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verniti

La rete come una Skinner Box. Neocomportamentismo, bolle sociali e post-verità. - 1 views

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    Presenterò 3 articoli tutti pubblicati sulla rivista Media Education, studi, ricerche e nuove pratiche Vol. 9, n. 1, anno 2018. Tutti e tre gli articoli mi sembravano interessanti per descrivere i limiti, i rischi e le sfide che è necessario affrontare in questa nuova era digitale. In questo articolo , i due autori Umberto Zona e Fabio Bocci dell'Università Roma 3, propongono un avvicinamento interessante tra il web e la Skinner Box. Skinner, padre del comportamentismo e del condizionamento operante, è anche l'autore del libro Walden Two. L'idea fondante del libro è che per costruire la società del futuro è necessaria una "manipolazione sistematica del comportamento umano", tale compito è affidato agli ingegneri del comportamento. La comunità - descritta in questo libro - vive nella Skinner box ed è monitorata da tali ingegneri. Il progetto sociale del comportamentismo espresso nel libro, trova il suo declino con l'avvento dell'automazione e del web. Il web originariamente e giustamente viene visto come un luogo che apre spazi impensabili per "la creazione dal basso dell'informazione", successivamente con la circolarità delle informazioni, esso diventa opportunità del potere per effettuare un controllo sociale. Proprio in tal senso il web, la rete, viene definita una Skinner box. A differenza della comunità di Walden Two, la rete è controllata e governata da algoritmi che elaborano una mole elevatissima di dati (big data), ma essi - come gli ingegneri del comportamento - predicono i nostri desideri, progettano i nostri comportamenti. In tal senso, gli autori evidenziano i rischi a cui andiamo incontro.
mseruis

POST-VERITÀ E FAKE NEWS: RADICI, SIGNIFICATI ATTUALI, INATTESI PROTAGONISTI ... - 4 views

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    Secondo prestigiosi dizionari internazionali con l'espressione fake news si indicano «racconti falsi che appaiono come notizie, diffusi da Internet o attraverso altri media, creati solitamente per influenzare l'opinione pubblica o come scherzo» o qualsiasi «falsa e talvolta sensazionalistica informazione presentata come fatto e pubblicata e diffusa su Internet». Gli autori, in questo articolo, analizzano le diverse forme del mentire che si possono identificare suddividendole in fattoidi, falsificazioni e omissioni, e prendendo atto che le fake news non sono sicuramente nate in questi ultimi secoli ne analizzano le cause della forte accelerazione. Dopo un'analisi dei due fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione che hanno incrementato la diffusione delle menzogne e il numero di coloro che vengono ingannati si risponde a due domande: Chi può credere più facilmente alle fake news? Chi è più esposto e vulnerabile alla loro influenza? Molto interessante la riflessione finale.
thom111

Notizie false: come non caderci. L'alfabetizzazione delle news spesso non vie... - 15 views

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    Un articolo molto interessante uscito il 21 settembre 2017 : il tema centrale è la necessità di un'alfabetizzazione alle news. L'idea di news false è diventata più complicata di recente, perché la gente recentemente ha cominciato a usare questo termine per indicare cose diverse. Alcune persone lo usano per descrivere storie con cui non sono d'accordo. Ma solo perché non sei d'accordo con una storia non lo rende falso. A volte, le notizie reali contengono degli errori. Mentre alcune persone etichettano alcune storie come "notizie false". Un ragazzo di 7 anni ha recentemente trovato un'immagine del presidente Donald Trump su internet e lo ha guardato con indignazione. "Guarda quanto è stupido!" Disse al padre, indicando l'immagine. La foto ha mostrato Trump mentre scriveva il suo discorso inaugurale, con la sua penna rivolta a testa in giù. Naturalmente, l'immagine non era la fotografia originale. Era stato Photohopped a modificarla. Il padre della ragazza ha rapidamente sottolineato l'errore, e ha iscritto il figlio ad un corso sull'alfabetizzazione delle news. Il padre conosceva bene il tema perché insegna giornalismo scientifico all'Università di New York, a New York City.
gsoldatich

Fake news e la comunicazione nell'era del web - incontro al Palazzo Blu di Pisa - 2 views

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    Il giorno 8/3/2022, al Palazzo Blu di Pisa, si è svolto un incontro sul tema delle fake news, che ha avuto come relatori Serena Giusti, politologa e ricercatrice presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, autrice del libro "Democracy e Fake news", e Piero Martin, professore ordinario di fisica presso l'Università di Padova. I temi trattati nel seminario sono stati: perché si costruiscono le fake news, come si costruiscono le fake news, perché si diffondono facilmente. Diversi gli approcci dei relatori: la politologa Serena Giusti ha parlato dei temi dell'uso dell'informazione nella politica per influenzare l'opinione pubblica, portando esempi attuali per l'invasione russa dell'Ucraina che esempi riferiti alla Brexit. Il professore di fisica Piero Martin ha centrato sul suo intervento sulle scoperte scientifiche, spiegando come in queste siano importanti gli errori che gli scienziati possono compiere nei loro studi per generare studi di altri scienziati, dei limiti del senso comune applicato alla scienza e dell'importanza dello studio e della scuola per sviluppare le capacità critiche che permettono di valutare le fake news.
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