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manuelademauri

Educazione ai nuovi media in Val di Non: un progetto per dire stop al cyberbullismo - 5 views

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    L'articolo presenta il progetto "Percorsi educativi sui nuovi media", che prendera' il via da gennaio 2016 nella Comunità della Val di Non. Il progetto che verra' attuato nelle classi degli istituti comprensivi di Cles, Revò e Tuenno, si prefigge di educare i ragazzi ad un utilizzo sicuro di internet, coadiuvando l'intervento formativo anche attraverso azioni rivolte a genitori ed insegnanti. I temi trattati saranno internet sicuro, utilizzo consapevole e responsabile della rete e prevenzione del cyberbullismo. Il progetto verra' attuato dalla comunita' della Val di Non, assessorato alle Politiche sociali, Distretto Famiglia e Pari opportunità in collaborazione con la cooperativa EDI onlus. La Cooperativa Sociale E.D.I. Onlus nasce nel 2012 con l'intento di creare un polo di eccellenza nella formazione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza su iniziativa di alcuni professionisti della formazione e progettazione che da anni collaborano con Save the Children su queste tematiche. Il modello e la cultura della cooperativa sono strettamente collegati a quelli di Save the Children per cui E.D.I. rappresenta il partner privilegiato nella progettazione ed esecuzione di attività formative. Il progetto "Percorsi educativi sui nuovi media", vuole di fatto essere una risposta concreta alla necessità' sempre piu' impellente di fornire ai ragazzi strumenti idonei per un utilizzo appropriato e sicuro dei " Nuovi media", che permeano oramai la quotidianità della nostra società.
albertini882

Il web (sicuro) spiegato ai bambini - 4 views

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    "Un'applicazione realizzata dal Cnr insegna agli alunni della scuola primaria che cos'è internet, e come si naviga senza pericoli" L'articolo parla di un progetto rivolto agli alunni delle scuole primarie, ideato dall'Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr). Nell'articolo si sottolinea come i bambini utilizzino nella quotidianità telefonini e tablet, potendo accedere con estrema facilità ad internet. Per i bambini il web può costituire un' opportunità di apprendimento e di conoscenza ma allo stesso tempo rappresentare una fonte di potenziali rischi. L'Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr) ha realizzato un'applicazione, scaricabile gratuitamente, rivolta proprio ai più piccoli che con una interfaccia semplice, internetopoli, permette loro di comprendere le opportunità e i rischi offerti dalla rete. Internetopoli è stato adottato anche dalla Questura di Genova per insegnare la navigazione sicura sul web per la campagna 'Una vita da social'.
sarapetrosino

Il bullismo virtuale è peggio di quello reale - 5 views

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    Il cyber bullismo, dunque, sta sempre più lanciando, agli educatori, la sfida di insegnare come utilizzare in modo consapevole e responsabile tutte le enormi potenzialità del Web, senza trascurare il giusto rispetto che si deve portare in ogni frangente alle persone. Ed Internet, dove corrono spesso molte relazioni tra individui, non costituisce un'eccezione, ma al contrario deve essere un nuovo terreno su cui concentrare l'opera educativa. Serve uno sforzo educativo importante da parte di tutti gli enti preposti, famiglia in primis: affinché la rete, che i giovani frequentano abitualmente, diventi un luogo sicuro, ove possano ampliare le loro conoscenze, e non uno strumento dove poter essere danneggiati o danneggiare.
mccarnuccio

Giovani sguardi sulla media education | Scarcelli | Mediascapes journal - 4 views

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    Questo articolo di Cosimo Marco Scarcelli (ricercatore presso FISPPA, Università di Padova) illustra un intervento realizzato presso un istituto secondario di primo grado fra circa 300 ragazzi, con la collaborazione di alcuni ricercatori. Con l'obiettivo di favorire un utilizzo di Internet più consapevole e quindi più sicuro da parte dei ragazzi, e un supporto più consapevole da parte dei genitori e degli insegnanti, il progetto ha cercato di favorire lo sviluppo di adeguate competenze. E' stato rilevato il punto di vista dei ragazzi, includendo nel progetto una ricerca sul campo, divisa in una prima fase (ante intervento) di osservazione etnografica e una seconda fase (post intervento) in cui ai ragazzi è stato sottoposto un questionario di gradimento. I risultati dell'osservazione preliminare sono stati utilizzati per calibrare l'intervento cercando di rispondere alle esigenze espresse dai ragazzi, in particolare riguardo l'importanza della partecipazione attiva, la negoziazione e la condivisione. Dalla ricerca è emersa la visione dicotomica, presente sia nei ragazzi sia negli adulti, dei ragazzi come o "vittime" dei sistemi digitali o, all'estremo opposto, "naturalmente" competenti nell'ambito digitale. E' emersa anche l'esigenza da parte dei ragazzi di una media education fondata sul dialogo, co-costruita e soprattutto calata nella vita quotidiana.
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