LA COGNIZIONE DISTRIBUITA - 20 views
shared by Ylenia Biamonte on 29 May 12
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michelacafarotti and Maria Cristina Marino liked it
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brunella romano on 27 Dec 12da vedere
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un breve video realizzato da studenti di scienze della comunicazione rende bene l'idea di questo concetto dalla definizione sfuggente
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Il video è molto chiaro e rende più agevole capire il concetto di cognizione distribuita. Utilizzare come esempio un vigile urbano per chiarire l'argomento è stata una buona idea per semplificare un concetto che altrimenti rischiava di rimanere troppo astratto.
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La cognizione distribuita è un processo nel quale vengono condivise risorse cognitive socialmente al fine di estendere singole risorse cognitive o per ottenere qualcosa che un agente individuale non potrebbe ottenere da solo. La cognizione distribuita è il tipo di cognizione che esiste nei gruppi di lavoro e si sanno delle cose perchè si è fatto parte di quella squadra quindi non è necessario ripetere tutto, ma le informazioni e l'elaborazione intelligente distribuita tra i membri del team. Le conquiste cognitive dell'umanità si basano su un processo in cui i processi cognitivi di un agente e gli oggetti ed i vincoli del mondo reciprocamente si influenzano a vicenda.Secondo Gabriel Salomon "Le cognizioni sono situate e distribuite, piuttosto che strumenti decontestualizzati e prodotti della mente." La cognizione deve essere vista come un fenomeno distribuito, che va oltre i confini della persona per includere l'ambiente, i manufatti, le interazioni sociali e la cultura. I processi cognitivi possono essere distribuiti tra gli esseri umani e le macchine o tra i membri di un gruppo sociale e possono comportare un coordinamento tra la struttura ambientale e materiale interno ed esterno. I processi cognitivi possono essere distribuiti anche nel tempo, in un modo che i suoi risultati finali, i prodotti o precedenti eventi possano cambiare la natura degli eventi successivi.
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spesso le definizioni sono molto difficili da interpretare e difficili da ricordare, con un video rimane molto più impresso ed ho trovato interessante la spiegazione utilizzando l'esempio del vigile urbano.
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Cosa si intende per cognizione distribuita? Una breve lezione supportata da immagini ed esempi tenta di spiegare il valore e l'importanza di questo concetto per l'apprendimento di nuove conoscenze. La cognizione distribuita si riferisce ad un processo nel quale le risorse cognitive vengono condivise socialmente al fine di estendere singole risorse cognitive o per ottenere qualcosa che un agente individuale non potrebbe ottenere da solo. Siamo in presenza di un approccio in cui si dice che l'attività cognitiva umana non è caratterizzata esclusivamente dall'attività cerebrale ma è distribuita tra il cervello e gli artefatti cognitivi che l'uomo adopera
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La cognizione umana è distribuita tra le persone e gli artefatti presenti nell'ambiente esterno. Secondo Hutchins per catturare il ruolo e le proprietà di ogni singolo artefatto è necessario prendere in considerazione un'unità di analisi più ampia del compito individuale e cioè l'intero sistema socio-tecnico composto da persone, ruoli, artefatti e regole. Bell e Winn sottolineano che le caratteristiche della "cognizione distribuita" sono la comunicazione e la condivisione di informazioni. Queste, proprio perché comunicate, diventano utili, mentre messe in comune permettono alla persona più preparata di utilizzarle a beneficio di tutti.
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L'esempio del semaforo e del vigile è assolutamente calzante. Inoltre, secondo voi il semaforo, per astrazione, potrebbe far parte di quella famiglia di simboli che si pone tra l'inequivocabilità distintiva e l'immediatezza interpretativa?
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la cognizione distribuita ,riguarda la presa in considerazione di tutte le componenti materiali e immateriali dell'ambiente in cui si sviluppa l'apprendimento , questo approccio enfatizza la natura "distribuita nel tempo e nello spazio dei fenomeni della cognizione,ed estende l'ambito di ciò che è considerato cognitivo,,oltre il singolo individuo riconnettendo l'attività di pensare ,con le risorse e i materiali presenti nel contesto sociale e culturale.
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Mi sembra interessante inserire il link ad un breve video, relativo alla Cognizione Distribuita, realizzato per il corso di laurea in Scienze Della Comunicazione dell'Università di Siena. Il concetto di 'cognizione distribuita' propone un ampliamento del concetto di 'cognizione situata' in quanto prende in considerazione tutte le componenti materiali e immateriali dell'ambiente in cui si sviluppa l'apprendimento. L'idea di distributed cognition è utilizzata da Hutchins (1995) fin dalla metà degli anni '80 per spiegare la complessità dei processi di costruzione di conoscenza poiché si ritiene insufficiente l'interpretazione fornita dagli approcci convenzionali secondo i quali essi sono assimilabili a processi individuali di elaborazione di informazioni e, metaforicamente, localizzati nella mente della singola persona. L'approccio della distributed cognition enfatizza la natura 'distribuita' nel tempo e nello spazio dei fenomeni della cognizione ed estende l'ambito di ciò che è considerato cognitivo oltre il singolo individuo, riconnettendo l'attività del pensare con le risorse e i materiali presenti nel contesto sociale e culturale.
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il contenuto del video mi ha richiamato alla mente concetti di semiotica, il binomio significante / significato. Perché un significante (semaforo rosso) sia inteso da tutti come "ALT, FERMATI" è necassaria la conoscenza distribuita, condivisa, del segno.
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Nella vita quotidiana la memoria e il pensiero non sono separati dal 'fare'. Nel fare noi interagiamo costantemente con vincoli e risorse sociali e materiali. Al riguardo, la teoria della 'cognizione distribuita' assegna una rilevanza peculiare allo studio di come l'ambiente materiale, gli strumenti e le tecnologie sostengono i processi cognitivi e interattivi. La cognizione è distribuita non solo nel gruppo e nelle interazioni del gruppo ma anche nella struttura e nell'infrastruttura materiale e tecnologica dell'ambiente. In particolare, una specifica attenzione viene dedicata a come tale infrastruttura è manipolata e utilizzata nelle interazioni fra gli attori sociali, non solo a livello discorsivo, ma, per esempio, anche a livello corporeo e gestuale. Hutchins (1995) sottolinea come nei processi cognitivi del mondo reale vengano create complesse rappresentazioni formate, per esempio, da molteplici strutture visive e uditive. Gesti strumenti e discorsi si integrano nel creare una complessa rappresentazione pubblica che sostiene la cognizione (intesa come costruzione di eventi) e l'azione.
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E' un video davvero carino che fa capire come la cognizione distribuita opera nell'interazione tra individuo e ambiente, strutture e infrastrutture...