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angelacatanese

Dipendenza da social network - 8 views

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    Questo articolo approfondisce il tema della dipendenza ai social network. La dottoressa che scrive fa un'analisi di come il ricorso ai social può creare una forma di dipendenza, partendo da ciò che sono i social network, il loro sviluppo e la diffusione tra i più giovani l'attenzione cade proprio sul fatto che la dipendenza dai social network colpisca principalmente adolescenti e giovani. L'attenzione è posta principalmente ad alcuni segnali che possono far capire lo sviluppo di una dipendenza patologica in relazione ai social network che sembrano essere come definisce Griffiths (2005) che qualsiasi comportamento soddisfi i seguenti sei criteri può essere definito operativamente come una dipendenza Nel settore della dipendenza patologica si è discusso molto sul fatto che alcuni comportamenti eccessivi possano assumere i connotati di dipendenza comportamentale (ad esempio l'uso di videogiochi, di Internet, il sesso, l'esercizio fisico…). Lo stesso dibattito vale anche per la dipendenza dai social network. In cui riconosce i seguenti sei elementi di disturbo: Salienza, Modifica dell'umore, Tolleranza, Sintomi di astinenza, Conflitto, Ricaduta, dobbiamo poi agire per curare il problema a livello terapeutico. C'è da chiedersi se un lavoro di prevenzione in termini di media education possa far in modo di educare attraverso la scuola e le famiglie, fornendo le linee guida di un buon uso dei social e istruendo i ragazzi ad avere l'equilibrio giusto per non incorrere nel problema della dipendenza, insegnando la differenza tra il fatto di imparare a gestire e dominare i social e non farci dominare da essi
sbanfi

La Dipendenza da Internet: I.A.D. Internet Addiction Disorder - 14 views

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    L'avvento di internet ha certamente portato con sé innovazione e un nuovo modo globale di comunicazione, ma è tutto oro quello che luccica? La dott. Daniela Rigli ci mette in guardia sull'altra faccia della medaglia, quella sulla quale sono incise nuove forme di dipendenza che colpiscono i diversi ambiti della vita sociale, un fenomeno di tipo compulsivo-ossessivo che ha trovato una sua collocazione anche nel DSM-IV: la dipendenza da Internet o Internet addiction disorder (I.A.D.). Se sul versante americano Kimberly Young ha tracciato 5 tipi specifici di dipendenza online (ad esempio la dipendenza da sesso virtuale), sul versante del vecchio continente le cose non sono migliori, come testimoniano, ad esempio, le ricerche pubblicate dal quinto Forum europeo sulla neuroscienza di Vienna secondo cui "usare giochi per il computer su internet crea una dipendenza simile a quella da cannabis o da alcool", o gli studi di Caretti, il quale descrive una forma particolare di dissociazione legata all'uso smodato della Rete: la Trance Dissociativa da Videoterminale. L'articolo continua strutturando una categorizzazione in 4 punti rispetto all'insorgere di psicopatologie e conclude tentando di inquadrare i possibili rimedi e le terapie più efficaci per far fronte alla dipendenza da internet.
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    questo articolo non rappresenta una fonte primaria, ma espone in modo esaustivo l'internet addiction disorder, dai sintomi, alle fasi, alle diverse tipologie di disturbo, alle terapia.
foscaro

"Dipendenza da Internet e psicopatologia web-mediata" - 2 views

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    L'articolo, scritto da Federico Tonioni e Stefano Corvino (due rappresentanti dell'Unità di Dipendenza da Internet del Policlinico Gemelli, Roma), si presenta come una sorta di carta di identità dell'abuso di Internet, una forma di dipendenza tanto giovane quanto attiva nella popolazione mondiale, soprattutto tra gli adolescenti. Ciò che colpisce di questo articolo è la sua capacità, attraverso un'impostazione didattica e imparziale dei contenuti, di rendere il lettore consapevole e incline ad un atteggiamento critico nei confronti del problema avanzato. Internet viene rappresentato come uno strumento rivoluzionario nei suoi effetti, in grado di inserire, con violenza, tutti i propri fruitori in una dimensione globale, estranea a gran parte dei vincoli reali (vedi spazio e tempo) e capace di accogliere qualsiasi soggetto che vi si interfacci. Quando, tuttavia, l'accoglienza si traduce in una sensazione di cura e quando Internet acquista tonalità e funzionalità esistenziali, l'uso diventa abuso, dipendenza che gratifica, appaga. Ecco che, quindi, i soggetti si dedicano totalmente a cercare, rinnovare il proprio senso di sé e l'autostima in e attraverso Internet, costruendo e moltiplicando, ad esempio, relazioni sociali virtuali o dando continuamente sfogo ad una fame istintuale che diventa sempre più vorace. Inoltre, così come sottolinea questo articolo, "come ogni dipendenza patologica [...] media sempre angosce più profonde : l'oggetto di dipendenza patologica si prende cura del dipendente, pur con effetti collaterali a volte devastanti". E', pertanto, intuibile come Internet, in alcune situazioni, possa costituire apparentemente una soluzione attrattiva, facile, veloce ai propri bisogni (sani e non), mentre, concretamente può rappresentare la nicchia ecologica per eccellenza delle fragilità dell'uomo moderno, sempre più restio a fermarsi, interrogarsi, conoscersi, accettarsi e valorizzarsi.
Angelica Petillo

I mille volti della dipendenza da internet e social network: dal cyberbullismo all'isol... - 4 views

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    In questa intervista rilasciata dal Professor F. Tonioni docente dell'Università Cattolica di Roma e responsabile del primo ambulatorio che si occupa della dipendenza da internet e social network presso il Policlinico; si trovano molti spunti di riflessione che mettono in luce come il mondo di internet possa essere uno strumento vantaggioso ma anche pericoloso se utilizzato nella maniera scorretta. Al giorno d'oggi assistiamo sempre più ad episodi di cyberbullismo negli adolescenti, essere presi di mira attraverso la pubblicazione di foto, video, post su un sito come Facebook può genere nella "vittima" un sentimento di oppressione in quanto non sente di avere una via d'uscita a questo problema, siccome tutti gli elementi compromettenti che lo riguardano si trovano in rete senza la possibilità di essere rimossi in maniera definitiva. Come viene spiegato nell'intervista, gli adolescenti sono i soggetti maggiormente colpiti dalla dipendenza da internet e social network, le emozioni vengono annullate, preferiscono una conversazione in chat piuttosto che di persona, sentono il bisogno di pubblicare quasi in modo compulsivo foto e video che li riguardano, ma anche che riguardano gli altri, sono alla ricerca di notizie che alle volte hanno l'intento di deridere un compagno di scuola. I genitori assenti o una situazione familiare complessa possono aumentare questo bisogno degli adolescenti di rifugiarsi in questo mondo virtuale, cercando delle attenzione fittizie, mostrando foto di se stessi in varie situazioni alle volte anche esagerate, come il mostrarsi in intimo oppure in costume. Sono elementi che fanno riflettere a come l'evoluzione della tecnologia e la diffusione continua di Social Network come Facebook, possano essere strumenti dannosi per le persone creando una dipendenza che porta gli adolescenti ad un isolamento, all'inibizione delle emozioni, all'incapacità di allontanarsi dagli strumenti tecnologici che permettono una connessione ad internet; tutto ciò p
sdesimone

Dipendenza da videogiochi - 5 views

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    L'articolo riporta la reale situazione spesso minimizzata, della dipendenza da videogiochi, che l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha già incluso tra i disturbi comportamentali che generano dipendenza, al pari, del più temuto gioco d'azzardo. Alla luce è l'emergenza verso il problema, che porta in sé, una crescente serie di conseguenze sulla salute e di cui conosciamo ancora in parte l'entità. A farne i conti, il sistema di sviluppo evolutivo dei nostri ragazzi, purtroppo infatti giovani e bambini sono le categoria maggiormente a rischio. Saranno promosse iniziative in collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione, i Dipartimenti per le Dipendenze Patologiche, le scuole, le associazioni di categoria, il terzo settore e le associazioni di volontariato. Riflettendo sul contesto, è giusto da una parte pensare a sistemi di riduzione e divieto ai videogiochi, ma credo ciò non sia risolutivo al problema. Sicuramente una lente d'ingrandimento sulla gravità, può aiutare una consapevolezza maggiore ed invitarci a riflettere, al fine di cercare di individuare un'alternativa al pari allettante, ad esempio politiche mirate verso lo sport, da sempre ottima valvola di sfogo.
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    L'attenzione verso la problematica relativa alla dipendenza dai videogiochi è ampiamente sentita e dibattuta gli adolescenti, ma anche la categoria dei bambini è sempre più incollata a questa tipologia di giochi con risvolti e influenze negative sul comportamento e sugli atteggiamenti, ciò preoccupa non poco esperti educatori e genitori soprattutto perchè nel tempo ciò potrebbe creare dipendenza. Articolo interessante utile spunto di riflessione per me che essendo una docente tutti i giorni mi ritrovo a vivere anche i risvolti di questa problematica.
psico74

Video game addiction: sintomi e trattamento - 4 views

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    La dipendenza da videogiochi (video game addiction o gaming disorder) riguarda un uso eccessivo o compulsivo degli stessi, che interferisce con la vita quotidiana dell'individuo: è un vero e proprio disturbo mentale, in quanto è stata inclusa nel DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione), alle pagine 921-924 della versione italiana edita da Raffaello Cortina Editore. L'articolo in oggetto, pubblicato il 22 ottobre 2019 dall'autorevole Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva con sede centrale a Firenze, specifica tuttavia che il passare diverso tempo a giocare non è una condizione sufficiente per parlare di vera e propria dipendenza, in quanto secondo il DSM-5 le situazioni clinicamente rilevanti sussistono in presenza di cinque (o più) criteri diagnostici specifici (si rimanda all'articolo). E' rilevante come la dipendenza da videogiochi possa essere accompagnata da altri disturbi come la depressione (che può comprendere una ideazione suicidaria), il disturbo da deficit dell'attenzione/iperattività (DDA/I) e i sintomi di ansia. L'articolo conclude affermando che attualmente non vi sono dati certi che attestino l'efficacia di particolari trattamenti in riferimento a questo disturbo mentale, ma poiché il gaming disorder si sovrappone a livello clinico e diagnostico con altre forme di dipendenza comportamentale, è corretto supporre che una psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale possa essere di aiuto. Ritengo che la mancanza di dati sull'efficacia terapeutica sia dovuta al fatto che questo fenomeno non solo riguarda socialmente gli ultimi decenni, ma è anche stato ufficializzato come disturbo mentale solo a partire dal 2013 (anno di pubblicazione del DSM-5). Quindi la letteratura scientifica sull'argomento non è ancora corposa, ma mi auguro che si sviluppi ulteriormente in quanto questo disturbo riguarda soprattutto le fasce più giovani, che presentano una identità in fieri
sounddj210392

Nuove Dipendenze Comportamentali: la Cyberdipendenza - Psicologia - 3 views

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    In questo articolo,a cura della redazione di State of Mind,viene presentato ai lettori il problema della cyberdipendenza,ovvero : la dipendenza fisica da internet e dai suoi derivati.L'Internet Addiction Disorder (AID) è un disturbo classificato come vera e propria dipendenza al pari delle dipendenze da sostanze stupefacenti e dall'alcool. Le vittime di questa patologia,ancora sconosciuta a molti,miete sempre più vittime fra gli adolescenti : è stato calcolato che,su un campione di 1523 bambini il 68% c.a ne è risultato dipendente (età compresa fra i 12 e i 18 anni). Dobbiamo la scoperta di questo fenomeno,agli studi compiuti da Ivan Goldberg il quale : nel 1995,propose di inserire l'AID fra le dipendenze cliniche del DSM-IV. Durante gli studi,compiuti su soggetti affetti da AID, sono stati riscontrate 3 sintomatologie ricorrenti che preannunciano l'insorgenza della patologia : La Tolleranza ( il bisogno,sempre maggiore,di rimanere connessi ), l'Astinenza ( ansia,agitazione,pensieri ossessivi e movimenti involontari simili alla"digitazione"della tastiera ) e Menomazione Sociale ( l'abuso di internet provoca l'annullamento della vita sociale reale e la nascita di una vita sociale virtuale ). Fra le diverse dipendenze da internet troviamo : l'Information-Overload ( la dipendenza dalla ricerca spasmodica di informazioni su internet ), la Cybersexual-Addiction (la dipendenza dal materiale pornografico) e la Computer-Addiction ( la dipendenza dai videogame onlline). Nella vita quotidiana,internet è sempre più presente : e-mail,socialnetwork,videogame etc. Le domande che dovremmo porci sono le seguenti : << Quanto l'uso di internet ci influenza la vita di tutti i giorni? Internet è diventato parte integrante della nostra vita o si è sostituita a quest'ultima? >>.
donatellamaffeis

Dipendenza da Internet, retomania, internet addiction disorder, internet dipendenza - 2 views

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    Ho scelto questo articolo perché è riuscito ad evidenziare come gli aspetti positivi di internet( come annullare le distanze, fornire un nuovo modo comunicare e socializzare, la facilità di accesso alle informazioni) possano diventare un "pericolo" per la salute delle persone e creare una vera e propria dipendenza. Un utilizzo consapevole e attento di questo mezzo di comunicazione permette di evitare e prevenire i problemi legati alla dipendenza da Internet.
robertapontani

Dipendenza da internet e social, nasce il primo servizio di disintossicazione in Italia. - 5 views

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    L'articolo proposto, scritto da Alex Corlazzoli per "il Fatto Quotidiano" nel mese di giugno 2019, tratta il tema della dipendenza da Internet attraverso un'intervista alla psicologa e psicoterapeuta Maria Rosaria Montemurro. La novità che viene proposta è un servizio della Cerba Health Care, nello specifico nella sua sede ambulatoriale di Milano, in cui si attiva il "Life Digital Coaching" come percorso psicoterapeutico di disintossicazione da computer e smartphone al fine di ridurre il cosiddetto tecno-stress. Le nuove dipendenze che vengono trattate spaziano dall'iperconnessione, al gioco d'azzardo on line, alla dipendenza da video giochi e molte delle nuove malattie da rete (Hikikomori, cyberbullismo, phubbing, e altre) che colpiscono tutte le fasce d'età con un aumento esponenziale negli ultimi anni.
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    L'articolo pubblicato sul "Il Fatto Quotidiano" mette in luce, in tutta la sua gravità, un fenomeno che corrisponde al nome di "media addiction". L'utilizzo costante di internet ha creato una serie di patologie i cui sintomi vanno dall'esclusione dalla realtà come il fenomeno dell'Hikikomori che relega il soggetto, in genere adolescente, nella sua stanza con un rifiuto categorico verso tutto ciò che è "esterno" al suo habitat. Il cyberbullismo o il sexting o il gioco d'azzardo compulsivo sono altri fenomeni che sottolineano la pericolosità di un utilizzo improprio e costante dei social. I dati confermano che il 77% degli utenti naviga prima di addormentarsi e ben il 63% appena svegli. L'ansia che deriva dal rimanere disconnessi è conosciuta, ormai, a tutte le fasce d'età. La nascita del "Digital life coaching", con sede attuale a Milano, punta a ridimensionare e controllare, nonché prevenire, le varie forme di dipendenza. Viene considerato un laboratorio e non un pronto soccorso, in un gioco di squadra tra medici e psicologi che ha come fine la disintossicazione dell'utente, spezzando quei meccanismi che lo hanno portato al limite di quella che viene considerata una malattia mentale. Un'iniziativa importante che, se ben gestita, potrà creare una valida rete di aiuti, in tutta Italia, contro un fenomeno complesso da gestire.
giannib71

The Social Dilemma - Film documentario completo in streaming ITA Download - PeerTube It... - 4 views

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    Il film esamina la diffusione dei social media e il danno che essi causano alla società, concentrandosi particolarmente sullo sfruttamento e sulla manipolazione degli utenti, attraverso l'utilizzo di tecniche come il data mining e la vendita dei dati personali. The social dilemma approfondisce alcuni aspetti dei social media: la dipendenza che provocano, in particolare nei più giovani, l'uso in politica, il contributo alla diffusione di teorie complottistiche, gli effetti sulla salute mentale. Il documentario presenta allo spettatore, attraverso una serie di interviste, un ritratto dei social media e delle problematiche che causano, sostenendo che siano una minaccia, ma il documentario non prevede solamente l'argomentazione di antitesi riguardanti l'uso dei social media, ma molto spesso si parla di Internet in generale. Il primo problema è il fatto che miliardi di persone vengono influenzate da pochi cervelli che stanno dietro alle aziende come Facebook, Google e Twitter. Il secondo problema è quello della dipendenza dai social. Gli intervistati spiegano che il creare una sorta di dipendenza verso i social è una caratteristica voluta e non un errore. La manipolazione del comportamento umano a scopo di lucro è di primaria importanza per le aziende e ciò viene attuato grazie allo scorrimento infinito e alle notifiche push, che mantengono gli utenti costantemente impegnati. I consigli personalizzati forniti da questi siti aiutano non solo a prevedere le azioni svolte dagli utenti, ma anche a influenzarle, rendendo gli utenti delle facili prede per inserzionisti pubblicitari o propagandisti Il documentario si muove in parallelo su due filoni: quello razionale delle interviste con figure di rilievo nella creazione dei social media: ex dipendenti, dirigenti e altri professionisti delle principali aziende tecnologiche. Gli intervistati descrivono le proprie esperienze di lavoro all'interno del mondo dei social, affermando che la nascita dei social è avvenuta per mi
beatricefocardi

Smartphone and social media use contributed to individual tendencies towards social med... - 2 views

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    Questo articolo riprende un'estratto dal manuale " Addictive Behaviors" a cura di Davide Marengo ,Matteo Angelo Fabris, Claudio Longobardi e Michele Settanni. Che hanno voluto evidenziare come l'uso degli smartphone e dei social media negli adolescenti italiani, sia peggiorato durante la pandemia di Covid-19 e su come l'istruzione a distanza abbia incrementato ancora di più a una dipendenza dai social media e quali in particolare. Secondo la teoria della compensazione sociale (Valkenburg, Schouten, & Peter, 2005), quando gli adolescenti percepiscono la loro realtà come socialmente deludente , possono ripararsi dietro ai social media come alternativa per mantenere e formare nuovi legami sociali (Badenes-Ribera et al. , 2019, O'Day e Heimberg, 2021). Quindi se da una parte internet accorcia le distanze e riduce la solitudine dall'altra il rischio di dipendenza dai social media si trova dietro l'angolo. Uno studio ha condotto un'esperimento su un campione da 765 adolescenti italiani tra maschi e femmine , che hanno riferito di utilizzare lo smartphone in particolare le piattaforme : Instagram , Snapchat , Telegram , Youtube ,WhatsApp, Tik Tok , Twitter. I risultati hanno riportato che tutti i soggetti che usufruiscono solamente delle piattaforme : WhatsApp, Youtube hanno una minore dipendenza dai social , rispetto ai coetanei che utilizzano piattaforme come : Instagram, Twitter, rivelandosi i più forti predittori della dipendenza dai social media seguiti poi da Facebook e Tik Tok. Concludendo che però l'applicazione più avvincente di tutte durante la pandemia è stata Tik Tok ,mettendo senza dubbio in ombra altre app popolari con offerte visive simili.
cristinaviggiani

DIPENDENZA DA SMARTPHONE- GLI SMARTPHONE COME L'OPPIO - 3 views

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    In questo articolo si parla di una realtà di cui ormai siamo schiavi: gli smartphone. Difficile da ammettere, ma al giorno d'oggi gli smartphone, i social, le notifiche e tutto ciò che gira intorno a questi elementi sono diventati come una vera e propria droga. E come dal una droga ne scaturisce una forte dipendenza. Si tratta di un fenomeno sempre più frequente soprattutto nei giovani, anche se negli ultimi anni la dipendenza da smartphone e internet è cresciuta anche in età adulta. Non si tratta più solamente di mantenersi in contatto con chi è lontano, o di scambiarsi qualche like sui social… gli smartphone sono diventati parte della nostra quotidianità 24h su 24h. lo portiamo con noi quando usciamo,quando siamo al bar, quando pranziamo,quando facciamo una vacanza, quando siamo a casa e addirittura, quando siamo con gli amici o con la nostra famiglia. Hanno costruito una vera e propria barriera invisibile che ci tiene lontani dal comunicare con chi abbiamo di fronte. Studi scientifici hanno dimostrato che chi fa un uso spropositato di questa tecnologia è maggiormente soggetto a soffrire di depressione, ansia e attacchi di panico. Le notifiche? Le notifiche, secondo alcuni studi, attivano gli stessi percorsi neuronali che si attivavano una volta quando vi era un pericolo imminente. Ad ogni suono o vibrazione proveniente dal nostro smartphone, i nostri neuroni si attivano nello stesso identico modo. La soluzione? Sembra strano, ma proprio come accade per il fumo e per l'uso di sostanze stupefacenti, la soluzione è una e non è semplice… ossia disintossicarsi. Magari usando queste scatoline sempre meno, controllare le notifiche solo in alcuni momenti, lasciare il nostro telefono nella borsa mentre siamo a cena con gli amici… e così via. Il percorso è difficile, ma non impossibile.
morbella

Dipendenza da videogames - SIIPAC - 5 views

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    I videogames possono diventare dipendenza, quando il cervello è continuamente sottoposto a stimoli positivi. Fino all'isolamento sociale inteso come fuga dalle responsabilità.
fabioviviani

Dipendenza sessuale online: caratteristiche e psicoterapia del disturbo - 4 views

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    Nuove patologie di dipendenza legate alla diffusione di un media quale internet nella vita sessuale dell'individuo. Una analisi sintetica ma efficace sulle cause che portano all'ossessività del cybersesso e sulla ripercussione nella vita di ogni giorno. L'importanza delle narrative nella terapia adatta a isolare e combattere la problematica.
rosso1976

Social Networking Addictive, Compulsive, Problematic, or Just Another Media Habit - 4 views

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    Come sapete sto facendo la tesi sull'autoregolazione nella teoria social cognitiva. Parte di essa è sui fallimenti del processo. Abbiamo casi di bulimia, di aggressività e di dipendenze di vario tipo. Una di esse è la dipendenza dai Media e da internet in particolare (argomento che abbiamo già trattato discutendo in vari momenti sul libro di Buckingham). Ai fini dell'elaborato di tesi è per me interessante notare le implicazioni di questo specifico ambito di dipendenza con le fasi di auto osservazione e di reazione del processo.Ai fini nostri, invece, è molto importante notare 2 cose: da un lato, come abbiamo visto, l'evoluzione dei termini di accesso alla cultura digitale deve indurci a rivedere il nostro concetto di dipendenza, per renderlo più specifico e significativo, dall'altro la supposta preponderanza di una dipendenza da social media su altre attività trova scarso risconto, necessitando anche qui di una revisione/precisazione dei termini
gibertidavide

Malati di smartphone - 6 views

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    Il termine "addiction" significa dipendenza da qualche sostanza (tabacco, alcool, droga) o pratica dannosa (gioco d'azzardo, frequentazione con immagini pornografiche). Recentemente, con l'utilizzo sempre più massiccio di strumenti digitali come lo smartphone, il tablet e il pc si sta diffondendo sempre più, tra giovani e non, la dipendenza dal web che assume tutte le caratteristiche delle tradizionali dipendenze, come quelle da alcol e droga, per la quale però c'è scarsa casistica scientifica, conseguentemente, le organizzazioni internazionali della sanità non l'hanno ancora classificata tra le patologie. Emergono pochissimi casi e, una volta individuati i sintomi, ci sono strategie di intervento ma non una terapia univoca.
danielaiancu

New addictions: il fenomeno delle dipendenze nell&#039;era degli smartphone e di internet - 6 views

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    Articolo pubblicato dal giornale State of Mind, scritto da Giorgia Cipriano il 06/Novembre/2017 , parla del fenomeno delle New addiction (nuove dipendenze), malattie della post-modernità. Le dipendenze nell'ultimo decennio, del gioco d'azzardo, sesso, lavoro, shopping compulsivo, ma sopratutto internet e telefono cellulare, vengono definite e evidenziate da più autori come Valleur, Matysiac, Caretti, La Barbera,Del Miglio, Corbelli ...e fanno parte dalle dipendenze comportamentali. La dipendenza da internet e quella da smartphone sono strettamente connesse, portando ad un comportamento compulsivo, a preferire le relazioni virtuali rispetto a quelle reali. La dipendenza da smartphone viene chiamata nomophobia. Per la cura di queste dipendenze è consigliabile una terapia cognitivo comportamentale. Per identificare e misurare il livello del rischio di dipendenza da smartphone e stata progettata una scala chiamata S A S(scala di addiction smartphone). Il fenomeno delle New Addiction interessa un numero sempre più alto di persone.
jgrossi108

Adolescenza Riflessa - Approfondimento psicologico - iEducation - Specchio del web - 4 views

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    AUTORE: Dott.ssa Psicoanalista Irene Ruggiero, scrive questo articolo, pubblicato sul Sito ufficiale della Società Italiana di Psicoanalisi, affrontando il tema dei Social Network e della Rete in Adolescenza. COMMENTO: L'articolo parte con una premessa, nella quale l'Autrice descrive la Rete come uno strumento formidabile per condividere informazioni e diversi punti di vista anche se, in alcuni casi, potrebbe comportare dei rischi negli Adolescenti che sono più fragili. Per comprendere alcuni degli aspetti fondamentali che potrebbero portare i ragazzi ad usare la Rete in modo non sano, parte dal concetto del "narcisismo sano", che dovrebbe essere presente per creare una buona base di personalità e per godere di una solida fiducia in se stessi e di una buona autostima. La Psicoanalista parte dai primi momenti di vita del bambino, poiché in questi anni è fondamentale avere un buon rispecchiamento nella madre o nel caregiver, per costruire il proprio senso di sé, riproponendo che se questo rispecchiamento materno non dovesse funzionare in modo corretto, e dovesse essere carente o assente, nella crescita si potrebbe avvertire un sentimento di vuoto incolmabile che potrebbe sfociare in quelle che sono le dipendenze patologiche. Allo stesso modo la Dott.ssa Ruggiero sottolinea l'importanza del gruppo dei pari in Adolescenza, nel quale avviene ugualmente il rispecchiamento che contribuirà a costruire il proprio Sé. Ecco che partendo da questa cornice teorica, l'Autrice si collega all'utilizzo della Rete, come strumento anch'esso di rispecchiamento, definendola né positiva né negativa. Ella spiega come da una parte sia molto importante per condividere abitudini, stili di vita, impressioni, sensazioni.. rafforzando la propria identità ed il senso di appartenenza ad un gruppo; mentre dall'altra l'uso della Rete potrebbe essere anche usata in modo negativo quando anziché aiutare nella crescita personale, diventa uno strumento per rinchiudersi in se stes
grassilaura

Nuove tecnologie, nuove dipendenze dell'era digitale. - 4 views

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    Lo sviluppo di Internet e la sua penetrazione diffusa, ha cambiato profondamente ogni dimensione della nostra vita pubblica e privata. Negli ultimi anni in Italia la quota di persone che dispone di un accesso alla rete è aumentata esponenzialmente. La diffusione più impressionante riguarda l'utilizzo in mobilità. Sono 25 milioni coloro che, almeno una volta al mese, lo usano da un tablet o uno smartphone, mentre 21 milioni accedono quotidianamente con un balzo di ben 4 milioni anno su anno. La dipendenza da Internet è un sintomo psicologico. Si può parlare di dipendenza quando la maggior parte del tempo e delle energie vengono spesi nell'utilizzo della rete, creando menomazioni forti e disfunzionali nelle principali e fondamentali aree esistenziali. Un termine di recente introduzione, nomofobia, designa la paura incontrollata di rimanere sconnessi dalla rete di telefonia mobile,
jgrossi108

Dipendenza da gioco d'Azzardo - SIIPAC - 3 views

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    Sono particolarmente interessata a questo Articolo, relativo alla "Dipendenza del Gioco d'Azzardo Patologico", poiché nella Struttura dove lavoro ci occupiamo di Dipendenze, non solo correlate all'abuso di sostanze ma anche legate al Gambling. Come infatti viene descritto nell'articolo, il fatto di "giocare" apparentemente sembrerebbe innocuo, come il fatto di comprare un semplicissimo "Gratta & Vinci" oppure di rinchiudersi in una saletta buia in un Bar a schiacciare un tasto colorato di una VLT, ed il problema è che socialmente questo comportamento viene ben accettato. Il Dr. Guareschi, nel suo saggio "Giocati dal Gioco", differenzia i Giocatori Patologici in ben 6 categorie in base alla modalità che li spinge a giocare: da quelli che lo fanno per professione, mantenendosi attraverso di esso, a quelli che usano il gioco come "analgesico" per placare le ansie e sfuggire alle responsabilità, nonché alla realtà, e quindi in esso vi trovano un rifugio. Ecco, quindi, che le categorie dei Giocatori che hanno perso il controllo sulla loro attività di gioco d'Azzardo (Giocatori per Azione), ed i Giocatori per Fuga, sono quelli che più di tutti gli altri necessitano di un sostegno psicologico e psichiatrico, anche perché la loro quotidianità viene colmata da bugie, debiti e disperazione, arrivando persino a perdere affetti, lavoro e beni materiali. Il GAP viene riconosciuto dal Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, come un impulso irresistibile e incontrollabile, che può progredire in intensità ed urgenza, modellando i criteri diagnostici su quelli delle tossicodipendenze, includendo persino il termine di tolleranza ed astinenza. Anche per i fattori di rischio, si riconoscono tratti simili a quelli che portano all'uso/abuso di sostanze, come la depressione, la ricerca di sensazioni forti e l'impulsività. Oggigiorno si riscontra un'affluenza verso il gioco d'Azzardo già dalla giovane età, molto probabi
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