Skip to main content

Home/ ltis13/ Group items tagged e-learning

Rss Feed Group items tagged

Daniele Guerrieri

Ausili didatici o feticismo consumista? | Blog del Comitato per la Scuola Pubblica - Va... - 6 views

  •  
    Perché in tempi di magra, dopo aver perso 8 (quasi 9) miliardi di euro, la scuola, secondo una tendenza in corso, dovrebbe fornire ad ogni alunno il tablet della marca più costosa che c'è? Daccordo: funziona meglio degli altri (anche se questo lo dovrebbe decidere una gara d'appalto), ma sono i tablet la cosa di cui oggi ha più bisogno la scuola in Italia?
  • ...10 more comments...
  •  
    Pur essendo un'utente dell'iPad, concordo sul fatto che un laboratorio di pittura, il sostegno agli alunni in difficoltà, e tutte le cose di cui parli siano di gran lunga più importanti. Sull'eliminazione dell'insegnamento della storia dell'arte al biennio del liceo classico e nel percorso moda degli istituti professionali (dove si è passati da 4 ore settimanali di arte e storia del costume nel triennio a ZERO ore nella scuola post-riforma Gelmini) stendiamo un velo pietoso. Se non si parte dal bello,da dove si dovrebbe partire? Detto questo, in Svezia hanno tutto (la pittura e la musica, ma anche i tablet di ultima generazione), perché investono nella scuola e sui giovani. Da noi i soldi servono a pagare le pensioni d'oro e mille altre cose inutili che arricchiscono la casta, impoverendo la scuola e la cultura... Bisognerebbe fare la rivoluzione, ma il popolo italiano non è mai stato rivoluzinario, al contrario dei francesi, e anzi è tendelzialmente di destra, conservatore...
  •  
    Rimane il fatto che i tagli operati contro la scuola in Italia pesano come macigni, per questo non mi sembra il caso di entusiasmarsi per dei costosi contentini.
  •  
    @ Daniele, Mi sono permessa di aggiungere "sostegno" ai tag del tuo segnalibro, perché - egoisticamente e concretamente - mi serve, anche se concettualmente, il tuo testo include l'aspetto sostegno nella didattica. Mi serve quando Andreas ha annunciato in http://iamarf.org/2013/05/09/lo-strano-modo-ltis13-di-trovarci/ che la seconda parte di #ltis13 sarebbe dedicata a trovarci per collaborazioni basate su interessi/problematiche comuni, citava proprio un commento che diceva "Io sono dalle parti di Novara, mi occupo - sono un'insegnante di sostegno, ho bisogno, vorrei trovare, parlare con altri che hanno bisogno di sostegno." E nei tanti contributi dei partecipanti a #ltis13, sono emerse più volte le problematiche create dalle direttive calate da sopra in combinazioni con tagli alle risorse: problematiche generali, ma particolarmente acute per quanto riguarda l'inclusione di tutti (anzi, mo' ti aggiungo anche il tag inclusione, mi sa). Per citarne uno che ricordo adesso: http://appinclusion.blogspot.ch/2013/04/non-solo-app.html di Maria Grazia Fiore e Elisabetta Brancaccio. L'angolazione è diversa della tua, perché loro non rifiutano i tablet a scuola. Però insistono sulla necessità di adottare e utilizzare sia i tablet sia le loro applicazioni in modo inclusivo - e nel determinarlo sono essenziali gli insegnanti di sostegno. @Luisella: sono importantissime le tue osservazioni sulle applicazioni web che dovrebbero funzionare con qualsiasi browser, ma che invece non funzionano con iPad. E d'altronde ci sono anche limitazioni del genere per i tablet android.
  •  
    sì, infatti. Come scrivevo qui, il tablet è un ottimo strumento da utilizzare nel sostegno, ma non solo. Per tutti gli studenti rappresenta un ottimo ausilio per l'apprendimento e una finestra sul mondo. Certo è che, in una scuola depauperata in mille modi (come ricordava Daniele) fa rabbia vedere come l'ex ministro Profumo parlasse sono ed esclusivamente di "dare un iPad a ogni studente" come se con quello si potessero risolvere tutti i mali della scuola italiana, quando invece bisognerebbe iniziare dall'investire nelle risorse umane. Come ricorda Claude, in questo MOOC ho iniziato anche a scoprire i limiti del tablet (PiratePad e Google Translator Kit non funzionano). E comunque, qualsiasi strumento digitale, se viene introdotto senza un rinnovamento nella didattica (e nella mente degli insegnanti), serve a ben poco. Come si sottolinea da più parti, la LIM nella maggior parte dei casi non ha fatto altro che perpetuare la didattica trasmissiva e tradizionale della lezione frontale (si usa per far vedere film, video, immagini, per scriverci, ed è ovviamente molto più comoda e più motivante di una lavagna di ardesia, su cui molte di queste cose non si possono fare, però se si usa solo per questo, la didattica rimane teacher-centred e non student-centred, come è invece in questo MOOC). Comunque concordo con te Daniele, non sai che rabbia mi prende quando dal Ministero arrivano frasi tipo "daremo un tablet a ogni studente" in concomitanza con tagli di ogni tipo su organici, stipendi, FIS...
  •  
    @Claude: Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento. Per i ragazzi che ne hanno un bisogno particolare è un'altra cosa... del resto, già da anni viene dato loro un portatile magari pagato con donazioni o risorse locali. Comunque, per gli alunni che non hanno ancora raggiunto un sufficiente grado di autonomia, spesso, il computer serve solo per "tenerli a balia": l'insegnante di sostegno è insostituibile.
  •  
    Sono d'accordo con te, Luisella: se non rinnoviamo le nostre menti e il nostro modo di fare didattica, i nuovi strumenti servono proprio a poco! L'uso critico e creativo degli stessi sarà significativo.
  •  
    Io credo fortemente nel rinnovamento della didattica e credo che esso possa passare ANCHE sebbene non solo dall'introduzione di nuovi strumenti . La sfida non è insegnare la teconologia ma CON la tecnologia perchè essa mi offre potenti mezzi e mi avvicina ai miei studenti che come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti hanno e avranno sempre di più categorie di pensiero e modi di apprendere che non sono più quelli che noi abbiamo usato. La scuola non può più essere quella nostra e dei nostri genitori. Non in quello che viene insegnato, o forse anche in quello, ma in COME viene insegnato. Dunque non vedo il problema . Ho speso molte nergie per trovare quest'anno il finanziamento per i miei Ipad l'anno prossimo. E ne sono fiera. Non trovo ci sia nulla di male nè di "peloso". Chiunque mi offra la possibilità di lavorare meglio a scuola è il benvenuto. Credo sia un po' semplicistico archiviare tutto come se chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista fosse un nemico della scuola pubblica. Credo che sia una falsa idea di democrazia quella della scuola di tutti , intendendo,per tutti la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo. Occorre avere il coraggio di dire che le risorse vanno impegnate dove c'è chi le sa far fruttare e chi si impegna in un progetto sensato e significativo. Non tutti i docenti hanno volgia di impegnarsi in un progetto o in una sperimentazione. Non c'è nulla di male a riconoscerlo.Chi non se la sente ha i suoi motivi. E se anche le risorse vengono,come nel nostro caso, da privati, ben vengano. E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione. Lamentarsi e basta non serve. Attendere sempre che lo stato faccia mentre io sto lì fermo ad aspettare mi pare o
  •  
    Concordo Sabina, infatti anche io mi sono data da fare per avviare una sperimentazione con iPad nel settembre scorso, in una classe prima, con l'aiuto di colleghe e della dirigente. Concordo anche sul fatto che lamentarsi e basta non serve, e anche sul fatto che il FIS non debba essere distribuito a pioggia. Sappiamo tutti che alcuni insegnanti fanno il minimo indispensabile, non sono disponibili a rinnovarsi ecc. Però non sono d'accordo quando dici: "E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione." Gli ultimi ministri che abbiamo avuto hanno portato avanti forti campagne denigratorie nei confronti di noi docenti, proprio perché i docenti perdessero quel poco di credito sociale che era loro rimasto. E lo hanno fatto scientemente, non a caso. Ben diversa la politica in altri paesi, Finlandia ma non solo (pensiamo al video australiano che anch'io ho postato nel mio blog riprendendolo da Giorgio). Quando ho partecipato ai workshop sul cooperative learning con Cathy e Norm Green, anni fa, prima che Norm ci lasciasse, una delle prime cose che Norm ci ha detto, è che la differenza sulla qualità dell'insegnamento lo fa proprio lo stato, investendo e credendo nelle risorse umane. I paesi in cui l'istruzione funziona bene sono quelli in cui la professione docente è una professione ambita, in cui i docenti sono ben pagati e in cui si offrono opportunità di formazione e aggiornamento di qualità. Quindi, ok fare uno sforzo noi docenti (e qui ce ne sono tanti che lo stanno facendo), però non contro i mulini a vento. A me un ministro che blocca i contratti o che dice che con gli insegnanti va usato "il bastone e la carota" fa solam
  •  
    @sabinaminuto: (ho incollato quanto detto in un precedente commento) "Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento.". Inoltre: non pensavo che tu intendessi "insegnare la teconologia (...anziché) CON la tecnologia"; non ho mai creduto, neanche da ragazzo, nella scuola, implicitamente fascista, che ho avuto e tanto meno in quella, palesemente fascista, dei nostri genitori; credo anch'io che il come sia importante ma, come dice Luisella in un commento precedente, l'insegnamento può rimanere frontale e unidirezionale anche con i mezzi digitali: il come ce lo mette l'insegnante (e i ragazzi); non ho mai pensato che "chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista (?) (..sia) un nemico della scuola pubblica"; sono convinto che gli esempi che ho usato di quanto abbiamo perduto con i tagli non significhino "la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo" e, tra l'altro, alcuni "ci spendevano molte energie; io ho sempre combattuto per i progetti in cui credevo, fino a quando ne ho avuto la possibilità, e ho sempre creduto nell'innovazione, anche se non sono un insegnante "prevalente". Per ora chiudo qui.
  •  
    @Luisella concordo sui ministri e tutto il resto: (beata te che hai partecipato a tale aggiornamento!) Ma continuo a pensare che la forza di un'idea e di un modo di approcciare la cultura e la scuola debba venire anche e sempre di più da noi. Sono così stufa di dover sopperire nella mia scuola come responsabile di plesso ai "danni" fatti da colleghi annoiati, demotivati, inadatti, perennemente ancorati alla frase" e a me chi paga queste ore?" che non riesco più a credere che sia solo colpa del ministero , del ministro di turno o di chi altro: Mi guardo intorno e penso che in parte quello che è diventata la scuola italiana è anche frutto della mancanza di rigore, onestà intelettuale, credibilità di molti colleghi per anni e anni. scusa lo sfogo, ma è proprio così. @Daniele volevo dire esattamente quello che hai detto tu: l'insegnamento può rimanere frontale è vero anche con l'Ipad , ma certo lo strumento tecnologico è così potente e apre così tanta strade da sperimentare che ridurlo a feticcio consumista mi è sembrato davvero ingeneroso. Mi ha dato fastidio l'archiviare il tutto come se fossimo schiavi di apple o che so io. Non sono così ingenua da pensare che il miracoloso Ipad sia la panacea per le magagne della scuola. Comunque proverò e ti saprò dire. Per ora ho provato la flipped classroom con i video dell'app educreation, per fare solo un esempio, e sono davvero soddisfatta. Proprio tu , insegnante "non prevalente" come ti definisci sicuramente avresti di che sperimentare.Provare per credere. Con stima Alla prossima ;)
  •  
    allora siamo tutti d'accordo... ;-)
  •  
    Anche per me siamo tutti daccordo. Sia sugli insegnanti demotivati che sul provare comunque cose nuove.
Lucia Bartolotti

Edmodo | Where Learning Happens | Sign up, Sign In - 5 views

  •  
    Edmodo non è EdMondo. Si tratta di una piattaforma digitale per gruppi di educatori e di studenti. Purtroppo non esiste una versione in italiano, ma è popolarissima negli Stati Uniti e nei paesi di lingua spagnola. Disponibile anche in francese e tedesco.  Consiglio di iscriversi come "teacher" ma prima di tutto di esplorare qualche tutorial in YouTube.
  • ...7 more comments...
  •  
    Avevo provato ad "esplorare" la risorsa e la avevo trovata fantastica. Ho poi scelto di NON proporla ai ragazzi (io insegno nella scuola media) a causa dei vari casi di cyberbullismo che saremmo poi stati chiamati a fronteggiare. Mi farebbe piacere però sapere se qualcuno ha avuto più coraggio di me e la sta usando con i ragazzi.
  •  
    Io non ho sperimentato Edmodo. L'ho scartata prprio perchè in inglese e per i miei studenti di prima media di difficili approccio. Però ho sperimentato e lavoro su Dokeos che è anche in Italiano. Giudizio: gli studenti contentissimi tanto che mi hanno chiesto se posso tenere il blog aperto per le vacanze estive. Genitori contenti nella maggioranza; alcuni (uno) perplesso per la paura di iscriversi con E-mail che a suo dire espone a rischi i ragazzi, anche se per me il rischio è talmente risicato di fronte all'enormità dei vantaggi che non ne parlerei nemmeno. Anche da noi abbiamo avuto problemi con il cyberbullismo e facebook ma credo siano due mondi completamente diversi e prima i ragazzi capiscono l'uso intelligente della tecnologia (eventualmente anche di facebook perchè no?) meglio è. I buoi ormai sono usciti dal recinto e chiudere il cancello adesso è troppo tardi. Meglio farli pascolare nei prati verdi delle infinite opportunità della rete con la supervisione di qualche avveduto cowboy (noi). pensa che sul blog di piattaforma inerente la poesia abbiamo a lungo dialogato su Wisława Szymborska ancora non ci credo! Ed uno si è perfino letto tutta la raccolta di poesie.Potenza del comunicare con i loro mezzi!
  •  
    Io non uso Edmodo ma Dokeos perchè in Italiano: E' stato un successo specie per il blog e la wiki che abbiamo creato tanto che gli alunni mi hanno chiesto di continuare anche durante l'estate. Cyberbullismo pure da noi ma credo che social network e piattaforme di e-learning siano cose assolutamente diverse.
  •  
    Nella scuola media di Celle Ligure quest'anno tutte le classi hanno avuto accesso ad EDModo e quasi tutti gli insegnanti vi partecipano. Siamo tutti soddisfatti compreso i genitori. Il problema dell'Inglese non esiste perchè il nostro spazio è riservato solo a noi e li parliamo come vogliamo: comunque le insegnanti di lingua comunicano in lingua e gli alunni rispondono in lingua. Su EDMondo per ora siamo entrate due insegnanti e dodici alunni di seconda: è entusiasmante! Ognuno ha il suo avatar e si possono incontrare docenti ed alunni da tutte le parti d'Italia e d'Europa. Il prossimo anno estenderemo l'esperienza.
  •  
    Ho scritto un post per spiegare meglio cosa si può fare con Edmodo. Pubblicato ora in Amentia Verna
  •  
    Grazie Lucia, molto interessante. Mi sembra più flessibile della piattaforma che usiamo nel nostro istituto, Claroline, proprio perché prevede l'iscrizione a gruppi di interesse e la creazione di gruppi variegati. Aspetterò di vedere cosa offre il registro elettronico, però questa soluzione mi sembra da provare. I materiali che carichi vanno sul cloud? Perché uno dei vantaggi di Claroline è che lo puoi installare su un tuo server e quindi non rischi che da un giorno all'altro ti venga cancellato tutto.
  •  
    @ Angela: credo che tu stia parlando di EdMondo, con la N. Che è un'altra cosa. @ Luisella: sì, sul cloud, da dove resta accessibile a tutti e ovunque, e da dove è improbabile che venga cancellato. Il server locale è più vulnerabile agli incidenti, secondo me. I servizi online invece possono "imballarsi" a causa del sovraffollamento, come abbiamo tutti sperimentato con i siti ministeriali, o con il sito dell'AIE, nel periodo delle adozioni dei testi scolastici.
  •  
    @Lucia: Nel mio commento parlo di tutte e due . Confermo il tuo giudizio positivo sulla piattaforma Edmodo, ma aggiungo di star sperimentando anche EdMondo, per ribadire due nuove tecniche di insegnamento molto apprezzate delle nuove generazioni che meritano di essere sperimentate per capire come utilizzarle affiancandole alla didattica tradizionale.
fabrizio bartoli

#rss, #feed, #xml, #opml, #numeri … ... lms, spreadsheet e database - 2 views

proposito, ancora, di #rss, #feed, #xml, #opml, #numeri … ... lms, spreadsheet e database. Mi costringo a indulgere per pohe righe in ciò che in genere detesto fare e incontrare (se si tratta di p...

feed rss lms database

started by fabrizio bartoli on 05 Jun 13 no follow-up yet
Claude Almansi

IUL - L'Università online per la scuola che cambia - cMOOC #LTIS13 - 0 views

  •  
    "Il cMOOC della IUL, a.a. 2012-2013 LABORATORIO DI TECNOLOGIE INTERNET PER LA SCUOLA #LTIS13 Curato da Andreas Robert Formiconi connectivist: studente al centro, apprendimento cooperativo Massive: senza limiti di iscrizioni Open: liberamente e gratuitamente fruibile Online: accessibile da qualsiasi browser Course: un insegnamento universitario Inizio: 3 aprile 2013 Durata: 10 settimane Modalità di fruizione: chiunque può partecipare liberamente e gratuitamente, per iscriversi occorre semplicemente spedire un'email a cmooc@iuline.it specificando nome, cognome e città di provenienza i partecipanti che alla fine del corso abbiano preso parte attivamente e con successo a tutte le attività proposte, potranno ricevere 6 CFU mediante un iscrizione post hoc al costo di 150 € i suddetti crediti potranno essere validi per l'insegnamento di "Laboratorio Informatico" per tutti coloro che si dovessero successivamente iscrivere al Corso di Laurea "Metodi e Tecniche delle Interazioni Educative" presso la IUL, ivi compresi eventuali studenti dell'ultimo anno di scuola superiore i CFU acquisiti potranno altresì essere riconosciuti, in totalità o in parte, nel Master di I livello "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning", promosso da UNIFI e in master e corsi di perfezionamento affini, promossi dalla IUL. Obiettivi del corso Imparare ad abitare nel cyberspazio Imparare a imparare e a insegnare nel cyberspazio Imparare a creare comunità di apprendimento e aggiornamento professionale Annullare il gap tecnologico fra vecchie e nuove generazioni Orientare gli studenti dell'ultimo anno di scuola superiore interessati al proseguimento degli studi nell'area delle Scienze della Formazione "
fabrizio bartoli

Scratch - For Educators - 3 views

  •  
    Crea storie, giochi e animazioni Condividili con tutti, For Educators Scratch is designed with learning and education in mind. A wide variety of educators have been supporting Scratch creators since 2007, in both formal and informal learning environments - K-12 classroom teachers, educational and computer science researchers, librarians, museum educators, and parents. Cos'è ScratchEd? Partito nel Luglio 2009, ScratchEd è una comunità online dove coloro che insegnano Scratch possono condividere storie, scambiare risorse, fare domande e trovare altre persone con i loro stessi interessi. Dalla data di lancio, più di 7500 educatori provenienti da tutto il mondo si sono uniti alla comunità, condividendo centinaia di risorse e dando inizio a migliaia di discussioni. Unisciti gratuitamente alla comunità di ScratchEd sul sito scratch-ed.org. Come posso imparare di più sui modi in cui gli educatori usano Scratch - e come posso usarlo? Non sei sicuro di cosa è possibile fare con Scratch? Leggi una storia su come gli educatori hanno inserito attività basate su Scratch in moltissimi ambienti diversi. O esplora le risorse suddivise per età, discipline e ambienti. Guarda webinars e rivedi documenti come la guida al curriculum Scratch. Oltre ad esplorare la comunità online di ScratchEd e le sue risorse, puoi discutere con il Team di ScratchEd e con gli altri educatori di Scratch anche grazie a Twitter, Facebook, Edmodo, a incontri settimanali e alla nostra newsletter trimestrale.
Lucia Bartolotti

Bignami del Cooperative Learning - 12 views

  •  
    Questo studio sul Cooperative Learning analizza con grande attenzione l'interazione dei componenti del gruppo e propone suggerimenti molto pratici per migliorare le competenze sociali e facilitare così il successo.
  • ...2 more comments...
  •  
    Il Bignami che ci hai proposto è veramente utile per sviluppare questa metodologia verso la quale è indispensabile dirigersi nei nostri percorsi formativi, viste le diffcoltà relazionali che vivono gli studenti tra pari e con l'adulto. Molto spesso sento dire da colleghi: no il lavoro di gruppo no, la mia è una classe troppo difficile, sorgerebbero subito dei contrasti e non si concluderebbe nulla. Forse spaventa la sfida eductiva? Lucia come posso visitare il tuo blog non riesco a trovarlo...grazie Maeroby alias Robertalinf12
  •  
    Lo trovi qui.
  •  
    grazie, molto interessante. è un documento protetto da copyright o si può diffondere liberamente (blog, sito etc.)? mi interesso molto anche di 'cooperative teaching' per così dire, che è secondo me il punto dolente, in realtà, della nostra scuola, ancor più dell'apprendimento cooperativo, e SEL Social Emotional Learning che mi piace molto come approccio didattico e sopratutto gestionale
  •  
    Non so se si tratti di un documento "libero": l'ho trovato per caso, come spesso succede. D'accordo sul "punto dolente della nostra scuola". Un Consiglio di Classe collaborativo fa veramente tutta la differenza fra una classe e l'altra. Bene la cooperazione in rete, ma si deve tradurre in pratica in classe. Personalmente non uso il cooperative learning, perché nella sua procedura classica richiede tempi distesi - un lusso di cui la riforma Gelmini mi ha privata. Meglio le Webquest, che richiedono ricerche fattibili anche da casa. Questo "Bignami", tuttavia, contiene molte osservazioni interessanti sulle dinamiche di gruppo e su come stimolare e guidare le abilità sociali. Prezioso!
Claude Almansi

Domande frequenti per il Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola #lt... - 0 views

  •  
    "Come ci si iscrive? Basta inviare un'email all'indirizzo cmooc@iuline.it specificando Nome, Cognome, Città Ho inviato l'email, ora cosa devo fare? Niente. Da qui al 3 di aprile gli iscritti potranno ricevere delle email informative. Nelle fasi iniziali del percorso, ogni passo sarà accompagnato da un'email, poi si vedrà… Mi fa paura perchè non ne so niente di computer Questo corso, che non è un corso ma un per-corso, è pensato per chi non sa niente di computer o, forse è meglio dire, per chi crede di non sapere niente di computer, o di internet. Ma anche per chi crede di sapere cosa sia internet e invece si perde il meglio. La proposta è valida anche per chi come me ha già conseguito la laurea in "Metodi e Tecniche delle Relazioni Educative" presso la IUL? Verrebbero ugualmente attribuiti i crediti? Sì, la proposta è valida anche per chi ha già conseguito la laurea in "Metodi e Tecniche delle Relazioni Educative" presso la IUL. I CFU acquisiti potranno essere riconosciuti, in totalità o in parte, nel Master di I livello "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning" promosso da UNIFI e in master e corsi di perfezionamento affini, promossi dalla IUL. C'è una data di chiusura per le iscrizioni, o sarà ancora possibile iscriversi a c-MOOC iniziato, arrangiandosi per recuperare? Sarà possibile iscriversi anche dopo l'inizio (3 aprile), arrangiandosi per recuperare."
  •  
    ...dopo l'inizio... a questo ritmo, dove ci troveremo il 3 aprile? !
fabrizio bartoli

Virtual Science - Mondi virtuali per le scienze - 2 views

  •  
    Il progetto Virtual Science nasce dalla voglia di condividere con altri docenti e con il mondo della formazione la mia esperienza nell'ambito delle scienze ed in particolare dell'applicazione delle nuove tecnologie nell'insegnamento, nella "didattica virtuale" e nell' e-learning in genere. Da sempre appassionata di informatica sono approdata da qualche anno nei mondi virtuali ed in particolare Opensim. Molte scuole e Università stanno da tempo cogliendo questa grande opportunità.  Nel campo della didattica ed in particolare nell'ambito scientifico-tecnologico è utile nella simulazione di fenomeni, nello studio della geometria dei solidi, nella ricostruzione di ambienti naturali. E' noto infatti come la modellizzazione dei fenomeni scientifici è un passo importante per la loro comprensione, senza contare come un ambiente "ludico" e motivante sia fondamentale per l'apprendimento.
Claude Almansi

Zombie-Based Learning -- "Braaaaaaains!" | Edutopia Andrew Miller 2013-05-17 - 2 views

  •  
    "And so it begins... Zombie-Based Learning! David Hunter You read that correctly: Zombie-Based Learning. When I started learning about it, my inner geek squealed with joy. I've always loved zombies. I've watched all the movies and even read the original Walking Dead Comics before it became a hit series in the classroom. One Teacher's Curriculum Geography has always been a learning target for social studies teachers, and David Hunter, who teaches at Bellevue, Washington's Big Picture School, decided to create a curriculum using Kickstarter as its funding source. He sought to make geography relevant through engaging scenarios and stories with a zombie theme tying it all together. The whole curriculum is standards-based and includes over 70 lessons where students must "consider how to duck the undead invasion, secure their supplies and, eventually, rebuild society" through a variety of activities, worksheets and discussions. (...) English and Language Arts (...) Science (...) Math (...)" Categoria: Project-Based Learning
  •  
    Categoria Project-Based Learning di Edutopia: http://www.edutopia.org/blogs/beat/project-based-learning Su Edutopia e George Lucas (sì, quello di Star Wars): http://www.edutopia.org/mission-vision
Claude Almansi

Proposal Lesson plan for- Teaching goes massive: new skills required - 2 views

  •  
    "Overview - This course is offered by University of Zurich with Prof Paul-Olivier Dehaye and his students. This lesson plan is created by Dilrukshi Gamage (www.sdgamage.weebly.com) a MOOC student from this class due to few reasons. 1. Course started with giving some ideas, but now it appears no more ideas facilitated 2. Forums are closed and we have no clue of what to do 3. Students who take this course or any of coursera for the first time will be wondering and might lose the context of learning. 4. This lesson plan will guide us to collaboratively find solution to be in synchronized and learn from the time we invest in this. Introduction - The course named Teaching goes massive : new skills needed. It is our responsibility to find out what are the skills we need when we are teaching to a massive class.. or any class. Prof.Paul mentioned some experiments which we can do and previous forums already started and gone very well until suddenly closed everything. So let us drive this MOOC , learn to learn ourselves how to be organized and learn from each other. Anyone can suggest things but not like as forums it has to be much more effective. This document will contain how to participate and what can you do in contributing to expand your learning. Don't worry this will not stop suddenly as we the students are in charge. First step lets set some objectives so we can see did we achieve when we finish this course. Objectives - After you complete this course 1. You will learn how to learn yourselves to work without a real teacher or a lecturer. 2. You will learn to make communications and build a network where you can share and learn throughout your interest. 3. You will learn to work on inclusive projects in the same course ( by inclusive what I mean was anyone can work in one project or more) 4. You will gain knowledge on what skills you need and how to handle it when teaching is massive Where to contact - Please use the links provided in collaborating
  •  
    vedi anche http://www.elearnspace.org/blog/2014/07/09/congrats-to-paul-olivier-dehaye-massiveteaching/ di George Siemens per un ottimo riassunto e altri link utili
  •  
    e https://etherpad.mozilla.org/pr8ZtLXODg , il Pad dove Dehaye spiega il contesto della sua decisione. Se qualcuno ne ricancella il contenuto, usate la storia delle revisioni: funziona come PiratePad
Claude Almansi

Turning Digital Learning Into Intellectual Property - DML Central 2016 - 0 views

  •  
    Monday, January 25, 2016 Ben Williamson "The world's largest publisher of educational textbooks and resources, Pearson, recently extended its work into digital media and learning. As well as producing innovative new digital learning resources and platforms, Pearson is also positioning itself as a major center for the analysis of educational big data. This has implications for how learning is going to be conceptualized in the near future, and begs big questions about how the private ownership of educational data might impact emerging understandings and explanatory theories of the learning process itself."
  •  
    Del 26 gennaio 2016 - e due giorni prima, Andreas Formiconi pubblicava già http://iamarf.org/2016/01/23/se-il-progresso-e-solo-business-non-va-bene/ su partneriati dubbi tra scuole e altri business....
Claude Almansi

The MOOC Guide (Stephen Downes author/coordinator) - 0 views

  •  
    "The purpose of this document is two-fold: - to offer an online history of the development of the Massive Open Online Course (MOOC) - to use that history to describe major elements of a MOOC Each chapter of this guide looks at one of the first MOOCs and some early influences. It contains these parts: - a description of the MOOC, what it did, and what was learned - a description of the element of MOOC theory learned in the offering of the course - practical tools that can be used to develop that aspect of a MOOC - practical tips on how to be successful Contribute to this Book You are invited to contribute. If you participated in a MOOC, add a paragraph describing your experience (you can sign your name to it, so we know it's a personal story). If you know of resources or can add information about an element of MOOC theory, add to or edit the text that already exists. If you know of tools, provide a link to the tool, a short description, and your assessment of the tool. If you have a tip, add the tip. In order to participate, please email or message your contact details, and we'll you to the list of people who can edit pages. Send your request to stephen@downes.ca Your contributions will be accepted and posted under a CC-By license. http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/ Creative Commons License This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License. Thanks for your participation. The finished product will be published online and made freely available on the web. Stephen Downes"
  •  
    Trad: Questo documento ha un doppio scopo: - offrire una storia online dello sviluppo del Massive Open Online Course (MOOC) - adoperare questa storia per descrivere elementi importanti di un MOOC. Ogni capitolo di questa guida esamina uno dei primi MOOC ed alcune delle influenze iniziali. È composto di: - una descrizione del MOOC, di cosa vi si è fatto ed imparato - una descrizione dell elemento della teoria dei MOOC imparato nell'offrire il corso - strumenti concreti che possono essere adoperati per sviluppare quell'aspetto di un MOOC - consigli concreti per la riuscita Contribuite a questo Libro Siete invitati a contribuire. Se avete partecipato a un MOOC, aggiungete un paragrafo dove descrivete la vostra esperienza (potete firmare il vostro nome, così sapremo che si tratta di una storia personale). Se conoscete risorse o se potete aggiungere informazioni su un elemento della teoria dei MOOC, aggiungetelo al testo esistente o modificatelo. Se conoscete strumenti, date un link allo strumento, una breve descrizione, e la vostra valutazione dello strumento. Se avete un consiglio, aggiungete quel consiglio. Per partecipare, mandateci un e-mail o un messaggio con i dati per contattarvi, e vi aggiungeremo alla lista di coloro che possono modificare le pagine. Mandata la vostra richiesta a stephen@downes.ca I vostri contributi verranno accettati e pubblicati sotto una licenza Creative Commons BY (attribuzione) http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/ Grazie della vostra partecipazione. Il prodotto finito verrà pubblicato online e reso liberamente accessibilie sul web Stephen Downes.
Lucia Bartolotti

MMVC13 Presentations - 1 views

  •  
    Programma e links per l'iscrizione (su WIZIQ, necessario creare un account; partecipazione gratuita) al grande congresso online 2013 sulla piattaforma MOODLE e il suo uso nella didattica e nelle comunità. Relatori internazionali, lingua inglese tranne due conferenze (1 in tedesco e 1 in spagnolo)
Claude Almansi

Textbooks Are Zombies | ETCJ Harry Keller 2013-07-22 - 1 views

  •  
    "By Harry Keller Editor, Science Education Despite plenty of nay-sayers, the textbook is dead. It just doesn't know it yet and continues on walking about as though alive. Textbooks have evolved considerably over the last fifty years and even somewhat in the previous fifty years. I even have one, A Text-Book of Physics, on my bookshelf beside me that was printed in 1891. It has some line drawings and no color. Its size is about 5"x8". Today, textbooks have lots of colorful images, plenty of side bars, and lots of engaging questions sprinkled about on their heavy-weight glossy paper stock. They also have tons of advice to teachers on how to use them effectively. They've gone about as far as they can go with paper as the medium. (...) You can learn faster and learn more than you think you can. Textbooks do not tap into our brains to realize that learning potential. New software that uses true active learning will. By so doing, it will eliminate textbooks of all forms, both printed and online, both passive and so-called interactive. Today, the textbook is a zombie. It's just waiting for that wooden stake or silver bullet to put it to a well-deserved rest."
  •  
    Analisi decisamente più interessante rispetto alle precedenti (citate) perchè vola decisamente più alta evitando di impantanarsi sulla falsa questione del formato dei contenuti per ragionare piuttosto di metodo. Ho condiviso filosofia e conclusioni
Claude Almansi

"risk-free, no obligation Signature Track trial" site:coursera.org - Google Search - 4 views

  •  
    Tentativo di vedere quali dei corsi Coursera che offrono soltanto la certificazione "Signature Track" a pagamento sono e non sono disponibili per la traduzione nella Global Translator Community di Coursera 14 signature-track-only couses not on GTC: - New World, New Map: GPS for Today's Music Industry https://www.coursera.org/course/gpsmusic . West Virginia University - Re-Enchanting the City - Designing the Human Habitat https://www.coursera.org/course/city . UNSW Australia - Pre-Calculus https://www.coursera.org/course/precalculus . University of California, Irvine - The American South: Its Stories, Music, and Art https://www.coursera.org/course/south . The University of North Carolina at Chapel Hill - Foundations of Virtual Instruction https://www.coursera.org/course/virtualinstruction . University of California, Irvine - Forensic Accounting and Fraud Examination https://www.coursera.org/course/forensicaccounting . West Virginia University and Association of Certified Fraud Examiners - What's Your Big Idea? https://www.coursera.org/course/bigidea . The University of North Carolina at Chapel Hill - The Magna Carta and its Legacy https://www.coursera.org/course/magnacarta . University of London - Introduction to Environmental Law and Policy https://w
  •  
    8 signature-track-only courses on GTC: - The Art of Teaching History https://www.coursera.org/course/teachinghist . Rice University - What a Plant Knows (and other things you didn't know about plants) https://www.coursera.org/course/plantknows . - The Fall and Rise of Jerusalem https://www.coursera.org/course/jerusalem . Tel Aviv University - The Power of Macroeconomics: Economic Principles in the Real World https://www.coursera.org/course/ucimacroeconomics . University of California, Irvine - Learning How to Learn: Powerful mental tools to help you master tough subjects https://www.coursera.org/course/learning . University of California, San Diego - Learning to Teach Online https://www.coursera.org/course/ltto . UNSW Australia (The University of New South Wales) - Developing Innovative Ideas for New Companies: The First Step in Entrepreneurship https://www.coursera.org/course/innovativeideas . University of Maryland, College Park - The Emergence of the Modern Middle East | Coursera https://www.coursera.org/course/modernmiddleeast . Tel Aviv University
antonella coppi

Just a click to be friends - 3 views

  •  
    Etwinning project:attraverso i lavori di gruppo cooperativo a distanza ,l'uso delle ICT e il potenziamento della lingua inglese,i bambini e le bambine parteciperanno ad una 'photo competition' sui valori dell'amicizia.Il progetto è nato dalla collaborazione di una scuola italiana e una polacca ma il partenariato deve essere allargato ad altri partners...se qualcuno fosse interessato.....Età dai 6 agli 11 anni ma si possono organizzare anche gruppi verticali con scuole di altro grado.
fabrizio bartoli

Partners in Learning - Professional development : windows in the classroom - 3 views

  •  
    "The Windows in the Classroom Seminar is a series of videos that show real world examples of how software and devices can be used to enhance the learning experience. It is recommended that the entire seminar be viewed in one sitting. However, if you wish to complete Windows in the Classroom over multiple visits, you can close a video at any time. When you return, this seminar will pick up where you left off. At the end of this series you will be asked to take a short survey and awarded a Windows in the Classroom online learning badge. If you have chosen to make your profile public, you can proudly display this achievement for other Partners in Learning members to see."
  •  
    Non si tratta di video disinteressati: sono un lungo spot commerciale sull'uso del Notebook di Windows "One Note". Con magnifici software, per carità... ma molto, molto proprietari. Microsoft, insomma. Quindi se siete dei patiti della ditta, potete sorbirvi i 45 minuti di spot con dimostrazione dei (raffinati, in verità) software, altrimenti lasciate perdere... Tanto più che per vedere i video suddetti, dovete lasciare un sacco di vostre informazioni e fare un questionario finale (sono proprio fissati con i badge, questi statunitensi!)
Claude Almansi

Learning2gether with Phil Hubbard, Curation in CALL and TED Talk videos with English su... - 2 views

  • Showing Revision 45 created Today by Claude Almansi.
    • Claude Almansi
       
      Vanno ancora controllati i passi segnati "check"
  • it doesn't have a transcrip
    • Claude Almansi
       
      Yes it does! The transcript is at the original YouTube location, http://www.youtube.com/watch?v=soAk3F0wX9s
  •  
    "Title: Learning2gether with Phil Hubbard, Curation in CALL and TED Talk videos Description: See http://learning2gether.net/2013/12/08/phil-hubbard-on-digital-content-curation-for-call-using-ted-talk-youtube-video/ ."
  •  
    Questa è la pagina dei sottotitoli inglesi. Dalla pagina principale http://www.amara.org/videos/57VzK4F5LToL/info/learning2gether-with-phil-hubbard-curation-in-call-and-ted-talk-videos/ si può vedere il video in un player più grandi, e iniziare a tradurli in altre lingue.
fabrizio bartoli

Freeseer - Wikipedia, the free encyclopedia - 5 views

  •  
    "Freeseer /ˈfriːsiːɑr/ is a cross-platform screencasting application suite released as free and open source software. Freeseer is a project of the Free and Open Source Software Learning Centre (FOSSLC), a not-for-profit organization. Its primary purpose is conference recording and has been used at conferences like OSGeo's FOSS4G, FSOSS, and more.[3] The software renders videos in an Ogg format. Its video source options are USB (e.g. internal/external webcam) or desktop. Freeseer consists of three different dependent programs: a recording tool (which is the main tool), a configuration tool, and a talk-list editor"
  • ...1 more comment...
  •  
    Fabrizio, è un'applicazione che "gira" sia su sistemi operativi Windows che su Mac?
  •  
    Al momento l'ho solo taggato e ho raccolto qualche tutorial per approfondire; non l'ho ancora provato. Sembra molto interessante anche perché funziona anche come aggregatore da feed. Da quel che ho potuto vedere dai tutorial (ma è anche vero che sono datati di un paio d'anni) è sviluppata sino ad ora solo per linux e windows anche se registra da qualunque fonte incluso mac. Tutorials http://youtu.be/wOr1ZeQG__k http://youtu.be/yOp-8rCOr84 approfondirò appena possibile, fino al 30 sono appresso a mappe e Gis.
  •  
    Nadia, nel giro velocissimo che ho fatto, ho letto ( http://fosslc.org/drupal/freeseer ) che funziona anche su Mac.
Patrizia Brion

iPad a scuola: istruzioni per l'uso della multicanalità in classe - 7 views

  •  
    iPod, smartphone, tablet, anzi ancora più spesso iPad a scuola. Il fenomeno del Bring Your Own Device (Byod) che ha terrorizzato aziende e organizzazione oggi arriva ...in cartella. Come le aziende in passato, anche le istituzioni scolastiche non sanno gestire una consumerization dell'It che, tra i ragazzi in età scolare,...
  • ...1 more comment...
  •  
    per gli appassionati di ipad, mlearning (e di grafica che non guasta...) http://pinterest.com/fabriziobartoli/mobile-learning/ (chi vuole può unirsi) http://www.unity.net.au/allansportfolio/edublog/?p=324 (the PADagogy wheel) http://wallwisher.com/wall/gomobilefab (links mlearning) https://www.diigo.com/rss/user/Digobarfab/ipad (feed ipad da diigo)
  •  
    Grazie Fabrizio!
  •  
    " Agli insegnanti che non vogliono abbandonare il loro vecchio sistema o che non desiderano gettarsi completamente nell'avventura, viene consigliato di assumere una delle attività strutturate proposte dal libro" da iPad a scuola: istruzioni per l'uso della multicanalità in classe. Se l'uso del tablet (aborro la pubblicità gratuita) deve essere un polo di questa dicotomia sarebbe meglio portare all'isola ecologica tablet e libro.
1 - 20 of 52 Next › Last »
Showing 20 items per page