Skip to main content

Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged #Intelligenza

Rss Feed Group items tagged

raffaella asmone

Discorsi tra le nuvole. Intervista a De Kerckove ad un evento Telecom Italia sul Cloud - 2 views

  •  
    Molto interessante il pensiero sul futuro della mente. Stiamo andando verso una mente aumentata, il passaggio dalla dimensione neurale al quantum cambierà il modo di agire. Giordano Bruno è l'uomo del quantum poichè lui affermava che"non è la materia che crea il pensiero ma il pensiero che crea la materia. Il poter comandare lo schermo con la mente completerà la magia moderna
  •  
    Mi fa venire in mente il Neurocinema. Weibel spiega infatti che i computer quantici possono riprodurre le caratteristiche termodinamiche tipiche degli organismi viventi, ovvero dell'energia, oltre che rappresentarne il movimento. L'idea sarebbe quella di avere immagini trasmesse direttamente nel nostro cervello, cioè una stimolazione diretta che attraverso le nostre sinapsi possa interagire direttamente con i nostri organi sensoriali, la nostra corteccia cerebrale sarà il nostro ambiente di visione neruronale.Il neurocinema può trovare la sua applicazione senza prescindere dalla neurofisiologia e dalle scienze cognitive che risiedono nella psicologia della Gestalt, che significa appunto, forma o rappresentazione, secondo cui "la capacità di percepire un oggetto quindi deve essere rintracciata in una organizzazione presieduta dal sistema nervoso e non ad una banale immagine focalizzata dalla retina".
  •  
    Secondo me c'è una parte di popolazione che corre troppo, sognano di poter controllare lo schermo col solo pensiero... (cosa che in realtà già facciamo, ma con il tramite della mano e del mouse) e una parte che invece è rimasta completamente ferma. Ancora ci sono persone scettiche all'utilizzare computer e smartphone, la burocrazia è un dinosauro. Non abbiamo ancora la totale certezza della sicurezza dei nostri dati in rete, sospesi "sulla nuvola". Prima di correre così in là... credo che si debba lavorare per "aggiornare" la situazione attuale ed eliminare il gap tecnologico, che è ancora enorme, tra luoghi e generazioni.
alexaballarin

L'intelligenza emotiva secondo Daniel Goleman: una chiave per il successo! - COMPRENDER... - 0 views

  •  
    autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia elementi per il successo.
  •  
    Questo articolo della Dott.ssa Laura Caminiti propone una sintesi del costrutto di Intelligenza Emotiva formulato da Daniel Goleman, con cui va ad identificare quel tipo di intelligenza che ci permette di fare un corretto uso delle emozioni, portandoci così a poter raggiungere successi personali e professionali, ponendo l'accento sulla forza delle emozioni. Questo tipo di intelligenza si basa su tre abilità fondamentali: autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia. Questi aspetti si basano su due grandi competenze : la competenza personale e quella sociale. Ho trovato molto utile questo articolo perché spiega in maniera molto semplificata e chiara la teoria di Goleman.
Davide Dellai

L'intelligenza, che cos'è? - 1 views

  •  
    Un interessante intervista radio circa le diverse forme d'intelligenza. Ottima sintesi di molte cose affrontate durante il corso che unisce una acuta riflessione sull'emotività, la creatività e l'energia che anima la vita. Sperando di evitare la realizzazione di questo proverbio: "La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante; la popolazione è in aumento" Anonimo
amerigo fanella

social media e intelligenza - 0 views

  •  
    tutto è sociale, tutto è media e tutto è intelligenza: un articolo molto interessante sull'importanza dell'aspetto e dei linguaggi aziendali
Capasso Fulvio

La scuola e la mente | Doppiozero - 6 views

  •  
    Come la tecnologia cambia la nostra attività mentale. Ha senso l'utilizzo del cervello per immagazzinare dati se fosse possibile, con l'ausilio di un'intelligenza artificiale, reperirle con lo stesso tempo ?? Aggiungo un link sulle 101 straordinarie verità sul cervello http://www.mindcheats.net/2012/03/101-verita-cervello.html
  •  
    Si apprende anche in età adulta! Cito da "Apprendimento e educazione in età adulta" (http://www.psycologia.it/apprendimento-e-educazione-in-eta-adulta/): "Queste riflessioni partono da due precedenti affermazioni, la prima insiste sulla necessità di una formazione polivalente basata sul concetto di imparare ad apprendere nell'arco di tutta la vita; la seconda pone nella funzione principale della formazione l'inserimento sociale lo sviluppo personale dell'adulto. Da questo si deduce che il rapporto pedagogico non può essere limitato a rapporti specificamente scolastici, ma lo scopo dell'educazione scolastica deve essere quello di assicurare la continuità dell'educazione."
anna passaro

social tagging - 3 views

  •  
    Il social tagging, inteso come condivisione delle tag, le parole chiave associate tra loro secondo le logiche di pertinenza, tende a mettere in rete tra loro i diversi sistemi di conoscenza, sia quelli istituzionali (dalle università ai vari enti di ricerca) sia quelli d'impresa, sia quelli giornalistici sia quelli disseminati nella rete (secondo il principio delle "folksonomy") che danno voce alla pluralità dei punti di vista.
  •  
    con l'avvento dell' era informatica e del continuo e progressivo sviluppo dei servizi telematici non poteva di certo mancare la nuova frontiera interattiva del "social tagging", inteso come inteso come la vera e propria condivisione delle tag. Attraverso una semplice quanto avvincente spiegazione di Germano Paini (autore della piattaforma thinktag), si può facilmente capire come si è arrivati ad un' importante innovazione tecnologica capace di mettere in relazione tra loro diversi sistemi di conoscenza del mondo web (istituzionali, privati d'impresa, giornalistici, etc.) in modo tale da fornire agli utenti di internet risposte sempre più complete ed elaborate.
  •  
    l'ipertinenza , il confronto tra le persone che lavorano su materiali diversi, un luogo, un monumento, con il telefonino possono muoversi, creare legami tra singoli oggetti, per gestire una conoscenza sempre più complessa.
Claudia Sbuelz

Quello che internet ci nasconde - 1 views

  •  
    Mi ha colpito questo articolo, riportato anche tra i "Libri e articoli" del nostro sito Uninettuno, che parla di quanto i nostri gusti, le nostre preferenze siano "mappate" in rete creando una selezione nei risultati delle nostre ricerche, scegliendo solo i risultati più adatti a noi. Davvero si corre il rischio di avere visioni distorte e parziali delle cose; soprattutto tenendo conto che l'internet ha ormai sostituito la televisione: così come si diceva convinti "L'ha detto la tv!" volendo sottolineare la veridicità di un'informazione, oggi si dice la stessa cosa di internet: "L'ho letto su Internet" a testimonianza della certezza e fiducia in questo mezzo, che "non può" mentire. Anche l'utilizzo dei social network ad uso e consumo di singole parti - vedi le dichiarazioni contrastanti di Israele e Palestina su Twitter e Facebook in questi giorni http://www.huffingtonpost.it/2012/11/15/palestina_n_2135069.html?utm_hp_ref=italy - ci deve far avvicinare alle notizie riportate su internet con spirito critico e volontà di approfondimento.
mario prearsi

estrapolatori di dati significativi - 2 views

  •  
    Trovo corretto quanto riportato nel blog in funzione anche della mia esperienza diretta nel mettere in relazione la giornata lavorativa e lo studio da affrontare per l'universita'. Da quando ci alziamo la mattina e per tutta la giornata siamo immersi in una quantita' enorme di dati e connessioni.Quello che ci viene richiesto dal mondo del lavoro e dalla societa' in genere e' di estrapolare da questo flusso di informazioni i dati piu' significativi. E' necessariosviluppare quindi una intelligenza cognitiva che consenta di discernere i dati che potrebbero essere utili ,di conservarli a breve termine e di utilizzarli per una risposta rapida alle necessita' contingenti.la blogger mette in risalto la necessita' di trovare un equilibrio tra questa intelligenza che consente di risolvere un problema in modo intuitivo e veloce , e l'intelligenza che aiuta ad approfondire le dinamiche delle soluzioni.
Massimo Apicella

A Cambridge apre il "Terminator Centre" contro la rivolta delle macchine - 10 views

  •  
    A Cambridge apre il "Terminator Centre" contro la rivolta delle macchine L'istituto si occuperà di studiare le minacce che potrebbero nascondersi dietro l'evoluzione dell'intelligenza artificiale L'"occhio" di Hal 9000 MILANO - Negli anni futuri l'uomo si affiderà sempre più alle tecnologie e alla scienza.
  • ...2 more comments...
  •  
    Leggendo l'articolo non ho potuto fare a meno di notare i chiari ammiccamenti a importanti films di fantascienza (alcuni dei veri cult). Il centro apre con lo scopo di studiare le ipotetiche minacce che l'evoluzione dell'intelligenza artificiale potrebbe portare al genere umano. Certamente l'immaginario collettivo è influenzato dalle opere di grandi cineasti come Stanley Kubrick (2001 Odissea nello spazio), James Cameron (Terminator), Andy e Lana Wachowski (Matrix), quindi perennemente combattuto dalla voglia di spingersi oltre (nel campo della scienza) e dalla paura di perdere il controllo. Per rimanere nel campo del "Mondo della cellulosa" (che decisanente ha ormai indossato l'abito del digitale) vorrei però dare uno spunto di riflessione riportando uno stralcio dell'ultimo dialogo del film di Steven Spielberg, "A.I. Artificial Intelligence". La frase è rivolta a David, "il primo bambino robotico programmato per amare", ma l'ultimo rimasto sulla terra: "David, you are the enduring memory... of the human race. The most lasting proof of their genius."
  •  
    Certo un punto di non ritorno potrebbe esserci, ma il cervello umano si evolve e si adegua. E bisogna per questo prevenire e cercare di studiare attraverso iniziative come questa tutti i possibili scenari.
  •  
    Mi è piaciuto molto leggere l'articolo e sapere che ci sono persone che danno corpo a quelli che sono i dubbi e a volte i terrori che certe persone hanno nei confronti delle tecnologie. Credo come Maria Cristina Marino che molti siano influenzati dalla cinematografia, ma quanto è sottile il confine tra realtà e fantasia? le tecnologie ci hanno talmente cambiato la vita, che adesso ruota per buona parte intorno a loro, che mi chiedo se non sia possibile che certi scenari si possano avverare...
  •  
    Sono daccordo che speso la tecnologia nasconde dietro l'so di un prodotto, usi che non sono stati preventivati precedentemente e che potrebbero essere potenzialmente pericolosi, ma da qui a creare un istituto di ricerca per scoprire i potenziali danni della tecnologia, mi sembra davvero eccessivo, soprattutto quando oggi ancora la medicina ha bisogno di risorse e di istituti di ricerca per salvare vite e migliorarle. A mio avviso inoltre il focus del problema non è quello che un computer super intelligente, una AI potrebbe fare sviluppandosi sempre di più, ma il fatto che oggi la tecnologia è più avanti di ciò che la nostra mente riesce a supportare. Il vero pericolo non è che le macchine un giorno possoano ribellarsi e dominare l'uomo, ma il fatto che l'uomo non è ancora mentalmente pronto per la tecnologia che oggi cavalca spavaldamente
Maria claudia cammisecra

L'intelligenza connettiva come risultante di intelligenza collettiva ed emotiva - 2 views

  •  
    La natura della Rete ci potrebbe garantire una moltitudine di connessioni parallele ed incrociate ma - come abbiamo visto- non esiste un meccanismo che trasformi automaticamente la quantità in qualità, il sapere della folla in tante menti pensanti. La rete è uno strumento collaborativo fondamentale per abilitare l'intelligenza connettiva e aggregare i contenuti generati dagli utenti, ma questo a volte e in certi contesti non basta. Serve infatti anche un "aggregante emotivo" che valorizzi i contributi di tutti e favorisca il libero scambio.
  •  
    Il brainstorming è una tecnica comunemente utilizzata nelle agenzie pubblicitarie per stimolare la creatività : ci si riunisce per parlare delle caratteristiche del servizio o prodotto oggetto della campagna. Ognuno espone le proprie idee e dagli interventi delle varie persone spesso si hanno degli spunti per nuove idee su come migliorare il prodotto o come trovare un nuovo posizionamento sul mercato.
  •  
    Credo che l'intelligenza connettiva, così come coniata da De Kerckove, sia l'applicazione pratica sul web e tramite le tecnologie attuali dell'iniziale intelligenza collettiva di Levy. Levy non fa altro che dare "potere", dare speranza e possibilità alle comunità grassroot spiegando come uniti possono "sapere tutto", possono allargare le proprie conoscenze limitate ad un singolo punto, e possono "vincere" anche contro le Corporate, ribaltare una situazione da pull-down a pus-up. Quest'allargamento, si traduce in termini pratici nel web, come accenna appunto l'autore dell'articolo linkato in un collegamento. Ci si collega, ad un sito, ad un portale, ad un servizio che può aiutarci nell'espandere il nostro pensiero fino a quel momento limitato. La possibilità di allargare le nostre conoscenze, e di connetterle appunto a quelle altrui. Questo è uno degli usi potenziali della rete, ma così come tutte tecnologie è bene saperne i potenziali, ma bisogna saperle adoperare al meglio.
federica rossi

L-APPRENDIMENTO-COME-FORMA-DI-CONOSCENZA-DISTRIBUITA - 5 views

  •  
    interessante documento in cui si legano i concetti di cognizione a quelli di intelligenza connettiva e collettiva
federica rossi

"INTELLIGENZA COLLETTIVA E INTELLIGENZA CONNETTIVA" - 4 views

  •  
    tesina interessante sul legame tra intelligenza collettiva e connettiva.
Marco Valotto

Evoluzione: l'intelligenza dell'uomo sarà sempre più scarsa - - 1 views

  •  
    In futuro l'uomo sarà sempre meno intelligente. I geni dell'intelligenza si sviluppano in un mondo 'più difficile', in cui ogni individuo è esposto a meccanismi di selezione, che oggi non esistono più. Ad affermarlo i ricercatori della Stanford University al termine di uno studio, pubblicato sulla rivista Trends in Genetics, sull' evoluzione umana.
brunella romano

Perché siamo diventati molto più intelligenti rispetto ai nostri antenati - C... - 1 views

  • Capaci di spostamenti veloci, garantiti da un buon tenore di vita, protetti da un efficiente sistema sanitario eccetera, siamo anche più abituati alla flessibilità del linguaggio, alla potenza dell'immagine, all'esercizio della logica - nonostante i ben noti difetti che si possono individuare nelle istituzioni e nei media. Così riusciamo ad adeguarci a forme di classificazione astratta (come quelle per gli animali: mammiferi, ovipari eccetera) o a ragionamenti del tipo «se... allora» (se non ci sono cammelli in tutta la Germania allora non ci sono nemmeno nella città tedesca di Brema) e proprio questo ci rende agili nel rispondere alla sfida di test che avrebbero fatto fare cattiva figura ai nostri nonni. Hanno probabilmente avuto un ruolo essenziale educazione e tecnologia nel non limitarsi al rudimentale «leggere, scrivere e far di conto» per venire sempre di più in contatto con testi sofisticati, magari utilizzando strumenti nuovi e affascinanti.
brunella romano

De Kerckhove - Intelligenza connettiva - parte1 - YouTube - 0 views

  •  
    Avevo già visto questo video su you tube. Ma non mi sembra adeguato in quanto non è esaustivo, su you tube ho cercato molto video del professore ma non ne ho trovato neanche uno che potesse soddisfare degli standard che vengono richiesti per questa esercitazione.
brunella romano

Perché non saremo mai super-intelligenti - Corriere.it - 0 views

  •  
    L'evoluzione tecnologica non è riferita solo alla parte meccanica ma sembra che oggi sia abbinata anche a quella umana dove assistiamo come nei film di fantascienza più spinti ad una mutazione genetica che va di pari passo con quella tecnologica. Infatti per la prima volta sentiamo parlare di bambini multitasking o adolescenti touch screan che pensano ed agiscono su più dispositivi contemporaneamente a differenza delle generazioni della fiine degli anni 90 che invece agiscono in monotasking.
  •  
    L'evoluzione tecnologica non è riferita solo alla parte meccanica ma sembra che oggi sia abbinata anche a quella umana dove assistiamo come nei film di fantascienza più spinti ad una mutazione genetica che va di pari passo con quella tecnologica. Infatti per la prima volta sentiamo parlare di bambini multitasking o adolescenti touch screan che pensano ed agiscono su più dispositivi contemporaneamente a differenza delle generazioni della fine degli anni 90 che invece agiscono in monotasking.
Claudia Scaroni

Architettura dell\'intelligenza - 0 views

  •  
    Ho estratto alcuni passi della videolezione 4 sulla definizione di psicotecnologie
  •  
    Si tratta delle video lezione 4 in cui il prof. De Kerchkove parla della natura dell'intelligenza.
mario prearsi

l'intelligenza in rapporto con le nuove tecnologie - 3 views

  •  
    ho trovato interessante questo articolo che richiama il pensiero di De Kerckhove e confronta le impressioni di Carr . Nel 1962 Mc Luhan fece una predizione :"il computer quale strumento di comunicazione e ricerca ci aiutera' a recuperare le informazioni". Il sociologo De Kerckhove ha posto a confronto questa affermazione con quella dello studioso Nicholas Carr ,il quale sostiene che il motore di ricerca ci sta rendendo meno intelligenti. De Kerckhove prima di arrivare ad una conclusione ,fa una analisi di come internet influisca sulla memoria. La gente afferma, sta avendo un approccio diverso con la lettura e la scrittura. Con internet si scrive e si legge di piu' ma lo si fa in modo diverso da quello tradizionale . Stanno emergendo nella societa' nuovi soggetti che De Kerckhove chiama wreaders .Sono individui che sono contemporaneamente scrittori e lettori. La pagina di internet oltre a leggerla la posso scrivere e manipolare contemporaneamente o metterla in relazione ad altre informazioni. Prima della nascita di Google , la pratica della lettura fatta essenzialmente sui libri, era piu' profonda. Si cercava di analizzare compiutamente i concetti espressi dall'autore. Oggi con Google ,normalmente ,trovato e letto l'argomento cercato si passa ad altro. Questo non significa pero' perdita di intelligenza. Un nuovo medium fa sviluppare una nuova forma di apprendimento. Mentre impariamo ad usare contemporaneamente piu' sistemi tecnologici , organizziamo la mente , mettendo in campo nuove strategie di memorizzazione . Si creano nell'area pre-frontale della nostra testa nuove connessioni sinaptiche. In questa area si integrano le immagini con il pensiero e le sensazioni. In essa avviene la sintesi psiconsensoriale. De Kerckhove ,afferma che si sta sviluppando una forma di intelligenza di tipo ipertestuale. Questo tipo di intelligenza e' sempre esistita, specialmente nella cultura cinese, ma si sta sviluppando con l'uso del computer .
  •  
    #multitasking siamo nell'era multitasking, non solo tecnologicamente parlando, visto che questo è l'approccio ormai d'uso tra i più giovani. Personalmente, pur avvicinandomia i 50, sono sempre stato "multitasking" e , per questo, concordo pienamente con quanto hai scritto. La mente viene sollecitata continuamente, lo stand-by che una volta era riposare la mente "fermandosi" ora la vedo invece con cambio di attivtà e, per questo, si aumenta di rendimento nell'attività- Mi spiego: spesso lavorando in ufficio per "staccare", anche per pochi secondi, navigo nel web alla ricerca di notizie, curiosità, info, Fb, tweeter, ecc, pochi secondi che liberano la mente e questo "stacare" k dura molto meno di una pausa caffè o (per ki fuma, io no :-) ) una pausa sigaretta lo trovo rigenerante ed estremamente produttivo. E' un modo di lavorare multitasking k cozza con k nn ci riesce che, magari, non approva. La stessa cosa la trovo nei miei figli che, in modo naturale, studiano con pc acceso collegato con il mondo e gli amici e "staccano" discutando su fb e/o chat quando vogliono riposarsi: anche in questo caso ho combattuto con moglie e altri genitori dicendo che la cosa non è sbagliata e,anzi, è il futuro e che, il loro arrabiarsi, è legato solo al fatto che non sono in grado di fare altrettanto . L'ipertesto e/o multitasking sono ormai parte integrante della nuova generazione (e, magari, in qualcuno un pò più...vintage come me :-) ) e può fare solo bene!
  •  
    ma sull'era del multitasking pur condividendo che la tecnologia ha portato innovazioni importantissime ritengo che la stessa limiti a volte il nostro modo di sforzarci nel ragionare sulle cose, gli argomenti e quindi anche a limitare la nostra condivisione con gli altri
stefania manara marchi

Intelligenza secondo Howard Gardner - 1 views

Howard Gardner definisce che le attività umane sono riconducibili a diverse forme di intelligenza come: ...

Intelligenza

started by stefania manara marchi on 25 Feb 13 no follow-up yet
1 - 20 of 59 Next › Last »
Showing 20 items per page