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Home/ Groups/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno
gianluca capezzuto

Categorizzazione on line: aspetti teorici,metodologici ed applicativi a cura di Stefano... - 2 views

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    un' ottimo elaborato circa La categorizzazione del mondo web. può essere perfettamente riassunto da una frase scritta dallo stesso autore riportata integralmente : " la capacità delle persone di creare delle categorie sta anche alla base della formazione dei concetti: non potremmo avere il concetto di letto se non riuscissimo a distinguere ciò che è un letto da ciò che non lo è. Non `e dunque sorprendente che la capacità degli esseri umani di categorizzare ciò che ci circonda abbia catturato l'interesse della filosofia e della psicologia già da tempi remoti"
anna colombo

Classe del futuro - 1 views

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    Il Professor Sergio Bertolotti è referente scolastico di " La classe del futuro", un progetto complesso caratterizzato dalla sinergia tra innovazione tecnologica e sviluppo di un'adeguata strategia pedagogica. Mirato alla definizione di un nuovo concetto di classe, dove sia possibile attuare in modo nuovo l'attività curricolare, il progetto ha come obiettivo principale la definizione e lo sviluppo di una nuova metodologia didattica, basata sull'utilizzo intensivo delle moderne tecnologie ICT.
alessandra de vico

Tagging - Wikipedia - 2 views

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    nel mare di definizioni prolisse che il web propone, trovo che questa sia la più chiara, almeno per un profano come me.
  • ...3 more comments...
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    L'attività di tagging (dall'inglese "tag", contrassegno; in italiese taggare: in italiano questo verbo non esiste, meglio usare " contrassegnare") consiste nell'attribuzione di una o più parole chiave, dette , che individuano l'argomento di cui si sta trattando, a documenti o, più in generale, file su internet.
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    L'attività di tagging (dall'inglese "tag", contrassegno; in italiese taggare: in italiano questo verbo non esiste, meglio usare " contrassegnare") consiste nell'attribuzione di una o più parole chiave, dette , che individuano l'argomento di cui si sta trattando, a documenti o, più in generale, file su internet.
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    A prescindere dall'argomento, WIKIPEDIA fornisce le migliori informazioni per una infarinatura di base.
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    con WIKIPEDIA si è realizzata la profezia tanto invocata da Mac L. in epoca passata
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    ma partendo dall'analisi di questa definizione di Tag, si risale anche all'uso che se ne fa in Facebook?
ALESSANDRA ANGELINI

la terapia come ipertesto - 3 views

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    testo interessante anche se complesso.. ottima la critica di Casadio...
patrizia ridling

raccolta di software informatico per la scuola primaria - 2 views

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    un sito utile per approccio primi utilizzi informatici
patrizia ridling

Pensiero di Mac Luhan - 1 views

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    una breve autobiografia e pensiero di Mac Luhan
patrizia ridling

Villaggio globale - 1 views

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    credo che quanto scritto su wiki rappresenti una buona definizione di "Villaggio Globale"
mario prearsi

l'intelligenza in rapporto con le nuove tecnologie - 3 views

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    ho trovato interessante questo articolo che richiama il pensiero di De Kerckhove e confronta le impressioni di Carr . Nel 1962 Mc Luhan fece una predizione :"il computer quale strumento di comunicazione e ricerca ci aiutera' a recuperare le informazioni". Il sociologo De Kerckhove ha posto a confronto questa affermazione con quella dello studioso Nicholas Carr ,il quale sostiene che il motore di ricerca ci sta rendendo meno intelligenti. De Kerckhove prima di arrivare ad una conclusione ,fa una analisi di come internet influisca sulla memoria. La gente afferma, sta avendo un approccio diverso con la lettura e la scrittura. Con internet si scrive e si legge di piu' ma lo si fa in modo diverso da quello tradizionale . Stanno emergendo nella societa' nuovi soggetti che De Kerckhove chiama wreaders .Sono individui che sono contemporaneamente scrittori e lettori. La pagina di internet oltre a leggerla la posso scrivere e manipolare contemporaneamente o metterla in relazione ad altre informazioni. Prima della nascita di Google , la pratica della lettura fatta essenzialmente sui libri, era piu' profonda. Si cercava di analizzare compiutamente i concetti espressi dall'autore. Oggi con Google ,normalmente ,trovato e letto l'argomento cercato si passa ad altro. Questo non significa pero' perdita di intelligenza. Un nuovo medium fa sviluppare una nuova forma di apprendimento. Mentre impariamo ad usare contemporaneamente piu' sistemi tecnologici , organizziamo la mente , mettendo in campo nuove strategie di memorizzazione . Si creano nell'area pre-frontale della nostra testa nuove connessioni sinaptiche. In questa area si integrano le immagini con il pensiero e le sensazioni. In essa avviene la sintesi psiconsensoriale. De Kerckhove ,afferma che si sta sviluppando una forma di intelligenza di tipo ipertestuale. Questo tipo di intelligenza e' sempre esistita, specialmente nella cultura cinese, ma si sta sviluppando con l'uso del computer .
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    #multitasking siamo nell'era multitasking, non solo tecnologicamente parlando, visto che questo è l'approccio ormai d'uso tra i più giovani. Personalmente, pur avvicinandomia i 50, sono sempre stato "multitasking" e , per questo, concordo pienamente con quanto hai scritto. La mente viene sollecitata continuamente, lo stand-by che una volta era riposare la mente "fermandosi" ora la vedo invece con cambio di attivtà e, per questo, si aumenta di rendimento nell'attività- Mi spiego: spesso lavorando in ufficio per "staccare", anche per pochi secondi, navigo nel web alla ricerca di notizie, curiosità, info, Fb, tweeter, ecc, pochi secondi che liberano la mente e questo "stacare" k dura molto meno di una pausa caffè o (per ki fuma, io no :-) ) una pausa sigaretta lo trovo rigenerante ed estremamente produttivo. E' un modo di lavorare multitasking k cozza con k nn ci riesce che, magari, non approva. La stessa cosa la trovo nei miei figli che, in modo naturale, studiano con pc acceso collegato con il mondo e gli amici e "staccano" discutando su fb e/o chat quando vogliono riposarsi: anche in questo caso ho combattuto con moglie e altri genitori dicendo che la cosa non è sbagliata e,anzi, è il futuro e che, il loro arrabiarsi, è legato solo al fatto che non sono in grado di fare altrettanto . L'ipertesto e/o multitasking sono ormai parte integrante della nuova generazione (e, magari, in qualcuno un pò più...vintage come me :-) ) e può fare solo bene!
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    ma sull'era del multitasking pur condividendo che la tecnologia ha portato innovazioni importantissime ritengo che la stessa limiti a volte il nostro modo di sforzarci nel ragionare sulle cose, gli argomenti e quindi anche a limitare la nostra condivisione con gli altri
Claudia Scaroni

Architettura dell\'intelligenza - 0 views

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    Ho estratto alcuni passi della videolezione 4 sulla definizione di psicotecnologie
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    Si tratta delle video lezione 4 in cui il prof. De Kerchkove parla della natura dell'intelligenza.
Claudia Scaroni

Apprendimento collaborativo - 1 views

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    Ho estratto le informazioni che ritengo più rilevanti sull'argomento
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    Si tratta di uno dei test di approfondimento consigliati per il corso che tratta, tra l'altro, l'apprendimento collaborativo in rete.
Sergio Migliorati

Prove di futuro in Danimarca - 4 views

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    Assieme all'intelligenza connettiva (De Kerckhove, 1997) anche la memoria diviene connettiva: «Come nel passato i contenuti essenziali della cultura sono stati raccolti in libri, biblioteche, musei e monumenti di ogni tipo, così oggi essi stanno passando alle reti, prima di tutto con i media. […] Il Web offre l'accesso al contenuto di una specie di memoria comune, alla quale ogni internauta, a suo modo, partecipa. […] In questa memoria bisogna sapersi muovere. All'occorrenza, dovremo attenderci dal Web lo stesso grado di pertinenza, per non dire di istantaneità, che ci attendiamo dal nostro pensiero» (De Kerckhove, 2008). Una tale visione stride con le consuetudini e le regole in cui la scuola si è a lungo involontariamente arroccata e che considerano le fonti e gli archivi di informazioni (la rete, i libri) e gli strumenti in grado di accedervi (i dispositivi tecnologici) come un elemento marginale rispetto all'apprendere quotidiano e ai momenti delle prove di verifica di tali apprendimenti. I metodi e gli strumenti di verifica degli apprendimenti ricalcano in molti Paesi ancora forme e modalità del tutto obsolete rispetto a quanto richiesto e diffuso nelle comunità in cui viviamo (Anderson e altri, 2000). Spesso sono le stesse aziende che operano nel settore dell'Information Technology (IT) a promuovere iniziative volte a sollecitare interventi e riforme in grado di introdurre sistemi di valutazione in linea con le esigenze e le modalità di valutazione che si verificano nella vita quotidiana, sociale e professionale. In questo quadro la Danimarca rappresenta un interessante caso di sistema che ha sviluppato iniziative diversificate ma complementari a supporto dell'innovazione, in particolare rispetto agli ambienti e alle modalità di verifica degli apprendimenti.
  • ...1 more comment...
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    Veramente molto interessantela parte relativa alla scuola danese in cui si spetimenta un nuovo modo di fare didattica a 360 gradi. Se la prima parte dell' articolo parlava di cose abbastanza note e senza esempi pratici, infatti, in questa seconda parte si parla di esperimenti reali, di nuovi modi di fare scuola che vanno al di la' dell'uso della tecnologia (internet , portali scuola- famiglia, lim) e che riguardano , oltre ai metodi didattici, la struttura stessa dell'edificio scolatico e del suo utilizzo. Qui in italia stiamo ancora pensando a come formare gli insegnanti all'uso delle lim senza pensare che la tecnologia e' utile o no in base a come viene usata dagli uomini e non solo per il semplice fatto di esserci. Credo infatti che sia necessario prima di tutto progettare un nuovo modo di fare didattica come stanno gia' sperimentando in Danimarca.
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    La didattica nell'epoca di Internet; Già dal 1995 la Danimarca sperimenta nuovi approcci alla didattica asssistita da sistemi telematici, rimettendo in discussione dalle fondamenta la scuola ed i metodi (frequenza, lavoro, le tematiche ospitate all'interno dell'edificio scolastico, ecc). Un iteressante articolo che offre spunti di riflessione sul contributo offerto dalle nuoive tecnologie ai processi formativi.
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    Trovo anch'io la parte relativa alla scuola danese molto interessante. Dovremmo suggerire qualcosa del genere anche alla scuola italiana!
Rosario Carnovale

La Rete è la stanza - 7 views

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    Libro sul cambiamento di paradigma dell'accesso al sapere. Le istituzioni del sapere traballano, come traballa il ruolo dell'esperto, la conoscenza è in rete e da lì non si può più svincolare.
federica rossi

L'Agenda Digitale del Web 3.0: gli strumenti semantici - 3 views

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    articolo introduttivo ai motori di ricerca semantici
alessandra de vico

Scheda strategie didattiche - 0 views

  • Il concetto di �cognizione situata� propone un ampliamento del concetto di �cognizione situata� in quanto prende in considerazione esplicita tutte le componenti materiali ed immateriali dell�ambiente in cui si sviluppa l�apprendimento. Il concetto viene sviluppato nell�ambito del cognitivismo, scienza che si occupa dei processi mentali che organizzano il comportamento delle persone. Le basi concettuali e la metodologia di ricerca di questo approccio sono date dalle scienze cognitive, dalla antropologia cognitiva e dalle scienze sociali. L�idea di �distributed cognition� viene utilizzata da Salomon e Hutchins fin dalla met� degli anni �80� per spiegare la complessit� dei fenomeni della conoscenza in quanto viene ritenuta insufficiente la �spiegazione fornita dagli approcci convenzionali secondo i quali la stessa viene vista come un ��trattamento di informazioni�, un fenomeno, cio� �localizzato� nella mente di una singola persona; �pi� adeguato sembra invece, alla luce della ricerca svolta, una concezione come fenomeno �distribuito�. L�approccio della Distributed Cognition enfatizza la natura distribuita nel tempo e nello spazio dei fenomeni della cognizione ed estende l�ambito di ci� che � considerato �cognitivo�, oltre il singolo individuo per ricomprendere l�interazione tra le persone e con le risorse ed i materiali presenti nell�ambiente.
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    Il concetto di "cognizione situata" propone un ampliamento del concetto di "cognizione situata" in quanto prende in considerazione esplicita tutte le componenti materiali ed immateriali dell'ambiente in cui si sviluppa l'apprendimento. Il concetto viene sviluppato nell'ambito del cognitivismo, scienza che si occupa dei processi mentali che organizzano il comportamento delle persone.
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    uhhhhh non avevo visto che lo avevi inserito anche tu! Lo trovato davvero un bel contributo dal web :-)
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    Il concetto di "cognizione situata" propone un ampliamento del concetto di "cognizione situata" in quanto prende in considerazione esplicita tutte le componenti materiali ed immateriali dell'ambiente in cui si sviluppa l'apprendimento. Il concetto viene sviluppato nell'ambito del cognitivismo, scienza che si occupa dei processi mentali che organizzano il comportamento delle persone.
alessandra de vico

Psicotecnologia - Wikipedia - 0 views

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    definizione
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    La psicotecnologia è quella branca della psicologia generale che studia l'impatto psicologico dell'utilizzo delle tecnologie, soprattutto quelle associate alla lingua: esse, in breve, producono fondamentali ripercussioni sul nostro modo di pensare e di comunicare, in quanto richiedono che l'intelletto umano utilizzi le sue capacità in maniera differente dal passato; se questi modi di impostare la mente si stabilizzano e si sedimentano nel loro utilizzo, allora cambierà la nostra percezione del mondo, il nostro modo di organizzare il cervello, il nostro modo di agire.
brunella romano

Come in Minority Report, il pc senza mouse: la demo - Repubblica Tv - la Repubblica.it - 0 views

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    Emozionante
brunella romano

2013, arriva la rivoluzione touchless : mouse e tastiere pronti alla pensione - Repubbl... - 2 views

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    Interssante: siamo arrivati al touchless
IVANA LAURORA

quando la condivisione del sapere da sola non basta - 1 views

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    La velocità e la semplicità contraddistinguono la nostra era (e la gratuità aggiungerei) A domanda risposta immediata ma non solo... la macchina ci dice molto di più, ci riconosce (vedi l'app google immagini) e oltre alla risposta ci erudisce di argomenti complementari che possono generare in noi nuove domande.
IVANA LAURORA

In arrivo i telefonini che leggono le emozioni - 2 views

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    Dallo smartphone all'Emotionphone, dopo la tribù del pollice (nata come conseguenza allo smanioso utilizzo degli sms la cui invenzione ha compiuto in questi giorni già i suoi primi 20 anni di vita) ecco affacciarsi sullo scenario non solo più l'intelligenza alternativa (smart) ma anche le emozioni. Mi chiedo se abbiamo davvero bisogno di tutto questo!
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