RAPPRESENTARE LA REALTA' - 4 views
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mimmo62 on 09 Sep 24Michele Aglieri e Silvia Aprigliano, in un articolo pubblicato nel 2019 su "MEDIA EDUCATION - Studi, ricerche, buone pratiche", descrivono una sperimentazione accademica sulla "Pedagogia della parola" che ha avuto come riferimento culturale il Teatro dell'Oppresso, introdotto in Brasile da Augusto Boal nella seconda metà degli anni 60 del secolo scorso, durante il regime dittatoriale, e successivamente diffusosi in tutto il mondo. La formula popolare del Teatro dell'Oppresso ha consentito di sperimentare una modalità scenica in cui si destruttura e ristruttura la realtà con il fine ultimo di rappresentare la verità. In essa si realizza una rivoluzione estetica, si abbatte la cd "quarta parete" e attori e spettatori si fondono in unico soggetto con cambi di contenuto e trama. Tale formula sperimentale è stata mutuata in un insegnamento di Media Education, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante il triennio accademico 2016-2019. In tal modo docenti e discenti hanno sperimentato un nuovo modello pedagogico, rivolto in particolare al linguaggio scritto (Teatro Giornale), teso a destrutturare e ricostruire criticamente l'informazione, "contro le nuove oppressioni" e i Gate Keeper, al fine di educare ad un uso utile dei media e di facilitare l'assunzione di nuovi ruoli docente/discente, non più legati a modelli di trasmissione di informazioni ma a modelli di costruzione partecipata, condivisa e facilitata dell'informazione, più aderente alla realtà, in un processo continuo di democratizzazione dell'accesso.