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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged #psicotecnologie

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Marco Tambara

OpenViBE: il primo software per comandare il computer col pensiero - 5 views

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    Un'applicazione pratica delle psicotecnologie. Presentazione video di openVibe. OpenVibe è una piattaforma software dedicata alla progettazione e l'uso delle interfacce mente-computer. E' un software per il monitoraggio dei segnali neurali in tempo reale. Può essere usato per acquisire, filtrare, classificare e visualizzare i segnali del cervello in tempo reale. OpenViBE trova i suoi principali campi di applicazione in medicina (assistenza a persone disabili, biofeedback in tempo reale, neurofeedback, diagnosi in tempo reale), multimedia (realtà virtuale, video giochi), robotica e tutte le altri campi di applicazione relativi alle neuroscienze in tempo reale.
Marco Tambara

Psicotecnologie per l'autonomia - 5 views

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    Un documento di Danilo Amadei sull'applicazione pratica delle psicotecnologie. L'autore prospetta una tecnologia accessibile che possa essere di ausilio per "tutti". Una tecnologia che vada incontro anche alle persone più svantaggiate e che possa semplificare la vita. Una tecnologia che possa essere veramente utilizzata da tutti e non solo ammirata.
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    Concordo con l'autore che la tecnologia deve corrispondere al concetto di usabilità e portare al progresso sociale e collettivo. La tecnologia vista non come un punto di arrivo, ma di partenza e che venga interpretata come strumento di sviluppo e non come un mero business.
andrea pidoto

Psicotecnologia - definizione (merriam-webster) - 9 views

Definition of Psychoetchnology 1 The application of psychological methods and results to the solution of practical problems especially in industry L'applicazione di metodi psicologici e i ...

#Psicotecnologie psicotecnologie psychoetchnology

roberto de luca

Psicotecnologie - 8 views

Psicotecnologia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Abbozzo psicologia Questa voce sull'argomento psicologia è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Seg...

Psicotecnologie

started by roberto de luca on 24 Sep 12 no follow-up yet
Pamela Rogiani

SW gratuito Free Mind per costruire le mappe - 3 views

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    le mappe sono molto efficaci perchè sfruttano il medesimo meccanismo di funzionamento del cervello, basato su associazioni mentali Il pensiero radiante si combina benissimo con la tecnica delle mappe. Il software che utilizzo per costruire le mappe è gratuito e si chiama free mind, consente di creare le mappe attraverso il computer. Questi sw sono comodi perchè permettono di determinare il colore e la lunghezza dei rami e dei sottorami. L'uso dei colori è molto importante perchè danno la possibilità di stimolare il nostro emisfero creativo
Maurizio Aucone

definizione di Psicotecnologie - 1 views

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    Trovo interessante la "riduzione" di Mirco Franceschi del saggio di Pierre Lévy: "L'intelligenza collettiva, per una antropologia del cyberspazio". Si parla di "psicotecnologie" per indicare un nuovo modo di accedere alle informazioni, le quali agiscono a livello cognitivo-celebrale nel singolo, mentre in ambito collettivo Levy lintroduce il concetto di "Intelligenza collettiva" di fatto superiore a quella dei singoli e che, prima dell'avvento di internet, non poteva nemmeno essere concepita. Levy asserisce: "Bisogna, innanzitutto, riconoscere che l'intelligenza è distribuita ovunque ci sia umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo attraverso le nuove tecniche, e mettendola soprattutto in sinergia. Oggi, se due persone distanti sono a conoscenza di due dati complementari, per il tramite delle nuove tecnologie possono entrare in comunicazione l'una con l'altra e scambiare il loro sapere, in una parola sola: cooperare. È questa, detto in modo molto generale, l'intelligenza collettiva. Il concetto viene ampliato con De Kerckhove e le teorie delle "intelligenze connettive" che, come suggerisce il termine stesso, sottolinea l'importanza della connessione, del collegamento, della messa in relazione delle intelligenze, ne sottolinea il "rapporto" che esse intrattengono. L'intelligenza connettiva fa maggior riferimento alla "moltiplicazione" delle intelligenze (favorita appunto dalla connessione) piuttosto che alla loro somma.
emanuele battista

Cosa immaginavano i nostri antenati - 4 views

Una domanda che mi ricorre spesso è che cosa immaginavano i nostri antenati quando leggevano notizie accadute in altri luoghi distanti dalle proprie residenze, o addirittura in altri continenti. Pe...

Psicotecnologie

started by emanuele battista on 14 Nov 12 no follow-up yet
Capasso Fulvio

Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo s... - 1 views

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    "Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti". E' una frase detta da Albert Einstein. Certo è triste vedere come in certi luoghi dove la nostra attenzione dovrebbe essere catturata da altro, sembriamo come ipnotizzati dal nostro dispositivo mobile. Penso che queste immagini facciano riflettere e indubbiamente confermare quanto detto da Eistein. A proposito della "saggezza" di Einstein, anche se "rivista poco scientifica", vi segnalo questo blog di donna moderna http://community.donnamoderna.com/blog/blog-di-anemoneblu24/uno-dei-pochi-veri-geni
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    C'è chi annuncia la comparsa di «una nuova versione 2.0 dell'homo sapiens», battezzandola homo digitalis, o homo zappiens. Nativi digitali, appunto: una razza in via d'apparizione, incarnata da tutti coloro che sono nati a rivoluzione di Internet avviata. A questo nuovo stadio dell'umanità, i supporti multimediali sono considerati alla stregua di protesi cognitive e ludiche. Questo è quello che dice Paolo Ferri docente di Teoria e tecniche dei nuovi media all' università Bicocca di Milano: «L'estensione digitale del proprio sé», è «un comportamento culturale che i nativi praticano diffusamente fin dalla prima infanzia». Si giunge così a ibridare indissolubilmente tecnologia e soggettività. I nativi digitali sono immersi già da sempre «nel flusso mediale che essi stessi plasmano e reinventano». Di modo che l'apparire di una nuova razza umana svela anche una nuova forma di «intelligenza collettiva», il cui esempio più eclatante è Wikipedia. Da qui la radicale «differenza antropologica» con l'obsoleto homo sapiens: lo stato di simbiosi totale con la tecnologia. Se è vero infatti che «l'homo sapiens è sempre stato un homo tecnologicus», è solo con il nativo che si arriva alla fusione totale dei due termini. Gli uomini del Terzo Millennio sono «simbionti strutturali» della tecnologia, sono animati da un «sistema nervoso digitale» e questo rende i nostri cervelli semplici unità di elaborazione di segnali, ma con un costo cognitivo salatissimo.
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    e' vero che la tecnologia a volte supera ed uccide la nostra umanità, ma vediamo quanta umanità viene salvata dalla tecnologia: non si parla solo di scoperte che insistono nel campo della medicina, come macchinari sempre più evoluti che consentono di scoprire in tempo malattie altrimenti inguaribili, ma - visto che il tema principale di questa materia è la comunicazione attraverso il web e l'ipertesto - penso a quante persone sono riuscite a comunicare i loro disagi, lo stato di repressione in cui vivevano proprio attraverso un computer ed una connessione ad internet. Parlo di molti Paesi arabi, ma non solo. Certo l'iperdipendenza è sicuramente negativa, ma a volte lo schermo - di un cellulare o di un computer - ci rimanda un'emozione che altrimenti non avremmo potuto provare, senza contare che abbatte quelle frontiere spaziali e temporali che per secoli hanno tenuto lontane le persone.
Capasso Fulvio

Stelarc e l'uomo del futuro - 6 views

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    Stelarc lavora sull'artificialità del corpo intesa come territorio di sperimentazione e mezzo con cui mettere alla prova e testare i limiti della componente organica del nostro corpo biologico. Stelarc vuole superare le limitazioni della "vecchia carne" sottoponendola a condizioni estreme e dimostrandone l'attuale obsolescenza, aprendo una via ai possibili innesti tecnologici. La tecnologia non è vista come qualcosa di opprimente e castrante, bensì come mezzo per amplificare l'azione corporea ed arrivare alla costruzione di un "organismo nuovo", un cybercorpo..... http://www.edueda.net/index.php?title=Stelarc Sperimentatore estremo con un gusto feticista per la tecnologia e la forma-corpo, sostiene che: «Il corpo umano è obsoleto», producendosi in ricerche e performance che lo hanno visto, nel corso degli anni, a interpretare l'essere umano in senso architettonico e a sperimentare l'innesto di tecnologie sul corpo, per aumentarne e modificarne le capacità. Attualmente è interessato alla possibilità di connettere le proprie funzioni vitali alla rete. Il sito di Stelios Arkadiou si commenta da solo.....
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    "Ritengo che la libertà di forma piuttosto che quella di informazione, ti permetteranno di modificare la tua attuale struttura del DNA. Per quale motivo l'intelligenza dovrebbe essere incassata soltanto in questa forma bipede secondo questa chimica del carbonio e queste particolari funzioni? Adesso il punto è come espandere l'intelletto, creare antenne sensoriali e sperimentare soggettivamente uno spettro di realtà più ampio, come estendere la nostra ampiezza vitale. Penso che il problema non sia il perpetuarsi tramite riproduzione ma piuttosto concentrarsi sul soggetto per ridisegnarlo. Forse, quando gli uomini si saranno spinti fuori dalla terra, le rigide credenze religiose, politiche e sociali non saranno più così tenaci e ci saranno spinte che renderanno più facile la possibilità di ridisegnare il corpo senza traumi per la nostra cultura planetaria" (Stelios Arkadiou). Con il boom delle nanotecnologie le sue previsioni non sembrano poi così remote, gli innesti tecnologici inevitabilmente prima o poi diventeranno realtà. Come sempre, anche in questo caso il cinema e i videogiochi avranno anticipato di qualche anno la realtà. Questo http://www.youtube.com/watch?v=Dl9QqbvTjRw è ad esempio un video che pubblicizza il videogioco "Deus Ex Human Revolution"... un futuro affascinante e inquietante al tempo stesso.
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    Certo Ivan, vedendo quello che combina Sterlac e vedendo la pubblicità della Sarif Industries, non si comprende dove finisce il mondo reale e dove inizia quello non reale, quello che vediamo non ci meraviglia + di tanto. Ricordo, nel lontano 1984, il primo Terminator, all'epoca si capiva di vivere in un mondo di fantasia, ora ti rendi conto che in certi casi la realtà tende a superare la fantasia. L'uomo sembra sfidare il suo "creatore" spingendosi oltre quel confine e destino a lui assegnato, vincere contro quel limite imposto da un corpo che si deteriora e che inevitabilmente lo porta alla "fine". Possiamo immaginare un futuro "lontano" dove macchina e uomo si integrano, e un futuro ancora più lontano dove di uomo non resterà + molto ??? Purtroppo non lo sapremo mai .....o no??
Romina Mandolini

Psicotecnologie e Neuromedia - 1 views

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    "Dopo tremila anni di espansione, per mezzo di tecnologie frammentarie e meccaniche, il mondo occidentale sta implodendo. Nel corso dell'età meccanica, abbiamo esteso i nostri corpi attraverso lo spazio. Oggi, dopo più di un secolo di tecnologia elettrica, abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio globale lungo tutto il pianeta, abolendo sia lo spazio e il tempo. Rapidamente, ci avviciniamo alla fase finale delle estensioni dell'uomo la simulazione tecnologica della coscienza, quando il processo creativo di conoscenza sarà collettivamente e corporalmente esteso all'intera società umana, proprio come abbiamo già esteso i nostri sensi e i nostri nervi grazie ai diversi mezzi di comunicazione" McLuhan, da "Understanding media: the extensions of man", 1964 Questo mio secondo contributo, si apre con una intuizione di McLuhan che ben si riallaccia con quanto presente in questo contributo portato dalla nostra università alla conferenza mondiale Galaxi, lo scorso anno a Barcellona. Il futuro che il campo di ricerca delle psicotecnologie sta determinando, grazie anche a conoscenze attinte dalle neuroscienze. Interazione diretta tra nuovi media e cervello, sistema nervoso e tecnologia senza filtraggi. Ecco la meta verso la quale stiamo camminando.
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    McLuhan è stato più volte riconosciuto come il principale teorico sulla società dei nuovi media e gli atti di questa conferenza lo dimostrano. Mi riaggancio al tuo contributo con questa citazione: "Le uniche funzioni oggi richieste dalla mente umana sono la pura speculazione o la produzione di cervelli meccanici sempre più grandi. Coloro che non sono idonei ad assolvere nessuno dei due compiti - cioè la maggior parte delle persone - sprofondano nella schiavitù cui sono stati perfettamente condizionati. (M. McLuhan)
raffaella asmone

Discorsi tra le nuvole. Intervista a De Kerckove ad un evento Telecom Italia sul Cloud - 2 views

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    Molto interessante il pensiero sul futuro della mente. Stiamo andando verso una mente aumentata, il passaggio dalla dimensione neurale al quantum cambierà il modo di agire. Giordano Bruno è l'uomo del quantum poichè lui affermava che"non è la materia che crea il pensiero ma il pensiero che crea la materia. Il poter comandare lo schermo con la mente completerà la magia moderna
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    Mi fa venire in mente il Neurocinema. Weibel spiega infatti che i computer quantici possono riprodurre le caratteristiche termodinamiche tipiche degli organismi viventi, ovvero dell'energia, oltre che rappresentarne il movimento. L'idea sarebbe quella di avere immagini trasmesse direttamente nel nostro cervello, cioè una stimolazione diretta che attraverso le nostre sinapsi possa interagire direttamente con i nostri organi sensoriali, la nostra corteccia cerebrale sarà il nostro ambiente di visione neruronale.Il neurocinema può trovare la sua applicazione senza prescindere dalla neurofisiologia e dalle scienze cognitive che risiedono nella psicologia della Gestalt, che significa appunto, forma o rappresentazione, secondo cui "la capacità di percepire un oggetto quindi deve essere rintracciata in una organizzazione presieduta dal sistema nervoso e non ad una banale immagine focalizzata dalla retina".
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    Secondo me c'è una parte di popolazione che corre troppo, sognano di poter controllare lo schermo col solo pensiero... (cosa che in realtà già facciamo, ma con il tramite della mano e del mouse) e una parte che invece è rimasta completamente ferma. Ancora ci sono persone scettiche all'utilizzare computer e smartphone, la burocrazia è un dinosauro. Non abbiamo ancora la totale certezza della sicurezza dei nostri dati in rete, sospesi "sulla nuvola". Prima di correre così in là... credo che si debba lavorare per "aggiornare" la situazione attuale ed eliminare il gap tecnologico, che è ancora enorme, tra luoghi e generazioni.
raffaella asmone

De Kerckhove contro Facebook. Intervista in italiano - 4 views

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    Video interessante e "divertente" che rivela il punto dio vista di De Kerckhove. Dalla psicotecnologia, il "Punto dell'essere" e la reinvenzione del futuro a una riflessione critica sugli ambienti chiusi come Facebook e iTunes.
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    Un bel video che fa pensare i rapporti umani in carne e ossa non diventeranno obsoleti, quindi non stanchiamoci di coltivarli. La nostra realtà è aumentata grazie all'elettricità e ci fa riflettere la frase di De Kerckhove in cui affermava che McLuhan diceva che quando sei al telefono non hai più il corpo, come se fosse una sorta di clonazione virtuale di noi stessi. Non a caso, quando parliamo al telefono, gesticoliamo come se la persona con cui parliamo fosse davvero davanti a noi. In un social network il nostro Sè esiste solo in connessione a tutti gli altri, infatti. Il monopolio di ambienti in cui chiudere la socializzazione lascia molti dubbi...abbandoniamo il corpo fisico per passare al corpo macchina/virtuale. Tuttavia noi nasciamo e facciamo prima di tutto parte di un mondo fisico che è quello reale, potrebbe diventare il punto di arrivo finale, un giorno, nella prospettiva di una perdita di controllo della macchina che ci ha collegati all'impossibile.
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    Ciao, bella l'intervista, mi piace molto come descrive il Multi-touch.
Capasso Fulvio

La scuola e la mente | Doppiozero - 6 views

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    Come la tecnologia cambia la nostra attività mentale. Ha senso l'utilizzo del cervello per immagazzinare dati se fosse possibile, con l'ausilio di un'intelligenza artificiale, reperirle con lo stesso tempo ?? Aggiungo un link sulle 101 straordinarie verità sul cervello http://www.mindcheats.net/2012/03/101-verita-cervello.html
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    Si apprende anche in età adulta! Cito da "Apprendimento e educazione in età adulta" (http://www.psycologia.it/apprendimento-e-educazione-in-eta-adulta/): "Queste riflessioni partono da due precedenti affermazioni, la prima insiste sulla necessità di una formazione polivalente basata sul concetto di imparare ad apprendere nell'arco di tutta la vita; la seconda pone nella funzione principale della formazione l'inserimento sociale lo sviluppo personale dell'adulto. Da questo si deduce che il rapporto pedagogico non può essere limitato a rapporti specificamente scolastici, ma lo scopo dell'educazione scolastica deve essere quello di assicurare la continuità dell'educazione."
federica rossi

iDisorder: la tecnologia che ammala - 0 views

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    Una ricerca, condotta dal professor George Patton del Royal Children's Hospital's Centre for Adolescent Health (Australia) ha mostrato l'aumento di "sindromi" mentali soprattutto nei più giovani. Fermo restando che le tecnologie influiscono sulla mente umana stiamo ancora cercando di capire come accada e quali conseguenze abbia tutto questo soprattutto sui ragazzi "iperconnessi", data la malleabilità del loro cervello se se ci sarà veramente un aumento di malattie mentali connesse all'uso della tecnologia. Come dice l'autore dell'articolo, in medio stat virtus come sempre.
Daniela Vacalebre

Internet e l'altro io: studi psicologici - 1 views

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    La cattedra di psicoterapia del professore Daniele La Barbera ha approfondito un campo ancora inesplorato: la relazione tra le nuove tecnologie e i processi cognitivi
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    Il professore La Barbera sostiene che: "la maggior parte delle attività quotidiane sembrano passare dal mondo materiale a quello virtuale. Questa rivoluzione della comunicazione e il conseguente e inarrestabile flusso delle informazioni modificherà, probabilmente per sempre, il nostro modo di relazionarci". Con la diffusione di internet sempre più persone legano la propria vita ai computer e ai network d'informazione e questo comporta soprattutto la rapida modifica del modo in cui pensiamo, percepiamo le emozioni e comunichiamo!
Romina Mandolini

Digital Media Revolution (inavvertita) - 0 views

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    A proposito dei rapporti tra tecnologia e uomo. Tra artefatti e sistema cognitivo. Ho trovato questo video veramente interessante. Riassume le trasformazioni che i media digitali hanno attuato e stanno attuando nella nostra vita. Oramai è diventato per noi tutti, così normale muoverci in una dimensione interconnessa e ipermediale, che ci sfugge quanto questi abbiano cambiato il nostro modo di essere individui sociali. Il video rende bene l'idea della porta del cambiamento in atto. Interessante è anche la presentazione che ne fa il prof. Boccia Artieri nel suo blog.
Giacomo Parrini

Progettazione orientata all'usabilità - 1 views

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    L'articolo introduce il concetto di usabilità, facendo riferimento in particolare a linee guida utili alla realizzazione di un sito web che sia fruibile a tutti, facendo leva su elementi che catturano l'attenzione del visitatore: design accattivante, link organizzati gerarchicamente, informazioni riguardanti l'autore e la dimensione spazio-temporale dei contenuti. E' particolarmente utile, al momento della realizzazione di un sito internet, tenere presenti una serie di passaggi fondamentali: - Definizione dello scopo: quali sono le aspettative dei potenziali visitatori? le risorse dovranno ovviamente soddisfare le aspettative e fornire al lettore anche qualche elemento in più, in modo tale da coinvolgerlo direttamente e motivarlo ad un ulteriore approfondimento. - Definizione delle risorse: come ogni articolo giornalistico che si rispetti, anche un sito web deve presentare l'autore e collocare i contenuti in un contesto spazio-temporale specifico. - Definizione della struttura:si tratta di creare una struttura in cui i link sono collegati tra loro e organizzati gerarchicamente, in modo da rendere note al lettore le macrocategorie e le sottocategorie in cui è collocata l'informazione di suo interesse. - Definizione dell'interfaccia:un design elegante e ben strutturato è indispensabile ad orientare il visitatore alla navigazione. I contenuti testuali al suo interno inoltre, devono essere chiari e leggibili, per rendere capace l'utente di raggiungere con facilità e rapidità tutto ciò che desidera.
Giancarlo Erriu

Did You Know 3.0 (Officially updated for 2012) HD - YouTube - 0 views

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    Breve vido che stimola alcune riflessioni sullo sviluppo esponenziale delle ICT e sulla loro influenza nella nostra vita
Adele Salzano

psicotecnologie - 2 views

#psicotecnologie

started by Adele Salzano on 20 Nov 12 no follow-up yet
aleksandra ewa uninettuno

http://www.psychomedia.it/pm/pit/cybcri/risminori.htm - 0 views

La ricerca presentata è ancora in fase pilota ma i primi dati sembrano suggerire l'ipotesi negli apparati di socializzazione fondamentali (famiglia e scuola) sarebbe forse necessario un intervento ...

PSICOTECNOLOGIE

started by aleksandra ewa uninettuno on 23 Nov 12 no follow-up yet
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