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Claude Almansi

Cronaca di una risposta - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-05-03 - 1 views

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    "E poi tutto quel giorno La mi condusse intorno A veder l'officina. Mostrommi a parte a parte Gli strumenti dell'arte, E i servigi diversi A che ciascun di loro S'adopra nel lavoro... (Scherzo, G. Leopardi) È con questa immagine in mente che rispondo ad un commento, riproducendo il percorso e cogliendo l'occasione di mostrare altro, qua e là. Così si capisce anche come non riesca mai a non deviare dall'ultimo proposito, che tre giorni fa era di rispondere a tutti i commenti in un solo post… La cosa inizia con un commento che non ritrovo più… mi ricordo che era di luciab, o qualcosa del genere…"
Claude Almansi

Costruire un link con HTML - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-28 - 0 views

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    "Non di rado nei commenti vengono proposte risorse o testimonianze che possono essere interessanti per gli altri partecipanti. Un fatto pregevole che fa percepire immediatamente il valore della cooperazione. Non è difficile andare a ritrovare le fonti o i siti web relativi a queste proposte ma forse a qualcuno sarebbe piaciuto fornire il link diretto e non lo ha messo perché non è abituato a farlo, o forse perché nel box riservato ad un commento non sembra esserci il comando per inserire un link. Ecco, questa è un'ottima occasione per vedere come si costruisce un link nel testo di un post o anche di un commento."
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    Sottotitolazione del video tutorial al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/dYnKnYU6N1R4/info/costruzione-di-un-link-con-html/ sottotitoli da fare
Daniele Guerrieri

Ausili didatici o feticismo consumista? | Blog del Comitato per la Scuola Pubblica - Va... - 6 views

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    Perché in tempi di magra, dopo aver perso 8 (quasi 9) miliardi di euro, la scuola, secondo una tendenza in corso, dovrebbe fornire ad ogni alunno il tablet della marca più costosa che c'è? Daccordo: funziona meglio degli altri (anche se questo lo dovrebbe decidere una gara d'appalto), ma sono i tablet la cosa di cui oggi ha più bisogno la scuola in Italia?
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    Pur essendo un'utente dell'iPad, concordo sul fatto che un laboratorio di pittura, il sostegno agli alunni in difficoltà, e tutte le cose di cui parli siano di gran lunga più importanti. Sull'eliminazione dell'insegnamento della storia dell'arte al biennio del liceo classico e nel percorso moda degli istituti professionali (dove si è passati da 4 ore settimanali di arte e storia del costume nel triennio a ZERO ore nella scuola post-riforma Gelmini) stendiamo un velo pietoso. Se non si parte dal bello,da dove si dovrebbe partire? Detto questo, in Svezia hanno tutto (la pittura e la musica, ma anche i tablet di ultima generazione), perché investono nella scuola e sui giovani. Da noi i soldi servono a pagare le pensioni d'oro e mille altre cose inutili che arricchiscono la casta, impoverendo la scuola e la cultura... Bisognerebbe fare la rivoluzione, ma il popolo italiano non è mai stato rivoluzinario, al contrario dei francesi, e anzi è tendelzialmente di destra, conservatore...
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    Rimane il fatto che i tagli operati contro la scuola in Italia pesano come macigni, per questo non mi sembra il caso di entusiasmarsi per dei costosi contentini.
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    @ Daniele, Mi sono permessa di aggiungere "sostegno" ai tag del tuo segnalibro, perché - egoisticamente e concretamente - mi serve, anche se concettualmente, il tuo testo include l'aspetto sostegno nella didattica. Mi serve quando Andreas ha annunciato in http://iamarf.org/2013/05/09/lo-strano-modo-ltis13-di-trovarci/ che la seconda parte di #ltis13 sarebbe dedicata a trovarci per collaborazioni basate su interessi/problematiche comuni, citava proprio un commento che diceva "Io sono dalle parti di Novara, mi occupo - sono un'insegnante di sostegno, ho bisogno, vorrei trovare, parlare con altri che hanno bisogno di sostegno." E nei tanti contributi dei partecipanti a #ltis13, sono emerse più volte le problematiche create dalle direttive calate da sopra in combinazioni con tagli alle risorse: problematiche generali, ma particolarmente acute per quanto riguarda l'inclusione di tutti (anzi, mo' ti aggiungo anche il tag inclusione, mi sa). Per citarne uno che ricordo adesso: http://appinclusion.blogspot.ch/2013/04/non-solo-app.html di Maria Grazia Fiore e Elisabetta Brancaccio. L'angolazione è diversa della tua, perché loro non rifiutano i tablet a scuola. Però insistono sulla necessità di adottare e utilizzare sia i tablet sia le loro applicazioni in modo inclusivo - e nel determinarlo sono essenziali gli insegnanti di sostegno. @Luisella: sono importantissime le tue osservazioni sulle applicazioni web che dovrebbero funzionare con qualsiasi browser, ma che invece non funzionano con iPad. E d'altronde ci sono anche limitazioni del genere per i tablet android.
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    sì, infatti. Come scrivevo qui, il tablet è un ottimo strumento da utilizzare nel sostegno, ma non solo. Per tutti gli studenti rappresenta un ottimo ausilio per l'apprendimento e una finestra sul mondo. Certo è che, in una scuola depauperata in mille modi (come ricordava Daniele) fa rabbia vedere come l'ex ministro Profumo parlasse sono ed esclusivamente di "dare un iPad a ogni studente" come se con quello si potessero risolvere tutti i mali della scuola italiana, quando invece bisognerebbe iniziare dall'investire nelle risorse umane. Come ricorda Claude, in questo MOOC ho iniziato anche a scoprire i limiti del tablet (PiratePad e Google Translator Kit non funzionano). E comunque, qualsiasi strumento digitale, se viene introdotto senza un rinnovamento nella didattica (e nella mente degli insegnanti), serve a ben poco. Come si sottolinea da più parti, la LIM nella maggior parte dei casi non ha fatto altro che perpetuare la didattica trasmissiva e tradizionale della lezione frontale (si usa per far vedere film, video, immagini, per scriverci, ed è ovviamente molto più comoda e più motivante di una lavagna di ardesia, su cui molte di queste cose non si possono fare, però se si usa solo per questo, la didattica rimane teacher-centred e non student-centred, come è invece in questo MOOC). Comunque concordo con te Daniele, non sai che rabbia mi prende quando dal Ministero arrivano frasi tipo "daremo un tablet a ogni studente" in concomitanza con tagli di ogni tipo su organici, stipendi, FIS...
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    @Claude: Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento. Per i ragazzi che ne hanno un bisogno particolare è un'altra cosa... del resto, già da anni viene dato loro un portatile magari pagato con donazioni o risorse locali. Comunque, per gli alunni che non hanno ancora raggiunto un sufficiente grado di autonomia, spesso, il computer serve solo per "tenerli a balia": l'insegnante di sostegno è insostituibile.
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    Sono d'accordo con te, Luisella: se non rinnoviamo le nostre menti e il nostro modo di fare didattica, i nuovi strumenti servono proprio a poco! L'uso critico e creativo degli stessi sarà significativo.
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    Io credo fortemente nel rinnovamento della didattica e credo che esso possa passare ANCHE sebbene non solo dall'introduzione di nuovi strumenti . La sfida non è insegnare la teconologia ma CON la tecnologia perchè essa mi offre potenti mezzi e mi avvicina ai miei studenti che come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti hanno e avranno sempre di più categorie di pensiero e modi di apprendere che non sono più quelli che noi abbiamo usato. La scuola non può più essere quella nostra e dei nostri genitori. Non in quello che viene insegnato, o forse anche in quello, ma in COME viene insegnato. Dunque non vedo il problema . Ho speso molte nergie per trovare quest'anno il finanziamento per i miei Ipad l'anno prossimo. E ne sono fiera. Non trovo ci sia nulla di male nè di "peloso". Chiunque mi offra la possibilità di lavorare meglio a scuola è il benvenuto. Credo sia un po' semplicistico archiviare tutto come se chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista fosse un nemico della scuola pubblica. Credo che sia una falsa idea di democrazia quella della scuola di tutti , intendendo,per tutti la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo. Occorre avere il coraggio di dire che le risorse vanno impegnate dove c'è chi le sa far fruttare e chi si impegna in un progetto sensato e significativo. Non tutti i docenti hanno volgia di impegnarsi in un progetto o in una sperimentazione. Non c'è nulla di male a riconoscerlo.Chi non se la sente ha i suoi motivi. E se anche le risorse vengono,come nel nostro caso, da privati, ben vengano. E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione. Lamentarsi e basta non serve. Attendere sempre che lo stato faccia mentre io sto lì fermo ad aspettare mi pare o
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    Concordo Sabina, infatti anche io mi sono data da fare per avviare una sperimentazione con iPad nel settembre scorso, in una classe prima, con l'aiuto di colleghe e della dirigente. Concordo anche sul fatto che lamentarsi e basta non serve, e anche sul fatto che il FIS non debba essere distribuito a pioggia. Sappiamo tutti che alcuni insegnanti fanno il minimo indispensabile, non sono disponibili a rinnovarsi ecc. Però non sono d'accordo quando dici: "E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione." Gli ultimi ministri che abbiamo avuto hanno portato avanti forti campagne denigratorie nei confronti di noi docenti, proprio perché i docenti perdessero quel poco di credito sociale che era loro rimasto. E lo hanno fatto scientemente, non a caso. Ben diversa la politica in altri paesi, Finlandia ma non solo (pensiamo al video australiano che anch'io ho postato nel mio blog riprendendolo da Giorgio). Quando ho partecipato ai workshop sul cooperative learning con Cathy e Norm Green, anni fa, prima che Norm ci lasciasse, una delle prime cose che Norm ci ha detto, è che la differenza sulla qualità dell'insegnamento lo fa proprio lo stato, investendo e credendo nelle risorse umane. I paesi in cui l'istruzione funziona bene sono quelli in cui la professione docente è una professione ambita, in cui i docenti sono ben pagati e in cui si offrono opportunità di formazione e aggiornamento di qualità. Quindi, ok fare uno sforzo noi docenti (e qui ce ne sono tanti che lo stanno facendo), però non contro i mulini a vento. A me un ministro che blocca i contratti o che dice che con gli insegnanti va usato "il bastone e la carota" fa solam
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    @sabinaminuto: (ho incollato quanto detto in un precedente commento) "Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento.". Inoltre: non pensavo che tu intendessi "insegnare la teconologia (...anziché) CON la tecnologia"; non ho mai creduto, neanche da ragazzo, nella scuola, implicitamente fascista, che ho avuto e tanto meno in quella, palesemente fascista, dei nostri genitori; credo anch'io che il come sia importante ma, come dice Luisella in un commento precedente, l'insegnamento può rimanere frontale e unidirezionale anche con i mezzi digitali: il come ce lo mette l'insegnante (e i ragazzi); non ho mai pensato che "chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista (?) (..sia) un nemico della scuola pubblica"; sono convinto che gli esempi che ho usato di quanto abbiamo perduto con i tagli non significhino "la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo" e, tra l'altro, alcuni "ci spendevano molte energie; io ho sempre combattuto per i progetti in cui credevo, fino a quando ne ho avuto la possibilità, e ho sempre creduto nell'innovazione, anche se non sono un insegnante "prevalente". Per ora chiudo qui.
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    @Luisella concordo sui ministri e tutto il resto: (beata te che hai partecipato a tale aggiornamento!) Ma continuo a pensare che la forza di un'idea e di un modo di approcciare la cultura e la scuola debba venire anche e sempre di più da noi. Sono così stufa di dover sopperire nella mia scuola come responsabile di plesso ai "danni" fatti da colleghi annoiati, demotivati, inadatti, perennemente ancorati alla frase" e a me chi paga queste ore?" che non riesco più a credere che sia solo colpa del ministero , del ministro di turno o di chi altro: Mi guardo intorno e penso che in parte quello che è diventata la scuola italiana è anche frutto della mancanza di rigore, onestà intelettuale, credibilità di molti colleghi per anni e anni. scusa lo sfogo, ma è proprio così. @Daniele volevo dire esattamente quello che hai detto tu: l'insegnamento può rimanere frontale è vero anche con l'Ipad , ma certo lo strumento tecnologico è così potente e apre così tanta strade da sperimentare che ridurlo a feticcio consumista mi è sembrato davvero ingeneroso. Mi ha dato fastidio l'archiviare il tutto come se fossimo schiavi di apple o che so io. Non sono così ingenua da pensare che il miracoloso Ipad sia la panacea per le magagne della scuola. Comunque proverò e ti saprò dire. Per ora ho provato la flipped classroom con i video dell'app educreation, per fare solo un esempio, e sono davvero soddisfatta. Proprio tu , insegnante "non prevalente" come ti definisci sicuramente avresti di che sperimentare.Provare per credere. Con stima Alla prossima ;)
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    allora siamo tutti d'accordo... ;-)
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    Anche per me siamo tutti daccordo. Sia sugli insegnanti demotivati che sul provare comunque cose nuove.
Claude Almansi

Le revisioni dei post WordPress - #ltis13 | Claude Almansi 2013-04-18 - 0 views

  • Le revisioni dei post WordPress – #ltis13 April 18, 2013 by Claude Almansi | 2 Comments Nel mio commento #34 al post Due o tre cose sui blog #ltis13, ho provato a spiegare come le revisioni salvate – deliberatamente e dal software – dei post WordPress consentono spesso di recuperare un post apparentemente scomparso, ad es. per un problema di connettività.  Lo rifaccio qui, però aggiungendo delle catture di schermo per maggior chiarezza: WordPress fa anche regolarmente salvataggi automatici, e l’ultimo si ritrova con le versioni salvate volontariamente sotto “Revisions”, in fondo alla pagina del post: (la revisione con “[Autosave]” è quella che il software ha salvato per ultimo)
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    "Le revisioni dei post WordPress - #ltis13 April 18, 2013 by Claude Almansi | 2 Comments Nel mio commento #34 al post Due o tre cose sui blog #ltis13, ho provato a spiegare come le revisioni salvate - deliberatamente e dal software - dei post WordPress consentono spesso di recuperare un post apparentemente scomparso, ad es. per un problema di connettività. Lo rifaccio qui, però aggiungendo delle catture di schermo per maggior chiarezza: WordPress fa anche regolarmente salvataggi automatici, e l'ultimo si ritrova con le versioni salvate volontariamente sotto "Revisions", in fondo alla pagina del post: Elenco delle revisioni, con l'ultima, fatta dal software, seguita da [Autosaved] (la revisione con "[Autosave]" è quella che il software ha salvato per ultimo)"
Lucia Bartolotti

AulaBlog: utilizzare Voicethread nella didattica - 5 views

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    Presentazione del software Voicethread, che associa immagini ad un commento orale. Molto interattivo, fa spazio anche ai commenti degli ascoltatori. Alla fine si possono avere presentazioni "dialogate", come si vede dagli esempi in questo sito.
Claude Almansi

Una domanda, un compito e un'esplorazione 2013/04/05 commento 102 - 0 views

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    "Andreas Inviato aprile 6, 2013 alle 9:37 am | Permalink @Monica Viali #93 No Monica, c'è una prevalenza di insegnanti ma molte persone interessate ai temi della formazione a vario titolo. Ci sono anche persone che fanno lavori diversi, per esempio persone che lavorano nell'amministrazione di qualche organizzazione, manager ecc. Se ti è utile? È libero, provalo, quando ti stanchi smetti. Ma amici: dove viene questa ossessione contemporanea di sapere *prima* se una nuova iniziativa mi sarà *utile*? Non è che stiamo un po' perdendo il gusto della vita? PiratePad o Word? Dipende, come sempre… Qui provali… Vuoi proprio una risposta perché l'ansia monta? Usa (per ora) word per il diario e gioca un po' con PiratePad, gioca… E poi l'inizio del diario si può anche scrivere a mano, se non vi fa fatica trascrivere dopo nel blog. @Marina #100 Se aprite un documento in PiratePad, prendete nota (copia-incollate) il suo indirizzo URL, è con questo che poi lo ritroverete *là fuori* Potete anche crearlo "imponendo" un URL che vi piace, tipo http://pirate.pad/ e poi aggiungendo quello che volete, pippo, ilmiopad, ilpadpiuganzodelmondo ecc."
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    Come ritrovare un pad fatto su PiratePad. Vedi anche il commento #191 tutto su PiratePad http://iamarf.org/2013/04/05/una-domanda-un-compito-e-unesplorazione-ltis13/#comment-13465: "Non va assolutamente bene per tenerci documenti, non c'è nessuna garanzia di persistenza, anche se fino ad ora non ho mai perso niente, quando mi è capitato di usarlo. Ma sarebbe sciocco pretenderlo. Quando si usa va sempre esportato il contenuto - ma questo è vero anche con tutto il cloud."
Claude Almansi

Due o tre cose sui blog #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-17 - 0 views

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    "Mi limito oggi a qualche annotazione intorno all'impiego dei blog. Iscrizione Può essere che qualcuno si sia creato il blog ma che non l'abbia iscritto. Risultato: per me non esiste. Ma la colpa è mia, il link al modulo di iscrizione, infrattato in fondo al post Apriamo il blog, rischia di non esser notato. Ok: Per iscrivere il tuo blog clicca qui!!! Logging in WordPress Vedo che spesso riemerge la questione delle identità ballerine quando si commenta nei blog. Ecco un video su WordPress, con un accenno ai cookies. Chiaramente vale per qualsiasi altro sistema con account, non solo per WordPress. [video] Trackback [video] Anche questo è un argomento apparso in qualche commento. Anche qui una spiegazione minimale."
Claude Almansi

Lo strano modo -> #ltis13 <- di trovarci - trascrizione | Claude Almansi 2013-05-10 - 0 views

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    "Vedi Lo strano modo -> #ltis13
Claude Almansi

Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 - trascrizione | Claude Almansi 2013-05-06 - 0 views

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    " Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 - trascrizione May 6, 2013 by Claude Almansi | 4 Comments Vedi Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 e il commento #5 di Maria Grazia [Fiore] a Audiopost: dal caos al villaggio operoso - #ltis13."
Claude Almansi

Prove di inserimento (embed) in blog WordPress.com - #ltis13 | Claude Almansi 2013-05-02 - 1 views

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    " Prove di inserimento (embed) in blog WordPress.com - #ltis13 May 2, 2013 by Claude Almansi | 26 Comments "...Punto di partenza Questo post nasce dal commento #33 di annaritabergianti a Qualche altro elemento HTML - #ltis13: prof ho provato a copiare ed incollare il codice html generato da scoop.it per condivide sulla pagina del mio blog la slideshow della ricerca che ho curato insieme ad altri compagni. Purtroppo non c'è verso di visualizzarla, ogni volto che provo a salvare il codice si cancella e non si visualizza nulla. ho provato anche a copiare su blocco appunti il codice e poi incollarlo da lì, but it isn't work! leggo e rileggo i post, ma non riesco a capire dove sbaglio… e dalla discussione nei commenti a Un tuffo nell' html di Antonella Rubino su cosa si può fare con l'html soltanto nei post, ma non nei commenti, dei blog WordPress.com"
Luisella Mori

Valutazione: parliamone. | piazzatienanmen - 3 views

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    Provo a taggare un mio commento ad un post di Cristina che mi ha molto interessato.
Luisella Mori

Il nostro cervello e le intelligenze multiple | My cMOOC Blog - 0 views

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    "Mi piace molto questa immagine postata da Antonella. Come ho scritto nel mio commento al suo post, mi dà l'idea che forse è proprio proponendo ai nostri studenti attività che stimolino entrambi gli emisferi del cervello, che riusciremo a ottenere i migliori risultati in termini di motivazione, apprendimento, soddisfazione personale. E si ritorna forse al discorso che mi è tanto caro sulle intelligenze multiple. "
Claude Almansi

OPML-XML-HTML-aggregatori-tagging - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-05-24 - 0 views

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    "Capita ancora che qualcuno abbia problemi usando i file OPML, che servono a importare insiemi di feed dei blog negli aggregatori, RSSOwl e Bloglines, nella fattispecie. Ad esempio Maria Teresa ha risollevato la questione in un commento recente. Colgo l'occasione per: 1. discutere molto brevemente l'uso degli aggregatori a questo punto del corso 2. rivedere e approfondire appena un po' la distinzione fra XML e HTML 3. mostrare come si importa un file OPML in Bloglines 4. semplificare la suddetta pagina con un solo file OPML ..."
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    Sottotitolazione dei video tutorial al 25 maggio 2013 I sottotitoli sono già aggiunti ai video YouTube inseriti nel post. Le loro pagine di preparazione sono: http://www.amara.org/en/videos/iiF7ry6rjjd9/info/xml_html_opml/ e http://www.amara.org/en/videos/rVHqxPbw8m90/info/importare-un-file-opml-in-bloglines/ (se qualcuno avesse voglia di pasticciarvi)
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    Aggiornamento 26 maggio 2013: I sottotitoli italiani fatti con http://www.amara.org/en/videos/rVHqxPbw8m90/info/importare-un-file-opml-in-bloglines/ sono stati tradotti in francese, inglese e tedesco da "awemaze". Che sia il nome utente di un partecipante a #ltis13? Comunque, ecco le sottopagine dalle quali si possono modificare i diversi sottotitoli, e/o scaricarli in vari formati: Italiano: http://www.amara.org/en/videos/rVHqxPbw8m90/it/625349/ Inglese: http://www.amara.org/en/videos/rVHqxPbw8m90/en/626537/ Francese: http://www.amara.org/en/videos/rVHqxPbw8m90/fr/626540/ Tedesco: http://www.amara.org/en/videos/rVHqxPbw8m90/de/626539/ Per modificarli, occorre crearsi un account amara.org . Meglio farlo con la modalità semplice, senza passare da account di altre reti sociali (Facebook, Twitter). Va evitata soprattutto la modalità TED, che consente soltanto di sottotitolare video TED, non gli altri. Invece chiunque può scaricare i sottotitoli - anche come TXT, cioè come trascrizione semplice, anche senza essere loggato.
Claude Almansi

Qualche altro elemento HTML - #ltis13 commento 6 - 0 views

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    "matzlanz Posted April 30, 2013 at 2:03 am | Permalink Per la mia breve esperienza con Bloggercredo che, almeno nei post, accetti più tag rispetto a wordpress. Forse è una scelta di tutta l'infrastruttura blog di google. Per esempio in blogger funzionano gli iframe e il tag embed anche nei widget. Utili per inserire video da youtube e molto altro."
Andreas Formiconi

Problema: notifiche di lettura multiple in seguito all'iscrizione al cMOOC - 2 views

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    Questo è un commento di prova dove voglio vedere se si può linkare un'altra risorsa, tipo questa http://lospaziodioscar.wordpress.com/2011/05/05/come-attivare-la-notifica-di-consegna-e-di-lettura-di-un-messaggio-di-posta-elettronica-su-alice-mail/ o addirittura così
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    Ok, funziona in ambedue i modi! Questo significa che posso istituire un bookmark per ogni problema, taggandolo anche con "problema", tracciare mediante commenti successivi la via alla soluzione del problema, e infine, una volta risolto, taggandolo con "soluzione". L'insieme dei problemi può essere raggiunto con http://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/problema e quello delle soluzioni con http://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/soluzione e ciò mi pare buono...
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    E si possono salvare tutti i bookmark in una varietà di formato, tipo RSS xml based, ok ok...
Claude Almansi

Comincio a capire - 10 views

SEguo illavoro di Claude e di Andreas, comincio a capire ma confesso ancora un certo disorientamento. Il lavoro che Claude sta facendo equivale agli hashtag di twitter e in entrambi i casi mi manca...

#ltis13 IUL aperto Italia

Lucia Bartolotti

Edmodo | Where Learning Happens | Sign up, Sign In - 5 views

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    Edmodo non è EdMondo. Si tratta di una piattaforma digitale per gruppi di educatori e di studenti. Purtroppo non esiste una versione in italiano, ma è popolarissima negli Stati Uniti e nei paesi di lingua spagnola. Disponibile anche in francese e tedesco.  Consiglio di iscriversi come "teacher" ma prima di tutto di esplorare qualche tutorial in YouTube.
  • ...7 more comments...
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    Avevo provato ad "esplorare" la risorsa e la avevo trovata fantastica. Ho poi scelto di NON proporla ai ragazzi (io insegno nella scuola media) a causa dei vari casi di cyberbullismo che saremmo poi stati chiamati a fronteggiare. Mi farebbe piacere però sapere se qualcuno ha avuto più coraggio di me e la sta usando con i ragazzi.
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    Io non ho sperimentato Edmodo. L'ho scartata prprio perchè in inglese e per i miei studenti di prima media di difficili approccio. Però ho sperimentato e lavoro su Dokeos che è anche in Italiano. Giudizio: gli studenti contentissimi tanto che mi hanno chiesto se posso tenere il blog aperto per le vacanze estive. Genitori contenti nella maggioranza; alcuni (uno) perplesso per la paura di iscriversi con E-mail che a suo dire espone a rischi i ragazzi, anche se per me il rischio è talmente risicato di fronte all'enormità dei vantaggi che non ne parlerei nemmeno. Anche da noi abbiamo avuto problemi con il cyberbullismo e facebook ma credo siano due mondi completamente diversi e prima i ragazzi capiscono l'uso intelligente della tecnologia (eventualmente anche di facebook perchè no?) meglio è. I buoi ormai sono usciti dal recinto e chiudere il cancello adesso è troppo tardi. Meglio farli pascolare nei prati verdi delle infinite opportunità della rete con la supervisione di qualche avveduto cowboy (noi). pensa che sul blog di piattaforma inerente la poesia abbiamo a lungo dialogato su Wisława Szymborska ancora non ci credo! Ed uno si è perfino letto tutta la raccolta di poesie.Potenza del comunicare con i loro mezzi!
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    Io non uso Edmodo ma Dokeos perchè in Italiano: E' stato un successo specie per il blog e la wiki che abbiamo creato tanto che gli alunni mi hanno chiesto di continuare anche durante l'estate. Cyberbullismo pure da noi ma credo che social network e piattaforme di e-learning siano cose assolutamente diverse.
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    Nella scuola media di Celle Ligure quest'anno tutte le classi hanno avuto accesso ad EDModo e quasi tutti gli insegnanti vi partecipano. Siamo tutti soddisfatti compreso i genitori. Il problema dell'Inglese non esiste perchè il nostro spazio è riservato solo a noi e li parliamo come vogliamo: comunque le insegnanti di lingua comunicano in lingua e gli alunni rispondono in lingua. Su EDMondo per ora siamo entrate due insegnanti e dodici alunni di seconda: è entusiasmante! Ognuno ha il suo avatar e si possono incontrare docenti ed alunni da tutte le parti d'Italia e d'Europa. Il prossimo anno estenderemo l'esperienza.
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    Ho scritto un post per spiegare meglio cosa si può fare con Edmodo. Pubblicato ora in Amentia Verna
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    Grazie Lucia, molto interessante. Mi sembra più flessibile della piattaforma che usiamo nel nostro istituto, Claroline, proprio perché prevede l'iscrizione a gruppi di interesse e la creazione di gruppi variegati. Aspetterò di vedere cosa offre il registro elettronico, però questa soluzione mi sembra da provare. I materiali che carichi vanno sul cloud? Perché uno dei vantaggi di Claroline è che lo puoi installare su un tuo server e quindi non rischi che da un giorno all'altro ti venga cancellato tutto.
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    @ Angela: credo che tu stia parlando di EdMondo, con la N. Che è un'altra cosa. @ Luisella: sì, sul cloud, da dove resta accessibile a tutti e ovunque, e da dove è improbabile che venga cancellato. Il server locale è più vulnerabile agli incidenti, secondo me. I servizi online invece possono "imballarsi" a causa del sovraffollamento, come abbiamo tutti sperimentato con i siti ministeriali, o con il sito dell'AIE, nel periodo delle adozioni dei testi scolastici.
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    @Lucia: Nel mio commento parlo di tutte e due . Confermo il tuo giudizio positivo sulla piattaforma Edmodo, ma aggiungo di star sperimentando anche EdMondo, per ribadire due nuove tecniche di insegnamento molto apprezzate delle nuove generazioni che meritano di essere sperimentate per capire come utilizzarle affiancandole alla didattica tradizionale.
antonella dallomo

Iniziamo a taggare - #ltis13 « Insegnare Apprendere Mutare - 0 views

  • Posted May 18, 2013 at 8:45 pm | Permalink
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    prova di commento
Claude Almansi

Cronaca di una risposta - #ltis13 commento 52 Andreas Formiconi 2013-05-08 - 0 views

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    "Andreas Posted May 8, 2013 at 4:22 pm | Permalink @nemomagister #37,43,44 ragazzi non linkate MAI roba Facebook in posti pubblici, come questo perché Facebook è un luogo chiuso. Vale a dire che i link in Facebook li raggiunge solo chi è iscritto a Facebook e questo non va bene. Conseguentemente, sarebbe bene ->eticamente
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