La rete come una Skinner Box. Neocomportamentismo, bolle sociali e post-verità. - 1 views
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verniti on 19 Jun 18Presenterò 3 articoli tutti pubblicati sulla rivista Media Education, studi, ricerche e nuove pratiche Vol. 9, n. 1, anno 2018. Tutti e tre gli articoli mi sembravano interessanti per descrivere i limiti, i rischi e le sfide che è necessario affrontare in questa nuova era digitale. In questo articolo , i due autori Umberto Zona e Fabio Bocci dell'Università Roma 3, propongono un avvicinamento interessante tra il web e la Skinner Box. Skinner, padre del comportamentismo e del condizionamento operante, è anche l'autore del libro Walden Two. L'idea fondante del libro è che per costruire la società del futuro è necessaria una "manipolazione sistematica del comportamento umano", tale compito è affidato agli ingegneri del comportamento. La comunità - descritta in questo libro - vive nella Skinner box ed è monitorata da tali ingegneri. Il progetto sociale del comportamentismo espresso nel libro, trova il suo declino con l'avvento dell'automazione e del web. Il web originariamente e giustamente viene visto come un luogo che apre spazi impensabili per "la creazione dal basso dell'informazione", successivamente con la circolarità delle informazioni, esso diventa opportunità del potere per effettuare un controllo sociale. Proprio in tal senso il web, la rete, viene definita una Skinner box. A differenza della comunità di Walden Two, la rete è controllata e governata da algoritmi che elaborano una mole elevatissima di dati (big data), ma essi - come gli ingegneri del comportamento - predicono i nostri desideri, progettano i nostri comportamenti. In tal senso, gli autori evidenziano i rischi a cui andiamo incontro.