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isabellapav

"The Critical Effect: Exploring the Influence of Critical Media Literacy Pedagogy on Co... - 1 views

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    Il titolo dell'articolo è "A Local Lens on Global Media Literacy: Teaching Media and the Arab World" scritto da Katharina Schmoll del 2021. Lo studio delinea l'impatto dell'educazione critica alla media literacy sul comportamento e sulle opinioni degli studenti universitari relativamente ai social media. In particolare, l'autrice indaga un approccio locale e contestuale alla media literacy insegnato globalmente, usando l'area del mondo arabo come esempio. L'autrice afferma che un'analisi efficace alla media literacy globale deve tenere conto anche delle caratteristiche locali, in particolar modo i sistemi di potere e le culture comunicative della regione araba. Questo aspetto è particolarmente importante per fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare criticamente del materiale estraneo alla propria cultura. Schmoll suggerisce anche che le istituzioni educative occidentali possono svolgere un ruolo importante nell'appoggiare questa pratica, specialmente perché riescono a raggiungere i giovani "nati digitali" che entrano in contatto con i media globali.
albertisabry

Media Education: istruzioni per l'uso – Il Polo Positivo - 5 views

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    L'immagine che troviamo in questo link, che promuove l'attività del CREMIT, ossia il "Centro di Ricerca sull'educazione ai Media, all'Innovazione e alla Tecnologia", è particolarmente significativa in quanto richiama, nella nostra mente, due concetti: il primo, quello di "Scaffolding", ossia quel processo o strategia educativa attraverso il quale l'insegnante o il mentor non trasmettono passivamente le loro conoscenze al discente, come accadeva in passato, quando il paradigma educativo dominante era quello comportamentista. Al contrario, il discente diviene parte attiva e costruttore della propria conoscenza e del suo sapere; l'insegnante quindi supporta, come un'impalcatura, questo processo, favorendolo. Ricordiamo, in letteratura, i contributi a tal proposito di Piaget, Bruner e Vygotskij. L'altro concetto è quello della cultura partecipativa, che sviluppa in chi ve ne fa parte, tutta una serie di competenze e capacità che saranno delle life skills, sempre più richieste nei lavoratori del domani. Apprendere in questi ambienti, che vengono definiti da Gee, dei veri e propri "spazi di affinità", porta i ragazzi ad apprendere più semplicemente e rapidamente, sentendosi inseriti in un gruppo di pari, dove l'affiliazione è molto forte così come lo sforzo comune per bypassare le difficoltà, dove sanno di poter contare su un "mentor", ossia qualcuno che avrà delle competenze superiori alle loro, che contribuirà quindi ad accrescere il loro sapere; sapere che verrà poi condiviso col gruppo, generando intelligenza, prima collettiva poi connettiva, (vedi De Kerchove). Il sapere non resta quindi rinchiuso nella mente del singolo, ma, condiviso, diventa fonte per l'accrescimento della conoscenza di tutti, rendendoci in grado di costruire, grazie al network, giorno dopo giorno, il nostro sapere. Network che si proietta anche a livello cognitivo: l'apprendimento non è quindi "puntiforme", dove i concetti sono isolati e sconnessi, ma diventa una rete.
astrobaldo

Una mia utopia - 8 views

Mi piacerebbe collegare la metafora biologica dell'interazione degli organi dell'organismo con le mappe ed un puzzle finale della conoscenza.Io ho avuto modo di studiare psicologia ma mi sono doman...

started by astrobaldo on 17 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Considerazioni sulle mappe - 3 views

Trovo utile oltre ai connettori nelle mappe mentali che ricalcano l'apprendimento significativo utilizzare una doppia codifica per la memorizzazione:una verbale ed un altra iconica.

started by astrobaldo on 15 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Considerazioni sulle universita' nelle modalita' di apprendimento diverse. - 6 views

Considero l'universita' di uninettuno nella modalita' di esame unita all'apprendimento significativo di Novak poiche' nei test di esame ci sono tre sole doamde aperte cio' induce a ricordare i coll...

started by astrobaldo on 15 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

ARTICOLO DALLE MAPPE CONCETTUALI ALLO SPAZIO DIGITALE - 9 views

In sintesi si parla del problema delle mappe concettuali il concetto di conoscenza e della rappresentazione.Si parla di rappresentazione di etichetta di segni.I segni come affermava Saussurre affer...

started by astrobaldo on 12 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

Continuazione dal post precedente - 3 views

Quindi mai come nei momenti della pandemia abbiamo avuto il beneficio di condividere uno spazio multidimensionale dei new media.Di aver avuto la possibilita' del coonnesionismo una sorta di retico...

started by astrobaldo on 12 Oct 24 no follow-up yet
astrobaldo

I media ai tempi della pandemia - 12 views

Dovendo stabilire i rischi ed i benefici delle informazioni dei media mi è sembrato opportuno paragonarlo ai tempi della pandemia da covid.La domanda che sorge spontanea e' se i media hanno dato in...

started by astrobaldo on 09 Oct 24 no follow-up yet
vbattaglia2

Effetti dell'educazione audio-visiva sui pazienti oncologici - 4 views

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    Nel 2020, sono stati diagnosticati circa 2,3 milioni di nuovi casi di cancro al seno, in parte a causa di barriere all'accesso a cure tempestive e di qualità. Questo studio analizza l'efficacia degli interventi audiovisivi nella formazione e supporto ai pazienti oncologici, evidenziando come le tecnologie digitali e i dispositivi indossabili possano migliorare il monitoraggio e l'educazione sui trattamenti. Diverse campagne di salute pubblica hanno sfruttato i social media per promuovere la diagnosi precoce, aumentare la consapevolezza sui sintomi ed incoraggiare la ricerca di aiuto. Analizzando quattordici studi approvati dal Comitato Etico dell'Università Ahmad Dahlan, i risultati mostrano che gli interventi audiovisivi tramite piattaforme digitali possono migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici. I contenuti educativi si suddividono in quattro categorie: conoscenze sul cancro al seno, problemi psicologici, linee guida per l'esercizio e consulenza. Nei paesi sviluppati, sono stati implementati metodi di screening per prevenire diagnosi tardive. Tuttavia, in paesi a basso reddito, barriere come il disagio tecnologico, l'accesso limitato ad Internet e la scarsa alfabetizzazione ostacolano l'uso di queste piattaforme. Lo studio sottolinea l'importanza di linee guida per interventi educativi digitali per aumentarne l'efficacia e di migliorare l'infrastruttura di telecomunicazione e le competenze degli operatori sanitari per ottimizzare i servizi sanitari.
luanapas

Utilizzo dei videogiochi come terapia nei disturbi psicopatologici e del neurosviluppo - 4 views

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    L'articolo pubblicato nel 2023 dalla tesista J.Taglia, affronta il tema dell'utilizzo di dispositivi, nel dettaglio; videogiochi, non solo come mezzo di comunicazione, ma anche in qualità di strumento terapeutico .Il loro impiego in psicoterapia è sempre più comune poiché permette di sfruttare il loro potenziale per affrontare disturbi psicopatologici e relativi al neurosviluppo. Alcuni videogiochi vengono, infatti progettati relativamente allo scopo che viene loro attribuito; se hanno lo scopo di aiutare i pazienti depressi, saranno costituiti da narrative coinvolgenti con personaggi empatici, se invece sono mirati a ridurre lo stress, sono basati su giochi rilassanti. Per quanto riguarda i disturbi relativi al neurosviluppo, i videogiochi saranno progettati in modo tale da riuscire a catturare l'attenzione e migliorare la concentrazione dei bambini con ADHD. I multiplayer online invece consentono di migliorare le abilità cognitive. E' fondamentale che l'utilizzo di videogiochi in psicoterapia avvenga sotto la supervisione di professionisti al fine di massimizzare i benefici e non rischiare l'insorgere di una dipendenza.
crossoni

Interventi di cittadinanza digitale. - 5 views

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    In questo articolo, Giuseppe Filippo Dettori, dopo una breve introduzione dove analizza gli obiettivi del PNRR in Italia e spiega brevemente cosa si intende per Media Education, porta all'attenzione una ricerca effettuata su 150 corsisti del corso di specializzazione per il sostegno, svoltosi presso l'Università degli Studi di Sassari nell'A.A. 2019/20. Le domande di ricerca vertono sull'importanza che danno i docenti all'utilizzo delle tecnologie nella didattica, sui punti di forza e le criticità nell'utilizzo di tali tecnologie, e quanto sono conosciuti e utilizzati gli specifici applicativi per favorire l'apprendimento degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Le metodologie utilizzate sono state l'analisi con matrice SWOT e il focus group, i cui contenuti emersi sono stati analizzati tramite il software Atlas.ti. I risultati evidenziano una scarsa capacità dei docenti di offrire, grazie alle TIC, strumenti compensativi utili agli studenti con BES, la diffidenza dei docenti rispetto alle tecnologie e alla rete. In conclusione le TIC rappresentano un'importante risorsa per una didattica, ma è necessario, in primis, investire nella formazione dei docenti, coinvolgendoli in esperienze dirette di sperimentazione.
mimmo62

RAPPRESENTARE LA REALTA' - 4 views

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    Michele Aglieri e Silvia Aprigliano, in un articolo pubblicato nel 2019 su "MEDIA EDUCATION - Studi, ricerche, buone pratiche", descrivono una sperimentazione accademica sulla "Pedagogia della parola" che ha avuto come riferimento culturale il Teatro dell'Oppresso, introdotto in Brasile da Augusto Boal nella seconda metà degli anni 60 del secolo scorso, durante il regime dittatoriale, e successivamente diffusosi in tutto il mondo. La formula popolare del Teatro dell'Oppresso ha consentito di sperimentare una modalità scenica in cui si destruttura e ristruttura la realtà con il fine ultimo di rappresentare la verità. In essa si realizza una rivoluzione estetica, si abbatte la cd "quarta parete" e attori e spettatori si fondono in unico soggetto con cambi di contenuto e trama. Tale formula sperimentale è stata mutuata in un insegnamento di Media Education, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante il triennio accademico 2016-2019. In tal modo docenti e discenti hanno sperimentato un nuovo modello pedagogico, rivolto in particolare al linguaggio scritto (Teatro Giornale), teso a destrutturare e ricostruire criticamente l'informazione, "contro le nuove oppressioni" e i Gate Keeper, al fine di educare ad un uso utile dei media e di facilitare l'assunzione di nuovi ruoli docente/discente, non più legati a modelli di trasmissione di informazioni ma a modelli di costruzione partecipata, condivisa e facilitata dell'informazione, più aderente alla realtà, in un processo continuo di democratizzazione dell'accesso.
elladi-sara

Le opportunità della tecnologia - 5 views

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    L'articolo, pubblicato in "Psicologia e Marketing" nel Marzo 2024, descrive la ricerca effettuata da Parco Ha Eun e Sheau-Fen Yap nel contesto di una piattaforma di comunità online creata per gli Hikikomori: condotta attraverso uno studio netnografico fatto di 2 anni di osservazioni naturalistiche della comunità online Hikikomori Escape in Corea, ha avuto l'obiettivo di esplorare la tecnologia come opportunità e mezzo psicologico per intervenire nel ritiro sociale. Basandosi sulla teoria dell'affordance, questo studio esplora il potenziale della tecnologia, considerata nei suoi aspetti positivi, come intervento intermedio per aiutare gli Hikikomori a reintegrarsi nella società, cercando di rispondere ad una domanda: "In che modo le affordance della tecnologia vengono sfruttate per contribuire alla graduale reintegrazione degli Hikikomori nella società?" La ricerca affronta questo malvagio problema dell'isolamento sociale sfidando la comune associazione della tecnologia con l'esacerbazione dello stesso: essa possiede infatti sia la capacità di favorire dipendenza e passività, erodendo la competenza umana ma può anche offrire opportunità di libertà, controllo e reinserimento sociale.
paolacosentino

How to Make Learning as Addictive as Social Media | Luis Von Ahn | TED - 0 views

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    Nel TED Talk "How to Make Learning as Addictive as Social Media" Luis von Ahn, fondatore di Duolingo, esplora come rendere l'apprendimento coinvolgente utilizzando le stesse tecniche impiegate dai social network. Originario del Guatemala e cresciuto con un'educazione di alta qualità grazie ai sacrifici familiari, von Ahn ha voluto creare un'app per rendere l'istruzione accessibile a tutti, indipendentemente dalle risorse economiche. Ciò è stato reso possibile dal modello freemium che consente agli utenti paganti che non vogliono ricevere pubblicità, e che provengono soprattutto dagli Stati Uniti e dal Canada, di finanziare lo stesso servizio per chi non può permettersi un abbonamento, garantendo così un'educazione di qualità per tutti. Duolingo adotta tecniche psicologiche simili a quelle dei social media, come la gamification, la personalizzazione dell'apprendimento grazie alla grande interazione con i contenuti, presentati in maniera accattivante e l'uso strategico delle notifiche. L'app sfrutta gli "streaks" cioè i punteggi che premiano la continuità di uso per monitorare i giorni consecutivi di utilizzo e invia notifiche 24 ore dopo l'ultimo accesso per incoraggiare il ritorno degli utenti sulla piattaforma. Se l'utente rimane inattivo per sette giorni, riceve una notifica finale con un approccio quasi passivo-aggressivo, simile a un ultimatum materno. Inoltre l'impiego di giochi di difficoltà crescente permette la definizione di obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, motivanti e vincolati al tempo (S.M.A.R.T.), per trasformare l'apprendimento in un'esperienza gratificante e orientata alla crescita personale. Questo modello offre stimoli interessanti per il mondo della scuola e dell'alta formazione.
gm1977net

Intelligenza Artificiale e Processi Educativi secondo ChatGPT - 2 views

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    L'articolo scientifico, pubblicato sulla rivista "Journal of Inclusive Methodology and Technology in Learning and Teaching" nel 2023, redatto a cura del Dott. Pio Alfredo Di Tore, ricercatore in "Didattica e Pedagogia Speciale" presso l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, e distribuito sotto licenza "Creative commons", ha come scopo quello di voler descrivere un esperimento condotto al fine di mostrare l'utilizzo di un modello di Intelligenza Artificiale Generativa (nello specifico ChatGPT) per poter definire lo stato dell'arte sull'Intelligenza Artificiale in ambito educativo. In pratica è stato chiesto a ChatGPT di generare un articolo scientifico sull'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale nei processi educativi. La gran parte dell'articolo, così come riferito dall'autore, ad eccezione dei paragrafi "Introduzione, Metodologia e Conclusioni", sono stati interamente generati da ChatGPT. È interessante notare, così come riportato nelle conclusioni, che il testo generato, attraverso un procedimento ricorsivo di "domanda / risposta", sia di fatto risultato un prodotto originale nel senso di non meccanicamente riproducibile. Lo scopo dell'articolo è proprio quello di innescare una riflessione sull'utilizzo di tali tecnologie e sulle potenzialità espresse dalle "nuove forme di conoscenza distribuita", che non sono immuni da rischi come la veridicità e attendibilità delle informazioni e delle fonti riportate.
ang2401

L'analisi del discorso multimodale come metodo di ricerca-azione per l'educazione ai media - 1 views

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    L'articolo è opera di Mariangela Picciuolo, Alma Mater Studiorum dell'Università di Bologna. Quest' articolo presenta un nuovo approccio alla Media Education che adotta l'analisi multimodale come strumento di ricerca-azione nelle scuole. In particolare, nell'articolo si approfondiscono gli obiettivi e le metodologie utilizzate in un caso studio: un progetto offerto dall'Università di Bologna agli studenti di scuole secondarie di secondo grado. L'articolo mostra nel particolare come l'approccio pedagogico, l'analisi e il linguaggio del discorso multimodale ha permesso di far emergere negli studenti credenze e preconoscenze sul tema del cambiamento climatico, che sono state poi ridiscusse alla luce delle conoscenze apprese, attraverso l'applicazione pratica e la creazione di artefatti digitali. Nell'articolo viene mostrato come un approccio multimodale ha favorito, negli studenti, l'accrescimento delle competenze e la capacità di immaginare nuovi "mo(n)di" possibili di rappresentare la realtà.
ang2401

Un intervento di media education attraverso il videogioco - 5 views

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    L'articolo è stato scritto da Benedetta Vagnetti e pubblicato dalla stampa dell'Università di Firenze. Presenta un progetto, svolto presso la scuola primaria di Perugia, che si pone due obiettivi principali: comprensione delle emozioni e inclusione di un bambino della classe con bisogni educativi speciali appassionato di videogiochi. Il contesto classe risulta essere eterogeneo. Sfruttando la passione del bambino per i videogiochi, è stato costruito un percorso che partiva dall'ascolto di brani musicali, per poi passare a trailer di due videogiochi molto diversi tra loro mostrati alla classe. I bambini dovevano contestualmente esprimere le proprie emozioni. La ricerca ha portato ad evidenziare quanto un videogioco possa modificare l'umore della persona che lo usa. E' stato possibile condurre questo tipo di ricerca senza l'esclusione del bambino con bisogni educativi speciali.
gise11

La SoMeLit, le realtà molteplici e l'importanza dell'educazione ai Social Media - 4 views

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    Il presente articolo, pubblicato su Sage Journals e scritto da Hyunyi Cho e altri collaboratori della Ohio State University, analizza come i modelli tradizionali della Media Literacy, sviluppati nell'era dei mass media, non siano in grado di cogliere nella totalità la complessità e la dinamica dei social media, e introduce la necessità di focalizzarsi su un nuovo framework concettuale, la SoMeLit (Social Media Literacy). Tra i punti chiavi della SoMeLit vi è il ruolo attivo dell'utente, che crea e plasma la propria esperienza sui Social Media attraverso le scelte di contenuti, la consapevolezza della molteplicità di realtà discrete che si vengono così a creare, tutte personalizzate per ogni utente, e l'importanza della diversità delle piattaforme. In SoMeLit, dunque, il sé e i suoi valori e le sue scelte sui SM agiscono in una relazione di causa ed effetto reciproca per costruire la propria realtà. Questo aspetto sottolinea l'importanza di un'educazione mediatica concentrata sui SM, volta ad aiutare l'utente a sviluppare un pensiero critico rispetto alle informazioni ricevute. È necessario dunque sostenere lo sviluppo di ambienti online più sicuri e informativi, creare programmi educativi per gli utenti e sviluppare nuovi metodi di ricerca.
ssibona

Un Framework Concettuale per Colmare il Divario Digitale e Promuovere l'Alfabetizzazion... - 3 views

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    Il documento, redatto da Sani Boye Mohammodu, Patricia Namukombo Mwansa, Gaudencia Mutanu Muthike e Pascal Chabwino Ndowo, presenta un framework concettuale mirato a ridurre il divario digitale e a promuovere l'inclusione della competenza tecnica nei contesti educativi. L'articolo discute strategie per affrontare le disuguaglianze nell'accesso alle tecnologie digitali e alle risorse connesse, con l'obiettivo di garantire equità educativa e mobilità socioeconomica. Viene proposto un approccio che comprende la revisione della letteratura, la collaborazione tra stakeholder, lo sviluppo del framework e l'implementazione di programmi pilota per promuovere l'inclusione digitale e l'alfabetizzazione tecnologica. Il documento sottolinea l'importanza di uno sforzo collettivo per migliorare l'accesso alle tecnologie digitali e per integrare l'alfabetizzazione digitale nei curricula educativi.
pioiozzi

L'importanza e l'impatto della rivoluzione digitale nella didattica - 2 views

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    Le autrici, la prof.ssa Melania Talarico e la prof.ssa Manuela Repetto, analizzano le conseguenze della transizione digitale in campo educativo, identificando il ruolo cruciale e la responsabilità della didattica nel supportare gli studenti all'interno del processo di potenziamento delle competenze digitali. Queste infatti risultano fondamentali non soltanto come strumento di accesso alle tecnologie digitali, che caratterizzano ormai ogni aspetto della società odierna, ma rappresentano anche un tassello fondamentale per lo sviluppo delle competenze trasversali. Partendo da una riflessione intorno alle tematiche del DigComp e dei nativi digitali, attraverso un focus sul mondo dei media e sulla media literacy, viene evidenziata l'importanza dell'alfabetizzazione digitale e del coinvolgimento attivo da parte degli studenti nella progettazione di artefatti digitali con tecnologie digitali, in grado di favorire un processo di apprendimento significativo.
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