Fake news, i meccanismi cognitivi che ci fanno cascare (tutti) nelle bufale - Agenda Di... - 3 views
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dany78 on 15 Apr 22In questo articolo, Daria Grimaldi, docente di psicologia sociale all'università Federico II di Napoli, spiega quali sono i meccanismi che stanno alla base della formazione di un'opinione , e le scorciatoie di pensiero che ci inducono in errore. Inizia sfatando il mito che a "cadere " vittima delle fake news, siano solo persone di bassa cultura o scolarizzazione, ed evidenzia invece come il fenomeno sia diffuso ampiamente in tutte le classi sociali e a tutti i livelli di scolarizzazione. Questo accade perché il nostro cervello utilizza delle scorciatoie di pensiero, definite "euristiche" che permettono una sorta di "economia cognitiva", aiutando il cervello a non sovraccaricarsi, ritenendo implicitamente che qualcun altro abbia vagliato l'informazione al posto nostro. Le euristiche permettono la costruzione di un giudizio, che tendenzialmente tendiamo a proiettare sugli altri ritenendo che tutti abbiano lo stesso metro di valutazione, incappando in quello che viene definito "effetto del falso consenso" Pone il focus sui social network, definendoli il miglior terreno fertile per la diffusione di Fake news, sostanzialmente da un lato perché le notizie sono create ad HOC. per generare arousal , dall'altro si diffondono in una rete di "amici" , per sua natura affidabile. Parla del fenomeno del FILTER BUBBLE, ovvero di come gli algoritmi dei software, facciano in modo di condividere con la persona solo contenuti in linea con le idee della stessa, creando una sorta di bolla che avalla il BIAS del falso consenso, che a sua volta conduce al fenomeno dell'ignoranza pluralistica. Infine discute su come sia possibile immunizzarsi dalle fake news, ad esempio facendo valutare l'attendibilità delle notizie ad esperti, e in caso di assenza di competenza , quanto sia auspicabile mantenere una dignitosa riserva.