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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged collaborativo

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Andrea Trombini

circa l'Apprendimento Collaborativo - 10 views

L'apprendimento collaborativo (Collaborative Learning) è una modalità di apprendimento che si basa sulla valorizzazione della collaborazione all'interno di un gruppo di allievi. Secondo la definizi...

#CollaborativeLearning

Elena Elena1

psicologia dell'apprendimento collaborativo - 11 views

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    Un testo che spiega l'apprendimento collaborativo in modo esemplare passando da varie fasi quali l'Interazione di gruppo, la Comunicazione mediata dal computer definendo gli strumenti della collaborazione fino alle reti creative. Tutti i cambiamenti dell'apprendimento da ieri ad oggi: dall'accumulazione di informazioni alla valorizzazione delle proprie connessioni.
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    Con la multimedialità abbiamo entità diverse coinvolte ovvero l'ambiente esterno, il contesto sociale e noi stessi. Vi è un apprendimento collettivo ovvero si apprende per mezzo egli altri, dagli altri con gli altri Vi è una collaborazione fra i membri del gruppo pertanto anche una soluzione cooperativa anche se a mio avviso risulta più difficile la decisione. Lavorare in gruppo si sa è molto più complesso. E' vero che c'è un'aggiunta di valore ma è anche vero che se non vi è una comunicazione efficace l'obiettivo è difficile da raggiungere. Vi è pertanto un buil-on sulle idee altrui che non è semplice. Possiamo dire però che la conoscenza è sociale non più individuale è condivisa in una enorme rete. Vi è sicuramente un cambio di modalità di apprendimento che è diventato sociale
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    mi piace molto la frase che diceva McLuhan: "se tutte le nostre tecnologie sono estensione del nostro corpo, l'elettricità è l'estensione del nostro sistema nervoso"
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    Caratteristiche dell'apprendimento collaborativo Un esercizio di apprendimento in gruppo si qualifica come apprendimento cooperativo se sono presenti i seguenti elementi: 1 - Positiva interdipendenza: i membri del gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri per raggiungere lo scopo. Se qualcuno nel gruppo non fa la propria parte, anche gli altri ne subiscono le conseguenze. Gli studenti si devono sentire responsabili del loro personale apprendimento e dell'apprendimento degli altri membri del gruppo. . 2 - Interazione: benché parte del lavoro di gruppo possa essere spartita e svolta individualmente, è necessario che i componenti il gruppo lavorino in modo interattivo, verificandosi a vicenda la catena del ragionamento, le conclusioni, le difficoltà e fornendosi il feedback. In questo modo si ottiene anche un altro vantaggio: gli studenti si insegnano a vicenda. 3 - Attività diretta: tutti gli studenti in un gruppo devono rendere conto per la propria parte del lavoro e di quanto hanno appreso. Ogni studente, nelle prove di esame, dovrà rendere conto personalmente di quanto ha appreso 4 - Uso appropriato delle abilità nella collaborazione: gli studenti nel gruppo vengono incoraggiati e aiutati a sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, la leadership, la comunicazione, il prendere delle decisioni e difenderle, la gestione dei conflitti nei rapporti interpersonali. 5 - Valutazione del lavoro: i membri, periodicamente valutano l'efficacia del loro lavoro e il funzionamento del gruppo, ed identificano i cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza. In particolare l'interdipendenza positiva è un elemento essenziale del Cooperative Learning e nasce quando una persona percepisce di essere vincolata ad altre per il perseguimento di un proprio obiettivo. L'interdipendenza può essere oggettiva o soggettiva: è oggettiva quando l'attività prevede necessariamente la collaborazione dei membri di un gruppo (es. in una squadra di calcio è oggettivame
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    Interessante testo dove si evidenzia l'apprendimento come un cerchio dove ognuno dà il proprio contributo, l'app collaborativo è basilare per lo sviluppo delle tecnologie telematiche, le informazioni sono condivise e valutate, questo porta a contestualizzare e verificare i contributi di ogni soggetto in un unico sistema di apprendimento online, nel senso che dalla moltitudine delle info si sfocia ad una informazione individuale generalizzata.
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    Le slide, incentrate sull'apprendimento didattico, schematizzano efficacemente il percorso da ambienti di apprendimento "tradizionali" (imparare "per mezzo di altri" e "dagli altri") ad un ambiente collaborativo (imparare "con" gli altri). Distinguendo ulteriormente, in quest'ultimo caso, le situazioni che prevedono una più semplice "sincronizzazione" degli interventi dei singoli, da quelle in cui si richiede una reale cooperazione finalizzata alla produzione di risultati condivisi. Cioè l'aggiunta di valore apportata dal singolo all'interno del gruppo che da luogo all'apprendimento collaborativo. Alla tecnologia è implicitamente riconosciuto un ruolo "connettivo" nella costruzione dell'intelligenza, oltre a quello più scontato di ampliamento delle comunità. Forse meno, però, l'importante ruolo di agente attivo nella modificazione dei processi cognitivi.
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    Una presentazione efficace e schematica. Vengono richiamati alcuni assiomi base dell'apprendimento collaborativo e del problem solving in gruppo. Interessante il diagramma dei livelli dell'interazione.
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    L'apprendimento collaborativo fa riferimento a comunicazione mediata dal computer, si basa sulla valorizzazione, dall'imparare dagli altri, imparare con gli altri, condividere, mettere insieme competenze. Ho trovato interessante e soprattutto un modo facile e originale per trattare di apprendimento e comunicazione.
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    Purtroppo non riesco a ritrovare un articolo letto su Focus qualche tempo fa, che confermava il miglioramento dello stile, delle conoscenze grammaticali e lessicali degli adolescenti (e non) che abitualmente fanno uso di tecnologie per interagire con il mondo. L'articolo spiegava che il fatto di "pubblicare" commenti/pensieri/informazioni, incrementa la motivazione nello scrivere meglio.
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    penso che anche i nuovi giochi "ruzzle" e "4 immagini e una parola" siano una specie di apprendimento collaborativo: in assenza della risposta si può chiedere e accettare suggerimenti in rete...
Barbara De Sieno

L'Apprendimento Collaborativo in rete nell'esperienza del Nettuno - 10 views

    • Barbara De Sieno
       
      Riporto uno dei lavori scritti dal ns. rettore sul'argomento dell'apprendimento collaborativo in cui vengono riportate sinteticamente alcune delle teorie più significative sul valore psicopedagogico dell' apprendimento collaborativo. Teorie nate prima dello sviluppo delle reti telematiche e che oggi sono facilmente applicabili anche per realizzazione di processi di apprendimento collaborativo in rete ed esposto il modello didattico del NETTUNO. Buona lettura.
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    Negli ultimi anni, l'applicazione delle tecnologie telematiche nell'insegnamento a distanza ha permesso di realizzare processi di apprendimento collaborativo, dando luogo a modelli di insegnamento/apprendimento caratterizzati essenzialmente da: Comunicazione bidirezionale e interattività; Libero scambio di informazioni; Circolazione di idee in maniera sincrona e asincrona.
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    Collaborative learning Ho trovato molto interessante e con pieno riscontro oggettivo, la relazione della Prof.ssa Garito, circa "l'Apprendimento Collaborativo". La mia condizione di lavoratore full-time e la mia età (53 anni), non facevano pensare che potessi riprendere gli studi universitari così impegnativi, non solo per le ore da dedicare ai libri, ma soprattutto per il tempo necessario per frequentare le lezioni in Facoltà. Ma il mio desiderio di completarmi culturalmente, mi spinse ad iniziare nel 2010 l'avventura dell'università tradizionale, mettendo in preventivo un percorso di studio molto più lungo dei tre anni previsti. La pur scarsa frequentazione l'ho svolta utilizzando giorni di ferie con disappunto della mia famiglia, gli incontri con i docenti sempre molto sofferti per il tempo risicato sottratto alla mia pausa pranzo, difficoltà di raggiungere la facoltà per traffico e posto macchina, lo studio procedeva con "navigazione a vista", senza ben sapere cosa studiare e ciò che si doveva approfondire. Ebbi però la soddisfazione di superare un esame e un esonero, ma sentivo il peso di troppa sovrapposizione di impegno lavorativo, famigliare e di studio. Dopo qualche mese ebbi l'occasione dalla mia azienda di iscrivermi all'università Uninettuno, onestamente mi spaventava l'idea di non avere un contatto diretto con i docenti, i tutor, la segreteria e i miei compagni di studio. Dopo qualche giorno di esplorazione del sito, dei servizi a disposizione, della struttura organizzativa mi resi conto che Uninettuno mi offriva la possibilità di studiare comodamente, di ottimizzare i tempi della mia giornata e quindi non sottrarre granché ai miei famigliari, finalmente potevo studiare con la tranquillità di organizzare senza affanni la mia scaletta per prepararmi agli esami. La più grande comodità è data dalla possibilità della formazione in modalità diacronica, poter usufruire delle lezioni quando e da dove si vuole, infatti io
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    Anche per me è stato illuminante l'incontro con Uninettuno quando me mi fu segnalata dalla mia scuola di counseling. Era già da alcuni anni che maturavo il desiderio di approfondire lo studio della psicologia oltre a ciò che avevo imparato nella formazione in counseling e nelle altre formazioni in tecniche psico-corporee che da anni propongo. Quella della psicologia scientifica rimaneva però soltanto una passione perchè non ritenevo possibile affrontare un impegno simile da adulto e lavoratore. Le materie mi attiravano così tanto che tutti gli anni cercavo di frequentare da auditore un pò di lezioni e corsi presso la facoltà di Genova, in particolare ricordo con piacere il laboratorio a tecniche attive di role play. Quindi quando presi visione della proposta Uninettuno non ci pensai due volte ad iscrivermi subito e non mi sono affatto pentito visto che sono arrivato all'ultimo anno riuscendo a conciliare senza particolare sforzo studio, vita privata e lavoro, grazie soprattutto alla possibilità di seguire le videolezioni ad orario libero e quindi in modalità diacronica. Quindi ringrazio e mi complimento anche io con Prof.ssa Garito per questo progetto di grande utilità sociale.
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    Uninettuno- l'università adatta ai miei ritmi e alla mancanza di tempo , ma ciò non vuol dire meno impegnativa,anzi, visto le richieste dei tutor esigenti per l'ammissione agli esami, direi che questa università mi fa sudare ! Ma va bene così ! Mi piace ! Mi affianco ai ringraziamenti di Riccardo: grazie !
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    Sicuramente è stata un innovazione molto utile nel senso che grazie alla nuova piattaforma telematica si è messo in campo un nuovo approccio pedagogico e questo ha dei vantaggi non indifferenti, seguire le università in maniera telematica é molto utile perché ci si può organizzare lo studio come meglio si crede e in più possiamo apportare dei contributi creando così un apprendimento collaborativo in rete, dando un'informazione e ricevendone un'altra da altri utenti.
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    In effetti,è da eliminare il luogo comune secondo cui chi frequenta a distanza possa studiare poco e sostenere esami relativamente semplici. In molte telematiche è possibile ricevere una didattica di qualità che non ha nulla da invidiare ad atenei prestigiosi. Non è un caso, inoltre, che al giorno d'oggi quasi tutte le università tradizionali ricorrano a spazi online legati allo specifico corso dove i docenti caricano slides proiettate a lezioni o dispense digitali. Inoltre buona parte di queste stesse università si affida al e-learning per lo svolgimento di master e corsi di perfezionamento.
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    Nel testo viene fatto riferimento alle teorie costruttiviste che mettono in evidenza l'importanza, per l'apprendimento a distanza attraverso le reti telematiche, della creazione di ambienti che rendano possibile l'apprendimento stesso in forma collaborativa ed attiva. Particolare attenzione va rivolta al contesto, che deve essere simile alle situazioni reali e rendere agevole, attraente e coinvolgente la partecipazione, alla costruzione, che deve permettere la creazione di spazi idonei per comunicare e riflettere, alla collaborazione, che diviene uno strumento per l'apprendimento grazie proprio allo scambio e confronto di informazioni e opinioni ed al loro approfondimento, ed alla conversazione, fondamentale per l'elaborazione del significato. I sistemi telematici offrono la possibilità di agire in modalità sincronica, mettendo in contatto nello stesso momento i partecipanti, o diacronica offrendo, in qualunque momento ed ovunque sia tecnicamente possibile, l'accesso per lo sviluppo del processo di apprendimento in base ai propri tempi ed alle proprie esigenze. Ne è un esempio il modello didattico di Uninettuno.
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    buonasera, sono lavoratrice full time , ho una famiglia e sono già laureata in matematica alla Sapienza di Roma.Si è parlato fino ad ora degli aspetti positivi delle Uniiversità telematiche , ma ci sono anche aspetti negativi . Per me non è stato facile adattarmi al metodo dell'Università telematica. Se da una parte, posso ascoltare le lezioni quando e dove desidero, dall'altra non ho un rapporto diretto imminente con il docente mentre spiega . Mi manca l'avere la possibilità di chiarire eventuali dubbi nell'imminente , cioè mentre si ascolta la lezione. Mi manca il socializzare direttamente con le persone che seguono il tuo stesso corso . Mentre nell' Università la Sapienza, ho conosciuto persone che sono diventati i miei compagni di studio , in questa Università telematica ti senti sola . Non si ha modo di poter creare un gruppo di studio a meno che tu non conosca già le persone prima di segnarti all'Università telematica
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    L'applicazione delle tecnologie nell'insegnamento ha reso possibile l'apprendimento a distanza che anni fa era impensabile, cosí come la possibilitá di apprendere in modo collaborativo e comunicare in modo estremamente efficiente. In questo sicuramente la tecnologia ha portato un grande miglioramento danto possibilitá anche a chi non poteva spostarsi.
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    Credo che le tecnologie al giorno d'oggi siano uno degli strumenti più potenti per educare, informare ed apprendere. Esse hanno dato la possibilità di istruirsi e formarsi anche a chi magari prima faticava. Lo si può fare seguendo i propri ritmi, il proprio metodo, trovandosi in diverse aree geografiche, vivendo diverse condizioni lavorative e familiari. Se dovessi riassumere le caratteristiche che più ritengo importanti di una piattaforma di apprendimento telematico, come lo è l'università Uninettuno, direi: libertà di organizzazione, sostegno tra colleghi, ampia disponibilità di contenuti.
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    Il modello di apprendimento collaborativo e a distanza di Uninettuno offre la possibilità di studiare usando canali diversi dalle università di impostazione classica, mi ha dato la possibilità a quasi 50 anni di re introdurmi nello studio. Una modalità completamente diversa. Una riflessione che faccio è che la scelta di iscrivermi ad una università telematica è avvenuta anche dopo una esperienza tramite corsi online gratuiti di EduOpen (corsi MOOC), è un progetto creato da un network di università italiane, e forse non solo, per la diffusione della conoscenza, con una facile accessibilità ad un percorso di tuo interesse. Questa scoperta dei MOOC mi ha predisposto cognitivamente ad intraprendere un percorso più strutturato come quello offerto da Uninettuno, che fra l'altro è stata pioniera di questo tipo di modalità di apprendimento. Lo spunto di riflessione è che la scelta di iscrivermi ad Uninettuno è stata postuma ad un mio "training" e utilizzo della tecnologia che mi ha dato sicurezza nelle mie capacità di apprendimento, capacità di saper usare strumenti e apparati diversi dai libri. Molte persone over 50 non accedono a questo tipo di modalità di studio, non per incapacità, ma per senso di inadeguatezza, manca un senso di auto efficacia nell'uso del web come strumento di apprendimento. Nel mio piccolo cerco di sostenere la divulgazione di nuove metodologie di studio quando incontro persone che vorrebbero riprendere gli studi anche in età avanzata, e sento delle resistenze dovute a paura di sentirsi inadeguati. Inoltre il modello di apprendimento collaborativo è di grande aiuto e sostegno proprio a persone che sentono di dover affrontare una sfida che non è solo determinata dai contenuti della materia ma dalla modalità. Il messaggio che offro è " Non sarete soli". L'assenza di competitività all'interno dei gruppi di studio di Uninettuno, il sostegno reciproco, per come uno può' e nella misura in cui lo può dare, è fonda
mpuricelli

Apprendimento collaborativo - Wikipedia - 4 views

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    La tematica dell'apprendimento collaborativo è tratta da Wikipedia. L'articolo dà una definizione di apprendimento collaborativo, descrive gli strumenti utilizzati in questa specifica modalità di apprendimento, sottolinea l'importanza della figura del Tutor come mediatore tra docente e gli studenti.
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    Apprendimento che si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di persone che collaborano, attraverso un lavoro di approfondimento e di apprendimento che porterà alla costruzione di nuova conoscenza. Nuova visione pedagogica e didattica
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    che credo si possa inserire nel più ampio "contenitore" dell'apprendimento significativo
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    Studiando la struttura di un apprendimento che possa essere definito collaborativo, mi sovviene il più ampio quadro dell'apprendimento significativo. Quest'ultimo venne teorizzato da molti studiosi, come Ausubel e Novak, che evidenziarono come fosse necessaria la collaborazione tra gli attori dell'apprendimento per far si che questo fosse una re-interpretazione delle conoscenze trasmesse dal docente mediante opportuni stimoli, e che ogni discente si appropri di un capitale conoscitivo ritracciabile nella sua memoria a lungo termine e nelle sue produzioni didattiche caratterizzate da creatività (identificata come il più alto livello di apprendimento in quanto permette e stimola la scoperta). Senza la collaborazione e condivisione presenti in apprendimenti collaborativi non ci sarebbero quindi apprendimenti significativi.
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    È importante puntualizzare secondo me la differenza tra apprendimento collaborativo e cooperativo che non sono sinonimi: apprendere in modo cooperativo presuppone una divisione dei compiti tra i componenti che fanno parte del team, mentre quello collaborativo prevede uno sforzo unico, collettivo per raggiungere l'obiettivo. L'apprendimento collaborativo favorisce l'inclusione, dando valore alla diversità di ogni individualità e prepara i discenti al confronto critico, permettendogli di fare valere le proprie idee e, allo stesso tempo, essere capaci di cambiare il proprio punto di vista. L'apprendimento collaborativo favorisce lo sviluppo di competenze di leadership, di public speaking e di ascolto, fondamentali per quanto riguarda la crescita personale e quella formativa o lavorativa, rende consapevoli i collaboratori dei propri punti di forza e delle proprie lacune e di come si possa colmarle. In azienda ,migliora il rendimento e il coinvolgimento dei dipendenti, agevolando il loro rapporto con la stessa. Dal lato didattico si è dimostrato particolarmente efficace in situazioni in cui è necessario risolvere un problema (problem solving). Ragionare, condividere ed esplicitare ed esporre le proprie competenze tacite, favorisce il raggiungimento di una soluzione efficace. In questo processo i partecipanti riescono a dare un nuovo significato alle conoscenze integrandole con quelle già possedute in un contesto nel quale per raggiungere il risultato finale è necessario il ruolo e l'impegno di tutti i membri del gruppo, interdipendenti fra di loro.
Giovanni Acunzo

PROGETTI DI APPRENDIMENTO COLLABORATIVO IN RETE - 17 views

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    Descrizione di un proggetto di apprendimento collaborativo. In questa pagina ci vengono proposte, in maniera analitica, le fasi di realizzazione di un proggetto di insegnamento a distanza tra persone che attraverso la rete collaborano in un processo di apprendimento, come avviene ad esempio nell'UNIU.
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    Articolo semplice e schematico. Indubbiamente un percorso di apprendimento di questo tipo non può che risultare vincente se riesce a soddisfare tutte, o la maggior parte, delle sue caratteristiche. Sono dell'idea che imparare in questa modalità porti ad una maggiore conoscenza degli argomenti in discussione e soprattutto ad una maggiore "durata" di quello che impariamo.
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    Molto chiaro quest'articolo. Interessante la parte in cui se spiega come produrre un progetto collaborativo. Mi ricorda (anche se manca la parte dell' "Implementation", un richiamo al modello ADDIE)
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    Articolo molto chiaro, spiega i concetti in maniera fluida e dettagliata. Trovo questo metodo molto promettente se applicato nella maniera corretta (ovviamente non deve rimpiazzare il metodo classico, ma affiancarsi ed integrarlo). Trovo, inoltre, questo articolo molto pertinente a questo corso ed università, come ultima cosa ho trovato interessante il suggerimento per il software da usare per il test di profitto (potrebbe essere di aiuto in futuro per me od altri).
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    Articolo molto interessante e molto dettagliato nel descrivere tutti i passaggi di un apprendimento collaborativo.
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    Articolo veramente esaustivo, apprendimento collaborativo in rete da incentivare, in maniera tale che la tecnologia sia utilizzata nella giusta maniera.
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    Articolo molto interessante, dettagliato e con una descrizione de vari passaggi precisa e completa. Mi ha però colpita la differenza tra l'apparente semplicità della descrizione e la complessità nel mettere in pratica quanto elencato e spiegato.
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    Articolo molto bello, esaustivo ed interessante, grazie per il contributo
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    Articolo pertinente all'argomento dell'Apprendimento Collaborativo, ci propone un ampia visione sul come progettare e mettere in atto una fase di apprendimento Collaborativo nelle classi. Presenta una valida linea guida che un insegnante potrebbe utilizzare per rendere l'esperienza scolastica degli alunni più dinamica, motivandoli ad apprendere collaborando.
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    Articolo semplice, interessante ed educativo, il quale ci insegna i passaggi di un apprendimento collaborativo per rendere un'esperienza d'insegnamento dinamica e facile da seguire. I progetti collaborativi non solo utili per la scuola, ma anche per il lavoro e in generale per la vita, sono molto soddisfatta di averlo letto.
rosa maria tafuri

L'apprendimento collasorativo. - 10 views

Le nuove tecnologie enfatizzano la dimensione di condivisione del sapere; le informazioni telematiche si focalizzano sull'esperienza soggettiva, processi mediante i quali si costruisce l'apprendime...

comunicazione intelligenza condivisione cooperazione

Marco Tambara

CSCL - An historical perspective - 1 views

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    Apprendimento collaborativo con supporto del computer - Un prospetto storico. Un saggio di G.Stahl,T. Koschmann, D. Suthers G. Stahl è un ricercatore e docente della Drexel University di Philadelphia, si occupa di scienze informatiche. Timothy Koschmann è professore associato presso il Dipartimento di Educazione Medica alla Southern Illinois University School of Medicine. D. Suthers è docente di scienze informatiche alla University of Hawai'i a Manoa. Il saggio ripercorre le tappe storiche dell'apprendimento collaborativo con supporto del computer, analizzando il metodo di insegnamento e gettando uno sguardo verso le evoluzioni future. Apprendimento collaborativo e individuale L'apprendimento collaborativo coinvolge gli individui come membri del gruppo, ma comporta anche fenomeni come la negoziazione e la condivisione di significati, tra cui la costruzione e la manutenzione delle concezioni comuni di attività, che vengono eseguite in modo interattivo nei processi di gruppo. L'apprendimento collaborativo coinvolge l'apprendimento individuale, ma non è riducibile ad esso. Il rapporto tra la concezione dell'apprendimento collaborativo come un processo di gruppo rispetto a una forma di aggregazione e di cambiamento individuale è nodo centrale del CSCL. Studi precedenti di apprendimento in gruppo hanno trattato l'apprendimento come un processo fondamentalmente individuale. Il fatto che gli individui hanno lavorato in gruppo è stato trattato come una variabile contestuale che ha influenzato l'apprendimento individuale. In CSCL, invece, l'apprendimento viene analizzato come un processo di gruppo; nell'analisi dell' apprendimento sia l'individuo che il gruppo sono necessari. Questo è ciò che rende metodologicamente unico CSCL. In una certa misura, CSCL è emerso in reazione a precedenti tentativi di utilizzare la tecnologia nell'insegnamento e di precedenti approcci per comprendere i fenomeni di collaborazione con il tradizionale metodo delle scienze
elena mitu

apprendimento collaborativo - 1 views

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    Parlare di apprendimento significa innanzitutto parlare di cambiamento: cambiamento delle conoscenze (che possono aumentare, essere ristrutturate e/o modificate), dei modi di apprendere, dei comportamenti. Tale cambiamento avviene attraverso un processo che può coinvolgere i discenti sia singolarmente (es. lezione frontale) che in gruppo. Numerose sono inoltre le modalità di apprendimento che possono essere proposte ai gruppi in formazione, scegliendole in base alle caratteristiche dei discenti e/o dei contenuti, agli obiettivi del percorso, etc. Nello specifico, i tavoli interattivi di Practix supportano la formazione in piccolo gruppo offrendo un setting favorevole al cosiddetto "apprendimento collaborativo", declinabile a seconda degli obiettivi del cliente attraverso i vari modelli e le varie sfumature di tale modalità formativa. Nell'apprendimento collaborativo un gruppo di discenti collabora per raggiungere un obiettivo comune e condiviso, attraverso un processo di approfondimento e di riflessione critica sui contenuti proposti dal formatore (o da chi conduce l'evento formativo). La modalità dell'apprendimento collaborativo si può descrivere attraverso alcune caratteristiche generali: Risorse comuni: i materiali, la documentazione, gli eventuali strumenti che possono/devono essere utilizzati sono divisi tra i discenti in modo da favorire la partecipazione di tutti e la presa di responsabilità di ciascuno rispetto alla propria parte di attività; Obiettivi dell'intero processo devono essere chiari e condivisi, strutturati in modo da rendere necessaria l'interdipendenza tra i discenti per il loro raggiungimento; L'intero processo di apprendimento richiede l'esercizio di abilità sociali quali la capacità di contrattazione, la coordinazione di competenze e attitudini differenti, la gestione della leadership, etc.; La valutazione delle varie fasi ha carattere sia collettivo che individuale e si focalizza sui contenuti, sul metodo e
Bruno Matti

Home: ISTAC - Istituto per l'Apprendimento Collaborativo - 4 views

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    A partire da Vygotskij e attraverso Bruner l'apprendimento non è il risultato di un passaggio o di una trasmissione diretta di nozioni ma è una co-costruzione sociale che si realizza attraverso la mediazione
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    Questo contributo sottolinea il concetto, proposto durante il corso, di co-costruzione sociale, quale fondamento dell'apprendimento collaborativo. Giustamente individua Vygotskij da un lato con il concetto di sviluppo prossimale e Bruner dall'altro con la sottolineatura del contesto sociale, in particolare quello scolastico per l'apprendimento, quali due innovatori del concetto di apprendimento, dal momento che ne sottolineano l'aspetto sociale rispetto a quello individuale proposto da autori precedenti. Le poche informazioni sono corrette, ma a mio giudizio la definizione manca delle fondamentali caratteristiche di collaboratività, di comunione e condivisione di obiettivi propria di un apprendimento collaborativo, facilitato dal nuovo medium tecnologico di Internet, come avviene ad esempio in questo sito, dove tutti collaborano per ampliare la propria cultura e quella altrui. Infine non è molto chiaro il concetto di mediazione finale, che personalmente avrei preferito fosse spiegato meglio.
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    L'Apprendimento collaborativo è quanto di più utile ci possa essere nella società moderna. Benchè fosse utilizzato molto tempo prima, oggi è diventato quasi un dogma potendo disporre di sistemi tecnologici che ampliano questa forma di conoscenza e apprendimento. Perfettamente in linea con le nozioni centrali del corso di Psicotecnologie.
mchecchini

Apprendimento collaborativo basato sul computer - 0 views

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    L'articolo in questione offre una panoramica dettagliata circa l'apprendimento collaborativo basato sul computer conosciuto anche con l'acronimo CSCL e cioè Computer-Supported-Collaborative-Learning. L'articolo nella prima parte si concentra sulla nozione di apprendimento collaborativo che è riassunta bene dalla definizione di Schrage, secondo la quale è "il desiderio di costruire nuovi significati del mondo attraverso l'interazione con altri e la comunità collaborativa diventa un mezzo sia per conoscere se stessi, sia per esprimere se stessi". Vengono individuate le 3 tipologie di tecnologie atte a fornire ambienti software per supportare le attività di gruppo finalizzate all'apprendimento collaborativo, tra cui i sistemi di comunicazione sincroni (es. testo-audio), asincroni (es. posta elettronica-computer) sistemi per la condivisione di risorse sincroni (es. condivisione dello schermo, lavagna elettronica), asicroni (accesso a files e banche dati) e sistemi di supporto a processi di gruppo (sistemi per la gestione dei progetti, calendari condivisi, strumenti per la generazione di idee e discussione sulle stesse. La mediazione tecnologica influisce pertanto in modo significativo sull'interazione educativa e sulle relazioni interpersonali favorendo una concezione di pedagogia non piu' unilaterale tra docente e discente in cui il docente è soggetto attivo del processo educativo ed il discente è soggetto passivo nell'acquisizione di nozioni, ma di una pedagogia attiva in cui il docente è un facilitatore non solo dell'acquisizione di nuove conoscenze, ma una facilitatore di nuove interazioni formali ed informali nel gruppo dei discenti finalizzate ad un apprendimento significativo. L'autore infine pone l'attenzione sul fatto che attraverso questi strumenti tecnici di mediazione non si puo' riprodurre in toto il modello di una classe "face to face" e pertanto gli ambienti di CSCL dovranno fornire indicatori effettivi di telepresenza, nel caso ad es. di utilizzo
Romina Mandolini

Apprendimento Collaborativo - 4 views

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    Questo documento raccoglie gli atti di una conferenza su McLuhan, dello scorso anno a Barcellona. il capitolo che segnalo "Education beyond the book", sull'apprendimento collaborativo, raccoglie i contributi delle università di tutto il mondo (da pag.132 a pag 307). Con i nuovi media, gli individui ridisegnano nuove dimensioni sociali e collaborative nelle quali condividono, creano, ricreano le conoscenze. E' il processo d'intelligenza connettiva, in cui oltre il contenuto, occupa un ruolo fondamentale il modo attraverso il quale le persone apprendono. Selezionano, analizzano, filtrano, condividono, commentano, modellano e rimodellano l'enorme quantità di dati e risorse digitali. Non ci sono più barriere, neanche tra insegnanti e studenti. Questi sono parte attiva di un processo di autoproduzione di contenuti, che non conosce più limiti spazio temporali. Segnalo: "'Everything About the Past': Wikipedia and History Education", su come gli studenti creano il loro sapere. "Social Networking in Second Language Learning", sull'apprendimento collaborativo delle lingue straniere. "Realizing McLuhan's Dream in the21st Century Classroom", un progetto per giornalisti. "Knowledge Isles in an Open Access World:The Open Archipelago Project" , progetto di convergenza digitale tra università, biblioteche e centri di ricerca, fruibile da diverse piattaforme. Oltre quelli citati consiglio di leggere tutti gli articoli. Uno splendido contributo, necessario a comprendere l'estensione e l'importanza significativa, di questo campo di ricerca.
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    Sottolineo la accuratezza delle informazioni segnalate dell'amica Romina. In particolare l'accuratezza e completezza delle informazioni del documento sono rese immediatamente fruibili dalla sua snella presentazione.
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    Wikipedia è per antonomasia il principale prodotto della cultura collaborativa condivisa. Il prof. Eco ha denominato gli utenti di wikipedia "folla motivata" e alza la guardia sulla sua attendibilità. Forse si troverebbe d'accordo con McLuhan quando dice "La tendenza generale di tutta la comunicazione moderna,che si tratti di giornalismo o di pubblicità o di arti vere e proprie, non è più la formulazione di concetti ma solo la partecipazione a un processo".
astrobaldo

esercizi di psicotecnologie - 2 views

ESERCIZI DI PSICOTECNOLOGIE Psicotecnologie definizione Branca della psicologia generale che s'interessa dell'aspetto cognitivo delle tecnologie come il linguaggio. Le psicotecnologie indaga...

started by astrobaldo on 02 Jul 24 no follow-up yet
Sergio Migliorati

Apprendimento collaborativo basato sul computer - 2 views

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    utile testo in cui i evince come il computer abbia una forte componente per l'apprendimento collaborativo, e come usare efficacemente la comunicazione mediata dalla tecnologia.
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    L'apprendimento collaborativo analizzato dalle basi teoriche alle prime declinazioni tecnologiche.
brunella romano

Polaris II CGAR ' 97 - Materiali - A. Kaye : Apprendimento collaborativo basato sul com... - 1 views

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    Apprendimento collaborativo basato sul computer Anthony Kaye Da Tecnologie Didattiche N.4 , Autunno 1994, pag. 9-21 Una panoramica sulle idee, i metodi e gli strumenti dell'apprendimento collaborativo basato sul computer Introduzione: il contesto sociale e tecnologico Questo articolo cerca di definire un campo relativamente nuovo e promettente per l' uso dei computer e delle telecomunicazioni nell'educazione e nell'addestramento: l'apprendimento collaborativo basato sul computer, indicato da qui in poi con l'acronimo CSCL (Computer-Supported Collaborative Learning).
ester mangone

SOCIAL NETWORK E APPRENDIMENTO COLLABORATIVO | Crescere insieme….in rete - 1 views

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    l'apprendimento collaborativo è una metodo di apprendimento molto diffuso nel web, Collaborare attraverso il computer vuol dire lavorare insieme, il che implica una condivisione di compiti che sono il risultato di un'azione di gruppo. Questo favorisce e stimola lo scambio di saperi in un modo più semplice e per tutti.
Ianni Luisa

Apprendimento Collaborativo - 0 views

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    L'articolo punta l'attenzione all'apprendimento collaborativo, detto anche "cooperative learning", argomento che seppur concettualizzato da anni è difficile da mettere in pratica. Viene puntato il dito proprio al sistema educativo che fino ad oggi non è stato in grado di mettere in atto i sistemi di apprendimento collaborativo. Il Web invece, che per sua natura è collaborativo, può essere lo strumento ideale per dare spazio ad un apprendimento diverso, meno impostato sull'istituzionalismo scolastico e mentalmente più aperto.
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