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xhensinatafani

Media education e fake news: la necessità di formazione per sviluppare consap... - 10 views

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    L'autrice Sara Zampieri mette in relazione la penetrazione del mondo multimediale nelle nostre vite quotidiane, e in special modo in quelle dei bambini, con la variabile della consapevolezza circa la veridicità di tutta l'informazione disponibile nei new media. La pervasività dei new media, infatti, ha fatto delle fake news (sempre esistite) un vero e proprio fenomeno comunicativo, rispetto al quale l'autrice illustra il cosiddetto "esagono delle fake news" proposto da Altinier e Pira. Il fenomeno fake news richiede, quindi, un aumento della consapevolezza da parte degli utenti dei new media. Questa consapevolezza può crescere soltanto con la diffusione di quelle che Dieter Baacke definisce competenze mediali: - lettura consapevole dei contenuti - conoscenza dei principali sistemi di comunicazione - miglioramento della capacità ricettiva - capacità di elaborare nuovi messaggi offrendo il proprio apporto come creatori di informazione Anche il MIUR si rifà esplicitamente alle indicazioni di Baacke nel raccomandare l'integrazione della formazione scolastica con le competenze mediali.
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    La società odierna è digitale, viviamo in un epoca in qui siamo costantemente collegati e c'è la necessità di appartenere ad una rete ecco perché è importante attuare progetti di media education e per capire le motivazioni che ci sono dietro alla divulgazione elevata delle fake news. L'identità di ogni individuo al giorno d'oggi è frammentata in molteplici alter ego che convivono su diverse dimensioni, quello virtuale, quello mentale e quella fisica. Le fake news sono inventate ad Hoc e distorte prima di essere pubblicate come vere. Avendo il reale potere di influenzare l'opinione della società cambiando il giudizio dei singoli nei confronti di aziende, politici e istituzioni, è possibile definire le fake news come un vero e proprio mezzo di comunicazione. Per questo motivo è fondamentale studiare le caratteristiche di questo fenomeno, le media education sono delle attività educative e didattiche che hanno la finalità di informare i giovani e sviluppare in loro una natura critica circa l'utilizzo dei media. E' importante fare attività di formazione di media education poiché si vive in un società mediale costantemente connessi, sia in ambito lavorativo che scolastico ma anche sociale. Questo fenomeno spiega anche perché le attività didattiche di media education sono in diffusione. E' evidente come la consapevolezza dei mezzi con i quali ci si approccia costantemente ogni giorno, dei linguaggi che utilizzano per comunicare e della cultura che comportano è raggiungibile solo attraverso un percorso educativo che sia mirato e programmato ad hoc. L'impegno morale di ogni comunicatore e di ogni educatore quello di comunicare sempre in modo etico e costruttivo, con il fine di trasmettere un valore educativo. Oggi è normale vivere in rete e in digitale ma è anche una cosa inevitabile per questo servono dei percorsi che ci formino ed è necessaria un educazione ai media approfondita per formarsi al meglio per poter vivere in questa dimensione.
gsoldatich

Fake news e la comunicazione nell'era del web - incontro al Palazzo Blu di Pisa - 2 views

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    Il giorno 8/3/2022, al Palazzo Blu di Pisa, si è svolto un incontro sul tema delle fake news, che ha avuto come relatori Serena Giusti, politologa e ricercatrice presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, autrice del libro "Democracy e Fake news", e Piero Martin, professore ordinario di fisica presso l'Università di Padova. I temi trattati nel seminario sono stati: perché si costruiscono le fake news, come si costruiscono le fake news, perché si diffondono facilmente. Diversi gli approcci dei relatori: la politologa Serena Giusti ha parlato dei temi dell'uso dell'informazione nella politica per influenzare l'opinione pubblica, portando esempi attuali per l'invasione russa dell'Ucraina che esempi riferiti alla Brexit. Il professore di fisica Piero Martin ha centrato sul suo intervento sulle scoperte scientifiche, spiegando come in queste siano importanti gli errori che gli scienziati possono compiere nei loro studi per generare studi di altri scienziati, dei limiti del senso comune applicato alla scienza e dell'importanza dello studio e della scuola per sviluppare le capacità critiche che permettono di valutare le fake news.
silviauninettuno

ANTICORPI PER LE FAKE NEWS -10 RIFLESSIONI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA - 2 views

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    De Kerckhove si pronuncia sul problema delle Fake News, esistito da sempre, e stila 10 punti per indurci a riflettere: 1. i social media alimentano con nuove dinamiche il problema 2. l'istantaneità della condivisione batte la riflessione 3. la censura delle fake è inefficace 4. le fake news sono innanzitutto un business 5. ogni controllo deve essere trasparente 6. la crisi della scienza alimenta notizie false 7. la censura è pericolosa 8. condividere le fake news rende responsabili come crearle 9. è preferibile segnalare che censurare 10. la soluzione sarà creare una coscienza di massa Le fake news sono manipolatorie,contengono informazioni false o basate su un uso ingannevole della notizia, possono portare contenuti spacciati come veri ma in realtà in parte, o completamente, falsi.Di tutto ciò è importante tenere conto ,perchè per poter sopravvivere alla dirompenza delle fake news l'unica soluzione è maturare un giusto grado di consapevolezza.
jbarillari

Debunking Handbook 2020 | Center For Climate Change Communication - 5 views

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    Cosa sono le fake news? Quali effetti hanno sulla società? Perchè è importante agire a riguardo? Il Debunking Handbook è un piccolo manuale di 20 pagine completamente gratuito, realizzato dal Prof. Stephan Lewandosky (professore di Psicologia Cognitiva e più volte invitato in Italia dal CICAP) in collaborazione con diversi altri colleghi di università mondiali, in cui viene non solo affrontato il tema delle fake news, spiegando cosa sono e quali effetti nocivi hanno sulla società ma viene anche indicata una strategia per poterle combattere. Le fake news portano le persone a prendere decisioni sulla base di dati sbagliati: quando questo accade in campi delicati - come ad esempio la salute - o di importanza globale - come il surriscaldamento - le conseguenze sono dannose per tutta la società. Comprendere le fake news è vitale in un mondo connesso in cui i media digitali sono degli amplificatori che fanno parte costantemente della vita di ciascuno: chiunque è esposto a notizie false e da esse in qualche modo infettato. Ma proprio come per i virus, anche per le fake news è possibile un vaccino: pensiero critico, verifica delle fonti e conoscenza dei bias cognitivi. Il Debunking Handbook è un piccolo tesoro che presenta il tema con semplicità andando direttamente al punto, senza perdere professionalità.
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    Grazie per questo contributo, mi sarà utile per la stesura della mia tesi sul pensiero critico.
anonymous

Social Media Literacy in Crisis Context: Fake News Consumption during COVID-19 Lockdown - 1 views

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    L'evoluzione esponenziale e graduale delle fake news e la frequenza di utilizzo, i rischi connessi per la democrazia, l'affidabilità di notizie nei media di pubblico utilizzo, hanno aumentato la necessità di intraprendere ricerche accademiche sulle fake news inserite in questo articolo. Questo studio si concentra su un corpus di 186 persone (essenz.giovani) raggiunte con sondaggio online. Mentre si cerca di comprendere il grado di proliferazione delle fake news in un contesto di crisi epidemica, questa ricerca indaga sulla dipendenza delle persone dai social media durante il loro periodo di "confinamento". L'uso dei social media è un meccanismo che aiuta a ridurre lo stress e la solitudine delle persone confinate durante le grandi crisi. È anche uno spazio di espressione aperto che consente alle persone di rimanere costantemente in contatto con i loro cari. Il suo utilizzo è cresciuto in modo da indurre alcuni utenti a utilizzarlo come canale di consumo e diffusione delle informazioni e questo studio ha dimostrato che i social media sono un vero mezzo di democratizzazione dell'informazione e che il consumo di false notizie attraverso queste piattaforme aumenta notevolmente nei contesti di crisi. La Social Media Literacy (SML) può essere un particolare insieme di abilità pratiche, intellettuali ed emotive richieste agli utenti dei social media per creare contenuti o rilevare post di notizie false, che va oltre la comprensione in un contesto di crisi pandemica di COVID-19. Lo studio dimostra che le persone con un livello più alto di stress in quarantena adottano reazioni spontanee irrazionali nel condividere informazioni false, senza prestare molta attenzione alla loro accuratezza, approntando un approccio meno critico e analitico. In un contesto di crisi globale, fattori socio-emotivi e psicologici giocano un ruolo significativo nella propagazione di fake news, facilitando di fatto la diffusione attraverso le piattaforme dei social media.
elenariva8

Fake news: strumenti pratici per riconoscerle e fronteggiarle (materiale didattico a su... - 2 views

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    Il fenomeno delle fake news è dilagante al giorno d'oggi, e, anche se crediamo di conoscere il meccanismo con cui agisce, è talmente pervasivo, che rischiamo di cascarci o peggio di supportare involontariamente la circolazione di notizie false. Non basta infatti sapere che il problema esiste ma occorre avere degli strumenti pratici per fronteggiarlo. In questo articolo viene illustrato un elenco di punti, realizzato dal Ministero dell'Istruzione in collaborazione con le scuole e la Camera dei deputati, utile ad identificare una fake new e a supportare docenti e studenti nel processo di identificazione di tale fenomeno. Viene inoltre reso disponibile a fine pagina del materiale didattico e di approfondimento che può essere utilizzato in classe.Sono presenti due brevi video illustrativi e due documenti pdf che descrivono in modo semplice e pratico come approcciarsi a possibili fake news. L'obiettivo dell'articolo è quello di aiutare i docenti a rendere consapevoli i ragazzi del pericolo delle fake news, del loro funzionamento e del ruolo che tutti noi abbiamo nel supportare la circolazione di tali notizie. Vengono dati quindi degli strumenti pratici per contrastare il fenomeno ed arginarlo.
emytir

Fake news e democrazia - 4 views

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    L'articolo, pubblicato su Medialaw - rivista di Diritto dei Media, nel 2019 è stato redatto da Eva Lehner Ricercatrice a tempo indeterminato e Professore aggregato dal 2005 nell'Università di Siena in Diritto Regionale (presso il DISPI) e dal 2016 in Istituzioni di Diritto Pubblico (presso il DISPOC). La Lehner ha partecipato a progetti nazionali ed internazionali di ricerca cofinanziati dal MIUR e alla curatela di volumi collattanei. Svolge ricerche nell'ambito del diritto costituzionale, elettorale e parlamentare, con particolare attenzione alla giustiziabilità dei diritti, al processo di integrazione europea e alle garanzie formali e sostanziali derivanti dalla forma di Stato democratico pluralista. La ricerca svolta dall'autrice, rappresenta un interessante disamina sul termine "fake news", sulla pluralità di significati che notizie così etichettate possono contenere, e sugli effetti che possono generare sulla vita sociale e politica di un paese. Valutando le varie forme di "Fake News", si può definire quanto labile sia il confine tra ciò che si può intendere come falso e ciò che veramente lo sia, quanto il sistema dell'informazione sia vittima e carnefice dell'informazione "Fake" e quanto, allo stesso modo gli Stati possano sfruttare o subire il flusso di informazioni che i nuova media consentono di far circolare in modo capillare all'interno di una comunità. Personalmente, la lettura dell'articolo, mi a confermato quanto complessa sia la questione "Fake News" e quanto poco efficaci possano essere i tentativi di regolarle. Ritengo che le "Fake News" siano un esempio della potenza dei nuovi Media, e che la Media Literacy sia uno strumento fondamentale per rapportarsi ad esse in modo criticamente costruttivo. Ritengo quindi che forse, più che le leggi, sia necessario un diverso approccio culturale per interpretare le notizie in circolazione e per comprendere la loro reale finalità, al di là dei dubbi sulla reale veridicità o meno.
victorianettuno

Come nasce una fake news ( e perchè viene cliccata piú di quelle vere). - 3 views

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    L'articolo riportato su '' il Sole 24 ore'' viene presentato il più grande e sistematico studio sulle fake news condotto dal Massachusetts Institute of tecnology in collaborazione con Twitter. Da questo studio è emerso che le fake news: - Hanno una velocità sei volte maggiore di una news vera. - Hanno il 70% di probabilità di essere retwittate. Il team si è affidato a siti terzi di fact-checking per distinguere notizie vere e false, scoprendo che le false battono quelle vere sia sulla metrica orizzontale che su quella verticale. Perché succede questo? Gli studiosi sono arrivati a delle conclusioni: - Le fake news sono confezionate per essere più originali e nuove rispetto a quelle vere. - Fanno abilmente leva sulle emozioni umane. - Si concentrano su temi come la politica, terrorismo e disastri naturali.
frapoly1512

Why do people share fake news? Associations between the dark side of social media use a... - 5 views

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    L'articolo affronta l'impatto dei social media come possibile veicolo di fake news sulla credibilità del marchio. Le aziende utilizzano i social media come strumento per le loro campagne di marketing e ne estendono l'uso anche oltre il marketing con l'obiettivo di guidare l'innovazione. La letteratura esistente mette in luce però anche un lato oscuro dei social media online, il caso Barilla, i tweet di Elon Musk e il caso Volkswagen dimostrano come le aziende e i marchi possano risentire dei commenti negativi sui social media. Molte ricerche dimostrano che le reazioni dei consumatori esposti ai problemi del marchio sui social media sono più negative rispetto a quelle esposte attraverso i media tradizionali; la diffusione di voci e problemi totalmente inventati può far sentire le aziende completamente impotenti, poiché tali situazioni sono al di fuori del loro controllo. Emblematico il caso avvenuto nel 2016, che ha coinvolto Pepsi, sono state fatte minacce di boicottaggio dell'azienda americana per una dichiarazione virale, completamente inventata nei social media, che discuteva dell'ostilità mostrata dal CEO di PepsiCo ai sostenitori di Trump. La diffusione di fake news diventa una preoccupazione sempre più grave alla luce del fatto che qualsiasi notizia, vera o falsa, può diffondersi a macchia d'olio nei social media online e diventare virale molto rapidamente, intaccando l'immagine dell'azienda.
miriam24

https://www.scuolasalgari.edu.it/images/Parole_ostili_esercizi.pdf - 2 views

L'articolo "Il cercatore di fake news!" Pone al centro il concetto che il condividere è una responsabilità e bisogna leggere attentamente, valutare e comprendere ciò che abbiamo davanti. È un arti...

media education media literacy nuovi media Social Network "fake news" scuola media tecnologia etica

started by miriam24 on 14 Mar 23 no follow-up yet
miriam24

Fake news durante la Pandemia da COVID 19 - 8 views

Questo articolo mette in evidenza come durante la Pandemia da Covid 19 siano state diffuse molte informazioni dannose per sconfiggere il virus: Per evitare errori non irrilevanti è necessario esser...

"Fake news" Social Network new media media education nuovi media

anonymous

How Real Is Fake News? | Sharyl Attkisson | TEDxUniversityofNevada - YouTube - 2 views

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    Condivido un video di Sharyl Attkisson sulle Fake News, tenuto per TED presso l'Università del Nevada. Il problema delle Fake News è abbastanza complesso già dalla definizione e identificazione di Fake News, per non parlare poi del loro utilizzo da parte e contro organizzazioni, con molteplici scopi
mseruis

POST-VERITÀ E FAKE NEWS: RADICI, SIGNIFICATI ATTUALI, INATTESI PROTAGONISTI ... - 4 views

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    Secondo prestigiosi dizionari internazionali con l'espressione fake news si indicano «racconti falsi che appaiono come notizie, diffusi da Internet o attraverso altri media, creati solitamente per influenzare l'opinione pubblica o come scherzo» o qualsiasi «falsa e talvolta sensazionalistica informazione presentata come fatto e pubblicata e diffusa su Internet». Gli autori, in questo articolo, analizzano le diverse forme del mentire che si possono identificare suddividendole in fattoidi, falsificazioni e omissioni, e prendendo atto che le fake news non sono sicuramente nate in questi ultimi secoli ne analizzano le cause della forte accelerazione. Dopo un'analisi dei due fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione che hanno incrementato la diffusione delle menzogne e il numero di coloro che vengono ingannati si risponde a due domande: Chi può credere più facilmente alle fake news? Chi è più esposto e vulnerabile alla loro influenza? Molto interessante la riflessione finale.
annafoga

Fake news: is media literacy the answer? | David Buckingham - 2 views

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    David Buckingham affronta il delicato tema delle fake news, e sottolinea come la maggior parte delle persone non è in grado oggi di distinguere le notizie false da quelle vere, sostenendo come la Media literacy può essere sì la soluzione, ma si tratta di una soluzione individualistica e non è sufficiente oggi, da sola.
dany78

Fake news, i meccanismi cognitivi che ci fanno cascare (tutti) nelle bufale - Agenda Di... - 3 views

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    In questo articolo, Daria Grimaldi, docente di psicologia sociale all'università Federico II di Napoli, spiega quali sono i meccanismi che stanno alla base della formazione di un'opinione , e le scorciatoie di pensiero che ci inducono in errore. Inizia sfatando il mito che a "cadere " vittima delle fake news, siano solo persone di bassa cultura o scolarizzazione, ed evidenzia invece come il fenomeno sia diffuso ampiamente in tutte le classi sociali e a tutti i livelli di scolarizzazione. Questo accade perché il nostro cervello utilizza delle scorciatoie di pensiero, definite "euristiche" che permettono una sorta di "economia cognitiva", aiutando il cervello a non sovraccaricarsi, ritenendo implicitamente che qualcun altro abbia vagliato l'informazione al posto nostro. Le euristiche permettono la costruzione di un giudizio, che tendenzialmente tendiamo a proiettare sugli altri ritenendo che tutti abbiano lo stesso metro di valutazione, incappando in quello che viene definito "effetto del falso consenso" Pone il focus sui social network, definendoli il miglior terreno fertile per la diffusione di Fake news, sostanzialmente da un lato perché le notizie sono create ad HOC. per generare arousal , dall'altro si diffondono in una rete di "amici" , per sua natura affidabile. Parla del fenomeno del FILTER BUBBLE, ovvero di come gli algoritmi dei software, facciano in modo di condividere con la persona solo contenuti in linea con le idee della stessa, creando una sorta di bolla che avalla il BIAS del falso consenso, che a sua volta conduce al fenomeno dell'ignoranza pluralistica. Infine discute su come sia possibile immunizzarsi dalle fake news, ad esempio facendo valutare l'attendibilità delle notizie ad esperti, e in caso di assenza di competenza , quanto sia auspicabile mantenere una dignitosa riserva.
gscarpi

Effetti della cascata reputazionale - 2 views

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    Un breve articolo fa capire gli effetti deleteri di ciò che Riva chiama "cascata reputazionale". La notorietà e la reputazione di una persona aiutano le informazioni a diffondersi e - se ci sono le condizioni - portano a conseguenze difficili da immaginare. Non importa che la persona stessa metta in circolazione la notizia, basta che ne sia il soggetto (anche inconsapevole). Bene, ora basta ambiguità. L'articolo su Trump l'ho scritto io, ed è totalmente falso. Mi sono avvalso di un interessante "servizio" per creare fake news, lo trovate qui: https://www.worldgreynews.com/add-news L'aspirante fake-journalist scrive la notizia a proprio piacimento, magari inserendo foto e link per renderla più credibile, poi la "pubblica" attribuendola ai principali media americani (es. CNN). La fake è pubblicata assieme ad altre notizie autentiche, il che contribuisce all'effetto finale. Vi assicuro che, nel gruppo dei miei amici, qualcuno c'è cascato! Va anche detto che ho giocato sporco ed ero quasi sicuro di vincere. Ho infatti usato alcune "dritte" di Sherri Culver ed ho fatto leva sulla cascata reputazionale. Per creare una buona Fake, la notizia deve essere: - verosimile; - rinforzata da fatti già noti e considerati autentici; - provenire da fonte di alta rilevanza e credibilità, in modo che manchi lo stimolo a verificare; - avere scarsa importanza per il destinatario, che ancora una volta non attiverà la verifica. Ecco perché il meccanismo descritto da Riva per Twitter (creare utenti fittizi, far salire la loro reputazione e gradualmente usarli per diffondere notizie di parte) è così efficace in campo politico. Spero di non aver offeso alcun seguace di Trump. Per farmi perdonare, allego un secondo link della IFLA su come riconoscere le fake news: https://www.ifla.org/publications/node/11174
federicazari

Disinformazione e propaganda: ecco come smascherare le fake news - 4 views

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    Questo articolo di Andrea de Gardi, giornalista WEF (World Economic Forum) specializzato nell'evoluzione digitale delle attività d'impresa, espone il problema della disinformazione che circola principalmente sui social media, spesso con immagini d'archivio riproposte come breaking news, e suggerisce un elenco di accortezze e azioni che l'utente può intraprendere. Personalmente non credo sia sufficiente un elenco di consigli per combattere il mondo delle fake news: non sempre è facile riconoscerle, dipende da molti fattori talvolta anche emotivi, dalla situazione in cui si trova il soggetto e soprattutto se ciò che leggiamo rafforza una nostra opinione/credenza. Quello che è certo è che non si può insegnare velocemente ad affrontare questo problema che richiede una serie di tecniche per verificare i fatti: e' necessario che gli utenti diventino più autonomi, competenti e critici, occorre una profonda comprensione di come funzionano i media, come comunicano, come rappresentano il mondo, come vengono prodotti e usati. Non si combattono fake news fornendo decaloghi che pretendono di insegnare la distinzione tra verità e falsità ma occorre una comprensione sofisticata. Per questo alla base dell'insegnamento della media education abbiamo il pensiero critico, processo riflessivo nel quale dobbiamo costantemente mettere in discussione i nostri preconcetti e le nostre interpretazioni per evitare che queste notizie, create talvolta per provocare comportamenti aggressivi, diventino un fatto sociale con un forte potere coercitivo sulle decisioni delle persone
savinodoc

Invasione aliena del 1938, la prima Fake News? - CentroPagina - Cronaca e att... - 1 views

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    * La moltiplicazione dei canali informativi, la possibilità di avere una cospicua serie di notizie, rende sempre più complicato, difficile selezionare e verificare l'attendibilità delle stesse. In questo surplus di notizie trova campo fertile la Fake News, verosimilmente veritiera, divulgata al fine di acquisire consensi o destabilizzare diversi settori sociali, politici, economici. In questo articolo, l'autore, mette in evidenza come queste false notizie siano un evento non nuovo, addirittura storico, e che in questi ultimi anni grazie allo sviluppo ed alla diffusione delle tecnologie mediatiche rendono più semplice la distorsione della realtà. Nella parte conclusiva di questo articolo si fa riferimento alla favola "Al lupo Al lupo" chiara indicazione morale la quale deve portare i fruitori della informazione alla ricerca ed alla attendibilità delle fonti.
nazagiu

Fake news sul coronavirus, bastano 12 influencer a inquinare i social - 4 views

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    Sono 12 i profili social responsabili del 65% della disinformazione e fake news sui vaccini in lingue inglese. Lo dice il dossier pubblicato a marzo dal Center for Countering Digital Hate. Con la variante Delta che fa aumentare del 400% i positivi, si torna a puntare il dito sui propagatori delle fake news. Per colpa dei social che non li silenziano, complice pure un giro d'affari che vale un miliardo l'anno, fra quanto le piattaforme guadagnano grazie a chi vuole farsi pubblicità e quanto spendono gli stessi No Vai per avere più visibilità. Tanto che Joe Biden li ha accusati affermando che la disinformazione da loro diffusa, uccide; concetto affermato anche dal virologo Anthony Fauci, il quale ribadisce che se anni fa fossero circolate informazioni di oggi, avremmo ancora il vaiolo. Il più noto dei 12 profili social è Robert F. Kennedy Jr, il quale espone la tesi secondo cui nei vaccini c'è un composto mercuriale, capace di provocare l'autismo. Ci sono molti altri personaggi noti, tutti No Vax, la maggior parte dei quali sono osteopatia e naturopati.
mezzogori

The Truth Behind Fake News - 2 views

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    Lo scopo di questo articolo è di far luce sul consumo di notizie e sui modelli di percezione dei giovani per informarsi sulle notizie false riguardo la politica. Negli ultimi anni, le "fake news" - articoli intenzionalmente e verificabilmente falsi che potrebbero ingannare i lettori - hanno contribuito a un clima politico sempre più incerto. Come tale, questo documento affronta il seguente vuoto nella letteratura esistente: come i giovani percepiscono e reagiscono alle notizie?
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