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Home/ ltis13/ Group items tagged valutazione

Rss Feed Group items tagged

Lucia Bartolotti

Group items tagged valutazione - ltis13 | Diigo Groups - 3 views

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    Questa è la raccolta dei Bookmark taggati "valutazione" presenti nel gruppo ltis13 su Diigo il 1giugno 2013. Non è esattamente equivalente ad un "Report", ma è utile per capire chi è interessato a questo argomento ed eventualmente creare un nuovo gruppo (non è una proposta, ma una nota metodologica)
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    i miei sono taggati in inglese, purtroppo nella contingenza, quindi dovrei ritaggarli aggiungendo il tag italiano. E' un eterno dilemma... in un gruppo, coe idea di una potenziale efficace cooperazione su diigo, forse sarebbe utile prestabilire dei criteri comuni di base per evitare doppioni che siano semplici traduzioni di un tag nell'altra lingua
lapizz

The Professors Who Make the MOOCs - 3 views

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    Sul Chronicle una valutazione dei Moocs, dal punto di vista dei Professori che li hanno offerti, con i diversi punti di vista e di interesse.
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    Grazie per il link. Anche i commenti sono interessanti - in particolare gli scambi intorno ai commenti di "PeevedInOntario", che si sforza di far capire che per i partecipanti a un MOOC, la riuscita non sta nel riuscire i test né nell'ottenere un certificato, bensì nell'imparare ciò che gli serve.
Luisella Mori

Animal School | My cMOOC Blog - 0 views

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    Una riflessione sulle prove Invalsi e sulla valutazione
Luisella Mori

Valutazione: parliamone. | piazzatienanmen - 3 views

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    Provo a taggare un mio commento ad un post di Cristina che mi ha molto interessato.
Luisella Mori

fuori registro: VALUTARE E MISURARE - 3 views

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    Sulla (difficile) valutazione dei lavori di gruppo, e un dubbio: copiando, si impara?
marina passerini

fuori registro: ancora sulla valutazione - 8 views

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    inizio una serie di annotazioni sugli esami di stato che sto svolgendo in questi giorni.....
milena mencarelli

il buco della serratura | marzolina54 - 3 views

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    spunti di discussione
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    sulla valutazione
Francesco Valotto

Di corso in corso… | SusyDiario - 2 views

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    Valutazione utilizzo SusyDiario: questionario per insegnanti ed allievi
Claude Almansi

adisi: Domani La Svizzera: bilancio? 2004-03-15 - 1 views

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    "Domani la Svizzera (1996-2003) mirava a riportare la ricerca nelle scienze umane in Svizzera al primo rango sulla scena internazionale. La valutazione esterna intermedia del maggio del 2002, che avevamo presentato su questo sito, emetteva seri dubbi sulla sua efficacia. Cos'è cambiato da allora? Certo, come ha rilevato con una certa compiacenza Peter Farago, direttore del programma prioritario Domani la Svizzera, i nostri ricercatori hanno partecipato a certi piani quadri di ricerca dell'Unione Europea (UE) nel campo delle scienze umane. Sono stati pubblicati - su carta - libri e saggi dignitosi. Eppure - gli esperti che hanno presentato le ricerche di Domani la Svizzera il 5 marzo hanno rilevato vari problemi: L'uso di modelli pseudoscientifici antiquati, mentre oggi esistono modelli che permettono di descrivere "universi non cartesiani" come quelli di cui si occupa la ricerca in scienze umane (Xavier Comtesse, direttore romando di Avenir Suisse) Un linguaggio che ricorre spesso al gergo sociologico "per fare scientifico" senza necessita vera, che impedisce la diffusione dei risultati ad ampio raggi (Reiner Klingholz, giornalista, e Marie-Hélène Miauton, direttrice di MIS Trend S.A.) Il limitarsi al francese e al tedesco, mentre oggi, per essere presenti sulla scena veramente internazionale della ricerca, occorre pubblicare in inglese (Gian-Reto Plattner, ex consigliere agli Stati, BS) Per riassumere, questi esperti hanno descritto un'apertura sull'estero limitata al contesto europeo, non esattamente esemplare per quanto riguarda l'innovazione, e una riluttanza ad uscire dalla torre d'avorio universitaria per confrontarsi con il mondo esterno."
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    Vecchi errori che purtroppo rispuntano ogni tanto.
Claude Almansi

LIA - Libri Italiani Accessibili | Webaccessibile.org - Livio Mondini 2013-06-20 - 6 views

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    "Dopo molti annunci, è finalmente andata online "LIA, la vetrina di ebook accessibili pensati per le persone non vedenti e ipovedenti". Era legittimo chiedersi cosa fossero i libri italiani accessibili, poiché né la nazionalità italiana né "libro accessibile" fornivano un qualche indizio sulla natura di questi libri. Ora, dopo la messa in onda, regna lo stesso la confusione: non si riesce a capire in cosa consista il servizio LIA. A prima vista, il sito si presenta come un espositore di libri in formato epub, la cui unica differenza con i normali epub disponibili online in innumerevoli store sembra essere l'apposizione di una specie di certificazione di accessibilità denominata "bollino LIA". (...) Il testo della "certificazione" è perlomeno generico: (...) Questo eBook è certificato accessibile da LIA come? Con quali criteri? Chi sono i certificatori? Non è dato di saperlo. Così come sembrano piuttosto scontati i parametri di valutazione (...) D'accordo, il corretto uso degli elementi sicuramente aiuta la navigazione, ma siete sicuri che inserire dei titoli in ordine gerarchico sparso e casuale, basta che ci siano, sia utile a qualcuno? La "vetrina" sembrerebbe dedicata soltanto a questo: selezionare nella vastità degli epub disponibili sul mercato alcuni titoli scelti e valutati accessibili da qualcuno non si sa chi e come, e rimandare a store esterni per l'acquisto degli stessi. Sì, avete capito bene, bisogna usare due carrelli elettronici: prima quello del sito LIA, dove si selezionano i libri desiderati, e poi quello dello store esterno per effettuare l'acquisto vero e proprio. Siamo davvero sicuri che questo sia un aiuto per chi non ci vede o ha gravi problemi di vista? Non era già abbastanza complicato dover affrontare un carrello? No, due. Potrebbe essere complicato per chiunque, ma per chi utilizza uno screen reader lo è il doppio: effettua l'acquisto in un sito, poi deve anche essere in grado di continua
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    Una precisazione, poichè avevo postato anch'io questo link. LIA (almeno da quanto dichiara) non si pone come soggetto che sceglie libri accessibili e li vende. Piuttosto offre un servizio agli editori: io ti do le "regole" da seguire e ti aiuto a far si che il tuo ebook sia accessibile, se tu le rispetti quello che ti affro in cambio è "visibilità" (perdonate quello che appare come un calambour trattando in particolare di non vedenti!). Questo è il motivo del doppio carrello: non è un rivenditore, ma un "supporto progettuale" che poi aggiunge un bollino che ha funzione analoga a quello di una certificazione ISO in azienda: certifico che hai seguito le regole per l'accessibilità
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    Sorry, Francesco: avrei dovuto controllare. Però Livio Mondini ha ragione lo stesso sulla rogna di per sé di dover usare 2 carrelli, sulla rogna aggiuntiva di quello LIA che non si svuota dopo l'acquisto presso il venditore, e sui criteri troppo vaghi del bollino LIA - e sul fatto che gli editori apparentemente di quel bollino se ne sbattono. Per il tuo uso di "visibilità", non ti preoccupare, ci giocano anche i ciechi stessi: c'è http://www.comecivedi.ch/ (ora in manutenzione) sito collaborativo di ciechi ticinesi, e http://www.titengodocchio.it/ , il sito di Vincenzo Rubano, studente cieco, per segnalare siti inaccessibili, nato da un suo sondaggo intitolato "m'illumino di meno...ma ci "vedo" di più". ;)
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    Figurati: cedo la primogenitura per molto meno di un piatto di lenticchie!!! ;-) A parte gli scherzi quello che intendevo dire è che LIA non si pone come interfaccia tra editori e non vedenti, ma piuttosto come "lobby" per spingere ad adottare gli standard che rendono gli ebook (più) accessibili e dunque (anche se indubbiamente potevano risparmiarselo!) essere a sua volta poco accessibile non è una colpa così grave: si rivolge più a vedenti che a non vedenti! Quanto ai criteri ammetto di non aver approfondito la cosa, ma si deve considerare che esistono standard internazionali (per il WEB il W3C, non so se sia applicabile anche agli ebook anche se a logica direi di si) che garantiscono il massimo di accessibilità. Adottarli non è banale ma nemmeno una cosa terribile (io l'ho fatto sulla piattaforma di elearning che ho creato): basta deciderlo e metterci quel po' d'impegno necessario. Immagino che la logica sia quella di spingere perchè la decisione sia presa e supportare per ridurre l'impegno necessario; mentre la "vetrina" sia più la classica carota alternativa al bastone (anche se in questi casi riterrei personalmente più adeguato i bastone!!! ;-D)
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    Ah, però tu avevi segnalibrato il sito stesso del progetto LIA! Io la recensione di Mondini su webaccessibile.org, quindi non c'è doppione. Webaccessibile.org è un sito dell'IWA Italia, coloro che hanno di fatto redatto le specifiche per la legge italiana sull'accessibilità informatica ("Legge Stanca"), cioè non solo l'accessibilità Web, se ho capito bene? Hanno anche una serie di testi su Stanca e WCAG, troppo tecnici per me. Sì, la carota vetrina-bollino può forse funzionare, ma questo dipenderà anche dalla reazione dei compratori potenziali che hanno bisogno di libri accessibili. Quelli non si baseranno prevalentemente sulla recensione di Mondini, forse (anche se Mondini, essendo cieco anche lui, e visto che scrive bene, è abbastanza seguito), ma piuttosto sul bouche à oreille, o equivalente Web 2.0.
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    Ah: m'ero fermato a LIA e non avevo fatto caso si trattasse di un commento su! Conoscevo l'IWA (un anno mi pare ci sono stato iscritto, ai loro esordi), non questo loro impegno. Posso però dire che la legge Stanca è estremamente discutibile: sia per come ha "personalizzato" gli standard invece di applicarli sia per restrizioni di contorno ed obblighi in alcuni casi assurdi che ha imposto. Non so però quanto sia farina del loro sacco e quanto contributo politico. Comunque adesso vado e leggere cosa ne dice lui
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    Non ha tutti i torti nelle sue critiche: effettivamente l'accessibilità del sito lascia molto a desiderare. La spiegazione però potrebbe esserci. Andando alla ricerca di chi ne fosse il proprietario (che non è specificato da nessuna parte sul sito!) scopro che si tratta di Ediser S.r.l. che - cercando - ha un sito sua che così la descrive: Ediser è la Società di servizi dell'AIE - Associazione Italiana Editori, fondata nel 2002 per l'erogazione di servizi rivolti alle case editrici, tra cui: - l'erogazione di corsi e seminari di formazione e aggiornamento per il personale che opera nella filiera editoriale e dei contenuti digitali o per persone che intendono avviare una casa editrice - la gestione dell'agenzia ISBN per l'area linguistica italiana, di cui è titolare l'AIE - la gestione dei diritti d'autore per la tutela dei diritti di riproduzione delle opere librarie e periodiche - l'organizzazione di fiere del libro attraverso la realizzazione "step by step" di stand collettivi e istituzionali - l'organizzazione di eventi legati al mondo dell'editoria - la gestione di progetti specifici di rilevanza nazionale e internazionale legati al mondo dell'editoria - il «Giornale della libreria»: il mensile professionale dell'editoria libraria e dell'industria dei contenuti editoriali italiana Inoltre LibriAccessibili.it - e più in generali il progetto LIA che ha un sito a parte chissà perchè... (progettolia.it) - è "Realizzato mediante il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali" come dice il disclaimer (obbligatorio per chi usi finanziamenti pubblici) accompagnato da loro del ministero definito "Partner di progetto". Insomma: sono gli editori che definiscono le condizioni per darsi il bollino e poi se lo danno... Ma pagato con i soldi che il Ministero non ha per salvare Pompei! Altro che bastoni e carote...
Lucia Bartolotti

Info for Parents - The Flipped Class - 2 views

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    Anche C. Kirch (docente di matematica, scuola superiore) è incredibilmente organizzata e spiega dettagliatamente cos'è la "flipped classroom". Il video introduttivo ha una versione sottotitolata in spagnolo (sotto quella in inglese). Raccomando però di dare un'occhiata anche alla lettera introduttiva ai genitori: in fondo ci sono i criteri di valutazione (tipicamente americani), che trovo utili per un confronto con il nostro sistema.
Claude Almansi

WAVE Web Accessibility Tool - 1 views

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    Strumento per la verifica dell'accessibilità delle pagine Web, con criteri più aggiornati - mi pare - di CynthiaSays, ad es. ARIA. Grazie a Mattia Lanzoni - https://www.diigo.com/user/Matzlanz - per la segnalazione. PS: Forse non c'entra direttamente con questo cMOOC #ltis13 - però i cMOOC usano tanti strumenti sociali di cui è necessario valutare l'accessibilità (anche di cosa si produce con essi) se poi li si vogliono ri-adoperare anche a scuola. E questi strumenti sociali presentano caratteristiche tecniche (di codice) che altre applicazioni più vecchie (?) di valutazione dell'accessibilità non prendono in conto.
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    Grazie Claude, utilissimo.Condivido e sottoscrivo quanto dici sui criteri di accessibilità.
Claude Almansi

The MOOC Guide (Stephen Downes author/coordinator) - 0 views

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    "The purpose of this document is two-fold: - to offer an online history of the development of the Massive Open Online Course (MOOC) - to use that history to describe major elements of a MOOC Each chapter of this guide looks at one of the first MOOCs and some early influences. It contains these parts: - a description of the MOOC, what it did, and what was learned - a description of the element of MOOC theory learned in the offering of the course - practical tools that can be used to develop that aspect of a MOOC - practical tips on how to be successful Contribute to this Book You are invited to contribute. If you participated in a MOOC, add a paragraph describing your experience (you can sign your name to it, so we know it's a personal story). If you know of resources or can add information about an element of MOOC theory, add to or edit the text that already exists. If you know of tools, provide a link to the tool, a short description, and your assessment of the tool. If you have a tip, add the tip. In order to participate, please email or message your contact details, and we'll you to the list of people who can edit pages. Send your request to stephen@downes.ca Your contributions will be accepted and posted under a CC-By license. http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/ Creative Commons License This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License. Thanks for your participation. The finished product will be published online and made freely available on the web. Stephen Downes"
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    Trad: Questo documento ha un doppio scopo: - offrire una storia online dello sviluppo del Massive Open Online Course (MOOC) - adoperare questa storia per descrivere elementi importanti di un MOOC. Ogni capitolo di questa guida esamina uno dei primi MOOC ed alcune delle influenze iniziali. È composto di: - una descrizione del MOOC, di cosa vi si è fatto ed imparato - una descrizione dell elemento della teoria dei MOOC imparato nell'offrire il corso - strumenti concreti che possono essere adoperati per sviluppare quell'aspetto di un MOOC - consigli concreti per la riuscita Contribuite a questo Libro Siete invitati a contribuire. Se avete partecipato a un MOOC, aggiungete un paragrafo dove descrivete la vostra esperienza (potete firmare il vostro nome, così sapremo che si tratta di una storia personale). Se conoscete risorse o se potete aggiungere informazioni su un elemento della teoria dei MOOC, aggiungetelo al testo esistente o modificatelo. Se conoscete strumenti, date un link allo strumento, una breve descrizione, e la vostra valutazione dello strumento. Se avete un consiglio, aggiungete quel consiglio. Per partecipare, mandateci un e-mail o un messaggio con i dati per contattarvi, e vi aggiungeremo alla lista di coloro che possono modificare le pagine. Mandata la vostra richiesta a stephen@downes.ca I vostri contributi verranno accettati e pubblicati sotto una licenza Creative Commons BY (attribuzione) http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/ Grazie della vostra partecipazione. Il prodotto finito verrà pubblicato online e reso liberamente accessibilie sul web Stephen Downes.
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