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Home/ ltis13/ Group items tagged commento

Rss Feed Group items tagged

sabinaminuto

Camminare con piede leggero. | sabinaminuto - 3 views

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    Ciao Sabina Ti ho aggiunto i tag l2gruppoltis13 l2 e lingua a questo segnalibro (1) perché ho visto che il player TED consente di scaricare una copia mp4 del video con i sottotitoli della lingua che si vuole incisi nel video. E questo potrebbe essere molto utile per allievi di, mettiamo, inglese L2 che non hanno una connessione, o solo una scadente, a casa. Ti ho anche lasciato un commento al post con la stessa info. (1) Soltanto nella versione condivisa con il gruppo ltis13 del segnalibro: non ha inciso sulla versione che c'è nella tua biblioteca https://www.diigo.com/user/Sabinaminuto - altrimenti non mi sarei permessa!
Anna Cilia

Tanti insegnamenti, grazie! - 6 views

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    Grazie di cuore ad Andreas, a Claude e a tutti gli abitanti del villaggio. Speriamo di risentirci presto.
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    Grazie a te! Io ci metterei anche il tag bilancio...
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    Grazie a voi due! Oops: il tag "bilancio" l'ho aggiunto io senza chiedere, prima di leggere il tuo commento, Andreas. Perché anche se si possono avere remore rispetto alle implicazioni definitive della parola, visto che questo è il tag per queste nostre descrizioni di quanto abbiamo vissuto e sperimentato durante #ltis13, tanto vale adoperarlo: "una rosa, con qualsiasi altro nome, profumerebbe altrettanto" come dice Giulietta.
Andreas Formiconi

Importing PowerPoint : Prezi Support - 6 views

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    Per importare materiale PowePoint in Prezi
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    Avevo già scritto il mio commento per ringraziare, ma l'ho dovuto cancellare perché erano apparse tutta una serie di maiuscole che io non avevo inserito... Comunque, il contenuto era un ringraziamento sentito rispetto alla risposta avuta sulla possibilità di convertire materiale Power Point in Prezi...di sicuro, sperimenterò questa opportunità, anche solo per la curiosità di vedere l'effetto dinamico su un prodotto statico.
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    Sono tornate le maiuscole e non so perché...
Claude Almansi

Laboratorio a più di 400 - Symbaloo - 0 views

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    "Laboratorio a più di 400 About this webmix : No description last updated at: Apr 12, 2013 9:18:19 PM (...) 9Users of the Laboratorio a p.. webmix Created by Visalli"
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Claude Almansi

RSS in Plain English - 57 Translation(s) [compreso l'italiano] | Dotsub - 0 views

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    "Duration: 3 minutes and 45 seconds Country: United States Language: English License: CC Attribution Non-Commercial Genre: Instructional Producer: Common Craft Director: Lee LeFever Views: 268,934 (119,045 embedded) Posted by: leelefever on Apr 29, 2007 We made this video for our friends (and yours) that haven't yet felt the power of our friend the RSS reader. We want to convert people... if you know someone who would love RSS and hasn't yet tried it, point them here for 3.5 minutes of RSS in Plain English."
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    Linkato nel commento 58 a http://iamarf.org/2013/04/20/racconti-ltis13/ - ma dov'è che l'avevi utilizzato prima, Andreas? Anche se del 2007, questo tutorial mi sembra ancora valido - cioè non è che l'XML di per sé, cioè in applicazioni come i feed oppure i podcast sia cambiato nel frattempo, ma quel che è cambiato è la sua integrazione con l'html e javascript nelle pagine web attuali, e quindi la capacità dei browser di fornirne una versione per umani, o sbaglio?
Claude Almansi

DDN Articles - What's RSS and Why Should I Care About It? [copia Internet Archive del 8... - 0 views

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    "Author: Andy Carvin , EDC Center for Media & Community | December 7th, 2004 You may have noticed recently that lots of websites now contain little graphical buttons with the word XML on them. For example: XML button When you click on the button, all you see is a bunch of jumbled text and computer code. What's this all about? It's an RSS feed, and they're changing the way people access the Internet. RSS, or Really Simple Syndication, is a technical format that allows online publishers to share and distribute their content to other websites or individual Internet users. It's commonly used for distributing headlines on news websites. Bloggers use it to distribute summaries of their blog entries as well. RSS is written in the Internet coding language known as XML, which is why you see RSS buttons labeled that way. If a website publishes an RSS page, commonly known as an RSS "feed," this feed will contain summaries of all the recent articles posted on that site. For example, Yahoo News publishes news related to world headlines, national news, sports, etc. These you can all read by going to the Yahoo website. But they also publish RSS feeds for each of these subjects. Each RSS feed contains a summary of the most recent news stories posted. Similarly, the Digital Divide Network publishes RSS feeds for our news headlines, events listings and other content on our website. I even have my own RSS feed for articles that I publish on my personal blog, Andy Carvin's Waste of Bandwidth. But why do RSS feeds look like a jumbled mess when I click on them with most Web browsers? It's because RSS feeds are meant to be read by machines rather than people. Software and websites can understand the data contained in RSS feeds and make it available to people on personalized websites, through software known as news aggregators, even through email. So when you aggregate RSS feeds, you're having a computer collect content from many different websites and organize them in a convenient pla
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    Linkato in http://iamarf.org/2013/04/20/racconti-ltis13/ , commento 42. RSS come empowerment.
Claude Almansi

Costruire un link con HTML - #ltis13 commento #83 - 2 views

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    "luciab Posted April 29, 2013 at 11:49 pm | Permalink @Andreas #70 (e Claude altrove) Comincio a sospettare che ci siano molte cose invisibili sotto il cielo, soprattutto sotto il cielo di WordPress. Avevo provato a fare l'embedding di un video in un post di WordPress, incollando il codice per l'embedding (gentilmente fornito dalla fonte), appunto, direttamente sul "lato" Text del mio post. Controllato sul lato "visual", non appariva nulla. Tornando al lato Text, trovavo il codice… letteralmente moltiplicato! Non si trattava solo di un "no follow", bensì di un sacco di scritte misteriose. Alcune sospetto volessero far apparire la "attribution", ovvero la citazione della fonte del video. Non ha funzionato. Mi chiedevo perché, ma ora comincio a capire che "WordPress" non è uno spazio "vuoto" neppure nel lato Text, o forse il codice che tentavo di importare si trascinava appresso un po' di alieni… Immagino che piano piano capirò la logica che sta dietro a tutto questo. Spero, almeno."
fabrizio bartoli

Pompeii: The Mystery Of People Frozen In Time - History Documentary - YouTube - 0 views

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    C'è anche un altro documentario su Pompei, "Pompeii - Buried Alive" con commento narrato da Leonard Nimoy (l'attore che faceva Spock, il tizio con le orecchie a punta in Star Trek): http://www.youtube.com/watch?v=w-nifgJUTlg . Una sera, Dwi Rianto, un sottotitolatore indonesiano con chi c'eravamo incontrati virtualmente sottotitolando gli stessi video di PBS, mi ha chiesto se lo avrei aiutato a fare i sottotitoli originali, che voleva tradurre in indonesiano. Poi si era giunta al progetto Esther Premkumar, che sottotitola in spagnolo, anche lei incontrata intorno ai video PBS. Da qui http://www.amara.org/videos/0p0B0ceB1VdU/info/pompeii-buried-alive/ . La cosa che mi interpella è che mentre stavamo sottotitolando, Dwi ci ha spiegato che il suo interesse per Pompeii è religioso, perché lui è un musulmano credente (ma non bigotto). E anche nei commenti al video della BBC che hai linkato qui, diversi sono di musulmani che leggono la storia di Pompeii in senso religioso. Chissà se ci sono anche interpretazioni cristiane ed ebraiche di questo storia?
fabrizio bartoli

Email Management Made Fun | The Email Game - 1 views

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    :D quando ho rifiutato di conferire al gioco l'accesso al mio account gmail, mi sono beccata un'icona con una busta forcuta ed incazzata - http://emailgame.baydin.com/site_media/img/forkie.png - col commento "The Email Game isn't very interesting if you don't let it access any of your messages! To try the email game, re-enter your address in the box below, then make sure you press the Allow button". Uè col corno che autorizzo sto coso ad accedere ai miei email!
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    si anche a me, dopo, è sembrato un gioco un po' invadente, intanto la fonte sembrava autorevole ... mi sa che il cliccamento compulsivo produce danni un po' ovunque...
Vincenzo Capasso

Il digitale è una cultura, non una tecnica: il giornalismo e le dieci leggi d... - 7 views

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    Interessante, però manca qualsiasi indicazione sull'inasprimento del diritto d'autore da quando c'è il digitale e dai grattacapi causati, che fanno parte integrante - purtroppo - di quella cultura digitale. Dal commento in attesa di moderazione che ho lasciato al post di Mario Tedeschini: "sotto questo post, c'è la scritta "Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati" seguita da "Gruppo Editoriale L'Espresso Spa" (collegato a gruppoespresso.it). (...) cosa sarebbe quell'Elemedia? Non lo spiega nemmeno la pagina gruppoespresso.it . Certo, se si va sulla sotto-pagina delle attività radiofoniche, viene spiegato (ma cosa diamine c'entra questo blog con quella SpA che gestisce le attività radiofoniche) e c'è un link a elemedia.it , ma reindirizza automaticamente a gruppoespresso.it. Che valgano allora le condizioni stipulate nella sottopagina "notizie legali" di gruppoespresso.it, le sole indicazioni fornite agli utenti? Sono molto più limitative della legge italiana sul diritto d'autore, che prevede restrizioni al copyright ad es. per scopi educativi e di accessibilità per i disabili, per la parodia e la citazione. Gruppoespresso.it no: la sola restrizione che consentono quelle notizie legali è quella per utilizzo personale. Perciò Gloria Vanni le ha violate, citando 4 righe di questo post quando l'ha ribloggato, anche se quella citazione è lecita secondo la Legge sul diritto d'autore. E per non essere di resto, le ho violate ancora più platealmente utilizzando Webcitation.org per ottenere un riferimento accademicamente corretto di questo post: "Mario Tedeschini. Il digitale è una cultura, non una tecnica: il giornalismo e le dieci leggi dell'universo digitale. Source: Kataweb. . URL:http://mariotedeschini.
Vincenzo Capasso

Malala Yousafzai parla davanti all'ONU - 2 views

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    «Prendete i vostri libri e le vostre penne, sono la vostra arma più potente. Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo» (Malala Yousafzai)
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    Purtroppo, la pubblicazione del mio commento sul tuo blog non è andata a buon fine...per cui, ricorro a questo spazio. Mi premeva condividere l'emozione di chi mi aveva preceduto, sottolineando inoltre la portata storica dell'avvenimento. Aggiungevo anche un altro elemento affatto secondario: Lucia B. parlava di "essere umano" straordinario; troppo spesso ci dimentichiamo che la nostra specie è fatta di due generi ed il fatto che questa coraggiosa battaglia sia portata avanti da una piccola donna, acquista un valore inestimabile. Non ci dimentichiamo che la sua è una sfida contro il patriarcato integralista che ancora domina tanta, troppa, parte del nostro pianeta...
Claude Almansi

LIA - Libri Italiani Accessibili | Webaccessibile.org - Livio Mondini 2013-06-20 - 6 views

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    "Dopo molti annunci, è finalmente andata online "LIA, la vetrina di ebook accessibili pensati per le persone non vedenti e ipovedenti". Era legittimo chiedersi cosa fossero i libri italiani accessibili, poiché né la nazionalità italiana né "libro accessibile" fornivano un qualche indizio sulla natura di questi libri. Ora, dopo la messa in onda, regna lo stesso la confusione: non si riesce a capire in cosa consista il servizio LIA. A prima vista, il sito si presenta come un espositore di libri in formato epub, la cui unica differenza con i normali epub disponibili online in innumerevoli store sembra essere l'apposizione di una specie di certificazione di accessibilità denominata "bollino LIA". (...) Il testo della "certificazione" è perlomeno generico: (...) Questo eBook è certificato accessibile da LIA come? Con quali criteri? Chi sono i certificatori? Non è dato di saperlo. Così come sembrano piuttosto scontati i parametri di valutazione (...) D'accordo, il corretto uso degli elementi sicuramente aiuta la navigazione, ma siete sicuri che inserire dei titoli in ordine gerarchico sparso e casuale, basta che ci siano, sia utile a qualcuno? La "vetrina" sembrerebbe dedicata soltanto a questo: selezionare nella vastità degli epub disponibili sul mercato alcuni titoli scelti e valutati accessibili da qualcuno non si sa chi e come, e rimandare a store esterni per l'acquisto degli stessi. Sì, avete capito bene, bisogna usare due carrelli elettronici: prima quello del sito LIA, dove si selezionano i libri desiderati, e poi quello dello store esterno per effettuare l'acquisto vero e proprio. Siamo davvero sicuri che questo sia un aiuto per chi non ci vede o ha gravi problemi di vista? Non era già abbastanza complicato dover affrontare un carrello? No, due. Potrebbe essere complicato per chiunque, ma per chi utilizza uno screen reader lo è il doppio: effettua l'acquisto in un sito, poi deve anche essere in grado di continua
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    Una precisazione, poichè avevo postato anch'io questo link. LIA (almeno da quanto dichiara) non si pone come soggetto che sceglie libri accessibili e li vende. Piuttosto offre un servizio agli editori: io ti do le "regole" da seguire e ti aiuto a far si che il tuo ebook sia accessibile, se tu le rispetti quello che ti affro in cambio è "visibilità" (perdonate quello che appare come un calambour trattando in particolare di non vedenti!). Questo è il motivo del doppio carrello: non è un rivenditore, ma un "supporto progettuale" che poi aggiunge un bollino che ha funzione analoga a quello di una certificazione ISO in azienda: certifico che hai seguito le regole per l'accessibilità
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    Sorry, Francesco: avrei dovuto controllare. Però Livio Mondini ha ragione lo stesso sulla rogna di per sé di dover usare 2 carrelli, sulla rogna aggiuntiva di quello LIA che non si svuota dopo l'acquisto presso il venditore, e sui criteri troppo vaghi del bollino LIA - e sul fatto che gli editori apparentemente di quel bollino se ne sbattono. Per il tuo uso di "visibilità", non ti preoccupare, ci giocano anche i ciechi stessi: c'è http://www.comecivedi.ch/ (ora in manutenzione) sito collaborativo di ciechi ticinesi, e http://www.titengodocchio.it/ , il sito di Vincenzo Rubano, studente cieco, per segnalare siti inaccessibili, nato da un suo sondaggo intitolato "m'illumino di meno...ma ci "vedo" di più". ;)
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    Figurati: cedo la primogenitura per molto meno di un piatto di lenticchie!!! ;-) A parte gli scherzi quello che intendevo dire è che LIA non si pone come interfaccia tra editori e non vedenti, ma piuttosto come "lobby" per spingere ad adottare gli standard che rendono gli ebook (più) accessibili e dunque (anche se indubbiamente potevano risparmiarselo!) essere a sua volta poco accessibile non è una colpa così grave: si rivolge più a vedenti che a non vedenti! Quanto ai criteri ammetto di non aver approfondito la cosa, ma si deve considerare che esistono standard internazionali (per il WEB il W3C, non so se sia applicabile anche agli ebook anche se a logica direi di si) che garantiscono il massimo di accessibilità. Adottarli non è banale ma nemmeno una cosa terribile (io l'ho fatto sulla piattaforma di elearning che ho creato): basta deciderlo e metterci quel po' d'impegno necessario. Immagino che la logica sia quella di spingere perchè la decisione sia presa e supportare per ridurre l'impegno necessario; mentre la "vetrina" sia più la classica carota alternativa al bastone (anche se in questi casi riterrei personalmente più adeguato i bastone!!! ;-D)
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    Ah, però tu avevi segnalibrato il sito stesso del progetto LIA! Io la recensione di Mondini su webaccessibile.org, quindi non c'è doppione. Webaccessibile.org è un sito dell'IWA Italia, coloro che hanno di fatto redatto le specifiche per la legge italiana sull'accessibilità informatica ("Legge Stanca"), cioè non solo l'accessibilità Web, se ho capito bene? Hanno anche una serie di testi su Stanca e WCAG, troppo tecnici per me. Sì, la carota vetrina-bollino può forse funzionare, ma questo dipenderà anche dalla reazione dei compratori potenziali che hanno bisogno di libri accessibili. Quelli non si baseranno prevalentemente sulla recensione di Mondini, forse (anche se Mondini, essendo cieco anche lui, e visto che scrive bene, è abbastanza seguito), ma piuttosto sul bouche à oreille, o equivalente Web 2.0.
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    Ah: m'ero fermato a LIA e non avevo fatto caso si trattasse di un commento su! Conoscevo l'IWA (un anno mi pare ci sono stato iscritto, ai loro esordi), non questo loro impegno. Posso però dire che la legge Stanca è estremamente discutibile: sia per come ha "personalizzato" gli standard invece di applicarli sia per restrizioni di contorno ed obblighi in alcuni casi assurdi che ha imposto. Non so però quanto sia farina del loro sacco e quanto contributo politico. Comunque adesso vado e leggere cosa ne dice lui
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    Non ha tutti i torti nelle sue critiche: effettivamente l'accessibilità del sito lascia molto a desiderare. La spiegazione però potrebbe esserci. Andando alla ricerca di chi ne fosse il proprietario (che non è specificato da nessuna parte sul sito!) scopro che si tratta di Ediser S.r.l. che - cercando - ha un sito sua che così la descrive: Ediser è la Società di servizi dell'AIE - Associazione Italiana Editori, fondata nel 2002 per l'erogazione di servizi rivolti alle case editrici, tra cui: - l'erogazione di corsi e seminari di formazione e aggiornamento per il personale che opera nella filiera editoriale e dei contenuti digitali o per persone che intendono avviare una casa editrice - la gestione dell'agenzia ISBN per l'area linguistica italiana, di cui è titolare l'AIE - la gestione dei diritti d'autore per la tutela dei diritti di riproduzione delle opere librarie e periodiche - l'organizzazione di fiere del libro attraverso la realizzazione "step by step" di stand collettivi e istituzionali - l'organizzazione di eventi legati al mondo dell'editoria - la gestione di progetti specifici di rilevanza nazionale e internazionale legati al mondo dell'editoria - il «Giornale della libreria»: il mensile professionale dell'editoria libraria e dell'industria dei contenuti editoriali italiana Inoltre LibriAccessibili.it - e più in generali il progetto LIA che ha un sito a parte chissà perchè... (progettolia.it) - è "Realizzato mediante il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali" come dice il disclaimer (obbligatorio per chi usi finanziamenti pubblici) accompagnato da loro del ministero definito "Partner di progetto". Insomma: sono gli editori che definiscono le condizioni per darsi il bollino e poi se lo danno... Ma pagato con i soldi che il Ministero non ha per salvare Pompei! Altro che bastoni e carote...
manuela zani

Creare videotutorial con Screencast-O-matic - 9 views

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    Video per creare videotutorial con Screencast-O-matic
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    Grazie mille per questa segnalazione. Il software (Screencast-O-Matic) è gratuito e il videotutorial, in italiano, è chiarissimo. Davvero uno strumento essenziale.
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    Mi associo al commento di Lucia, grazie! Proprio quello che cercavo, ma non trovavo :)
Lucia Bartolotti

Voice Comments in a Google Doc, Foreign Language Applications - 5 views

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    Se veramente si riesce ad abbinare commenti sonori ai Google Doc, come questo video insegna a fare (in inglese), le applicazioni per le lezioni di lingua straniera (e non solo) sono innumerevoli!
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    E' facile e intuitivo, sono riuscita a registrare molto facilmente un commento... Ottimo strumento, grazie!
Claude Almansi

Fake and Real Student Voice | Ideas and Thoughts - Dean Shareski 2013-11-21 - 1 views

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    "Here's the lastest video educator's are jacked about: [ http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=UFpe3Up9T_g ] I like much about this video. I like the message. I like the way it's shot. I like the girls. What I don't like is the perception that this is the girl's invention. It's not. These girls are likely no more into inventing and making than most girls their age. While I might be able to look past that, and I can, I don't like the perception that this is authentic as it suggests. Which raises the larger question of authentic student voice. I remember first being struck by this when this video came out about 6 years ago: [ http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=_A-ZVCjfWf8 ] It's an iteration of Michael Wesch video using college aged students. When I saw the k-12 version it just didn't sit well with me. The signs the students held seemed to be the language and ideas of adults. I had a hard time thinking any 5 year old would use the phrase "engage me". But still I thought the video had value but I never used them to share with others. (...) If you're still jacked about the little girls video, that's okay, show it to your young girls, encourage them to explore science but let's have enough awareness to know when we're being sold something. My point with this little wander through video is let's advocate for student voice but not fake ones. Our students do have a voice. Most of them are childlike, full of child like ideas and most aren't as eloquent as adults because they aren't adults. That's what we're supposed to be doing, helping them develop that voice. Yet we do have some that are ready for prime time and we should provide ways for them to share. I know some districts have had students keynote. I think that's great, as long as the core of their story is their own, not the districts or their teachers. I'd way rather listen to a student share a less polished message that was their ow
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    Vedi anche il commento di Stephen Downes in http://www.downes.ca/cgi-bin/page.cgi?post=61423
Claude Almansi

MOOCs Are Largely Reaching Privileged Learners, Survey Finds - The Chronicle of Higher ... - 1 views

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    "Most people who take massive open online courses already hold a degree from a traditional institution, according to a new paper from the University of Pennsylvania. The paper is based on a survey of 34,779 students worldwide who took 24 courses offered by Penn professors on the Coursera platform. The findings-among the first from outside researchers, rather than MOOC providers-reinforce the truism that most people who take MOOCs are already well educated. The Penn researchers sent the survey to students who had registered for a MOOC and viewed at least one video lecture. More than 80 percent of the respondents had a two- or four-year degree, and 44 percent had some graduate education."
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    Ma vedi anche il commento di Stephen Downes http://www.downes.ca/cgi-bin/page.cgi?post=61414 : "Goodness gracious, the word "MOOCs" does not mean the same thing as "courses offered by Penn professors on the Coursera platform." The Chronicle can be so infuriating at times. Coursera very deliberately targeted an upmarket customer profile, so no wonder that's who they got"
Claude Almansi

NOTES 693B (EFS Stanford, Adv. listening and voc. dev. - curated TED talks) - 4 views

  • no transcript available
    • Claude Almansi
       
      [about http://www.ted.com/talks/lang/en/a_ted_speaker_s_worst_nightmare.html ] Actually, this TED page has an English subtitle-generated transcript (as well as translated transcripts in the 47 other languages the video is subtitled in). And the transcript in http://amara.org/en/videos/h60BL6bU49WF/en/2426/ page where the English subtitles were made shows an average 90 wpm in the passages where Collins actually speaks. This remains rather slow indeed, however non natives may find it difficult to grasp the written texts that appear very briefly on-screen, and hence Collins' allusions to these texts. (CA)
  • no transcript available
    • Claude Almansi
       
      [About http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html] Actually there IS a transcript generated by the subtitles captions: - below the player in http://www.youtube.com/watch?v=soAk3F0wX9s - downloadable from http://www.amara.org/en/videos/gUDo8ztfKMOW/en/40866/ (Download > TXT) 362 words in 3:20 = 108.6 WPM
  • no captions for the first 34 seconds
    • Claude Almansi
       
      [About http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html] Actually captions now start at 0:03
  • ...1 more annotation...
  • no transcript
    • Claude Almansi
       
      Actually, there is a transcript for this video - on the YT original page from which it's embedded in the TED.com page. See my 2nd note to https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/improv-everywhere-gotta-share-video-on-ted-com-11313381
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    "EFS 693B - STANFORD UNIVERSITY Advanced Listening and Vocabulary Development (...) TED Talks Introduction Below are groups of TED Talks, curated from http://www.ted.com and organized roughly by level and topic. You should do a full group (divided across several sessions if desired) and see if the integration makes them easier to understand (especially the later ones). Be sure to interact with them--don't just watch all of them straight through. However, you can do all or parts of some more intensively than others. Use your best judgment, and return to previous class notes as needed. Note that you are provided with the following information about the talk: 1. length 2. the overall speed in words-per-minute (WPM) 3. the vocabulary profile by percent of words at set frequency levels of the British National Corpus (3K, 5K, 10K, and more than 20K (off-list=OL)) 4. Accent (US, British, etc.) 5. Comments 6. Brief description of the content (from the TED website) (...) Last modified November 12, 2013, by Phil Hubbard"
  • ...1 more comment...
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    Da questo webquest di Phil Hubbard sono tratti i segnalibri taggati EFS_Stanford, cioè radunati (assieme a questo) sotto https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/EFS_Stanford .
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    Molto interessante e sopratutto utile grazie!
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    Grazie, Fabrizio, Ho taggato con "EFS_Stanford" - tra altri tag - questo webquest e i video ivi elencati dopo un webinar con Phil Hubbard organizzato via hangout da Vance Stevens domenica scorsa (8 ottobre). Nel webinar Hubbard ha insistito sul fatto che la forma di webquest direttivo era meglio delle forme di collaborazione sociali come tagging e condivisione, perché gli consentiva, da esperto, di dare informazioni coerenti. Allora taggare queste sue risorse TED su Diigo è anche un modo di esprimere il mio dissenso ;-) In effetti a proposito di http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html , elencato in questo webquest, dice di non poter indicare le parole per minuto "perché non c'è trascrizione". Invece c'è, se si va alla pagina YT originale del video embeddato. Ora se invece di un webquest statico avesse condiviso questa risorsa con i suoi studenti in un gruppo come questo, c'è da scommettere che almeno uno di loro avrebbe rimediato all'errore in un commento - come d'altronde ho fatto in https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/EFS_Stanford%20GelConference ...
Claude Almansi

Un'altra attività (facoltativa) in collaborazione - #edmu14 [commenti: altri ... - 0 views

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    Permalink al 1o commento sotto: http://iamarf.org/2014/11/20/unaltra-attivita-facoltativa-in-collaborazione-edmu14/#comment-49739 "fbartoli says: November 21, 2014 at 3:48 pm ma l'attività è aperta a tutti? Cosa possiamo fare nel caso? l'introduzione di amara mi pare già completa, scegliamo noi il video? Andreas says: November 21, 2014 at 11:47 pm Ci sarebbero questo tutorial su registrazione e salvataggio oppure quest'altro sul taglio e sostituzione in audacity." [cioè: http://amara.org/it/videos/6noSwQcPbaTn/info/registrazione-e-salvataggio-con-audacity/ o http://amara.org/it/videos/68Y9x3EjPxUy/info/taglio-e-sostituzione-in-audacity/]
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