Skip to main content

Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ III ARGOMENTO
EMANUELA PSICOTECNOLOGIE

III ARGOMENTO - 0 views

EMANUELA D'AGOSTINO

started by EMANUELA PSICOTECNOLOGIE on 20 Nov 12
  • EMANUELA PSICOTECNOLOGIE
     
    III ARGOMENTO :COGNIZIONE DISTRIBUITA

    Molti trovano alquanto strano parlare di cognizione distribuita perché sono abituati a ritenere l'atto intellettivo e cognitivo un fatto personale, individuale, interno. D'altra parte sono abbastanza comuni frasi che lasciano intendere che ciò che si fa non è il risultato dell'atto di riflessione di una singola persona. Diciamo infatti: "Siamo riusciti a risolvere il problema", oppure "Abbiamo diagnosticato la malattia", oppure "Abbiamo avuto un'idea originale". Al di là dei modi comuni di dire, si può osservare una cognizione distribuita "in atto" considerando il commento che Bell e Winn (2000) (rif. 2) fanno delle operazioni eseguite dal team di marinai per condurre una nave in porto.
    "Dirigere [la navigazione] una nave attraverso uno stretto passaggio fino al porto richiede l'azione coordinata di molte persone e molti strumenti. Alcune persone usano strumenti per fare rile-vamenti rispetto ad un sistema di riferimento e li riportano ad una persona che traccia la posizione della nave su una carta. In modo simile, alcune altre calcolano la profondità dell'acqua sotto la nave leggendo i dati inviati da un sonar. Una persona registra questi dati su un foglio predisposto e un'altra usa una varietà di strumenti cartografici per calcolare la posizione della nave la direzione attuale a partire dal punto segnato sul foglio. Il tempo e la coordinazione di tutte queste azioni sono fattori critici. Quando gli viene chiesto, o in certi momenti o punti critici, il pilota raccomanda cambiamenti della conduzione della nave o della velocità all'ufficiale che è al posto di comando. Queste indicazioni possono o non possono essere accettate. Se lo sono, sono trasmesse al timoniere, che dirige la rotta della nave lungo una nuova direzione. In caso di scarsa visibilità di notte, o fuori della vista della co-sta, il radar o altri dispositivi sono impiegati nella soluzione del problema" (p. 128).
    Bell e Winn (2000) sottolineano che le caratteristiche della "cognizione distribuita" sono la co-municazione e la condivisione di informazioni. Queste, proprio perché comunicate, diventano utili, mentre messe in comune permettono alla persona più preparata di utilizzarle a beneficio di tutti. Inoltre, gli elementi che sono parte di un sistema distribuito devono essere interdipendenti gli uni dagli altri e nutrire una fiducia reciproca "per la maggior parte delle situazioni senza l'opportunità di poter accertare la fiducia controllando con un'altra fonte di informazione" (Bell & Winn, 2000, p. 129) (rif. 2).
    Si immagini di eseguire un'operazione matematica con o senza la disponibilità di un piccolo calcolatore. Immediatamente ci accorgeremmo che la nostra mente opererebbe nei due casi in modo diverso. La stessa cosa avverrebbe se ci trovassimo nella situazione di "riflettere" con o senza la possibilità di usare un computer o una biblioteca. Questo vuol dire che la nostra mente non solo è flessibile, ma che è anche condizionata dalle opportunità e dalle condizioni nelle quali opera. Più in generale, questo sta a significare che l'operare e il riflettere dell'individuo sono in parte connessi con le capacità mentali e in parte con le attività che il mondo circostante permette di svolgere. Potremmo dire, con una parola, che l'attività della mente dell'individuo è "divisa" tra sé e le possibilità che il mondo circostante offre.
    "Il termine "distribuito", in questo caso, non significa "suddiviso tra" nel senso in cui dei dolcetti sono distribuiti tra ragazzini ad una festa. Piuttosto esso significa "disteso su" (spread over) nel modo molto simile in cui i sistemi del tempo atmosferico coprono un'area geografica. Un metereologo può indicare aree di bassa pressione, di alta pressione, temporali e un cielo sereno su una mappa del tem-po, ma questi non sono fenomeni meteorologici isolati. Ognuna di queste continuamente influisce sulle altre. In un modo simile, la mente, la circostanza, l'attività, il prodotto, i segni, i simboli, i processi sociali e i fattori culturali abbracciano un sistema di cognizione reciprocamente in interazione, interdipendente e invisibile. In questo modo, da un punto di vista socioculturale, l'elaborazione mentale individuale è meglio compresa come un sistema complesso che coinvolge l'individuo e tutto il contesto personale. Tutta la cognizione è fondamentalmente situata e distribuita" (Hewitt & Scarda-malia, ).

To Top

Start a New Topic » « Back to the Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno group