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mariuanelli

FAMIGLIE CONNESSE. SOCIAL NETWORK E RELAZIONI FAMILIARI ONLINE - 11 views

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    Ho trovato l'articolo molto interessante in quanto analizza la trasformazione delle relazioni familiari in seguito all'utilizzo della rete. Lo spazio privato della casa, spazio tipicamente intimo abitato dal nucleo familiare, è oggi attraversato da altri spazi che ne ridefiniscono i confini relazionali e creano nuovi contesti. Ritengo indispensabile, nel mio ruolo di insegnante, conoscere questi nuovi contesti costituiti da "famiglie connesse", nelle quali crescono i bambini con cui entro quotidianamente in relazione. L'articolo analizza alcuni dei tratti più innovativi di internet, e in particolare quelli del Web 2.0 o social web, che pongono problemi nuovi alle famiglie impegnate nel lavoro di "domestication" delle nuove risorse tecnologiche e comunicative.
iveta4

MIUR - Scuola Digitale - 5 views

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    Un Piano a valenza pluriennale che indirizza concretamente l'attività di tutta l'Amministrazione, con azioni già finanziate che saranno prese in carico dalle singole Direzioni del Ministero per l'attuazione. Il Piano contribuisce a "catalizzare" l'impiego di più fonti di risorse a favore dell'innovazione digitale, a partire dai Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dai fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola).
iveta4

​2016, fuga dallo smartphone - 5 views

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    Non è ancora accaduto ma succederà. I consumatori vedono il tramonto dello smartphone tra i dieci 'hot consumer trends' rilevati da Ericsson. La metà degli utenti crede che l'uso del nostro tanto amato telefonino andrà ad esaurirsi entro i prossimi cinque anni, soppiantato dall'intelligenza artificiale che entra prepotentemente nella nostra vita quotidiana. Articolo parla di un rapporto annuale " 10 HOT CONSUMER TRENDS 2016",prodotto da ConsumerLab di Ericsson,.azienda svedese che indaga sulle tendenze,attese dei consumatori con la tecnologia.,per il campo di innovazione.
nadia_s

Arriva nella Scuola l'Animatore digitale: a che cosa servirà? - 4 views

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    Ho voluto condividere questo recente articolo in quanto tratta di un tema decisamente attuale: la Media Education nelle scuole. Questa scelta riguarda l'inserimento di una figura di riferimento in ogni scuola d'Italia, l'animatore digitale, sia per aggiornare gli insegnanti sulle nuove tecnologie da poter sfruttare per facilitare il loro ruolo e i loro compiti, sia gli studenti, per rendere più efficace (ed efficiente) l'apprendimento. Inoltre dovrebbe puntare all'inserimento di nuovi apparecchi tecnologici, per rendere l'ambiente scolastico al passo con i tempi. Il problema che l'autore dell'articolo pone in rilievo è che, probabilmente, questo disegno di legge non è all'altezza del compito che si è prefissato, in quanto sembra non aver investito abbastanza risorse, sia umane che monetarie. La tecnologia, l'informatica e i media sono ormai talmente avanzati che le scuole necessitano di una vera istruzione per non rischiare che le nostre invenzioni siano vane o addirittura pericolose per le fasce d'età più vulnerabili. Dunque forse bisognerebbe attuare progetti adeguati, che non sottovalutino la questione.
robsor63

Tutto quello che c'è da sapere sull'animatore digitale, spiegato da chi l'ha ... - 4 views

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    Damien Lanfrey e Donatella Solda sono i giovani esperti che hanno redatto il Piano Nazionale Scuola Digitale per il ministero dell'Istruzione. Sono loro che hanno inserito nel Piano la figura dell'animatore digitale , un esperto scelto tra i docenti di ruolo, che ogni scuola dovrà indicare entro il prossimo 10 dicembre.
stebarbaro

Three Social Trends That Will Influence Education in 2014 - 8 views

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    Ho trovato questo articolo in rete e l'ho scelto perché prima di tutto volevo capire se quanto in esso viene comunicato fosse ancora valido ad un anno di distanza e quanto l'ultima domanda potesse essere ancora di attualità. Il concetto chiave descritto nell'articolo è proprio "l'umanizzazione" dei media. Spesso si avverte la sensazione che tutto ciò che succede in rete sia frutto di fantasia e non abbia alcun contatto con la realtà. Non vi è percezione che quanto viene messo, postato, fruito in rete possa avere una qualche conseguenza sulla vita reale delle persone. Dal fenomeno del ciberbullismo, a video e foto che finiscono nell'etere e alla facilità di reperimento delle informazioni, si affronta il mondo reale con molta superficialità dando "per buono" quello con cui si entra in contatto. Nell'istruzione, la mancanza di personalizzazione può portare il bambino o l'adolescente a non preoccuparsi di approfondire le informazioni che legge e ricerca. E' infatti interessante come un sito molto noto come Wikipedia riporta in calce in ogni pagina la dicitura "Wikipedia non dà garanzie sulla validità dei contenuti". Questo sta a rimarcare il fatto che l'elemento umano rimane sempre fondamentale sia a garanzia dei fatti imparati ma anche e soprattutto quale elemento critico che possa insegnare al fruitore dei nuovi media a non fermarsi alle apparenze ma a prestare attenzione alle informazioni cui si viene in contatto.
protomarycosima

Al crocevia tra tempo scolastico e tempo libero: musica di sottofondo come innesco cogn... - 6 views

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    Il recente articolo apre un nuovo campo applicativo alla materia tradizionale della musica e alla sua diffusione e fruizione durante il tempo libero da parte dei giovani, è possibile cercare e trovare punti d'incrocio tra gradimento musicale e apprendimento. Sono stati analizzati gli effetti dell'ascolto di musica pop in sottofondo sulla performance logico - matematica. Un gruppo di 50 studenti italiani con un'età media di 16, 29 anni, frequentano un Liceo scientifico di Roma (Italia) sono stati esposti a 3 diverse condizioni: silenzio-assenza di musica, musica allegra-in modo maggiore e musica triste-in modo minore, durante lo svolgimento di compiti logico-matematici e spaziali. L'analisi dei risultati ha evidenziato differenti performance tra i diversi test e le condizioni musicali di sottofondo (un'attitudine allegra verso la matematica è predittiva di una buona performance matematica durante l'ascolto di musica in modo maggiore e viceversa). Lo studio conferma ricerche precedenti sull' induzione cognitivo-emotiva: nozioni matematiche precedentemente acquisite e soluzioni logiche nuove possono essere favorite da scelte consone di ascolto musicale attraverso la stimolazione acustica, in futuro si potranno considerare gli effetti positivi sulle aree accademiche e le possibili applicazioni nel campo della pedagogia neuro-cognitiva.
Valentina Stimpfl

Video TED H. Jenkins 2010 - Cultura partecipativa - 4 views

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    I sottotitoli in italiano non sono corretti e questo sminuisce di gran lunga la qualitá del contenuto per chi non é in grado di capire l´inglese. Il video non é molto recente ma comunque interessante sopratutto perché riporta dati statistici sui giovani americani e il rapporto con i nuovi media. Le persone producono contenuti che condividono, rendendoli fruibili da altri utenti per cui grazie ad internet il modo di fare cultura é cambiato. Anche la tecnologia di internet dal 1995 al 2010 é cambiata per adattarsi alle sempre nuove esigenze degli utenti (sopratutto i giovani). Jenkins parla anche di nuove abilitá per esempio il gioco che puó essere uno strumento potete per insegnare. In conclusione credo che personalmente questi contenuti siano molto utili a chi si occupa di educazione (a casa e negli ambienti scuolastici) anche se ormai ci troviamo quasi 6 anni dopo la data del video si tratta di argomenti attuali e di sfide sempre aperte.
prova15uni

Social Media and Its Effectiveness in the Political Reform Movement in Egypt - 6 views

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    dopo i fatti di cronaca recenti, ho trovato questo articolo scritto nel 2011 sul ruolo che i social media hanno avuto nella rivoluzione politica e sociale in Egitto. i social media vengono visti come canali potenti che permettono alle persone di scambiarsi idee ed organizzare azioni oltre le censure governative. La conclusione dell'articolo non ritiene responsabili tali canali di quanto successo in Egitto ma sottolinea come le pratiche sociali stanno cambiando, infatti dice che due persone non si scambiano più il numero di telefono o indirizzi mail, ma verificano la presenza del profilo su Fb.
giancarlobelvito

Alfabetizzazione mediatica, di educazione ai media, della tecnologia dell'informazione ... - 6 views

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    Mi è sembrato interessante condividere uno studio di uno dei paese più importanti in via di sviluppo. Ho trovato questa ricerca effettuata dal dipartimento Department of library and Information Science, University of Calcutta, da mie ricerche una università , riconosciuta a livello internazionale e complice di varie collaborazioni con università Inglesi e Americane. La ricerca organizzata riguarda lo studio sulla consapevolezza ai media e educazione ai media tra gli utenti della biblioteca universitaria in India, eseguita da studenti del Dipartimento di biblioteconomia e scienza dell'informazione, Università di Calcutta. Lo studio coinvolge 50 studenti della università di Calcutta, gli obbiettivi sono lo studio di alfabetizzazione mediatica e educazione ai media e il ruolo dei media tra gli studenti e il loro uso, e la capacita di rivisitazione delle informazioni attraverso i diversi media. Lo studio evince l'importanza della alfabetizzazione mediatica e l'educazione ai media sono molto legate e ora mai parte integrante della nostra vita di tutti i giorni nella ricerca è evidenziato come una non corretta conoscenza dei concetti di alfabetizzazione porta a una mancata comprensione e errato utilizzo dei nuovi media e solo una analisi critica permette un loro utilizzo cosciente e una possibile miglioramento. Riferimenti dello studio sono di ottimo livello, forse poteva essere eseguita su un campione maggiore di studenti. http://www.caluniv.ac.in/ Articolo del June, 2015
bettydemicheli

Il veliero: un browser gratuito a misura di bambini - 8 views

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    Ho trovato questo articolo molto interessante e lo consiglio soprattutto a chi ha bambini piccoli. Sono piacevolmente sorpresa nel leggere che si studiano e si realizzano browser a misura di bambini avendo la sensibilità di capire che i pericoli mediatici alla portata dei piccoli sono molti. I bambini sempre più presto si avvicinano al mondo informatico e alla rete ed è quindi importante che lo facciano in sicurezza aiutati dai genitori che a loro volta devono essere educati ad educare. Nell'articolo si evidenziano alcune caratteristiche del browser che ne garantiscono la sicurezza e si rimanda ad una lettura più approfondita e puntuale sul sito dedicato: http://www.ilveliero.info/ Questa iniziativa mi sembra socialmente molto importante e credo andrebbe pubblicizzato magari in televisione nella "pubblicità progresso".
manuelademauri

Educazione ai nuovi media in Val di Non: un progetto per dire stop al cyberbullismo - 5 views

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    L'articolo presenta il progetto "Percorsi educativi sui nuovi media", che prendera' il via da gennaio 2016 nella Comunità della Val di Non. Il progetto che verra' attuato nelle classi degli istituti comprensivi di Cles, Revò e Tuenno, si prefigge di educare i ragazzi ad un utilizzo sicuro di internet, coadiuvando l'intervento formativo anche attraverso azioni rivolte a genitori ed insegnanti. I temi trattati saranno internet sicuro, utilizzo consapevole e responsabile della rete e prevenzione del cyberbullismo. Il progetto verra' attuato dalla comunita' della Val di Non, assessorato alle Politiche sociali, Distretto Famiglia e Pari opportunità in collaborazione con la cooperativa EDI onlus. La Cooperativa Sociale E.D.I. Onlus nasce nel 2012 con l'intento di creare un polo di eccellenza nella formazione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza su iniziativa di alcuni professionisti della formazione e progettazione che da anni collaborano con Save the Children su queste tematiche. Il modello e la cultura della cooperativa sono strettamente collegati a quelli di Save the Children per cui E.D.I. rappresenta il partner privilegiato nella progettazione ed esecuzione di attività formative. Il progetto "Percorsi educativi sui nuovi media", vuole di fatto essere una risposta concreta alla necessità' sempre piu' impellente di fornire ai ragazzi strumenti idonei per un utilizzo appropriato e sicuro dei " Nuovi media", che permeano oramai la quotidianità della nostra società.
antonio-daniele

Una legge per portare a scuola l'educazione all'uso dei social media? Parliamone - 19 views

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    Nel PSICOLOGICAL REPORTS possiamo trovare una ricerca condotta da Caci B, Cardaci M, Tabacchi ME, Scrima F. intitolato 'Variabili di personalità come predittori di utilizzo di Facebook.'dove si indaga il ruolo dei fattori di personalità come predittori di utilizzo di Facebook. I dati relativi all' utilizzo di Facebook e dei fattori di personalità da 654 utenti di Facebook sono stati raccolti tramite un sondaggio web. Utilizzando l'analisi del percorso, i risultati hanno mostrato l'apertura come predittore di rapida adozione di Facebook, coscienziosità con uso parsimonioso, Estroversione con lunghe sessioni e le amicizie abbondanti, e Nevroticismo con elevata frequenza delle sedute.Il possibile ruolo di Piacevolezza nel predire bassa frequenza della sessione e le amicizie ha bisogno di una ulteriore convalida.
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    L'articolo tratta tratta "educazione e sviluppo nei social media" nel New Jersey proposto al senato nel 2014/2015. Ma l'educazione all'utilizzo dei nuovi media o social media è qualcosa che dovrebbe essere esteso pure nel sistema scolastico italiano. E' indirizzato agli studenti dagli 11 anni in poi e spiega l'utilizzo responsabile dei social media che diventano sempre più spesso trappole per pedo pornografia o altri utilizzi illeciti cyberbullismo ecc . L'uso consapevole dei social media è importante in quanto ormai la cultura digitale è sempre più diffusa e sicuramente non ci sono solo aspetti negativi ma gli aspetti positivi sono molto di più. Quale opportunità migliore di quella di trattare la materia come argomento di studio anche per rendere una scuola più moderna ed orientata al futuro e non radicata a programmi ormai obsoleti e superati . A.Daniele
danyevitty

L'importanza dei Social Network. Il Web 2.0 - 3 views

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    L'articolo analizza lo sviluppo, l'utilizzo e l'importanza sempre maggiore assunta nella società odierna dai social network. Essi infatti rappresentano l'ormai affermato mondo del web 2.0, il cui rappresentante principale è Facebook, sempre alla ricerca di innovazioni che possano attrarre gli utenti; non ultimo l'idea del suo fondatore di creare un ramo apposito dedicato al lavoro, un vero e proprio "Facebook at work". Non meno importante è l'aspetto della privacy, definita dall'autore come quasi estinta a favore di una vita sempre più "social" e che si ritrova anche nelle moderne campagne di recruiting delle varie aziende che sempre più attingono dal web per una migliore scelta del personale. Vittoria Marcoleoni
francescaaruna

Bambini tecnologici - Rapporto con i media - 8 views

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    L'articolo, preso dal giornale la Repubblica, tratta l'argomento, attuale, del rapporto tra giovani e media, attraverso l'intervista allo psicologo Giuseppe Riva, docente di psicologia dei nuovi media di Milano , che spiega quanto è delicato il legame tra i vari supporti high tech e il cervello dei nostri figli e di come gestire al meglio il rapporto dei minori con Internet . Inoltre apre una discussione sui vantaggi e svantaggi dell'utilizzo dei computer e dei social, da parte dei giovani. Senza demonizzare l'uso dei social e internet è importante per i giovani poter avere sempre lo stimolo dalla famiglia a relazionarsi in modo diretto con la realtà e i propri coetanei.
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    Da una ricerca condotta da Lenzi e coll. presso l'Università di Padova nel giugno del 2015 intitolata ' Facebook ha lo scopo informativo di favorire l'impegno civico negli adolescenti?' dimostra l'associazione tra siti di social networking e l'impegno civile sono mescolati. Il presente studio si propone di valutare un modello teorico che collega l'uso informativo di Internet-based social media (in particolare, Facebook) con competenze civiche e le intenzioni per il futuro impegno civico, tenendo conto del ruolo di mediazione delle discussioni civili con la famiglia e gli amici e la condivisione della news online.I partecipanti sono stati 114 gli studenti delle scuole italiane di età compresa tra 14-17 anni (57% maschi). Il percorso di analisi è stato utilizzato per valutare il modello teorico proposto. I risultati hanno mostrato che lo scopo informativo di Facebook è stato associato con livelli più elevati competenza percepita di azione civica in età adolescenziale, sia direttamente che tramite la mediazione di discussione civica con i genitori e gli amici (offline).Livelli più elevati di competenze civiche, poi, sono stati associati con un intento più forte di partecipare al dominio civico in futuro. I nostri risultati suggeriscono che Facebook può fornire agli adolescenti ulteriori strumenti attraverso i quali possono imparare attività civiche o sviluppare le competenze necessarie per il futuro.
giovy93

Media education nella scuola primaria - 9 views

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    L'articolo descrive la contrapposizione tra la cultura scolastica e quella dei media. Inoltre evidenzia l'importanza di considerare i due approcci come un'integrazione utile all'apprendimento significativo per i studenti.
cristiano65

Simposio UNESCO sulla Media Education - 5 views

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    Ho trovato molto interessante la dichiarazione di intenti sulla Media Education firmata da 19 paesi al congresso di Grunwald dell'UNESCO, considerando il fatto che era il 1982. Molti punti di attenzione contenuti nel documento sull'impatto dei Media e di conseguenza sull'impatto che avrebbero avuto sullo sviluppo psico-educativo dimostrano l'importanza e la globalita' della ME
Silvia Benini

I Social Media vanno all'Università? Un'indagine sulle pratiche didattiche de... - 7 views

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    L'indagine è stata disposta da ricercatori dell'Università di Firenze. E' tesa ad indagare l'uso dei Social media nell'Università, con estensione su tutto il territorio nazionale. Nonostante la diffusione capillare dei media nella vita di studenti e insegnanti, stupiscono i risultati di questa ricerca, che ha accertato un uso davvero marginale all'interno dell'alta formazione. Sembra che scardinare i vecchi protocolli didattici sia una meta lontana in un'epoca in cui l'approccio protezionista sembra ancora farla da padrone. Il timore di superare i modelli tradizionali di approccio didattico consente una sola timida apertura alla struttura e-learnig di tipo asincrono, esente quindi da forme si interazione sincrona più innovative. L'esito di questa ricerca fa riflettere sul fatto che non esiste ancora una formazione istituzionalizzata di Media Education e non esistono pertanto parametri standard cui fare riferimento o forme di certificazione ufficiali di Media Educator che potrebbero invece consentire una diffusione proficua di questo potente strumento di interazione.
pandina71

Da Form@re: Mappe concettuali, flussi di conoscenza e sviluppo professionale continuo |... - 4 views

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    Questo articolo descrive una esperienza di utilizzo delle mappe concettuali e dei wiki, in un evento formativo formale rivolto ad un gruppo di professionisti, per ricreare le dinamiche tipiche dei processi di apprendimento informale . L'uso delle mappe è stato considerato valido dai partecipanti, come strumento di approfondimento, sistematizzazione e autoverifica dei propri apprendimenti.
pandina71

Video Games to Blame for Violence? Not So Fast, Says Temple U. Media Literacy Expert - 3 views

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    Questo intervento di Sherri Hope Culver, chiarisce il rapporto tra videogiochi e violenza; in particolare, anni di ricerca sulla violenza nei media, non hanno mai stabilito una connessione definitiva tra videogiochi violenti, e comportamenti violenti.
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