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Home/ Groups/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno
alessandra de angelini

Il futuro dell'apprendimento secondo Curtis Bonk - 1 views

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    Curtis Bonk, professore di Instructional Systems Technology in Indiana University, afferma che non è possibile che la società e le istituzioni ignorino l'apprendimento online: "I social network, le piattaforme per dar vita alle comunità online, le risorse di apprendimento online e i dispositivi mobili, devono essere ripensati come dei nuovi strumenti che permettano agli studenti e agli insegnanti di tutto il mondo di collaborare tra loro, di condividere le proprie competenze e di analizzare i dati provenienti da molteplici prospettive."
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    Il professore Curtis Bonk spiega la sua visione "open" del mondo dell'istruzione e di come trarre vantaggio da questo "ambiente" aperto.
GIANLUCA COVELLO

L'APPRENDIMENTO COLLABORATIVO TRA STUDENTI - 1 views

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    Il termine "apprendimento collaborativo" si riferisce ad un metodo di insegnamento in cui gli studenti a diversi livelli di prestazioni lavorano insieme in piccoli gruppi verso un obiettivo comune. Gli studenti sono responsabili gli uni degli altri. Così, il successo di uno studente aiuta gli studenti ad altri per avere successo. Un sito dove sono spiegate le strategie, strumenti, metodi, vantaggi per capire cosa si intende per apprendimento collaborativo
GIANLUCA COVELLO

MULTITASKING UMANO - 0 views

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    Una spiegazione su come il cervello umano possa compiere più azioni contemporaneamente. Più ricercatori ritengono che la pianificazione delle azioni rappresenta un "collo di bottiglia", che il cervello umano può eseguire una sola operazione alla volta. Anche se ogni giorno, ognuno di noi compie più azioni (es. parlare al telefono, scrivere al computer)
Giuseppina Armone

Psicotecnologie - 2 views

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    Una semplice stretta di mano che, a mio parere, rappresenta fedelmente ciò che intende De Kerkchove quando parla delle tecnologie come strumenti che amplificano il potere della nostra mente se è vero, come è vero, che queste inducono il cervello ad elaborare nuovi paradigmi cognitivi che modificano la nostra percezione del mondo.
Giuseppina Armone

Changing Rhythms of American Family Life - 0 views

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    A proposito di multitasking, vi propongo alcune riflessioni sulle disparità di genere che esistono all'interno del nucleo familiare quanto a cura della casa e dei figli. America o Europa non credo che faccia tanto la differenza...
Bruno Matti

Home: ISTAC - Istituto per l'Apprendimento Collaborativo - 4 views

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    A partire da Vygotskij e attraverso Bruner l'apprendimento non è il risultato di un passaggio o di una trasmissione diretta di nozioni ma è una co-costruzione sociale che si realizza attraverso la mediazione
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    Questo contributo sottolinea il concetto, proposto durante il corso, di co-costruzione sociale, quale fondamento dell'apprendimento collaborativo. Giustamente individua Vygotskij da un lato con il concetto di sviluppo prossimale e Bruner dall'altro con la sottolineatura del contesto sociale, in particolare quello scolastico per l'apprendimento, quali due innovatori del concetto di apprendimento, dal momento che ne sottolineano l'aspetto sociale rispetto a quello individuale proposto da autori precedenti. Le poche informazioni sono corrette, ma a mio giudizio la definizione manca delle fondamentali caratteristiche di collaboratività, di comunione e condivisione di obiettivi propria di un apprendimento collaborativo, facilitato dal nuovo medium tecnologico di Internet, come avviene ad esempio in questo sito, dove tutti collaborano per ampliare la propria cultura e quella altrui. Infine non è molto chiaro il concetto di mediazione finale, che personalmente avrei preferito fosse spiegato meglio.
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    L'Apprendimento collaborativo è quanto di più utile ci possa essere nella società moderna. Benchè fosse utilizzato molto tempo prima, oggi è diventato quasi un dogma potendo disporre di sistemi tecnologici che ampliano questa forma di conoscenza e apprendimento. Perfettamente in linea con le nozioni centrali del corso di Psicotecnologie.
rosa maria tafuri

COSA E' L'INTELLIGENZA? - 6 views

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    L'intelligenza può essere definita come un complesso di condizioni che hanno a che fare con la CONOSCENZA sui MECCANISMI DI ACQUISIZIONE di questa e sulle MODALITÀ DI APPLICAZIONE della stessa alla realtà.
  • ...3 more comments...
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    Buon articolo da poter utilizzare come base di partenza per il nostro corso
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    In psicologia, il termine intelligenza è riferito alla capacità di acquisire conoscenze da utilizzare in situazioni nuove, adeguando (o modificando, quando necessario) le strategie individuali alle caratteristiche dei problemi, agli obiettivi perseguiti e ai risultati ottenuti. L'intelligenza può essere definita come la capacità di apprendimento e di comprensione, che si differenzia da ciò che viene comunemente chiamato intelletto in quanto comprende anche la capacità di affrontare situazioni concrete in modo efficace e di rielaborare le esperienze e gli stimoli esterni. L'intelligenza viene quindi descritta non come una particolare abilità, ma come una capacità generale dell'individuo di cogliere ed affrontare il mondo; una capacità globale che consente all'individuo di comprendere la realtà e di interagire con essa. L'intelligenza è, quindi, un'entità globale e multisfaccettata non singolarmente definibile. Infatti, una delle prime problematiche incontrate nello studio del concetto è stata proprio quella di formulare una definizione consensuale dell'oggetto di studio.
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    I contributi di Gadner e Sternberg inducono a ritenere che nell'intelligenza siano presenti aspetti personali e sociali. Intelligenza sociale: competenza con cui le persone affrontano i problemi della vita quotidiana. L'intelligenza sociale si riflette nell'abilità delle persone di perseguire i propri obiettivi adattando flessibilmente il proprio comportamento in modo da trarre il maggiore vantaggio dalle circostanze. Intelligenza emotiva: essa coincide con la capacità di comprendere le emozioni e i sentimenti propri e altrui e usare tali informazioni per guidare il proprio pensiero e le proprie azioni. Salovery ha individuato delle componenti dell'intelligenza emotiva: riconoscimento delle emozioni in se stessi e negli altri, regolazione delle emozioni proprie e degli altri, l'uso strategico delle emozioni per scopi connessi alla motivazione e alla soluzione dei problemi. Goleman ha individuato sette aspetti dell'intelligenza emotiva: autocoscienza, automotivazione, persistenza di fronte alle avversità, controllo degli impulsi, regolazione dell'umore, empatia, ottimismo. Le emozioni svolgono un ruolo dinamico nei processi di autoregolazione. Una difficoltà che si è riscontrata nello studio dell'intelligenza emotiva è relativa alla difficoltà di misurare l'intelligenza emotiva. Saggezza: Baltes sostiene che la saggezza coincide con una competenza cognitiva relativa a questioni riguardanti la pratica e il significato della vita quotidiana. Essa riguarda le conoscenze possedute sulle caratteristiche essenziali della natura umana e del suo sviluppo, le relazioni dell'individuo con il mondo sociale. Un individuo per essere saggio deve possedere sia le conoscenze, sia le strategie per metterle in pratica. le conoscenze si acquisiscono grazie all'esperienza. La saggezza sembra aumentare con l'età.
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    Pensare non è assolutamente un attività solitaria soprattutto con l'affermazione dell'era elettronica in cui INTER-LIGERE significava già collegare contenuti, ciò che oggi in Rete definiamo "Linking", ovvero legare insieme azioni separate. Si può affermare che il computer stimoli capacità già disponibili nella nostra mente, esternalizzando la nostra intelligenza ipertestuale; Rende visibili le nostre idee o progettazioni, le memorizza in documenti, ne permette la rielaborazione nel tempo e la condivisione con gli altri. Cosi dal pensiero individuale, la tecnologia ci ha condotto alla nuova intelligenza collettiva.
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    ...infatti, la nuova intelligenza collettiva, o "connettiva", così come sosteneva Pierre Levy. L'uso di Internet favorirebbe la nascita di questa nuova forma di intelligenza connettiva: la ricerca di informazioni, lo scambio di informazioni e la loro rielaborazione comune producono un risultato molto superiore alla loro semplice somma e danno vita a forme di conoscenza e stili di apprendimento diversi e del tutto nuovi.... I paradigmi dell'apprendimento aperto e dell'apprendimento cooperativo, che tratteremo in seguito, rientrano in questo concetto di intelligenza collettiva e nel modello di rete che è anche simbolo di una diversa organizzazione dell'attività umana, nel senso di una società più flessibile e decentrata.
paola corongiu

Il mutlitasking: un nuovo modo di vedere il mondo? - 1 views

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    Un nuovo punto di vista sul multitasking offerto da Alessandro Barricco... "I barbari di Baricco sono «mutanti che respirano con le branchie di Google», attori di una nuova cultura occidentale che sta smantellando «tutto l' armamentario mentale ereditato dalla cultura ottocentesca, romantica e borghese», dove la velocità ha sostituito la riflessione, il multitasking la specializzazione e la superficialità, intesa come un modo diverso di vedere il mondo, ha soppiantato la profondità." (Dario Pappalardo, LaRepubblica.it) - "Per Alessandro Baricco il multitasking incarna una nuova idea di «esperienza». «Sulle prime può sembrare una nevrosi, ma non è un modo di svuotare tanti gesti: al contrario è una maniera per farne uno solo, molto importante» racconta nel suo nuovo progetto letterario I Barbari. «Le nuove generazioni non hanno l'istinto a isolare ciascuna azione per compierla con più attenzione. Laddove vi sono degli atti da svolgere, loro vedono possibili sistemi passanti per costruire nuove esperienze»". Style Magazine - Ottobre 2006
Giovanni Finizio

Il Web 2.0 e la Pubblica Amministrazione - 1 views

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    In questo video c'è una breve lezione del Prof. Stefano Epifani sul Web 2.0 e le sue possibili applicazioni nella Pubblica Amministrazione. E' molto interessante, e ripropongo di seguito alcuni dei passaggi che ritengo più significativi. Il termine web 2.0 viene usato per la prima volta nel 2003, per indicare la 2° generazione del web. Un'attitudine, e non una tecnologia! Concetti chiave del web 2.0 sono senz'altro le nuove tecnologie, ma soprattutto modi nuovi di usare quelle già esistenti (e questo è un elemento fondamentale). La vera forza propulsiva del web 2.0 sono i contenuti generati dagli utenti (UGC: User generated content, ed infatti il web 2.0 è fatto di blog, di sistemi Wiki, fatto di tutta una serie di soluzioni che vedono l'utente centrale rispetto alla produzione del contenuto: l'utente è il vero attore della realtà dell'informazione che lo circonda). Il web 2.0 cambia gli scenari della comunicazione online, soprattutto per la grande influenza che i blog, la cui affidabilità è percepita come molto alta, possono avere nei confronti di un pubblico molto ampio. Come può impattare il web 2.0 sulla Pubblica Amministrazione? Attraverso un contesto decentrato, attraverso le strutture reticolari, che permettono alla "periferia", in questo caso alle amministrazioni locali, di non essere solo fruitori dei contenuti, ma di essere degli attori operativi, che sviluppano delle informazioni che possono poi essere messe a sistema grazie ad una struttura centrale; ci si basa su una struttura distribuita, e non centralizzata, aggregando prodotti della periferia, per creare così un sistema aperto. E nel caso della Pubblica Amministrazione, ciò non può che favorire l'applicazione del Titolo V della Costituzione, che prevede un decentramento a favore delle Regioni.
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    sicuramente il web 2.0 quando sarà applicato alla pubblica amministrazione porterà molti benefici in termini di efficenza della P.A.; nel migliorare la comunicazione tra le varie amministrazioni della P.A.; nel migliorare la trasparenza della spesa pubblica. Nello stesso tempo però lo strumento del web 2.0 deve essere usato anche dalla gente che si deve trasformare in cittadinanza digitale.
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    Come contrariare una tale visione!?! C'è da augurarsi però che non sia una visione del tutto utopistica quella di rendere la "periferia" della P.A. attore principale del processo di cambiamento della comunicazione on-line. Sfugge forse che la P.A., al di là di pochi casi isolati, soffre fortemente di un grave arretramento di strumentazione e di formazione. Tanti problemi che affliggono il settore derivano, infatti, dalla difficoltà degli amministrativi di "entrare nell'era digitale" e procedere passo passo con l'evoluzione della tecnica. Bisognerebbe allora forse, prima di mettere in rete la "periferia" (e col termine intendo proprio la periferia geografica che è quella più svantaggiata), svecchiare la P.A., fornirle gli strumenti giusti per adeguarsi e raggiungere le nuove frontiere del web, partendo dalla base della conoscenza, requisito senza il quale passerebbero quasi inosservati ma sicuramente incompresi i vantaggi costituiti dall'utilizzo del 2.0. Quanto ai cittadini, questi si adeguano in fretta se tutto ciò rappresenta delle agevolazioni....
paola corongiu

Cloud computing e mente aumentata - Dalle reti alle nuvole - 4 views

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    Vi rimando a questo testo che parla di Derrick de Kerckhove. Ho trovato assolutamente affascinante il suo concetto di "mente aumentata", ovvero non più solo memoria aumentata, ma anche intelligenza aumentata grazie all'intelligenza connettiva che si potenzia attraverso al cloud computing, un sistema che accelera tutte le relazioni. E dalla mente, la nostra, le nostre, al cuore, la tecnologia della rete, con le sue sistole e diastole: il cloud computing è la sistola, ovvero la convergenza, e, al suo opposto, c'è Twitter, la diastola, il potere individuale della creatività. Belle immagini, vi pare?
paola corongiu

Intelligenza divergente e pensiero laterale - 2 views

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    Un video divertente, ma significativo, che ci fa riflettere sulla geniale intuizione di Edward De Bono: abbandonare il pensiero verticale e sviluppare la nuova creatività del pensiero laterale, fuori dagli schemi; utilizzare l' "intelligenza pratica e divergente". Non si tratta di nessuna delle 7 forme di intelligenza elencate da Gardner e nemmeno dell'intelligenza emotiva di Goleman, ma dell'intelligenza divergente, tipica dei creativi, di fondamentale importanza, a mio avviso, perchè, come diceva De Bono: "L'intelligenza è una potenzialità, il pensiero invece è un'abilità. E' per questo che abbiamo bisogno della creatività." Vi allego anche un link per leggere un aneddoto esemplificativo tratto dal libro di De Bono "Il pensiero laterale" : http://www.riflessioni.it/semplici_curiosi/pensiero-verticale-laterale.htm
aleksandra ewa uninettuno

La macchina siamo noi - 6 views

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    le psicotecnologie sono intese come un'estensione della mente, una capacità di intervenire a livello della mente, di modificare la struttura psichica di un individuo sia a livello motorio che cognitivo, sono estensioni, protesi della mente che estendono le potenzialità umane superando i limiti del tempo e dello spazio nella comunicazione.
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    La Ricerca è un potente strumento di Comunicazione attraverso il quale si accede alla memoria del mondo. Ciò richiede l'uso di tecnologie avanzate rese disponibili dalla Rete. Il nuovo sistema di interazione cognitiva dal basso verso l'alto (bottom - up), ha permesso la creazione di una nuova architettura gerarchica del sapere, accessibile a tutti e personalizzabile e di un nuovo approccio collettivo di coscienza sociale e culturale
Cinzia Cimino

L'era del Tag - 0 views

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    Dopo la narrazione orale, veicolata dal corpo, e dopo l'epoca della scrittura su carta, astratta e decontestualizzata, si è aperta la fase elettronica, dominata dall'istantaneità e dalla multisensorialità. Ma che cos'è il libroide? Cosa nasconde questo neologismo?
Elio Cimmaruta

Alla ricerca dell'intelligenza connettiva - 5 views

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    …Il poeta è il primo scienziato, colui che si occupa del software che utilizza l'uomo: il linguaggio. Nell'epoca dell'elettronica il poeta è colui che scrive il software il nuovo linguaggio. La nuova poesia è quella del software; Linus Thorvald è il grande poeta dell'oggi; Linux è una forma d'arte, è una poesia moderna. Accanto a questa nuova idea di poesia sopravvive tutto un mondo di nomi e di "modi di dire". Diventa valore un semplice nome, ho visto nomi di domini quotati ben due milioni di dollari…
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    propongo la lettura della trascrizione di questo interessante e chiarificatore intervento di De Kerckhove al Convegno internazionale "Professione giornalista: nuovi media, nuove informazioni". Si tratta di una relazione sulle sue ricerche sull'intelligenza connettiva.
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    Per De Kerckhove se l'intelligenza collettiva è il quadro di riferimento del pensiero umano, del pensare dell'umanità, l'intelligenza connettiva ne è la parte "in movimento", il lato che si attiva per la risoluzione pratica, "sperimentale", di un problema specifico. Essa si affida alla "moltiplicazione" delle intelligenze, favorita dalla connessione, piuttosto che alla loro somma, situata nel "collettivo". De Kerckhove insiste cioè sul carattere aperto del concetto di intelligenza connettiva rispetto all'immagine di "contenitore chiuso" a cui rimanderebbe l'intelligenza collettiva Il suo tentativo non è tuttavia quello di "staccare" la propria ricerca dal campo dell'intelligenza collettiva, ma quello di delimitare al suo interno un settore di indagine e di sperimentazione per così dire "applicativo".
rosa maria tafuri

Cognizione distribuita - 8 views

L'approccio teorico noto con il nome di "Cognizione Distribuita" sostiene che l'attività cognitiva umana non è caratterizzata esclusivamente dall'attività cerebrale bensì è distribuita tra il cerve...

Attività mente organizzazione extracorticale

started by rosa maria tafuri on 03 Jul 12 no follow-up yet
NICOLINA NOCERA

Disturbi di apprendimento e nuove tecnologie - 2 views

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    Avendo seguito il corso di tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento mi sono chiesta se le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie potessero essere sfruttate anche con soggetti che presentano deficit di apprendimento.
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    Due le grandi linee: vi sono coloro che come Sperman ritengono che esista un fattore "G"di intelligenza generale; e altri come Thurston postulano l'esistenza di famiglie di abilità primarie, come q...
rosa maria tafuri

Le sette intelligenze, l'idea di vita. - 1 views

Due le grandi linee: vi sono coloro che come Sperman ritengono che esista un fattore "G"di intelligenza generale; e altri come Thurston postulano l'esistenza di famiglie di abilità primarie, come q...

intelligenze logiche analogiche multiple

started by rosa maria tafuri on 03 Jul 12 no follow-up yet
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