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Tv, proposta di legge M5s: "Stop alla pubblicità nei programma per bambini" -... - 5 views

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    Stop alla pubblicità nei programmi per bambini. E' questa la proposta di legge dei deputati M5s Roberto Fico, Dalila Nesci e Mirella Liuzzi. Il ddl composto da due articoli, che andrebbe a sostituire le parti relative nel testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, vuole vietare "a tutte le emittenti televisive, pubbliche e ... Mie considerazioni: Tutti siamo influenzabili dai media, sia adulti che bambini, ma dotarsi di un senso critico, abituarsi a riflettere e ragionare ci aiuta a difenderci dal continuo e costante bombardamento mediatico. Questo però, richiede esperienza e maturazione. I bambini sono diventati un appetibile target da parte dell'industria mediatica sulla commercializzazione di prodotti. Una volta si agiva sull'adulto per giungere anche ai bambini (mercato dei bambini ritenuto poco importante), mentre oggi si punta al bambino per raggiungere anche l'adulto. E necessario un approccio diverso a difesa dei bambini, un approccio che gli dia tempo, che gli permetta di costruirsi quelle capacità critiche e di analisi che gli consentiranno di discernere tra migliaia d'input. L'obbiettivo dei "manipolatori" (i media commerciali) e di convincerci facendo leva sulle emozioni, facendoci sentire inadeguati, inculcandoci delle insicurezze, scatenando, specie nei bambini, il tormento (nag factor) sui genitori verso acquisti, a volte anche dannosi (es. cibo spazzatura), mode e opinioni per essere parte di un gruppo, la competizione tra ragazzi per le griffe (zaini, abiti…) ne è un esempio. Credo che l'articolo vada al di là della proposta politica e punta a regolamentare un aspetto poco chiaro delle attuali regolamentazioni in merito. Ma, fatta la legge i genitori avranno la sensibilità di rispettare le fasce orarie protette?
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    Quella sulle fasce protette è una bella domanda.Più che altro...come sceglierle? Al momento anche gli orari di lavoro dei genitori sono così vari che il tempo dedicato ai figli si riduce drasticamente e ci sono genitori così stanchi che necessitano di attività passive come la televisione al rientro a casa,il che finisce inevitabilmente per trovarsi mescolato con il tempo da dedicare ai bambini.Forse sarebbe da rivedere un po' lo stile di vita attuale oppure trovare il modo di spiegare (o tentare) la pubblicità ai bambini.Non ho una risposta in merito,il tuo è veramente un bel quesito che porta a un ragionamento molto vasto comprensivo di più ambiti.
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SMART WORKING E NUOVE TECNOLOGIE COME CAMBIA IL MONDO DEL LAVORO - 6 views

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    Si parla spesso di tecnologie in grado di migliorare la vita di ogni giorno,ma in realtà quanto siamo in grado di sfruttarle al meglio?Se ci pensiamo c'è tutta una generazione che si è trovata di colpo in un mondo popolato di nuovi media senza "media education".Si tratta quindi di una generazione per la quale la qualità del lavoro veniva intesa in termini di presenzialismo in ufficio.Questa generazione ha per forza di cose tentennato nel considerare le nuove tecnologie come dei mezzi non solo di comunicazione,ma mezzi per ridurre il tempo dedicato agli spostamenti,l'inquinamento e per lavorare con maggiore concentrazione.Il lavoro "agevolato" dai nuovi media trova ancora in Italia resistenze soprattutto da parte di numerosi uffici del personale che vedono nel lavoro da casa essenzialmente la perdita del controllo diretto sul lavoratore.Invece il cosiddetto smart working potrebbe costituire la svolta per quei lavoratori che necessitano di maggiore flessibilità negli orari,che abitano distanti dal luogo di lavoro ecc. Io credo che anche il lavoro di gruppo ne gioverebbe in quanto a volte il deteriorarsi dei rapporti è dettato anche da una condivisione troppo frequente degli spazi.L'articolo che allego parla del nuovo decreto in uscita in Italia per regolamentare la nuova visione dello "smart job" che non è un lavoro da casa 7 gg su 7 ma consente di concordare con l'azienda i tempi di lavoro da casa e lavoro in ufficio quindi venendo incontro in parte al lavoratore e in parte alle aziende.
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Il gioco computerizzato per il potenziamento cognitivo e la promozione del successo sco... - 8 views

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    La tecnologia informatica è sempre più pervasiva nella vita quotidiana delle persone. Essa può essere utile per ridurre il carico cognitivo dell'individuo,anche se questo aspetto deve essere visto come due facce opposte della stessa medaglia: Vi sono aspetti negativi inquanto causa di una diminuizione dell'elaborazione cognitiva per dare senso agli eventi del mondo che ci circonda; ma anche aspetti positivi inquanto diminuisce la possibilità di sovraccarico cognitivo permettendoci di focalizzare la nostra attenzione su ciò che è veramente importante.In questo caso si può dire che avviene un potenziamento cognitivo nell'individuo. Il gioco computerizzato sembrerebbe offrire opportunità in tal senso,contribuendo a migliorare l'apprendimento ed il successo scolastico nei bambini e ragazzi. Alla base di tutto ciò deve esserci un'accurata progettazione delle attività supportate da giochi computerizzati. Devono quindi essere definiti opportuni criteri di progettazione di tali attività,sia in ambito scolastico che extrascolastico,quanto alla progettazione di giochi e software specifici.L'aspetto progettuale è pertanto basilare inquanto l'utilizzo di tecnologie nella formazione ha infatti dimostrato di avere in sè grandi potenzialità nel migliorare le capacità mnestiche,attentive ed esecutive.
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The Role of Social Media in Higher Education Marketing - 5 views

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    I media digitali hanno cambiato le strategie di Marketing che le universita' americane si sono trovate costrette ad utilizzare per raggiungere l'audience dei giovani studenti delle scuole superiori statunitensi. Ranee Smith autore del blog "Bostoninteractive", suggerisce che i responsabili dell' area marketing si trovano in difficolta' a relazionarsi con questa nuova generazione definita " Generazione Z". I fattori sono molteplici. In primo luogo, scarseggiano dati comportamentali che ci forniscano un panorma riguardo gli usi e costumi di questo particolare tipo di pubblico. In secondo luogo, dal momento che questa generazione si basa su media digitali di ultima generazione, le competenze da acquisire rispetto alle nuove tecnologie sono in continuo sviluppo e le conoscenze apprese diventano presto obsolete. L' autore individua 5 social media, che rappresentano la chiave per raggiungere questo particolare tipo di audience, composto prevalmentemente da giovani nati tra il 1990 e il 2000. Facebook: Rimane il social media piu' popolare tra i giovani di eta' compresa tra i 13 e i 17 anni Instagram: Dati dimostrano che ai giovani di oggi piaccia comunicare piu' attraverso immagini, simboli e icone che attraverso testi scritti Twtter: La ricerca mostra che la capacità di attenzione di questa nuova generazione è scesa agli otto secondi. Cio' significa che una comunicazione dosificata è la chiave per ottenere la loro attenzione. Linkedin: Sono 39 Milioni gli utenti linkedin provenienti da scuole statunitensi che usufruiscono del servizio come vetrina di ingresso al mondo del lavoro. Snapchat: Con il 71% dei suoi utenti di eta' inferiore ai25 anni, Snapchat appare lo strumento perfetto per raggiungere possibili nuovi studenti In conclusione, I media digitali hanno influito sul modo in cui le nuove generazioni comunicano e se si vuole essere efficaci nel conquistare questo tipo di pubblico, le s
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La comunicazione mediatica dell'Isis. - 8 views

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    Se ne è parlato tanto negli ultimi mesi, quindi ho ritenuto azzeccato ricercare un articolo che trattasse dell'Isis e di quella che è stata una guerra scoppiata nel più totale silenzio grazie alla comunicazione mediatica. In questo articolo viene spiegato il lato oscuro dei media e il modo in cui essi possano trasformarsi in potenti strumenti di controllo e di diffusione della paura. La strategia dell'Isis è ben pensata e furba, sorprendentemente efficace e capace di fare propaganda a più livelli. Alla base di tutto vi sono i video noti per il carattere particolarmente violento (si ricordino quelli di decapitazione o quelli dei boia bambini), pubblicati soprattutto su twitter, che hanno fatto il giro del web e del mondo a causa delle condivisioni sui social e dei telegiornali. Ciò ha portato non solo al terrore generale, ma anche e soprattutto all'arruolamento di un numero esorbitante di persone: gli emarginati della società. L'Isis si fa pubblicità attraverso la paura. Lo stato islamico produce circa 90000 tweet al giorno, si immagini quanti possano essere i retweet!
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Using a mixed-methods approach to measure impact of a school-based nutrition and media ... - 7 views

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    L'articolo è relativo ad un studio svolto in alcune scuole elementari italiane sul tema della salute legato all'alimentazione. Un progetto di grande importanza in Europa è quello di promuovere la salute, questo per prevenire in futuro problemi sia fisici, sia psichici sia anche per accrescere il benessere individuale. In particolare l'obiettivo è prevenire l'obesità, problema in crescita sia tra bambini che tra adulti. Il 23% dei bambini italiani, tra gli 8 e i 9 anni, è infatti in sovrappeso e l'11% ha il problema dell' obesità, numeri sicuramente significativi. L'Unione Europea invita gli stati membri a sensibilizzare sui rischi legati ad una cattiva alimentazione e le campagne da attuare nei vari paesi membri devono avere come target i bambini con età 0-12. In Italia è stata avviata la campagna: "Scuola e cibo, piano di educazione scolastica alimentare 2009-2015", tema che ha coinvolto tutte le discipline. Questa campagna include anche un'educazione sui Media, perché i bambini italiani, dagli 8 ai 10 anni, tendono a mangiare cibi pubblicizzati in televisione, generalmente molto ricchi di calorie. Studi internazionali mostrano che gli interventi per aumentare il consumo di frutta e verdura sono più efficaci se vengono discussi durante le lezioni scolastiche, se sono coinvolti anche i genitori, se includono la possibilità "dell' assaggio" e se sono trasmessi tramite i media. Uno studio in particolare, della durata di 10 settimane, dove sono state coinvolte le classi quinte di quattro diverse scuole elementari in Veneto, ha avuto l'obiettivo di promuovere un maggiore consumo di frutta e verdura come strumento di prevenzione all'obesità. Tre gli obiettivi principali: promozione della salute, con attività interattiva; educazione sui media per analizzare in modo critico le varie pubblicità sui cibi; infine una campagna di promozione sulla salute con l'utilizzo dei Media.
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MOBILE PHONES AT SCHOOL: BAD STUDENT BEHAVIOUR OR AN INNOVATIVE RESOURCE? - 6 views

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    L'articolo ha l'obiettivo di rendere gli adulti consapevoli degli usi educativi e didattici delle tecnologie mobili. Esso si inserisce nel dibattito sul ruolo dei telefoni cellulari nelle scuole italiane. La prima parte è relativa al quadro giuridico di regolamentazione dell'uso dei telefoni cellulari nelle scuole italiane; la seconda parte presenta i risultati di una ricerca qualitativa effettuata in cinque scuole secondarie piemontesi.Questo studio, ha implicato sia sessioni di osservazione naturale sia interviste . In particolare, l'analisi dei risultati ha rilevato differenze sostanziali nell'uso didattico dei telefoni cellulari all'interno degli istituti scolastici. Vi sono scuole tecnologicamente avanzate e scuole tradizionali.Nel primo caso, i telefoni cellulari risultano essere uno strumento integrato nell'insegnamento,mentre nel secondo esso viene visto come uno strumento da "evitare". Questi atteggiamenti contrastanti verso i telefoni cellulari sembrano essere legati a fattori economici, geografici e tecnologici.Questa ricerca è sperimentale ed è ancora ad uno stadio iniziale, essa dovrebbe essere integrata con altre ricerche future. Lo studio ha mostrato che vi è necessità di promuovere una cultura di educazione ai media nelle scuole perché l'uso del telefonino si è rivelato strumento didattico efficace, ben accetto dai ragazzi e di rapido e immediato utilizzo. Attenzione! Per potere accedere all'intero contenuto dell'articolo occorre solamente registrarsi al sito: Centro Studi Erickson.
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360 Terabyte in un cristallo eterno e grosso come un'unghia - 10 views

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    "I ricercatori del dipartimento di Optoelettronica dell'Universita di Southampton in Inghilterra hanno appena raggiunto un importante traguardo in materia di archiviazione dei dati sviluppando una rivoluzionaria tecnologia in grado di sopravvivere per miliardi di anni, probabilmente molto di più della razza umana." Sembra che il bisogno di lasciare memoria di sé influenza sempre più le ricerche scientifiche del nuovo millennio, la sfida che l'uomo porge al naturale deterioramento della vita è sempre sorprendente e rivoluzionario. La memoria resta il potere maggiore dell'intelligenza umana, delle culture e dell'orgoglio scientifico.
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La comunicazione pubblica tra globalizzazione e nuovi media - 4 views

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    'Questo volume tenta di collocare la comunicazione pubblica nell'ambito dell'analisi sociologica; di delineare i contorni di una sociologia della comunicazione pubblica e, proprio per questo, di mettere in collegamento i temi della comunicazione "di pubblico interesse" con concetti e categorie che appartengono alla storia del pensiero sociologico.' Come sempre 'la storia insegna' e riflettere sull'evoluzione della comunicazione pubblica ci permette di capire come e perché l'uomo ha sentito il bisogno di estendere le proprie idee, condividerle e renderle attive e utili per scopi non solo personali ma collettivi. ogni periodo storico ha lasciato segni caratteristici dei movimenti sociali e culturali, le influenze nascono sopratutto dal contesto politico e governativo, filosofico e sempre funzionale alle circostanze e le esigenze del momento. Il testo è particolarmente appassionante e articolato, le sfumature della COMUNICAZIONE DI MASSA vanno dall'introduzione di logiche mercantili a quelle pubblicitarie e commerciali, l'industria del capitalismo fa da capolino ma in uno scenario prevalentemente negativo appaiono spesso spiragli di fiducia e speranza. Le soluzioni a controbilanciare i 'contro' dei mass media appaiono negli spazi non fisici come quelli multimediali e interattivi, pensiamo a internet ad esempio, spazi aperti e inclusivi per molte categorie sociali, questi strumenti oggi permettono un'informazione libera e una sorta di partecipazione attiva del cittadino, a livello di scelte individuali e collettive. Il tracciamento e il monitoraggio dei dati personali inseriti in rete permette un miglior controllo da parte delle figure poste alla salvaguardia e il rispetto della persona. Gli argomenti scaturiscono molte riflessioni come il tema della traduzione e negoziazione dei valori culturali delle diverse etnie nel complesso movimento di GLOBALIZZAZIONE.
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Democrazia malata, parla Bauman - 6 views

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    Per chi è interessato, qui di seguito l'intervista che ho fatto a Zygmunt Bauman al Future Forum organizzato dalla Camera di Commercio di Udine. ___ Zygmunt Bauman, il grande sociologo teorico della "società liquida", di recente ha riservato molte riflessioni a Internet, in particolare ai social media accusati di creare l'illusione di una rete affettiva in realtà inesistente.
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Luci e ombre di Google - 3 views

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    Un'analisi seria e approfondita sull'universo di Google e sull'industria dei metadati. Libro scaricabile: http://www.ippolita.net/sites/default/files/luci_e_ombre_di_google_it.pdf Google si è affermato negli ultimi anni come uno dei principali punti di accesso a Internet. Ci siamo adattati progressivamente alla sua interfaccia sobria e rassicurante, alle inserzioni pubblicitarie defilate ma onnipresenti; abbiamo adottato i suoi servizi e l'abitudine al suo utilizzo si è trasformata ormai in comportamento: "Se non lo sai, chiedilo a Google". Google ha saputo sfruttare magistralmente il nostro bisogno di semplicità. Eppure ci troviamo di fronte a un colosso, un sistema incredibilmente pervasivo di gestione delle conoscenze composto da strategie di marketing aggressivo e oculata gestione della propria immagine, propagazione di interfacce altamente configurabili e tuttavia implacabilmente riconoscibili, cooptazione di metodologie di sviluppo del Free Software, utilizzo di futuribili sistemi di raccolta e stoccaggio dati. Il campo bianco di Google in cui inseriamo le parole chiave per le nostre ricerche è una porta stretta, un filtro niente affatto trasparente che controlla e indirizza l'accesso alle informazioni. In quanto mediatore informazionale Google si fa strumento di gestione del sapere e si trova quindi in grado di esercitare un potere enorme. Cosa si nasconde dietro il motore di ricerca più consultato al mondo? Quello che da molti era stato definito e osannato come il miglior strumento per districarsi tra le maglie di Internet, pare celare molti segreti ai suoi utenti. Si va dalla scansione delle e-mail del servizio Gmail alla indicizzazione proposta da Google che sembra in realtà non dare tutte le risposte richieste dall'utente, fino a ipotesi di violazione della privacy collettiva.
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Nuovi media e vecchi pregiudizi - 4 views

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    Quante volte ci sentiamo sconfortati dallo sguardo verso il cielo mentre raccontiamo che la nostra università è online?Oppure quante volte persone anziane e non ci mettono in guardia da improbabili conseguenze dell'uso delle tecnologie?Oppure al contrario quanti effetti benefici attribuiamo in termini di relazioni sociali all'avvento dei social network quasi che avessimo di colpo raddoppiato le nostre interazioni?Ecco un articolo tratto dal giornale universitario della facoltà di psicologia di Padova al fine di tentare di giungere ad un punto sulla situazione per riconsiderare i nuovi media e rivedere un po' quelli che sono rimasti i pregiudizi ad essi legati.L'articolo risale al 2013 con riferimenti sia a studiosi della materia che ad opinioni giornalistiche espresse sul New York times.Buona lettura a tutti.
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Cyber-sorveglianza e tutela della privacy dopo l'11 Settembre 2001 - 4 views

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    Già un anno dopo l'attentato dell'11 Settembre 2001, l'associazione Reporters sans frontiéres denunciava i cambiamenti in atto in ambito di sorveglianza e libertà individuali, descrivendo come, sotto l'egida della guerra al terrorismo, i controlli su Internet e altri mezzi di comunicazione elettronica fossero aumentati in maniera esponenziale. Alcune delle democrazie occidentali sono state descritte, dall'associazione, come "predatori di libertà digitali". Nel rapporto, diffuso nella sede dell'associazione a Parigi, si legge tra l'altro: "Ad un anno dai tragici eventi di New York e Washington, Internet può essere inclusa nell'elenco dei "danni collaterali". Le cyber-libertà sono state minacciate e le fondamentali libertà digitali amputate." Negli Stati Uniti, non era ancora trascorso un mese dal crollo delle torri gemelle, che già il Congresso aveva approvato, senza alcuna opposizione, il cosiddetto USA Patriot Act, una sommatoria di provvedimenti tesi ad aumentare i poteri di polizia in ogni campo, particolarmente in quello del controllo sulle comunicazioni. O, più esattamente, volendo ripetere le parole pronunciate dal presidente George W. Bush nel firmare la legge, una sommatoria di provvedimenti tesi a "porre i sistemi di sicurezza nazionale all'altezza della sfida generata dalla proliferazione delle tecnologie di comunicazione, leggi nate nell'epoca dei rotary telephones". Sul piano tecnologico, poi, l'amministrazione americana è stata rapidissima nel presentare un progetto molto dettagliato e già completo, denominato Total Information Awareness (TIA), ma subito ribattezzato dall'Electronic Privacy Information Center (EPIC) "Terrorism Information Awareness", e per fortuna rimasto solo un progetto.
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Mobile and Interactive Media Use by Young Children: The Good, the Bad, and the Unknown - 3 views

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    L'uso degli schermi interattivi come smartphone e tablet è in rapido aumento tra i bambini. Le raccomandazioni per l'uso di tali dispositivi da parte di neonati, bambini piccoli e bambini in età prescolare sono particolarmente cruciali per gli esiti che il tempo trascorso davanti agli schermi può avere sullo sviluppo. Lo scopo di questo articolo è di rivedere la letteratura esistente, discutere le direzioni future di ricerca e proporre linee guida preliminari per le famiglie. Tra le altre cose, quello che ho notato di particolarmente interessante in questo articolo è che la capacità degli schermi di "distrarre" e di "divertire" i bambini, catturandone completamente l'attenzione, ha conseguenze positive in certi contesti, ma potenzialmente dannosi in altri.
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For The Children's Sake, Put Down That Smartphone - 2 views

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    Sono più importanti i propri figli o il proprio smartphone? Non sono soltanto i bambini a passare troppo tempo davanti agli schermi: i genitori, in primis, sono spesso colpevoli di trascorrere troppo tempo a controllare i loro smartphone e le loro e-mail, con conseguenze preoccupanti sullo sviluppo dei figli. Nell'articolo viene riportato uno studio condotto dai ricercatori del Boston Medical Center, secondo cui 40 genitori su 55, al ristorante con la propria famiglia, trascorrono il loro tempo incollati al cellulare, mostrandosi perfino irritati all'insistenza dei propri figli intenti a catturare la loro attenzione. In questo tipo di circostanza, i genitori stanno comunicando ai loro bambini che sono meno importanti di quello che sta succedendo sul loro smartphone.
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Parents, put down the cellphones - 2 views

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    Cosa significa essere genitori nell'era della iperconnessione? I bambini sono sempre più soli e incompresi, come affermato da una pediatra americana, Jane Scott, che ha lanciato sul Washington Post una precisa richiesta di aiuto per tutti i bambini, invitando i genitori a staccarsi dal loro smartphone. Secondo Scott, i genitori di oggi sono sì più informati di quelli del passato, ma per niente attenti ad ascoltare i propri figli. Sono troppo impegnati a restare "connessi", a leggere Facebook, Whatsup o altri social, da aver tempo per ascoltare e comprendere davvero i figli.
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Museo di Crema e del Cremasco. Dai giochi multimediali alle piroghe monossili: alla sco... - 5 views

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    Descrizione della sezione di archeologia fluviale del Museo di Crema, che ospita quattro delle tredici piroghe trovate nei fiumi Adda, Oglio e Po risalenti fino al III secolo d.c. Nel museo si trova un percorso multimediale, rivolto specificamente ai bambini ma che, sono certa, affascina molto anche gli adulti. In questo gioco i bambini, in veste di esploratori, realizzano virtualmente, secondo le antiche tecniche, la loro imbarcazione e a bordo della stessa si avventurano poi alla scoperta del mondo circostante. Questo è uno degli strumenti che, a mio parere, potrebbe rendere nuovo e più interessante un percorso museale. In verità oggi proprio le nuove tecnologie ci permettono di vedere i maggiori capolavori, anche collocati in siti particolarmente lontani, come se fossimo in presenza, quindi si perde la curiosità della visita all'esposizione tradizionale. Se a questo si affiancassero vere esperienze (del periodo storico, delle vicissitudini delle opere, delle tecniche utilizzate ecc.ecc.) sono convinta che le sale dei Musei sarebbero più frequentate al di là degli eventi mediatici che sfruttano la presenza di qualche opera famosa come specchietto.
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Il Museo Digitale: il parere di un esperto, Massimo Negri - 3 views

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    Massimo Negri, Direttore dell'European Museum Academy Foundation, dà una propria personale valutazione sull'introduzione della multimedialità nel museo. L'articolo è piuttosto datato (2009) e lo si comprende dai "device" citati. Oggi la situazione è poco cambiata. La "Multimedialità museale" resta limitata a pochi (anche se lodevoli) ambiti: 1) l'accessibilità delle esposizioni ai disabili 2) il "refreshing" dei pannelli informativi, con l'introduzione di qualche timido tentativo interattivo. La sola area in cui si è veramente avuto uno sviluppo riguarda la didattica rivolta ai bambini (vedasi ulteriore contributo "Museo di Crema") che spesso è l'unica proposta multimediale realmente esperenziale. Quasi come se "entrare nell'arte" fosse un gioco da bambini e non una possibilità di comprendere meglio la nostra storia, la nostra cultura e, perchè no, noi stessi.
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MuD Museo Digitale - 5 views

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    MuD Museo Digitale è un progetto recentissimo nato dalla collaborazione tra la Direzione generale Musei del MiBACT e la Ales Spa - Società in house dei Beni Culturali. Lo scopo è quello di rendere maggiormente fruibili i contenuti dei musei e, soprattutto, di divulgare attraverso le nuove tecnologie digitali tutte le forme di produzione artistica.
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INFORMAZIONE O PROPAGANDA? - 5 views

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    L'articolo fornisce strumenti fondamentali per riconoscere nei discorsi le forme di persuasione utilizzate dagli oratori/persuasori. Questa conoscenza favorisce lo sviluppo del pensiero critico che ci permette di difenderci, individuando le affermazioni distorte ed evitando la manipolazione mediale. In particolare l'autore descrive in una griglia i criteri e le domande guida da utilizzare per valutare l'affidabilità delle informazioni presenti nel WEB. Saper controllare l'affidabilità dell'informazione mediatica è una "competenza chiave" irrinunciabile per tutti coloro che vogliano essere cittadini consapevoli e attivi.
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