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mturco92

VIDEO Daphne Bavelier: Il vostro cervello sotto l'effetto dei videogiochi | TED Talk - 3 views

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    La ricercatrice cognitiva Daphne Bavelier, risponde con una serie di esperimenti in laboratorio a due delle più comuni affermazioni sui videogiochi, ed il risultato è sorprendente: I videogiochi d'azione migliorano la plasticità del cervello,l' apprendimento e la visone. Giocare ai videogiochi peggiora la vista? E' forse uno delle più comune affermazioni, stare troppe ore davanti a uno schermo peggiora la vista. Daphne grazie ai suoi studi illustra però come in realtà i videogiocatori riconoscano non solo più dettagli ma anche più gradazioni di grigio rispetto alla media. I videogiochi portano a problemi dell'attenzione e una maggiore tendenza a distrarsi? Daphne fa un piccolo esperimento in studio dove mostra parole dal testo colorato e chiede al pubblico di annunciarne il colore, quando però le parole rappresentano semanticamente un colore diverso dal colore del testo si crea un conflitto e diventa difficoltoso per il pubblico in studio rispondere correttamente, illustra poi i risultati ottenuti dai videogiocatori, che in media sono migliori. Svolge poi un piccolo esperimento relativo all' abilità di tracciare gli oggetti in movimento. Vengono mostrate a schermo delle "faccine" in movimento randomico, 3 di esse sono dapprima colorate di blu, per poi diventare gialle come tutte le altre. Si chiede al pubblico di ricordare quali fossero quelle blu in principio. E mentre il pubblico già fatica a discernerne 3 i gamers arrivano a tracciarne e ricordarne sino a 7. La ricercatrice espone poi i miglioramenti dei videogiocatori nel lobo parietale, frontale e cingolata anteriore, capaci di migliorare il "multitasking" che non ha niente a che vedere con il "multitasking" di chi si dice multimedia-tasker che secondo uno studio dell'Università di Stanford è in realtà inefficiente. Daphne paragona infine i videogiochi all'uso del vino, se usati coerentemente ed efficacemente possono essere molto utili ma non bisogna esagerare (binging)
paolacosentino

How to Make Learning as Addictive as Social Media | Luis Von Ahn | TED - 0 views

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    Nel TED Talk "How to Make Learning as Addictive as Social Media" Luis von Ahn, fondatore di Duolingo, esplora come rendere l'apprendimento coinvolgente utilizzando le stesse tecniche impiegate dai social network. Originario del Guatemala e cresciuto con un'educazione di alta qualità grazie ai sacrifici familiari, von Ahn ha voluto creare un'app per rendere l'istruzione accessibile a tutti, indipendentemente dalle risorse economiche. Ciò è stato reso possibile dal modello freemium che consente agli utenti paganti che non vogliono ricevere pubblicità, e che provengono soprattutto dagli Stati Uniti e dal Canada, di finanziare lo stesso servizio per chi non può permettersi un abbonamento, garantendo così un'educazione di qualità per tutti. Duolingo adotta tecniche psicologiche simili a quelle dei social media, come la gamification, la personalizzazione dell'apprendimento grazie alla grande interazione con i contenuti, presentati in maniera accattivante e l'uso strategico delle notifiche. L'app sfrutta gli "streaks" cioè i punteggi che premiano la continuità di uso per monitorare i giorni consecutivi di utilizzo e invia notifiche 24 ore dopo l'ultimo accesso per incoraggiare il ritorno degli utenti sulla piattaforma. Se l'utente rimane inattivo per sette giorni, riceve una notifica finale con un approccio quasi passivo-aggressivo, simile a un ultimatum materno. Inoltre l'impiego di giochi di difficoltà crescente permette la definizione di obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, motivanti e vincolati al tempo (S.M.A.R.T.), per trasformare l'apprendimento in un'esperienza gratificante e orientata alla crescita personale. Questo modello offre stimoli interessanti per il mondo della scuola e dell'alta formazione.
cimpina

Sir Ken Robinson: Porta la rivoluzione nell'apprendimento! - 2 views

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    Questo discorso è stato presentato in una conferenza TED ufficiale nel febbraio del 2010, eppure lo trovo ancora più attuale che mai. Parla Sir Ken Robinson, un educatore britannico, che spiega l'esigenza di passare radicalmente dalle scuole standardizzate all'apprendimento personalizzato, creando le condizioni in cui i talenti naturali dei bambini possano prosperare. Secondo l'autore, abbiamo costruito i nostri sistemi educativi sul modello del fast food. Dobbiamo passare a un modello basato più sui principi dell'agricoltura. Dobbiamo riconoscere che la fioritura umana non è un processo meccanico; è un processo organico. Al centro della sfida, la necessità di ricostituire il nostro senso di abilità e di intelligenza.
gsessarego

Giuseppe Riva: Tecnologie trasformative per il benessere | Giuseppe Riva | TEDxMestre |... - 6 views

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    Il Prof. G. Riva in questo intervento ci dimostra come possiamo trarre grandi vantaggi dall'uso dei media digitali, nello specifico la realtà virtuale. Nonostante uno studio americano abbia dichiarato che tutte le fasce d'età guardano il cellulare entro i primi cinque minuti dal risveglio e che lo controllano circa 150 volte al giorno, citando il polo negativo della dicotomia rischi-benefici che comunque D.D.Buckingham ci suggerisce di evitare, possiamo affermare che quel bicchiere mezzo vuoto lo possiamo riempire, e il Prof. Riva lo rabbocca a dovere! È entusiasmante scoprire che la tecnologia virtuale, essendo simulativa, può essere utilizzata per correggere le simulazioni del nostro cervello e quindi che può essere impiegata per trattare anoressia e altri disturbi alimentari, fobie, convinzioni autolimitanti, dolori acuti e cronici. Il presupposto di base è che qualsiasi cambiamento è efficace quando riesce a toccare la dimensione intuitiva e razionale contemporaneamente. La forma più efficace di cambiamento quindi è quella esperienziale. Infatti, grazie a Steve Jobs, sappiamo che la tecnologia ha successo quando è esperienziale, ovviando alle criticità di quell'esperienza basata invece sul meccanismo basico di prova ed errore. All'interno della realtà virtuale ci si sente in un mondo diverso, i sensori dei dispositivi rilevano i movimenti del soggetto e il computer ricalcola il proprio punto di vista, dando l'impressione che il mondo intorno al soggetto sia cambiato. Il Prof. Riva riporta l'esempio di un caso di anoressia e di un caso convinto di non essere abile nei compiti matematici (citato anche sulla seguente fonte: PubMed.gov "Virtually Being Einstein Results in an Improvement in Cognitive Task performance and a Decrease in Age Bias"). Personalmente ho rivalutato l'importanza di questa dimensione che erroneamente avevo giudicato distorcente e alienante, frutto di una profonda ignoranza della materia. La sfida, a parer mio, è
anonymous

How Real Is Fake News? | Sharyl Attkisson | TEDxUniversityofNevada - YouTube - 2 views

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    Condivido un video di Sharyl Attkisson sulle Fake News, tenuto per TED presso l'Università del Nevada. Il problema delle Fake News è abbastanza complesso già dalla definizione e identificazione di Fake News, per non parlare poi del loro utilizzo da parte e contro organizzazioni, con molteplici scopi
Valentina Stimpfl

Video TED H. Jenkins 2010 - Cultura partecipativa - 4 views

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    I sottotitoli in italiano non sono corretti e questo sminuisce di gran lunga la qualitá del contenuto per chi non é in grado di capire l´inglese. Il video non é molto recente ma comunque interessante sopratutto perché riporta dati statistici sui giovani americani e il rapporto con i nuovi media. Le persone producono contenuti che condividono, rendendoli fruibili da altri utenti per cui grazie ad internet il modo di fare cultura é cambiato. Anche la tecnologia di internet dal 1995 al 2010 é cambiata per adattarsi alle sempre nuove esigenze degli utenti (sopratutto i giovani). Jenkins parla anche di nuove abilitá per esempio il gioco che puó essere uno strumento potete per insegnare. In conclusione credo che personalmente questi contenuti siano molto utili a chi si occupa di educazione (a casa e negli ambienti scuolastici) anche se ormai ci troviamo quasi 6 anni dopo la data del video si tratta di argomenti attuali e di sfide sempre aperte.
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