Contents contributed and discussions participated by rosa maria tafuri
Tag e categorie: due metodi complementari. - 10 views
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Unatassonomia dei contenuti non idonea può diventare causa di insuccesso di un sito web. I metodi più utilizzati per rendere ben organizzati e facilmente rintracciabili i contenuti sono la categorizzazione e il tagging: vediamo di cosa si tratta e come utilizzarli al meglio.
Le Categorie
Servono per classificare i contenuti per argomento e sono sostanzialmente "stabili". Rappresentano quindi uno strumento utile per organizzare le informazioni pubblicate sul proprio sito; ogni nuovo contenuto verrà ricondotto alla categoria di appartenenza, eventualmente articolata secondo una modalità gerarchica a più livelli (es: sport -> tennis).
I tag
Sono in pratica delle "parole chiave" o "etichette" da abbinare ai contenuti pubblicati, operazione questa definita con il termine "taggare". Per una classificazione efficace è indispensabile saper scegliere i tag più appropriati, senza sovrapporre questo tipo di classificazione dei contenuti con quello basato sulle categorie.
Cognizione distribuita - 8 views
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L'approccio teorico noto con il nome di "Cognizione Distribuita" sostiene che l'attività cognitiva umana non è caratterizzata esclusivamente
dall'attività cerebrale bensì è distribuita tra il cervello e l'ambiente esterno inclusi gli artefatti che l'uomo adopera. Questa tesi risale alla scuola
storicoculturale sovietica che sosteneva che tutti i tipi di attività umana cosciente sono sempre formati con l'ausilio di strumenti esterni. Vygotskij
(1974) definì il principio sottostante la distribuzione dell'attività cognitiva come il principio dell'organizzazione extracorticale delle funzioni mentali
complesse. La Cognizione Distribuita (Norman, 1988, Hutchins, 1995) ha elaborato solo alcuni dei principi proposti dall'approccio sovietico, quelli
legati appunto al ruolo di mediazione degli artefatti nel definire le proprietà della cognizione umana.
Ciò che caratterizza un prototipo non è dunque il media o gli strumenti che vengono utilizzati per realizzarlo ma, piuttosto, il modo in cui il
progettista lo usa per esplorare scelte di design o per dimostrare alcune caratteristiche del sistema finale. Per chiarire questo concetto, Houde e
Hill propongono un modello che ha due obiettivi: descrivere gli aspetti del un sistema finale che possono essere dimostrati attraverso prototipi, e
mostrare il modo in cui vari prototipi dello stesso sistema possono contribuire allo sviluppo del sistema finale.
Le sette intelligenze, l'idea di vita. - 1 views
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Due le grandi linee: vi sono coloro che come Sperman ritengono che esista un fattore "G"di intelligenza generale; e altri come Thurston postulano l'esistenza di famiglie di abilità primarie, come quelle connesse con l'idea delle intelligenze multiple fondate sui molteplici processi interattivi che potrebbero essere specificati in termini neurobiologici- abilità di comprensione verbale-facilità di parola-facilità di calcolo visualizzazione spaziale-memoria associativa-rapidità di percezione-capacità di ragionamento.
Psicotecnologie - 1 views
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Gli strumenti per comunicare- esteso o tradotto il nostro sistema nervoso centrale nella tecnologia elettromagnetica basta un solo passo per trasferire la nostra coscienza nel mondo del cervello elettronico. McLuhan aveva previsto che avremmo trasferire l'intera nostra coscienza nel computer e riprogrammarla.
Psicopedagogika - Psicologia e formazione - - Intelligenza - 6 views
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Per Platone l'intelligenza è ciò che distingue le diverse classi sociali ed è distribuita da Dio in maniera diseguale. Aristotele sosteneva che tutte le persone, tranne gli schiavi, esprimessero facoltà intellettive più o meno uguali, e che le differenze fossero dovute all'insegnamento e all'esempio. Al giorno d'oggi esistono diverse concettualizzazioni di intelligenza.
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L'intelligenza è la somma di variabili fattori, che come le note del pentagramma concorrono con diversi e variabili accenti a produrre e sviluppare la musica del nostro pensiero.
Strategia Concettuale -Distributed Cognition - 4 views
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L'approccio della Distributed Cognition enfatizza la natura distribuita nel tempo e nello spazio dei fenomeni della cognizione ed estende l'ambito di ciò che è considerato cognitivo, oltre il singolo individuo per ricomprendere l'interazione tra le persone e con le risorse ed i materiali presenti nell'ambiente.
La conoscenza umana e la sua rappresentazione non è confinata nella mente di un individuo ma è presente (distribuita) nella mente di più persone, negli strumenti e negli artefatti presenti nell'ambiente. La conoscenza che una persona è in grado di utilizzare per affrontare le situazioni reali e risolvere problemi non è solo quella presente nella sua struttura cognitiva (mente/memoria), ma anche in altre menti/memorie e prodotti dell'ingegno umano (un manuale, una enciclopedia, un testo scientifico, un sito internet, una knowledge base, altri media).
Social tagging e biblioteche - 4 views
"Dal giornale al Pixel e ritorno". Seminario Fieg-OTM. Leggere: esperienza diversa su o... - 5 views
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Differenziazioni delle diverse letture
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Nicholas Carr nel suo famoso articolo "Is Google making us stupid?" asserisce che nel momento in cui l'individuo legge in sequenza un testo non acquisisce soltanto il messaggio dell'autore ma produce nella sua mente un insieme di inferenze e analogie, costruisce le proprie idee. La Rete è ormai il medium che universalmente fornisce le informazioni, ma ci forniscono temi su cui riflettere e modellano i nostri pensieri. Carr ammette che il Web sta modificando la sua capacità di concentrazione e come accade a lui accade anche a coloro i quali usano Internet come fonte di informazione.
COSA E' L'INTELLIGENZA? - 6 views
UNA PANORAMICA DEI SISTEMI COGNITIVI ARTIFICIALI - 3 views
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L'apprendimento collaborativo non implica apprendimento in gruppo ma una disponibilità allo scambio di apprendimento in un contesto non competitivo. Inoltre si è concluso che è improprio usare i termini "apprendimento collaborativo" quando: L'apprendimento si basa su un modello educativo trasmissivo o di costruzione di conoscenze in cui la principale attività di apprendimento è l'individuale acquisizione e rielaborazione di informazioni, prese da libri, letture video o materiale informatico. C'è solo la comunicazione in un gruppo di lavoro; la comunicazione è una condizione necessaria ma non sufficiente perché ci sia una vera collaborazione (infatti si può essere eccellenti comunicatori anche in un ambiente in cui non si è per nulla creata un'efficiente collaborazione).