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emytir

Fake news e democrazia - 4 views

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    L'articolo, pubblicato su Medialaw - rivista di Diritto dei Media, nel 2019 è stato redatto da Eva Lehner Ricercatrice a tempo indeterminato e Professore aggregato dal 2005 nell'Università di Siena in Diritto Regionale (presso il DISPI) e dal 2016 in Istituzioni di Diritto Pubblico (presso il DISPOC). La Lehner ha partecipato a progetti nazionali ed internazionali di ricerca cofinanziati dal MIUR e alla curatela di volumi collattanei. Svolge ricerche nell'ambito del diritto costituzionale, elettorale e parlamentare, con particolare attenzione alla giustiziabilità dei diritti, al processo di integrazione europea e alle garanzie formali e sostanziali derivanti dalla forma di Stato democratico pluralista. La ricerca svolta dall'autrice, rappresenta un interessante disamina sul termine "fake news", sulla pluralità di significati che notizie così etichettate possono contenere, e sugli effetti che possono generare sulla vita sociale e politica di un paese. Valutando le varie forme di "Fake News", si può definire quanto labile sia il confine tra ciò che si può intendere come falso e ciò che veramente lo sia, quanto il sistema dell'informazione sia vittima e carnefice dell'informazione "Fake" e quanto, allo stesso modo gli Stati possano sfruttare o subire il flusso di informazioni che i nuova media consentono di far circolare in modo capillare all'interno di una comunità. Personalmente, la lettura dell'articolo, mi a confermato quanto complessa sia la questione "Fake News" e quanto poco efficaci possano essere i tentativi di regolarle. Ritengo che le "Fake News" siano un esempio della potenza dei nuovi Media, e che la Media Literacy sia uno strumento fondamentale per rapportarsi ad esse in modo criticamente costruttivo. Ritengo quindi che forse, più che le leggi, sia necessario un diverso approccio culturale per interpretare le notizie in circolazione e per comprendere la loro reale finalità, al di là dei dubbi sulla reale veridicità o meno.
marialauracaste

Taiwan: Schoolkids to Be Taught How to Identify Fake News - 4 views

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    Secondo la definizione dell'Unione Europea, la media literacy è la capacità di accedere, capire e creare attraverso i media. La capacità di capire i contenuti dei media coinvolge sia le capacità personali di distinguere le notizie oggettive da quelle prodotte da soggetti con una forte visione "di parte", sia il saper distinguere i video tecnicamente originali rispetto a quelli creati ad hoc. L'articolo del Time di Nicola Smith illustra l'iniziativa dello stato di Taiwan di implementare un nuovo curriculum scolastico in "Media literacy". Il paese asiatico cerca in questo modo di controllare il fenomeno di disinformazione mediatica particolarmente evidente in una zona del mondo che vive sotto l'influenza ostile della vicina Cina, paese tra l'altro con enormi capacità informatiche.
cosciie

YouTube - 3 views

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    Interessante video della BBC (in lingua inglese) riguardante il pericolo delle fake news. Una "pillola" riguardante il fenomeno della trasmissione in rete, i personaggi coinvolti e una breve analisi critica di come una notizia falsa può in pochissimo tempo diventare virale. Uno stimolo al pensiero critico riguardante nello specifico il flusso massiccio di informazioni riguardanti il Covid in questo particolare periodo che tutti a livello globale stiamo vivendo, per imparare a discernere in un oceano di informazioni quelle attendibili dalle "bufale" virtuali.
federicavarone

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_maggio_08/milano-navigli-affollati-all-or... - 1 views

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    Questo articolo datato 8/5/20 ha creato al termine della quarantena, non pochi scompigli, dissapori e malumori. Mostrando una foto di una delle sponde del Naviglio accusa i milanesi di essere non curanti delle regole e del distanziamento sociale, prevedendo un repentino ritorno alla quarantena "stretta". Credo che questo articolo sia un perfetto esempio di fake news inerente un fatto sociale situato. Il giornalista, con l'aiuto del fotografo hanno fatto credere al mondo intero, grazie al buon uso della prospettiva, che la movida Milanese fosse ripresa senza alcun rispetto di quanto accaduto e delle istituzioni. I giorni dopo sono stati un susseguirsi di smentite e spiegazioni di come la giusta inquadratura potesse distorcere o modificare la realtà. Personalmente avevo data per attendibile questa informazione in quanto proveniente dal Corriere della Sera.
elenariva8

Fake news: strumenti pratici per riconoscerle e fronteggiarle (materiale didattico a su... - 2 views

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    Il fenomeno delle fake news è dilagante al giorno d'oggi, e, anche se crediamo di conoscere il meccanismo con cui agisce, è talmente pervasivo, che rischiamo di cascarci o peggio di supportare involontariamente la circolazione di notizie false. Non basta infatti sapere che il problema esiste ma occorre avere degli strumenti pratici per fronteggiarlo. In questo articolo viene illustrato un elenco di punti, realizzato dal Ministero dell'Istruzione in collaborazione con le scuole e la Camera dei deputati, utile ad identificare una fake new e a supportare docenti e studenti nel processo di identificazione di tale fenomeno. Viene inoltre reso disponibile a fine pagina del materiale didattico e di approfondimento che può essere utilizzato in classe.Sono presenti due brevi video illustrativi e due documenti pdf che descrivono in modo semplice e pratico come approcciarsi a possibili fake news. L'obiettivo dell'articolo è quello di aiutare i docenti a rendere consapevoli i ragazzi del pericolo delle fake news, del loro funzionamento e del ruolo che tutti noi abbiamo nel supportare la circolazione di tali notizie. Vengono dati quindi degli strumenti pratici per contrastare il fenomeno ed arginarlo.
federicazari

Disinformazione e propaganda: ecco come smascherare le fake news - 4 views

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    Questo articolo di Andrea de Gardi, giornalista WEF (World Economic Forum) specializzato nell'evoluzione digitale delle attività d'impresa, espone il problema della disinformazione che circola principalmente sui social media, spesso con immagini d'archivio riproposte come breaking news, e suggerisce un elenco di accortezze e azioni che l'utente può intraprendere. Personalmente non credo sia sufficiente un elenco di consigli per combattere il mondo delle fake news: non sempre è facile riconoscerle, dipende da molti fattori talvolta anche emotivi, dalla situazione in cui si trova il soggetto e soprattutto se ciò che leggiamo rafforza una nostra opinione/credenza. Quello che è certo è che non si può insegnare velocemente ad affrontare questo problema che richiede una serie di tecniche per verificare i fatti: e' necessario che gli utenti diventino più autonomi, competenti e critici, occorre una profonda comprensione di come funzionano i media, come comunicano, come rappresentano il mondo, come vengono prodotti e usati. Non si combattono fake news fornendo decaloghi che pretendono di insegnare la distinzione tra verità e falsità ma occorre una comprensione sofisticata. Per questo alla base dell'insegnamento della media education abbiamo il pensiero critico, processo riflessivo nel quale dobbiamo costantemente mettere in discussione i nostri preconcetti e le nostre interpretazioni per evitare che queste notizie, create talvolta per provocare comportamenti aggressivi, diventino un fatto sociale con un forte potere coercitivo sulle decisioni delle persone
carmine-corino

La disinformazione è la conseguenza del fatto che "la verità non ci piace abb... - 8 views

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    Articolo dedicato al punto di vista dell'autore Matteo Grandi, il quale ha scritto il saggio "La verità non ci piace abbastanza", nel quale tratta tematiche inerenti la disinformazione ai tempi di internet. Oggi la disinformazione è un fenomeno che si allarga a macchia d'olio e che può contare su una rete di complici, più o meno consapevoli, molto nutrita. Dalla politica che ha scelto le fake news come nuova forma di propaganda, al giornalismo tradizionale che, travolto dalle nuove tecnologie e dalla competizione con le dinamiche del web, sta rincorrendo sensazionalismo e clic spesso a scapito della veridicità e della qualità delle notizie. E mentre la notizia si trasforma in prodotto e come tale viene trattata, gli utenti online, già disorientati e spesso condizionati dalle fake news tradizionali, sono portati ulteriormente fuori strada da profilazione e algoritmi che hanno la pretesa di selezionare per noi le fonti e le informazioni. Un quadro estremamente instabile in cui la pandemia e l'infodemia che ne è scaturita hanno contribuito a creare la tempesta perfetta. Eppure anche noi utenti abbiamo le nostre responsabilità. Spesso troppo pigri per approfondire, a volte troppo pieni di pregiudizi per mettere in discussione le cose che leggiamo, ci stiamo assuefacendo a una forma di informazione che proprio grazie alla rete potremmo testare e verificare. Se solo la verità ci stesse abbastanza a cuore...
vierogianmario

Ucraina: la prima guerra combattuta (anche) sul terreno digitale - 3 views

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    Francesca Fantini grazie a questo articolo di ci dà un reportage sull'impatto dei media e il loro utilizzo nella guerra in Ucrainia. "Il controllo delle informazioni è uno dei modi in cui si combatte una guerra", quale è il grado alfabettizzazione digitale di chi si trova dentro e fuori il conflitto? Chi usufruisce di questi social possiede le skills per smarcarsi da una fake news? Il traffico ed anche l'indirizzo d'uso di un media come TIKTOK sono cambiati drasticamente, il che ci fa riflettere anche sulla libertà dei media ed il loro peso.
martinam95

« Fake news » e complotti colpiscono anche i ragazzi - 4 views

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    L'articolo in questione evidenzia il potenziale pericolo rappresentato dalla vasta quantità di fake news presenti sul web e a cui bambini e adolescenti sono esposti continuamente. La questione centrale trattata è la capacità dei giovani di saper distinguere un'informazione vera da una fake news, ed essere in grado di valutare la credibilità delle informazioni disponibili nel web. Da sondaggi e studi condotti negli ultimi anni è emerso che un'alta percentuale di bambini e ragazzi, soprattutto dall'età di 14 anni in poi, sostiene di possedere queste capacità, ma genitori e insegnanti scolastici riscontrano il contrario. Si sottolinea quindi l'importanza di incrementare interventi volti ad una maggiore alfabetizzazione mediatica, soprattutto per i giovani, senza però indurli a sviluppare un'eccessivo scetticismo verso l'informazione digitale, poiché questo provocherebbe in loro la tendenza a credere che "tutto sia potenzialmente falso o manipolato."
letizia74

Le fake news influenzano i nostri comportamenti? | Recenti Progressi in Medicina - 3 views

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    Questo articolo vuole mettere in evidenza l'influenza che le fake news hanno sul pensiero delle persone e che spesso uno dei motivi è la poca trasparenza da parte degli organi istituzionale. L'articolo fa riferimento al nesso tra vaccini, nello specifico il trivalente, e lo spettro autistico e alla pandemia del Coronavirus. I media oggi forniscono una moltitudine di informazioni e tendenzialmente ognuno di noi le analizza di più in base alla propria emotività piuttosto che in base alla razionalità.
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