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federicomarcucci

Digital Storytelling: Cos'è, come utilizzarlo nella didattica, con quali stru... - 5 views

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    Articolo di Gianfranco Marini, insegnante di Storia e Filosofia nel Liceo Scientifico "G. Brotzu" di Quartu Sant'Elena. Laureato in Filosofia presso l'Università di Cagliari e in Tecnologia della comunicazione multimediale presso l'Università di Ferrara, cura un blog e una rubrica dedicata alle nuove tecnologie nella didattica su scoop.it. In questo testo parla di Digital Storytelling ovvero la Narrazione realizzata con strumenti digitali (web apps, webware) che consiste nell'organizzare contenuti selezionati dal web in un sistema coerente, retto da una struttura narrativa, in modo da ottenere un racconto costituito da molteplici elementi di vario formato (video, audio, immagini, testi, mappe, ecc.).
mariaritabal

Nativi Digitali: Trasparenza e Intuizione nei Nuovi Media - 7 views

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    L' articolo ci spiega perché per usare efficacemente i nuovi media occorre l'intuizione, mentre per imparare ad usarli ci vuole il ragionamento .
giorgia14

BULLISMO E MEDIA EDUCATION - 7 views

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    Mi ritengo molto fortunata; negli anni in cui ho frequentato la scuola dell'obbligo (ma anche successivamente) infatti, non sono mai stata oggetto di bullismo, né vi ho mai assistito, eppure questo fenomeno è sempre esistito. Ma allora perché da qualche tempo, ha assunto una connotazione così ampia? L'articolo risponde a questa domanda , evidenziando come le nuove metodologie di comunicazione consentano di superare confini fisici e temporali prima invalicabili. Ed è proprio in questo scenario che si colloca la Media Education, come un'attività finalizzata a sviluppare nei giovani la capacità di comprendere ed utilizzare i media in modo critico.
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    Questo articolo si sofferma in modo particolare sul fenomeno dell bullismo elettronico,si propone di analizzare il doppio ruolo della comunicazione mediatica che ,da un lato produce nuove identità dell'universo giovanile e dunque nuove rappresentazioni, dall'altro, attraverso la media education, essa può divenire potente mezzo di persuasione e apprendimento centrato a sviluppare potenzialità critiche creative dei ragazzi. Nell'era di Internet,di Youtube, il fenomeno dell bullismo è sempre più complesso ,le azioni offensive dei bulli non avvengono più faccia a faccia ,ma attraverso il mezzo tecnologico, il Web. La vittima di questi atti di bullismo non trova più sicurezza neanche all'interno della propria casa,in quanto anch'essa potrebbe essere scenario di violenza e molestie subite tramite cellulare o via Internet. Negli ultimi decenni la media education ha offerto precisi strumenti metodologici,e ha trovato vasti campi di applicazione, laddove I soggetti si trovassero in "pericolo". La media education potrebbe essere il passepartout per comunicare con I giovani,il momento in cui il mondo della formazione si incontra con il linguaggio dei media.
monicaguerra1

CRESCE IL SEXTING TRA I RAGAZZI - 4 views

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    Secondo una ricerca del Cremit, su quasi 900 studenti tra i 14 e i 18 anni della Brianza, il 20% posta contenuti a sfondo sessuale sui social network. Lo fanno soprattutto per divertimento e "per scherzo". Sono i nuovi adolescenti a cavalcare la moda del "sexting", il fenomeno che si sta diffondendo in Italia e ...
federica domenella

#Coding: 300mila studenti imparano l'Abc della programmazione - 4 views

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    "Programma il futuro", nata dalla collaborazione tra Miur e Consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica (Cini), partita lo scorso settembre con l'obiettivo di portare il «coding» - la programmazione informatica - nelle aule scolastiche. Progetto interessante ma purtroppo coinvolge troppi pochi studenti in una disciplina in continua evoluzione .
ferdinandav

Rai radio 2: i sociopatici - il meglio e il peggio dei social - 4 views

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    L'attualità raccontata attraverso i social network, in una community dove grazie alla radio gli ascoltatori vengono guidati con ironia e leggerezza alla scoperta del meglio e del peggio del web: dal 6 luglio Andrea Delogu e Francesco Taddeucci, con la partecipazione di Saverio Raimondo, condurranno " I Sociopatici", il programma estivo di Rai Radio2, in onda dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 19.30.
federica domenella

Educhiamo ai media e alla comunicazione - 3 views

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    Valutare come fonti d'informazioni si occupano di media education, da questo elemento ho preso spunto per la mia ricerca da cui ho estrapolato l'analisi fornita da una blogger Chiara Visentin che scrive anche sul Huffington post e che si occupa appunto di media, nei sui articoli, parla di varie realtà presenti in Italia che si occupano proprio di ME
dondini

Generazione Cloud - 6 views

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    La rivoluzione digitale, che trova un suo momento particolare nella diffusione della tecnologia Cloud, ha influenzato gli stili di vita, di comunicazione, di socializzazione e di apprendimento, ponendo nuove sfide alle famiglie e alle scuole. Genitori e insegnanti si trovano infatti a crescere e educare generazioni di bambini che spesso utilizzano in modo naturale, veloce e spontaneo strumenti sconosciuti agli adulti.
donatellamaffeis

Dipendenza da Internet, retomania, internet addiction disorder, internet dipendenza - 2 views

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    Ho scelto questo articolo perché è riuscito ad evidenziare come gli aspetti positivi di internet( come annullare le distanze, fornire un nuovo modo comunicare e socializzare, la facilità di accesso alle informazioni) possano diventare un "pericolo" per la salute delle persone e creare una vera e propria dipendenza. Un utilizzo consapevole e attento di questo mezzo di comunicazione permette di evitare e prevenire i problemi legati alla dipendenza da Internet.
robertamanfredi

L'uso del Digital Storytelling in contesti di apprendimento cooperativo per l'inclusive... - 4 views

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    La narrazione digitale combina la tradizionale arte di raccontare storie con l'utilizzo di un'ampia gamma di media digitali. Per la sua flessibilità e adattabilità, la narrazione digitale può essere utilizzata con successo per favorire sviluppo delle competenze espressive e socio-relazionali dei ragazzi con BES (Bisogni Educativi Speciali). Attraverso la rimozione degli ostacoli che, spesso, generano rabbia e frustrazione anche i ragazzi con BES possono sperimentare una interazione costruttiva, mettere in gioco abilità sociali e interpersonali, assumere responsabilità individuali e di gruppo, dare luogo a processi meta-cognitivi. Un passo verso la realizzazione di una scuola veramente inclusiva.
emiliogiannoni

lim | Orizzonte Scuola - 3 views

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    Mia figlia "fa" le elementari! Non in qualità di alunna (purtroppo per i miei anni) ma come insegnante di fresca nomina. Lo scorso anno mi ha raccontato di aver trovato la LIM operativa solo in 2 delle 7 scuole dove ha effettuato supplenze. Il discorso mi è tornato in mente oggi tra i mille dibattiti sulla buona scuola e il bel testo di Buckingham sulla media education. Ho fatto così approfondimenti sull'argomento LIM trovando sia articoli sullo scetticismo da parte di docenti "vecchi", sia critiche su quella che per alcuni è "l'illusione digitale" della scuola italiana (scarsi gli investimenti per le risorse e insegnanti allo stremo) sia articoli entusiastici a favore della LIM stessa sia studi sul rischio salute in caso di cattivo setting dell'aula ecc. Tra i vari articoli, anche vari di chi male interpreta la ME confondendo l'insegnamento dei media con l'insegnamento con i media, ho preferito un articolo abbastanza "tecnico" di una primaria societàindipendente di informazione e divulgazione di contenuti scolastici quale è Orizzonte Scuola, che spiega attraverso brevi video il perché e il come dell'utilizzo della LIM..
annamariacirino

Derrick de Kerchove e l'inconscio digitale - 6 views

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    In questo interessante articolo il sociologo e teorico della comunicazione Derrick de Kerchove definisce il concetto di "inconscio digitale" ossia come attraverso i social network la dimensione inconscia degli istinti e dei desideri di cui aveva parlato Freud che non si manifestano quindi a livello razionale, assuma una portata globale per la rapidita' attraverso cui l'individuo ha la possibilita' di accedere e raccogliere a livello cosciente una grande quantita' di dati. Attraverso la Rete vengono trasportate e condivise le emozioni, le esperienze, le opinioni che si trasmettono da persona a persona orientando in modo nuovo la lettura della realta' quotidiana e modificando le percezioni. Il web ha creato quella che de Kerchove chiama la "massa interattiva" costituita dalle connessioni tra tanti individui che non sono piu' silenziosi ma che hanno acquisito una coscienza sociale e che chiedono maggiore responsabilita' al potere che dovra' tenere conto del momento storico particolare, di questa "rivoluzione " che l'autore paragona a quella francese. In definitiva cio' che' interessera' davvero l'individuo digitale del futuro sara' la salute delll'ambiente e la sua salvaguardia che diventera' cosi' l'oggetto della ritrovata unione dell'umanita'.
paolabagnasco

FAMIGLIE CONNESSE. SOCIAL NETWORK E RELAZIONI FAMIGLIARI ONLINE - 7 views

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    L'articolo mostra come la rete famigliare sia ormai sovrapposta alla rete delle relazioni extra famigliari. Ne derivano sinergie ma anche ostacoli, maggiore trasparenza nei rapporti tra famigliari ma anche timore di violare un'area che, per eccellenza, è sempre stata privata. Tuttavia il mondo si sta evolvendo con le nuove tecnologie e la famiglia si trova sempre più interconnessa nell'etere dei social network dei giochi virtuali e non solo più nella televisione. È giusto pertanto cercare di capire cosa succede a livello inter e transgenerazionale, sia per potere affrontare la nuova rete relazionale senza farsi sopraffare dalla sua grandezza sia per aiutare la famiglia in un nuovo approccio che non può essere se non diverso rispetto a 20 anni fa.
ester93

Social network e minorenni, 'I need like': se non sei social, non esisti - 3 views

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    Secondo me è necessaria ed anche urgente una rivoluzione etica. Chi ha capito quello che non va in queste nuove tecnologie dovrebbe ribellarsi e spingere alla ribellione ed alla resistenza; ribellarsi e resistere all'abuso ed al cattivo uso di cose che non sono indispensabili per essere qualcuno. Essere "uomini" vuol dire tutt'altro che "apparire" su facebook, socializzare e piacere in rete, copiando quello che tutti fanno. Ci si può raccontare anche attraverso internet, ma conservando e rispettando la base di vera e profonda umanità che dovrebbe caratterizzare ognuno di noi. I genitori, la scuola e gli educatori in genere dovrebbero educare prima se stessi e poi insistere nel fornire un'educazione etica a tutti e in particolare ai bambini,fin dalla loro tenera età.
ester93

Educazione e nuovi media: una guida per i genitori - 5 views

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    Sono perfettamente d'accordo sul fatto che oggi non è possibile, da parte dei genitori, ignorare la valenza delle nuove tecnologie per la vita ed il futuro dei loro figli. I genitori non devono né essere indifferenti alle problematiche connesse né enfatizzarle, vedendo solo rischi e pericoli. Devono invece cercare di rispondere seriamente ai perché dei comportamenti dei loro figli circa l'utilizzo di internet, telefonini ecc., ed assumersi la responsabilità di aiutarli e di guidarli nella navigazione sul mare sconfinato di questi nuovi e potenti mezzi, imparandone per primi le potenzialità ed i vantaggi, nonché scoprendone i trucchi e svantaggi. Essi devono educarsi alle nuove tecnologie, educando contemporaneamente i propri figli.
poldans

The Isis propaganda war: a hi-tech media jihad - 3 views

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    Articolo scritto da Steve Rose e pubblicato su The Guardian relativo all'utilizzo dei media da parte dell'ISIS. L'articolo spiega come i nuovi media siano diventati parte integrante degli strumenti di comunicazione e propaganda nell'ambito strategico della guerra combattuta dagli estremisti Islamici. L'utilizzo dei nuovi media ha una duplice funzione; da una parte la minaccia e l'intimidazione e dall'altra la promozione finalizzata al reclutamente al di fuori del territorio di appartenenza. L'articolo spiega inoltre, come le tecniche mediatiche siano utilizzate con maestria, nonostante le produzioni a basso costo, per tradurre il messaggio estremistico con la maggior enfasi possibile. Anche questo è il mondo dei nuovi media
rosamaria62

CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL CYBERBULLISMO - 3 views

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    La rete è un mezzo di informazione che offre molteplici opportunità, ma nello stesso tempo nasconde dei pericoli, soprattutto, per i "nativi digitali" e, al fine di prevenire tali insidie nel giorno dell' "Internet Safer Day", è stato varato il codice di autoregolamentazione per arginare il fenomeno del cyberbullismo. Nel documento vi sono una serie di proposte rivolte in primis alle famiglie che dovrebbero educare i propri figli all'uso corretto della rete e successivamente alla sicurezza dei dati online. Emerge la necessità di un'effettiva collaborazione tra aziende e personale specializzato.
rosamaria62

Apprendimento significativo mediato dalla tecnologie - 7 views

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    Il presente articolo si propone di andare ad analizzare il modello di apprendimento significativo come un percorso percorribile soprattutto nel contesto formativo e scolastico, al fine di avviare nel discente la competenza del saper costruire da se le proprie conoscenze, tale concetto è visto come un è un processo di costruzione di significato da parte del soggetto, che rielabora in maniera personale. Il soggetto è visto come soggetto attivo e propulsore del proprio apprendimento, qui viene introtto anche il concetto di cooperazione, l'insegnante, non più visto come trasmettitore di conoscenza, adesso assume un ruolo secondario, diventa un tutor (supporto) al processo di costruzione di conoscenza. Le tecnologie in questa nuova prospettiva giocano un ruolo importantissimo, la classe diventa knowledge-building community, dove i diversi membri interagiscono attivamente grazie all'utilizzo di queste e arricchiscono il loro personale bagaglio così da apprendere attraverso la ricerca.
lorenzomagri

Identità digitale e narrazione di sé nell'era del web - 3 views

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    L'articolo si basa su come vengono definite le modalità di strutturazione ed identificazione del Se a fronte di produzioni narrative di studenti universitari in una comunità virtuale. Le relazioni che si creano e successivamente l'esporre, anche se in un contesto anonimo, di proprie informazioni personali come se lo stesso contesto non possa influenzare gli stessi rapporti interpersonali. Lo sviluppo della propria identità anche in contesti virtuali, un modellarsi continuo non riferito a tratti innati del se ben definiti e stabili. Lo studio è stato effettuato sulla piattaforma Blogspy reclutando studenti universitari i quali hanno aderito su base volontaria e in forma anonima registrandosi con un nickname. Gli studenti hanno interagito tra loro, definendo la propria identità e narrandosi all'interno della comunità virtuale. Questa realtà virtuale è diventata sempre più attuale nei giovani d'oggi che sono nati già nell'era digitale. Dallo studio dei risultati dei vari test effettuati risulta che a dispetto dell'anonimato i partecipanti hanno progressivamente svelato il loro se facendo paradossalmente riconoscere, in maniera palese, la loro vera dimensione e svelando il loro percorso di crescita con riferimenti ad accadimenti reali o riferimenti ad amici o parenti. Pertanto la piattaforma anonima ed a primo impatto depersonalizzante non ha avuto l'effetto creduto ma ha lasciato spazio ai partecipanti di accrescere la conoscenza del loro se e di spaziare anche su argomenti personali quali sviluppo futuro, studio università ed ambito familiare.
mcoletta1

Social Media and Italian Universities: An Empirical Study on the Adoption and Use of Fa... - 5 views

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    Da uno studio effettuato sugli atenei italiani emerge che poco più della metà è presente su almeno un social media. Negli atenei quindi è in corso un ormai inevitabile processo di revisione del sistema di comunicazione interna ed esterna. Strumenti interattivi, blog, social media stanno diventando gli strumenti per comunicare con studenti e altre istituzioni. I siti universitari si stanno rivelando strategici nell'ambito dell'istruzione superiore al punto che il malfunzionamento del sito a volte è percepito dagli studenti come malfunzionamento della stessa università. Inizialmente i siti universitari erano strumenti di comunicazione univoca ora sono nodi di interazione che accelerano i processi di scambio e aumentano il senso di appartenenza. Gli atenei iniziano ad essere presenti anche sui social media vista l'elevata preferenza mostrata dagli studenti (l'86% li usa). L'effetto di questa presenza è stato analizzato in differenti contesti (uso come strumenti strategici, monitoraggio servizi o ascolto alle necessità degli studenti). È emerso che la maggioranza degli studenti (72.77%) richiedono alla loro università di essere su Facebook per avere veloce accesso ad informazioni aggiornate . Ancora poco è stato fatto in Italia e per misurare quanto è stato proposto un indice di performance dell'utilizzo dei social media da parte delle università facilmente applicabile a un largo numero di istituzioni. Si tratta dell' USMPI che valuta la presenza e le performance degli atenei sui social media interrelando una serie di metriche e rapportandone alcune alla dimensione dell'ateneo. I risultati mostrano che l'apertura di uno spazio ufficiale su una delle differenti piattaforme sembra essere concepita come parte di una strategia articolata piuttosto che un evento sporadico. A livello quantitativo il 67.4% delle istituzioni è presente su più di una piattaforma. Se ne viene scelta una è spesso Facebook (56.2%), fanno seguito Youtube e Twitter.
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