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fabrizio bartoli

Giovanni Bonaiuti | M-PED/03 - 3 views

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    "Tuttinclasse! è una particolarissima lezione a una classe di studenti delle scuole medie sui 150 anni della scuola italiana. La lezione di storia, registrata alle Officine Grandi Riparazioni di Torino nell'ambito della Mostra "Fare gli italiani", rappresenta un viaggio nella storia recente del nostro paese e di una delle sue più importanti istituzioni: la scuola. E' la storia di come i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze…ma anche gli uomini e le donne hanno imparato a leggere e scrivere, a essere cittadini, a farsi rispettare e a rispettare gli altri."
Claude Almansi

The MOOC Guide (Stephen Downes author/coordinator) - 0 views

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    "The purpose of this document is two-fold: - to offer an online history of the development of the Massive Open Online Course (MOOC) - to use that history to describe major elements of a MOOC Each chapter of this guide looks at one of the first MOOCs and some early influences. It contains these parts: - a description of the MOOC, what it did, and what was learned - a description of the element of MOOC theory learned in the offering of the course - practical tools that can be used to develop that aspect of a MOOC - practical tips on how to be successful Contribute to this Book You are invited to contribute. If you participated in a MOOC, add a paragraph describing your experience (you can sign your name to it, so we know it's a personal story). If you know of resources or can add information about an element of MOOC theory, add to or edit the text that already exists. If you know of tools, provide a link to the tool, a short description, and your assessment of the tool. If you have a tip, add the tip. In order to participate, please email or message your contact details, and we'll you to the list of people who can edit pages. Send your request to stephen@downes.ca Your contributions will be accepted and posted under a CC-By license. http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/ Creative Commons License This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License. Thanks for your participation. The finished product will be published online and made freely available on the web. Stephen Downes"
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    Trad: Questo documento ha un doppio scopo: - offrire una storia online dello sviluppo del Massive Open Online Course (MOOC) - adoperare questa storia per descrivere elementi importanti di un MOOC. Ogni capitolo di questa guida esamina uno dei primi MOOC ed alcune delle influenze iniziali. È composto di: - una descrizione del MOOC, di cosa vi si è fatto ed imparato - una descrizione dell elemento della teoria dei MOOC imparato nell'offrire il corso - strumenti concreti che possono essere adoperati per sviluppare quell'aspetto di un MOOC - consigli concreti per la riuscita Contribuite a questo Libro Siete invitati a contribuire. Se avete partecipato a un MOOC, aggiungete un paragrafo dove descrivete la vostra esperienza (potete firmare il vostro nome, così sapremo che si tratta di una storia personale). Se conoscete risorse o se potete aggiungere informazioni su un elemento della teoria dei MOOC, aggiungetelo al testo esistente o modificatelo. Se conoscete strumenti, date un link allo strumento, una breve descrizione, e la vostra valutazione dello strumento. Se avete un consiglio, aggiungete quel consiglio. Per partecipare, mandateci un e-mail o un messaggio con i dati per contattarvi, e vi aggiungeremo alla lista di coloro che possono modificare le pagine. Mandata la vostra richiesta a stephen@downes.ca I vostri contributi verranno accettati e pubblicati sotto una licenza Creative Commons BY (attribuzione) http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/ Grazie della vostra partecipazione. Il prodotto finito verrà pubblicato online e reso liberamente accessibilie sul web Stephen Downes.
marina passerini

fuori registro: uno strumento per storia - 6 views

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    Aggiungo io una descrizione a questa segnalazione che ho trovato davvero utile: viene suggerito un sito gratuito che permette di costruire Timelines, ovvero Linee del tempo. Da usare con gli studenti. Suggerirei di aggiungere dei Tag significativi per ritrovare questa segnalazione nelle ricerche, per esempio "Timelines" oppure "costruire una linea del tempo"
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    Io ho suggerito 'timeline' nel pad dei tag, non so se è rimasto. questi sono i miei bookmark su quest'argomento se possono servire https://www.diigo.com/user/digobarfab/timeline e feed: https://www.diigo.com/rss/user/Digobarfab/timeline. quello che uso più spesso coi ragazzi è timetoast
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    Grazie mille, utilissimo.
Lucia Bartolotti

The Center for Teaching History with Technology - 1 views

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    Interessante sito che offre consigli, lezioni pronte, rubriche valutative sull'insegnamento della storia facendo uso delle tecnologie (soprattutto iPad), anche con l'aiuto di videotutorial. In inglese.
Claude Almansi

Un Aggiornamento di Facebook nella Vita Reale - #ltis13 | video | Claude Almansi 2013-0... - 3 views

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    "(su come visualizzare / nascondere i sottotitoli o cambiarne la lingua, e su come visualizzarne la trascrizione interattiva, cfr. Attivazione e disattivazione dei sottotitoli nelle FAQ sui sottotitoli di YouTube) Iter della sottotitolazione A Facebook Update In Real Life - http://www.youtube.com/watch?v=JvQcabZ1zrk -è stato pubblicato su YouTube l'11 maggio 2013 da ExtremelyDecentFilms. Dylan Mahoney (sopranome: Booger Bender) lo ha aggiunto ad Amara.org, e più particolarmente al team Captions Requested, come http://www.amara.org/en/videos/bc0aoz7ueVek/info/a-facebook-update-in-real-life perché venga sottotitolato da volontari, il 12 maggio 2013. In effetti, finora (21 aggio 2013) diversi volontari l'hanno sottotitolato lì in inglese (lingua originale), francese, italiano, portoghese e tedesco, ed è in corso una sottotitolazione spagnola. Però se Amara è un ottimo strumento per la sottotitolazione, non funziona tanto bene per la visualizzazione: il player ha un codice embed che viene rifiutato da quasi tutte le piattaforme per scrivere online, poi comunque, in modalità "pieno schermo", non mostra i sottotitoli fatti con Amara. Per questo motivo ho ripubblicato il video su YouTube in A Facebook Update In Real Life - with subtitles - http://www.youtube.com/watch?v=99jWvUIw7YA - poi vi ho aggiunto i sottotitoli fatti con Amara, rimandando nella descrizione alle pagine di lavoro delle varie lingue e alla loro storia delle revisione per l'attribuzione ai sottotitolatori. È questa seconda versione YouTube che è embeddata sopra. Trascrizioni scaricabili Da ogni sottopagina di sottotitolazione linkata nella colonna sinistra della versione Amara del video: English French German Italian Portuguese Si può scaricare una trascrizione semplice dei relativi sottotitoli, cliccando su Download, poi su TXT nella lista a tendina che si apre. Gli altri formati della lista a tendina sono tutti formati di sottotitoli, che compre
Daniele Guerrieri

Ausili didatici o feticismo consumista? | Blog del Comitato per la Scuola Pubblica - Va... - 6 views

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    Perché in tempi di magra, dopo aver perso 8 (quasi 9) miliardi di euro, la scuola, secondo una tendenza in corso, dovrebbe fornire ad ogni alunno il tablet della marca più costosa che c'è? Daccordo: funziona meglio degli altri (anche se questo lo dovrebbe decidere una gara d'appalto), ma sono i tablet la cosa di cui oggi ha più bisogno la scuola in Italia?
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    Pur essendo un'utente dell'iPad, concordo sul fatto che un laboratorio di pittura, il sostegno agli alunni in difficoltà, e tutte le cose di cui parli siano di gran lunga più importanti. Sull'eliminazione dell'insegnamento della storia dell'arte al biennio del liceo classico e nel percorso moda degli istituti professionali (dove si è passati da 4 ore settimanali di arte e storia del costume nel triennio a ZERO ore nella scuola post-riforma Gelmini) stendiamo un velo pietoso. Se non si parte dal bello,da dove si dovrebbe partire? Detto questo, in Svezia hanno tutto (la pittura e la musica, ma anche i tablet di ultima generazione), perché investono nella scuola e sui giovani. Da noi i soldi servono a pagare le pensioni d'oro e mille altre cose inutili che arricchiscono la casta, impoverendo la scuola e la cultura... Bisognerebbe fare la rivoluzione, ma il popolo italiano non è mai stato rivoluzinario, al contrario dei francesi, e anzi è tendelzialmente di destra, conservatore...
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    Rimane il fatto che i tagli operati contro la scuola in Italia pesano come macigni, per questo non mi sembra il caso di entusiasmarsi per dei costosi contentini.
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    @ Daniele, Mi sono permessa di aggiungere "sostegno" ai tag del tuo segnalibro, perché - egoisticamente e concretamente - mi serve, anche se concettualmente, il tuo testo include l'aspetto sostegno nella didattica. Mi serve quando Andreas ha annunciato in http://iamarf.org/2013/05/09/lo-strano-modo-ltis13-di-trovarci/ che la seconda parte di #ltis13 sarebbe dedicata a trovarci per collaborazioni basate su interessi/problematiche comuni, citava proprio un commento che diceva "Io sono dalle parti di Novara, mi occupo - sono un'insegnante di sostegno, ho bisogno, vorrei trovare, parlare con altri che hanno bisogno di sostegno." E nei tanti contributi dei partecipanti a #ltis13, sono emerse più volte le problematiche create dalle direttive calate da sopra in combinazioni con tagli alle risorse: problematiche generali, ma particolarmente acute per quanto riguarda l'inclusione di tutti (anzi, mo' ti aggiungo anche il tag inclusione, mi sa). Per citarne uno che ricordo adesso: http://appinclusion.blogspot.ch/2013/04/non-solo-app.html di Maria Grazia Fiore e Elisabetta Brancaccio. L'angolazione è diversa della tua, perché loro non rifiutano i tablet a scuola. Però insistono sulla necessità di adottare e utilizzare sia i tablet sia le loro applicazioni in modo inclusivo - e nel determinarlo sono essenziali gli insegnanti di sostegno. @Luisella: sono importantissime le tue osservazioni sulle applicazioni web che dovrebbero funzionare con qualsiasi browser, ma che invece non funzionano con iPad. E d'altronde ci sono anche limitazioni del genere per i tablet android.
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    sì, infatti. Come scrivevo qui, il tablet è un ottimo strumento da utilizzare nel sostegno, ma non solo. Per tutti gli studenti rappresenta un ottimo ausilio per l'apprendimento e una finestra sul mondo. Certo è che, in una scuola depauperata in mille modi (come ricordava Daniele) fa rabbia vedere come l'ex ministro Profumo parlasse sono ed esclusivamente di "dare un iPad a ogni studente" come se con quello si potessero risolvere tutti i mali della scuola italiana, quando invece bisognerebbe iniziare dall'investire nelle risorse umane. Come ricorda Claude, in questo MOOC ho iniziato anche a scoprire i limiti del tablet (PiratePad e Google Translator Kit non funzionano). E comunque, qualsiasi strumento digitale, se viene introdotto senza un rinnovamento nella didattica (e nella mente degli insegnanti), serve a ben poco. Come si sottolinea da più parti, la LIM nella maggior parte dei casi non ha fatto altro che perpetuare la didattica trasmissiva e tradizionale della lezione frontale (si usa per far vedere film, video, immagini, per scriverci, ed è ovviamente molto più comoda e più motivante di una lavagna di ardesia, su cui molte di queste cose non si possono fare, però se si usa solo per questo, la didattica rimane teacher-centred e non student-centred, come è invece in questo MOOC). Comunque concordo con te Daniele, non sai che rabbia mi prende quando dal Ministero arrivano frasi tipo "daremo un tablet a ogni studente" in concomitanza con tagli di ogni tipo su organici, stipendi, FIS...
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    @Claude: Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento. Per i ragazzi che ne hanno un bisogno particolare è un'altra cosa... del resto, già da anni viene dato loro un portatile magari pagato con donazioni o risorse locali. Comunque, per gli alunni che non hanno ancora raggiunto un sufficiente grado di autonomia, spesso, il computer serve solo per "tenerli a balia": l'insegnante di sostegno è insostituibile.
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    Sono d'accordo con te, Luisella: se non rinnoviamo le nostre menti e il nostro modo di fare didattica, i nuovi strumenti servono proprio a poco! L'uso critico e creativo degli stessi sarà significativo.
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    Io credo fortemente nel rinnovamento della didattica e credo che esso possa passare ANCHE sebbene non solo dall'introduzione di nuovi strumenti . La sfida non è insegnare la teconologia ma CON la tecnologia perchè essa mi offre potenti mezzi e mi avvicina ai miei studenti che come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti hanno e avranno sempre di più categorie di pensiero e modi di apprendere che non sono più quelli che noi abbiamo usato. La scuola non può più essere quella nostra e dei nostri genitori. Non in quello che viene insegnato, o forse anche in quello, ma in COME viene insegnato. Dunque non vedo il problema . Ho speso molte nergie per trovare quest'anno il finanziamento per i miei Ipad l'anno prossimo. E ne sono fiera. Non trovo ci sia nulla di male nè di "peloso". Chiunque mi offra la possibilità di lavorare meglio a scuola è il benvenuto. Credo sia un po' semplicistico archiviare tutto come se chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista fosse un nemico della scuola pubblica. Credo che sia una falsa idea di democrazia quella della scuola di tutti , intendendo,per tutti la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo. Occorre avere il coraggio di dire che le risorse vanno impegnate dove c'è chi le sa far fruttare e chi si impegna in un progetto sensato e significativo. Non tutti i docenti hanno volgia di impegnarsi in un progetto o in una sperimentazione. Non c'è nulla di male a riconoscerlo.Chi non se la sente ha i suoi motivi. E se anche le risorse vengono,come nel nostro caso, da privati, ben vengano. E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione. Lamentarsi e basta non serve. Attendere sempre che lo stato faccia mentre io sto lì fermo ad aspettare mi pare o
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    Concordo Sabina, infatti anche io mi sono data da fare per avviare una sperimentazione con iPad nel settembre scorso, in una classe prima, con l'aiuto di colleghe e della dirigente. Concordo anche sul fatto che lamentarsi e basta non serve, e anche sul fatto che il FIS non debba essere distribuito a pioggia. Sappiamo tutti che alcuni insegnanti fanno il minimo indispensabile, non sono disponibili a rinnovarsi ecc. Però non sono d'accordo quando dici: "E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione." Gli ultimi ministri che abbiamo avuto hanno portato avanti forti campagne denigratorie nei confronti di noi docenti, proprio perché i docenti perdessero quel poco di credito sociale che era loro rimasto. E lo hanno fatto scientemente, non a caso. Ben diversa la politica in altri paesi, Finlandia ma non solo (pensiamo al video australiano che anch'io ho postato nel mio blog riprendendolo da Giorgio). Quando ho partecipato ai workshop sul cooperative learning con Cathy e Norm Green, anni fa, prima che Norm ci lasciasse, una delle prime cose che Norm ci ha detto, è che la differenza sulla qualità dell'insegnamento lo fa proprio lo stato, investendo e credendo nelle risorse umane. I paesi in cui l'istruzione funziona bene sono quelli in cui la professione docente è una professione ambita, in cui i docenti sono ben pagati e in cui si offrono opportunità di formazione e aggiornamento di qualità. Quindi, ok fare uno sforzo noi docenti (e qui ce ne sono tanti che lo stanno facendo), però non contro i mulini a vento. A me un ministro che blocca i contratti o che dice che con gli insegnanti va usato "il bastone e la carota" fa solam
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    @sabinaminuto: (ho incollato quanto detto in un precedente commento) "Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento.". Inoltre: non pensavo che tu intendessi "insegnare la teconologia (...anziché) CON la tecnologia"; non ho mai creduto, neanche da ragazzo, nella scuola, implicitamente fascista, che ho avuto e tanto meno in quella, palesemente fascista, dei nostri genitori; credo anch'io che il come sia importante ma, come dice Luisella in un commento precedente, l'insegnamento può rimanere frontale e unidirezionale anche con i mezzi digitali: il come ce lo mette l'insegnante (e i ragazzi); non ho mai pensato che "chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista (?) (..sia) un nemico della scuola pubblica"; sono convinto che gli esempi che ho usato di quanto abbiamo perduto con i tagli non significhino "la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo" e, tra l'altro, alcuni "ci spendevano molte energie; io ho sempre combattuto per i progetti in cui credevo, fino a quando ne ho avuto la possibilità, e ho sempre creduto nell'innovazione, anche se non sono un insegnante "prevalente". Per ora chiudo qui.
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    @Luisella concordo sui ministri e tutto il resto: (beata te che hai partecipato a tale aggiornamento!) Ma continuo a pensare che la forza di un'idea e di un modo di approcciare la cultura e la scuola debba venire anche e sempre di più da noi. Sono così stufa di dover sopperire nella mia scuola come responsabile di plesso ai "danni" fatti da colleghi annoiati, demotivati, inadatti, perennemente ancorati alla frase" e a me chi paga queste ore?" che non riesco più a credere che sia solo colpa del ministero , del ministro di turno o di chi altro: Mi guardo intorno e penso che in parte quello che è diventata la scuola italiana è anche frutto della mancanza di rigore, onestà intelettuale, credibilità di molti colleghi per anni e anni. scusa lo sfogo, ma è proprio così. @Daniele volevo dire esattamente quello che hai detto tu: l'insegnamento può rimanere frontale è vero anche con l'Ipad , ma certo lo strumento tecnologico è così potente e apre così tanta strade da sperimentare che ridurlo a feticcio consumista mi è sembrato davvero ingeneroso. Mi ha dato fastidio l'archiviare il tutto come se fossimo schiavi di apple o che so io. Non sono così ingenua da pensare che il miracoloso Ipad sia la panacea per le magagne della scuola. Comunque proverò e ti saprò dire. Per ora ho provato la flipped classroom con i video dell'app educreation, per fare solo un esempio, e sono davvero soddisfatta. Proprio tu , insegnante "non prevalente" come ti definisci sicuramente avresti di che sperimentare.Provare per credere. Con stima Alla prossima ;)
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    allora siamo tutti d'accordo... ;-)
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    Anche per me siamo tutti daccordo. Sia sugli insegnanti demotivati che sul provare comunque cose nuove.
fabrizio bartoli

Google Earth per il sociale - 5 views

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    Non conosci Google Earth e Google Maps? Comincia da qui. Rilancia la tua produzione di mappe con Google Earth e Google Maps. Guarda questi brevi video e fai clic su "Guarda l'esercitazione completa" per cominciare un'esercitazione. Crea annotazioni in Google Earth Aggiungi segnaposto (o punti), percorsi (o linee) e poligoni in Google Earth, quindi incorpora immagini e video di YouTube nei fumetti. Aggiungi sovrapposizioni di foto e immagini Creare un tour fotografico è un gioco da ragazzi: proietta le immagini e le mappe sul terreno e sovrapponi le tue foto ai luoghi in cui le hai scattate. Aggiungi visualizzazioni e prospettive Aggiungi prospettive e visualizzazioni ai segnaposto per gestire le modalità di rappresentazione dei contenuti quando vengono selezionati dagli utenti tramite doppio clic o riprodotti in un tour. Crea un tour commentato Registra e commenta un tour guidato per raccontare agli utenti la tua storia. Per conoscerla, basta che avviino il tour in Google Earth, si mettano belli comodi, guardino e ascoltino. Incorpora Google Earth nel tuo sito Integrare nel tuo sito web un progetto e un tour di Google Earth è facilissimo con i gadget per l'incorporamento di file KML e di tour. Importa dati GPS in Google Earth Scopri come importare dati GPS in Google Earth. Importa dati GIS in Google Earth Scopri come importare dati GIS vettoriali e raster in Google Earth. Crea una mappa utilizzando Personalizza Maps Utilizza "Personalizza Maps" per indicare punti, linee e poligoni su una mappa di Google personalizzata e condividila con più persone. Incorpora Google Maps nel tuo sito web Incorpora facilmente nel tuo sito web o nel tuo blog una mappa personalizzata contenente indicazioni stradali o risultati di ricerca. Puoi incorporare anche mappe create da altri utenti. Crea annotazioni in Google Earth
fabrizio bartoli

Pompeii: The Mystery Of People Frozen In Time - History Documentary - YouTube - 0 views

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    C'è anche un altro documentario su Pompei, "Pompeii - Buried Alive" con commento narrato da Leonard Nimoy (l'attore che faceva Spock, il tizio con le orecchie a punta in Star Trek): http://www.youtube.com/watch?v=w-nifgJUTlg . Una sera, Dwi Rianto, un sottotitolatore indonesiano con chi c'eravamo incontrati virtualmente sottotitolando gli stessi video di PBS, mi ha chiesto se lo avrei aiutato a fare i sottotitoli originali, che voleva tradurre in indonesiano. Poi si era giunta al progetto Esther Premkumar, che sottotitola in spagnolo, anche lei incontrata intorno ai video PBS. Da qui http://www.amara.org/videos/0p0B0ceB1VdU/info/pompeii-buried-alive/ . La cosa che mi interpella è che mentre stavamo sottotitolando, Dwi ci ha spiegato che il suo interesse per Pompeii è religioso, perché lui è un musulmano credente (ma non bigotto). E anche nei commenti al video della BBC che hai linkato qui, diversi sono di musulmani che leggono la storia di Pompeii in senso religioso. Chissà se ci sono anche interpretazioni cristiane ed ebraiche di questo storia?
Lucia Bartolotti

100 Best YouTube Videos for Teachers - Classroom 2.0 - 8 views

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    Risorse molto interessanti da YouTube per gli insegnanti di inglese e tutti gli insegnanti CLIL. Storia, scienze, lingue straniere,  informatica, gestione della classe, didattica in generale.
antonella dallomo

la filosofia insegnata ai bambini - 2 views

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    storia di vita vissuta
Claude Almansi

MELANI - Attacchi DDoS - aumento massiccio anche in Svizzera - 17° Rapporto s... - 1 views

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    "Il più grande attacco DDoS della storia, vari attacchi a conti bancari elettronici mediante trojan per smartphone e numerosi attacchi mirati di spionaggio sono i temi principali del 17° Rapporto semestrale della Centrale d'annuncio e d'analisi per la sicurezza dell'informazione (MELANI), pubblicato in data odierna. MELANI ha inoltre pubblicato oggi le raccomandazioni di sicurezza concernente i sistemi industriali di comando e i «content management systems» (CMS)."
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    MELANI sta per "Melde- und Analysestelle Informationssicherung" cioè Centrale d'annuncio e d'analisi per la sicurezza dell'informazione, gestita dal Servizio di coordinazione nazionale per la lotta contro la criminalità svizzero. Ma l'internet essendo globale, le info di MELANI sono anche spesso pertinenti ad altri paesi
fabrizio bartoli

Scratch - For Educators - 3 views

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    Crea storie, giochi e animazioni Condividili con tutti, For Educators Scratch is designed with learning and education in mind. A wide variety of educators have been supporting Scratch creators since 2007, in both formal and informal learning environments - K-12 classroom teachers, educational and computer science researchers, librarians, museum educators, and parents. Cos'è ScratchEd? Partito nel Luglio 2009, ScratchEd è una comunità online dove coloro che insegnano Scratch possono condividere storie, scambiare risorse, fare domande e trovare altre persone con i loro stessi interessi. Dalla data di lancio, più di 7500 educatori provenienti da tutto il mondo si sono uniti alla comunità, condividendo centinaia di risorse e dando inizio a migliaia di discussioni. Unisciti gratuitamente alla comunità di ScratchEd sul sito scratch-ed.org. Come posso imparare di più sui modi in cui gli educatori usano Scratch - e come posso usarlo? Non sei sicuro di cosa è possibile fare con Scratch? Leggi una storia su come gli educatori hanno inserito attività basate su Scratch in moltissimi ambienti diversi. O esplora le risorse suddivise per età, discipline e ambienti. Guarda webinars e rivedi documenti come la guida al curriculum Scratch. Oltre ad esplorare la comunità online di ScratchEd e le sue risorse, puoi discutere con il Team di ScratchEd e con gli altri educatori di Scratch anche grazie a Twitter, Facebook, Edmodo, a incontri settimanali e alla nostra newsletter trimestrale.
tiziwuwei

Un altro blog per ltis13 - 1 views

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    Per la didattica della Storia e filosofia. Scuola secondaria.
Teresa Carloni

Matematica e … | tnt54 - 8 views

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    primo post su collegamenti interdisciplinari: arte
Riccardo Orfei

Blog per LTIS13 di Riccardo (DriftingAway) - 3 views

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    Blog parzialmente autobiografico per esercitarmi all'interno del corso Mooc LTIS13
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