Skip to main content

Home/ Media Education/ Group items tagged network;

Rss Feed Group items tagged

vitadepasquale

Giovani appartenenti al mondo dei Social Network - 5 views

  •  
    I giovani di oggi occupano gran parte delle loro ore giornaliere a scoprire nuovi siti e pagine del mondo di internet, sottovalutando che la comunicazione verbale è molto più importante dei piccoli schermi. Essi ormai sono a disposizione di tutte le generazioni e hanno un impatto sociale con il mondo virtuale. I social network hanno però dei pregi e dei difetti: i pregi riguardano secondo me una comunicazione e scambio di idee in modo più facilitato e veloce; invece i difetti secondo me appartengono alla comunicazione superficiale e banale che si effettua oggi giorno rendendo i ragazzi incapaci di socializzare creando un' effettiva dipendenza e distacco dalla vita sociale che si svolgeva quando tutto ciò non esisteva, facendo loro perdere i veri principi e valori della vita.
danyevitty

L'importanza dei Social Network. Il Web 2.0 - 3 views

  •  
    L'articolo analizza lo sviluppo, l'utilizzo e l'importanza sempre maggiore assunta nella società odierna dai social network. Essi infatti rappresentano l'ormai affermato mondo del web 2.0, il cui rappresentante principale è Facebook, sempre alla ricerca di innovazioni che possano attrarre gli utenti; non ultimo l'idea del suo fondatore di creare un ramo apposito dedicato al lavoro, un vero e proprio "Facebook at work". Non meno importante è l'aspetto della privacy, definita dall'autore come quasi estinta a favore di una vita sempre più "social" e che si ritrova anche nelle moderne campagne di recruiting delle varie aziende che sempre più attingono dal web per una migliore scelta del personale. Vittoria Marcoleoni
CARMELA BELLAVIA

Social network e nuovi media, fra rischi e potenzialità - 4 views

  •  
    3 marzo 2014 - Scienza e tecnologia "I bambini vengono educati da quello che gli adulti sono, non da ciò che dicono" (Carl Jung) Il Centro Infanzia Adolescenza Famiglie "Edda Fagni" (CIAF) del Comune di Livorno ha posto al centro della sua mission il lavoro con le famiglie, le scuole, i bambini e i ragazzi, guardando a una prevenzione primaria delle varie, possibili forme di disagio relazionale, con particolare attenzione ai "climi" delle classi. Nel corso dell'attuale anno scolastico, in collaborazione con Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni Toscana - Sezione di Livorno e con il Progetto Trool (Tutti i Ragazzi Ora On Line) della Regione Toscana/Istituto degli Innocenti, per la scuola primaria è stato attivato il Progetto "Sicuri in rete" in cui nei laboratori per genitori/figli attraverso attività creative si offre l'opportunità di condividere esperienze concrete di gestione consapevole di ciò che si incontra in rete, mettendo in evidenza il valore dei contenuti e dei buoni comportamenti da promuovere nella rete stessa. Per la scuola secondaria di secondo grado è stato attivato il progetto "Uso consapevole del web e delle nuove tecnologie" rivolto ai ragazzi e agli adulti coinvolti nella loro tutela (genitori ed insegnanti) per promuove una "navigazione" responsabile e consapevole attraverso incontri-laboratorio sull'uso dei social network, sulla privacy e sul diritto d'autore. La metodologia del progetto prevede interventi della pedagogista del CIAF, degli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sezione di Livorno e dei media educatori del Progetto TROOL. I contenuti affrontati durante il progetto sono: Le comunità e i gruppi di ragazzi si trasformano con la mediazione di internet: pregi e difetti L'accesso alla rete (da computer e da smartphone) e il suo utilizzo consapevole i vantaggi e le insidie della rete per i preadolescenti fornire informazioni per la prevenzione di forme di cybe
boschero

L'uso dei social network nelle scuole come strumento di alfabetizzazione e apprendimento - 14 views

  •  
    Se per anni gli studi sull'utilizzo dei social media si sono concentrati principalmente sui pericoli e le conseguenze disadattive legate ad un loro eccessivo uso (ridotta attenzione, dipendenza, ansia, esclusione sociale, tra le altre), oggi l'interesse si sposta sempre più sull'utilità in campo educativo. Un recente studio sovietico (2021) si è proposto di indagare le possibilità dell'utilizzo dei social media come strumento per migliorare l'alfabetizzazione digitale e facilitare l'apprendimento. L'indagine è stata condotta su 268 studenti di due scuole medie di Mosca divisi in gruppo di controllo e sperimentale. Gli studenti sono stati incoraggiati a utilizzare autonomamente i social network per risolvere problemi educativi e migliorare le loro conoscenze. Basandosi su test di performance e rendimento scolastico, i risultati hanno mostrato nel gruppo sperimentale un notevole miglioramento dei voti e anche un cambiamento di "prospettiva": il social network non veniva visto più solo come mezzo di intrattenimento e socializzazione, ma anche come strumento cognitivo e collaborativo. Gli ottimi risultati hanno indotto i ricercatori a concludere che è auspicabile, sotto la supervisione e il supporto di un insegnante preparato, l'introduzione e l'utilizzo dei social media nei programmi scolastici come veri e propri strumenti cognitivi per accedere alle informazioni e sviluppare l'alfabetizzazione digitale. La ricerca ha altresì rilevato che esistono due fattori ambientali che influenzano drasticamente il comportamento degli utenti nei social media: il livello di istruzione e lo stato socio-economico della famiglia: non per tutti l'accessibilità alle nuove tecnologie è scontata.
francescavaquer

Narcisismo espresso nei social network: tra selfie e autostima - Psicologia - 3 views

  •  
    Questo articolo, contiene una ricerca esplorativa che indaga la correlazione tra narcisismo e utilizzo eccessivo dei social networks (soprattutto in relazione alla pubblicazione dei selfie,considerati di per sè intrinsicamente narcisistici). I dati sono stati ottenuti attraverso l'uso del PNA Inventory per la valutazione del narcisismo patologico, della Scala di Autovalutazione dell'Autostima di Rosenberg e di test volti a misurare la dipendenza da social network. In relazione ai risultati, possiamo dedurre che ad oggi i social siano strumenti fondamentali per il narcisista, che può così crearsi un'immagine e un'identità priva di difetti e oggetto di lusinghe con la cura del proprio profilo,oltre che rafforzare la propria autostima carente raccogliendo approvazione con likes e commenti dai propri followers. E' perciò altamente probabile che tendenze e fenomeni narcisistici già presenti nella vita reale, si presentino e si rafforzino nella realtà digitale, che permette di estendere il proprio raggio di azione e di controllo verso una platea più ampia.
anonymous

Social media e studio: l'uso dei social network compromette lo studio? - 1 views

  •  
    Il suddetto articolo rimanda ai pregiudizi sociali riguardo ai giovani che utilizzano i social media e il conseguente rendimento scolastico. La German Research Fondation ha finaziato un progetto che comprende 59 studi condotti su 30.000 giovani in tutto il mondo. da questa ricerca si è potuto dimostrare che la correlazione negativa fra l'utilizzo dei siti di social networking e le prestazioni scolastiche sono infondate, ed incoraggia come indicato nella media literacy che gli adulti, in questo caso i genitori si interessino alle attività online dei giovani come una nuova modalità di interazione e comunicazione fra generazioni.
ester93

Social network e minorenni, 'I need like': se non sei social, non esisti - 3 views

  •  
    Secondo me è necessaria ed anche urgente una rivoluzione etica. Chi ha capito quello che non va in queste nuove tecnologie dovrebbe ribellarsi e spingere alla ribellione ed alla resistenza; ribellarsi e resistere all'abuso ed al cattivo uso di cose che non sono indispensabili per essere qualcuno. Essere "uomini" vuol dire tutt'altro che "apparire" su facebook, socializzare e piacere in rete, copiando quello che tutti fanno. Ci si può raccontare anche attraverso internet, ma conservando e rispettando la base di vera e profonda umanità che dovrebbe caratterizzare ognuno di noi. I genitori, la scuola e gli educatori in genere dovrebbero educare prima se stessi e poi insistere nel fornire un'educazione etica a tutti e in particolare ai bambini,fin dalla loro tenera età.
camillasbrocca

I nuovi media e il rischio del cyberbullismo: quali segnali? - 2 views

  •  
    La diffusione delle tecnologie e di Internet stanno modificando la nostra vita, ad esempio computer e telefono hanno trasformato le nostre abitudini quotidiane, come il modo di comunicare e di lavorare. Nonostante i nuovi media offrano nuove possibilità per tutti noi, l'altra faccia della medaglia è rappresentata da diversi rischi, legati all'utilizzo improprio di questi strumenti. Il rischio principale è il cyberbullismo, ovvero l'uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare o mettere in imbarazzo le altre persone, attraverso diverse modalità, come telefonate, messaggi e social network. Questo pericoloso fenomeno riguarda soprattutto i giovani, perché, attraverso i social network, possono nascondere la loro identità dietro lo schermo di un pc. Oggi, per i ragazzi, la distinzione tra vita virtuale e vita reale è davvero minima, infatti le attività che svolgono online hanno conseguenze anche nella loro vita. Il cyberbullismo è caratterizzato, ad esempio, da pettegolezzi, immagini o video imbarazzanti, costruzione di falsi profili e minacce. Queste aggressioni possono rimanere comportamenti solo online o possono far seguito a veri e propri episodi di bullismo. Sono tante le notizie che ascoltiamo al telegiornale o che leggiamo sui quotidiani, che riguardano atti di violenza tra ragazzi nelle scuole o nei loro luoghi di ritrovo o, addirittura, che riguardano il suicidio, come estrema conseguenza delle continue minacce virtuali da parte dei coetanei. Spesso i veri deboli sono proprio gli aggressori, vittime della propria ignoranza e dell'incapacità di farsi valere in altri modi, a causa di famiglie assenti, che non li educano ad un adeguato approccio a internet. La spiacevole diffusione del cyberbullismo ha indotto diversi autori a studiare questo fenomeno, ad esempio Smith e i suoi collaboratori proposero una definizione di cyberbullismo in relazione diretta con il bullismo.
pravasi

Social network sites as tools of social inclusion for people with disability - 3 views

  •  
    L'articolo di Ferlino e Manca del 2016 presenta i risultati di un questionario online somministrato a un campione di persone con disabilità, nel contesto italiano, riguardante le abitudini e le motivazioni d'uso dei social network (SN). Dall'analisi dei dati emerge che la maggior parte dei partecipanti preferisce Facebook, svolge più attività con gli amici non disabili che con quelli con disabilità, e soprattutto percepisce i SN come un'opportunità per trovare vecchi amici e per tenersi aggiornati sulle novità e gli eventi correlati alla propria disabilità. Infine, le maggiori criticità relative all'accesso e all'utilizzo dei SN sono legate a problemi generali di accessibilità e di accesso a Internet.
songi1973

Pedofilia, occhio ai social network - 6 views

  •  
    I Nuovi Media rappresentano, una realtà dove è possibile acquisire strumenti e conoscenze utili per favorire processi reali di integrazione, partecipazione e relazione con il mondo circostante; sono uno "spazio" di confronto e di crescita in cui, anche i più giovani, possono esercitare e realizzare dimensioni inedite di partecipazione sociale e di arricchimento personale. Ma a volte questi strumenti digitali sono stati fonte di ispirazione anche per coloro che hanno problemi relazionali e disturbi patologici. I Social hanno accelerato molto i processi comunicativi, finendo col preparare un substrato ideale per contatti sospetti, quali i pedofili. L' avvento di internet e delle nuove tecnologie, in generale, ha cambiato radicalmente lo scenario di un fenomeno "non nuovo": l'abuso sessuale dei minori. In Rete circolano centinaia di immagini e video pedo-pornografici, spesso accessibili con molta facilità. Con altrettanta facilità il materiale può essere riprodotto, utilizzando altri accessori quali videocamere, cellulari tablet, e con un semplice "click" caricato in rete, oppure essere prodotto direttamente on-line tramite l'utilizzo delle webcam. La rete inoltre può essere utilizzata da adulti interessati sessualmente ai minori, come strumento per accedere alle potenziali vittime. In conclusione le analisi raccolte indicano che ai primi posti sia proprio l'Europa seguita dal continente Africano che nel 2013 era al primo posto. A seguire Americhe Asia e Oceania. La nuova forma di rischio su Internet è il deep web, una serie di domini entro altri domini che porta a nascondere tutto e renderlo quasi irrintracciabile.
patrizia1

bambini e social, il farwest di regole e contenuti - 2 views

  •  
    Questo interessante articolo apparso oggi su Repubblica e' un'analisi di quanto accade relativamente ai social networks ed i suoi utilizzatori piu' giovani (addirittura al di sotto dei 13 anni) ma anche, finalmente..., il punto su quanto si sta facendo e si voglia fare a tutela proprio dei minori che accedono ai socials. Ed e' particolarmente interessante il punto di vista di Valentina Sellaroli del Tribunale dei Minori. A voi la parola.
Matteo Griziotti

WEBULLI: sono i ragazzi a insegnarci la prevenzione dai rischi dei social network - 4 views

  •  
    WEBULLI è un laboratorio creativo che nasce da "Industria Scenica", una ONLUS che, collaborando sia con enti pubblici e privati come referente qualificato per il supporto di interventi e programmazioni di percorsi che integrano le cosiddette "Visual Art" con temi sociali (principalmente di formazione). Il fine di WEBULLI è indubbiamente quello di prevenire cosiddetti comportamenti a rischio nell'utilizzo dei social network, tramite la realizzazione di una ricerca-azione di tipo quanti-qualitativo. Interessante è la modalità scelta per divulgare pratiche di utilizzo dei social network utili alla condivisione di conoscenza (o all'attivazione di nuovi percorsi), ovvero l'utilizzo di tecniche espressive per le quali gli adolescenti sono particolarmente entusiasti, come ad esempio il broadcasting di "video su youtube" o le etichette tipo "hastag" (in questo caso #WEARE) Consiglio la visione di questo primo progetto: https://www.youtube.com/watch?v=w_UMPZOKFw4 , di questa presentazione in infographic: https://prezi.com/ibrbwivavr0u/weare-social-media-education/ e di questo questionario, redatto dagli stessi ragazzi e condiviso su Google Drive: https://drive.google.com/a/students.uninettunouniversity.net/file/d/0BxJa9O2mZlBddWg4QlZJNUlVSzQ/edit
chiarapensavalli

La vita online degli adolescenti: tra sperimentazione e rischio - 3 views

  •  
    Nell'articolo vengono evidenziati i risvolti relativi alla mutazione antropologica nella quale ci troviamo, causata dalle relazioni tecnomediate. La digitalità ha messo in risalto la crisi della relazione interpersonale. Nelle comunicazioni in Internet (tramite le chat, i social network, i blog) spesso non viene esposto il volto tantomeno le emozioni: si è "protetti" da uno schermo e la comunicazione tra le parti è quindi mediata. Quello che sta succedendo all'uomo di oggi è una vera e propria mutazione antropologica: un cambiamento d'epoca. Esiste uno stretto rapporto tra tecnologia e il sistema cervello-mente, cosi come sottolineato anche dal Prof Cantelmi, il primo in Italia ad occuparsi dell'impatto della tecnologia digitale sulla mente umana, che sta cambiando il nostro modo di essere, il nostro cervello, il concetto della socializzazione virtuale. La vera grande rivoluzione sono i social network. I ragazzi pensano che avere successo nella vita significhi essere popolari e rappresentarsi bene sui social. Essi si compiacciono di avere tanti amici e godono del fatto di poter esibire in rete pensieri, foto, video maturando così l'illusione di essere importanti e al centro dell'attenzione. Vivono le loro esperienze attraverso i commenti e i like ricevuti dagli altri. Ne deriva quindi una continua ricerca di un'immagine di sé grandiosa, perfetta e vincente, che ha bisogno di continue conferme da parte degli altri. Il tema della popolarità diventa, quindi, fondamentale: il focus identitario si sposta dal dentro al fuori. Si corre allora il rischio di smettere di guardare ai propri pensieri e sentimenti per concentrarsi solo sulla superficie. Proprio in virtù di tutto questo, la tecnologia, che può apportare cambiamenti sia dal punto di vista cognitivo, che emotivo-affettivo, non può essere più vista solo come uno strumento ma come un ambiente reale, un mondo da abitare, e quindi da sperimentare e conoscere con accuratatezza.
nbiavati

Ragazzi, internet e i Social network: il ruolo educativo della scuola - 2 views

  •  
    Ogni giorno apprendiamo notizie che riguardano il rapporto tra ragazzi e i nuovi media, in particolare internet e i Social network. Come educatore in un centro per minori e come futuro genitore, mi sono chiesto più volte come possiamo noi adulti far si che i ragazzi usino correttamente questo strumento. L'articolo in questione parte da due presupposti importanti: in primis vietare non servirebbe a nulla ma, anzi, sarebbe nocivo in quanto limiterebbe le potenzialità di sviluppo sociale e di apprendimento dei ragazzi. In secondo luogo, i c.d. nativi digitali possiedono conoscenze tecniche maggiori di noi adulti. In un certo senso, viene a ridefinirsi la dinamica nei ruoli tra adulti e ragazzi. Siamo noi come genitori, educatori, insegnanti che dobbiamo scendere sul campo dei giovani cercando di capirne esigenze e capacità di espressione. Un ruolo determinante, oltre che alla famiglia, lo gioca la scuola che deve guidare i giovani nello sviluppo di criticità nell'uso dei nuovi media, di un senso di responsabilità circa il proprio comportamento nell'utilizzo e produzione di contenuti digitali, accompagnando i ragazzi nell'esplorazione di questa realtà. Oggi più che mai si rende, quindi, necessaria una interazione continua tra il mondo degli adulti e quello dei giovani.
fperez1

Educazione ai Media può solo limitare il potere della disinformazione ? - 7 views

  •  
    L'articolo espone chiaramente le potenzialità che i social media hanno nell'influenzare scelte di ogni suo utente e con conseguenze al gruppo e quindi sociali in quanto Inter-connessi tutti alla stessa rete che viaggia in ogni momento in ogni canale mediatico in un infinita platea di utenti sempre più diversificata. Quanto è necessario attuare delle policy regolamentate? le policy riuscirebbero funzionare? quanto sono accettate dai social network e dalle istituzioni ? Queste domande sono argomentate dalla giornalista ricercatrice laureata ed esperta in sociologia e ricerca sociale che espone in chiave critica ampliamente argomentata In questo articolo si evidenzia l'importanza urgente e necessaria oggi più che mai di intervenire su una corretta in scala istituzionale per una "Educazione ai media" e alla rete network passo necessario per riuscire a filtrare e ragionare sulle infinite informazioni che nutrono la nostra rete e quindi la nostra mente educando alla infinite opportunità che questa conoscenza potrebbe certamente rilasciare alla comunità.
valentina11

SOCIAL NETWORK: effetti sui processi di socializzazione - 3 views

  •  
    L'utilizzo dei social network ha cambiato il modo di concepire la quotidianità. Le persone infatti, vengono "illuse" da questi per via delle loro capacità molto elevate e coincise. Le nuove tecnologie ci permettono di incontrare molte persone, ma tendono a togliere l'originalità delle relazioni interpersonali. D'altra parte non si può ignorare la diffusione di queste in quanto si stanno estendendo e comprendono non solo il mondo adulto, ma anche quello dei giovani e dei più piccoli che "purtroppo", molto spesso vengono abituati ad utilizzare la tecnologia precocemente. Al giorno d'oggi i social network sono entrati a far parte della vita di ognuno di noi, c'è chi li utilizza per lavoro, per studio, per incontrare nuove persone o per contattare amici e parenti lontani con cui non ci si sente da tanto tempo; esempi di questi possono essere Facebook, LinkedIn, Instagram.
alexaballarin

Minori ed internet educazione ad un uso consapevole del web - Net Reputation - 18 views

  •  
    Internet è uno strumento indispensabile e a disposizione di tutti, minori compresi. Qualche spunto per una educazione ad un uso consapevole del web e dei social network. Sempre più le vicende di cronaca rendono fondamentale affrontare le questioni dell'educazione ai nuovi strumenti di comunicazione (e fruizione dell'informazione) che internet ci mette a disposizione. Siamo connessi h 24 grazie a Smartphone che per prestazioni (velocità CPU, memorie, dimensioni schermo) e per connettività (spesso in Italia le connessione ad internet da cellulare risultano anche più veloci delle "adsl normali") sono molto più potenti dei "vecchi pc" e ci consentono di fare acquisti, chattare, leggere, comunicare, cercare musica online, formarci ecc. ecc. Questi processi cambiano il nostro modo di pensare, il nostro modo di relazionarsi agli altri, di acquistare, di studiare ecc. E' quindi necessario un "supporto" che vada in tante direzione, non solo tecnico informatico (come si usa un determinato software o un determinato dispositivo) ma più profondo, "olistico", che possa andare in profondità, per esempio spiegando come funzionano davvero i social, quali sono i meccanismi che sottintendono alla pubblicità e al marketing sui social network e sul web, come individuare una fonte attendibile ed evitare "fake news" e bufale, come utilizzare in sicurezza un motore di ricerca, le regole da tenere in ambito social, comprendere le dinamiche dietro al "gaming" e alle chat nei giochi online ecc. In questo processo di comprensione non devono esser coinvolti solo i ragazzi ma è fondamentale coinvolgere anche i docenti ed i formatori e i genitori.
  • ...2 more comments...
  •  
    Gli adolescenti devono imparare ad essere critici nei confronti del materiale che trovano su internet, ma devono essere anche creativi. Poichè i ragazzi, di tutte le età, passano sempre più tempo davanti al loro smarthphone, gli adulti (genitori, docenti e formatori) sono tenuti ad agire come "interpreti": devono saper comunicare la molteplicità della realtà , rendere pubblico il pericolo nascosto dietro la community. I giovani sono sempre più esposti, tramite l'accesso alla rete, ad immagini di violenza, sesso, droga. I confini tra infanzia ed età adulta diventano sempre più confusi ed i ragazzi non sempre sono pronti ai cambiamenti repentini proposti dalla rete. In un tempo come il nostro, dove entrambi i genitori lavorano, i ragazzi passano parecchio tempo da soli, imparando ad usare i media attraverso l'esplorazione ed il gioco, anche attraverso gli errori. La scuola, tramite gli insegnanti, dovrebbe insegnare agli alunni a sviluppare il proprio senso critico, a prendere coscienza della complessità dei media, della diversità offerta, per poter agire secondo la propria coscienza ed i propri valori. Ma è difficile per le istituzioni scolastiche formare i ragazzi se non si hanno a disposizione, nelle proprie strutture, gli strumenti necessari (computer, LIM, ecc.): solo lavorando a contatto coi giovani, sulla rete, si possono valutare insieme caratteristiche, pregi e difetti. Gli insegnanti dovrebbero essere più formati al mondo digitale, spesso troviamo insegnanti che non hanno mai visto un computer, che utilizzano un cellulare di vecchia generazione e quindi trovano difficoltà a trasmettere nozioni che non hanno!
  •  
    Si tratta di un articolo scritto da Marco Pini, formatore e consulente web, pubblicato da Net Reputation, del cui team Pini fa parte. Il link di questo post è suggerito da MiurIstruzione.it, nell'ambito dell'articolo:" La Media Education nelle scuole, ecco perchè è importante". L'accento è posto sulla centralità di un supporto in ambito educativo, genitoriale e scolastico, nell'utilizzo dei media. Questo supporto deve andare in tante direzioni, e non deve essere solo tecnico informatico ma più profondo e "olistico". Non serve reprimere o censurare, ma FORMARE e la scuola deve essere all'avanguardia nelle competenze e nelle conoscenze dei nuovi strumenti digitali. Sono inseriti , all'interno di questa presentazione, anche due video e delle interviste sul bullismo e sul cyber bullismo, più la possibilità di scaricare gratuitamente un e-book sullo stesso argomento. Inoltre troviamo il link di un interessante video " della Stampa sulla reputazione digitale e sul recruitment e un link che collega alla traduzione dall'inglese di una lettera/contratto su cui troviamo 18 regole sull'utilizzo del primo smartphone, scritte, come biglietto di accompagnamento al regalo, da una madre al figlio tredicenne. Per concludere troviamo un video del Garante per la protezione dei dati personali dal titolo: Social network: quando ti connetti, connetti anche la testa!
  •  
    L'articolo pone l'evidenza sull'utilizzo del web da parte dei minori, essendo internet uno strumento di conoscenza ormai indispensabile per la vita di tutti i giorni è necessario farne la sua conoscenza e, soprattutto è importante utilizzare con consapevolezza tutti i dispositivi che ci permettono di essere connessi h24. Il Web viene fruito dai minori tramite dispositivi mobili che aumentano la portata e la possibilità di navigare sulla rete in occasioni diverse ed alle volte, fuori dal controllo di un adulto. Ad oggi si parla spesso di cyberbullismo , una forma di bullismo digitale ma comunque reale; inoltre molto frequente è la nomofobia, una patologia che si manifesta come la paura di restare disconnessi dal proprio cellulare. Quindi, la conoscenza è la miglior soluzione per un utilizzo intelligente e consapevole del Web. Tuttavia, dai giovani, non viene ancora concepito come uno spazio reale al 100% , ma come un luogo privo di regole grazie al quale è possibile sfogarsi. L'educazione ai nuovi media è quindi indispensabile e l'articolo elenca una serie di consigli (legati soprattutto al rispetto della privacy), per imparare ad utilizzarli.
  •  
    Questo articolo si propone di Marco Pini (formatore, divulgatore, consulente Seo) di dare consigli utili e pratici alle famiglie per educare i minori ad un uso consapevole del web. Da una prima infarinatura di cos'è la media education, quali sono i rischi ma anche i tanti vantaggi per l'apprendimento. Alla fine, parte che ho trovato molto interessante, mette a punto una serie di consigli pratici per poter aiutare le famiglie ad indirizzare i propri figli nella direzione dell'utilizzo consapevole del web.
benedettap

La solitudine di una generazione iperconnessa. - 4 views

  •  
    In quest'articolo è possibile evidenziare l'aumento dell'utilizzo dei social a dismisura soprattutto tra gli adolescenti, dove è considerato una protesi della loro identità. Le statistiche dicono che circa il 95% ha almeno un profilo sui social network. Tutto questo ha portato inevitabilmente anche ad una rivoluzione delle modalità di interazione sociale, molto diverse dalla normale comunicazione faccia a faccia, infatti per un adolescente oggi scrivere su WhatsApp equivale a parlare con la persona, pubblicare una foto significa condividere ciò che si sta facendo, postare una localizzazione vuol dire comunicare dove ci si trova e la stessa modalità è usata anche per comunicare con il mondo degli adulti. L'adolescente può organizzare la propria presentazione del "profilo" in maniera da trasmettere l'immagine di sé che più gli piace e l'approvazione da parte degli altri avviene tramite un 'like'. In questa solitudine l'approvazione del coetaneo è di elevata importanza. A causa dei social network vengono meno i momenti di interazione sociale face to face e quando avvengono, spesso, le persone impiegano il loro tempo per navigare in rete.
annapantalone

Instagram: relazione con autostima e percezione corporea - 4 views

  •  
    Instagram è un social network che nasce nel 2010 e che ha rapidamente guadagnato popolarità soprattutto tra i giovani: nel 2021 contava un'utenza attiva superiore a 1 miliardo, di cui il 70% di età inferiore ai 35 anni. Dalla recente letteratura scientifica è emerso che le persone con bassa autostima utilizzano maggiormente i social e che i feedback ricevuti (like e commenti) possono determinarne un aumento o una riduzione. Poiché l'identità fisica e quella psichica si formano attraverso i rapporti interpersonali che ad oggi si sviluppano sempre più spesso attraverso i social network, Instagram risulta collegata a preoccupazioni relative all'immagine corporea e al controllo del peso (Wesseldyk,2017). Gli studi riportano come, indipendentemente dalla cultura e dal genere, esiste una relazione negativa tra dipendenza da social media e autostima (Hawi&Samaha, 2016). La ricerca condotta nel 2019 che ha coinvolto 344 soggetti di età compresa tra i 18 e i 57 anni ha evidenziato come i partecipanti che hanno trascorso maggior tempo su Instagram condividendo un maggior numero di foto e storie hanno una bassa autostima con una correlazione tra like e autostima seguiti da controlli compulsivi della propria immagine corporea e delle condotte di evitamento. Questa ricerca pone l'attenzione sul fatto che, nonostante i giovani siano dotati di abilità tecniche che li aiutano a identificare i pericoli presenti nella rete, non si prendono in considerazione le complesse motivazioni che spingono i ragazzi a spendere tempo e risorse nell'uso dei social e quindi la necessità di affiancare a competenze digitali l'educazione ai media.
anonymous

social media e comportamenti sessuali - 7 views

  •  
    Questo studio ha esaminato come i social network influenzano i comportamenti sessuali degli studenti universitari in Nigeria, paese dove povertà e corruzione rendono la questione ancora più seria. Il comportamento sessuale a rischio tra i giovani è una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica in tutto il mondo. Questo studio è stato condotto adottando il metodo di ricerca dell'indagine e ha utilizzato 7 università distribuite in cinque stati nel sud-est della Nigeria; affonda le sue basi teoriche nel "determinismo tecnologico" che vede nel progresso tecnologico l'unica causa delle trasformazioni della nostra società. La varietà dei contenuti disponibili su Internet oggi è praticamente illimitato e sostituisce, includendoli, quelli che prima erano considerati "mass media" come film, giornali, cinema. Sulla base dei risultati, questo studio si è concluso confermando l'esposizione dei giovani a una notevole quantità di contenuti sessuali sui social media. Questa esposizione influenza i loro pensieri psicologici e atteggiamenti nei confronti del sesso e li predispone a comportamenti sessuali a rischio che hanno gravi conseguenze: doppi appuntamenti, flirt, lesbismo e altri orientamenti sessuali. Si rende quindi necessario un processo educativo tra gli studenti universitari per aiutarli a comprendere vantaggi e svantaggi dell'esposizione costante ai siti di social media e riuscire ad adottare misure normative per monitorare e regolare i contenuti condivisi sulle diverse piattaforme.
  •  
    L'articolo affronta il tema dei comportamenti sessuali a rischio tra i giovani, in particolare nei Paesi del terzo mondo come la Nigeria. Lo studio esamina la letteratura che collega l'uso dei social network ai comportamenti sessuali degli adolescenti e discute i tipi di contenuti che si possono trovare sulle piattaforme dei social media, compresi i comportamenti devianti e le attività antisociali. Nello studio di Kalunta-Crumpton (2017) è stato evidenziato come i giovani nigeriani siano esposti a numerosi contenuti sessuali e comportamenti devianti attraverso vari media, sia tradizionali che digitali. ed esamina gli effetti non voluti di tale esposizione, rivedendo le nuove iniziative mediatiche volte a migliorare la salute degli adolescenti. Vengono discusse anche le teorie degli effetti dei media sui giovani e presentate prove empiriche della relazione tra i media tradizionali e le attitudini e i comportamenti sessuali degli adolescenti. Infine i ricercatori raccomandano alla direzione scolastica, il governo e le organizzazioni non governative di condurre campagne di sensibilizzazione per educare gli studenti sui vantaggi e gli svantaggi di una costante esposizione ai siti di social media e consiglia al governo di adottare misure normative per monitorare e regolare i contenuti condivisi sulle piattaforme di social media.
‹ Previous 21 - 40 of 239 Next › Last »
Showing 20 items per page