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Daniele Guerrieri

Ausili didatici o feticismo consumista? | Blog del Comitato per la Scuola Pubblica - Va... - 6 views

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    Perché in tempi di magra, dopo aver perso 8 (quasi 9) miliardi di euro, la scuola, secondo una tendenza in corso, dovrebbe fornire ad ogni alunno il tablet della marca più costosa che c'è? Daccordo: funziona meglio degli altri (anche se questo lo dovrebbe decidere una gara d'appalto), ma sono i tablet la cosa di cui oggi ha più bisogno la scuola in Italia?
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    Pur essendo un'utente dell'iPad, concordo sul fatto che un laboratorio di pittura, il sostegno agli alunni in difficoltà, e tutte le cose di cui parli siano di gran lunga più importanti. Sull'eliminazione dell'insegnamento della storia dell'arte al biennio del liceo classico e nel percorso moda degli istituti professionali (dove si è passati da 4 ore settimanali di arte e storia del costume nel triennio a ZERO ore nella scuola post-riforma Gelmini) stendiamo un velo pietoso. Se non si parte dal bello,da dove si dovrebbe partire? Detto questo, in Svezia hanno tutto (la pittura e la musica, ma anche i tablet di ultima generazione), perché investono nella scuola e sui giovani. Da noi i soldi servono a pagare le pensioni d'oro e mille altre cose inutili che arricchiscono la casta, impoverendo la scuola e la cultura... Bisognerebbe fare la rivoluzione, ma il popolo italiano non è mai stato rivoluzinario, al contrario dei francesi, e anzi è tendelzialmente di destra, conservatore...
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    Rimane il fatto che i tagli operati contro la scuola in Italia pesano come macigni, per questo non mi sembra il caso di entusiasmarsi per dei costosi contentini.
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    @ Daniele, Mi sono permessa di aggiungere "sostegno" ai tag del tuo segnalibro, perché - egoisticamente e concretamente - mi serve, anche se concettualmente, il tuo testo include l'aspetto sostegno nella didattica. Mi serve quando Andreas ha annunciato in http://iamarf.org/2013/05/09/lo-strano-modo-ltis13-di-trovarci/ che la seconda parte di #ltis13 sarebbe dedicata a trovarci per collaborazioni basate su interessi/problematiche comuni, citava proprio un commento che diceva "Io sono dalle parti di Novara, mi occupo - sono un'insegnante di sostegno, ho bisogno, vorrei trovare, parlare con altri che hanno bisogno di sostegno." E nei tanti contributi dei partecipanti a #ltis13, sono emerse più volte le problematiche create dalle direttive calate da sopra in combinazioni con tagli alle risorse: problematiche generali, ma particolarmente acute per quanto riguarda l'inclusione di tutti (anzi, mo' ti aggiungo anche il tag inclusione, mi sa). Per citarne uno che ricordo adesso: http://appinclusion.blogspot.ch/2013/04/non-solo-app.html di Maria Grazia Fiore e Elisabetta Brancaccio. L'angolazione è diversa della tua, perché loro non rifiutano i tablet a scuola. Però insistono sulla necessità di adottare e utilizzare sia i tablet sia le loro applicazioni in modo inclusivo - e nel determinarlo sono essenziali gli insegnanti di sostegno. @Luisella: sono importantissime le tue osservazioni sulle applicazioni web che dovrebbero funzionare con qualsiasi browser, ma che invece non funzionano con iPad. E d'altronde ci sono anche limitazioni del genere per i tablet android.
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    sì, infatti. Come scrivevo qui, il tablet è un ottimo strumento da utilizzare nel sostegno, ma non solo. Per tutti gli studenti rappresenta un ottimo ausilio per l'apprendimento e una finestra sul mondo. Certo è che, in una scuola depauperata in mille modi (come ricordava Daniele) fa rabbia vedere come l'ex ministro Profumo parlasse sono ed esclusivamente di "dare un iPad a ogni studente" come se con quello si potessero risolvere tutti i mali della scuola italiana, quando invece bisognerebbe iniziare dall'investire nelle risorse umane. Come ricorda Claude, in questo MOOC ho iniziato anche a scoprire i limiti del tablet (PiratePad e Google Translator Kit non funzionano). E comunque, qualsiasi strumento digitale, se viene introdotto senza un rinnovamento nella didattica (e nella mente degli insegnanti), serve a ben poco. Come si sottolinea da più parti, la LIM nella maggior parte dei casi non ha fatto altro che perpetuare la didattica trasmissiva e tradizionale della lezione frontale (si usa per far vedere film, video, immagini, per scriverci, ed è ovviamente molto più comoda e più motivante di una lavagna di ardesia, su cui molte di queste cose non si possono fare, però se si usa solo per questo, la didattica rimane teacher-centred e non student-centred, come è invece in questo MOOC). Comunque concordo con te Daniele, non sai che rabbia mi prende quando dal Ministero arrivano frasi tipo "daremo un tablet a ogni studente" in concomitanza con tagli di ogni tipo su organici, stipendi, FIS...
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    @Claude: Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento. Per i ragazzi che ne hanno un bisogno particolare è un'altra cosa... del resto, già da anni viene dato loro un portatile magari pagato con donazioni o risorse locali. Comunque, per gli alunni che non hanno ancora raggiunto un sufficiente grado di autonomia, spesso, il computer serve solo per "tenerli a balia": l'insegnante di sostegno è insostituibile.
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    Sono d'accordo con te, Luisella: se non rinnoviamo le nostre menti e il nostro modo di fare didattica, i nuovi strumenti servono proprio a poco! L'uso critico e creativo degli stessi sarà significativo.
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    Io credo fortemente nel rinnovamento della didattica e credo che esso possa passare ANCHE sebbene non solo dall'introduzione di nuovi strumenti . La sfida non è insegnare la teconologia ma CON la tecnologia perchè essa mi offre potenti mezzi e mi avvicina ai miei studenti che come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti hanno e avranno sempre di più categorie di pensiero e modi di apprendere che non sono più quelli che noi abbiamo usato. La scuola non può più essere quella nostra e dei nostri genitori. Non in quello che viene insegnato, o forse anche in quello, ma in COME viene insegnato. Dunque non vedo il problema . Ho speso molte nergie per trovare quest'anno il finanziamento per i miei Ipad l'anno prossimo. E ne sono fiera. Non trovo ci sia nulla di male nè di "peloso". Chiunque mi offra la possibilità di lavorare meglio a scuola è il benvenuto. Credo sia un po' semplicistico archiviare tutto come se chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista fosse un nemico della scuola pubblica. Credo che sia una falsa idea di democrazia quella della scuola di tutti , intendendo,per tutti la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo. Occorre avere il coraggio di dire che le risorse vanno impegnate dove c'è chi le sa far fruttare e chi si impegna in un progetto sensato e significativo. Non tutti i docenti hanno volgia di impegnarsi in un progetto o in una sperimentazione. Non c'è nulla di male a riconoscerlo.Chi non se la sente ha i suoi motivi. E se anche le risorse vengono,come nel nostro caso, da privati, ben vengano. E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione. Lamentarsi e basta non serve. Attendere sempre che lo stato faccia mentre io sto lì fermo ad aspettare mi pare o
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    Concordo Sabina, infatti anche io mi sono data da fare per avviare una sperimentazione con iPad nel settembre scorso, in una classe prima, con l'aiuto di colleghe e della dirigente. Concordo anche sul fatto che lamentarsi e basta non serve, e anche sul fatto che il FIS non debba essere distribuito a pioggia. Sappiamo tutti che alcuni insegnanti fanno il minimo indispensabile, non sono disponibili a rinnovarsi ecc. Però non sono d'accordo quando dici: "E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione." Gli ultimi ministri che abbiamo avuto hanno portato avanti forti campagne denigratorie nei confronti di noi docenti, proprio perché i docenti perdessero quel poco di credito sociale che era loro rimasto. E lo hanno fatto scientemente, non a caso. Ben diversa la politica in altri paesi, Finlandia ma non solo (pensiamo al video australiano che anch'io ho postato nel mio blog riprendendolo da Giorgio). Quando ho partecipato ai workshop sul cooperative learning con Cathy e Norm Green, anni fa, prima che Norm ci lasciasse, una delle prime cose che Norm ci ha detto, è che la differenza sulla qualità dell'insegnamento lo fa proprio lo stato, investendo e credendo nelle risorse umane. I paesi in cui l'istruzione funziona bene sono quelli in cui la professione docente è una professione ambita, in cui i docenti sono ben pagati e in cui si offrono opportunità di formazione e aggiornamento di qualità. Quindi, ok fare uno sforzo noi docenti (e qui ce ne sono tanti che lo stanno facendo), però non contro i mulini a vento. A me un ministro che blocca i contratti o che dice che con gli insegnanti va usato "il bastone e la carota" fa solam
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    @sabinaminuto: (ho incollato quanto detto in un precedente commento) "Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento.". Inoltre: non pensavo che tu intendessi "insegnare la teconologia (...anziché) CON la tecnologia"; non ho mai creduto, neanche da ragazzo, nella scuola, implicitamente fascista, che ho avuto e tanto meno in quella, palesemente fascista, dei nostri genitori; credo anch'io che il come sia importante ma, come dice Luisella in un commento precedente, l'insegnamento può rimanere frontale e unidirezionale anche con i mezzi digitali: il come ce lo mette l'insegnante (e i ragazzi); non ho mai pensato che "chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista (?) (..sia) un nemico della scuola pubblica"; sono convinto che gli esempi che ho usato di quanto abbiamo perduto con i tagli non significhino "la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo" e, tra l'altro, alcuni "ci spendevano molte energie; io ho sempre combattuto per i progetti in cui credevo, fino a quando ne ho avuto la possibilità, e ho sempre creduto nell'innovazione, anche se non sono un insegnante "prevalente". Per ora chiudo qui.
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    @Luisella concordo sui ministri e tutto il resto: (beata te che hai partecipato a tale aggiornamento!) Ma continuo a pensare che la forza di un'idea e di un modo di approcciare la cultura e la scuola debba venire anche e sempre di più da noi. Sono così stufa di dover sopperire nella mia scuola come responsabile di plesso ai "danni" fatti da colleghi annoiati, demotivati, inadatti, perennemente ancorati alla frase" e a me chi paga queste ore?" che non riesco più a credere che sia solo colpa del ministero , del ministro di turno o di chi altro: Mi guardo intorno e penso che in parte quello che è diventata la scuola italiana è anche frutto della mancanza di rigore, onestà intelettuale, credibilità di molti colleghi per anni e anni. scusa lo sfogo, ma è proprio così. @Daniele volevo dire esattamente quello che hai detto tu: l'insegnamento può rimanere frontale è vero anche con l'Ipad , ma certo lo strumento tecnologico è così potente e apre così tanta strade da sperimentare che ridurlo a feticcio consumista mi è sembrato davvero ingeneroso. Mi ha dato fastidio l'archiviare il tutto come se fossimo schiavi di apple o che so io. Non sono così ingenua da pensare che il miracoloso Ipad sia la panacea per le magagne della scuola. Comunque proverò e ti saprò dire. Per ora ho provato la flipped classroom con i video dell'app educreation, per fare solo un esempio, e sono davvero soddisfatta. Proprio tu , insegnante "non prevalente" come ti definisci sicuramente avresti di che sperimentare.Provare per credere. Con stima Alla prossima ;)
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    allora siamo tutti d'accordo... ;-)
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    Anche per me siamo tutti daccordo. Sia sugli insegnanti demotivati che sul provare comunque cose nuove.
Claude Almansi

RSS in Plain English - 57 Translation(s) [compreso l'italiano] | Dotsub - 0 views

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    "Duration: 3 minutes and 45 seconds Country: United States Language: English License: CC Attribution Non-Commercial Genre: Instructional Producer: Common Craft Director: Lee LeFever Views: 268,934 (119,045 embedded) Posted by: leelefever on Apr 29, 2007 We made this video for our friends (and yours) that haven't yet felt the power of our friend the RSS reader. We want to convert people... if you know someone who would love RSS and hasn't yet tried it, point them here for 3.5 minutes of RSS in Plain English."
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    Linkato nel commento 58 a http://iamarf.org/2013/04/20/racconti-ltis13/ - ma dov'è che l'avevi utilizzato prima, Andreas? Anche se del 2007, questo tutorial mi sembra ancora valido - cioè non è che l'XML di per sé, cioè in applicazioni come i feed oppure i podcast sia cambiato nel frattempo, ma quel che è cambiato è la sua integrazione con l'html e javascript nelle pagine web attuali, e quindi la capacità dei browser di fornirne una versione per umani, o sbaglio?
Claude Almansi

Filmmakers' group tries to reshape treaty that would benefit the blind - The Washington... - 1 views

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    "By Kimberly Kindy, Published: June 22 Hundreds of negotiators from around the world have descended on Morocco this week to finalize a treaty aimed at ensuring that millions of blind and vision-impaired people can get books in accessible formats like audio, Braille and large print. But the treaty, years in the making, could be in jeopardy because of unresolved differences between advocates for the blind and the Motion Picture Association of America, which says the accord could undermine protections important for filmmakers, publishers and other major industries."
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    Lungo pezzo seriamente documentato sulla proposta di un trattato OMPI che faciliti la condivisione tra paesi diversi di libri in formati accessibili ai ciechi - e sul lobbying accanito della MPAA e di altri grossi produttori di contenuti contro questo trattato. La corrispondenza e-mail tra i lobbyisti della MPAA e il rappresentante US all'OMPI citata verso la fine dell'articolo può essere scaricata da http://keionline.org/node/1759 . La traduzione italiana automatica dell'articolo con http://translate.google.com/ ha le sue pecche tipiche, però rende abbastanza il senso generale.
Claude Almansi

Gastkommentar zu Big Data: Die Erkenntnis von nichts - NZZ.ch Manfred Schneider 2013-12-30 - 1 views

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    "... Big Data sind vor allem Massen von Informationen, die wie ein digitales Biotop Heerscharen von Propheten hervorbringen, deren Augen bereits in das Morgenrot einer neuen Menschheitsepoche vordringen. Was allerdings auffällt, wenn man sich ein wenig durch den wachsenden Bücher- und Artikelberg zum Thema arbeitet, ist, dass sich die Beispiele für neuartige und spektakuläre Big-Data-Analysen wiederholen. Ganz vorneweg läuft ein Artikel in der Zeitschrift «Nature» aus dem Jahr 2009, der über die Zusammenarbeit von staatlichen Epidemiologen und Google-Mitarbeitern berichtete, die zwischen 2003 und 2008 ein Verfahren zur möglichen Prävention von Grippe-Epidemien entwickelt haben. Sie korrelierten einschlägige Suchmaschinen-Nachfragen nach Grippe-Symptomen, Medikamenten, Antibiotika in bestimmten Regionen mit der Frequenz von Arztbesuchen und stellten damit ein prognostisches Modell für den Verlauf einer Epidemie auf. Zuvor wurden aus mehreren hundert Milliarden Google-Anfragen rund 50 Millionen ausgefiltert, deren Stichworte dem Grippe-Thema zugewiesen werden konnten. Jetzt erlauben es avancierte Rechenverfahren, die Entwicklung einer Seuche beinahe in Echtzeit zu verfolgen und dabei Vorbeugemassnahmen zu treffen. Das Beispiel ist schlagend, vor allem darum, weil es sich unmittelbar ins Reich des Menschheitsheils fügt. Wer will künftig seine Google-Anfragen noch unter Datenschutz stellen, wenn es doch - das oberste Pathosregister ist hier am Platze - um das Leben von Tausenden geht? Die übrigen Beispiele, die die Big-Data-Literatur zur Verfügung stellt, fallen eher in das Feld des smarten Kommerzes. Dass Jeff Bezos, der Gründer von Amazon, seine Bücher nicht von Kritikern anpreisen lässt, sondern den Kunden immer wieder Bücher empfiehlt, die sie eigentlich bereits gelesen haben, ist eine solche smarte Big-Data-Idee. Wer ein Buch über Hühner bestellt, bekommt kurz darauf eines über Hähne empfohlen. Im Prinzip geht es darum, Real-Time-Informa
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    OK, questa opinione libera è in tedesco, poco insegnato in Italia - poi per giunta è scritta da un professore di letteratura, perciò Google traduttore - se si mette l'URL in http://translate.google.com/ - a volte se la cava sorprendentemente bene, a volte produce parole alla rinfusa.
Claude Almansi

"Why a supposed German breakthrough in e-book DRM is just as dumb as the old e-book DRM... - 0 views

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    "Why a supposed German breakthrough in e-book DRM is just as dumb as the old e-book DRM By Cory Doctorow | Jul 06, 2013 " > The idea that copyright owners might convince a judge, or, worse, a > jury that because they found a copy of an e-book on the Pirate Bay > originally sold to me they can then hold me responsible or civilly > liable is almost certainly wrong, as a matter of law. At the very > least, it's a long shot and a stupid legal bet. After all, it's not > illegal to lose your computer. It's not illegal to have it stolen > or hacked. It's not illegal to throw away your computer or your > hard drive. In many places, it's not illegal to give away your > e-books, or to loan them. In some places, it's not illegal to sell > your e-books. > > So at best, this new "breakthrough" DRM scheme will be ineffective. > But worse, what makes anyone think this kind of implicit fear of > reprisal embedded within one's digital library is acceptable, or, > for that matter, preferable to old-school DRM?
fabrizio bartoli

Main Page - Betawiki - 1 views

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    "Translatewiki.net è una piattaforma di traduzione per le comunità di traduzione, le comunità linguistiche ed i progetti liberi ed open source."
Claude Almansi

NOTES 693B (EFS Stanford, Adv. listening and voc. dev. - curated TED talks) - 4 views

  • no transcript available
    • Claude Almansi
       
      [about http://www.ted.com/talks/lang/en/a_ted_speaker_s_worst_nightmare.html ] Actually, this TED page has an English subtitle-generated transcript (as well as translated transcripts in the 47 other languages the video is subtitled in). And the transcript in http://amara.org/en/videos/h60BL6bU49WF/en/2426/ page where the English subtitles were made shows an average 90 wpm in the passages where Collins actually speaks. This remains rather slow indeed, however non natives may find it difficult to grasp the written texts that appear very briefly on-screen, and hence Collins' allusions to these texts. (CA)
  • no transcript available
    • Claude Almansi
       
      [About http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html] Actually there IS a transcript generated by the subtitles captions: - below the player in http://www.youtube.com/watch?v=soAk3F0wX9s - downloadable from http://www.amara.org/en/videos/gUDo8ztfKMOW/en/40866/ (Download > TXT) 362 words in 3:20 = 108.6 WPM
  • no captions for the first 34 seconds
    • Claude Almansi
       
      [About http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html] Actually captions now start at 0:03
  • ...1 more annotation...
  • no transcript
    • Claude Almansi
       
      Actually, there is a transcript for this video - on the YT original page from which it's embedded in the TED.com page. See my 2nd note to https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/improv-everywhere-gotta-share-video-on-ted-com-11313381
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    "EFS 693B - STANFORD UNIVERSITY Advanced Listening and Vocabulary Development (...) TED Talks Introduction Below are groups of TED Talks, curated from http://www.ted.com and organized roughly by level and topic. You should do a full group (divided across several sessions if desired) and see if the integration makes them easier to understand (especially the later ones). Be sure to interact with them--don't just watch all of them straight through. However, you can do all or parts of some more intensively than others. Use your best judgment, and return to previous class notes as needed. Note that you are provided with the following information about the talk: 1. length 2. the overall speed in words-per-minute (WPM) 3. the vocabulary profile by percent of words at set frequency levels of the British National Corpus (3K, 5K, 10K, and more than 20K (off-list=OL)) 4. Accent (US, British, etc.) 5. Comments 6. Brief description of the content (from the TED website) (...) Last modified November 12, 2013, by Phil Hubbard"
  • ...1 more comment...
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    Da questo webquest di Phil Hubbard sono tratti i segnalibri taggati EFS_Stanford, cioè radunati (assieme a questo) sotto https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/EFS_Stanford .
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    Molto interessante e sopratutto utile grazie!
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    Grazie, Fabrizio, Ho taggato con "EFS_Stanford" - tra altri tag - questo webquest e i video ivi elencati dopo un webinar con Phil Hubbard organizzato via hangout da Vance Stevens domenica scorsa (8 ottobre). Nel webinar Hubbard ha insistito sul fatto che la forma di webquest direttivo era meglio delle forme di collaborazione sociali come tagging e condivisione, perché gli consentiva, da esperto, di dare informazioni coerenti. Allora taggare queste sue risorse TED su Diigo è anche un modo di esprimere il mio dissenso ;-) In effetti a proposito di http://www.ted.com/talks/gel_gotta_share.html , elencato in questo webquest, dice di non poter indicare le parole per minuto "perché non c'è trascrizione". Invece c'è, se si va alla pagina YT originale del video embeddato. Ora se invece di un webquest statico avesse condiviso questa risorsa con i suoi studenti in un gruppo come questo, c'è da scommettere che almeno uno di loro avrebbe rimediato all'errore in un commento - come d'altronde ho fatto in https://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/EFS_Stanford%20GelConference ...
Claude Almansi

Improv Everywhere: A TED speaker's worst nightmare | Video on TED.com - 2 views

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    Filmed Mar 2012 * Posted Mar 2012 * TED2012 "Colin Robertson had 3 minutes on the TED stage to tell the world about his solar-powered crowdsourced health care solution. And then... Colin Robertson is apparently "attempting to make the world's first crowdsourced solar energy solution" Or is he?"
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    From http://www.stanford.edu/~efs/693b/TED1.html : From http://www.stanford.edu/~efs/693b/TED1.html : " 1. length: 3:50 2. overall speed (WPM): very slow due to interruptions; you'll see 3. vocabulary profile: mostly frequent words--no transcript available (*) 4. accent: US standard 5. comments: discusses "crowdsourcing": outsourcing tasks to a large group of people, such as customers or volunteers 6. Colin Robertson had 3 minutes on the TED stage to tell the world about his solar-powered crowdsourced health care solution. And then..." (*) Actually, this TED page has an English subtitle-generated transcript (as well as translated transcripts in the 47 other languages the video is subtitled in). And the transcript in http://amara.org/en/videos/h60BL6bU49WF/en/2426/ page where the English subtitles were made shows an average 90 wpm in the passages where Collins actually speaks. This remains rather slow indeed, however non natives may find it difficult to grasp the written texts that appear very briefly on-screen, and hence Collins' allusions to these texts. (CA)
Claude Almansi

Review Step - YouTube - Amara Subtitles - 2014-03-31 - 1 views

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    "Published on Mar 31, 2014 This video shows how to review your subtitles in Amara's Subtitle Editor. To check out the Amara editor, go to http://www.amara.org "
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    Cf http://www.amara.org/en/videos/q08QOYcI4KWh/info/review-step/ for translating the subtitles into further language / per tradurre i sottotitoli in altre lingue
Claude Almansi

Typing Step - YouTube - Amara subtitles 2014-04-02 - 0 views

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    By Amara Subtitles Published on Mar 31, 2014 "This video shows how to type a transcript in Amara's Subtitle Editor. To check out the Amara editor, go to http://www.amara.org " With English, Spanish and Chinese subtitles
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    Cf. http://www.amara.org/en/videos/JPKkPWXIDG7x/info/typing-step/ for translating the subtitles into further languages / per tradurre i sottotitoli in altre lingue.
Claude Almansi

Syncing Step - YouTube - Amara subtitles 2014-03-31 - 0 views

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    "Published on Mar 31, 2014 This video shows how to sync subtitles in Amara's Subtitle Editor. To check out the Amara editor, go to http://www.amara.org "
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    Cf. http://www.amara.org/en/videos/92ZTkq7LdjGw/info/syncing-step/ for translating subtitles into other languages / per tradurre i sottotitoli in altre lingue.
Claude Almansi

Works Made For Hire | Keep Your Copyrights | Columbia Law School - 0 views

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    "If there is no signed written agreement, then the work isn't for hire, and you start out with all the rights. If there is a written agreement, it should be entered into before you create the work. Beware of after-the-fact attempts to take away your rights by calling the work "for hire," for example by sending you a check whose endorsement line says that your signature is your agreement that the work was for hire."
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    Cf. https://d396qusza40orc.cloudfront.net/translations%2FCoursera%20Translator%20TOS.pdf , l'accordo imposto da Coursera ai volontari che traducono i sottotitoli dei video di lezioni.
Claude Almansi

Sample Contract Clause | Keep Your Copyrights | Columbia Law School - 0 views

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    Example + comment: "This language is designed to grab all rights from a free-lance author or artist. The first clause purports to create a work for hire agreement, which would mean that the author has no rights left at all, ever (and cannot even get them back through the termination right). The second clause takes a belt-and-suspenders approach: if for any reason the work is not for hire -- which it would not be if the commissioned work did not fall within the statutory categories -- the author explicitly assigns all rights not only in this work, but in any work based on this work, for the full term of copyright, for the whole world."
fabrizio bartoli

Web Literacy Standard - Mozilla Webmaker - 3 views

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    "The Web Literacy Standard (specification) The Web Literacy Standard is a map of competencies and skills that Mozilla and our community of stakeholders believe are important to pay attention to when getting better at reading, writing and participating on the web. Keep up to date with the latest changes to the Web Literacy Standard on the wiki."
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    Bello! Poi dal link in "Translate the Web Literacy Standard into your language. Get involved! " in calce, si arriva in qualche click https://www.transifex.com/projects/p/webmaker/viewstrings/#it/weblit/18157959 , che sarebbe la sottopagina della traduzione collaborativa di Web Literacy Standard in italiano: che di per sé è completa, ma non appare nella lista delle lingue di "Web Literacy Standard", presumibilmente perché aspettano che sia completa la traduzione di tutte le parti di Webmaker. Però intanto, se non si capisce qualcosa in questa parte, si può già utilizzare questa sottopagina Transifex, che ha pure il motore di ricerca.
Claude Almansi

"risk-free, no obligation Signature Track trial" site:coursera.org - Google Search - 4 views

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    Tentativo di vedere quali dei corsi Coursera che offrono soltanto la certificazione "Signature Track" a pagamento sono e non sono disponibili per la traduzione nella Global Translator Community di Coursera 14 signature-track-only couses not on GTC: - New World, New Map: GPS for Today's Music Industry https://www.coursera.org/course/gpsmusic . West Virginia University - Re-Enchanting the City - Designing the Human Habitat https://www.coursera.org/course/city . UNSW Australia - Pre-Calculus https://www.coursera.org/course/precalculus . University of California, Irvine - The American South: Its Stories, Music, and Art https://www.coursera.org/course/south . The University of North Carolina at Chapel Hill - Foundations of Virtual Instruction https://www.coursera.org/course/virtualinstruction . University of California, Irvine - Forensic Accounting and Fraud Examination https://www.coursera.org/course/forensicaccounting . West Virginia University and Association of Certified Fraud Examiners - What's Your Big Idea? https://www.coursera.org/course/bigidea . The University of North Carolina at Chapel Hill - The Magna Carta and its Legacy https://www.coursera.org/course/magnacarta . University of London - Introduction to Environmental Law and Policy https://w
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    8 signature-track-only courses on GTC: - The Art of Teaching History https://www.coursera.org/course/teachinghist . Rice University - What a Plant Knows (and other things you didn't know about plants) https://www.coursera.org/course/plantknows . - The Fall and Rise of Jerusalem https://www.coursera.org/course/jerusalem . Tel Aviv University - The Power of Macroeconomics: Economic Principles in the Real World https://www.coursera.org/course/ucimacroeconomics . University of California, Irvine - Learning How to Learn: Powerful mental tools to help you master tough subjects https://www.coursera.org/course/learning . University of California, San Diego - Learning to Teach Online https://www.coursera.org/course/ltto . UNSW Australia (The University of New South Wales) - Developing Innovative Ideas for New Companies: The First Step in Entrepreneurship https://www.coursera.org/course/innovativeideas . University of Maryland, College Park - The Emergence of the Modern Middle East | Coursera https://www.coursera.org/course/modernmiddleeast . Tel Aviv University
Claude Almansi

Versione online gratuita dei dizionari PONS - 1 views

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    L'interfaccia è in inglese, ma abbastanza intuitiva. "Online Vocabulary Trainer Have you tried our free PONS Vocabulary Trainer? It helps you learn what you want to learn. Test now Free PONS Apps Our free PONS Online Dictionary is also available for iOS, Android and Windows 8! PONS App Centre "
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