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marialauracaste

Family Engagement with Digital Math Activities Helps Children Develop Spatial Skills | ... - 2 views

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    L'uso di tecnologia da parte di bambini anche molto piccoli è sicuramente in crescita. L'uso di videogiochi appositamente sviluppati può essere, in alcuni casi, uno strumento utile per sviluppare nei bambini alcuni prerequisiti utili per il loro successivo processo di apprendimento. L'articolo del Time di Heather Sherwood and Ashley Lewis Presser dell'Education Development Center illustrano una serie di applicazioni, sviluppate nel centro americano, in grado di potenziare la capacità di orientamento spaziale dei bambini, capacità fondamentale per lo sviluppo del successivo pensiero logico matematico. L'aspetto ludico, accompagnato possibilmente dal positivo coinvolgimento emotivo che si può generare giocando con i genitori, rendono i videogiochi educativi un interessante opportunità, ormai ampiamente diffusa, sia nel campo dello sviluppo tipico sia in quello della riabilitazione nei casi di disordini dello sviluppo in età infantile.
olimpiaricciardi

Tecnologie multimediali ed effetti negativi nella comunicazione di reciprocit... - 2 views

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    Nell'articolo viene fornita un'ampia revisione della letteratura riguardante gli effetti di una esposizione precoce a digital media come smartphone, tablet e tv durante i primi anni di vita del bambino. È presente inoltre la descrizione di un progetto di ricerca, in una prima fase di osservazione sperimentale del comportamento di bambini con disturbi dello sviluppo in ambiente controllato, unita ad interviste a scopo anamnestico circa i modi e i tempi di esposizione ai suddetti media durante la crescita, che mira alla costruzione di uno strumento (test) di monitoraggio standardizzato. In questa prima fase si è registrata una correlazione positiva fra disturbi in età evolutiva ed esposizione precoce e continua alla tv ed ai digital media. L'età indagata va da 0 a 5 anni (compreso il periodo di gravidanza). La ricerca è ancora in atto in quanto manca la rilevazione dei dati in un gruppo di controllo (bambini normodotati).
lucreziamele

Tech UN PATTO GENITORI-FIGLI PER IL BENESSERE DIGITALE IN FAMIGLIA - 1 views

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    L'articolo spiega il progetto attraverso cui migliorare il benessere digitale nelle famiglie a partire dai primi workshop mai tenuti sull'argomento col benestare di insegnanti, psicologi e psicoterapeuti e esperti in media education. Il progetto è ancora ai suoi albori, tuttavia si auspica una grande diffusione ottenibile "facendo rete". Il workshop non ha la pretesa di stabilire regole rigide per l'utilizzo di internet in famiglia, bensì evidenziare dei principi generali che possano essere spunto di riflessione e discussione. Viene illustrato inoltre lo svolgimento del workshop stesso con un iniziale momento di lavoro in gruppi e un successivo confronto fra genitori e figli. L'articolo risale all'8 dicembre 2019.
olga-trohin

Violenza nei media - La Comunicazione - 2 views

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    L,autore M.Britto Berchmans parla di un continuo aumento del tasso di violenza nei programmi televisivi e nei film e all' imporsi del crimine come fenomeni comuni della vita .Ovviamente non é un fatto recente, che preoccupa in quanto una tematica messa in discussione da tempo. l,eccessiva esposizione alle violenze nei media ai bambini e ragazzi possa renderli agressivi .
giorgiaetrusco

L'80% dei bambini usa il cellulare, genitori troppo permissivi - Repubblica.it - 2 views

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    L'articolo parla di un interessante argomento che, purtroppo o per fortuna, fa parte del nostro modus vivendi ormai da tempo. Sempre più precocemente i bambini imparano ad utilizzare i nuovi media digitali, e sempre più permissivi sono i genitori che li usano per distrarli o calmarli già dal primo anno di vita. Questi eccessi possono creare danni sia sul versante psicologico e comportamentale sia dal punto di vista fisico, come sostiene il presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Alberto Villani. Quest'ultimo, infatti, accoglie con favore l'annuncio da parte del colosso cinese Tencent di introdurre nuovi sistemi per limitare l'uso dei giochi per i piu giovani.
antonino1979

Africa e Mediterraneo, come favorire l'integrazione interculturale - 4 views

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    L'articolo mette in risalto l'importanza di un'integrazione interculturale che consenta alle persone di migliorare la loro quotidianità attraverso l'apertura mentale e il riconoscimento del valore dell'altro indipendentemente da sesso, razza, religione, condizione politica e sociale. In questo scenario è evidente che internet e i social, in particolar modo, giochino un ruolo di primo piano affinché si possa acquisire una conoscenza tale da ridurre barriere che inevitabilmente non consentono la comprensione dell'altro, soprattutto in ragion di un vissuto "ad handicap" quale sia quello di un migrante.
lauradausilio

Media literacy e digitale: le sfide della scuola italiana - 5 views

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    L'articolo preso in considerazione è stato estrapolato dal sito internet Voice Over, blog della Fondazione Mondo Digitale (FMD), organizzazione che ha come scopo la diffusione della conoscenza coniugando innovazione, istruzione, inclusione e valori fondamentali. FMD descrive la situazione del sistema educativo italiano in relazione alla Media Literacy elencando alcuni progetti promossi dal Piano Nazionale Scuola Digitale (Pnds). Purtroppo nonostante la buona volontà e progettualità dell'amministrazione scolastica italiana la strada per recuperare il ritardo nei confronti di altri paesi Europei è ancora lunga. Infine l'articolo descrive il progetto di creazione di una rete europea relativo all'educazione ai media (progetto Emedus).
marialauracaste

Taiwan: Schoolkids to Be Taught How to Identify Fake News - 4 views

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    Secondo la definizione dell'Unione Europea, la media literacy è la capacità di accedere, capire e creare attraverso i media. La capacità di capire i contenuti dei media coinvolge sia le capacità personali di distinguere le notizie oggettive da quelle prodotte da soggetti con una forte visione "di parte", sia il saper distinguere i video tecnicamente originali rispetto a quelli creati ad hoc. L'articolo del Time di Nicola Smith illustra l'iniziativa dello stato di Taiwan di implementare un nuovo curriculum scolastico in "Media literacy". Il paese asiatico cerca in questo modo di controllare il fenomeno di disinformazione mediatica particolarmente evidente in una zona del mondo che vive sotto l'influenza ostile della vicina Cina, paese tra l'altro con enormi capacità informatiche.
manufoli

Tik Tok: App pericolosa! - 5 views

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    Quest'applicazione è il riflesso di ciò che la società attuale infligge alle ragazzine, e a ciò cui esse sembrano aspirare. Queste ragazze sono sempre piu immerse negli stereotipi sociali che diffondono un concetto di realtà mitigato da filtri e disegnini. Sembra che anche solo semplicemente per esistere ed essere notata, per essere accettata e ben voluta la nuova generazione debba riflettere i miti maschili o suscitare il desiderio degli uomini. La femminilità è tristemente ridotta all'immagine di un corpo ben tornito vestito di abiti sexy. e la mascolinità è ridotta ad un rozzo scimmiottamento di stereotipi senza anima ne volto. Questo è il modello a ci aspirano le nuove generazioni Contro il diktat delle apparenze, tocca agli insegnanti e ai genitori promuovere i valori dello spirito e della benevolenza. Io da mamma di due bambini ancora piccoli per questo mondo ma sicuramente più addentro ai social di me, mi sento davvero inquieta a riguardo. credo sia necessario e doveroso informare i ragazzi dei rischi dei social network cercando il più possibile di controllarne i contenuti. Non credo basti solo applicare tutti i filtri privacy necessari, credo sia doveroso spiegare ai ragazzi cos'è la bellezza della diversità, dell'unicità e dell'essere se stessi anche se per esserlo occorre staccarsi dalla massa..
  • ...1 more comment...
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    Insegnare l'autenticità,Sono d'accordo.Giocare con l'immagine può essere divertente ma è necessario imparare a decidere consapevolmente cosa si vuole far trapelare. L'App di per se è solo un mezzo,tra l'altro molto utile. Molteplici possono essere invece,gli scopi. Grazie Manu per il tuo contributo
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    Non conoscevo questa applicazione, ti ringrazio del contributo. Aggiungerei ai tag "Cyber bullismo"
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    E' un articolo senza riferimenti a ricerche con metodi scientifici e sembra scritto solo con obiettivi #moralistici e per spaventare i genitori, invece che promuovere l'educazione alla #Media Literacy, TikTok come qualunque #tecnologia, compresa la tecnologia della scrittura, può essere usato per scopi #educativi e creativi oppure per danneggiare, come fanno tantissimi genitori pubblicando le foto dei propri figli su Facebook e/o Instagram senza la loro autorizzazione. TikTok piace tanto anche ai giovanissimi, perché è molto divertente, infatti utilizza moltissimo i principi della #gamification, arrivando anche a far guadagnare € reali se ogni giorno si effettuano alcune azioni. Consiglio a tutte/i di provare TikTok prima di farsi contaminare dagli #stereotipi altrui e di cercare di capire la creatività dei #cosplayer e diventare consapevoli che la maggior parte gli utenti di TikTok sono ironici come in questo video: https://vm.tiktok.com/xpdUCL/ Ecco una ricerca scientifica su TikTok da studiare: Understanding User Behaviors of Creative Practice on Short Video Sharing Platforms - A Case Study of TikTok and Bilibili https://etd.ohiolink.edu/pg_10?0::NO:10:P10_ACCESSION_NUM:ucin155421202112545
desolina71

Social Media e Schermo Cambiano il Cervello? - 10 views

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    Grazie Desi della condivisione di questo articolo. Trovo molto interessante che stiano cercando di definire un documento interdisciplinare con le opinioni di esperti in diverse discipline
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    La scelta dell'articolo nasce da uno spunto di riflessione legato alla mia esperienza lavorativa come docente, tra i banchi di scuola ho potuto vedere l'evoluzione e il condizionamento che i media e successivamente i social media hanno avuto negli alunni i quali nel corso del tempo hanno manifestato problematiche soprattutto relative all'aspetto sociale, cognitivo ed emotivo e non ultimo attentivo, in parte ciò dagli studi scientifici viene attribuito anche all'uso, ma oserei dire talvolta mal uso e abuso dei mezzi digitali. Da decenni schermi televisivi, social media, era digitale influenzano l'interpretazione umana, la percezione, l'attribuzione di significati, ma negli ultimi anni in maniera ancora più massiccia e pressante. È curioso il dato emerso nell'articolo "Social media e schermo cambiano il cervello?" a cura Derrick de Kerckhove e altri studiosi dei media digitali. In tanti sottolineano il fatto che da più parti si lamenta la ridotta capacità di attenzione e l'influenza nei processi di memoria da parte nei giovani che utilizzano in maniera eccessiva dell'informazione digitale, ciò è sentito anche e soprattutto negli ambienti educativi, essendo l'attenzione un'abilità indispensabile per l'apprendimento ciò preoccupa non poco gli educatori. Dall'incontro a Roma fra i più grandi studiosi della scienza dei media emerge il bisogno di educare sempre più consapevolmente le persone all'uso dei media attraverso un lavoro di regole d'uso e di corretta informazione.
esterlivolsi

Podcast a scuola - 2 views

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    Questo articolo di Pietro Gavagnin,(redattore di Nuovi Media,NuovaMente e tecnologia e scuola) del 22 Ottobre 2017 tratta dei potenziali utilizzi del podcast,ovvero di una sorta di radio web in cui vengono inseriti degli audio accompagnati da immagini o testo a scopo educativo,come ad esempio raccontare fiabe o intervistare virtualmente personaggi storici. L'utente non deve fare altro che sintonizzarsi alle frequenze di questa radio per poter usufruire del podcast. Per la costruzione dei contenuti ci si serve di uno specifico software,"Audacity" ed un blog per poterli postare. Il servizio è totalmente gratuito o quasi(salvo costi per alcuni hosting),esiste anche in italiano,il che non guasta ed ha solo alcune limitazioni sulla durata totale dei file audio pubblicabili gratuitamente. Può essere utilizzato anche da smartphone grazie alle applicazioni disponibili. Il bello di questa modalità è,oltre che la gratuità,lo stile ludico della didattica,la facilità con la quale le informazioni possano essere manipolate ed apprese.
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    Che meraviglia utilizzare anche il suono, dato che diamo cosi tanta importanza al senso della vista a scapito degli altri...
cpugliese1

A Salerno Un Campo Per La Media Education - 4 views

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    Nell' articolo riportato sul sito del quotidiano "La Repubblica" viene presentato un seminario intitolato "Open, pensare bene prima dell'uso", un occasione per studenti e docenti di partecipare al MEC, acronimo di Media education Campus (iniziato il 9 e 10 e proseguito dal 17 al 19 di ottobre) che si è tenuto nella città di Salerno per promuovere e dare uno spunto su confronti, laboratori e seminari ed in grado di offrire un servizio gratuito ed aperto a tutti. Il campus è stato impreziosito anche dai luoghi di riconoscimento in cui si è sviluppato il MEC stesso, come ad esempio palazzo Innovazione, o Palazzo Fruscione. Il progetto è stato promosso dall'associazione Salerno Festival nonché dal MIBAC e dal Miur, il cui programma si è fondato dalla presa di coscienza su quanto le nuove innovazioni, e la conseguente diffusione sul piano tecnologico, abbiano reso più complesso l'orientamento verso le offerte proposte dai media e dal mondo della rete. Nella presentazione del percorso formativo, sono state proiettate due produzioni cinematografiche, con l'obiettivo di coinvolgere le scuole alla partecipazione del progetto: docenti e studenti hanno interagito e sono stati protagonisti attivi attraverso percorsi pensati appositamente e attraverso strumenti atti ad integrare la digital e media literacy, intesi come principi fondamentali dell'educazione.Il campus è nato con lo scopo di avvicinare e rendere più semplice, nell'ambito educativo, il processo di digitalizzazione; è stato inserito un campus didattico per facilitare la comprensione e valutazione dei criteri idonei per interagire con il mondo pervasivo dei media.Sono stati organizzati seminari e laboratori interattivi seguiti da esperti del settore. Nell'articolo vengono indicati come partner dei servizi importanti associazioni come Legambiente, Medici Senza frontiere ecc che, contribuiranno, all'esperienza formativa. Gli iscritti al campus sono stati ospitati, inoltre, nel Parco Archeologico di Pestum.
nicolebenini

Nuovi Media e Cittadinanza Digitale. La scuola del ventunesimo secolo come luogo per la... - 7 views

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    In questo articolo pubblicato nel 2015, l'autrice Simona Perfetti riflette su come le prospettive della Media Education si siano modificate nel corso degli anni e come ad oggi sia più appropriato parlare di New Media Education, enfatizzando in tal modo l'esigenza di focalizzarsi non solo sul pensiero critico, ma anche sulla responsabilità dei soggetti, che da meri consumatori sono divenuti contestualmente anche produttori di contenuti digitali. In una società caratterizzata da complessità, incertezza e generazioni multitasking di "giovani connessi" (nel testo riprende gli autori che hanno sostenuto tali affermazioni), ritiene che nelle scuole occorranno prospettive che integrino apprendimento verticale, scolastico, con forme di apprendimento orizzontale, tipiche dei media. La cittadinanza è da lei vista come uno dei principali obiettivi che dovrebbero esser promossi dalla scuola e dai new media e argomenta su come l'utopia possa essere il modello pedagogico a supporto. Tra le varie riflessioni, l'autrice parla infine di cittadinanza glocale, basata su una nuova dimensione antropologica di "stati di connessione", che si deve confrontare necessariamente con i social network; questi ultimi possono infatti esser visti come moderne agorà in cui la partecipazione è vista come occasione di democrazia. Democrazia che, se da un lato richiama la dimensione dell'incontro, del dialogo e del rispetto della differenza, dall'altro rimanda anche ai diritti e alle responsabilità di ogni persona come cittadino digitale.
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    Grazie Nicole, ho trovato questo articolo veramente interessante, la nuova consapevolezza richiesta ai giovani, la possibilità di nuove riflessioni...
cpugliese1

Saggezza digitale e assenza genitoriale: come affrontare l'educazione - 3 views

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    Nell'articolo pubblicato dalla redazione di Varese news sono illustrate le tematiche discusse nel convegno intitolato "Adolescenti e rete" tenutosi all'Università degli studi dell' Insubria presso l'aula Magno Carlo Cattaneo, in collaborazione con la Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus che si è tenuto nei giorni 20,21 e 26 marzo dell'anno 2019.I principali punti del medesimo convegno affrontano il tema delle nuove frontiere della relazione educativa, della saggezza digitale e l'assenza dei genitori verso i giovani adolescenti che utilizzano la rete virtuale. Viene sottolineato dal Dottor Claudio Tosetto, nonché responsabile scientifico dell'adunata, come gli adulti identifichino con i termini touch generation, nativi digitali e millenials i giovani e bambini che instaurano con la rete e le nuove tecnologie un" rapporto unico e recondito "circoscritto gelosamente;una relazione che si appropria di tutti i loro ambienti,relazioni sociali e campi della loro esistenza.Si discute di come gli adolescenti abbiano sviluppato capacità multitasking nelle diverse situazioni, raccogliendo infinite informazioni, facendo provare e ricercare emozioni in rete che ,prima venivano esperite e misurate esclusivamente nella vita reale di tutti i giorni, ed ora si ricercano nei new media grazie alla facile accessibilità nella rete internet tramite, ad esempio, gli smartphone che tutti i ragazzini possiedono e attraverso un semplice touch portano a qualsiasi fonte di interesse.Se da un certo punto di vista l'accesso al digitale produce benefici, capacità, permette di raccogliere informazioni e creare socializzazioni vi è uno sguardo alla non bontà di queste nuove tecnologie in quanto potrebbero portare a situazioni ambigue,difficili da gestire ed anche pericolose;a tal proposito vi è la necessità che la società spinga verso l'informazione,favorendo ed incoraggiando l'uso della rete in modo adeguato attraverso le principali vie di formazione;scuola,comunità e genitori.
anonymous

La narrazione che diventa digitale -excursus teorico ed applicazioni educative - 8 views

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    La narrazione diventa una via privilegiata per integrare nella didattica le tecnologie digitali e aiutare gli studenti a sviluppare quelle competenze che li rendono consapevoli della cultura partecipativa che caratterizza l'età dei nuovi media e della comunicazione transmediale. Probabilmente non saremo attorno a un fuoco, ma ascolteremo ancora con emozione una storia che inizia con: "C'era una volta..."
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    È proprio vero che anche la lettura che abbiamo vissuto noi da bambini si è evoluta con il contesto, soprattutto l'avvento della comunicazione multimediale, ha cambiato il modo di narrare le storie. Ogni epoca segna un evoluzione, pur salvaguardando ciò che ha contraddistinto il passato, c'era una volta...manterrà anche nell'era del web, l'aspetto emozionale dell'era della narrazione con il libro. Grazie
walterguidotti

Internet in adolescenza: normalità, dipendenza e ritiro sociale | Psicologia ... - 5 views

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    Questo articolo di Matteo Lancini e Tommaso Zanella presente anche nel numero 270 della rivista "Psicologia"sottolinea la mancanza di giudizio di molti adolescenti nell'uso di uno strumento utile e costruttivo ma che se non viene utilizzato in modo corretto può avere effetti devastanti. L'attenzione è sul non demonizzare l'uso dei videogiochi o altro aspetto di internet ma contestualizzare eventuali abusi al singolo individuo
dorottea

Digital ed Export, a scuola con UniCredit | Il Friuli - 2 views

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    Evento formativo organizzato dalla banca Unicredit per imprenditori . L'iniziativa è articolata in tre mezze giornate di lezioni e approfondimenti, tenute da specialisti della banca ed esperti provenienti dal mondo della ricerca e dell'imprenditoria, per fornire ad export manager e imprenditori approfondimenti e spunti di riflessione sul rapporto tra export e digitalizzazione, sulle nuove geografie per l'export, sulle strategie di marketing a supporto del posizionamento all'estero, su big data, intelligenza artificiale, machine learning e e-commerce. Un approfondimento sarà dedicato anche a temi quali la contrattualistica e la fiscalità internazionale, il credito documentario e la digital trade chain.
elisapeci

Media education nell'Asilo Raggio di Sole, in Slovenia - YouTube - 0 views

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    In questo asilo, attraverso l'utilizzo calibrato dei media, evidenziano la possibilità di fornire ai piccoli "studenti" molte informazioni, risorse ed opportunità per imparare cose nuove in modo diverso, completo e consapevole. Ciò avviene tramite un percorso completo perché ai bambini viene mostrato l'origine dei media, la loro storia, la loro tecnologia (ad esempio, fanno vedere l'interno di un pc) ed i "retroscena". Molto interessante è ad esempio la spiegazione di come viene creato un cartone animato, rendendoli partecipi nell'assemblaggio reale di immagini e nello sviluppo di suoni. In sostanza si vuole promuovere un uso consapevole, creativo e personale delle tecnologie audiovisive da parte di bambini e bambine. I bimbi vengono letteralmente istruiti all'alfabetizzazione dei media partendo sin dalle basi, dalla struttura, rendendo quindi più facile la comprensione dei messaggi che ricevono e più mirato l'utilizzo di questi strumenti da parte loro. Tutto ciò è reso possibile dalla capacità dei maestri che, allineandosi con i tempi, riescono ad insegnare innanzitutto come utilizzare i media in modo utile e costruttivo, quindi creando una vera e propria sinergia tra media ed educazione. La tecnologia concretamente occupa gran parte del nostro tempo e della nostra attenzione, specialmente per le generazioni più giovani: ciò che ha fatto questo istituto è rendere efficace l'utilizzo dei media e del metodo educativo fin dalla scuola dell'infanzia, rendendo quest'ultimo più accattivante, comprensibile, utile e divertente; in conclusione, un asilo diverso e al passo con i tempi.
pier2019

La fiera didacta Italia - 4 views

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    L'articolo ha la funzione di informare tutto il personale interessato all'istruzione (docenti, discenti personale amministrativo ecc.) in merito all'evento Didacta Italia nata 3 anni fa prendendo spunto da quella creata in Germania. È l'esempio dell'uso delle nuove tecnologie, è l'applicazione delle tecnologie nell'ambito della scuola, la quale fino a poco tempo fa non utilizzava come strumento didattico le nuove tecnologie. Questo evento è ricco di incontri su diverse tematiche per avere un incontro di idee di metodologie didattiche ma anche di verificare come si stanno realizzando i progetti scolastici. Di conseguenza questo incontro, tra i diversi ruoli delle persone nell'ambito scolastico permetterà di ampliare le proprie conoscenze attraverso le esperienze degli altri acquisendo nuove visioni e nove possibilità di utilizzo delle nuove tecnologie. Le nuove tecnologie permettono un grande sviluppo della comunicazione attraverso quelle che possono essere gli scambi a livello informatico, una conoscenza di argomenti a vastissimo raggio. Lo stesso evento di basa queste tecniche di comunicazioni e possono essere chat video-chat, video conferenze e anche l'uso dei social perché in seguito dopo l'incontri si possono avviare comunicazioni interpersonali tra doceti e docenti tra discenti e discenti e tra docenti e discenti tra le istituzioni e i discenti. Per quanto riguarda il possibile sviluppo di questo incontro alla fiera è sicuramente è un cambiamento nell'ambito della didattica che già sta utilizzando le nuove tecnologie come la LIM che è la lavagna multimediale. Gli stessi libri di testo sono in forma cartacea ma anche digitale, questo è un aspetto. Ma un aspetto importante è che può determinare la creazione di lavori digitali da parte degli studenti i quali possono interagire, possono, possono approfondire, possono ampliare, possono essere corretti con tali mezzi. I docenti sono avvantaggiati nell'elaborazione dei testi dei te
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