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Claude Almansi

Cleverlize - Mobile Learning made by YOU - 0 views

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    "Features No programming skills required Just choose interaction formats, enter contents, set the app design and with one click generate your apps. Multiple interaction formats You can choose several formats like tests, flashcards, video, audio, plain texts and more. Multiple publishing platforms Create your apps for users of Apples iOS, Googles Android, HTML5 and soon even more platforms. Brand your app Make your app individual by using your own designs. Or just choose one out of many predefined professional designs. No access limits There is no need for an IT infrastructure. Build your apps in the cloud, no matter where you are or what time it is 24/7 updates Upload or change any contents and update them for your end users in real time."
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    Trovato perché mi ha seguita su Twitter. Troppo bello per essere onesto? Però se il prodotto deve funzionare su tutte quelle piattaforme, questo dovrebbe comportare una benvenuta semplificazione della struttura, no? La quale dovrebbe facilitare l'accessibilità? Ci proverò.
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    Mm però il tutorial YT fa proprio schifo, nello stile "ti mostro ma non dico niente così [non] funziona in tutte le lingue", con musichetta del cavolo.
fabrizio bartoli

Infographic Names 21 Emotions with No English Word Equivalents | Mental Floss - 2 views

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    While we may have many words we can use to represent our emotions, there are some feelings that no English word can describe. But that doesn't mean other languages don't have words for them-and as part of an ongoing project called Unspeakableness, design student Pei-Ying Lin created an infographic that ties feelings we have no names for to their foreign language word equivalents. Read the full text here: http://mentalfloss.com/article/32234/infographic-names-21-emotions-no-english-word-equivalents#ixzz2WYOeLXBU  --brought to you by mental_floss! 
Claude Almansi

canale di ambrecielle - YouTube (video storici) - 0 views

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    "Thumbnail 11:49 1902 Voyage dans la lune, Le A Trip to the Moon 2 years ago 853 views Thumbnail 9:08 1901 Barbe bleue Bluebeard 2 years ago 876 views Thumbnail 2:45 [MELIES] 1906 - Les Affiches en goguette (The Hilarious Posters) 2 years ago 792 views Thumbnail WATCHED 1:53 [MELIES] 1903 - Le Mélomane (The Melomaniac) 2 years ago 430 views Thumbnail 2:21 [MELIES] 1904 - Les Cartes vivantes (The Living Playing Cards) 2 years ago 338 views Thumbnail 2:19 [MELIES] 1904 - Le Roi du maquillage (The King of the Mackerel Fishers) 2 years ago 222 views Thumbnail 58:54 [BBC] Britains Most Fragile Treasure 2 years ago 51,136 views Thumbnail 58:38 [BBC - HISTORY COLD CASE] The Woman and Three Babies 2 years ago 129,070 views There it is :) Thumbnail 58:29 [BBC] A Renaissance Education 2 years ago 232,440 views Thumbnail 58:25 The Perfect Vagina 2 years ago 1,030,964 views NO, IT'S NOT X-RATED.… Thumbnail 58:57 [BBC - HISTORY COLD CASE] The Bodies in the Well 2 years ago 129,903 views Since I closed the comments due to antisemitism / bullshit - no, I'm NOT a Jew myself, it is not necessary to be Jew to be offended by insults and nonsense - I keep receiving this kind of me… Thumbnail 58:56 [BBC - HISTORY COLD CASE] The York 113 2 years ago 89,719 views Thumbnail 59:14 [BBC - HISTORY COLD CASE] The Skeletons of Windy Pits 2 years ago 121,222 views Thumbnail WATCHED 58:58 [BBC - HISTORY COLD CASE] Crossbones Girl 2 years ago 196,264 views Thumbnail 58:58 [BBC - HISTORY COLD CASE] Stirling Man 2 years ago 87,864 views Thumbnail WATCHED 59:01 [BBC - HISTORY COLD CASE] Mummified Chi
Claude Almansi

LIA - Libri Italiani Accessibili | Webaccessibile.org - Livio Mondini 2013-06-20 - 6 views

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    "Dopo molti annunci, è finalmente andata online "LIA, la vetrina di ebook accessibili pensati per le persone non vedenti e ipovedenti". Era legittimo chiedersi cosa fossero i libri italiani accessibili, poiché né la nazionalità italiana né "libro accessibile" fornivano un qualche indizio sulla natura di questi libri. Ora, dopo la messa in onda, regna lo stesso la confusione: non si riesce a capire in cosa consista il servizio LIA. A prima vista, il sito si presenta come un espositore di libri in formato epub, la cui unica differenza con i normali epub disponibili online in innumerevoli store sembra essere l'apposizione di una specie di certificazione di accessibilità denominata "bollino LIA". (...) Il testo della "certificazione" è perlomeno generico: (...) Questo eBook è certificato accessibile da LIA come? Con quali criteri? Chi sono i certificatori? Non è dato di saperlo. Così come sembrano piuttosto scontati i parametri di valutazione (...) D'accordo, il corretto uso degli elementi sicuramente aiuta la navigazione, ma siete sicuri che inserire dei titoli in ordine gerarchico sparso e casuale, basta che ci siano, sia utile a qualcuno? La "vetrina" sembrerebbe dedicata soltanto a questo: selezionare nella vastità degli epub disponibili sul mercato alcuni titoli scelti e valutati accessibili da qualcuno non si sa chi e come, e rimandare a store esterni per l'acquisto degli stessi. Sì, avete capito bene, bisogna usare due carrelli elettronici: prima quello del sito LIA, dove si selezionano i libri desiderati, e poi quello dello store esterno per effettuare l'acquisto vero e proprio. Siamo davvero sicuri che questo sia un aiuto per chi non ci vede o ha gravi problemi di vista? Non era già abbastanza complicato dover affrontare un carrello? No, due. Potrebbe essere complicato per chiunque, ma per chi utilizza uno screen reader lo è il doppio: effettua l'acquisto in un sito, poi deve anche essere in grado di continua
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    Una precisazione, poichè avevo postato anch'io questo link. LIA (almeno da quanto dichiara) non si pone come soggetto che sceglie libri accessibili e li vende. Piuttosto offre un servizio agli editori: io ti do le "regole" da seguire e ti aiuto a far si che il tuo ebook sia accessibile, se tu le rispetti quello che ti affro in cambio è "visibilità" (perdonate quello che appare come un calambour trattando in particolare di non vedenti!). Questo è il motivo del doppio carrello: non è un rivenditore, ma un "supporto progettuale" che poi aggiunge un bollino che ha funzione analoga a quello di una certificazione ISO in azienda: certifico che hai seguito le regole per l'accessibilità
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    Sorry, Francesco: avrei dovuto controllare. Però Livio Mondini ha ragione lo stesso sulla rogna di per sé di dover usare 2 carrelli, sulla rogna aggiuntiva di quello LIA che non si svuota dopo l'acquisto presso il venditore, e sui criteri troppo vaghi del bollino LIA - e sul fatto che gli editori apparentemente di quel bollino se ne sbattono. Per il tuo uso di "visibilità", non ti preoccupare, ci giocano anche i ciechi stessi: c'è http://www.comecivedi.ch/ (ora in manutenzione) sito collaborativo di ciechi ticinesi, e http://www.titengodocchio.it/ , il sito di Vincenzo Rubano, studente cieco, per segnalare siti inaccessibili, nato da un suo sondaggo intitolato "m'illumino di meno...ma ci "vedo" di più". ;)
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    Figurati: cedo la primogenitura per molto meno di un piatto di lenticchie!!! ;-) A parte gli scherzi quello che intendevo dire è che LIA non si pone come interfaccia tra editori e non vedenti, ma piuttosto come "lobby" per spingere ad adottare gli standard che rendono gli ebook (più) accessibili e dunque (anche se indubbiamente potevano risparmiarselo!) essere a sua volta poco accessibile non è una colpa così grave: si rivolge più a vedenti che a non vedenti! Quanto ai criteri ammetto di non aver approfondito la cosa, ma si deve considerare che esistono standard internazionali (per il WEB il W3C, non so se sia applicabile anche agli ebook anche se a logica direi di si) che garantiscono il massimo di accessibilità. Adottarli non è banale ma nemmeno una cosa terribile (io l'ho fatto sulla piattaforma di elearning che ho creato): basta deciderlo e metterci quel po' d'impegno necessario. Immagino che la logica sia quella di spingere perchè la decisione sia presa e supportare per ridurre l'impegno necessario; mentre la "vetrina" sia più la classica carota alternativa al bastone (anche se in questi casi riterrei personalmente più adeguato i bastone!!! ;-D)
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    Ah, però tu avevi segnalibrato il sito stesso del progetto LIA! Io la recensione di Mondini su webaccessibile.org, quindi non c'è doppione. Webaccessibile.org è un sito dell'IWA Italia, coloro che hanno di fatto redatto le specifiche per la legge italiana sull'accessibilità informatica ("Legge Stanca"), cioè non solo l'accessibilità Web, se ho capito bene? Hanno anche una serie di testi su Stanca e WCAG, troppo tecnici per me. Sì, la carota vetrina-bollino può forse funzionare, ma questo dipenderà anche dalla reazione dei compratori potenziali che hanno bisogno di libri accessibili. Quelli non si baseranno prevalentemente sulla recensione di Mondini, forse (anche se Mondini, essendo cieco anche lui, e visto che scrive bene, è abbastanza seguito), ma piuttosto sul bouche à oreille, o equivalente Web 2.0.
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    Ah: m'ero fermato a LIA e non avevo fatto caso si trattasse di un commento su! Conoscevo l'IWA (un anno mi pare ci sono stato iscritto, ai loro esordi), non questo loro impegno. Posso però dire che la legge Stanca è estremamente discutibile: sia per come ha "personalizzato" gli standard invece di applicarli sia per restrizioni di contorno ed obblighi in alcuni casi assurdi che ha imposto. Non so però quanto sia farina del loro sacco e quanto contributo politico. Comunque adesso vado e leggere cosa ne dice lui
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    Non ha tutti i torti nelle sue critiche: effettivamente l'accessibilità del sito lascia molto a desiderare. La spiegazione però potrebbe esserci. Andando alla ricerca di chi ne fosse il proprietario (che non è specificato da nessuna parte sul sito!) scopro che si tratta di Ediser S.r.l. che - cercando - ha un sito sua che così la descrive: Ediser è la Società di servizi dell'AIE - Associazione Italiana Editori, fondata nel 2002 per l'erogazione di servizi rivolti alle case editrici, tra cui: - l'erogazione di corsi e seminari di formazione e aggiornamento per il personale che opera nella filiera editoriale e dei contenuti digitali o per persone che intendono avviare una casa editrice - la gestione dell'agenzia ISBN per l'area linguistica italiana, di cui è titolare l'AIE - la gestione dei diritti d'autore per la tutela dei diritti di riproduzione delle opere librarie e periodiche - l'organizzazione di fiere del libro attraverso la realizzazione "step by step" di stand collettivi e istituzionali - l'organizzazione di eventi legati al mondo dell'editoria - la gestione di progetti specifici di rilevanza nazionale e internazionale legati al mondo dell'editoria - il «Giornale della libreria»: il mensile professionale dell'editoria libraria e dell'industria dei contenuti editoriali italiana Inoltre LibriAccessibili.it - e più in generali il progetto LIA che ha un sito a parte chissà perchè... (progettolia.it) - è "Realizzato mediante il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali" come dice il disclaimer (obbligatorio per chi usi finanziamenti pubblici) accompagnato da loro del ministero definito "Partner di progetto". Insomma: sono gli editori che definiscono le condizioni per darsi il bollino e poi se lo danno... Ma pagato con i soldi che il Ministero non ha per salvare Pompei! Altro che bastoni e carote...
Claude Almansi

NOTES 693B (EFS Stanford, Adv. listening and voc. dev. - curated TED talks) - 4 views

  • no transcript available
    • Claude Almansi
       
      [about http://www.ted.com/talks/lang/en/a_ted_speaker_s_worst_nightmare.html ] Actually, this TED page has an English subtitle-generated transcript (as well as translated transcripts in the 47 other languages the video is subtitled in). And the transcript in http://amara.org/en/videos/h60BL6bU49WF/en/2426/ page where the English subtitles were made shows an average 90 wpm in the passages where Collins actually speaks. This remains rather slow indeed, however non natives may find it difficult to grasp the written texts that appear very briefly on-screen, and hence Collins' allusions to these texts. (CA)
  • no transcript available
    • Claude Almansi
       
      [About http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html] Actually there IS a transcript generated by the subtitles captions: - below the player in http://www.youtube.com/watch?v=soAk3F0wX9s - downloadable from http://www.amara.org/en/videos/gUDo8ztfKMOW/en/40866/ (Download > TXT) 362 words in 3:20 = 108.6 WPM
  • no captions for the first 34 seconds
    • Claude Almansi
       
      [About http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html] Actually captions now start at 0:03
  • ...1 more annotation...
  • no transcript
    • Claude Almansi
       
      Actually, there is a transcript for this video - on the YT original page from which it's embedded in the TED.com page. See my 2nd note to https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/improv-everywhere-gotta-share-video-on-ted-com-11313381
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    "EFS 693B - STANFORD UNIVERSITY Advanced Listening and Vocabulary Development (...) TED Talks Introduction Below are groups of TED Talks, curated from http://www.ted.com and organized roughly by level and topic. You should do a full group (divided across several sessions if desired) and see if the integration makes them easier to understand (especially the later ones). Be sure to interact with them--don't just watch all of them straight through. However, you can do all or parts of some more intensively than others. Use your best judgment, and return to previous class notes as needed. Note that you are provided with the following information about the talk: 1. length 2. the overall speed in words-per-minute (WPM) 3. the vocabulary profile by percent of words at set frequency levels of the British National Corpus (3K, 5K, 10K, and more than 20K (off-list=OL)) 4. Accent (US, British, etc.) 5. Comments 6. Brief description of the content (from the TED website) (...) Last modified November 12, 2013, by Phil Hubbard"
  • ...1 more comment...
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    Da questo webquest di Phil Hubbard sono tratti i segnalibri taggati EFS_Stanford, cioè radunati (assieme a questo) sotto https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/EFS_Stanford .
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    Molto interessante e sopratutto utile grazie!
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    Grazie, Fabrizio, Ho taggato con "EFS_Stanford" - tra altri tag - questo webquest e i video ivi elencati dopo un webinar con Phil Hubbard organizzato via hangout da Vance Stevens domenica scorsa (8 ottobre). Nel webinar Hubbard ha insistito sul fatto che la forma di webquest direttivo era meglio delle forme di collaborazione sociali come tagging e condivisione, perché gli consentiva, da esperto, di dare informazioni coerenti. Allora taggare queste sue risorse TED su Diigo è anche un modo di esprimere il mio dissenso ;-) In effetti a proposito di http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html , elencato in questo webquest, dice di non poter indicare le parole per minuto "perché non c'è trascrizione". Invece c'è, se si va alla pagina YT originale del video embeddato. Ora se invece di un webquest statico avesse condiviso questa risorsa con i suoi studenti in un gruppo come questo, c'è da scommettere che almeno uno di loro avrebbe rimediato all'errore in un commento - come d'altronde ho fatto in https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/EFS_Stanford%20GelConference ...
fabrizio bartoli

Talky - 1 views

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    "No plugins. No signup or payment required. Anonymous. Peer-to-peer. GROUP VIDEO CHAT Add multiple people to the conversation SCREEN SHARING Easily add anyone's screen to the conversation LOCKED ROOMS Add a shared key to a room for added privacy ROCKETS & STUFF Play rocket lander while you wait for people to join Works in Chrome Firefox* *Screensharing available only in Chrome."
Claude Almansi

Charlie Todd: The shared experience of absurdity | Video on TED.com - 0 views

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    Filmed May 2011 * Posted Nov 2011 * TEDxBloomington "Charlie Todd causes bizarre, hilarious, and unexpected public scenes: Seventy synchronized dancers in storefront windows, "ghostbusters" running through the New York Public Library, and the annual no-pants subway ride. In his talk, he shows how his group, Improv Everywhere, uses these scenes to bring people together. (Filmed at TEDxBloomington.) Charlie Todd is the creator of Improv Everywhere, a group that creates absurd and joyful public scenes"
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    " From http://www.stanford.edu/~efs/693b/TED1.html : "1. length: 12:04 2. overall speed (WPM): 172 3. vocabulary profile: 3K-94.7%; 5K-97.1%; 10K-98.4%; OL-1% 4. accent: US standard 5. comments: this is connected to the previous two talks; speech is fast at times 6. Charlie Todd causes bizarre, hilarious, and unexpected public scenes: Seventy synchronized dancers in storefront windows, "ghostbusters" running through the New York Public Library, and the annual no-pants subway ride. In his talk, he shows how his group, Improv Everywhere, uses these scenes to bring people together.
Claude Almansi

Improv Everywhere: Gotta share! | Video on TED.com - 2 views

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    Filmed Apr 2011 * Posted May 2011 * Gel Conference "At the onstage introduction of Twirlr, a new social-sharing platform, someone forgets to silence their cell phone. And then ... this happens. (Song by Scott Brown and Anthony King; edit by Nathan Russell.) Improv Everywhere is a New York City-based prank collective that causes scenes of chaos and joy in public places." YouTube URL: http://www.youtube.com/watch?v=soAk3F0wX9s
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    From http://www.stanford.edu/~efs/693b/TED1.html : "1. length: 3:20 2. overall speed (WPM): unknown--no transcript (*)--but not too fast 3. vocabulary profile: mostly frequent words--no transcript available 4. accent: US standard 5. comments: no captions for the first 34 seconds (**). References to various social sharing applications (Twitter, Facebook, Vimeo, Myspace, FourSquare...) 6. At the onstage introduction of Twirlr, a new social-sharing platform, someone forgets to silence their cell phone. And then ... this happens" (*) Actually there IS a transcript generated by the subtitles captions: - below the player in http://www.youtube.com/watch?v=soAk3F0wX9s - downloadable from http://www.amara.org/en/videos/gUDo8ztfKMOW/en/40866/ (Download > TXT) 362 words in 3:20 = 108.6 WPM (CA) (**) Actually captions now start at 0:03 (CA)
Claude Almansi

Learning Creative Learning (MIT Media Lab Open Course) - 0 views

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    " Sign-up is now closed. But don't worry, we'll definitely be back! Follow us at @medialabcourse for updates. Free & Online! You've been dying to take the MIT Media Lab course on creative learning, but you're not in Cambridge? Despair no more. We invite you to join the course right here, on the interwebs. It's free of charge and we hope you'll like it. A Big Experiment This is a big experiment. Things will break. We don't have all the answers. Sometimes we plan to rely on you to make it work. But we'll try our very darndest to make sure you have a good time, and get something out of it. Weekly Lessons Make new friends, and start learning from weekly live videos, readings, discussions, and project-based activities. Open for signup now, course starts February 11th. Questions? Drop us a note in our Google+ community or send us an email at medialabcourse@p2pu.org. All materials licensed under the Creative Commons Attribution 3.0 license."
Claude Almansi

Are Infographics Making Us Stupid? - Make your ideas Art - 0 views

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    "Published on March 18th, 2013 | by Guest Author [Kate Lee] Infographics are becoming an increasingly popular method of communicating information quickly and clearly. Great designs can reduce the complexity of information, making a process, product or service easily understandable and accessible to the general public. And a good infographic means that all of that information is presented in a way that is aesthetically pleasing to boot. But have infographics become too good at streamlining information? Have they become the fast food of graphic design - quickly digestible, but lacking in substance? Infographics: Guilty As Charged The web has lots of criticisms levelled at infographics and it's true that many are poorly created, failing to fulfil their purpose, using Papyrus or other crimes against design. The main complaints when it comes to infographics are: 1. Creates confusion: the data is presented in a manner that takes a long time to interpret, is difficult to follow and creates additional complexity instead of providing clarity. 2. Inaccurate information: [...] 3. Too long: [...] 4. General ugliness: [...] The problem with infographics is that so many people think it's easy to create them, when in fact it's a particular subset of skills in an already specialised profession.[...] Data Visualisation Requires Thinking That being said, there are truly great infographics out there that tick all the boxes: accurate information, presented in an effective visual manner that helps the audience interpret and understand quickly. And so we come to the point of this post: with complex information rendered so comprehensible, without the need to read long reports and with the ability to look at pictures and share it with all your friends - is there a danger that infographics cause the audience to stop thinking? In short, the answer is no. In most cases where the audience needs to think, the data isn't simple anyway. The mission of infographics is to re
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    Titolo volutamente provocativo. Ottima presentazione delle "infographics", di cosa dovrebbero e potrebbero essere ma purtroppo spesso non sono, e degli risvolti cognitivi del loro uso.
Claude Almansi

Una domanda, un compito e un'esplorazione 2013/04/05 commento 102 - 0 views

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    "Andreas Inviato aprile 6, 2013 alle 9:37 am | Permalink @Monica Viali #93 No Monica, c'è una prevalenza di insegnanti ma molte persone interessate ai temi della formazione a vario titolo. Ci sono anche persone che fanno lavori diversi, per esempio persone che lavorano nell'amministrazione di qualche organizzazione, manager ecc. Se ti è utile? È libero, provalo, quando ti stanchi smetti. Ma amici: dove viene questa ossessione contemporanea di sapere *prima* se una nuova iniziativa mi sarà *utile*? Non è che stiamo un po' perdendo il gusto della vita? PiratePad o Word? Dipende, come sempre… Qui provali… Vuoi proprio una risposta perché l'ansia monta? Usa (per ora) word per il diario e gioca un po' con PiratePad, gioca… E poi l'inizio del diario si può anche scrivere a mano, se non vi fa fatica trascrivere dopo nel blog. @Marina #100 Se aprite un documento in PiratePad, prendete nota (copia-incollate) il suo indirizzo URL, è con questo che poi lo ritroverete *là fuori* Potete anche crearlo "imponendo" un URL che vi piace, tipo http://pirate.pad/ e poi aggiungendo quello che volete, pippo, ilmiopad, ilpadpiuganzodelmondo ecc."
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    Come ritrovare un pad fatto su PiratePad. Vedi anche il commento #191 tutto su PiratePad http://iamarf.org/2013/04/05/una-domanda-un-compito-e-unesplorazione-ltis13/#comment-13465: "Non va assolutamente bene per tenerci documenti, non c'è nessuna garanzia di persistenza, anche se fino ad ora non ho mai perso niente, quando mi è capitato di usarlo. Ma sarebbe sciocco pretenderlo. Quando si usa va sempre esportato il contenuto - ma questo è vero anche con tutto il cloud."
Teresa Carloni

Alumni Mathematica - Home - 2 views

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    Alumni Mathematica è un'associazione no profit di promozione sociale per la ricerca scientifica indipendente. L'Associazione è stata costituita ai sensi di legge a Bari in data 25 Marzo 2013 con l'obiettivo di portare avanti un progetto, uno stile, un nuovo modo di pensare la scienza.
Claude Almansi

Bloggando un saluto multimediale :-) IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-14 - 2 views

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    "No via, non va… L'applicazione WordPress per Android offre la possibilità di fare un video e bloggarlo ma sembra proprio che in realtà WordPress quel formato video non lo digerisca. E poi obiettivamente i video sono troppo corposi per la banda della nostra telefonia mobile. Allora, tornato a casa - con il wireless - ho caricato il video su YouTube per postarlo come usuale. Ma la cosa è molto meno succosa, in tragica differita…"
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    Sottotitolazione del video al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/arZaa8EKhp3F/info/saluto-multimediale-alla-vecchia-maniera/ da sottotitolare
Claude Almansi

Ning's Bubble Bursts: No More Free Networks, Cuts 40% Of Staff - Jason Kincaid, Techcru... - 0 views

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    "One month after long-time Ning CEO Gina Bianchini was replaced by COO Jason Rosenthal, the company is making some major changes: It has just announced that it is killing off its free product, forcing existing free networks to either make the change to premium accounts or migrate their networks elsewhere. Rosenthal has also just announced that the company has cut nearly 70 people - over 40% of its staff. Here's the email Rosenthal just sent out to the company:"
Claude Almansi

Diigo Blocked at my place of employment | Diigo Groups - My Monaro 2010-07-24 - 0 views

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    "At my place of employment Diigo is blocked through our server under the social network category. I have administrator rights and can override the block for a set time period, eg 30 minutes. Diigo opens and I am able to surf from my bookmarks satisfactorily. However, there is no way I can add new bookmarks to my Diigo account, using a "Post To Diigo" bookmark in Internet Explorer, or the "Add+" button at the top of "My Items" in "my library" view. Somewhere, somehow our server is preventing this to happen. Needless to say I am disappointed. The work around is to email my new urls to my home address and then ad them to Diigo once I return home."
Claude Almansi

Steve Hargadon: Interview with Gina Bianchini from Ning 2007-04-13 - 0 views

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    "Gina Bianchini is the co-founder and CEO of Ning, the "do-it-yourself" social networking site. Gina is no ivory-tower entrepreneur--she is an active participant herself in several Ning networks, and she demonstrates her passion (and her hands-on style) in this fun interview. We talk about the original vision for Ning, some of the ways that Ning is being used by different groups, and what features are coming down the road. It's the future features Gina describes that will get current Ning users excited. The power and scope of Ning is truly amazing. Let's just say that I got off the call and immediately created a group for my kids drama troupe, and thought of several others."
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    Intervista del 2007 - cioè quando Ning si spacciava per rete di reti con particolare impegno per l'educazione.
Lucia Bartolotti

Bignami del Cooperative Learning - 12 views

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    Questo studio sul Cooperative Learning analizza con grande attenzione l'interazione dei componenti del gruppo e propone suggerimenti molto pratici per migliorare le competenze sociali e facilitare così il successo.
  • ...2 more comments...
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    Il Bignami che ci hai proposto è veramente utile per sviluppare questa metodologia verso la quale è indispensabile dirigersi nei nostri percorsi formativi, viste le diffcoltà relazionali che vivono gli studenti tra pari e con l'adulto. Molto spesso sento dire da colleghi: no il lavoro di gruppo no, la mia è una classe troppo difficile, sorgerebbero subito dei contrasti e non si concluderebbe nulla. Forse spaventa la sfida eductiva? Lucia come posso visitare il tuo blog non riesco a trovarlo...grazie Maeroby alias Robertalinf12
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    Lo trovi qui.
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    grazie, molto interessante. è un documento protetto da copyright o si può diffondere liberamente (blog, sito etc.)? mi interesso molto anche di 'cooperative teaching' per così dire, che è secondo me il punto dolente, in realtà, della nostra scuola, ancor più dell'apprendimento cooperativo, e SEL Social Emotional Learning che mi piace molto come approccio didattico e sopratutto gestionale
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    Non so se si tratti di un documento "libero": l'ho trovato per caso, come spesso succede. D'accordo sul "punto dolente della nostra scuola". Un Consiglio di Classe collaborativo fa veramente tutta la differenza fra una classe e l'altra. Bene la cooperazione in rete, ma si deve tradurre in pratica in classe. Personalmente non uso il cooperative learning, perché nella sua procedura classica richiede tempi distesi - un lusso di cui la riforma Gelmini mi ha privata. Meglio le Webquest, che richiedono ricerche fattibili anche da casa. Questo "Bignami", tuttavia, contiene molte osservazioni interessanti sulle dinamiche di gruppo e su come stimolare e guidare le abilità sociali. Prezioso!
ivette marabese

Poèsia mate e un po' matica. | chveblki - 2 views

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    Un azzardato connubio tra definizioni matematiche e poesia!?...e perché no!?
fabrizio bartoli

Stack Overflow - 2 views

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    Stack Overflow is a question and answer site for professional and enthusiast programmers. It's 100% free, no registration required.  If you have questions, search this site and you'll likely find the answers.
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