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Claude Almansi

Accesso aperto alla letteratura scientifica - Dichiarazione di Berlino 2003 - Wikisource - 0 views

  • Ciascun contributo ad accesso aperto deve soddisfare due requisiti:
  • il diritto d’accesso gratuito, irrevocabile ed universale e l’autorizzazione a riprodurlo, utilizzarlo, distribuirlo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente e a produrre e distribuire lavori da esso derivati in ogni formato digitale per ogni scopo responsabile, soggetto all’attribuzione autentica della paternità intellettuale
    • Claude Almansi
       
      lavori da essi derivati -> niente ND in licenza CC
  • nclusa una copia della autorizzazione come sopra indicato
    • Claude Almansi
       
      importante, perché se l'opera viene disseminata, non basta l'indicazione delle autorizzazioni nella descrizione
  • ...2 more annotations...
  • nonché il diritto di riprodurne una quantità limitata di copie stampate per il proprio uso personale.
  • n almeno un archivio in linea che impieghi standard tecnici adeguati (come le definizioni degli Open Archives)
    • Claude Almansi
       
      Cfr. Rero Docs, Archive ouverte UniGE..
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    "Definizione di contributi ad accesso aperto Accreditare l'accesso aperto quale procedura meritevole richiede idealmente l'impegno attivo di ogni e ciascun produttore individuale di conoscenza scientifica e di ciascun depositario del patrimonio culturale. I contributi ad accesso aperto includono le pubblicazioni di risultati originali della ricerca scientifica, i dati grezzi e i metadati, le fonti, le rappresentazioni digitali grafiche e di immagini e i materiali multimediali scientifici. Ciascun contributo ad accesso aperto deve soddisfare due requisiti: ) L'autore(i) ed il detentore(i) dei diritti relativi a tale contributo garantiscono a tutti gli utilizzatori il diritto d'accesso gratuito, irrevocabile ed universale e l'autorizzazione a riprodurlo, utilizzarlo, distribuirlo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente e a produrre e distribuire lavori da esso derivati in ogni formato digitale per ogni scopo responsabile, soggetto all'attribuzione autentica della paternità intellettuale (le pratiche della comunità scientifica manterranno i meccanismi in uso per imporre una corretta attribuzione ed un uso responsabile dei contributi resi pubblici come avviene attualmente), nonché il diritto di riprodurne una quantità limitata di copie stampate per il proprio uso personale. ) Una versione completa del contributo e di tutti i materiali che lo corredano, i 1 nclusa una copia della autorizzazione come sopra indicato, in un formato elettronico secondo uno standard appropriato, è depositata (e dunque pubblicata) i 1 n almeno un archivio in linea che impieghi standard tecnici adeguati (come le definizioni degli Open Archives) e che sia supportato e mantenuto da un'istituzione accademica, una società scientifica, un'agenzia governativa o ogni altra organizzazione riconosciuta che persegua gli obiettivi dell'accesso aperto, della distribuzione illimitata, dell'interoperabilità e dell'archiviazione a lungo termine."
Claude Almansi

Gli atenei italiani per l'Open Access: verso l'accesso aperto alla letteratura di ricer... - 1 views

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    "La Commissione CRUI per le Biblioteche di Ateneo, in collaborazione con l'Università degli Studi di Messina, intende promuovere la diffusione delle pubblicazioni Open Access nel sistema universitario italiano al fine di diffondere i benefici che derivano dal ricorso a forme di editoria elettronica ad accesso aperto. Nel corso della cerimonia del 4 novembre hanno aderito alla Dichiarazione di Berlino le seguenti università (in ordine alfabetico per località): Bologna, Brescia, Calabria, Firenze, Foggia, Genova, Insubria, Lecce, Messina, Milano, Milano Bicocca, Milano Politecnico, Milano Vita-Salute San Raffaele, Modena, Molise, Napoli Federico II, Napoli L'Orientale, Napoli Partenope, Padova, Palermo, Parma, Piemonte Orientale, Roma LUMSA, Roma Tor Vergata, Roma III, Siena, Torino, Trieste, Trieste SISSA, Tuscia, Venezia IUAV, oltre all'Istituto Italiano di Medicina Sociale di Roma. (agg. 4.11.2004) "
fabrizio bartoli

prova inserimento su post di rss - 2 views

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    per i nuovi di diigo; fatta ricerca per tag RSS dalla mia libreria > copiato indirizzo link rss (tasto destro sull'icona rss a destra in alto) incollato qui sul post (magari qualcuno può anche trovarvi qualcosa di utile). Tanti potevano essre etichettati anche come opml ma allora non me ne ero ancora itneressato (dovrei ri-taggarli adesso, prima o poi...)
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    Grazie Fabrizio! Allora, se https://www.diigo.com/rss/user/Digobarfab/rss - che hai bookmarked - ci dà un feed con tutti i segnalibri che hai taggato rss finora, allo stesso modo https://www.diigo.com/rss/user/Digobarfab/rss = segnalibri che io ho taggato RSS finora, e https://groups.diigo.com/group/ltis13/rss/tag/rss = tutti i segnalibri che sono stati taggati RSS e condivisi col gruppo ltis13 finora. E se sostituisco quel /rss finale con /[qualsiasi tag] in una o l'altra dei 3 URL precedenti ottengo tutti i post taggati con quel qualsiasi tag da te o me, o condivisi col gruppo ecc. Giusto? Però quel che non mi è chiaro è la parte "prova inserimento su post" del tuo segnalibro. Dov'è quel post dove hai inserito un reader per quel https://www.diigo.com/rss/user/Digobarfab/rss ? Cioè qual'è la piattaforma **blog** che permette l'inserimento **in un post** (e non solo nel template generale) di uno (o più) feed reader? Vero, quando Ning era una rete di reti, e non quell'hosting a pagamento di reti discrete che è diventato, si poteva fare nella home di una rete: quando il presidente e allora generale Musharraf aveva decretato lo stato d'emergenza in Pakistan, , avevo aperto pakfeeds.ning.com per un amico in Rawalpindi che prima era stato piuttosto pro-Musharraf, ma era rimasto molto male dalla censura a tutte le TV, e vi avevo schiaffato un mucchio di feed reader per tutti i canali di informazione web alternativi che i militanti dei diritti umani avevano subito aperto. E con wikispaces, si può fare in qualsiasi pagina - vedi http://subtitling-for-accessibility-education-and-creativity.wikispaces.com/ltis13+Blog+Blogspot , ottenuta dalle righe riguardanti i blog blogspot.com del file OPML di Andreas, e facendo un po' di "cambia in" semplici per trasformarle nel codice wiki di feedreader wikispaces corrispondenti Ma con una piattaforma blog?
Lucia Bartolotti

daretodifferentiate - home del wiki - 2 views

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    Come si fa a differenziare i livelli e smettere di insegnare "all'alunno medio"? Non vedo l'ora di avere il tempo di studiarmi ben bene questo wiki (in inglese) dedicato all'argomento ed aperto ai suggerimenti di tutti.
Claude Almansi

Open Praxis Vol 5, No 1 (2013) - Openness in Higher Education - 0 views

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    "This issue of Open Praxis focuses on the concept of openness and its growth and use in higher education. Table of Contents Editorial Openness in higher education HTML PDF Inés Gil-Jaurena "
Claude Almansi

The concept of openness behind c and x-MOOCs (Massive Open Online Courses) | Rodriguez ... - 0 views

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    "Abstract The last five years have witnessed a hype about MOOCs (Massive Open Online Courses) presaging a revolution in higher education. Although all MOOCs have in common their scale and free access, they have already bifurcated in two very distinct types of courses when compared in terms of their underpinning theory, format and structure, known as c-MOOCs and x-MOOCs. The concept of openness behind each of the formats is also very different. Previous studies have shown that c-and x-MOOCs share some common features but that they clearly differ on the learning theory and pedagogical model on which they stand. In this paper we extend earlier findings and concentrate on the concept of "openness" behind each format showing important differences. Keywords Distance Education; Massive Open Online Course; MOOC; Open Course; Open Learning; Openness"
Claude Almansi

IntroOpenEd 2007: an experience on Open Education by a virtual community of teachers | ... - 0 views

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    "Antonio Fini, Andreas Formiconi, Alessandro Giorni, Nuccia Silvana Pirruccello, Elisa Spadavecchia, Emanuela Zibordi Abstract In Fall 2007 David Wiley, professor at Utah State University held a course about Open Education. That time, however, Dr Wiley's course was followed by a rather unusual group of students. The Fall 2007 edition, in fact, was available to anybody, free of charge, all over the world. The only requisite required was the possession of a blog for the completion of the weekly assignments. The present paper, whose authors attended the course completing it successfully, is an account of the experience they had. It can be considered an innovating experience from many different viewpoints and can be regarded as an example of how the world of the formal education can meet the demands of the informal one, in the broader landscape of professional training and lifelong learning. Keywords OER; Open Education; online community; informal learning Full Text: PDF This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 License."
Claude Almansi

Guarda | L'urlo della scuola - video - 6 views

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    "L'urlo della scuola Una nuova primavera per la scuola pubblica Skip to content home chi siamo l'Urlo del 23 marzo 2012 comunicazioni adesioni convenzione nazionale contatti Guarda Giovanni, papà e insegnante, Bologna Giorgia e le sue bimbe, Bologna Paolo Poli rilegge Pinocchio Celestini e la scuola che insegna la fila indiana Elena e i suoi bambini Veronica e i suoi bambini Sciopero della fame per la scuola, Bologna Intervista al dirigente, prof. Gardeni, in occasione dell'open day Marina, genitore, Bologna L'Urlo di Pizzocchi, comico Comitato Genitori di Rocca di Papa "
  • ...1 more comment...
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    C'eravamo anche noi di Pontedera! Anche Cristina (crizac68) ed io, oltre a numerose altre persone del comitato per la scuola pubblica della Valdera. Abbiamo organizzato una merenda per i bambini e qualche laboratorio creativo sul corso, in centro. Questo il blog che stiamo faticosamente mettendo insieme: Scuola Pubblica Valdera
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    C'ero anch'io
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    Giusto!
Patrizia Brion

Pinocchio nella rete - 3 views

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    Progetto Aperto a Tutte le tipologie di scuole Quale STRUMENTO Attraverso Il Quale Ricercare, utilizzare, Scoprire, diffondere l'uso degli Strumenti Web 2.0, le ICT (Information and Communication Technologies), i software di libero utilizzo ed i Servizi on-line gratuiti. "Pinocchio nella Rete" e il grande Progetto del grandissimo amico Riccardo Rivarola.
Claude Almansi

form@re (da verificare fine marzo 2013) - 0 views

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    "Form@re diventa un Open Journal Avvertiamo i gentili lettori che con il nuovo anno l'Open Journal Form@re termina le proprie pubblicazioni con le Edizioni Erickson e continuerà a uscire per la FUP - Firenze University Press, l'editore dell'Università degli Studi di Firenze. La rivista si propone di continuare il percorso già intrapreso dodici anni fa con le Edizioni Erickson in un contesto universitario, nell'ottica di una ulteriore integrazione con gli orientamenti internazionali che caratterizzano ormai la cultura degli Open Educational Journal. Si invitano i lettori interessati a rimanere aggiornati sulle prossime uscite e novità editoriali di Form@re attraverso la newsletter a compilare il form che si trova a questo indirizzo: http://tinyurl.com/FormareOpenJournal Il Direttore scientifico e le Edizioni Erickson ringraziano i lettori per aver creduto e sostenuto in questi anni una iniziativa editoriale che è nata con lo scopo di mettere a disposizione delle comunità di insegnanti e formatori un significativo archivio di ricerche, esperienze e riflessioni educative, che spaziano ormai dalle tecnologie alle metodologie, alle didattiche disciplinari, alla formazione professionale. La nuova edizione di Form@re, con i cambiamenti introdotti anche nella struttura scientifica e gestionale, sarà raggiungibile, a partire da marzo 2013, al seguente indirizzo internet: http://www.fupress.com/formare Il Direttore scientifico Antonio Calvani e la Redazione delle Edizioni Erickson" Via https://delicious.com/lapizz964
Claude Almansi

Welcome to Development and the Internet! - 0 views

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    "BOLD 2003: Development and the Internet Module I Architecture Module II Entrepreneurship Module III LearningModule IV Policy Module V Conclusion"
Claude Almansi

What We're All About | Peer to Peer University (P2PU - 0 views

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    "Peer 2 Peer University (we mostly just say P2PU) is a grassroots open education project that organizes learning outside of institutional walls and gives learners recognition for their achievements. P2PU creates a model for lifelong learning alongside traditional formal higher education. Leveraging the internet and educational materials openly available online, P2PU enables high-quality low-cost education opportunities. Learning for the people, by the people. About almost anything. Our values Three things guide everything we do: openness, community and peer learning. P2PU is open Being open enables more people to participate and innovate, and makes us accountable. Our community is open so that everyone can participate. Our content is open so that everyone can use it. Our model & technology are open so others can experiment with it and we can all improve it together. Our processes are open so that we remain accountable to our purpose and community. P2PU is a community P2PU is community-centered and our governance model reflects that. P2PU is built driven by volunteers, who are involved in all aspects of the project. As members of this community, we speak and act with civility. We show tolerance and respect for other opinions, people, and perspectives. We strive for quality as a process - driven by community-review, feedback and revision. P2PU is peer learning P2PU is teaching and learning by peers for peers. Everyone has something to contribute and everyone has something to learn. We are all teachers & learners. We take responsibility for our own and each others' learning. "
Claude Almansi

Learning Creative Learning (MIT) - Google+ - 0 views

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    "All posts Discussion Staff Announcements Questions Groups/Communities Offer to Teach & Learn Resources/Media Weekly Email Introduce Yourself Ask the Panel Events"
Claude Almansi

Creative Learning (medialabcourse) on Twitter - 0 views

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    "Creative Learning @medialabcourse"
Claude Almansi

Philipp Learn (MIT Medialab) - YouTube - 0 views

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    Tutti i video sono automaticamente sincronizzati con http://www.amara.org e quindi ciascuna reca il link alla pagina Amara.org dove possono essere sottotitolati in più lingue. Sembra che UN UMANO per ora faccia i sottotitoli inglesi originali. A differenza di Coursera dove avevano un team Amara incasinatissimo dove sbattevano sottotitoli automatici originali zeppi dei tipici errori del riconoscimento vocale, poi si stupivano che la gente mollasse le traduzioni a metà.
Claude Almansi

Learning Creative Learning (MIT Media Lab Open Course) - 0 views

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    " Sign-up is now closed. But don't worry, we'll definitely be back! Follow us at @medialabcourse for updates. Free & Online! You've been dying to take the MIT Media Lab course on creative learning, but you're not in Cambridge? Despair no more. We invite you to join the course right here, on the interwebs. It's free of charge and we hope you'll like it. A Big Experiment This is a big experiment. Things will break. We don't have all the answers. Sometimes we plan to rely on you to make it work. But we'll try our very darndest to make sure you have a good time, and get something out of it. Weekly Lessons Make new friends, and start learning from weekly live videos, readings, discussions, and project-based activities. Open for signup now, course starts February 11th. Questions? Drop us a note in our Google+ community or send us an email at medialabcourse@p2pu.org. All materials licensed under the Creative Commons Attribution 3.0 license."
Claude Almansi

A Conceptual Model for cMOOCs with subtitles | Amara - 1 views

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    "A walkthrough of a SketchUp model representing the Learning Creative Learning cMOOC."
Claude Almansi

A Conceptual Model for cMOOCs - YouTube - 0 views

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    "Published on Mar 17, 2013 [by] Fred Bartels A walkthrough of a SketchUp model representing the Learning Creative Learning cMOOC. "
Claude Almansi

Comincio a capire - 10 views

SEguo illavoro di Claude e di Andreas, comincio a capire ma confesso ancora un certo disorientamento. Il lavoro che Claude sta facendo equivale agli hashtag di twitter e in entrambi i casi mi manca...

#ltis13 IUL aperto Italia

Lucia Bartolotti

Edmodo | Where Learning Happens | Sign up, Sign In - 5 views

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    Edmodo non è EdMondo. Si tratta di una piattaforma digitale per gruppi di educatori e di studenti. Purtroppo non esiste una versione in italiano, ma è popolarissima negli Stati Uniti e nei paesi di lingua spagnola. Disponibile anche in francese e tedesco.  Consiglio di iscriversi come "teacher" ma prima di tutto di esplorare qualche tutorial in YouTube.
  • ...7 more comments...
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    Avevo provato ad "esplorare" la risorsa e la avevo trovata fantastica. Ho poi scelto di NON proporla ai ragazzi (io insegno nella scuola media) a causa dei vari casi di cyberbullismo che saremmo poi stati chiamati a fronteggiare. Mi farebbe piacere però sapere se qualcuno ha avuto più coraggio di me e la sta usando con i ragazzi.
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    Io non ho sperimentato Edmodo. L'ho scartata prprio perchè in inglese e per i miei studenti di prima media di difficili approccio. Però ho sperimentato e lavoro su Dokeos che è anche in Italiano. Giudizio: gli studenti contentissimi tanto che mi hanno chiesto se posso tenere il blog aperto per le vacanze estive. Genitori contenti nella maggioranza; alcuni (uno) perplesso per la paura di iscriversi con E-mail che a suo dire espone a rischi i ragazzi, anche se per me il rischio è talmente risicato di fronte all'enormità dei vantaggi che non ne parlerei nemmeno. Anche da noi abbiamo avuto problemi con il cyberbullismo e facebook ma credo siano due mondi completamente diversi e prima i ragazzi capiscono l'uso intelligente della tecnologia (eventualmente anche di facebook perchè no?) meglio è. I buoi ormai sono usciti dal recinto e chiudere il cancello adesso è troppo tardi. Meglio farli pascolare nei prati verdi delle infinite opportunità della rete con la supervisione di qualche avveduto cowboy (noi). pensa che sul blog di piattaforma inerente la poesia abbiamo a lungo dialogato su Wisława Szymborska ancora non ci credo! Ed uno si è perfino letto tutta la raccolta di poesie.Potenza del comunicare con i loro mezzi!
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    Io non uso Edmodo ma Dokeos perchè in Italiano: E' stato un successo specie per il blog e la wiki che abbiamo creato tanto che gli alunni mi hanno chiesto di continuare anche durante l'estate. Cyberbullismo pure da noi ma credo che social network e piattaforme di e-learning siano cose assolutamente diverse.
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    Nella scuola media di Celle Ligure quest'anno tutte le classi hanno avuto accesso ad EDModo e quasi tutti gli insegnanti vi partecipano. Siamo tutti soddisfatti compreso i genitori. Il problema dell'Inglese non esiste perchè il nostro spazio è riservato solo a noi e li parliamo come vogliamo: comunque le insegnanti di lingua comunicano in lingua e gli alunni rispondono in lingua. Su EDMondo per ora siamo entrate due insegnanti e dodici alunni di seconda: è entusiasmante! Ognuno ha il suo avatar e si possono incontrare docenti ed alunni da tutte le parti d'Italia e d'Europa. Il prossimo anno estenderemo l'esperienza.
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    Ho scritto un post per spiegare meglio cosa si può fare con Edmodo. Pubblicato ora in Amentia Verna
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    Grazie Lucia, molto interessante. Mi sembra più flessibile della piattaforma che usiamo nel nostro istituto, Claroline, proprio perché prevede l'iscrizione a gruppi di interesse e la creazione di gruppi variegati. Aspetterò di vedere cosa offre il registro elettronico, però questa soluzione mi sembra da provare. I materiali che carichi vanno sul cloud? Perché uno dei vantaggi di Claroline è che lo puoi installare su un tuo server e quindi non rischi che da un giorno all'altro ti venga cancellato tutto.
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    @ Angela: credo che tu stia parlando di EdMondo, con la N. Che è un'altra cosa. @ Luisella: sì, sul cloud, da dove resta accessibile a tutti e ovunque, e da dove è improbabile che venga cancellato. Il server locale è più vulnerabile agli incidenti, secondo me. I servizi online invece possono "imballarsi" a causa del sovraffollamento, come abbiamo tutti sperimentato con i siti ministeriali, o con il sito dell'AIE, nel periodo delle adozioni dei testi scolastici.
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    @Lucia: Nel mio commento parlo di tutte e due . Confermo il tuo giudizio positivo sulla piattaforma Edmodo, ma aggiungo di star sperimentando anche EdMondo, per ribadire due nuove tecniche di insegnamento molto apprezzate delle nuove generazioni che meritano di essere sperimentate per capire come utilizzarle affiancandole alla didattica tradizionale.
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