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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Contents contributed and discussions participated by Maurizio Aucone

Contents contributed and discussions participated by Maurizio Aucone

Maurizio Aucone

Siamo stupidi perché viviamo di più così il progresso danneggia l'intelligenz... - 12 views

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    Segnalo l'articolo apparso su Repubblica questa mattina in merito allo studio dell'università di Stanford: l'uomo ha raggiunto il picco della sua evoluzione celebrale oltre 2000 anni fa, poi la 'rete di sicurezza' della società ha causato l'impigrimento e la recessione dell'intelletto, ma l'essere umano per fortuna ha una straordinaria capacità di adattamento.
Maurizio Aucone

P.A.S. programma di arricchimento strumentale - 5 views

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    Ritengo interessante focalizzare l'attenzione sul P.A.S. programma di arricchimento strumentale. Il programma si basa sul fatto che l'"intelligenza" è modificabile a partire da qualsiasi condizione ed a qualsiasi età in base alla Teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale. L'apprendimento, secondo Feuerstein, avviene non tanto attraverso l'esposizione diretta dell'individuo agli stimoli, quanto mediante la presenza di un mediatore che intenzionalmente seleziona e organizza gli stimoli in modo che l'esperienza attuata, attraverso un processo di generalizzazione, sia utilizzabile in altri contesti (transfer cognitivo). L'applicazione richiede una formazione specifica che si struttura in tre livelli in cui vengano analizzati i 14 strumenti ( fascicoli di esercizi carta e matita) e gli aspetti applicativi. La formazione richiede un impegno di circa 200 ore distribuite in due/ tre anni in modo da fare esperienza prima di passare al modulo successivo. Gli esercizi proposti dal mediatore costituiscono un'occasione graduata e strutturata per attivare e sviluppare le funzioni cognitive carenti. A parte casi particolari è privilegiata l'attivazione in piccolo gruppo. Lo scambio di riflessioni, strategie, esempi è favorita nel gruppo di pari e, in particolare, è raccomandata l'eterogeneità dei partecipanti che contribuisce all'analisi di un problema da più punti di vista. Anche il gruppo diventa partecipe del processo di mediazione modellandosi sulle regole del mediatore.
Maurizio Aucone

WTG: Ottimizzatore TAG per motori di ricerca - 2 views

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    Il termine TAG (etichetta in inglese) nei linguaggi di Markup (HTML) è un'istruzione di formattazione del testo. WTG (WISE TAG GENERATOR) è un algoritmo per la generazione automatica di TAG ottimizzati per i motori di ricerca. WTG analizza il contenuto della pagina web e genera automaticamente i campi HTML, keywords e media TAG. In questo modo ci potremo concentrare sul testo da scrivere, senza doversi preoccupare di keywords e meta TAG.
Maurizio Aucone

Il progetto BLOCK MAGIC: una tecnologia cognitiva per il sostegno all'apprendimento. - 1 views

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    Nell'ambito degli atti del convegno "Le scienze cognitive in Italia 2011" organizzato dall' Associazione Italiana di Scienze Cognitive vorrei evidenziare il lavoro dei ricercatori: Franco Rubinacci , Angelo Rega e Nicola Lettieri che sotto l'egida del Laboratorio per lo studio dei sistemi cognitivi naturali e artificiali dell' Università degli Studi di Napoli "Federico II"e che, grazie al finanziamento della Comunità Europea nell'ambito del progetto "LIFELONG LEARNING PROGRAMME" hanno presentato il progetto: Block Magic. Il progetto utilizza una combinazione innovativa di tecnologia RFID (identificatore a radio frequenza) e tecniche software avanzate allo scopo di sostenere i bambini in età scolare, con difficoltà di apprendimento e non, nello sviluppo di una vasta gamma di competenze cognitive, linguistiche e sociali. Il progetto utilizza un Kit Didattico a basso costo (software + hardware) progettato per lo sviluppo dell'apprendimento non solo per bambini normodotati, ma anche per bambini con deficit sensoriali e affetti da lieve ritardo mentale.
Maurizio Aucone

Le cose ci fanno intelligenti? Si' , se impariamo ad usarle - 5 views

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    Il concetto di cognizione deriva dalla ricerca cognitivista e risponde alla visione di un uso individualistico delle abilità intellettive. In forma estesa assistiamo ad un nuovo tipo di cognizione, diffusa e potenziata da risorse e strategie di riflessione di più entità che fruiscono di strumenti e possibilità diverse. La quantità di informazioni disponibili crescono ad un ritmo così elevato che non sembra realistico pensare a una intelligenza in grado di gestire da sola una tale mole di informazioni. Diventa pertanto necessario assumere una nuova visione di intelligenza intesa come abilità e conoscenza distribuita tra più persone. Prodotti e attività non racchiuse entro i confini di un' unica mente condividono informazioni fini a raggiungere obbiettivi comuni, propri del concetto di "cognizione distribuita" espressa dal professore Graviel Salomon nel 1993 nel suo testo "Distributed cognitions". Intendo segnalare, un libro del 1995 di Donald Arthur Norman: "Le cose che ci fanno intelligenti". Norman, psicologo e ingegnere insegna scienze cognitive a San Diego presso l'università della California. Il libro cerca di dare una risposta al cognitivismo frutto di un comportamentismo verso una tecnologia che diviene di fatto un prolungamento dei nostri sensi. Allego l' URL dell'articolo, un po' datato dello psichiatra/filosofo Dorfles Gillo sul Corriere della Sera del luglio 95.
Maurizio Aucone

Più multitasking Meno ricordi... - 4 views

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    Per James Flynn emerito Professor of Political Studies all' Università of Otaga in Nuova Zelanda, il fatto di essere multitasking, ha permesso alla donna di esprimersi al meglio e di avere più intelligenza dell'uomo. Indubbiamente, le donne sanno organizzarsi meglio, gestire un maggiore carico di lavoro e impegni. Lo studio condotto da Flynn, esperto in materia, ha calcolato il Q. I. secondo il genere, giungendo alla seguente conclusione: nei casi di parità dei sessi, le donne sono più intelligenti degli uomini. Nonostante i numerosi impegni, affrontano grintose ogni imprevisto e riescono a portare avanti le proprie prerogative, non si arrendono e non mollano facilmente. Si dividono tra casa, lavoro, hobby e amicizie senza trascurare la famiglia e le responsabilità che essa impone. La donna divenuta multitasking per necessità o virtù ha superato le barriere sociali ed è divenuta "competitiva" in campi solitamente maschili. Cambia il modo di comunicare, cambiano i ruoli e le strategie, salgono le soglie di stress e di depressione del genere maschile (dati CENSIS) normalmente geneticamente meno incline a questa patologia. Il fenomeno "multitasking" nell'era dell' moltiplicazione dei flussi di informazione, inteso come tendenza a utilizzare nello stesso istante più supporti tecnologici, per fruire di un numero sempre maggiore di informazioni, andrebbe analizzato nella sua interezza e con il giusto distacco. Elias Aboujaoude, direttore della Impulse Control Disorders dell'università di Stanford ed autore del libro Virtually you: Internet and the fracturing of the self, sostiene che la possibilità di archiviare contenuti online in maniera pressocchè illimitata porta a conservare praticamente tutto, ogni foto, ogni video ed a dimenticare però quelli che sono i momenti che andrebbero veramente ricordati. Ciò porterebbe quindi il cervello ad una fase di stallo limitando le reali possibilità di concentrazione. A complicare ulteriormente le cose
Maurizio Aucone

definizione di Psicotecnologie - 1 views

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    Trovo interessante la "riduzione" di Mirco Franceschi del saggio di Pierre Lévy: "L'intelligenza collettiva, per una antropologia del cyberspazio". Si parla di "psicotecnologie" per indicare un nuovo modo di accedere alle informazioni, le quali agiscono a livello cognitivo-celebrale nel singolo, mentre in ambito collettivo Levy lintroduce il concetto di "Intelligenza collettiva" di fatto superiore a quella dei singoli e che, prima dell'avvento di internet, non poteva nemmeno essere concepita. Levy asserisce: "Bisogna, innanzitutto, riconoscere che l'intelligenza è distribuita ovunque ci sia umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo attraverso le nuove tecniche, e mettendola soprattutto in sinergia. Oggi, se due persone distanti sono a conoscenza di due dati complementari, per il tramite delle nuove tecnologie possono entrare in comunicazione l'una con l'altra e scambiare il loro sapere, in una parola sola: cooperare. È questa, detto in modo molto generale, l'intelligenza collettiva. Il concetto viene ampliato con De Kerckhove e le teorie delle "intelligenze connettive" che, come suggerisce il termine stesso, sottolinea l'importanza della connessione, del collegamento, della messa in relazione delle intelligenze, ne sottolinea il "rapporto" che esse intrattengono. L'intelligenza connettiva fa maggior riferimento alla "moltiplicazione" delle intelligenze (favorita appunto dalla connessione) piuttosto che alla loro somma.
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