Contents contributed and discussions participated by anna colombo
Classe del futuro - 1 views
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Il Professor Sergio Bertolotti è referente scolastico di " La classe del futuro", un progetto complesso caratterizzato dalla sinergia tra innovazione tecnologica e sviluppo di un'adeguata strategia pedagogica. Mirato alla definizione di un nuovo concetto di classe, dove sia possibile attuare in modo nuovo l'attività curricolare, il progetto ha come obiettivo principale la definizione e lo sviluppo di una nuova metodologia didattica, basata sull'utilizzo intensivo delle moderne tecnologie ICT.
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L'atmosfera di crisi sociale che respiriamo nella nostra odierna società rispecchia il segno distintivo di una crisi emozionale che Goleman individuò già nella società americana degli anni Cinquanta e che, in Italia, ha provocato un aumento della violenza, un dilagante e pericoloso isolamento, insieme a un aumento di problemi di tipo depressivo, uso di droghe e alcool a partire dall'infanzia.
Concetti come stress post-traumatico e violenza psicologica sono diventati "familiari" e noi Psicologi, sempre più spesso, ci troviamo a dover fronteggiare tali disturbi o forme di violenza.
Goleman osserva che coloro che mancano di autocontrollo sono affetti da una «carenza morale» e necessitano di riappropriarsi di una dimensione di altruismo, di empatia, imparando a leggere le emozioni e le necessità dell'altro.
Una società senza autocontrollo e senza compassione - sostiene l'Autore - è una società povera di emotività e pericolosa per il benessere e la salute.
Il Pioniere dell'intelligenza emotiva comprende che in una società come quella occidentale, moderna e frenetica, l'intelligenza razionale - quella misurata dal QI (Quoziente Intellettivo) - non può bastare per il raggiungimento di un benessere personale e collettivo.
Le emozioni fanno parte della nostra vita e se non impariamo a controllarle o a esprimerle nel modo corretto rischiano di prendere il sopravvento. Un equilibrio tra la mente razionale e quella emozionale è lo scopo principe a cui tendere per evitare che l'una sovrasti l'altra.
Il segreto risiede nell'uso intelligente dell'emozione.
L'atteggiamento che la ricerca psicologica ha assunto negli ultimi ottant'anni rispetto all'intelligenza, come sottolinea Goleman, non ha messo in luce l'importanza dell'aspetto emotivo, ossia della sfera dei sentimenti nel pensiero, nonostante i tentativi compiuti da Howard Gardner e di Edward Lee Thorndike di introdurre rispettivamente concetti come intelligenza interpersonale e intelligenza sociale.
La Psicologia Cognitiva si concentrò più sulla meta cognizione, cioè sulla consapevolezza dei propri processi mentali, e non sulla gamma delle capacità emozionali che descriveremo nel dettaglio successivamente e di cui Goleman fu studioso attento.
La Psicologia attualmente riconosce l'importanza delle emozioni e di un'intelligenza strettamente collegata a essa e sottolinea la necessità di non sottovalutare, come scrive Goleman:
«Le emozioni che covano sotto la cenere, al di sotto della soglia della consapevolezza e che possono avere un impatto potente sul nostro modo di percepire e reagire, anche se non ce ne rendiamo conto».
(D. Goleman, "Intelligenza emotiva"