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saragabrielli

TikTok and Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder: A Cross-Sectional Study of Social ... - 8 views

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    Questo articolo del 2022 tratta lo studio della qualità e comprensibilità delle informazioni riguardanti la salute mentale, in particolare il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD, attualmente il settimo hashtag relativo alla salute mentale più visualizzato), contenute su TikTok. I ricercatori, Anthony Yeung, Enoch Ng e Elia Abi-Jaoude, hanno classificato, secondo criteri e strumenti di riferimento, i 100 video (dei milioni presenti) più popolari sulla prevenzione, sui sintomi, sulla diagnosi e sul trattamento dell'ADHD (escludendo video senza audio o testo, non in inglese, duplicati): il 52% è stato classificato come fuorviante (contengono informazioni prive di prove scientifiche o non specifici dell'ADHD), il 27% come esperienza personale dell'utente (sono quelli con più "mi piace" e visualizzazioni, quindi più coinvolgenti), il 21% come utile (contenenti informazioni corrette, probabilmente video caricati da operatori sanitari). Questo comporta che, data la popolarità della piattaforma e l'elevata comprensibilità, c'è il rischio concreto di auto-diagnosi o di errata percezione del problema, sulla base di informazioni fuorvianti che l'algoritmo di TikTok tende a riproporre agli utenti attraverso video simili nel tempo. Con questo si vuole enfatizzare la preoccupazione per l'ampia visualizzazione e diffusione di disinformazione sanitaria sulle piattaforme dei Social Network e il potenziale impatto sull'assistenza clinica come conseguenza della "cyberchondria". I nuovi media, tuttavia, riducono lo stigma della salute mentale e migliorano l'alfabetizzazione sanitaria. Infatti, i ricercatori di questo studio riconoscono che probabilmente modificando i target di ricerca riguardo chi pubblica e il fine dei video (umoristici o divulgativi) potrebbero esserci risultati diversi.
ntistarelli

L'algoritmo di YouTube che cattura i bambini - 4 views

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    L'articolo, originariamente scritto da Adrienne LaFrance per The Atlantic e qui tradotto da Andrea Sparacino, descrive l'utilizzo di YouTube da parte dei bambini in età prescolare e cerca di spiegare da dove scaturisce il fascino inusitato che questa piattaforma è in grado di esercitare sui più giovani. Per rispondere alle esigenze di questa fascia di pubblico, YouTube ha predisposto una sua versione ridotta, chiamata YouTube Kids, che attraverso un algoritmo filtra i contenuti più adeguati e che sulla base delle ricerche effettuate dall'utente propone altri video correlati. L'articolo mette in evidenza come i dati registrati da YouTube possano fare emergere alcune caratteristiche della psicologia dei bambini, come la tendenza a focalizzarsi sempre sugli stessi contenuti e a prediligere video di brevissima durata, e si interroga sul valore dell'interattività e di YouTube Kids come strumento educativo, nonché sulle strategie attuate dai videomaker per assicurarsi il maggior numero di visualizzazioni possibili da parte di questa fascia di pubblico particolarmente redditizia.
francescamanco

Cyber Bullismo,aggressione Psicologica. - 4 views

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    La video-notizia da me presa in considerazione tratta della storia di Carolina Picchio una bellissima ragazza di quattordici anni, vittima di Cyber bullismo che l'ha portata al suicidio. Ella in precedenza è stata soggiogata da un gruppo di coetanei, sette ragazzi di Novara che dopo averla fatta bere e resa incosciente, l'hanno ripresa con il telefonino priva di qualunque difesa mentre veniva adoperata sessualmente e mentre vomitava. In seguito a questa terribile violenza, ella iniziò a manifestare una depressione con un forte ritiro sociale in quanto i suoi aguzzini non appagati della indegna azione fatta, iniziarono a pubblicare il video su internet e la clip aveva ricevuto migliaia di visualizzazioni,ciò creò una persecuzione per la povera ragazza che a limite della sofferenza, decise di suicidarsi, defenestrandosi dal terzo piano di casa. Un gesto disperato arrivato dopo una lunga gogna mediatica. Prima di lanciarsi la ragazza aveva scritto un messaggio ''alcune volte le parole fanno più male delle botte''. La vita per Carolina Picchio si era trasformata in un inferno a causa del Cyber bullismo, così tanto che aveva scelto di farla finita. Questo video mi colpii, come nella vita reale il Cyber bullismo può costituire un problema sempre più grave e difficile da risolvere, spesso al centro di tragedie che sconvolgono l'opinione pubblica. Secondo gli ultimi dati infatti in Italia una ragazza su dieci tenta il suicidio perché è vittima di Cyber bullismo, nella scuola anche chi è ritenuto diverso, per l'aspetto estetico, timidezza, orientamento sessuale o politico, l'abbigliamento e causando ad esso danni psicologici non indifferenti, come la depressione o cosi come questa storia con il suicidio.
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