new media) e in termini qualitativi (spinta motivazionale dei singoli utenti, livello di conoscenza dell'inglese, approcci dei governi) il rapporto che accademici, ricercatori e studenti hanno con le più recenti piattaforme di social media. Ne risulta un quadro molto variegato che cambia a seconda della nazione interessata dallo studio ( nell'articolo si trova la descrizione per ogni singolo paese), ma in generale si possono trarre spunti interessanti su come andrebbero gestite le politiche di educazione ai nuovi media per le nuove generazioni: se viviamo in un mondo globalizzato è, e sarà sempre più necessario avere un' ottica che non si limiti alla nostra Italia, nè al nostro Occidente, ma che si proponga di vedere oltre i confini geografici.
spoletti93

L'uso dei media da parte dei musei nell'era della pandemia Covid-19 - 3 views

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    L'emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 ha costretto molti musei da un lato a chiudere le porte ma dall'altro è emersa la necessità di aprirsi a nuove forme di comunicazione. Diversi sono stati i tentativi di fornire un accesso differente: molti musei infatti hanno aperto nuovi canali YouTube, proponendo video per bambini con finalità ludiche, e interventi per adulti; molto utilizzati sono stati gli hashtag 'racconto' e 'storia' usati per raccontare opere, collezioni e archivi ricchi di arte; numerose sono state le dirette Facebook attraverso le quali è stata data la possibilità di eseguire veri e propri tour virtuali e di partecipare alle mostre online. Le strategie adottate aprono prospettive forse prima inimmaginabili e hanno consentito di raggiungere un nuovo pubblico, travalicando spesso quei confini localistici che solo la rete ci consente di travalicare. Le organizzazioni culturali hanno sicuramente mostrato un rinnovato impulso all'innovazione, intraprendendo una strada mai effettivamente compiuta, quella della trasformazione digitale, realizzando in poche settimane un programma di proposte e attività destinate a rimodulare in maniera significativa la loro idea di comunicazione, di valorizzazione e di promozione. Fondamentale quindi sarebbe non disperdere lo straordinario impulso al digitale emerso in questi mesi e aiutare anche i musei di piccole e medie dimensioni che costituiscono una parte estremamente considerevole del panorama italiano.
gmirabelli

Competenza mediale e digitale analisi e riflessioni su un costrutto complesso - 4 views

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    L'articolo tratta del costrutto della "competenza mediale e digitale" definito variamente dagli studiosi. Lo stesso si propone di fare chiarezza sulle modalità di elaborazione di questo costrutto e si sofferma sulle due principali versioni, quella della competenza digitale e quella mediale mettendo in evidenza le somiglianze e differenze a partire da modelli recenti in letteratura. Infine evidenzia alcuni nuclei teorici.
alessandracost

Comunicatore scolastico, un ruolo sempre più importante per il media education - 1 views

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    L'articolo proposto è scritto da Dino Galluppi per il sito web "La tecnica della scuola" nel Dicembre del 2020. Lo stesso affronta il cambiamento della scuola, una rivoluzione lenta introdotta dal piano nazionale della scuola digitale "PNSD". Questo cambiamento introduce la figura del "comunicatore scolastco",già affermato in atenei universitari,con l'obbiettivo di curare ed approfondire la comunicazione tra l'istituto scolastico ed il mondo esterno. L'aumento delle fake news e l'evoluzione dei social network impongono maggiore attenzione alla salvaguardia dell'immagine dell'istituto e degli studenti sempre più esposti a fenomeni di cyberbullismo. In questo contesto la figura in oggetto ha il compito di implementare le attività scolastiche collaborando con le realtà locali e salvaguardare la privacy e la serenità degli studenti.
scurci

Screen generation: gli adolescenti e le prospettive dell'educazione nell&... - 2 views

Il libro cerca di rispondere a domande quali: che tipo di trasformazione comportano i nuovi media, quali nuovi usi promuovono, che posto occupano nella vita delle nuove generazioni. Lo studio è sta...

media education screen generation antropologia media

started by scurci on 11 May 21 no follow-up yet
sofiamanca

Come le "Media Resources" influenzano lo sviluppo personale - 2 views

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    L'articolo è stato scritto dal Dottor Muslimov e dalla sua studentessa Dottoranda Umarova, provenienti dalla Tashkent State Pedagogical University, in Uzbekistan. L'articolo tratta l'importanza e la valorizzazione dell'informazione attraverso i media nel contesto educativo attuale, concetto ribadito anche dall'UNESCO che riconosce appunto il grande potere comunicativo della Media Education. La Media Education viene descritta in questo articolo come uno strumento per incrementare le proprie capacità critiche ed espressive, strumento che riguarda sia lo sviluppo intellettuale che quello emotivo di chi sta apprendendo. Il focus dell'articolo è quindi principalmente sullo sviluppo intimo e personale dello studente, attraverso il metodo della cosiddetta "Self-Education", basata appunto su un'elevata indipendenza dello studente. L'uso di questo metodo ha sortito risultati notevoli sia per quanto riguarda le conoscenza degli studenti, ma anche per quanto riguarda lo sviluppo della loro individualità, creatività e indipendenza di pensiero, oltre che essere un metodo molto pratico e di semplice accesso. Un forte messaggio di speranza e fiducia in questo nuovo metodo e mezzo educativo, che ha un grande potenziale per il miglioramento del livello di qualità dell'apprendimento.
draghici

Pandemia, controllo digitale e democrazia: un\'esperienza DaD di Filosofia e Media educ... - 5 views

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    L'articolo è stato pubblicato da '' Firenze University Press'' nel mese di Dicembre del 2020. L'esperienza sulla: Pandemia, controllo digitale e democrazia. L'articolo appartiene a: Media Education: studi, ricerche, buone pratiche. Lo studio è stato svolto da: Lia De Marco al liceo '' G. Bianchi Dottula'' a Bari con due classi : 5A e 5B nei mesi di Marzo- Aprile 2020 attraverso l'esperienza di didattica a distanza(DAD), per il periodo di lockdown a causa di emergenza COVID-19, con la combinazione dei metodi della ricerca -azione che consiste nella trattazione di tematiche filosofiche in un ottica trasversale attraverso l'approccio DAD con altri ausili come: Google Classroom, Meet, Rai scuola ed altri. L'articolo presenta le domande che i ragazzi delle classi si sono poste: la pandemia e l'uso dei big data cambieranno la partecipazione e la democrazia?
silviauninettuno

ANTICORPI PER LE FAKE NEWS -10 RIFLESSIONI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA - 2 views

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    De Kerckhove si pronuncia sul problema delle Fake News, esistito da sempre, e stila 10 punti per indurci a riflettere: 1. i social media alimentano con nuove dinamiche il problema 2. l'istantaneità della condivisione batte la riflessione 3. la censura delle fake è inefficace 4. le fake news sono innanzitutto un business 5. ogni controllo deve essere trasparente 6. la crisi della scienza alimenta notizie false 7. la censura è pericolosa 8. condividere le fake news rende responsabili come crearle 9. è preferibile segnalare che censurare 10. la soluzione sarà creare una coscienza di massa Le fake news sono manipolatorie,contengono informazioni false o basate su un uso ingannevole della notizia, possono portare contenuti spacciati come veri ma in realtà in parte, o completamente, falsi.Di tutto ciò è importante tenere conto ,perchè per poter sopravvivere alla dirompenza delle fake news l'unica soluzione è maturare un giusto grado di consapevolezza.
chiaraostinelli

M-Children | Officina Didattica Multimediale - 3 views

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    M-Children è uno spazio multimediale interattivo rivolto a scuole e famiglie. Progetti, idee e sfide per un insegnamento innovativo; corsi formativi per docenti ma anche percorsi educativi e laboratori didattici destinati a bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni. Intercetta le tendenze emergenti del territorio e presta attenzione agli interessi e ai bisogni delle famiglie, diventando un luogo fondamentale per la città di Mestre e punto di riferimento per la sperimentazione culturale.
aprile2021

Digital Storytelling e multimedialità nella scuola dell'infanzia - 2 views

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    La tesi tratta del digital storytelling e di multimedialità, ovvero una nuova forma di alfabetizzazione, che fa fronte a una pluralità di canali, che possono essere viste come una alfabetizzazione alla multimedialità. La multimedialità rappresenta una modalità innovativa di insegnamento che supera i limiti di un'educazione monomediale, basata solo sul testo scritto. Accanto a questo elemento emergono le multiliteracies, ovvero una nuova forma di alfabetizzazione, che fa fronte a questa pluralità di canali che possono essere viste come una alfabetizzazione alla multimedialità.
nicola-mancini

\"Challenge\" su internet: cosa sono e come difendersi | Agenda Digitale - 4 views

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    L'articolo descrive sinteticamente delle mode dei giovanissimi e adolescenti note come challenge, fra cui blue whale, bird box challenge, corona virus challenge, che risultano pericolose e spesso finiscono in tragedia. Nelle challenge i partecipanti sono chiamati a svolgere delle attività per mettere alla prova le loro capacità di resistenza fisica e coraggio, e renderle pubbliche attraverso video condivisi nei social. I giovanissimi sono attirati da sfide che mettano alla prova le proprie caratteristiche e trovano consensi nel proprio gruppo social. Il testo dell'articolo illustra sia gli aspetti che rendono così di successo le challenge quali: intrattenimento, identità, appartenenza, accessibilità, persistenza e moda, sia i possibili elementi di base per "disinnescare" il meccanismo di emulazione, che non possono essere gli atteggiamenti tranchat del tipo chiudere i social per i giovanissimi.
marmandi

Il punto di vista dei genitori sull' uso dei media da parte dei bambini durante la pand... - 2 views

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    La chiusura delle scuole ha portato i bambini a trascorrere più tempo davanti ai media rispetto al passato, anche a causa della didattica a distanza. L'obiettivo di questa ricerca, è quello di capire come i genitori hanno affrontato questa nuova situazione e come percepiscono il consumo dei media da parte dei loro figli. La pandemia covid-19 ha portato profondi cambiamenti e i genitori si ritrovano a ricoprire il ruolo di "insegnanti" dei loro bambini.. Gli autori di questo studio Petra Ambrožová, Petra Eisenkolbová, Iva Junová, Leona Stašová svolto presso University of Hradec Králové (REPUBBLICA CIECA), hanno esaminato 191 genitori con bambini di età compresa tra 6-15 anni. I genitori si differenziavano in base all' età, al livello di istruzione, al tipo di lavoro. La ricerca è stata effettutata durante il periodo del primo lockdown (marzo 2020). I risultati dimostrano che l'87% dei genitori dedicano più tempo ai bambini, grazie al lockdown, l' 81% dei genitori è convinto che il tempo che i propri figli spendono nell'uso dei media sia aumentato, il 43% aiuta i propri figli ogni giorno nell'apprendimento online indipendentemente dal tipo di lavoro, il 57% dei genitori non ha modificato l' utilizzo dei media durante il lockdown e le regole con i propri figli e infine per quanto riguarda il tempo libero, il 60% delle famiglie preferisce passarlo all'aria aperta o passeggiando. In conclusione, l'articolo è molto interessante e dimostra l'importanza dell'educazione ai media. I genitori devono essere in grado di combinare al meglio il lavoro con la cura quotidiana dei loro bambini. I genitori devono diventare " insegnanti efficaci". Bisogna educare e sostenere le famiglie verso una partecipazione attiva nell' influenzare la produzione e la diffusione di programmi di qualità per tutte le età, in modo da rendere l'uso dei media da parte dei bambini, il più proficuo e responsabile possibile.
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