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andrea_85

Media education, ME - La Comunicazione - 6 views

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    Articolo molto interessante che spiega l'evoluzione storica dei media e dell'importanza che hanno assunto nella società nel corso del tempo. Molto spesso colpevolizziamo i nuovi media per il comportamento di bambini e ragazzi perché imitano quello che vedono alla TV o su Internet; in questo articolo si parla di come i Media Educator dovrebbero affrontare la tematica dei media e quali aspetti di queste nuove tecnologie vadano analizzati con più attenzione anche per rendere i ragazzi, ma soprattuto i minori, più consapevoli di quello che fanno o leggono quando si trovano nel "mare" di Internet.
fafa94

il lato positivo dei SM - 8 views

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    Per contagio emotivo si intende,qualsiasi forma di trasmissione inconsapevole e immediata di emozioni; Sui social network le emozioni, sia positive sia negative, passano efficacemente da un utente all'altro attraverso la semplice visualizzazione dei messaggi, influendo sul tono degli interventi successivi. E' la prima volta che si riesce a dimostrare sperimentalmente che il fenomeno del contagio emotivo avviene anche attraverso il puro linguaggio scritto, privato delle sue componenti non verbali. Dallo studio è emerso come tramite i social media le emozioni positive siano più contagiose e influenzino maggiormente gli altri rispetto a quelle negative.Un aspetto di alta importanza nella gestione delle dinamiche relazionali che si possono instaurare tra le persone o per pianificare interventi sugli utenti che soffrono .
gennisam

Il binomio: media e disabilità - 6 views

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    Il presente articolo indaga il binomio media e disabilità. Da un lato possiamo vedere il grande contributo che hanno portato i media nell'ambito formativo per le persone con difficoltà, attraverso l'utilizzo di tecnologie educative, come la sintesi vocale, i libri digitali, i software didattici multimediali. Dall'altro lato possiamo vedere invece come i media possono essere visti certamente come strumenti per sensibilizzare il grande pubblico su certe problematiche , ma spesso non si riscontra una sufficiente maturità culturale sulla disabilità poichè le modalità con cui se ne parla non sono adeguate.
adimiceli

I nuovi mezzi di comunicazione influiscono sulla qualità dei nostri scambi co... - 8 views

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    L'avvento delle nuove tecnologie ha permesso di massimizzare gli scambi comunicativi, questo rappresenta certamente un grandissimo vantaggio, relativamente alla possibilità di avere una comunicazione più veloce e spesso su più conversazioni differenti. Ma quanto viene penalizzata la qualità comunicativa dalle nuove tecnologie? la principale caratteristica negativa colpisce il ruolo del contesto e sopra ogni cosa la comunicazione indiretta, utile al fine di trasmettere un messaggio qualitativamente completo al nostro interlocutore. Tutti noi abbiamo vissuto almeno una volta la difficoltà di espressione di stati di rabbia, gioia, dolore nella messaggistica istantanea e anche nella massima capacità espressiva nei nuovi mezzi di comunicazione, sappiamo che a volte non siamo riusciti a farci comprendere del tutto dal nostro destinatario.
ludovica1993

Effetti collaterali dannosi della Tecnologia - 7 views

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    Fondamenti teorici massivi, vantaggi nel contesto formativo, percorsi, uso delle nuove medialità nel contesto lavorativo e sociale, progetti di apprendimento, processi di revisione, analisi e feedback, miglioramento delle proprie competenze; tutto ciò è proposto come elemento" didattico" tra le competizioni che si esprimono nel variegato mondo di internet e dei media correlati. Questi sono ritenuti indispensabili nel campo dell'economia, del lavoro e del moderno sviluppo sociale (casa, famiglia, scuola, ricreativo, pubblicistico ecc..) Nel nostro mondo dominato dall'uso di super tecnologie e "divorato" dalle conseguenze che queste determinano, si conoscono da anni i relativi sintomi del "tecnostress": variazioni neurobiologiche interferenti con le capacità di intercomunicazione dei nostri neuroni, con produzione di malesseri quali ansia, ossessioni, incidenza funzionale sui vari organi bersaglio, espressioni psicosomatiche, attacchi di panico, alterazioni del comportamento, isolamento relazionale. La necessità e l'uso spasmodico e inevitabile di questi enormi flussi di informazioni e di stimoli ora praticamente insostituibili, determinano un'ovvia, seppur NON voluta o creduta, tendenza alla dipendenza con tutte le variabili che ne conseguono. Ricerche in campo scientifico e psicologico tentano di definirne i confini etici, evidenziandone i possibili danni estesi a tutto il mondo informatico e dei nuovi media, che vanno dai comuni social network ai più sofisticati metodi che ruotano nell'infinito universo di internet, nel quale vortice veniamo travolti ed involti nonostante i dimostrati pericoli e gli effetti sulle nostre ancora fragili e vulnerabili reattività emotive e capacità relazionali e di difesa. Su questa scia hanno quindi ragione di innescarsi altre importantissime problematiche emergenti nel contesto sociale e mondiale, le quali proprio attraverso queste tracce, trovano terreno fertile per esprimersi nei loro aspetti più gravi e lesivi su org
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    su organismi in fase di sviluppo. Queste problematiche riguardano il cyberbullismo, lo stalking informatico, ed altre forme di attacco alla persona, purtroppo non poche volte costellate da nefasti epiloghi. Lo studio scientifico e psicologico volto alla ricerca di una salute più dovuta, già ci indirizza verso scelte più moderate e consapevoli, che possono conferire all'umanità una giusta crescita psicologica in ogni ambito, invece di cedere alle apparenti indispensabilità delle attuali imposizioni tecnologiche.
thom111

Notizie false: come non caderci. L'alfabetizzazione delle news spesso non vie... - 15 views

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    Un articolo molto interessante uscito il 21 settembre 2017 : il tema centrale è la necessità di un'alfabetizzazione alle news. L'idea di news false è diventata più complicata di recente, perché la gente recentemente ha cominciato a usare questo termine per indicare cose diverse. Alcune persone lo usano per descrivere storie con cui non sono d'accordo. Ma solo perché non sei d'accordo con una storia non lo rende falso. A volte, le notizie reali contengono degli errori. Mentre alcune persone etichettano alcune storie come "notizie false". Un ragazzo di 7 anni ha recentemente trovato un'immagine del presidente Donald Trump su internet e lo ha guardato con indignazione. "Guarda quanto è stupido!" Disse al padre, indicando l'immagine. La foto ha mostrato Trump mentre scriveva il suo discorso inaugurale, con la sua penna rivolta a testa in giù. Naturalmente, l'immagine non era la fotografia originale. Era stato Photohopped a modificarla. Il padre della ragazza ha rapidamente sottolineato l'errore, e ha iscritto il figlio ad un corso sull'alfabetizzazione delle news. Il padre conosceva bene il tema perché insegna giornalismo scientifico all'Università di New York, a New York City.
valeandre

L'E-learning come formazione integrata - 8 views

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    Le potenzialità dell'elearnig vengono sempre più analizzate e sponsorizzate da molte aziende ed Università, ma i risultati immaginati si scontrano molto frequentemente con quelli reali, soprattutto perché molto spesso l'ampio concetto dell'elearning viene confuso con l'ereading, che è soltanto uno degli strumenti attraverso i quali viene resa possibile la fad (formazione a distanza). Per offrire un buon livello di elearnig, occorre aver ben chiara la sua definizione, i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. L'analisi del dott. Pietro Riccio (Docente Master in Tecnologie Digitali e Net Economy - CARID-Università di Ferrara) offre un valido contributo per identificare a pieno questo concetto che il più delle volte può risultare essere poco chiaro.
benedetta95

Cyberbullismo, 'Una vita da social'. - 4 views

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    Una vita da social è una campagna educativa che rientra nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori. Quest' iniziativa è perciò diretta principalmente ai nativi digitali, insuperabili conoscitori di Pc, smartphone e app, ma che, essendo minori, non comprendono i potenziali rischi e i pericoli che possono nascondersi dietro a uno schermo. E molto probabilmente neanche i cyberbulli si rendono conto del male che fanno né delle possibili conseguenze penali. Obiettivo principale è dunque: 'Evitare che l'uso distorto delle Rete possa continuare a generare il cyberbullismo e addirittura suicidi di alcuni adolescenti. Il web è una risorsa'
abaggio

L'importanza dei social media per l'educazione e l'apprendimento - 8 views

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    Con la nascita dei social media nel web 2.5 si è giunti a un profondo cambiamento comunicativo e non solo, anche in ambito educativo. I giovani di oggi, figli della reta itc, si sono ritrovati in un ambiente di apprendimento collaborativo, basti pensare a wikipedia, dove tutti possono contribuire a inserire e modificare informazioni utili alla società. Gli utenti diventano così produttori di contenuti multimediali, producendo conoscenza. Da tutto ciò scaturisce la necessità di una educazione ai media da parte di educatori e formatori, per poter promuovere una conoscenza relativa a queste nuove tecnologie, e promuovendo l'uso positivo di esse.
amontalbetti

Informazione e panico, sui social network serve una nuova educazione - l\'Espresso - 6 views

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    L'articolo, tratto da L'Espresso del giugno 2017, espone la necessità di individuare un sistema educativo volto ad insegnarci in modo efficace come approfondire ciò che leggiamo e vediamo, interpretare in maniera non superficiale la miriade di informazioni a cui siamo quotidianamente esposti.
stassik

LE TRASFORMAZIONI DELL'INTIMITÀ TRA DIS-UMANIZZAZIONE E SOCIAL MEDIA - 10 views

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    La riorganizzazione della distinzione fra sfera pubblica e sfera privata cui corrisponde una nuova cultura dell'intimità a cui assistiamo oggi è il tema principale dell'articolo "Le trasformazioni dell'umanità tra dis-umanizzaione e social media" a cura di Simona Perfetti e Rosario Ponziano, due collaboratori del Dipartimento di Lingue e Scienze dell'educazione di Università della Calabria per la rivista ufficiale del MED (Associazione italiana per la Media Education). Stiamo assistendo alla crescente dis-umanizzazione nei rapporti sociali e spesso si tende a dare la colpa di questo processo ai social media. A cosa ci riferiamo quando parliamo di dis-umanizzazione dei rapporti sociali? La ricerca della risposta parte dalla distinzione tra umano e dis-umano, facendo un'analisi approfondita delle capacità di provare emozioni e sentimenti e loro importanza nella vita sociale. L'abitudine di mostrare pubblicamente sentimenti, emozioni, stati d'animo, con la diffusione del web ha subito trasformazioni provocando uno slittamento di confini del rapporto fra pubblico e privato: l'intimità della sfera privata viene meno e lo spazio pubblico diventa luogo narrativo ed emozionale. Manifestare pubblicamente le proprie emozioni, false o autentiche che siano, sembra essere diventato l'unico modo per manifestare il proprio esserci a sé stessi e agli altri: mi emoziono dunque esisto pubblicamente. Con l'avvento dei social media, si verifica una sorta di drammatizzazione di circostanze ed eventi già di per sé drammatici; i media in generale, si soffermano su immagini particolarmente violente, spingendo l'individuo alla ricerca delle emozioni sempre più forti. Nella vita offline le persone violente ci sono tanto quanto nella vita online; la crescente dis-umanizzazione nei rapporti sociali esiste a prescindere dai social media e se i social media hanno un ruolo (o se vogliamo una responsabilità) è semplicemente amplificarne la portata.
sarahmaghetta

La funzione della scuola nella cittadinanza digitale | Agenda Digitale - 7 views

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    "a scuola è arrivata l'ora della cittadinanza digitale" è un articolo di Sandra Troia apparso su "AGENDA DIGITALE" il 31 Marzo di quest'anno. L'autrice afferma che la scuola deve preparare i giovani a diventare cittadini digitali in un mondo caratterizzato dall'interconnessione. Nei programmi scolastici la competenza digitale è sempre stata una sorta di "cenerentola" a causa della carenza di strumenti, ma soprattutto perchè non appartenente alla nostra tradizione culturale e quindi è stata vista con diffidenza. Spesso i progetti scolastici sono stati più orientati al packaging accattivante che alla reale esperienza di information literacy . I media non sono una moda ma "il nastro trasportatore" dell'innovazione del paese. Il piano nazionale digitale stabilisce che attraverso programmi mirati la scuola deve insegnare il valore e il ruolo dei dati immessi in rete e fare in modo che l'utente non sia prigioniero del filter bubble. I programmi devono essere integrati e non solo "aggiunti" a quelli scolastici già esistenti. Il WORLD ECONOMIC FORUM nel 21 st Century Skills individua 16 competenze digitali che devono essere possedute dagli allievi,dai formatori e dai docenti. La scuola deve mettere il cittadino nella condizione di governare autonomamente l'incertezza della fluidità sociale e della grande massa di informazioni accessibili; deve sviluppare la capacità di accedere autonomamente agli ambienti virtuali delle istituzioni italiane e d europee come indicato nella Strategia Europa 2020.
amontalbetti

L'utilizzo delle mappe concettuali nella didattica - 5 views

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    L'articolo si propone di offrire uno spunto di riflessione sulla potenzialità delle mappe concettuali nella didattica. Le mappe concettuali, vengono utilizzate in misura crescente in tutte le attività didattiche: nelle scuole o in qualsiasi ambito di apprendimento, anche lavorativo, in quanto ritenute efficaci strategie per stimolare un apprendimento attivo, significativo (in grado di modificare le strutture cognitive del soggetto) contrapposto all'apprendimento meccanico. Questo strumento consente di connettere vari concetti, evidenziando le eventuali relazioni fra concetti diversi. Attraverso un grafico, il soggetto rappresenta le proprie conoscenze relativamente ad un argomento,. Ciascuno diviene quindi autore del proprio percorso di conoscenze, che potranno poi essere utilizzate per risolvere problemi, creare opportunità, acquisire concetti in ambiti diversi.
amontalbetti

Competenze digitali? in Italia le ha soltanto un lavoratore su tre - 9 views

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    L'articolo, pubblicato su "il sole 24ore" a febbraio 2017, tratta di un'indagine sulle competenze digitali in diversi paesi del mondo, condotta lo scorso anno da una multinazionale olandese che opera nel campo dei servizi per le risorse umane (Randstad). I lavoratori italiani considerano la digitalizzazione un elemento fondamentale per il successo dell'azienda per cui lavorano, ciò nonostante l'Italia pare non godere di una buona posizione nella classifica relativa alle competenze sulle nuove tecnologie. La maggior parte dei lavoratori infatti sente il bisogno di accrescere le proprie competenze, ad es. attraverso la formazione, ritenendo proprio le competenze digitali un fattore indispensabile per restare competitivi nel mercato del lavoro.
fabioviviani

Dipendenza sessuale online: caratteristiche e psicoterapia del disturbo - 4 views

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    Nuove patologie di dipendenza legate alla diffusione di un media quale internet nella vita sessuale dell'individuo. Una analisi sintetica ma efficace sulle cause che portano all'ossessività del cybersesso e sulla ripercussione nella vita di ogni giorno. L'importanza delle narrative nella terapia adatta a isolare e combattere la problematica.
studente3anno

Educazione all'immagine, media education e cittadinanza digitale - 7 views

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    Interessante Progetto formativo rivolto al Coordinamento Pedagogico dei Servizi Educativi 0-6 del Comune di Firenze
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    I media oggi non solo entrano sempre più capillarmente nella vita quotidiana, ma hanno anche la capacità di attrarre i bambini e le bambine fin dai primi mesi di vita. Sebbene le nuove tecnologie siano fondate su un uso intuitivo e sebbene l'infanzia sembri in grado di interagire con esse senza necessità di essere educata, istruita e formata a riguardo, le agenzie educative tradizionali hanno il compito di non lasciare soli i bambini e le bambine nei loro usi di tali strumenti, ma di accompagnarli, alfabetizzandoli e promuovendo gradualmente lo sviluppo di una competenza digitale che riguardi non soltanto la dimensione tecnologica, ma anche quella cognitiva ed etica. Per affrontare la tematica in modo appropriato, tutto il personale del coordinamento pedagogico 0-3 e 3-6, insieme al personale amministrativo, ha frequentato nell'a.s. 2015/16 un corso di formazione a cura dell'Università di Firenze, Dipartimento di Scienza della Formazione e Psicologia. Il progetto si è proposto di sensibilizzare il personale del Coordinamento pedagogico del Comune di Firenze sui temi della Media Education e dell'educazione digitale, interpretandoli come strumenti utili oggi per promuovere un uso consapevole ed attivo dei dispositivi comunicativi e per la costruzione di forme di cittadinanza fin dalla prima infanzia. Il percorso sulla media education avviato nelle scuole dell'infanzia comunali proseguirà nell'anno scolastico in corso e nei successivi con altri progetti e attività che vedranno anche il coinvolgimento delle famiglie.
dmilaniutiu

Le conseguenze dell'uso dello smartphone: uno studio pilota sugli effetti positivi e ne... - 6 views

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    Lo studio analizza le conseguenze della crescente e pervasiva diffusione degli smartphone nella vita lavorativa, educazione, salute, sulla nostra attività neurale e sulla vita sociale. Si stima infatti che dal 2020 circa l'80% del traffico dati passerà attraverso questi dispositivi. Emerge perciò una profonda ambiguità nei risultati che questo dispositivo sta portando nel mondo moderno e che potrà portare nei prossimi anni. Si rende necessaria pertanto un'educazione degli utenti affinché facciano un uso intelligente del dispositivo, mostrando chiaramente sia gli effetti positivi che quelli negativi. In particolare, l'ambiguità è particolarmente evidente negli effetti "psicologici": se la promessa di questo dispositivo è quella di migliorare le nostre relazioni sociali e diminuire lo stress (ad esempio utilizzando i tempi "morti" sui mezzi di trasporto per chiacchierare con qualcuno) crescono anche le dipendenza dall'uso di smartphone. L'educazione dovrebbe rendere le persone coscienti che un dispositivo pervasivo come lo smartphone ha un impatto sul funzionamento del cervello. Non essendo possibile e neanche auspicabile, secondo lo studio, fermare l'utilizzo degli smartphone, è necessario però frenare l'utilizzo errato/eccessivo di questi dispositivi che sta portando, per esempio, alcune aziende e università a cercare di bloccare l'accesso a questi dispositivi ai lavoratori e studenti durante il tempo di lavoro/lezioni.
fsale_google

Media -Educational Habitus of future Educators in the context of Education in Day-Care ... - 6 views

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    Attraverso la ricostruzione delle abitudini d'uso personale dei media degli educatori tedeschi in formazione, lo studio descrive come gli atteggiamenti nei confronti dei media possano influenzare l'utilizzo dei media nell'ambito professionale (in particolare nei centri diurni per bambini).
dolcipatrizia

LABORATORIO GIOVANI - 4 views

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    Dal sito: "Blob.lgc - pratiche di evasione - è un laboratorio rivolto ai giovani della città, singoli o organizzati in associazioni e gruppi informali. E' dotato di spazi flessibili e strumentazioni per lavorare intorno al mondo della comunicazione: video, audio, internet, wifi, ecc. Vuole essere un luogo di transito dove approdare per conoscere gente nuova, coltivare le proprie passioni, realizzare un progetto, trovare spazi e mezzi per concretizzare il proprio bisogno di espressione e partecipazione. Blob.lgc si trova all'interno dell'Officina Sociale "La Siviera", del Comune di Terni." È una piattaforma vasta di documenti multimediali ( testi, filmati, interviste, …), nei quali si trattano temi di carattere sociale, politico, etico, partendo da diversi punti di vista. La navigazione è semplice e sempre sorprende la qualità di ogni contributo. Risulta un vero esempio di educazione, democrazia, responsabilità civile.
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