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Margherita Miotti

Digital civility, italiani più consapevoli dei pericoli in Rete. Ma il Covid ... - 2 views

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    Il digital civility index elaborato da Microsoft (edizione 2022 che analizza le attitudini e le percezioni delle persone rispetto all'educazione civica digitale e sicurezza online) ci vede in recupero di due posizioni nella classifica a 22 paesi in cui ci classifichiamo decimi. Questo miglioramento è stato stimato solo sui maschi, le donne sono più esposte ai rischi online. C'è da tenere conto che il 40% degli utenti segnalano un peggioramento dei comportamenti nelle interazioni online durante la pandemia che ha spinto all'hate speech. Sono state stimate percentuali più alte della consapevolezza online. Molti sono d'accordo sul fatto che occorre portare avanti programmi di educazione e formazione sui corretti comportamenti da tenere online. Inoltre sono importanti appuntamenti come il safer internet day.
marisaccomani

Privacy online: decisioni e consapevolezza nell'utilizzo di Internet - 1 views

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    Questo articolo, tratto dal sito "State of mind", descrive quali sono i pericoli derivanti dalla condivisione dei dati personali on line. Quando ci colleghiamo ad un sito, quando decidiamo di acquistare qualcosa on line o scarichiamo un "app", ci viene richiesto non solo di pubblicare i nostri dati personali, ma di accettare quello che di questi dati ne verrà fatto. La tempestività con cui accettiamo deriva da un processo decisionale che segue la via breve, un processo cognitivo rapido ed economico, non privo di conseguenze. Internet non dimentica, la cancellazione di un applicazione, non implica la cancellazione delle nostre informazioni, Essere consapevoli delle nostre azioni potrebbe aiutarci ad evitare errori e ad imparare ad utilizzare al meglio uno strumento che altrimenti diventerebbe un potenziale nemico.
sloddo

Internet Addiction: criteri e tipologie della dipendenza da internet - 3 views

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    In questo articolo si parla di dipendenza da Internet, vengono elencati i tipi e le cause di questo fenomeno di grande attualità che interessa tutte le fasce d'età. Offre anche dei link ad ulteriori approfondimenti. Un tema importante per la psicologia e l'educazione.
racheleturle

Perché (e come) impedire ai bambini di mangiare davanti agli schermi - 3 views

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    L'articolo si propone di spiegare, sulla base di osservazioni e ricerche di esperti, perché l'abitudine di mangiare con schermi accessi (smartphone, tablet, tv) davanti agli occhi sia dannosa per i minori, e come poter ovviare al problema con delle semplici indicazioni. Le conseguenze osservate del mangiare davanti agli schermi sono: si mangia più velocemente, si mangia di più e senza sentirsi sazi, senza assaporare e apprezzare il cibo, si mangia peggio in quanto si assume più cibo spazzatura. L'intento dell' articolo è, poste in evidenza queste conseguenze, porre l'attenzione sui benefici del midfull eating, pratica che porta calma e consapevolezza a tavola, e aiutare i genitori con dei semplici suggerimenti per incentivare i pasti lontano dagli schermi. Si tratta infatti di un articolo pubblicato nel blog dell'asilo nel bosco di Ostia, punto di incontro e confronto tra famiglie, educatori, insegnanti, psicologi, pedagogisti e ricercatori altri.
giadaspina28

View of Didattica Inclusiva a Distanza: tecnologie e tecniche per l'Inclusion... - 4 views

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    In questo articolo pubblicato da Lucia Maffione nel dicembre del 2020 si mette in evidenza attraverso il caso di una ragazza ipovedente di 15 anni frequentante la Scuola Secondaria di II grado di Barletta come la sospensione delle attività didattiche in presenza dell'anno scolastico 2019/2020, a causa dell'emergenza sanitaria da CoVID-19, ha rappresentato per tutti i discenti , una barriera al raggiungimento del successo scolastico, ma le tecnologie digitali, opportunamente contestualizzate e valorizzate hanno agito come efficaci facilitatori, rendendo 'digitale' il supporto didattico del docente specializzato, e permettendo così al processo di l'inclusione di non fermarsi. Infatti è stata attivata una didattica inclusiva che come finalità aveva quella di rispondere ai bisogni educativi speciali della studentessa sfruttando a pieno le potenzialità di strumenti informatici e di software didattici specifici, i quali grazie ad un'iniziale alfabetizzazione ed un uso costante nella pratica didattica, hanno permesso di compensare il deficit visivo della discente e di poter raggiungere gli obbiettivi previsti nel P.E.I. ( piano educativo individualizzato ) elaborato. Per verificare infine quali delle tecnologie didattiche utilizzate fossero risultate più efficaci per la studentessa di riferimento, le è stato chiesto di fornire un feedback, rispondendo ad un breve questionario.
friccio1

Advancing meaningful learning in the age of AI - Oregon State Ecampus News - 0 views

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    L'intelligenza artificiale generativa sta entrando sempre di più nella nostra quotidianità, attraverso un gran numero di applicativi accessibili ad un numero sempre più vasto di utenti. Nel campo dell'educazione, numerosi software integrano ormai diverse funzioni dell'intelligenza artificiale fornendo a studentesse e studenti a diversi livelli di effettuare ricerche, generare testi e immagini attraverso semplici richieste inserite in un prompt. Le preoccupazioni dell'impatto di questa tecnologia sulle capacità e sulla qualità dell'apprendimento sono molte, oltre alla validità delle risposte generate dall'intelligenza artificiale. Una prima prospettiva, prevalentemente pessimistica, vede l'AI come uno strumento di cui possa essere facile abusare, in grado di trovare le soluzioni al posto dei discenti, impattando così negativamente l'apprendimento. Ma esistono anche altri punti di vista. L'AI non è uno strumento che sancisce fine dell'apprendimento significativo, ma è un'ulteriore occasione per riflettere sui processi e ambienti di apprendimento. Un team dell'Oregon State University Ecampus ha recentemente revisionato la tassonomia di Bloom inserendo le funzioni che gli strumenti di intelligenza artificiale stanno o potrebbero svolgere, considerando anche i modi in cui i discenti già utilizzano l'AI nei processi di apprendimento. L'obiettivo della piramide di Bloom aggiornata è mettere a disposizione degli insegnanti uno strumento, una bussola per valutare le facoltà umane distintive, per enfatizzarle, così come riconoscere i compiti che possono essere assolti dalla tecnologia, di modo da guidare una revisione ponderata delle attività e delle valutazioni di ogni processo di apprendimento.
barbararughetti

I Serious Games: cosa sono e perché utilizzarli - Restorative Neurotechnologies - 3 views

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    L'articolo è stato scritto da uno psicologo esperto di tecnologia e terapie digitali. Progetta i serious games per la riabilitazione cognitiva e coordina il team di sviluppo del prodotto per un'azienda di neuroscienze applicate. Nell'articolo egli spiega cosa sono i serious games e le loro applicazioni in ambito riabilitativo. Espone i risultati di alcune ricerche che confermano l'efficacia di questi giochi in riabilitazione, ipotizzando l'influenza di alcuni processi neuropsicologici come il sistema attentivo, il modello motivazione/prestazione e il sistema delle ricompense. Inoltre, suppone che le strategie apprese con questi giochi possano stimolare l'apprendimento e guidare la decisione comportamentale.
flaminia71

Hikikomori: la sofferenza silenziosa dei giovani | Rivista di Psichiatria - 3 views

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    Articolo che approfondisce il costrutto ikikomori inquadrandolo in un contesto socioculturale ma anche analizzandone i fattori di rischio e le caratteristiche cliniche. Ne emerge uno studio approfondito che ancora non riesce a definire il costrutto e ad inquadrare un piano di prevenzione per il fenomeno
serenamarega

Il metaverso nell'istruzione: definizione, struttura, caratteristiche, potenziali appli... - 1 views

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    L'articolo di Zhang, Chen, Hu e Wang, mette in luce l'importanza del Metaverso, uno spazio digitale 3D mescolato con il mondo reale e il mondo virtuale: questa nuova realtà prende piede durante la pandemia COVID-19 che ha costretto a rivedere il modo di lavorare, insegnare, apprendere, interagire a livello sociale. Il Metaverso, in campo educativo-didattico è stato annunciato come una tendenza dell'educazione futura che mira a sviluppare e ampliare l'apprendimento misto, l'apprendimento delle lingue, l'educazione basata sulle competenze, e l'educazione inclusiva. L'articolo viene suddiviso in sezioni, ordinate secondo tematiche dettagliate quali: le origini del Metaverso, le caratteristiche, i differenti utilizzi nell'istruzione e la stessa struttura, le tipologie di apprendimento che sviluppa, il confronto tra la didattica in aula e virtuale, potenziali applicazioni e sbocchi futuri. Un "Internet Incarnato" (cit. M. Zuckemberg) dove immergersi nella realtà virtuale fino a provare un'esperienza immersiva e multisensoriale grazie a dispositivi indossabili, vivendo l'esperienza in modo attivo e denso, in questo caso educativa. Va comunque considerato che l'esperienza nel Metaverso potrà portare a questioni controverse, quali dipendenza, etica, sicurezza che meritano ulteriori approfondimenti.
francescazanoni

Bambini e tecnologie digitali - 6 views

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    L'autore dell'articolo è Donata Ripamonti, il contesto di cui tratta è i bambini e le tecnologie digitali e quali sono i rischi e i benefici che si hanno interagendo con le tecnologie digitali tipo smartphone tablet a partire dai nativi digitali. Nell'articolo si parla di persone cresciute in una società «multischermo», che considerano le tecnologie come un elemento naturale e non provano disagio nel manipolarle e nell'interazione con esse. Eugene A. Geist (2012) ha condotto una ricerca allo scopo di studiare, attraverso osservazioni partecipate, le interazioni spontanee tra bambini di età compresa fra i 2 e i 3 anni e il tablet che avvenivano in contesti sia familiari che educativi. Dallo studio emerge innanzitutto il fatto che i bambini interagiscono facilmente e naturalmente con l'interfaccia touch screen, ricorrendo a modalità che ricordano quelle utilizzate con altri giocattoli e come l'intervento dell'adulto per fornire indicazioni è risultato minimo. Sulla base delle osservazioni riportate negli studi si può affermare che i bambini hanno imparato a utilizzare le app osservando i coetanei più esperti, l'adulto e provando attraverso tentativi ed errori. Al termine dell'articolo lo studioso afferma che provare a limitare l'accesso e l'uso delle tecnologie da parte di questi bambini, che cresceranno e vivranno in una società tecnologica, equivarrebbe a nuotare contro la marea. In controtendenza rispetto alle dichiarazioni provenienti da più parti, che esortano i genitori a tenere lontano i bambini dai touch screen nei primi anni di vita, è anche lo studio condotto da Karmiloff-Smith (2015), secondo il quale giocare con lo schermo non solo non danneggia le abilità sociali dei bambini, ma stimola anche il loro cervello molto di più rispetto a quanto potrebbe fare un libro.
Manuela

Apprendere ed insegnare nell'era degli ecosistemi digitali intelligenti: pratiche didat... - 1 views

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    Gli autori, Salvatore Messina, Cristina Gaggioli e Chiara Panciroli, descrivono i risultati preliminari di uno studio investigativo volto ad esplorare le preferenze degli studenti nell'affrontare specifici compiti con particolare attenzione all'impatto potenziale dell'ambiente esterno sulla determinazione delle scelte strategiche e analizzare l'influenza delle piattaforme digitali e dell'IA sul panorama educativo attuale. La ricerca ha l'obbiettivo di comprendere quali sono i metodi di studio, le strategie adottate dagli studenti nell'affrontare specifici compiti, sviluppare metodi didattici che possano potenziare tali strategie e infine proporre modalità per ottimizzare i processi di organizzazione delle conoscenze. I risultati preliminari offrono uno sguardo approfondito sulle dinamiche di apprendimento evidenziando la coesistenza di pratiche tradizionali e una crescente apertura alle potenzialità delle tecnologie digitali soprattutto quando queste offrono un approccio visivo globale e intuitivo. Secondo gli autori riveste grande importanza rendere gli studenti consapevoli della possibilità di ottimizzare il tempo di studio e migliorare l'efficacia del proprio apprendimento attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici interattivi.
ssibona

Un Framework Concettuale per Colmare il Divario Digitale e Promuovere l'Alfabetizzazion... - 3 views

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    Il documento, redatto da Sani Boye Mohammodu, Patricia Namukombo Mwansa, Gaudencia Mutanu Muthike e Pascal Chabwino Ndowo, presenta un framework concettuale mirato a ridurre il divario digitale e a promuovere l'inclusione della competenza tecnica nei contesti educativi. L'articolo discute strategie per affrontare le disuguaglianze nell'accesso alle tecnologie digitali e alle risorse connesse, con l'obiettivo di garantire equità educativa e mobilità socioeconomica. Viene proposto un approccio che comprende la revisione della letteratura, la collaborazione tra stakeholder, lo sviluppo del framework e l'implementazione di programmi pilota per promuovere l'inclusione digitale e l'alfabetizzazione tecnologica. Il documento sottolinea l'importanza di uno sforzo collettivo per migliorare l'accesso alle tecnologie digitali e per integrare l'alfabetizzazione digitale nei curricula educativi.
eva_magon

Possibile quadro di riferimento di alfabetizzazione all'intelligenza artificiale - 2 views

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    L'articolo apparso sulla rivista Computers abd Education Open nel mese di giugno 2024 è frutto dello studio della Prof.ssa Stolpe e del Prof. Hallström, entrambi docenti presso l'Università svedese di Linköping. L'obiettivo dello studio svolto è quello di fornire un quadro di riferimento a docenti e ricercatori per integrare l'alfabetizzazione dell'Ai all'interno dell'alfabetizzazione tecnologia. Questo tipo di alfabetizzazione è necessaria soprattutto per gli studenti di oggi che devono sviluppare capacità, conoscenze e ragionamenti etici legati a tecnologie destinate a rimanere a lungo. Nello studio vengono analizzati e confrontati cinque quadri di riferimento per l'AI literacy presenti in letteratura attualmente e poi messi in relazione con l'alfabetizzazione tecnologica, per fornire un modello di alfabetizzazione specifica dell'intelligenza artificiale. Il quadro formulato appare completo, secondo i due autori, anche se attualmente necessita di prove empiriche sul campo. Ne emerge comunque che l'alfabetizzazione sull'IA per gli studenti è collegata alla conoscenza scientifica tecnologica, anche se risulta comunque difficile definire le competenze tecniche "pure" relative all'intelligenza artificiale. Tale studio risulta comunque utile non solo per gli studenti ma anche per ricercatori, politici, dirigenti scolastici e insegnanti in un'ottica di intreccio sempre più fitto tra uomo e tecnologia.
saradimartino97

Ambienti di apprendimento innovativi - Una panoramica tra ricerca e casi di studio - 2 views

https://www.researchgate.net/profile/Elena-Mosa/publication/301601802_Ambienti_di_apprendimento_innovativi_-_Una_panoramica_tra_ricerca_e_casi_di_studio/links/571bddbd08ae6eb94d0d69ee/Ambienti-di-a...

ambienti di apprendimento innovazione nuovi metodi didattica scuola

started by saradimartino97 on 18 Nov 24 no follow-up yet
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