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sibillanna

Oblio e black out mnemonici: quando lo stress gioca brutti scherzi alla memoria - 9 views

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    Guardando tra gli argomenti di psicologia nel sito State of Mind, ha attirato la mia attenzione un articolo scritto da "Guest" che riguarda il caso dei bambini dimenticati in auto. Egli sottolinea l'importanza dello stress come causa in quanto gioca brutti scherzi alla memoria. Fà una macro distinzione della memoria suddividendola in: Breve/lungo termine, semantica/episodica, esplicita/implicita. Dopodiché spiega che in tracce mnestiche implicite ci sono automatismi attraverso i quali possiamo spiegare le amnesie. Introduce il concetto d'oblio spiegandone la funzione di risposta alle esigenze d'economia mentale. Ci sono tre teorie principali alla base che causano l'oblio e riguardano il decadimento, la rimozione e l'interferenza. Aggiunge che esperimenti di Jekins dimostrano che si ricorda meglio senza distrazioni. Secondo alcune statistiche sono più i papà rispetto alle mamme ad avere un rischio più elevato d'amnesia riguardo l'accudimento dei figli, ciò è dovuto ad una questione biologica in merito al diverso funzionamento cerebrale. Inoltre, studi longitudinali hanno valutato l'associazione di stress, sensibilità materna, funzioni esecutive, e sono stati considerati fattori di rischio anche le difficoltà socio-economiche e il multitasking. Quindi il cervello ha un limite e può andare in contro a black out temporanei, pertanto sottolinea l'importanza di non trascurare i sintomi di forte stress.
claudiainfusino

Mental health awareness su TikTok, quando si sa troppo e non abbastanza. - 2 views

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    L'articolo pubblicato dal sito della CNN risale a questo settembre (2021) e la giornalista, Kristen Rogers, con il contributo di due psicologi John Duffy e Mike C.Parent, affronta come la piattaforma TikTok abbia impattato nella diffusione di informazioni riguardanti la salute mentale nei più giovani. Lo psicologo John Duffy in particolare discute l'ambivalenza che libertà di pubblicazione offerta dalla piattaforma implica, per Duffy è positivo che i giovani abbiano la possibilità di accedere a questo tipo di informazioni e in qualche modo costruire una community in grado di offrire supporto e condividere esperienze, tuttavia lo psicologo sottolinea quanto pericoloso possa essere la mancanza di limiti su chi possa effettivamente pubblicare informazioni riguardanti la salute mentale. Duffy riporta infatti non sia raro che ragazzi si auto-diagnostichino e auto-medichino dopo essere entrati in contatto con suddetti contenuti. In conclusione entrambi gli specialisti riconoscono l'utilità nel poter costruire e far parte di una community che offra supporto e informazione, nessuno dei due psicologi propone come soluzione quella di censurare determinati argomenti, piuttosto invitano i genitori e i ragazzi ad informarsi ulteriormente sul funzionamento del social e nel caso di disagio di cercare supporto da parte di specialisti.
patriziamercuri

Overuse of Social Media Affects the Mental Health of Adolescents and Early Youth - 4 views

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    Il risultato di una ricerca apparso su The International Journal of Indian Psichology nel 2016 mostra come il tema dell'uso eccessivo dei Social Media e delle sue conseguenze sulla salute mentale degli adolescenti sia un tema diffuso a livello mondiale, anche in paesi come l'India dove ci sono forti influenze culturali e condizionamenti famigliari. La premessa importante è che la natura dei Social Media di per sé non crea problematiche particolari, anzi, possiamo constatare come un uso appropriato di tali mezzi possa aiutare a costruire ponti per superare difficoltà e inuguaglianze, a rafforzare o creare relazioni, cultura partecipativa e auto-stima, ad aumentare il senso di auto efficacia condividendo i propri potenziali e talenti. Con l'uso eccessivo, invece, la situazione si trasforma in dipendenza, in scarsa, se non nulla, partecipazione alla vita sociale reale con le conseguenti difficoltà relazionali a casa, a scuola e tra i pari. In casi estremi, ma non rari, si arriva al cyber bullismo, alla persecuzione sulla base di rumours, all'usurpazione di identità, ad una comunicazione violenta (hate speech) e altre patologie mentali e sociali. Un uso eccessivo dei media soprattutto durante la notte può portare a problemi di insonnia, d'ansia e di depressione in quanto i giovani si investono emozionalmente sui Social Media. Hanno inoltre maggiore bisogno di dormire degli adulti. Ciò può compromettere un armonioso sviluppo emotivo e sociale perché la maggior parte del tempo viene vissuto in un ambiente virtuale. La facilità di condivisione di foto o propositi non calibrati non consente lo sviluppo dell'empatia e del reale ascolto di sé e degli altri, ciò che conta sono i like, il numero di commenti ricevuti e non l'impatto che i propositi esternati può avere nella vita reale presente e futura dei vari partecipanti. Un altro aspetto importante è la privacy e questo articolo sottolinea come sia possibile che l'impatto di una rottura sentime
maspao

Strategie di autopresentazione di giovani studentesse sui social media - 3 views

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    In questo articolo, pubblicato il 27 giugno del 2022, vengono presentati i risultati tramite interviste semistrutturate di 10 trampoliniste universitarie di età compresa tra i 19 e i 24 anni. Il presente studio ha esplorato il modo in cui le giovani donne che competono negli sport estetici adottano strategie di auto-presentazione sui social media. I dati sono stati analizzati attraverso un'analisi tematica riflessiva e sono stati generati sei temi: 1. Autoanalisi: Le partecipanti hanno dimostrato un forte bisogno di presentare il loro "meglio di sé". L'incapacità di farlo si traduce nella paura del giudizio, nell'estrema autocritica e successivamente, nella post-prevenzione. 2. Il meglio di te: Le giovani donne cercano di presentarsi in modo favorevole, spesso selezionando gli aspetti più positivi di sé stesse. 3. Conseguenze emotive: L'auto-presentazione influisce sul benessere emotivo. La mancanza di conformità all'ideale desiderato può portare a sentimenti negativi. 4. Giudizio: La paura del giudizio sociale è un fattore significativo nell'auto-presentazione online. 5. Percezioni sui social media: Le partecipanti utilizzano i social media per presentarsi, ma spesso si confrontano con gli altri. 6. Accettazione: La necessità di alterare l'auto-presentazione per adattarsi agli standard sociali e di bellezza. Questo studio contribuisce alla letteratura sull'immagine corporea dimostrando una comprensione più dettagliata di come i social media influenzano la percezione di sé e la necessità di adattare la propria auto-presentazione
stema99

Didattica Problem & Project Based per l'innovazione a scuola - 9 views

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    L'articolo, redatto da una ricercatrice del MIUR, con annessa bibliografia, spiega cosa sia, punti di forza e opportunità che offre il project based learning. Un approccio all'insegnamento che pone maggiormente l'accento sull'apprendimento da esperienze complesse, orientate verso il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo specifico formativo che potrebbero contribuire a migliorare l'efficacia e l'attrattiva del processo dell'insegnamento-apprendimento, produrre scenari di vita reale in aula, superando l'atmosfera di teoricità che solitamente si crea, creare stili di pensiero diversi, preparare a soluzioni creative e divergenti dei problemi della vita contemporanea. Consente di "imparare facendo", permettendo la costruzione di una conoscenza più autonoma e completa, dando priorità alla sperimentazione rispetto alla trasmissione dei saperi di tipo tradizionale. Permette quindi l'elaborazione di dati e concetti in un'esperienza immersiva e coinvolgente, soprattutto se integrato dalla tecnologia di realtà aumentata, divenendo così un possibile strumento di auto-apprendimento, rispetto alla trasmissione dei saperi di tipo tradizionale.
ezirotti

Photographic Psychology: Interpreting People Pics - 1 views

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    Questo articolo tratta di analisi fotografica e psicologia. E' un articolo scritto da John Suler che, come si legge nel sito dal quale è tratto il link, è scrittore, fotografo e professore di psicologia alla Rider University (USA). Ho scelto questo articolo perché mi piace molto la fotografia e, oltre a trattare uno dei temi del corso, è anche strettamente collegato al nostro principale campo di studi; e non solo è scritto da un'autorità, ma l'ho trovato essere soprattutto acuto e intelligente. Nell'articolo si è invitati a osservare, ma soprattutto a prendersi il tempo per farlo, cosa che, nel nostro mondo in cui si va sempre di corsa, viene difficile fare... e si è invitati a farlo nel dettaglio, ponendosi diverse domande. L'articolo, soprattutto nella prima parte, si concentra molto sugli aspetti emotivi, e ciò in apparenza potrebbe apparire in contrasto con la media education e con la necessità di adottare un punto di vista distaccato, critico. Non credo però che sia in effetti in contrasto, in quanto credo sia bene studiare anche le emozioni, i sentimenti soggettivi e gli aspetti emotivi e permettere anche a questi aspetti di "toccarci"... solo in un secondo momento, e con pieno controllo razionale, si dovrebbe poi riuscire ad analizzare la fotografia in maniera più distaccata. Ho trovato l'articolo, e in generale anche il sito (con molti altri articoli simili su altri argomenti come, ad esempio, il linguaggio del corpo, le micro espressioni, l'analisi degli auto ritratti, ecc.) molto interessante. Oltre a immortalare e immortalarci, dovremmo imparare anche a "guardarci in faccia" perché l'obiettivo non cattura soltanto oggetti o figure e le nostre imperfezioni, ma anche le nostre emozioni, stati d'animo, i nostri desideri e convinzioni, il nostro benessere. La media education può aiutarci non solo a "difenderci" criticamente come "consumatori" di media o a "sfruttare/utilizzare" e creare con più consapevolezza come produttori, ma anche a util
luana0404

i messaggi subliminali nel mondo dei mass media - 5 views

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    I messaggi subliminali sono molto diffusi nel mondo pubblicitario e servono ad attirare la mente e la concentrazione, le simbologie falliche attraggono gli uomini mentre quelle immagini che richiamano la sessualità femminile attirano le donne. I messaggi subliminali sono informazioni che, il nostro cervello memorizza in maniera inconsapevole: si tratta di suoni, disegni, scritte che contengono al loro interno, i messaggi palesi, e subliminali. I messaggi nascosti possono esserci anche nei loghi, ma spesso si parla di cartoni animati. Che siano usati per denuncia sociale o per scopi pubblicitari, i cartoni hanno dalla loro il vantaggio di offrire il più candido degli alibi: l'innocenza di essere un prodotto rivolto ai bambini.Quello che ha coinvolto la Disney è un vero e proprio processo con accuse di satanismo, razzismo e pornografia; sarebbe proprio il sesso ad ossessionare i creatori dei cartoni Disney, tanto da riempire lo schermo di piccoli messaggi sparsi qua e là. Il mondo è pieno di insidie per i nostri piccoli, ma pare che quelli della Disney abbiano proprio un bel chiodo fisso. Il perché di tanta attenzione è che tutti noi avvertiamo il grande potere persuasivo dei mass media sulle nostre scelte di vita. La potenza dei messaggi subliminali è nel fatto che essi, viaggiando al di sotto della consapevolezza, influenzino il nostro comportamento inconsapevolmente. Sono occultati ovunque: in cartoni animati, pubblicità, brani musicali rock, videogiochi e nella maggior parte dei casi riguardano il sesso, la droga, Satana o il suicidio. Possono anche essere usati a scopo terapeutico, per combattere la timidezza, migliorare l'autostima, il rendimento scolastico o le prestazioni sessuali oppure, in altri contesti, per ridurre la criminalità o gli incidenti stradali o per incrementare le vendite di un determinato prodotto. La tecnica, sviluppata nel dopoguerra negli Stati Uniti, si basa sull'ipotesi che il cervello umano veda e senta più di quanto non rie
daya46

Media education: the european propositions and the brazilian environment - 3 views

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    In questo documento viene valutata la possibilità di inserire in un contesto di istruzione scolastica brasiliana il modello della Media Education europeo. Precisamente si discute il kit proposto dall'UNESCO con l'obiettivo di ridurre alcune discussioni essenziali nel contesto dei programma multimediale all'interno delle scuole brasiliane. Viene citata "l'idea di protezione" di bambini e giovani, in relazione agli effetti dei messaggi dei mass media, (Buckingham 2007) prima con la negazione poi con la selezione e che la maggior parte delle caratteristiche del XX secolo convivono con altre prospettive dove la prospettiva di "protezione" è sostituita dal concetto di "preparazione". Viene precisato che l'alfabetizzazione ai Media implica sia la possibilità che la disponibilità di utilizzare supporti tecnologici. Educomunicazione,che si avvicina in alcuni punti di vista di Buckingham come l'accento sulla cultura autonoma sviluppata dai giovani con il contatto con i Media ed i loro coetanei, ha alcuni fattori che possono essere problematici per il contesto brasiliano. Ad esempio l 'accelerata espansione in termini di attrezzature tecnologiche non è direttamente proporzionale alla preparazione dei professori per l uso della tecnologia e quindi, in una realtà come il brasile, prevale ancora una "auto-educazione" di insegnati e studenti ed il volontarismo di azioni scolastiche. Quindi per applicare il kit di Media Education Europeo in una realtà scolastica brasiliana è necessario una preparazione sistematica nelle scuole, con tempistiche più lunghe ma soprattutto cambiare il peso politico sull'argomento
rosso1976

Social Networking Addictive, Compulsive, Problematic, or Just Another Media Habit - 4 views

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    Come sapete sto facendo la tesi sull'autoregolazione nella teoria social cognitiva. Parte di essa è sui fallimenti del processo. Abbiamo casi di bulimia, di aggressività e di dipendenze di vario tipo. Una di esse è la dipendenza dai Media e da internet in particolare (argomento che abbiamo già trattato discutendo in vari momenti sul libro di Buckingham). Ai fini dell'elaborato di tesi è per me interessante notare le implicazioni di questo specifico ambito di dipendenza con le fasi di auto osservazione e di reazione del processo.Ai fini nostri, invece, è molto importante notare 2 cose: da un lato, come abbiamo visto, l'evoluzione dei termini di accesso alla cultura digitale deve indurci a rivedere il nostro concetto di dipendenza, per renderlo più specifico e significativo, dall'altro la supposta preponderanza di una dipendenza da social media su altre attività trova scarso risconto, necessitando anche qui di una revisione/precisazione dei termini
stema99

Apprendimento Basato sul Progetto (Project Based Learning): Apprendere dalle Esperienze - 6 views

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    L'articolo spiega cosa sia, punti di forza e opportunità che offre il project based learning. Un approccio all'insegnamento che pone maggiormente l'accento sull'apprendimento da esperienze complesse, orientate verso il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo specifico formativo che potrebbero contribuire a migliorare l'efficacia e l'attrattiva del processo dell'insegnamento-apprendimento, produrre scenari di vita reale in aula, superando l'atmosfera di teoricità che solitamente si crea, creare stili di pensiero diversi, preparare a soluzioni creative e divergenti dei problemi della vita contemporanea. Consente di "imparare facendo", permettendo la costruzione di una conoscenza più autonoma e completa, dando priorità alla sperimentazione rispetto alla trasmissione dei saperi di tipo tradizionale. Permette quindi l'elaborazione di dati e concetti in un'esperienza immersiva e coinvolgente, soprattutto se integrato dalla tecnologia di realtà aumentata, divenendo così un possibile strumento di auto-apprendimento, rispetto alla trasmissione dei saperi di tipo tradizionale.
robertagiardino

La realtà aumentata e le nuove prospettive educative. - 11 views

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    L'utilizzo della tecnologia della realtà aumentata in situazioni formative potrebbe rendere i processi di apprendimento più efficaci, versatili ed attraenti, grazie alla possibilità di sovrapporre dati digitali sul mondo reale e di simulare processi dinamici. Per menzionare usi ormai diffusi della realtà aumentata in diversi ambiti possiamo pensare all'eCommerce, in cui è possibile visualizzare, ad esempio, l'effetto di arredi negli ambienti della propria abitazione prima di procedere oppure nell'ambito dei musei in cui, con l'utilizzo di un semplice smartphone e l'installazione di una specifica applicazione, puntando la fotocamera del telefono sull'oggetto di interesse è possibile ricevere una miriade di informazioni riguardanti il reperto. Per le scienze dell'educazione si tratta di un'innovazione altrettanto significativa che non può essere fatta passare sotto silenzio dalla ricerca pedagogica. Gli utenti possono sia vedere che toccare gli oggetti reali e al tempo stesso avere un supporto interattivo guidato per consentire loro di lavorare secondo i propri ritmi. In altri termini, questa novità tecnologica porterebbe con sé nuovi principi e procedure nel campo educativo e formativo che potrebbero contribuire a migliorare l'efficacia e l'attrattiva del processo dell'insegnamento-apprendimento, produrre scenari di vita reale in aula, superando l'atmosfera di teoricità che solitamente si crea, creare stili di pensiero diversi, preparare a soluzioni creative e divergenti dei problemi della vita contemporanea. Sarebbe pertanto opportuno che le metodologie e gli strumenti di ricerca vadano incontro ad una riconversione, che permetta l'elaborazione di dati di natura e forma diversa e consenta ai discenti di vivere un'esperienza immersiva e coinvolgente. L'integrazione della tecnologia di realtà aumentata offrirebbe inoltre diverse possibilità come strumento di auto-apprendimento, tenendo presente che essa consente di "imparare facendo", pe
nicolesantucci

Il Sexting - 3 views

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    Questo articolo, scritto da Francesco Currò, psicologo clinico, esplora come nell' era di internet le interazioni siano mediate dalla tecnologia, inclusa la sfera della sessualità. Numerosi studi hanno evidenziato che le comunicazioni e le abitudini di tipo sessuale online derivano da messaggi sessualmente espliciti che osservano nei vai media e che avrebbero il ruolo di mediare tra l'idea di se e l' intensità delle auto-presentazioni non senso sessuale. Le identità degli adolescenti sono influenzate dai media con cui interagiscono e la condivisione di materiali sessualmente espliciti delineano il loro self concept. Il sexting, consiste nell' invio e nella ricezione di materiali sessualmente espliciti tramite smartphone, studi evidenziano che la frequenza aumenta col crescere dell' età e che c'è una differenza di genere( utilizzato maggiormente dal genere maschile).L'articolo ne descrive motivazioni e conseguenze, arrivando alla conclusione che per affrontare questo fenomeno ,andrebbero istituiti efficienti programmi di prevenzione per i giovani, i quali dovrebbero puntare all' insegnamento di abilità sociali e relazionali, come il cambio di prospettiva e la regolazione emozionale.
saragabrielli

TikTok and Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder: A Cross-Sectional Study of Social ... - 8 views

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    Questo articolo del 2022 tratta lo studio della qualità e comprensibilità delle informazioni riguardanti la salute mentale, in particolare il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD, attualmente il settimo hashtag relativo alla salute mentale più visualizzato), contenute su TikTok. I ricercatori, Anthony Yeung, Enoch Ng e Elia Abi-Jaoude, hanno classificato, secondo criteri e strumenti di riferimento, i 100 video (dei milioni presenti) più popolari sulla prevenzione, sui sintomi, sulla diagnosi e sul trattamento dell'ADHD (escludendo video senza audio o testo, non in inglese, duplicati): il 52% è stato classificato come fuorviante (contengono informazioni prive di prove scientifiche o non specifici dell'ADHD), il 27% come esperienza personale dell'utente (sono quelli con più "mi piace" e visualizzazioni, quindi più coinvolgenti), il 21% come utile (contenenti informazioni corrette, probabilmente video caricati da operatori sanitari). Questo comporta che, data la popolarità della piattaforma e l'elevata comprensibilità, c'è il rischio concreto di auto-diagnosi o di errata percezione del problema, sulla base di informazioni fuorvianti che l'algoritmo di TikTok tende a riproporre agli utenti attraverso video simili nel tempo. Con questo si vuole enfatizzare la preoccupazione per l'ampia visualizzazione e diffusione di disinformazione sanitaria sulle piattaforme dei Social Network e il potenziale impatto sull'assistenza clinica come conseguenza della "cyberchondria". I nuovi media, tuttavia, riducono lo stigma della salute mentale e migliorano l'alfabetizzazione sanitaria. Infatti, i ricercatori di questo studio riconoscono che probabilmente modificando i target di ricerca riguardo chi pubblica e il fine dei video (umoristici o divulgativi) potrebbero esserci risultati diversi.
paulinelajet

Partecipazione alla vita pubblica e Nuovi Media - 1 views

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    L'articolo pubblicato nel 2016 è proposto da due docenti universitarie italiane, che tentano d'indagare in quale modo i nuovi media, in particolare Internet e i Social Network, s'introducono e influenzano la partecipazione dei cittadini rispetto alla vita civica e politica. Tramite contributi teorici ed empirici l'articolo evidenzia sia i vantaggi significativi, che le sfide, fornendo una visione sia sulle potenzialità e le limitazioni che emergono in questi contesti. Personalmente l'ho trovato interessante in quanto vengono affrontate dinamiche interne, che a mio avviso si possono ben adattare e ampliare a diversi ambiti rispetto l'utilizzo dei media, ma anche della vita quotidiana, essendoci una grande influenza sociologica e di psicologia sociale. Viene proposta un'analisi di temi importanti di cui: la partecipazione collettiva, il senso di auto-efficacia, l'accessibilità alle informazioni, la mobilitazione e attivismo, suscitando il dialogo e discussioni bidirezionali. Viceversa, la messa in guardia rispetto alla diffusione della disinformazione, la polarizzazione delle opinioni, l'anonimato, la percezione d'ingiustizia, la personalizzazione dei contenuti e la superficialità del dibattito pubblico. Viene, inoltre, ribadita l'importanza di una buona educazione civica e media literacy per salvaguardare i cittadini ad una navigazione responsabile, efficiente, efficace e sicura.
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