Studio molto interessante sull'interazione tra il sistema cognitivo
umano e gli strumenti per l'elaborazione di informazione e che solleva le seguenti domande:
* Quali sono le proprietà del sistema cognitivo umano che presiedono al controllo delle azioni ed all'uso di strumenti?
* Che tipo di interazione si instaura tra il sistema umano di elaborazione
dell'informazione e gli strumenti e che effetti ha sulla mente umana l'uso di sistemi artificiali di elaborazione dell'informazione ?
* Quali sono i requisiti per la progettazione di sistemi articifiali di elaborazione dell'informazione con cui l'uomo può interagire efficacemente
La crisi sta mettendo in difficoltà tutte le città, grandi e piccole a seguito della diminuzione delle risorse pubbliche (e private) a disposizione delle Amministrazioni.
Un interessante modo per uscirne e di cui parla l'articolo
http://blog.i4e.it/2012/03/crowdsourcing-per-innovare-le-citt%C3%A0-.html
è quello di sfruttare i nuovi modi di utilizzare le tecnologie, primo fra tutti il "crowdsourcing".
L'amministrazione pubblica della cittadina danese di Kolding, coinvolgendo circa 800 dei suoi dipendenti nella campagna "Il futuro comincia adesso", ha chiesto loro di produrre idee utili a raggiungere 5 specifici obiettivi di rinnovamento urbano. Ciascuno poteva produrre idee e suggerimenti a lungo o breve termine, sia innovazioni di tipo radicale che miglioramenti incrementali o anche immediati e di piccola entità.
I risultati sono stati notevoli: 183 persone hanno condiviso, commentato e valutato 242 idee in due settimane.
Le idee migliori selezionate nell'articolo sul sito http://www.nos.co/kolding.
Una ricerca, condotta dal professor George Patton del Royal Children's Hospital's Centre for Adolescent Health (Australia) ha mostrato l'aumento di "sindromi" mentali soprattutto nei più giovani. Fermo restando che le tecnologie influiscono sulla mente umana stiamo ancora cercando di capire come accada e quali conseguenze abbia tutto questo soprattutto sui ragazzi "iperconnessi", data la malleabilità del loro cervello se se ci sarà veramente un aumento di malattie mentali connesse all'uso della tecnologia. Come dice l'autore dell'articolo, in medio stat virtus come sempre.
Documento tecnico ma interessante sul websemantico. Per visualizzarlo premere "page down". Il documento spiega su quali basi si fonda il web semantico (URI/RDF/XLM), quali sono le componenti necessarie (dichiarazioni), qual è lo step successivo all'RDF (Ontologie), cosa sono le Ontologie, quali sono i loro limiti e fa parecchi esempi in merito. A me sembra che la possibìilità di creare un quadro esaustivo di ontologie sia utopistico oltre che difficile controllare le dichiarazioni messe in rete.