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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Contents contributed and discussions participated by roberto de luca

Contents contributed and discussions participated by roberto de luca

rosa maria tafuri

Tag e categorie: due metodi complementari. - 9 views

Tassonomia Etichetta macro micro
started by rosa maria tafuri on 05 Jul 12 no follow-up yet
  • roberto de luca
     
    i tag possono essere molto utili per arrivare subito al contenuto che ci interessa, ma con i tag qualche volta si corre il rischio di incappare in parole che possono assumere diversi significati.
roberto de luca

Psicotecnologie - 8 views

Psicotecnologie
started by roberto de luca on 24 Sep 12 no follow-up yet
  • roberto de luca
     
    Psicotecnologia
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    Abbozzo psicologia
    Questa voce sull'argomento psicologia è solo un abbozzo.
    Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.

    La psicotecnologia è quella branca della psicologia generale che studia l'impatto psicologico dell'utilizzo delle tecnologie, soprattutto quelle associate alla lingua: esse, in breve, producono fondamentali ripercussioni sul nostro modo di pensare e di comunicare, in quanto richiedono che l'intelletto umano utilizzi le sue capacità in maniera differente dal passato; se questi modi di impostare la mente si stabilizzano e si sedimentano nel loro utilizzo, allora cambierà la nostra percezione del mondo, il nostro modo di organizzare il cervello, il nostro modo di agire.

    La principale scuola ad aver analizzato questo fenomeno sin dagli anni '40 è la Scuola di Toronto, che annovera studiosi del calibro di Marshall McLuhan: Carpenter, Havelock e McLuhan hanno cercato di definire il significato psicologico dell'adozione dell'alfabeto greco nella cultura occidentale. Lo studioso che oggi si dedica maggiormente a questa disciplina è Derrick De Kerckhove, che analizza in che modo l'alfabeto possa influenzare il nostro orientamento visivo. Secondo De Kerckhove una psicotecnologia è qualunque tecnologia emuli, estenda o amplifichi il potere della nostra mente. Così come la scrittura consente all'individuo di depositare le conoscenze acquisite su supporti più stabili della memoria, alterando le modalità di gestione della stessa, allo stesso modo consente di percepire l'uomo stesso da una prospettiva differente: è con la scrittura, in sintesi, che l'individuo esce dalla realtà tribale e collettiva per approdare all'individualizzazione e alla consapevolezza della sua identità. Se il pensiero umano è scaturito dalla possibilità di leggere, l'apporto delle nuove tecnologie estende ulteriormente la mente dell'uomo, modificandola in maniera evidente.

    La televisione, il telefono, il computer, gli ipertesti, sono psicotecnologie nella misura in cui inducono il cervello ad elaborare nuovi paradigmi cognitivi che modificano la nostra percezione del mondo.
    Bibliografia

    Derrick De Kerckhove, Brainframes. Mente, tecnologia, mercato, Baskerville, Bologna, 1993.

    Derrick De Kerckhove, La pelle della cultura, Costa e Nolan, Genova, 1995
roberto de luca

Tagging - 26 views

Tag tagging
started by roberto de luca on 24 Sep 12 no follow-up yet
  • roberto de luca
     
    Tag (metadato)
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    La nuvola di tag con i termini relativi al Web 2.0

    Un tag è una parola chiave o un termine associato a un'informazione (un'immagine, una mappa geografica, un post, un video clip ...), che descrive l'oggetto rendendo possibile la classificazione e la ricerca di informazioni basata su parole chiave. I tag sono generalmente scelti in base a criteri informali e personalmente dagli autori/creatori dell'oggetto dell'indicizzazione. Tuttavia i tag possono anche essere usati in modo improprio, ovvero fornire indicazioni riguardo all'opinione che qualcuno ha di un'opera e quindi essere correlati al consumatore del contenuto e non al contenuto in sé. Da qui si evince come il semplice associare tag non sia sufficiente a dare un livello semantico alla rete[1], sebbene alcuni includano il meccanismo del tagging nel web semantico.

    I tag sono stati associati al concetto di web 2.0 e ai cosiddetti servizi di social bookmarking.

    Tipicamente a ogni oggetto sono applicati più tag.
    Indice

    1 La procedura di tagging
    2 Tag ufficiale
    3 Altre forme di categorizzazione
    4 Sintassi
    5 Esempi più conosciuti di siti web che usano il sistema dei tag
    6 Note

    La procedura di tagging

    A una pagina web o a qualunque altro tipo di informazione presente nel web può essere associato un tag o una lista di tag. Tipicamente il server mostrerà la lista dei tag (nella forma di web link) sulla pagina web relativa. Questo permette al visitatore di individuare facilmente anche altri oggetti o pagine correlati a un determinato tag.

    Se l'autore della pagina desidera "riclassificare" la pagina, non dovrà far altro che modificare la lista dei tag. A questo punto le connessioni tra le varie pagine che hanno lo stesso tag si modificano automaticamente, grazie allo specifico software del server che supporta il tagging. Non c'è dunque bisogno di ricollocare la pagina attraverso un complesso sistema gerarchico di categorie.

    Tuttavia il tagging ha anche degli aspetti controversi. Tipicamente il tag non fornisce informazioni di tipo semantico. Per esempio il tag "apple" potrebbe riferirsi al frutto oppure alla Apple Inc., alla città di New York o alla figlia di Gwyneth Paltrow. La mancanza di distinzioni semantiche tra i tag può portare a connessioni inappropriate tra gli oggetti "taggati". Inoltre, la selezione dei tag è molto personale. Persone diverse potrebbero usare termini molto diversi per descrivere lo stesso concetto.

    La classificazione attraverso i tag ha portato allo sviluppo della cosiddetta folksonomia, ovvero al concetto di social bookmarking, e altre forme di software sociale. Folksonomie su larga scala portano alla definizione di convenzioni nel tagging pattuite all'interno di determinate comunità virtuali, e non derivanti da un vero e proprio standard formalizzato.

    In sostanza, il "tagging" è una modalità di organizzazione dell'informazione alternativa alla gerarchizzazione attraverso categorie fisse.
    Tag ufficiale

    Un tag ufficiale è una parola chiave adottata nell'ambito di eventi o conferenze in modo che i partecipanti associando a propri documenti, video, immagini questo tag rendono il proprio materiale facilmente individuabile dai motori di ricerca e, pertanto, facilmente condivisibile con gli altri partecipanti all'evento.
    Altre forme di categorizzazione

    Gerarchia
    Lista ordinata
    Network
roberto de luca

Multitasking - 1 views

started by roberto de luca on 24 Sep 12 no follow-up yet
  • roberto de luca
     
    MultitaskingDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    Vai a: navigazione, cerca
    In informatica, un sistema operativo con supporto per il multitasking (multiprocessualità) permette di eseguire più programmi contemporaneamente: se ad esempio viene chiesto al sistema di eseguire contemporaneamente due processi A e B, la CPU eseguirà per qualche istante il processo A, poi per qualche istante il processo B, poi tornerà ad eseguire il processo A e così via.

    Il passaggio dal processo A al processo B e viceversa viene definito "cambio di contesto" (context switch). Le decisioni riguardanti l'esecuzione di un cambio di contesto tra due programmi vengono intraprese da un componente del sistema operativo, lo scheduler, il quale invierà le proprie decisioni ad un altro modulo del sistema operativo, il dispatcher che eseguirà effettivamente il cambio di contesto. A seconda di quale strategia di servizio (algoritmo di scheduling) venga seguita, lo scheduler controlla la ripartizione del tempo di CPU tra tutti i processi attivi.

    Esistono due principali tecniche di controllo di termine e pausa del multitasking: il vecchio senza prelazione (cooperative) e il nuovo con prelazione (preemptive).

    Ma oggigiorno la vera potenza del Multitasking risiede solo nell'algoritmo di scheduling usato.

    Indice [nascondi]
    1 Il multitasking
    1.1 Multitasking senza prelazione (cooperative)
    1.2 Multitasking con prelazione (preemptive)
    2 Punto storico sui sistemi operativi multitasking preemptive
    3 Voci correlate

    Il multitasking [modifica]Esistono principalmente due tipi di multiprogrammazione:

    Tipo batch: in cui non c'è interattività con l'utente. L'obiettivo di questo tipo di multiprogrammazione è la massimizzazione delle prestazioni.
    Tipo time-sharing: in cui si permette a più utenti di utilizzare contemporaneamente e interattivamente lo stesso sistema, massimizzando la praticità d'uso, a scapito delle prestazioni.
    Per grado di multiprogrammazione si indica la capacità di un sistema di poter eseguire più processi in memoria.

    Multitasking senza prelazione (cooperative) [modifica]Detto anche multitasking cooperative, in questo caso i programmi cedono volontariamente il controllo al sistema operativo una volta finita l'operazione in corso: è il caso di Mac OS fino alla versione 9, o di Windows 3.0 e 3.1. Il vantaggio maggiore di questo metodo è che non ha bisogno di supporto hardware e si può implementare su ogni tipo di architettura. Il grave svantaggio è che un singolo programma che si rifiuta di cedere il controllo, o che si ferma per qualche errore, può bloccare l'intero computer in quanto il sistema operativo non ha modo di riprendere il controllo da solo. Più precisamente lo scheduler senza prelazione attua un cambio di contesto solo in circostanze quali:

    il passaggio di un programma dallo stato di esecuzione allo stato di attesa;
    il termine del programma stesso;
    Multitasking con prelazione (preemptive) [modifica]La prelazione è l'atto di interrompere un programma a prescindere dalla volontà del programma stesso, ciò avviene grazie a delle particolari strutture hardware integrate nel microprocessore che automatizzano il cambio di contesto (context switch): in questo caso non solo lo scheduler interviene nelle circostanze previste da uno scheduler senza prelazione, ma anche in casi quali:

    il passaggio di un programma dallo stato di esecuzione allo stato di pronto per essere eseguito;
    il passaggio di un programma dallo stato di attesa allo stato di pronto per essere eseguito;
    Un multitasking con prelazione (preemptive) non può quindi essere implementato se la piattaforma hardware non mette a disposizione gli strumenti necessari, ma in compenso, grazie all'hardware, il cambio di contesto è molto più efficiente favorendo l'adozione di quanti di tempo regolari e una esecuzione più "fluida" dei vari processi. Il preemptive multitask è stato adottato dalla maggior parte dei sistemi operativi moderni.
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