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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Contents contributed and discussions participated by rosa maria tafuri

Contents contributed and discussions participated by rosa maria tafuri

rosa maria tafuri

L'apprendimento collasorativo. - 10 views

comunicazione intelligenza condivisione cooperazione
  • rosa maria tafuri
     
    In un'attività collaborativa la comunicazione deve essere continuativa e coordinata tra i diversi partecipanti e funzionale alle loro specifiche esigenze. I paradigmi dell'apprendimento collaborativo rientrano nell'ambito di un progetto di "intelligenza collettiva", o meglio di "intelligenza connettiva" che spetta al formatore animare. "Se due persone distanti sanno due cosa complementari, per il tramite delle nuove tecnologie possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare" .Bouthon e Garth (1983) affermano che l'apprendimento collaborativo rappresenta un ottimo contesto per l'apprendimento in quanto fornisce ai discendenti frequenti opportunità di formulare pensieri, condividere idee con gli altri e di vedere le reazioni degli altri. In accordo con questo, la conoscenza emerge attraverso il dialogo attivo, elaborando in forma scritta i propri pensieri e costruendosi idee e concetti attraverso le reazioni e le risposte degli altri a queste formulazioni Da queste e altre teorie è stato dedotto che gli elementi decisivi che ci permettono di definire il campo dell'apprendimento collaborativi sono sei e precisamente: Imparare è un processo individuale, non collettivo, influenzato però da fattori esterni, compresi il gruppo e le interazioni personali. Le interazioni personali di gruppo implicano l'uso del linguaggio (processo sociale), e perciò imparare è al tempo stesso un fenomeno sia sociale che individuale. L'apprendimento collaborativo implica l'intercambiabilità dei ruoli, secondo i bisogni e i tempi. L'apprendimento collaborativo esige sinergie e produce un guadagno rispetto all'apprendimento individuale. A volte la collaborazione porta a conseguenze negative come il conformismo, la perdita di iniziativa, conflitti e compromessi.
    L'apprendimento collaborativo non implica apprendimento in gruppo ma una disponibilità allo scambio di apprendimento in un contesto non competitivo. Inoltre si è concluso che è improprio usare i termini "apprendimento collaborativo" quando: L'apprendimento si basa su un modello educativo trasmissivo o di costruzione di conoscenze in cui la principale attività di apprendimento è l'individuale acquisizione e rielaborazione di informazioni, prese da libri, letture video o materiale informatico. C'è solo la comunicazione in un gruppo di lavoro; la comunicazione è una condizione necessaria ma non sufficiente perché ci sia una vera collaborazione (infatti si può essere eccellenti comunicatori anche in un ambiente in cui non si è per nulla creata un'efficiente collaborazione).
  • rosa maria tafuri
     
    L'apprendimento Collaborativo è la disponibilità di scambio è l'acquisizione da parte di individui di conoscenze, abilità atteggiamenti come risultante di azione di gruppo e più lapalissiana, un apprendimento individuale come risultante di un processo di gruppo. Oggi si è concordi nel considerare il sistema sociale come una rete di relazioni che costruisce lo spazio elaborativo delle cognizioni, e ancor di più è il capitale sociale a potenziare nel senso cognitivo conoscitivo riuscendo a dare più riflessione e consapevolezza alla persona.
  • rosa maria tafuri
     
    Le nuove tecnologie enfatizzano la dimensione di condivisione del sapere; le informazioni telematiche si focalizzano sull'esperienza soggettiva, processi mediante i quali si costruisce l'apprendimento esperienziale. Il cardine di tale esperienza è la conoscenza socialmente costruita,mediata dall'interazione con gli altri individui. Ciò diventa il potenziale della condivisione delle conoscenze dei contenuti negoziati. La diffusione delle tecnologie telematiche nel loro seno si sono distinte 2 aspetti specifici del costruttivismo: primo il modello del filosofo Pierre Lèvy "dell'intelligenza collettiva"; Il secondocome fondatore Derrick de Kerckove il "webness".
rosa maria tafuri

Tag e categorie: due metodi complementari. - 10 views

Tassonomia Etichetta macro micro
started by rosa maria tafuri on 05 Jul 12 no follow-up yet
  • rosa maria tafuri
     
    Unatassonomia dei contenuti non idonea può diventare causa di insuccesso di un sito web. I metodi più utilizzati per rendere ben organizzati e facilmente rintracciabili i contenuti sono la categorizzazione e il tagging: vediamo di cosa si tratta e come utilizzarli al meglio.
    Le Categorie
    Servono per classificare i contenuti per argomento e sono sostanzialmente "stabili". Rappresentano quindi uno strumento utile per organizzare le informazioni pubblicate sul proprio sito; ogni nuovo contenuto verrà ricondotto alla categoria di appartenenza, eventualmente articolata secondo una modalità gerarchica a più livelli (es: sport -> tennis).
    I tag
    Sono in pratica delle "parole chiave" o "etichette" da abbinare ai contenuti pubblicati, operazione questa definita con il termine "taggare". Per una classificazione efficace è indispensabile saper scegliere i tag più appropriati, senza sovrapporre questo tipo di classificazione dei contenuti con quello basato sulle categorie.
rosa maria tafuri

Cognizione distribuita - 8 views

Attività mente organizzazione extracorticale
started by rosa maria tafuri on 03 Jul 12 no follow-up yet
  • rosa maria tafuri
     
    L'approccio teorico noto con il nome di "Cognizione Distribuita" sostiene che l'attività cognitiva umana non è caratterizzata esclusivamente
    dall'attività cerebrale bensì è distribuita tra il cervello e l'ambiente esterno inclusi gli artefatti che l'uomo adopera. Questa tesi risale alla scuola
    storicoculturale sovietica che sosteneva che tutti i tipi di attività umana cosciente sono sempre formati con l'ausilio di strumenti esterni. Vygotskij
    (1974) definì il principio sottostante la distribuzione dell'attività cognitiva come il principio dell'organizzazione extracorticale delle funzioni mentali
    complesse. La Cognizione Distribuita (Norman, 1988, Hutchins, 1995) ha elaborato solo alcuni dei principi proposti dall'approccio sovietico, quelli
    legati appunto al ruolo di mediazione degli artefatti nel definire le proprietà della cognizione umana.
    Ciò che caratterizza un prototipo non è dunque il media o gli strumenti che vengono utilizzati per realizzarlo ma, piuttosto, il modo in cui il
    progettista lo usa per esplorare scelte di design o per dimostrare alcune caratteristiche del sistema finale. Per chiarire questo concetto, Houde e
    Hill propongono un modello che ha due obiettivi: descrivere gli aspetti del un sistema finale che possono essere dimostrati attraverso prototipi, e
    mostrare il modo in cui vari prototipi dello stesso sistema possono contribuire allo sviluppo del sistema finale.
rosa maria tafuri

Le sette intelligenze, l'idea di vita. - 1 views

intelligenze logiche analogiche multiple
started by rosa maria tafuri on 03 Jul 12 no follow-up yet
  • rosa maria tafuri
     
    Due le grandi linee: vi sono coloro che come Sperman ritengono che esista un fattore "G"di intelligenza generale; e altri come Thurston postulano l'esistenza di famiglie di abilità primarie, come quelle connesse con l'idea delle intelligenze multiple fondate sui molteplici processi interattivi che potrebbero essere specificati in termini neurobiologici- abilità di comprensione verbale-facilità di parola-facilità di calcolo visualizzazione spaziale-memoria associativa-rapidità di percezione-capacità di ragionamento.
rosa maria tafuri

Psicotecnologie - 1 views

input tecnologia outpout psicologia
started by rosa maria tafuri on 03 Jul 12 no follow-up yet
  • rosa maria tafuri
     
    Gli strumenti per comunicare- esteso o tradotto il nostro sistema nervoso centrale nella tecnologia elettromagnetica basta un solo passo per trasferire la nostra coscienza nel mondo del cervello elettronico. McLuhan aveva previsto che avremmo trasferire l'intera nostra coscienza nel computer e riprogrammarla.
rosa maria tafuri

Psicopedagogika - Psicologia e formazione - - Intelligenza - 6 views

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    Per Platone l'intelligenza è ciò che distingue le diverse classi sociali ed è distribuita da Dio in maniera diseguale. Aristotele sosteneva che tutte le persone, tranne gli schiavi, esprimessero facoltà intellettive più o meno uguali, e che le differenze fossero dovute all'insegnamento e all'esempio. Al giorno d'oggi esistono diverse concettualizzazioni di intelligenza.
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    L'intelligenza è la somma di variabili fattori, che come le note del pentagramma concorrono con diversi e variabili accenti a produrre e sviluppare la musica del nostro pensiero.
rosa maria tafuri

Strategia Concettuale -Distributed Cognition - 4 views

Interazione- artefatti-conoscenza
started by rosa maria tafuri on 08 Jun 12 no follow-up yet
  • rosa maria tafuri
     
    L'approccio della Distributed Cognition enfatizza la natura distribuita nel tempo e nello spazio dei fenomeni della cognizione ed estende l'ambito di ciò che è considerato cognitivo, oltre il singolo individuo per ricomprendere l'interazione tra le persone e con le risorse ed i materiali presenti nell'ambiente.

    La conoscenza umana e la sua rappresentazione non è confinata nella mente di un individuo ma è presente (distribuita) nella mente di più persone, negli strumenti e negli artefatti presenti nell'ambiente. La conoscenza che una persona è in grado di utilizzare per affrontare le situazioni reali e risolvere problemi non è solo quella presente nella sua struttura cognitiva (mente/memoria), ma anche in altre menti/memorie e prodotti dell'ingegno umano (un manuale, una enciclopedia, un testo scientifico, un sito internet, una knowledge base, altri media).
rosa maria tafuri

Social tagging e biblioteche - 4 views

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    Implicazioni e suggestioni di una "classificazione generata dagli utenti che emerge attraverso un consenso dal basso"
rosa maria tafuri

"Dal giornale al Pixel e ritorno". Seminario Fieg-OTM. Leggere: esperienza diversa su o... - 5 views

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    Differenziazioni delle diverse letture
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    Nicholas Carr nel suo famoso articolo "Is Google making us stupid?" asserisce che nel momento in cui l'individuo legge in sequenza un testo non acquisisce soltanto il messaggio dell'autore ma produce nella sua mente un insieme di inferenze e analogie, costruisce le proprie idee. La Rete è ormai il medium che universalmente fornisce le informazioni, ma ci forniscono temi su cui riflettere e modellano i nostri pensieri. Carr ammette che il Web sta modificando la sua capacità di concentrazione e come accade a lui accade anche a coloro i quali usano Internet come fonte di informazione.
rosa maria tafuri

COSA E' L'INTELLIGENZA? - 6 views

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    L'intelligenza può essere definita come un complesso di condizioni che hanno a che fare con la CONOSCENZA sui MECCANISMI DI ACQUISIZIONE di questa e sulle MODALITÀ DI APPLICAZIONE della stessa alla realtà.
rosa maria tafuri

UNA PANORAMICA DEI SISTEMI COGNITIVI ARTIFICIALI - 3 views

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    La nostra indagine sui sistemi artificiali si propone di illustrare i vari approcci al problema, partendo da considerazioni generali sulla possibilità dello sviluppo autonomo di certe capacità cognitive, spaziando dal paradigma cognitivista a quelli cosiddetti emergenti
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