Skip to main content

Home/ Groups/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno
1More

Un videogame come strumento terapeutico? - 1 views

  •  
    E' indubbio che le tecnologie, abbiano dato e diano, ancora oggi, un contributo determinante alla ricerca e allo sviluppo di nuove frontiere, nell'ambito medicale. Vediamo come, strumenti utilizzati nella vita quotidiana, quali smartphone, tablet, possano essere utilizzati per problematiche che coinvolgono il mondo della salute. Applicazioni che includono una vasta gamma di funzioni che vanno dal semplice controllo dell'apporto calorico, per controllare il peso, fino a consentire ai medici di vedere un paziente ai raggi X sul proprio dispositivo di comunicazione mobile Adesso si aggiunge anche la possibilità (?), di utilizzare un videogame per la cura, contro chi soffre di schizofrenia. Certo l'idea di guarire con un videogame è una frontiera, direi una speranza, che potrebbe confermare quanto sia complessa "la macchina uomo", la cosa importante è che ci sia qualcuno che possa certificare un qualche beneficio di queste "new terapie", per evitare speculazioni che possano trasformare ogni panacea ( tecnologica) in qualcosa di "miracoloso". A tale proposito, il 19/10/2011 la FDA, l'agenzia americana del Dipartimento della Salute e Servizi Umani, ha dettato le linee guide sulle applicazioni per apparati mobili, con l'intento di incoraggiare i produttori, gli operatori sanitari e chi altro interessato a sostenere la promozione innovativa nel rispetto della loro sicurezza ed efficacia.
1More

Il Social Bookmarking come strategia di promozione - 10 views

  •  
    Non sempre siamo consapevoli della grande differenza, sia tecnica che funzionale, tra un motore di ricerca e un sistema di social bookmarking. Questo articolo cerca sia di spiegare la differenza tra i due sistemi.

http://www.studiovirtualedipsicologia.com/naturaintelligenza.html - 1 views

started by Roberta Pinelli on 06 Nov 12 no follow-up yet

Filosofia dell' apprendimento collaborativo - 0 views

started by Roberta Pinelli on 06 Nov 12 no follow-up yet

Psicotecnologie: una definizione - 11 views

started by Romina Mandolini on 06 Nov 12 no follow-up yet

Le tecnologie di rete - 1 views

started by andrea pidoto on 06 Nov 12 no follow-up yet
1More

definizione di Psicotecnologie - 1 views

  •  
    Trovo interessante la "riduzione" di Mirco Franceschi del saggio di Pierre Lévy: "L'intelligenza collettiva, per una antropologia del cyberspazio". Si parla di "psicotecnologie" per indicare un nuovo modo di accedere alle informazioni, le quali agiscono a livello cognitivo-celebrale nel singolo, mentre in ambito collettivo Levy lintroduce il concetto di "Intelligenza collettiva" di fatto superiore a quella dei singoli e che, prima dell'avvento di internet, non poteva nemmeno essere concepita. Levy asserisce: "Bisogna, innanzitutto, riconoscere che l'intelligenza è distribuita ovunque ci sia umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo attraverso le nuove tecniche, e mettendola soprattutto in sinergia. Oggi, se due persone distanti sono a conoscenza di due dati complementari, per il tramite delle nuove tecnologie possono entrare in comunicazione l'una con l'altra e scambiare il loro sapere, in una parola sola: cooperare. È questa, detto in modo molto generale, l'intelligenza collettiva. Il concetto viene ampliato con De Kerckhove e le teorie delle "intelligenze connettive" che, come suggerisce il termine stesso, sottolinea l'importanza della connessione, del collegamento, della messa in relazione delle intelligenze, ne sottolinea il "rapporto" che esse intrattengono. L'intelligenza connettiva fa maggior riferimento alla "moltiplicazione" delle intelligenze (favorita appunto dalla connessione) piuttosto che alla loro somma.

Psicotecnologia - 1 views

started by francesco scarfo on 06 Nov 12 no follow-up yet
1More

Le origini della scrittura - genealogia di una invenzione - 8 views

  •  
    Interessante testo, da consultare, per approfondimenti sul tema della scrittura, dalla sua preistoria fino alle teorie di Kerckhove sull'uomo "letterizzato"
1More

Mimesi, simbiosi, ibridazione: il nuovo lessico del corpo e degli oggetti, di Lucia Pie... - 7 views

  •  
    Articolo interessante, sui confini sempre più sottili tra naturale e artificiale, umano e tecnologico. Gli artefatti che ci circondano entrano in relazione con il nostro corpo, i nostri sensi, la nostra mente, diventano estensioni, amplificazioni di questi e non sono più interpretabili come strumenti. Le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione entrano, in modo invasivo ed invisibile, nelle cose e le rendono interattive, intelligenti, animate, pensanti.

La Telepresenza ed il linguaggio - 5 views

started by assunta somma on 05 Nov 12 no follow-up yet
1More

Internet: la memoria che tramanda errore [Umberto Eco vs de Kerckhove] - 7 views

  •  
    Intervista ad Umberto Eco in occasione dell'inaugurazione della mostra Libri che restano - 50 anni di cultura e di immagini nelle Edizioni Il Polifilo (a cura di Andrea Kerbaker). .... La condanna di Eco dei nuovi modi di creare enciclopedia fa tornare alla mente le predizioni di McLuhan quando parlava del prossimo medium.
3More

libro di De Kerckhove "Brainframes, Mente, Tecnologia, Mercato" - 3 views

  •  
    Ho trovato utile questo sunto del libro di De Kerckhove "Brainframes, Mente, Tecnologia, Mercato" in cui il ricercatore canadese espone le sue tesi sulle psicotecnologie.
  •  
    Le ricerche di De Kerckhove puntano ad individuare con questa disciplina (psicotecnologie) le conseguenze delle diverse tecnologie sul nostro modo di pensare. Sempre secondo De Kerckhove una psicotecnologia è una qualunque tecnologia che emuli, estenda o amplifichi il potere della nostra mente
  •  
    ERA ELETTRICA: caratterizzata ad un ritorno allo spirito ed alle dinamiche sociali di tipo tribale, seppur su scala planetaria, tale era sintetizza l'estensione di tutti i sensi, in una sinestesia totale individuabile nel senso del tatto. La tecnologia elettrica non specialistica ri-tribalizza. L'uomo elettrico si ritrova a vivere in un unico spazio che risuona di tamburi tribali: il villaggio globale ( come indicato da Mc.Luhan).Con l'introduzione di questa ultima fase, legata allo sviluppo dei computer quantici e, più in generale, alle recenti scoperte di fisica quantistica, si identifica l'ultima e più recente frontiera dell'era elettrica.De Kerckhove presenta così questi passaggi. le tre fasi dell'era elettrica:l 'analogico Il digitale Il quantico.La fase quantica sia amplifica sia inverte alcune delle tendenze proprie della fase digitale che stiamo vivendo. Il passaggio da una fase all'altra non è mai una netta cesura, ma sempre un percorso graduale che vede per lunghi periodi convivere le diverse fasi.Il cuore dell'intuizione è in quella che de Kerckhove chiama I-Theory. Con questo termine si indica il passaggio dalla materia all'informazione come unità di riferimento per la fisica e per le scienze cognitive. Il passaggio dallo studio delle molecole, allo studio degli atomi e da questo a quello dei quanti ha determinato per la fisica un crescere esponenziale del numero di elementi da studiare e controllare. La fisica ha dovuto, quindi, introdurre nelle proprie aree di interesse uno strumento (la meccanica quantistica) che consentisse di lavorare con sistemi complessi e non totalmente prevedibili.
1More

SECONDLIFE: UN LABORATORIO METAVERSALE - 2 views

  •  
    un interessante articolo della psicologa e psicoterapeuta Lolita Gulimanoska della facoltà di psicologia 2 di Roma "La Sapienza" avente per oggetto il mondo virtuale di SeconfLife, nel quale viene tra l'altro citata l'esperienza della "nostra" Uninettuno.
3More

Il cooperative learning nelle scuole dell'infanzia - www.apprendimentocoopera... - 0 views

  •  
    Ho trovato interessante capire come nella scuola (dell'infanzia) l'Apprendimento cooperativo rappresenta il profilo di un contesto educativo fortemente collaborativo che comprende anche momenti di confronto e competizione, nel quale i bambini, organizzati in piccoli gruppi, affrontano compiti complessi di varia natura, che richiedono processi cognitivi spesso di elevato livello. La dimensione sociale che si realizza mediante l'applicazione di procedure quali l'individuazione di un compito e la distribuzione di ruoli e l'esercizio di competenze quali sapersi esprimere ed ascoltare, saper stimolare la discussione e riepilogare i punti di vista, è strettamente correlata alla dimensione cognitiva in quanto, tra gli obiettivi dell'Apprendimento cooperativo vi è anche lo sviluppo del pensiero critico e creativo.
  •  
    Per quanto concerne le teorie dell'apprendimento collaborativo mi ha colpito molo il ruolo socratiano dell'insegnante. Tale approccio è legato ala teoria costruttivista che intelligentemente non ha sviluppato un modello didattico univoco, ma piuttosto si limita ad indicare una serie di presupposti che devono essere rispettati per poter rendere l'attività formativa realmente rispondente alle esigenze contingenti.David H.Jonassen, uno dei principali teorici del costruttivismo, sostiene che creare un ambiente di apprendimento seguendo tale concezione pedagogica è molto più difficile che progettare una serie di interventi didattici tradizionalmente intesi, dal momento che i processi di costruzione della conoscenza sono sempre inseriti in contesti specifici e "le tipologie di supporto all'apprendimento programmate in un dato contesto con ogni probabilità non potranno mai essere trasferite in un altro". Tratto da www.pgava.net/leggi/ENDOFAPTeorieApprendimento.pdf
  •  
    A Torino da gennaio 2012 sono già partiti con il progetto Il cooperative learning nelle scuole dell'infanzia. http://www.apprendimentocooperativo.it/Eventi/articoli/Il-cooperative-learning-nelle-scuole-dell-infanzia/ca_22733.html
1More

Una distinzione tra "apprendimento collaborativo" e "apprendimento cooperativo" - 2 views

  •  
    In quest'articolo (in lingua inglese) vengono presentate alcune caratteristiche che servono a distinguere l'apprendimento "collaborativo" da quello "cooperativo". L'approccio cooperativo ha radici americane, è centrato ancora sulla figura del docente e si focalizza grosso modo sul prodotto dell'apprendimento (approccio quantitativo). L'approccio collaborativo ha invece radici inglesi, è centrato sulla figura degli studenti che assumono un ruolo attivo nel processo di apprendimento (approccio qualitativo). Ho trovato molto interessante la posizione di Rocky Rockwood secondo la quale l'approccio cooperativo è da adottare all'inizio (per le conoscenze fondamentali) per poi passare attraverso una fase di transizione all'approccio collaborativo.
1More

"TECNOLOGIE DIDATTICHE E APPRENDIMENTO: è vero che Google ci rende stupidi?" - 3 views

  •  
    Genova, 19 novembre 2010 - Derrick de Kerckhove

http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/d/dekerc05.htm - 1 views

started by Roberta Pinelli on 02 Nov 12 no follow-up yet

psicoteconoligia definizione - 0 views

started by francesco scarfo on 02 Nov 12 no follow-up yet
« First ‹ Previous 621 - 640 of 822 Next › Last »
Showing 20 items per page