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trinca

Emotions in Media Education: How media based emotions enrich classroom teaching and lea... - 1 views

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    Articolo vuole confermare come le emozioni legate agli oggetti di apprendimento basati sui media possono aumentare la concentrazione, l'interesse e persino l'impegno e i legami sociali degli studenti, migliorando così la loro motivazione intrinseca a impegnarsi con l'argomento. Inoltre, i media sembrano influenzare la durata e l'intensità dell'esperienza di apprendimento s generando così non solo interesse ma anche un senso di coinvolgimento (diversi esempi riportati nell articolo. buona lettura
sarinaarmati

Child protection online | Educating 21st Century Children: Emotional Well-being in the ... - 1 views

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    La OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) è un'organizzazione internazionale che da 60 anni lavora con Governi, legislativo e cittadini per trovare soluzioni a sfide sociali, economiche e ambientali. Il capitolo 10 "Child protection online" tratto dalla pubblicazione "Educating 21st Century Children: Emotional Well-being in the Digital Age" del 01.10.2019, si focalizza sui rischi che i bambini incontrano online (bullismo, razzismo, predatori sessuali, ecc.) e sulla necessità che sviluppino skill adatte a riconoscerli. Nel 2017 la OECD ha condotto un sondaggio tra 34 paesi per verificare se le raccomandazioni riguardo la sicurezza online per i bambini del 2012 fossero ancora attuali. Questo capitolo analizza le seguenti tipologie di rischio: rischi legati alle tecnologie di Internet (pornografia, sexting, cyber-grooming e cyber bullismo), rischi legati al consumatore (frode e marketing online) e rischi riguardo le informazioni, la privacy e sicurezza (diverse tipologie di condivisione dei dati personali consapevole e/o inconsapevole). Per ognuno di questi rischi sono presentati esempi legislativi di diversi paesi (anche in risposta al sondaggio del 2017) che spesso si limitano al loro approccio nella vita reale e non alla estensione online e pertanto i Governi negli ultimi anni si sono mossi in tal senso. Di fatto tutti questi rischi, in cui incorrono i bambini in particolare, sono costantemente in evoluzione e sono la trasposizione online di quelli già esistenti nella vita reale, ma che in Internet trovano un ambiente in cui agire, vasto, iperconnesso e spesso indisturbato da sguardi indiscreti.
albertisabry

Vero amore o emotional business - 5 views

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    Questo post, pubblicato dalla Morando, una tra le maggiori aziende italiane produttrici di cibo per animali, ci comunica un messaggio forte.. Acquistare i loro prodotti è "Il modo migliore di amarli". Sorge dunque spontanea una riflessione... Indubbiamente l'amore per gli animali si declina in tanti modi, non ultimo, nel modo in cui ci prendiamo cura di loro. L'azienda sfrutta la leva emotiva di chi li ama e li tratta a tutti gli effetti come membri della famiglia, volendo garantire a queste creature il meglio. E, l'espressione del micio, palesemente alla ricerca di coccole e tenerezza, mal si sposerebbe con un "no".. Questo è un esempio molto chiaro di come i nuovi media riescano a colpire le nostre diverse sensibilità ed in modi differenti (non sarebbe lo stesso per chi odia i gatti o per chi pensa basti solo dar loro del cibo pur amandoli). Guardando poi la qualità dei prodotti dell'azienda produttrice (fonte: Altroconsumo: https://www.altroconsumo.it/alimentazione/cibo-per-gatti/comparatore?int_campaign=PSBAN0I&int_content=none&int_medium=PRDSHUBL&int_source=PRDS&int_term=none&currentPage=2) Morando non è presente tra le prime 20 aziende. E' quindi vero amore?? dobbiamo sempre chiederci cosa sta dietro ad un simile messaggio, per quanto indiretto.. e valutare quanto l'impatto emotivo dello stesso ci possa spingere all'acquisto di un prodotto che forse, tanto bene, a loro non fa...
ludovica1993

Effetti collaterali dannosi della Tecnologia - 7 views

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    Fondamenti teorici massivi, vantaggi nel contesto formativo, percorsi, uso delle nuove medialità nel contesto lavorativo e sociale, progetti di apprendimento, processi di revisione, analisi e feedback, miglioramento delle proprie competenze; tutto ciò è proposto come elemento" didattico" tra le competizioni che si esprimono nel variegato mondo di internet e dei media correlati. Questi sono ritenuti indispensabili nel campo dell'economia, del lavoro e del moderno sviluppo sociale (casa, famiglia, scuola, ricreativo, pubblicistico ecc..) Nel nostro mondo dominato dall'uso di super tecnologie e "divorato" dalle conseguenze che queste determinano, si conoscono da anni i relativi sintomi del "tecnostress": variazioni neurobiologiche interferenti con le capacità di intercomunicazione dei nostri neuroni, con produzione di malesseri quali ansia, ossessioni, incidenza funzionale sui vari organi bersaglio, espressioni psicosomatiche, attacchi di panico, alterazioni del comportamento, isolamento relazionale. La necessità e l'uso spasmodico e inevitabile di questi enormi flussi di informazioni e di stimoli ora praticamente insostituibili, determinano un'ovvia, seppur NON voluta o creduta, tendenza alla dipendenza con tutte le variabili che ne conseguono. Ricerche in campo scientifico e psicologico tentano di definirne i confini etici, evidenziandone i possibili danni estesi a tutto il mondo informatico e dei nuovi media, che vanno dai comuni social network ai più sofisticati metodi che ruotano nell'infinito universo di internet, nel quale vortice veniamo travolti ed involti nonostante i dimostrati pericoli e gli effetti sulle nostre ancora fragili e vulnerabili reattività emotive e capacità relazionali e di difesa. Su questa scia hanno quindi ragione di innescarsi altre importantissime problematiche emergenti nel contesto sociale e mondiale, le quali proprio attraverso queste tracce, trovano terreno fertile per esprimersi nei loro aspetti più gravi e lesivi su org
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    su organismi in fase di sviluppo. Queste problematiche riguardano il cyberbullismo, lo stalking informatico, ed altre forme di attacco alla persona, purtroppo non poche volte costellate da nefasti epiloghi. Lo studio scientifico e psicologico volto alla ricerca di una salute più dovuta, già ci indirizza verso scelte più moderate e consapevoli, che possono conferire all'umanità una giusta crescita psicologica in ogni ambito, invece di cedere alle apparenti indispensabilità delle attuali imposizioni tecnologiche.
mariaritabal

Nativi Digitali: Trasparenza e Intuizione nei Nuovi Media - 7 views

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    L' articolo ci spiega perché per usare efficacemente i nuovi media occorre l'intuizione, mentre per imparare ad usarli ci vuole il ragionamento .
cpetrini3

Nomofobia: l'isolamento da Smartphone è davvero una Malattia recente? - ... - 4 views

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    L'articolo di non vuole solamente denunciare un atteggiamento patologico ma anche indagare, se ce ne sono, le radici storico-culturali del suddetto comportamento. La nomofobia, (dalla contrazione inglese dei termini no-mobile phobia), indica la malattia che induce giovani e non solo, ad isolarsi dal mondo e ignorare le relazioni reali per rinchiudersi all'interno di una dimensione social, il tutto ovviamente avvalendosi di supporti digitali come tablet, smartphone,etcc… Nonostante le posizioni avverse di chi reputa il nuovo stile di relazionarsi come un arricchimento o un impoverimento, oltre l'allarmismo dei casi estremi di Addiction o Hikikkomori, l'autrice segnala come questo comportamento, in altre epoche e su altri supporti, sia sempre stato presente. Charles Cooley, "che vedeva nella consegna mattutina dei giornali un pericolo per le famiglie americane", aveva forse già intuito come i media (all'epoca non digitali ma analogici) avrebbero potuto mischiare i confini tra il privato e il pubblico, e come questi strumenti sarebbero diventati poi sempre più personali e sempre meno familiari. Nelle foto storiche riportate dall'articolo, c'è tutto un excursus temporale su come questo atteggiamento abbia attraversato il secolo. La genesi non è chiara, sicuramente alla base c'è la voglia di informarsi, di sapere, che poi diventa possibilità di partecipare e di decidere e che poi in ultima battuta pervade tutte le sfere della vita fino a intaccare le relazioni sociali. Queste , sicuramente aumentate in quantità e in velocità, non hanno più limitazioni geografiche ma solo emotive: linguaggio sintetico, deresponsabilizzazione, carico emotivo, tutto sulle spalle dell'avatar e non della persona.
anonymous

Social Media Literacy in Crisis Context: Fake News Consumption during COVID-19 Lockdown - 1 views

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    L'evoluzione esponenziale e graduale delle fake news e la frequenza di utilizzo, i rischi connessi per la democrazia, l'affidabilità di notizie nei media di pubblico utilizzo, hanno aumentato la necessità di intraprendere ricerche accademiche sulle fake news inserite in questo articolo. Questo studio si concentra su un corpus di 186 persone (essenz.giovani) raggiunte con sondaggio online. Mentre si cerca di comprendere il grado di proliferazione delle fake news in un contesto di crisi epidemica, questa ricerca indaga sulla dipendenza delle persone dai social media durante il loro periodo di "confinamento". L'uso dei social media è un meccanismo che aiuta a ridurre lo stress e la solitudine delle persone confinate durante le grandi crisi. È anche uno spazio di espressione aperto che consente alle persone di rimanere costantemente in contatto con i loro cari. Il suo utilizzo è cresciuto in modo da indurre alcuni utenti a utilizzarlo come canale di consumo e diffusione delle informazioni e questo studio ha dimostrato che i social media sono un vero mezzo di democratizzazione dell'informazione e che il consumo di false notizie attraverso queste piattaforme aumenta notevolmente nei contesti di crisi. La Social Media Literacy (SML) può essere un particolare insieme di abilità pratiche, intellettuali ed emotive richieste agli utenti dei social media per creare contenuti o rilevare post di notizie false, che va oltre la comprensione in un contesto di crisi pandemica di COVID-19. Lo studio dimostra che le persone con un livello più alto di stress in quarantena adottano reazioni spontanee irrazionali nel condividere informazioni false, senza prestare molta attenzione alla loro accuratezza, approntando un approccio meno critico e analitico. In un contesto di crisi globale, fattori socio-emotivi e psicologici giocano un ruolo significativo nella propagazione di fake news, facilitando di fatto la diffusione attraverso le piattaforme dei social media.
linda_alboretto

Tecnologia positiva: utilizzo di tecnologie interattive per promuovere il funzionamento... - 1 views

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    Nell'articolata discussione sull'impatto delle nuove tecnologie e dei media sul benessere, in questo articolo Riva e collaboratori sostengono che la qualità dell'esperienza dovrebbe diventare il principio guida nella progettazione e nello sviluppo di nuove tecnologie, e soprattutto il metro di misura primario per la valutazione delle loro applicazioni. La Psicologia Positiva di Seligman fornisce secondo gli autori un quadro utile: invece di attingere a i modelli disfunzionali del comportamento umano, si concentra su fattori che consentono agli individui e alle comunità di prosperare e costruire al meglio la loro vita. In questo articolo, viene proposto un approccio scientifico e applicato all'uso della tecnologia ispirato alla Psicologa Positiva per migliorare la qualità dell'esperienza personale attraverso la sua strutturazione: la "Tecnologia Positiva". Riva e collaboratori hanno individuato e analizzato tre caratteristiche dell'esperienza personale: attivazione emotiva, realizzazione e connessione con gli altri. Questi tre aspetti possono essere influenzati dalle tecnologie per promuovere comportamenti adattivi e un funzionamento positivo. Le tecnologie positive vengono quindi classificate in base ai loro effetti su una caratteristica specifica dell'esperienza personale. Come studenti di Psicologia e di Educazione ai nuovi media l'articolo offre spunti di riflessione inerenti: la connessione tra le tecnologie e il benessere personale, delle organizzazioni e della società grazie alle esperienze in rete, delineando anche le caratteristiche ideali dei gruppi virtuali per favorire esperienze sociali ottimali e ridurre i sentimenti di isolamento e depressione, fino a presentare la pratica clinica Virtual Reality Therapy la quale, inducendo specifiche risposte emotive, può consentire di creare o ricreare un tema di vita.
contribuire

Exploring Situated Empathy through a Metaverse Campus | Proceedings of the 26th Interna... - 0 views

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    In questo recentissimo paper si esplora il contributo che la realtà virtuale può apportare nell'aiutare le persone ad immedesimarsi nelle difficoltà altrui, sviluppando empatia. In particolare, si analizzano ostacoli e disagi incontrati da una comunità di immigrati in una micro-società all'interno di un campus universitario finlandese. L'esperimento è stato condotto su 18 soggetti per vivere le situazioni che hanno creato difficoltà attraverso interazioni con avatar in una versione di realtà virtuale, entro il campus dove si trova la comunità. I risultati preliminari tratti dai questionari suggeriscono che la conoscenza dei partecipanti e la tendenza alla volontà di discutere delle difficoltà sono migliorate grazie alla partecipazione all'esperienza. Inoltre, le interviste semi-strutturate riflettono positivamente sulla 'memorabilità' dell'esperienza fatta nella realtà virtuale, sulla plausibilità delle storie e sull'aumento dell'empatia situata e della consapevolezza dei partecipanti riguardo alle difficoltà della comunità internazionale locale. L' empatia è descritta come un fenomeno multidimensionale che include componenti cognitive ed emotive, con implicazioni per la salute mentale, le relazioni interpersonali e il benessere sociale. Vengono condivisi i risultati delle misurazioni e le osservazioni sul fatto che molto rimane da fare sia in termini di perfezionamento tecnologico che di riflessioni su aspetti etici e di privacy. Il tema è di particolare rilievo in società sempre più multiculturali, dove l'utilizzo dei media e new media può essere strumento critico di educazione e socializzazione
dany78

Internet e Ragazzi: Caratteristiche, Vantaggi, Rischi e Media Education - 2 views

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    Questo articolo di Bianca Pasenti, psicologa dello sviluppo, pone un focus iniziale circa i dati sull'incremento dell' utilizzo sempre maggiore di internet da parte dei ragazzi soprattutto durante il periodo del covid. Evidenzia i rischi derivanti dall'utilizzo dei nuovi media, soprattutto i social network, ponendo un focus sulle caratteristiche dei new media, ovvero l'assenza di limiti temporali e la connessione onnipresente, in aggiunta alla ridotta comprensione dei nuovi media da parte dei genitori di figli nativi digitali. I rischi evidenziati ovviamente riguardano i fenomeni del sexting, del cyberbullismo, della dipendenza e delle alterazioni emotive ed empatiche. L'articolo però mette in risalto anche i vantaggi, cerca di non demonizzare i nuovi media e di evidenziarne le opportunità come le possibilità di confronto e affiliazione, il mantenimento dei rapporti anche a distanza ecc... Riconoscendo la MEDIA EDUCATION, come risposta alla gestione consapevole del mondo virtuale e dei nuovi media.
mariannasulpry

Sexting e adolescenza: processo di maturazione sessuale o cattivo utilizzo dei media di... - 4 views

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    Nell'epoca della digitalizzazione sta diventando sempre più frequente il tema dei rischi e dei benefici dei media digitali. Nell'articolo le autrici Katalin Parti, Cheryl E Sanders e Elizabeth Kandel Englander affrontano il tema del sexting durante la preadolescenza e l'adolescenza, evidenziando come tale fenomeno possa condurre a cattive conseguenze sulla salute mentale dei giovani adulti. La condivisione di contenuti sessuali attraverso l'uso dei media sta diventando una pratica sempre più frequente negli ultimi anni, diverse ricerche hanno infatti dimostrato che si sta incrementando tra gli adolescenti l'invio e la ricezione di materiali sessuali, soprattutto tra gli adolescenti delle scuole superiori rispetto ai preadolescenti delle scuole medie. Il sexting è stato descritto come una naturale conseguenza e parte del processo di maturazione sessuale, allora perché è importante ridurlo? L'utilizzo di questa sessualità digitalizzata potrebbe sfociare in abusi quali ricatti, vendetta ad una conseguente rottura di una relazione oppure inoltro delle immagini per vantarsi con i coetanei. A ricevere materiali sessuali sembrano essere più i ragazzi rispetto alle ragazze, le quali si sentono pressate nel dover inviare immagini sessuali ai propri ragazzi per paura di essere lasciate. Le conseguenze sono reazioni emotive negative quali imbarazzo e paura, gli studi hanno infatti dimostrato che la messa in atto di tale comportamento può portare ad ansia, depressione e pensieri di suicidio. Il fatto che il fenomeno del sexting possa iniziare in una fase della vita molto giovane, già dal periodo delle scuole medie, evidenzia quanto sia importante la prevenzione attraverso la media education associata ad una buona educazione sessuale.
alessiaromagna

From the Cradle to the Web: The Growth of "Sharenting"-A Scientometric Perspective - 3 views

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    L'articolo si concentra sul fenomeno dello "sharenting" - neologismo che deriva dalla fusione dei termini "sharing" e "parenting" ovvero la pratica di condividere online informazioni e contenuti dei propri figli da parte dei genitori - e sulle possibili implicazioni nella media education. L'obiettivo dello studio descritto è quello di analizzare i rischi e i benefici associati a questa pratica. La metodologia di indagine utilizzata si avvale di un approccio "scientometrico" che raggruppa le pubblicazioni in base a domini di ricerca comuni, rivela le aree coperte dalla letteratura e le lacune ancora presenti e identifica gli articoli che hanno contribuito in modo significativo alla letteratura. Se la letteratura attuale si concentra quasi esclusivamente sulle questioni di tipo etico, legate principalmente alla violazione della privacy dei minori coinvolti, l'articolo, attraverso l'analisi dei dati raccolti sottolinea l'importanza di una comprensione delle implicazioni psicologiche del fenomeno come ad esempio le motivazioni che spingono i genitori a pubblicare e le possibili conseguenze emotive negative per i figli esposti. Nonostante il fenomeno sia già noto dal 2013, sono ancora poche le indagini che hanno approfondito le conseguenze dello sharenting nelle relazioni offline all'interno dell'ambiente familiare. Lo studio può rivelarsi utile per definire linee guida educative per interventi informativi, fornendo strumenti utili ai genitori, con la finalità di sviluppare consapevolezza delle cause e delle conseguenze della condivisione pubblica di contenuti mediali che riguardano i propri figli.
maspao

Strategie di autopresentazione di giovani studentesse sui social media - 3 views

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    In questo articolo, pubblicato il 27 giugno del 2022, vengono presentati i risultati tramite interviste semistrutturate di 10 trampoliniste universitarie di età compresa tra i 19 e i 24 anni. Il presente studio ha esplorato il modo in cui le giovani donne che competono negli sport estetici adottano strategie di auto-presentazione sui social media. I dati sono stati analizzati attraverso un'analisi tematica riflessiva e sono stati generati sei temi: 1. Autoanalisi: Le partecipanti hanno dimostrato un forte bisogno di presentare il loro "meglio di sé". L'incapacità di farlo si traduce nella paura del giudizio, nell'estrema autocritica e successivamente, nella post-prevenzione. 2. Il meglio di te: Le giovani donne cercano di presentarsi in modo favorevole, spesso selezionando gli aspetti più positivi di sé stesse. 3. Conseguenze emotive: L'auto-presentazione influisce sul benessere emotivo. La mancanza di conformità all'ideale desiderato può portare a sentimenti negativi. 4. Giudizio: La paura del giudizio sociale è un fattore significativo nell'auto-presentazione online. 5. Percezioni sui social media: Le partecipanti utilizzano i social media per presentarsi, ma spesso si confrontano con gli altri. 6. Accettazione: La necessità di alterare l'auto-presentazione per adattarsi agli standard sociali e di bellezza. Questo studio contribuisce alla letteratura sull'immagine corporea dimostrando una comprensione più dettagliata di come i social media influenzano la percezione di sé e la necessità di adattare la propria auto-presentazione
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