Skip to main content

Home/ Groups/ Media Education
Luciano Di Mele

Chi siamo - GET Cooperativa Sociale - 8 views

  •  
    Il GET opera a Bari nel campo della ricerca e della didattica audiovisiva.
Luciano Di Mele

alberoventi - 11 views

  •  
    Sito di attività di formazione per l'uso attivo della  TV
matteom3

VICINOLONTANO - 1 views

  •  
    Come socio di Mechrí (Laboratorio di filosofia e cultura) lo scorso 23 settembre 2020 ho partecipato alla conversazione online dal titolo: LE COSE, LE PAROLE, LA VERITÀ IN COMUNE. Un ciclo di conferenze ideato da Towards Constellation L'incipit: uno schermo universale e il linguaggio delle immagini telematiche e dell'inglese internazionale? C'è qualcosa di radicalmente nuovo in tutto ciò o è la ripetizione, in forme nuove, di un antico destino? Di perdizione o di salvezza? Il tema di fondo è quello della "distanza" che il COVID19 ha imposto a tutti noi, tema messo in tensione al polo della "vicinanza" offerto dalle tecnologie digitali. Uno spunto di riflessione profondo e attuale che coinvolge la Media Education. Nella parole di Carlo Sini "dobbiamo creare la comunità di una distanza nuova rendendola vicina, non abbiamo fatto altro da quando si è inventato l'alfabeto; quella tradizione di testi che attraversano spazi e tempi." In questa frase possiamo rivedere le 3 ere della tecnologia identificate da De Kerckhove e come appunto il medium sia il messaggio. Il talk ha toccato anche temi dell'intelligenza collettiva, della cognizione distribuita e della responsabilità che abbiamo come esseri umani di partecipare in modo attivo e critico al cambiamento. Al di là delle teorie, in questo evento si è visto concretamente come la Media Education sia un processo culturale sempre più presente e necessario. VICINOLONTANO tutto attaccato appunto
flazzarini

View of Fake news e forme di dialogo online e offline: diventare resilienti attraverso ... - 2 views

  •  
    In questo articolo di Valerio Ferro Allodola vengono sviscerati a fondo i temi che legano il linguaggio d'odio dal dibattito pubblico alla rete. Fenomeni come l'hate speech, i troll e le fake news vengono non solo spegati ma declinati in molte delle loro sfaccettature. è predominante l'importanza dell'anno 2017, testimone del manifesto della comunicazione non ostile e della ricerca di Swaire che attesta che le persone hanno una percezione di veridicità su informazioni che confermano gli atteggiamenti preesistenti. L'autore suggerisce che la media literacy sia la soluzione, fin dalla scuola, per formare dei cittadini con spirito critico che siano consapevoli e responsabili, resilienti.
martavaila

Monitoraggio civico delle politiche pubbliche frutto delle attività del proge... - 2 views

  •  
    Monithon (Monitoring Marathon) è una interessante iniziativa di monitoraggio civico delle politiche pubbliche. Nasce nel 2013 grazie alla disponibilità di dati aperti del portale OpenCoesione, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e si sviluppa come iniziativa indipendente grazie al lavoro di analisti ed esperti di politiche pubbliche. Monithon mette a disposizione strumenti e metodi per creare Report di Monitoraggio civico delle politiche pubbliche, attività sistematiche di controllo e valutazione dei progetti finanziati con risorse pubbliche svolte da studenti, comunità locali e associazioni. Complessivamente sono stati creati oltre 700 report, la maggior parte dei quali è frutto delle attività del progetto A Scuola di OpenCoesione (www.ascuoladiopencoesione.it), una best practice europea promossa dal Governo italiano e recentemente finanziata anche dalla Commissione europea per la sua diffusione in altri Stati membri. A Scuola di OpenCoesione è un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei. Il percorso permette di sviluppare competenze digitali, statistiche e di educazione civica per aiutare gli studenti a progettare, analizzare, conoscere, esplorare e comunicare, con l'ausilio di strumenti digitali, come le politiche pubbliche intervengono nei luoghi in cui vivono. La didattica è organizzata secondo un modello misto con modalità di fruizione di contenuti online e lavoro di gruppo project-based attraverso l'utilizzo di tecnologie, strumenti di condivisione online, blog e social network.La partecipazione al progetto è aperta a classi di scuole secondarie di secondo grado appartenenti a qualsiasi indirizzo. L'obiettivo di ciascuna classe è realizzare una ricerca tematica per approfondir
palmadalessio

ALFABETISMO SCIENTIFICO VISUALE TRA SCIENZA E MASS MEDIA OGGI - 6 views

  •  
    Il 25/4/1953 la struttura molecolare del DNA viene presentata nella sua forma gradica da Watson e Crick.Tale immagine è ancora oggi icona e simbolo di una scoperta scientifica fondamentale emblea di una grande trasformazione comunicativa anche mediatica. La comunicazione digitale e visuale dei concetti e delle scoperte scientifiche cambia con i mass media e oggi con il mondo digitale e virtuale propone una scienza fatta di contenuti anche attraverso e con le immagini. L'alfabetismo scientifico visuale è passato tra i mass media tradizionali e oggi si lega al mondo virtuale nei modi più disparati e lo fa nell'apprendimento, nella comunicazione quanto nella divulgazione. E riguarda teorie e teoremi, formule e operazioni, ma coinvolge anche e direttamente lo scienziato. La comunicazione scientifica oggi si lega in modo determinante all'immagine pubblica di colui che è portatore di una scienza nuova. Celebrità, immagine e scienza descrivono, oggi, concetti e significati scientifici in modo diverso, fuori da quell'ambito chiuso e nascosto delle università e dei laboratori. Una scienza per tutti che grazie ai mass media,al digitale, ai social e alle immagini le hanno consentito di esplorare aspetti nuovi nella comunicazione pubblica e mediatica rendendo condiviso e contemporaneo quel desiderio di scoperta che è fonte prima del lavoro scientifico
palmadalessio

www.rivistamicron.it/terza-pagina/scienza-e-mass-media-questioni-di-visibilita/ - 5 views

Il 25/4/1953 la molecola del DNA nella sua rappresentazione grafica viene presentata in un articolo scientifico di Watson e Crick. Oggi quella grafica è a livello di comunicazione anche il simbolo ...

Immagine comunicazione conoscenza apprendimento alfabetismo scientifico visuale visibilità celebrità

started by palmadalessio on 12 Nov 20 no follow-up yet
botz06

Adolescenti e sessualità: impatto dei contenuti espliciti dei social media - 4 views

  •  
    La sessualità rappresenta uno degli aspetti fondamentali dell'essere umano. Ad oggi il cinema, la televisione ed internet, con la presenza di contenuti sessualmente espliciti, influenzano in maniera significativa i comportamenti e le decisioni degli adolescenti in quest'ambito. Da una parte rappresentano un pericolo, dall'altra permettono di fare chiarezza sulla propria sessualità e preoccupazioni, promuovendo la responsabilizzazione ed evitando comportamenti rischiosi futuri, più come forma di prevenzione primaria che di intervento. Nel primo caso sono stati fatti studi per osservare questo impatto nel desensibilizzare i giovani davanti a certe immagini e video, influenzando in maniera negativa i loro comportamenti, portando ad esempio ad un aumento dell'aggressività, a provare meno disgusto davanti a scene forti, ad anticipare alcune esperienze. Una limitazione di questi contenuti ritarderebbe e diminuirebbe comportamenti sessuali rischiosi. Parlando di impatti positivi, Netflix per esempio ha realizzato una serie tv "Sex Education", che parla delle difficoltà legate alla sessualità degli adolescenti in modo concreto, ma con ironia e leggerezza. Quindi, attraverso i media, non vengono realizzati solamente prodotti di svago, ma che permettono anche di aumentare la propria conoscenza. Un approccio utile secondo la ricerca di Pinkleton e colleghi, potrebbe essere l'educazione all'alfabetizzazione mediatica, che permette di sviluppare un pensiero critico sugli aspetti dei media e i loro contenuti. È stato realizzato un quasi-esperimento con risultati positivi di responsabilizzazione e resistenza alla pressione dei pari circa le prime esperienze sessuali. Esistono inoltre anche dei siti che permettono di ottenere risposte da professionisti riguardo i propri dubbi.
eleonoraboi

View of IL VALORE EDUCATIVO DEL DIGITAL STORYTELLING | Media Education - 5 views

  •  
    La narrazione è un tema molto antico che ha percorso tutti i tempi, compresi i giorni nostri grazie ai nuovi media, dando un contributo storico e culturale notevole. La narrazione è un potente mezzo di espressione che da voce non solo ai pensieri ma anche alle emozioni degli individui. Già Bruner nel 1991 aveva identificato due modalità riferite alle nostre strutture cognitive: una legata al pensiero razionale e la modalità del pensiero narrativo attraverso cui possiamo strutturare la nostra esperienza e interagire con il mondo sociale. Il digital storytelling si avvale di più codici comunicativi e permette di apprendere competenze alfabetiche, compositive/espressive, tecnologiche, ma anche critiche e partecipative, non è un semplice prodotto multimediale, ma uno strumento di partecipazione nella sua realizzazione. La sua natura partecipativa, combinata con la componente narrativa e la dimensione emozionale, la sua autenticità, il suo aspetto creativo, la sua predisposizione al lavoro di gruppo, risulta essere per il discente stimolante e motivante e per questi motivi può innescare un processo di apprendimento significativo. Il digital storytelling facilita l'acquisizione di competenze metacognitive come una migliore comprensione, la capacità di selezionare le fonti, lo sviluppo del pensiero critico, la competenza etica e favorisce l'alfabetizzazione tecnologica. Per queste caratteristiche può essere uno strumento prezioso per la didattica e un valido supporto per gli insegnanti, che possono aiutare lo studente ad avere un ruolo attivo nell'apprendimento. D'altronde anche se in modo inconsapevole lo storytelling ha sempre fatto parte della didattica, con il digital l'insegnante ha la possibilità di sperimentare nuove modalità di insegnamento.
martinelligiulia

Immagini mediatiche del corpo e disturbi alimentari negli adolescenti - 2 views

  •  
    In questo articolo viene analizzata l'influenza delle immagini mediatiche sull'immagine corporea degli adolescenti, prendendo in esame come, prima la televisione, poi i social network, hanno aumentato la preoccupazione estetica nei giovani. L'articolo è accompagnato da esperimenti e teorie.
irenebianconi

Da nativi digitali a hikikomori - 4 views

  •  
    Un articolo molto interessante e di immediata comprensione sul rischio che possono correre i nostri ragazzi con l'abuso dei media e l'utilità dell'intervento educativo e psicologico come prevenzione.
alessandro_ferla

Gaming ed Educazione: il rapporto tra gioco e ragazzi - 0 views

  •  
    Nella media education un ruolo di sicuro rilievo è svolto da Gaming: il videogioco è uno strumento potentissimo e pervasivo che ormai interessa tutte le fasce di età (dal bambino di pochi anni alle persone più anziane). Il videogioco va visto solo come causa di malattie e dipendenza oppure può essere visto sotto aspetti differenti? L'OMS in passato lo considerava esclusivamente un male, ma più di recente ha assunto una visione più articolata a 360°: «i videogiochi hanno un efficace potere terapeutico per gli utenti, in quanto permettono loro di distrarsi e tenersi impegnati con attività coinvolgenti e social - questo anche grazie alla presenza di modalità multiplayer online di molti videogiochi, che permettono di giocare insieme e condividere l'esperienza - ma al tempo stesso di garantire il distanziamento sociale» Un videogioco può essere educativo o diseducativo e sta alla società nella sua declinazione più ambia saper cogliere questi aspetti e condurli verso un fine positivo. La fonte e di tipi secondario non essendo testi accademici o studi sul tema, ma recente e attendibile, facendo anche riferimento all'OMS e a progetti di natura sociale che sono seguiti in prima persona dall'autrice. L'autrice (Nicoletta Daldanise) non è un accademica, ma ha maturato molta esperienza nel settore dell'arte e della comunicazione, sviluppando molti progetti personali e in team. L'articolo è sicuramente un punto di vista interessante perché è aperto a nuovi modi di interpretare la Media Education attraverso strumenti spesso eccessivamente demonizzati e che fanno ormai parte rilevante del vissuto delle nuove generazioni. Sicuramente uno spunto di riflessione e il possibile inizio di un approfondimento.
mariasolerusconi

I nuovi media come dispositivi semiotecnici. Uno sguardo pedagogico - 1 views

  •  
    Questo articolo propone un cambio di sguardo alle nuove tecnologie digitali di comunicazione (NTC), leggendole attraverso il concetto di dispositivo semiotecnico (Foucault, 1975): attribuendo cioè loro la capacità di agire sul livello delle rappresentazioni mentali dell'individuo. Suggerisce quindi una visione olistica di elementi materiali e discorsivi, tecnologici e biologici, umani e non-umani, reali e virtuali, senza "dicotomizzarli" ma vedendoli in costante intra-azione, intrecciati tra loro. Quindi non considerando più le nuove tecnologie della comunicazione come inerti artefatti tecnologici, creati e controllati dall'umano, ma cominciare a vederle, invece, come elementi performativi. Chiedersi come le nuove tecnologie digitali influenzino e ristrutturino le esperienze di vita dei soggetti diventa molto interessante anche in ottica educativa. Indagare in ottica pedagogica il rapporto essere umano-NTC chiede di cambiare lo sguardo, di imparare a stare a contatto con il problema e di trovare un modo nuovo per abitare e mettere in atto la relazione umano e non-umano.
frazampa

Podcasting e didattica - 2 views

  •  
    Questo articolo illustra in modo molto semplice e chiaro cos'è il Podcast e perché è utile a fini didattici. Ciò che mi ha spinto a leggere questo articolo è il fatto che lavoro come assistente ad personam in una classe di soli ragazzi disabili. Con loro bisogna sempre essere creativi e utilizzare stratagemmi per tenere alta l'attenzione poiché spesse volte risulta molto complesso. La produzione di un podcast a scuola può aiutare a sviluppare le relazioni sociali ed emozionali, oltre che perseguire obbiettivi disciplinari e legati alla tecnologia e all'informatica. Inoltre nell'articolo viene presentata un'esperienza recente utile a comprendere in modo pratico cos'è il podcast. Luca Piergiovanni e Dario Tognocchi nel 2010 hanno creato e organizzato, in collaborazione con l'USP di Como, un Centro Multimediale in cui poter sperimentare con i ragazzi l'uso del Podcasting e della web-tv.
katiuscia

Videogioco in classe: una reale possibilità di apprendimento? - 2 views

  •  
    Oggi l'apprendimento non è più inteso come trasmissione di conoscenze ma come acquisizione di competenze che siano il più possibile trasversali, di cittadinanza e costituzione, che aiutano, pertanto, a crescere e affrontare la vita quotidiana e a capire e interpretare la realtà. In questo percorso di apprendimento e di crescita dell'alunno, l'insegnante è il facilitatore che guida ad essere consapevoli del proprio sviluppo e di ciò che si sa fare. Nell'articolo si focalizza l'attenzione sul videogioco, per lungo tempo demonizzato, che ha invece una funzione stimolatrice cognitiva ed emotiva impressionante, soprattutto se mediata dalla scuola. Se lo studente quando apprende si diverte, si appassiona, allora cresce la sua motivazione che sta alla base del successo formativo. Credo che questo sia il valore aggiunto che le tecnologie sanno dare all'apprendimento. "Play to learn, learn to play" ossia guidare i ragazzi a giocare per imparare, a governare i media e non subirli.
marcom1982

Media Education e digitalizzazione dei processi educativi | Edscuola - 7 views

  •  
    In questo articolo si mette in evidenza come la scuola si trovi ad affrontare un processo di aggiornamento accelerato in senso tecnologico che costringe il personale docente a mettere in campo nuove competenze, a prevedere la creazione di nuovi ambienti di apprendimento e processi di insegnamento-apprendimento, sfruttando le tecnologie multimediali e digitali. Racconta un esperienza di apprendimento collaborativo programmato in rete, dove, seppur manchi l'interazione faccia a faccia, si ha comunque la possibilità di mantenere un certo contatto umano e sociale, di dedicarsi tutti insieme, con piacere, ad un'attività comune, in cui gli alunni si sentono protagonisti nelle diverse fasi del lavoro, sviluppando pertanto, anche certe competenze tecniche, e consente ai docenti di non rinunciare ad educare alla cooperazione migliorando anche il benessere psicologico degli alunni, messo a dura prova in questi mesi di emergenza. La scuola resta in vita grazie alle tecnologie seppur tra opportunità e limiti. La scuola si trova ad aggiornare i propri obiettivi nei contenuti e nei modi per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente per formare futuri cittadini.
  •  
    Questo articolo di Erica Della Valle riflette sulla didattica a distanza imposta dalla pandemia e sull'uso di piattaforme informatiche e di svariati sistemi di collegamento e condivisione di immagini, video e documenti, spesso non valutati adeguatamente in termini di tutela della privacy. Il pezzo analizza la Summer School MED, organizzata dall'associazione MED per formazione e ricerca in Media Education, che si è concentrata sui processi educativi mediati dalle tecnologie digitali e sulla questione dei dati acquisiti in formato digitale. Inoltre, l'articolo sottolinea l'importanza della Media Education come prassi educativa e riflessione teorica per produrre cultura e allargare la democrazia, in particolare nel contesto della digitalizzazione della comunicazione.
d17121972

"Sul Covid c'è manipolazione mediatica, si rischia la depressione di massa. U... - 5 views

  •  
    Viviamo, senza dubbio, nell'era della tecnologia più avanzata, che l'essere umano abbia mai potuto vedere e utilizzare. Oggi infatti, chiunque possa dotarsi di uno dei tanti dispositivi elettronici, ha la possibilità di fruirne con facilità. Tuttavia, la possibilità data ad ognuno ad attingervi, non sempre si è rivelata positiva ma al contrario. Infatti, oggi più che mai, ognuno di noi, in maniera diretta o indiretta, è vittima di "campagne manipolatorie", propagate nei Media. Questo produce nelle popolazioni, livelli di paura elevatissimi, che sfociano spesso nella sociopatia e depressione da un lato, oppure nella ribellione e negazione dall'altro. L'esempio eclatante ci è fornito da questa pandemia che ha caratterizzato e stravolto tutto il 2020 e sicuramente si protrarrà nel 2021. La dott.ssa Notaro, psicologa e psicoterapeuta, in questa intervista, risponde mettendo in pratica alcuni principi psicologici, per spiegare il proprio punto di vista, non per "negare" l'esistenza del Covid 19, ma per denunciare il grave pericolo che l'umanità corre non solo a causa del virus ma anche per la miriade di informazioni manovrate.
savinodoc

Invasione aliena del 1938, la prima Fake News? - CentroPagina - Cronaca e att... - 1 views

  •  
    * La moltiplicazione dei canali informativi, la possibilità di avere una cospicua serie di notizie, rende sempre più complicato, difficile selezionare e verificare l'attendibilità delle stesse. In questo surplus di notizie trova campo fertile la Fake News, verosimilmente veritiera, divulgata al fine di acquisire consensi o destabilizzare diversi settori sociali, politici, economici. In questo articolo, l'autore, mette in evidenza come queste false notizie siano un evento non nuovo, addirittura storico, e che in questi ultimi anni grazie allo sviluppo ed alla diffusione delle tecnologie mediatiche rendono più semplice la distorsione della realtà. Nella parte conclusiva di questo articolo si fa riferimento alla favola "Al lupo Al lupo" chiara indicazione morale la quale deve portare i fruitori della informazione alla ricerca ed alla attendibilità delle fonti.
simonamariani

"Blue whale", il gioco della morte. - 3 views

  •  
    Le balene blu a volte si spiaggiano, lasciandosi morire senza un apparente motivo. Prende spunto da questo il gioco tremendo che nasce in Russia e ha iniziato a "spopolare" tra gli adolescenti sul web. Ci sono molte indagini in corso e punti controversi sulla questione. Ma un punto fermo su queste morti è che sono avvolte da un grande mistero. Gli adolescenti che cadono nelle maglie di questa rete mortale, devono affrontare un gioco costituito da 50 step sempre più pericolosi, dal farsi un graffio fino a lanciarsi giù nel vuoto di un palazzo. Viene sfruttato il periodo di estrema fragilità e cambiamento che gli adolescenti attraversano, costellati da necessità, bisogni e problematiche sempre più intense. É una generazione sempre più iper-connessa, ma al contempo sempre più sola. Si tratta di un fenomeno nuovo e pericoloso, una anonima rete criminale contro uno, contro anche la sua fragilità di essere accettato. Questo è uno dei tanti aspetti del dark web. Il grande rischio del web è quello di essere virale e di conseguenza i fenomeni diventano di massa e incontrollabili, basti ricordare il fenomeno del contest virale che incitava i ragazzi a bere fino allo sfinimento sotto lo sguardo di tutta la rete. È importante sensibilizzare gli studenti sul corretto uso di internet, sulle insidie che si annidano sulla rete. Il messaggio che deve passare forte e chiaro, è che la vita non è il numero di "like" ricevuto, ma quello che uno fa concretamente nella propria quotidianità.
  •  
    Io credo che la voglia di trasgressione nei giovani sia sempre esistita con la differenza che, mentre prima era limitata ad un gruppo ristretto, oggi grazie al web che funge da diffusore, si è amplificata anche l'esibizione. Questo può indurre ad effetti negativi e distruttivi. Le responsabilità sono molteplici, della famiglia che non impone più regole, del fatto che i bambini già a tre anni dispongono del cellulare o della scuola che manca di un programma nella didattica, adeguato ai tempi. Ma Oltre le responsabilità occorre capire come affrontare il problema che è reale. Ragazzi, docenti, educatori devono acquisire le giuste competenze per comprendere e interpretare quelli che sono i nuovi scenari della comunicazione digitale, muoversi correttamente all'interno dei social, individuando "fake news", contrastando fenomeni come il cyber-bullismo, comprendendo e utilizzando, pertanto, appieno, le possibilità enormi che il digitale offre. Ecco l'utilità dell'educazione ai media tramite attività formative sia per studenti, sia per docenti sia per famiglie, tramite esperti della comunicazione digitale con l'obiettivo di contribuire a sviluppare la cultura della comunicazione efficace attraverso l'utilizzo corretto dei social e del web verso anche una "comunicazione gentile ".
bellimarino

Disparità di apprendimento in tempi di pandemia. La situazione in Svizzera. - 3 views

  •  
    L'apprendimento a distanza non sembra essere risultato completamente efficace, almeno non come unica forma di apprendimento. In questo articolo si è cercato di analizzare la situazione nella realtà delle famiglie in Svizzera. Nonostante le differenze linguistiche e culturali il verdetto sembra essere unanime: la sola didattica a distanza crea o meglio, aumenta, delle differenze di approccio all'educazione scolastica che si ripercuotono senza appello sul livello di apprendimento del singolo studente. La differenza di tempo dedicata allo studio, ma anche la qualità sembrano troppo ampie per poter gestire dei programmi di apprendimento generali. Nota positiva: i genitori hanno aumentato l'apprezzamento del lavoro degli insegnanti e ai ragazzi é mancata molto la scuola come luogo di aggregazione e riconoscimento sociale.
1 - 20 Next › Last »
Showing 20 items per page