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Home/ Groups/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno
elisabetta scattolin

la settima parola più ricercta in google - 0 views

shared by elisabetta scattolin on 19 Dec 12 - No Cached
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    taggare è la settima parola di cui si è più ricercato il significato su Google nel 2011, verbo che significa "etichettare" e deriva dall'inglese to tag. il termine è entrato nel linguaggio comune grazie a facebook: nel social network significa dare un volto presente all'interno di una foto o di un video. ma in realtà ha un significato più ampio: contrassegnare consiste nell'attribuzione di una o più parole chiave dette tag che individuano l'argomento di cui si sta trattando. E' un'attività sempre più diffusa su tutti i siti per catalogarli meglio e proporre altre informazioni correlate agli utenti. sicuramente in un mondo così vasto come il web che permette di navigare ed di usufruire di un insieme vastissimo di contenuti, abbiamo la necessità di avere parole chiave per facilitare la ricerca
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    solo per dire che il Gangnam Style è il video più visto su Youtube ;) http://www.ilmoderatore.it/2012/11/26/gnamgnam-style-tormentone-mondiale-video-piu-visto-su-youtube-26823/
Massimo Apicella

Il virtuale è morto. Lo spazio della rete come apertura al noi globale - 4 views

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    La riflessione Un architetto è abituato a lavorare con lo spazio come luogo di vita delle persone. Impegna tutto se stesso per immaginare, disegnare e proporre degli spazi di vita. Per dirla con Perec, le specie di spazi sono tanti e multidimensionali. Ma nel suo lungo elenco non prevedeva lo spazio "virtualizzato" dalla rete della comunicazione digitale.
Massimo Apicella

Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme - 2 views

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    Le misure Finanziamenti pubblici per eliminare il digital divide entro il 2013 e agevolazioni per mettere fibra ottica. Digitalizzazione dei rapporti con la Pa e delle comunicazioni tra uffici pubblici. Spinta alle aziende che fanno innovazione. Creazione di smart cities, dove pubbliche amministrazioni e tecnologie si fondono per migliorare la vita del cittadino.
Massimo Apicella

Smart shopping, Italia al decollo - 2 views

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    SPECIALE MOBILE PAYMENT Biglietti dei trasporti pubblici e bollette, parcheggi e contenuti digitali, acquisti frequenti e veloci, dal caffè alle piccole spese. Insomma, una rivoluzione nella vita di tutti i giorni: è questo il futuro del mobile payment di prossimità, quel gesto veloce con cui, smartphone in mano, cambieranno i modi di gestire decine di piccole cose.
Massimo Apicella

Apprendere ricercando: la fine della didattica nozionistica - 8 views

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    L'analisi La rivoluzione digitale nella scuola si può attuare solo se oltre a Internet e ai tablet, nelle classi, si attueranno da parte degli insegnanti metodologie didattiche nuove, abilitate dalle stesse tecnologie. Si tratta di mandare in soffitta la vecchia lezione frontale, trasmissiva ed enciclopedica e di rendere attivi gli studenti.
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    Veramente interessante Massimo! Grazie per aver condiviso questo articolo! Federica
brunella romano

MediaMente: "Due filosofi a confronto. Intelligenza collettiva e intelligenza connettiv... - 5 views

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    Firenze - Mediartech, 27/03/98 "Due filosofi a confronto. Intelligenza collettiva e intelligenza connettiva: alcune riflessioni" SOMMARIO: Levy: Internet non cambia il concetto dello spazio e del tempo, ma modifica lo spazio ed il tempo, poichambia sostanzialmente il nostro rapporto con l'ambiente esterno (1).
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    Questa intervista parallela a Pierre Levy e a Derrick De Kerckhove risulta utile per comprendere le differenze tra "intelligenza collettiva" e "intelligenza connettiva". Il concetto di intelligenza connettiva formulato da De Kerckhove, pur traendo ispirazione da quello di 'intelligenza collettiva' di Levy, in un secondo tempo si distingue da esso caratterizzandosi nella pratica diretta del concetto di 'intelligenza collettiva'.
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    "La mente umana ha bisogno della relazione con l'altro per svilupparsi": è partendo da questa affermazione nonché dalle poche certezze e i molti dubbi di uno studente che si avvicina solo ora alle nuove modalità di apprendimento in rete, pur non conoscendole a pieno dal loro interno, che si sviluppa questo breve lavoro atto a carpire le intuizioni brillanti che ci hanno regalato alcuni "guru" del tema dell'apprendimento come Levy, De Kerckhove e Spaltro.
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    Confronto tra le posizioni di Levy e De Kerckhove. Interessante la distinzione che fa dei 2 concetti De Kerckhove alla domanda 4.
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    L'intelligenza collettiva necessita di un rapporto personale inteso come incontro fisico tra le persone e non con una web cam. Questo perchè l'intelligenza collettiva è alimetata anche dalle emozioni e dalle sensazioni che scaturiscono da confronto e/o scontro di idee fatto a visus. L'intelligenza connettiva non ha la necessità di incontrare fisicamente altre persone perchè l'apprendimento avviene direttamente sulle risorse della rete
brunella romano

Perché non saremo mai super-intelligenti - Corriere.it - 0 views

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    L'evoluzione tecnologica non è riferita solo alla parte meccanica ma sembra che oggi sia abbinata anche a quella umana dove assistiamo come nei film di fantascienza più spinti ad una mutazione genetica che va di pari passo con quella tecnologica. Infatti per la prima volta sentiamo parlare di bambini multitasking o adolescenti touch screan che pensano ed agiscono su più dispositivi contemporaneamente a differenza delle generazioni della fiine degli anni 90 che invece agiscono in monotasking.
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    L'evoluzione tecnologica non è riferita solo alla parte meccanica ma sembra che oggi sia abbinata anche a quella umana dove assistiamo come nei film di fantascienza più spinti ad una mutazione genetica che va di pari passo con quella tecnologica. Infatti per la prima volta sentiamo parlare di bambini multitasking o adolescenti touch screan che pensano ed agiscono su più dispositivi contemporaneamente a differenza delle generazioni della fine degli anni 90 che invece agiscono in monotasking.
brunella romano

Perché siamo diventati molto più intelligenti rispetto ai nostri antenati - C... - 1 views

  • Capaci di spostamenti veloci, garantiti da un buon tenore di vita, protetti da un efficiente sistema sanitario eccetera, siamo anche più abituati alla flessibilità del linguaggio, alla potenza dell'immagine, all'esercizio della logica - nonostante i ben noti difetti che si possono individuare nelle istituzioni e nei media. Così riusciamo ad adeguarci a forme di classificazione astratta (come quelle per gli animali: mammiferi, ovipari eccetera) o a ragionamenti del tipo «se... allora» (se non ci sono cammelli in tutta la Germania allora non ci sono nemmeno nella città tedesca di Brema) e proprio questo ci rende agili nel rispondere alla sfida di test che avrebbero fatto fare cattiva figura ai nostri nonni. Hanno probabilmente avuto un ruolo essenziale educazione e tecnologia nel non limitarsi al rudimentale «leggere, scrivere e far di conto» per venire sempre di più in contatto con testi sofisticati, magari utilizzando strumenti nuovi e affascinanti.
brunella romano

De Kerckhove - La Mente Accresciuta - Derrick - 9 views

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    Ho trovato online questo libro di Derrik de Kerckhove, intitolato "La Mente accresciuta". Inizialmente, come abbiamo studiato dalle video lezioni espone le tre ere del linguaggio attraverso una immagine molto curiosa. Raffigura le tre fasi distintive dell'evoluzione dell'uomo, linguaggio - orale,scritta ed elettronica. Il grafico ci mostra 1.700 generazioni che si sono servite del solo linguaggio, più in basso abbiamo 300 generazioni che hanno sviluppato una forma di scrittura e che evidenziano un cambiamento sociale. Ma guardando le ultime 35 generazioni, dall'introduzione della stampa in poi, innesca un mutamento evolutivo che ha portato anche all'uso dell'elettricità. Lettura e scrittura instradano il linguaggio nella mente in modo controllato, e consentono all'identità del lettore individuale di astrarsi in un'immagine di sé distaccata, destinata a riapparire proiettato su uno schermo ina ambienti simulati a tre dimensioni, per esempio Second Life. Inoltre, parla di una mente accresciuta, dello sviluppo tecnologico e delle implicazioni cognitive dell'uso di schermi e software, la rete dei tag, strategie cognitive individuali, il logos secondario, del problema leggere o non leggere. Colleghi Vi invito caldamente a leggere questo libro che allego.
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    Debbo dire che hai ragione sul libro, l'ho letto ed è davvero molto interessante. Tratta tutti i temi del corso. Veramente utile a focalizzarne il senso.
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    Grazie per la condivisione: il libro non solo riprende gli argomenti trattati da De Kerckhove nelle videolezioni, ma li approfondisce e fornisce nuovi spunti di riflessione. Leggendolo, mi è capitato di pensare alle tante azioni quotidiane che diamo per scontate: accendere un computer e connettersi è sicuramente molto più di un un clck fatto per passare il tempo, significa entrare nella vita di altre persone, consentendo loro di entrare nella nostra, conservando però un distacco grazie allo schermo, che fa barriera tra noi e gli altri. Credo che l'accrescimento della mente sia dovuto anche a questo: il fatto di avere questa barriera ci consente di essere contemporaneamente noi e qualcuno di diverso da noi, fornendoci magari un'audacia che in altre occasioni non avremmo avuto il coraggio di mostrare.
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    é vero il libro aiuta molto alla comprensione di questo tema, infatti penso che la mente cosiddetta accresciuta, è il risultato delle informazioni che derivano da internet, questo "bombardamento" modifica la mente rendendola più malleabile e più sensibile.-
brunella romano

Polaris II CGAR ' 97 - Materiali - A. Kaye : Apprendimento collaborativo basato sul com... - 1 views

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    Apprendimento collaborativo basato sul computer Anthony Kaye Da Tecnologie Didattiche N.4 , Autunno 1994, pag. 9-21 Una panoramica sulle idee, i metodi e gli strumenti dell'apprendimento collaborativo basato sul computer Introduzione: il contesto sociale e tecnologico Questo articolo cerca di definire un campo relativamente nuovo e promettente per l' uso dei computer e delle telecomunicazioni nell'educazione e nell'addestramento: l'apprendimento collaborativo basato sul computer, indicato da qui in poi con l'acronimo CSCL (Computer-Supported Collaborative Learning).
brunella romano

Apprendimento collaborativo supportato dal computer - 6 views

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    L'enfasi sull'approccio costruttivista, che considera l'apprendimento come processo sociale e costruzione attiva della conoscenza attraverso l'interazione tra pari, sta alla base del crescente interesse per le forme di apprendimento collaborativo supportate dalle nuove tecnologie
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    L'intelligenza collettiva è la valorizzazione di tutte le competenze individuali, alla ricerca della ricchezza della diversità dell'altro, attraverso uno spirito collaborativo proteso a "costruire insieme" a partire dalle differenze individuali. Secondo questa prospettiva, si può anche parlare di "interbrainframe" (De Kerckhove, 1999) vale a dire "inter-struttura mentale " o "struttura mentale determinata dalla messa in rete delle menti": considerando il continuo sviluppo delle tecnologie telematiche, è oggi possibile interconnettere le diverse strutture.
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    Al giorno d'oggi, anche grazie a nuove tecnologie e ai progressi crescenti, è stato possibile strutturare un processo di apprendimento costruttivista nell'ambito del quale ogni partecipante contribuisce attivamente al processo, trasferendo le proprie conoscenze e portando il proprio contributo al gruppo. Di conseguenza egli stesso beneficia delle conoscenze del gruppo stesso.
brunella romano

Dialoghi sulle psicotecnologie « La fenomenologia del nulla - 0 views

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    articolo fenomenologia nulla
Massimo Apicella

Multitasking transgenerazionale - 1 views

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    OLTRE IL GIARDINO Secondo il più recente Cross-Platform Report di Nielsen, gli statunitensi hanno trascorso oltre 34 ore davanti al televisore ogni settimana nel secondo trimestre del 2012, guardando trasmissioni tradizionali, dvd e giocando.
elisabetta scattolin

cognizione distribuita - 1 views

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    Ripensando agli studi che ho fatto precedentemente ho pensato al lavoro di Vygotskij gia nei primi anni del '900 e come sia attuale il suo pensiero riguardo agli artefatti culturali e l'importanza delle relazioni sociali nello sviluppo. Ho trovato questo materiale che ritengo interessante riguardo appunto la cognizione distribuita e la condivisione delle conoscenze. Il concetto di 'cognizione distribuita' propone un ampliamento del concetto di 'cognizione situata' in quanto prende in considerazione tutte le componenti materiali e immateriali dell'ambiente in cui si sviluppa l'apprendimento. L'idea di distributed cognition è utilizzata da Hutchins (1995) fin dalla metà degli anni '80 per spiegare la complessità dei processi di costruzione di conoscenza poiché si ritiene insufficiente l'interpretazione fornita dagli approcci convenzionali secondo i quali essi sono assimilabili a processi individuali di elaborazione di informazioni e, metaforicamente, localizzati nella mente della singola persona. L'approccio della distributed cognition enfatizza la natura 'distribuita' nel tempo e nello spazio dei fenomeni della cognizione ed estende l'ambito di ciò che è considerato cognitivo oltre il singolo individuo, riconnettendo l'attività del pensare con le risorse e i materiali presenti nel contesto sociale e culturale. Questa tesi può essere fatta risalire alla scuola storico-culturale sovietica la quale sosteneva che tutti i tipi di attività umana cosciente sono sempre formati con l'appoggio di strumenti esterni. Un primo contributo che ha fornito le basi per spiegare il costrutto di 'cognizione distribuita' è quello di Vygotskij (1974), il quale definendo il principio dell'organizzazione extracorticale delle funzioni mentali complesse, getta le basi per interpretare i processi mentali come fenomeni sociali. Secondo questa prospettiva, la conoscenza umana e la sua rappresentazione non è confinata nella mente di un individuo ma è presente negli altri, negli str
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    scusate mi sono accorta che l'articolo non è arrivato completo, provo a ripostarlo. Il concetto di 'cognizione distribuita' propone un ampliamento del concetto di 'cognizione situata' in quanto prende in considerazione tutte le componenti materiali e immateriali dell'ambiente in cui si sviluppa l'apprendimento. L'idea di distributed cognition è utilizzata da Hutchins (1995) fin dalla metà degli anni '80 per spiegare la complessità dei processi di costruzione di conoscenza poiché si ritiene insufficiente l'interpretazione fornita dagli approcci convenzionali secondo i quali essi sono assimilabili a processi individuali di elaborazione di informazioni e, metaforicamente, localizzati nella mente della singola persona. L'approccio della distributed cognition enfatizza la natura 'distribuita' nel tempo e nello spazio dei fenomeni della cognizione ed estende l'ambito di ciò che è considerato cognitivo oltre il singolo individuo, riconnettendo l'attività del pensare con le risorse e i materiali presenti nel contesto sociale e culturale. Questa tesi può essere fatta risalire alla scuola storico-culturale sovietica la quale sosteneva che tutti i tipi di attività umana cosciente sono sempre formati con l'appoggio di strumenti esterni. Un primo contributo che ha fornito le basi per spiegare il costrutto di 'cognizione distribuita' è quello di Vygotskij (1974), il quale definendo il principio dell'organizzazione extracorticale delle funzioni mentali complesse, getta le basi per interpretare i processi mentali come fenomeni sociali. Secondo questa prospettiva, la conoscenza umana e la sua rappresentazione non è confinata nella mente di un individuo ma è presente negli altri, negli strumenti e negli artefatti appartenenti all'ambiente. Difatti la conoscenza che una persona è in grado di utilizzare per affrontare le situazioni reali e risolvere problemi non è solo quella della sua struttura cognitiva (mente/memoria), ma anche in altre menti/memorie e prodotti
Massimo Apicella

Gartner: mobile, cloud, social le sfide per l'industria - 1 views

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    LA PREVISIONE Top Industry Predicts 2013: entro il 2015 i maggiori impatti delle nuove tecnologie sui processi di business Il social networking, le comunicazioni via mobile, il cloud computing e le informazioni saranno fattori particolarmente importanti nei prossimi anni per un'ulteriore trasformazione delle industrie, perché rappresentano vere e proprie sfide ai modelli e ai processi di business attuali e aprono la strada a una maggiore competizione.
Massimo Apicella

Smart tv, boom entro il 2016 - 1 views

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    LA PREVISIONE Gartner: gli apparecchi televisivi connessi destinati a rappresentare l'85% del mercato. Ma i produttori dovranno puntare tutto su funzionalità extra: come l'utilizzo da smartphone e tablet Entro il 2016 quasi l'85% di tutti gli apparecchi televisivi a schermo piatto prodotti nel mondo saranno Smart Tv: lo sostiene Gartner, specificando che si passerà dai 69 milioni di tv "intelligenti" di quest'anno a 198 milioni nel 2016.
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