La Media Education tra cultura partecipativa e intenzionalità civica - 10 views
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glendauni on 27 Feb 23Un articolo della Dott.ssa Gianna Cappello e la dott.ssa Marianna Siino, entrambe dell'università di Palermo, che pone il focus sulla differenza tra la nozione di "cultura partecipativa", espresso da Jenkins (1992), e la nozione di "intenzionalità civica" di Mihailidis (2019). Partendo dal concetto di "civic gap" di Harry Boyte (2014), cioè il divario tra consapevolezza di un problema e capacità di affrontarlo, Mihailidis sostiene l'idea che il riconoscimento di questo gap pone le basi per un'osservazione critica della media education tradizionale, maggiormente centrata sull'empowerment individuale, offrendo la possibilità di una sua ridefinizione a intenzionalità civica. Per quanto lo sviluppo del pensiero critico e creativo rimanga di primaria importanza, il solo concetto, senza una capacità di azione nel quotidiano, può portare alla formazione di un senso di impotenza e cinismo verso la possibilità di agire nel concreto, che contribuisce ad allargare il civic gap (divario civico) individuato da Boyte. In questo articolo sono illustrati ed analizzati due progetti europei, OLTRE e COMMIT, che mostrano come, la dimensione di cultura partecipativa e la dimensione di intenzionalità civica, siano strettamente collegate per poter sviluppare le competenze necessarie al fine di ricoprire attivamente un ruolo nello sviluppo di una società democratica, pluralistica e rispettosa delle diversità.