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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Contents contributed and discussions participated by brunella romano

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Come in Minority Report, il pc senza mouse: la demo - Repubblica Tv - la Repubblica.it - 0 views

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    Emozionante
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2013, arriva la rivoluzione touchless : mouse e tastiere pronti alla pensione - Repubbl... - 2 views

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    Interssante: siamo arrivati al touchless
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Perché siamo diventati molto più intelligenti rispetto ai nostri antenati - C... - 1 views

  • Capaci di spostamenti veloci, garantiti da un buon tenore di vita, protetti da un efficiente sistema sanitario eccetera, siamo anche più abituati alla flessibilità del linguaggio, alla potenza dell'immagine, all'esercizio della logica - nonostante i ben noti difetti che si possono individuare nelle istituzioni e nei media. Così riusciamo ad adeguarci a forme di classificazione astratta (come quelle per gli animali: mammiferi, ovipari eccetera) o a ragionamenti del tipo «se... allora» (se non ci sono cammelli in tutta la Germania allora non ci sono nemmeno nella città tedesca di Brema) e proprio questo ci rende agili nel rispondere alla sfida di test che avrebbero fatto fare cattiva figura ai nostri nonni. Hanno probabilmente avuto un ruolo essenziale educazione e tecnologia nel non limitarsi al rudimentale «leggere, scrivere e far di conto» per venire sempre di più in contatto con testi sofisticati, magari utilizzando strumenti nuovi e affascinanti.
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Tagging: una questione di etichette - 12 views

  • homepage appunti al lavoro! scrivere per il web i quaderni del MdS riscritture link glossario litbits caro visitatore blog libri sala stampa home servizi professionali scrittura formazione scrivere per il web Tagging: una questione di etichette di Alberto Falossi Su internet c'è tutto: chi vede il web per la prima volta rimane colpito proprio da questo. È sorprendente trovare siti dedicati a qualsiasi argomento, non importa quanto strambo o di nicchia. Ma in questo mare di informazioni è difficile navigare: trovare un sito, una persona, un'email, può diventare letteralmente un'impresa. Non è un caso che Google abbia fatto la sua fortuna "semplicemente" realizzando un motore di ricerca che funzionava meglio dei concorrenti. Tuttavia, le informazioni sono in costante crescita, e i motori di ricerca tradizionali non sono abbastanza intelligenti da capirne il significato e poterle metterle in relazione tra loro. L'avvento del cosiddetto Web 2.0 – con i (tanti) contenuti generati dagli utenti nei blog, wiki, forum, social network – ha ulteriormente complicato la situazione. È in questo contesto che nascono i tag e il fenomeno del tagging: gli utenti di internet catalogano personalmente i singoli contenuti, applicando delle etichette (tag, in inglese) a siti, blog, post, video, foto, musiche. L'obiettivo è aggiungere alla rete quella intelligenza che un software ancora non può avere, dare un significato preciso ai contenuti e migliorare la ricerca delle informazioni. Questo articolo spiega cosa sono e come si utilizzano i tag.   Cosa sono i tag Un tag è un'etichetta (per esempio: jazz, amici, cucina e così via), che può essere applicata a un elemento, sia esso una pagina web o un file musicale. Può riguardare il genere, l'argomento, l'autore, e in generale qualsiasi parola chiave associata a quel contenuto. I tag servono per ritrovare facilmente i contenuti. I siti e le applicazioni permettono infatti di “cercare per tag” (per esempio "elenca i siti c
  • ossono essere applicati diversi tag allo stesso contenuto, in modo da rappresentarne tutti i suoi aspetti e significati.
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LA COGNIZIONE DISTRIBUITA - 20 views

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Dialoghi sulle psicotecnologie « La fenomenologia del nulla - 0 views

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    articolo fenomenologia nulla
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