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ggiovanetto

Digital literacy e università alla prova del lockdown - nuove sfide per il fu... - 21 views

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    Lo sviluppo della "società della conoscenza" implica trasformazioni sociali che coinvolgono i cittadini, sollecitandoli a dotarsi di abilità e competenze nuove. La "media literacy", come concetto che ricomprende ogni campo ed ogni competenza relativa ai media, richiede che gli individui siano dotati delle competenze tecniche di utilizzo delle tecnologie per l'uso delle informazioni e delle comunicazioni - in una parola, la "digital literacy" - unita alle capacità pratiche e teoriche per sviluppare appieno sé stessi all'interno della società dell'informazione. La pandemia ed i lockdown generalizzati che hanno interessato il pianeta nel corso del 2020 hanno imposto ai sistemi educativi di confrontarsi con molteplici cambiamenti dirompenti, cambiamenti che hanno inevitabilmente toccato anche la "digital literacy" sia dei docenti che dei discenti. Al fine di analizzare in quale modo le istituzioni universitarie in particolare si siano mosse per fronteggiare le sfide emerse in questo periodo, gli autori della ricerca qui proposta "Digital Literacy and Higher Education during COVID-19 Lockdown: Spain, Italy, and Ecuador" hanno compiuto uno studio che ha coinvolto 376 studenti di tre università, rispettivamente nelle città di Barcellona, Torino e Machala, nell'arco temporale marzo-maggio 2020. Basandosi sulle linee guida del quadro di riferimento europeo DigCompEdu in materia di "digital literacy", il disegno di ricerca ha evidenziato questi risultati: 1) la necessità per le università di ripensare e reinventare gli ambienti di apprendimento, al fine di sfruttare pienamente le potenzialità delle tecnologie digitali e 2) incrementare e rafforzare le competenze digitali dei docenti come obiettivo da affiancare agli investimenti tecnologici, in modo che questi due aspetti - competenze dei docenti e strumenti digitali - supportino efficacemente le nuove sfide dell'apprendimento.
antonellasip

Social media literacy protects against the negative impact of exposure to appearance id... - 1 views

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    Questo studio analizza l'impatto dei social media sulla soddisfazione sul proprio corpo in giovani donne e uomini. Si tratta di uno studio sperimentale pubblicato sulla rivista scientifica "Body Image" del 2018. Lo studio ha incluso 187 donne e 187 uomini tra i 18 e 30 anni. Ai partecipanti sono stati somministrati diversi strumenti, tra cui il VAS, per la valutazione della soddisfazione/percezione del proprio corpo, il SML (social media literacy), un test per valutare il livello di media literacy, che analizza il pensiero critico e lo scetticismo nei confronti dei media, e il SATAQ per analizzare il grado di approvazione e interiorizzazione degli ideali di bellezza. Il gruppo sperimentale è stato esposto a stimoli visivi di pubblicità sull'alcol con protagoniste celebrità che incarnano l'ideale di bellezza attuale. Dai risultati emerge che le donne con bassi livelli di social media literacy (calcolata con il SML) hanno avuto una diminuzione significativa della soddisfazione sul proprio corpo dopo l'esposizione, al contrario delle donne con alti livelli di social media literacy. Tale effetto protettivo non è stato registrato negli uomini. Da questo studio, dunque, emerge che la media literacy può rappresentare un fattore protettivo all'esposizione dei social media commerciali. Questo risultato è coerente con studi precedenti sui media tradizionali che hanno rilevato che alti livelli di alfabetizzazione mediatica, in particolare il pensiero critico, sono in grado di moderare l'effetto negativo dell'esposizione a immagini che mostrano ideali di bellezza stereotipata. In conclusione, questi risultati mettono in luce l'importanza di implementare strategie di intervento di alfabetizzazione ai social media in un'ottica preventiva, per contrastare i problemi di immagine corporea negli adolescenti e i conseguenti disturbi alimentari, derivanti dal sempre crescente uso dei social media.
vianimartina

La Media Literacy nella prospettiva finlandese, nordica ed europea - 5 views

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    Il concetto di "media" è stato utilizzato per riferirsi alla tecnologia ( alla sua funzione e al so significato sociale); mentre con il concetto di literacy si intende, in primis, la capacità di una persona di leggere e scrivere ed è legato alla sopravvivenza di un individuo nella società. In svedese il concetto di media literacy dunque può essere tradotto con due concetti: il primo si riferisce alla capacità di comprendere i messaggi mediali, il secondo indica invece una abilità pratica. Mentre in finlandese lo possiamo interpretare come "sapere leggere i media". Ma secondo due autori, Kupiainen e Sintonen, la media litaracy è considerata come pratica focale che richiede cose fisiche o mentali attorno cui gli individui si raccolgono e creano contesti sociali. Inoltre con la media literacy facciamo riferimento anche al concetto di competenza, cioè capacità e abilità che l'individuo attua nelle prestazioni professionali. Però nei siti dell'Unione europea, non è stato utilizzato solo il concetto di media literacy, ma viene anche utilizzato il concetto di digital literacy distinguendosi con nuovi e vecchi media, ad ogni modo, i requisiti che vengono citati nei vari lavori riguardando il comprendere, il valutare e l'agire. Comunque nel marzo del 2010 la Commissione europea ha lanciato la Strategia Europea 2020 per preparare l'economia dell'unione europea a tutte le possibili sfide dei prossimi decenni, questa è stata proposta per definire il ruolo chiave che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) svolgeranno. L'Agenda digitale dunque, mira a realizzare un'economia digitale di successo entro il 2020 e a valorizzare il potenziale delle ICT.
isabellapav

"The Critical Effect: Exploring the Influence of Critical Media Literacy Pedagogy on Co... - 1 views

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    Il titolo dell'articolo è "A Local Lens on Global Media Literacy: Teaching Media and the Arab World" scritto da Katharina Schmoll del 2021. Lo studio delinea l'impatto dell'educazione critica alla media literacy sul comportamento e sulle opinioni degli studenti universitari relativamente ai social media. In particolare, l'autrice indaga un approccio locale e contestuale alla media literacy insegnato globalmente, usando l'area del mondo arabo come esempio. L'autrice afferma che un'analisi efficace alla media literacy globale deve tenere conto anche delle caratteristiche locali, in particolar modo i sistemi di potere e le culture comunicative della regione araba. Questo aspetto è particolarmente importante per fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare criticamente del materiale estraneo alla propria cultura. Schmoll suggerisce anche che le istituzioni educative occidentali possono svolgere un ruolo importante nell'appoggiare questa pratica, specialmente perché riescono a raggiungere i giovani "nati digitali" che entrano in contatto con i media globali.
rpapararo

Quale alfabetizzazione per la società della conoscenza? - 5 views

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    Interessante articolo, seppur non recentissimo, che consente di ampliare il nostro punto di vista, passando dal concetto di Media Literacy al più ampio Digital Literacy, sì da consentire una visione più estesa e generale sulla nuova tipologia di alfabetizzazione cui la società moderna deve tendere. L'articolo passa in rassegna le dimensioni, il contesto e le finalità della Digital Literacy, e poi espone le strutture, i metodi ed i contenuti che consentono ad un individuo di diventare Digital Literate.
annafoga

Fake news: is media literacy the answer? | David Buckingham - 2 views

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    David Buckingham affronta il delicato tema delle fake news, e sottolinea come la maggior parte delle persone non è in grado oggi di distinguere le notizie false da quelle vere, sostenendo come la Media literacy può essere sì la soluzione, ma si tratta di una soluzione individualistica e non è sufficiente oggi, da sola.
noemigitau

Can media literacy education increase digital engagement in politics? - 7 views

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    L'articolo di Joseph Kahne e Benjamin Bowyer esplora come la media literacy education possa influenzare positivamente l'engagement politico online nei giovani. Attualmente, piattaforme digitali e social media rappresentano dei centri cruciali per le attività politiche, in modo particolare per i giovani. Queste attività includono la raccolta fondi, i dibattiti politici, la mobilitazione di individui e gruppi e la pressione su governi, aziende e organizzazioni non profit. Tale partecipazione si svolge all'interno di un'ecologia mediale caratterizzata da una cultura partecipativa, dove i giovani sono spesso innovatori e protagonisti principali. Nel testo si evidenzia come molti giovani siano coinvolti nelle attività politiche online, ma come al contempo emerga una significativa disconnessione dalla vita civica e politica per la maggior parte di essi, non risultando infatti partecipanti attivi. Gli autori utilizzano un sondaggio per valutare se gli sforzi educativi volti a promuovere tali competenze possano aumentare l'impegno politico online dei giovani. I risultati analizzati indicano che gli sforzi educativi in questo senso sono da considerare efficaci. Gli educatori che promuovono la media literacy riescono ad aumentare l'engagement politico dei giovani, migliorando la loro partecipazione alle politiche partecipative e la loro capacità di esercitare pressioni mirate su governi, aziende e organizzazioni non profit. L'articolo, in sintesi, sottolinea l'importanza di integrare la media literacy education nei programmi scolastici al fine di preparare i giovani ad una cittadinanza attiva e ad una partecipazione efficace alla vita politica digitale.
nehelee

An Analysis of Media Literacy Messages in Popular Children's Television - 3 views

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    I bambini negli Stati Uniti consumano abitualmente almeno quattro ore di media al giorno. Questa esposizione influenza significativamente la loro comprensione di vari aspetti della vita, tra cui casa, famiglia, amici, scuola e comunità. Di conseguenza, i bambini ricevono principalmente messaggi legati ai media direttamente dai media stessi. Questi messaggi, a causa del consumo ripetuto, hanno un'influenza considerevole. Come definito dalla National Association for Media Literacy Education (NAMLE), l'alfabetizzazione mediatica implica "la capacità di accedere, analizzare, valutare, creare e agire utilizzando tutte le forme di comunicazione". Purtroppo, l'alfabetizzazione mediatica non è un corso o un argomento obbligatorio nell'istruzione statunitense, il che porta a un'educazione formale inconsistente e spesso inesistente sull'argomento. Lo studio di ricerca ha analizzato l'integrazione dei concetti di alfabetizzazione mediatica in quattro programmi televisivi per bambini molto apprezzati di Nickelodeon e Disney Channel; diverse serie hanno rivelato 196 momenti di alfabetizzazione mediatica, variabili per complessità e profondità. Sebbene i contenuti mediatici per bambini sfruttano con successo il loro interesse per i media come trama, esiste l'opportunità di migliorare l'educazione all'alfabetizzazione mediatica e al pensiero critico nella vita dei bambini.
elisabetta1966

La Media Literacy nella prospettiva finlandese, nordica ed europea - 7 views

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    Traduzione a cura di Maria Ranieri. Abstract. Nel secolo scorso, e in special modo negli ultimi dieci anni, la questione dei media e, in particolare, il tema della media literacy ha attratto l'interesse delle autorità, degli studiosi e di altri responsabili nel settore educativo.
anonymous

Media and Information Literacy. Curriculum for Teachers - Unesco - 5 views

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    a questo link è possibile scaricare il "MIL Curriculum for teachers" prodotto dall'Unesco, cui la prof.ssa Sherri Hope Culver fa riferimento nelle sue lezioni. Il testo è disponibile in varie lingue.....ma non l'italiano. E' un testo di fondamentale importanza perché riconosce la necessità di una formazione ai media per poter garantire lo sviluppo democratico delle popolazioni, attraverso la partecipazione attiva e critica (critical thinking) dei cittadini. Inoltre è importante per l'approccio olistico ai media, includendo quindi non solo i media "tradizionali" (radio, tv, stampa), ma anche quelli "nuovi", come internet. In particolare il testo è rivolto agli insegnanti che si occupano di media literacy, fornendo, fra le altre cose, delle linee guida sulle competenze che gli insegnanti devono acquisire per poi trasferirle ai propri studenti.
fabiogibaldo

Paper, Pen and Phone: un esempio di progetto didattico e di Media Education. - 3 views

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    Il progetto educativo PPP (Pen, Paper and Phone) è un esempio di didattica improntata agli assunti teorici della Media Education e dell'Apprendimento Significativo. Si tratta di un insieme di pratiche il cui fine è quello di abilitare gli studenti allo sviluppo di new media literacies e digital literacies, attraverso il "potenziamento" di literacies tradizionali, riconosciute come presenti ma "attenuate" nei "nativi digitali" in genere: lettura, scrittura, ricerca di informazioni, analisi critica dei testi mediali. La comprensione critica e concettuale è funzionale a tale scopo: gli argomenti prescelti per lo studio e la ricerca da parte degli studenti, sono concepiti come "strumenti", veri e propri pretesti per fornire opportunità di sviluppo di un set di abilità sociali e competenze culturali che predispongono ad un "lifelong learning" e, in ultima analisi, alla piena partecipazione alla Cittadinanza Digitale, democratica e attiva. Gli insegnanti sfruttano la congenialità con i media (nella fattispecie smart phones), utilizzati o meglio vissuti dagli studenti sempre più come "sistema dei media" e vero e proprio "ambiente di vita", al fine di predisporre ambienti di apprendimento informale e cooperativo. Gli autori del progetto muovono dalla consapevolezza che la semplice didattica fondata sull'impiego di media elettronici e digitali, come meri supporti didattici, conduca a forme di apprendimento superficiale e meccanico, se non sostenuta da un protocollo di lavoro ad hoc e da un adeguato apparato teorico e metodologico di ricerca. Da qui lo sviluppo di una propria Metodologia di ricerca didattica e l'individuazione di obiettivi e strategie valutative (mappatura concettuale) per poter misurare l'efficacia dell'intervento.
lauradausilio

Media literacy e digitale: le sfide della scuola italiana - 5 views

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    L'articolo preso in considerazione è stato estrapolato dal sito internet Voice Over, blog della Fondazione Mondo Digitale (FMD), organizzazione che ha come scopo la diffusione della conoscenza coniugando innovazione, istruzione, inclusione e valori fondamentali. FMD descrive la situazione del sistema educativo italiano in relazione alla Media Literacy elencando alcuni progetti promossi dal Piano Nazionale Scuola Digitale (Pnds). Purtroppo nonostante la buona volontà e progettualità dell'amministrazione scolastica italiana la strada per recuperare il ritardo nei confronti di altri paesi Europei è ancora lunga. Infine l'articolo descrive il progetto di creazione di una rete europea relativo all'educazione ai media (progetto Emedus).
macrillocarmela169

Media Education: Literacy, Learning and Contemporary Culture - David Buckingham - Googl... - 3 views

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    Questo articolo Media Education: Literacy, Learning and Contemporary Culture Di David Buckingham del 26 giugno 2013, esamina i recenti cambiamenti nell'educazione ai media e nella vita dei giovani e fornisce una serie accessibile di principi su cui dovrebbe basarsi il curriculum mediatico, con una chiara logica per la pratica pedagogica. La media literacy (alfabetizzazione ai media) ne è il risultato, ed è la conoscenza e la competenza che i ragazzi acquisiscono in tema di mezzi di comunicazione. E' una forma di alfabetizzazione critica che implica capacità di analisi e di riflessione critica e prevede un'ampia comprensione dei contesti sociali, economici e istituzionali della comunicazione e di come tutto ciò incide sull'esperienza e sulla vita delle persone. Bisogna però fare attenzione a non confondere la media education con l'insegnamento che avviene attraverso i media (elearning) e con l'uso delle tecnologie educativ Nella media literacy viene suggerita una didattica che consideri una dimensione cognitiva e una sociale. Cosa significa? se insegniamo i media non possiamo non considerare il loro potere sociale e socializzante, la formazione che si basava su aule o spazi chiusi non sono adatti ad affrontare questo nuovo campo di studi, occorre quindi una teoria sociale dell'alfabetizzazione: nel momento che in un'aula entra una lavagna multimediale interattiva (connessa ad internet) lo spazio delle quattro mura si apre e entrano in gioco altre forme di interazioni educative.
barbi750501

Scuola, alfabetizzazione digitale e cittadinanza attiva. Verso un'educazione alla democ... - 6 views

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    Nell'ambito della collana 'Sapere pedagogico e pratiche educative' coordinata dall'Università del Salento il saggio di V.Domenici e A.Buonauro mette a fuoco il ruolo centrale che i media digitali e la Media Literacy hanno per la costruzione e l'esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole, volta alla crescita della dimensione critica. L'ambiente digitale non è un mondo solo virtuale, ma è una realtà aumentata in cui confluiscono dinamiche e contrasti culturali e sociali. A volte questo porta i nuovi media a divenire una cassa di risonanza in cui si alimentano forme di odio, di pregiudizio e di intolleranza. Sono le nuove generazioni che trovano nel mondo virtuale uno dei principali luoghi di interazione ed è per questo che il saggio evidenzia come sia necessario un ripensamento complessivo delle finalità sociali dell'educazione ai media. La Media Literacy diventa strumento fondamentale per educare a servirsi in modo autonomo e consapevole dei media digitali, purchè essa li consideri non più solo come strumenti, ma contesti in cui si vive, si comunica, si fa esperienza dell'alterità sociale e culturale. La loro natura partecipativa ha reso sempre più urgente una dimensione etica e sociale della Media Literacy. «La cittadinanza digitale, in altri termini, dovrebbe declinarsi, nella pratica, in un dialogo con l'alterità che si fondi innanzi tutto sul riconoscimento dell'autonomia dell'altro e sul rispetto reciproco». Attraverso la riflessione su questi cambiamenti, l'articolo ripercorre il cammino che il nostro paese ha fatto su questi temi attraverso i Piani Nazionali per la Scuola Digitale, e ribadisce la necessità che la pedagogia contemporanea e le Istituzioni si carichino del compito di nuovi tipi di alfabetizzazioni digitali per adempiere al loro obiettivo primario: promuovere competenze per lo sviluppo della persona e delle sue potenzialità e il pieno inserimento nel cotesto sociale.
bbrilla

A snapshot of Media Literacy in Australian Schools - 1 views

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    La ricerca, dell'Università della Tasmania, indaga l'importanza di un programma di media literacy all'interno della scuola, partendo da dati concreti ottenuti attraverso un sondaggio tra insegnati, sulla situazione attuale della ME. L'articolo offre sia un punto di vista degli insegnati, sia dati riguardanti la discrepanza che vi è tra i giovani tra utilizzo dei medi e capacità critica di questi ultimi. Infine, presenta un excursus su ciò che si potrebbe fare, specialmente per sostenere i professori nell'insegnamento della ME.
luanasam

Is your school district in Rhode Island teaching media literacy? - The Boston Globe - 2 views

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    La reporter Alexa Gagosz in questo recente articolo scritto per il Boston Globe nella rubrica settimanale "Innovators", solleva un'importante questione diretta alla comunità del Rhode Island, U.S.A. "Is your school district in Rhode Island teaching media literacy?" Il suo articolo è basato su un resoconto rilasciato dal Media Education Lab della Rhode Island University guidata dal direttore Renee Hobbs, che attesta la mancanza di una educazione nell'alfabetizzazione mediatica nella scuola elementare e secondaria, seppur nel 2017 sia stata emanata una legge, approvata dall'Assemblea generale del Rhode Island, che impone al dipartimento dell'istruzione statale di considerare l'inclusione dell'alfabetizzazione mediatica nel piano di istruzione di base dello stato. Nell'articolo vengono riportati diversi studi tra cui uno del professore della Massachusetts Institute of Technology, David, G., Rand che provano come Toxic News, disinformazione e incomprensione dei media possono influenzare il benessere economico, sociale e politico aumentando la discrepanza nel giudizio tra ciò che è vero e ciò che non lo è. La reporter conclude l'articolo con una serie di domande rivolte alla Hobbs, direttore della RI University, riguardo la ricerca. L'articolo riporta inoltre, in forma completa di 28 pagine, la Statewide Survey di Renee e colleghi sponsorizzata dalla Social Science Institute for Research Education and Policy (SSIREP)
fferri5

Inclusività culturale nella Media Education - 7 views

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    L'articolo "Rethinking the Concept of Mediatization: A Framework for Future Research" di Çiğdem Bozdağ, pubblicato il 28/12/22 su "Inclusive Media Literacy Education for Diverse Societies", discute l'importanza dell'educazione alla media literacy in contesti scolastici culturalmente diversi. L´autrice propone un approccio pedagogico centrato sullo studente, volto a sviluppare l'autonomia critica nell' interazione con i media, evitando una visione sovra-culturale o cieca alla cultura. Il progetto di ricerca partecipativa è stato condotto in una scuola secondaria in Germania, in cui gli alunni sono stati coinvolti nella preparazione di una presentazione sul loro influencer preferito, che ha dimostrato come le diverse origini culturali abbiano plasmato i contenuti che venivano consumati sui social media. L'articolo discute i benefici e le sfide di progettare un approccio più inclusivo e partecipativo all'educazione ai media nel contesto di scuole culturalmente diverse e sostiene l'importanza di adottare metodi di insegnamento basati sui progetti che consentano agli studenti di portare le proprie prospettive ed esempi. L´autrice sottolinea l'importanza di un approccio bottom-up all'educazione alla media literacy, in cui si possa portare i propri esempi e diventare protagonisti del proprio apprendimento, creando nuovi spazi di riflessione e trasformando le prospettive degli insegnanti e degli studenti stessi.
mbattistello

View of DGPR e digital safety. Un'indagine nazionale sulla consapevolezza digitale degl... - 3 views

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    Questo articolo di Ida Cortoni, pubblicato a giugno 2022 nella rivista "MEDIA EDUCATION - Studi, ricerche e buone pratiche", pag. 121 - 128, vuole illustrare i risultati di un'indagine nazionale sulla sicurezza digitale condotta dall'Università Sapienza di Roma su un campione di 2807 studenti di 37 scuole italiane secondarie di secondo grado in 16 regioni italiane. La ricerca è rivolta allo studio del grado di consapevolezza mediatica degli adolescenti, tenendo conto dei condizionamenti del capitale digitale e sociale, scolastico e famigliare. L'introduzione evidenzia come il tema della sicurezza digitale è diventato oggetto di dibattito negli ultimi anni in due momenti: nel 2018 in occasione dell'entrata in vigore del G.D.R. 2016/679 e nel marzo del 2020 in occasione del lockdown generato dal Covid -19. L'art. 8 del G.D.R. 2016/679 ha abbassato la soglia di età a tredici anni per autorizzare il trattamento dei dati personali on line, portando l'attenzione sulla "consapevolezza digitale dei minori". Lo studio è condotto secondo il modello di analisi DIGCOMP 2.0. Le riflessioni conclusive offrono interessanti spunti in tema di Digital Literacy e critical thinking e di come implementare la media literacy scolastica all'interno dell'educazione civica.
giovanni9

Ma i nativi digitali sono "illetterati digitali": ecco il ruolo della Scuola - 5 views

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    L'articolo apparso il 13 luglio 2018 su Agenda Digitale a firma di Vittorio Midoro, dirigente di ricerca CNR e membro del gruppo di lavoro del MIUR per la valutazione dell'uso dei dispositivi personali in classe, pone l'attenzione sul fatto che crescere all'interno di una società digitale non vuol dire essere "digital literate". Quindi egli continua riflettendo sul possibile ruolo della scuola nell'odierna società. Seppur la maggioranza dei ragazzi mostra padronanza nell'uso dei media digitali, è raro che qualcuno riesca a realizzare app, programmi o siti web per i quali sono richieste competenze specifiche difficili da acquisire informalmente. La scuola dovrebbe aiutare i ragazzi a sviluppare abilità creative, di astrazione e di problem solving fin dai primi anni scolastici. Attraverso la Media Literacy si possono comprendere e valutare i diversi aspetti dei media e dei loro contenuti, nonché migliorare le abilità comunicative nei diversi contesti e creare prodotti mediali. Infatti, la comprensione della comunicazione implica il sapere analizzare e valutare i messaggi e saperli creare e condividere. Bambini e ragazzi sono sempre stati molto curiosi, ma oggi spesso non sono i genitori a rispondere alle loro domande, ma la rete. Alcuni studi hanno dimostrato però che i ragazzi adottano spesso strategie di ricerca delle informazioni piuttosto improvvisate e caotiche e hanno una scarsa capacità di valutare la qualità dell'informazione trovata. Inoltre essere sempre connessi non è detto che migliori la qualità delle relazioni. In rete vi è la tendenza a presentarsi con un'identità diversa dalla propria ed è difficile creare e sostenere relazioni profonde tra le persone. Per quanto riguarda l'apprendimento, l'autore dell'articolo cita Gardner per ricordarci che esistono diversi tipi di intelligenze. Queste vanno assecondate valorizzando quelle possedute e rafforzando quelle meno sviluppate. La scuola dovrebbe capire i ragazzi, i lo
lucaevangelisti

Toolkit "Digital & Media Literacy Education" - 5 views

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    Il toolkit "Digital & Media Literacy Education" è uno strumento che nelle intenzioni degli autori vuole "supportare e arricchire l'azione svolta dalle strutture educative istituzionali, quali quella scolastica, offrendo a insegnanti ed educatori strumenti facilmente utilizzabili in modo autonomo nella didattica quotidiana (schede di documentazione, suggerimenti metodologici...)". Lo strumento intende aumentare la consapevolezza sui media che sono considerati secondo la duplice prospettiva di strumenti educativi e oggetti di studio critico e di uso creativo. Gli studenti sono messi nella condizione di analizzare e valutare le loro attività sia come "lettori" sia come "scrittori" dei media. A partire dall'assunzione di quest'ottica, vengono individuate alcune aree sensibili di intervento e proposte cinque unità corredate da una serie di risorse.
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