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fabrizio bartoli

Web 2.0 tools by category | iMaturestudent - 0 views

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    "Web 2.0 tools by category"
Claude Almansi

Pinocchio nella rete - Google sites - inglese - 0 views

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    "Welcome!!! Through these pages you can enter into our Project. The aims of this project are: to improve the use, discover and disseminate the Web 2.0, open source software and ITC in all kind of schools. Sharing documents by Web2.0 tools Showing the importance to work with different country and different student ages Use teaching strategies like active learning, contextualized knowledge, cognitive and cooperative learning. Using virtual world as educational tool Creating free courses for teacher that want improve their ITC competences I, Riccardo Rivarola, am the data processing responsible, Claudio Filosi is the didactic/pedagogical responsible. Prof. Riccardo Rivarola WARNING! All videos that are not manufactured by us have been chosen with great care but we can not hold accountable if you connect the same to other movies, maybe not education and / or not suitable for minors!"
Giuliana Finotello

Wikiplina ovvero un'invenzione di un docente padovano | donnatecno - 4 views

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    Una nuova sperimentazione didattica, elaborata per le classi web 2.0 ma non solo.
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    "Sulle modalità pratiche di tale attività" ho trovato questo, passando da "piattaforma Moodle una classe virtuale", link da "Wikiplina".
Francesco Valotto

I contenuti della didattica digitale | SusyDiario - 7 views

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    Ben venga la didattica digitale, ma dentro che ci mettiamo?!
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    Concordo perfettamente con la tua meditazione e aggiungo che in generale, dietro il mito della comunicazione globale, c'è una solitudine desertica. Non escludo che l'era digitale offra chances inedite in vari campi (forse la medicina, ma soprattutto il business), ma in quello dell'educazione per ora sono fuochi artificiali. Quindi ben venga la comunicazione, ma che si comunica?
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    Personalmente avrei anche qualche risposta, o tentativo di risposta quantomeno (che poi sia valida rimane tutto da verificare). Il guaio è che se le risposte non mettono in moto la spesa in maniera massiccia non interessano a sufficienza nemmeno per valutarle! Spero nel mio prossimo post di riuscire ad introdurre questo livello di ragionamento
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    Francesco, perché non metti qualche altro tag? Lo so che sei un affabulatore con le spalle al muro ;-) però, che so, didattica, digitale, web 2.0 ecc.
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    Agli ordini capo! :-) .. è che come affabulatore inizio a chiedermi che senso abbia il web 2.0 che è (marxisticamente) uno sfruttamento gratuito del lavoro altrui e mediaticamente una bufala. Allora ripiegherei su didattica che però mi pare povero rispetto ai concetti che intendevo esprimere, mentre digitale mi porta a pensare alle impronte.... Ok: li aggiungo tutti e la mollo lì! ;-)
fabrizio bartoli

ViVo Next 2.0 ed il Computer legge per Te - 2 views

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    "Nuova versione 2.0 della suite portable USB, utilizzabile su qualsiasi computer Windows. Legge pagine web, testo, documenti, posta elettronica, programmi, finestre, ecc..  Per ipovedenti e dislessici, può essere utilizzata da chiunque. Tutti gli strumenti sono gestibili mediante mouse e/o tastiera."
Claude Almansi

Pinocchio nella rete - Pinocchio on the Net - Pinocchio sur le Net - 0 views

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    "Pinocchio ed il web 2.0, il software ed i servizi online gratuiti" Iniziativa di Riccardo Rivarola
Patrizia Brion

Pinocchio nella rete - 3 views

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    Progetto Aperto a Tutte le tipologie di scuole Quale STRUMENTO Attraverso Il Quale Ricercare, utilizzare, Scoprire, diffondere l'uso degli Strumenti Web 2.0, le ICT (Information and Communication Technologies), i software di libero utilizzo ed i Servizi on-line gratuiti. "Pinocchio nella Rete" e il grande Progetto del grandissimo amico Riccardo Rivarola.
Luisella Mori

Come estrarre un file mp3 da un video di You Tube (della serie, iniziamo a imparare dai... - 2 views

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    Piccoli trucchi utili
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    Ganzo (con tutte le riserve sulla qualità dell'mp3).
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    @Luisella: In effetti http://www.youtube-mp3.org/it che menzioni nel post funziona molto meglio di http://getvids.de/ che usavo prima e che è per giunta pieno di annunci pubblicitari noiosi (vabbé, getvids può servire se si vuol scaricare il video come tale ma mi capita di rado) . L'altra cosa bella di youtube-mp3.org sono i link per la condivisione: ad es. gli ho fatto estrarre un mp3 da http://www.youtube.com/watch?v=FjYQyWqdjGQ e tra i "codici per il collegamento" c'è http://www.youtube-mp3.org/#v=FjYQyWqdjGQ . Avevo scelto quel video perché mi era valso una notifica di contenuto sotto copyright altrui da parte di YouTube, quindi volevo anche vedere cosa succede rispetto a quel che dici del copyright nel post. Non sembra un ostacolo per la conversione con youtube-mp3.org . Ma ci sarebbe da provare con un video dove è stato bloccato l'embed, cioè lo streaming. Probabilmente in quei casi non funziona... però prima devo trovare un video con embed bloccato.
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    Anche se l'embed è bloccato, la conversione funziona lo stesso: l'ho bloccato per http://www.youtube.com/watch?v=zls1_eQnRE0 e l'mp3 si può scaricare da http://www.youtube-mp3.org/#v=zls1_eQnRE0 .
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    Bene a sapersi, grazie Claude
Lucia Bartolotti

What If Students Don't Watch The Videos? - FAQ - Katie Gimbar's Flipped Classroom - You... - 5 views

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    Fantastica serie di 16 video YT su tutti i problemi che possono crearsi con la Flipped class. Considerate il primo titolo: "E se i miei studenti non guardano i video?" In inglese.
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    Interessante ... però questi filoneisti dovrebbero controllare se non stiano reinventando l'ombrello. Vedi http://cyber.law.harvard.edu/cyberone/wiki/Weeks_Pages . Questa pagina del wiki del corso Cyberone - Law in the Court of Public Opinion (autunno 2006) di Charles e Rebecca Nesson a Harvard elenca le sottopagine di approfondimento per ogni settimana del corso: ciascuna delle quali comprende una sezione di appunti sui video. CyberOne 2006 non era né un "MOOC" né una "flipped class" perché allora quei termini non c'erano (e il famigerato numero di TIME sul Web 2.0, con "The Person of the Year is... [pezzo di plastica riflettente] You" in copertina, è arrivato solo qualche mese dopo, a dicembre 2006). Era un corso con risorse online condivise e tre categorie di studenti: quelli che seguivano le lezioni ed esercitazioni in aula al Berkman Center, gli "Extension students" cioè iscritti alla formula "a distanza" del corso, e gli "At Large students", che potevano partecipare a una lista di discussione, ad attività in Second Life e anche a quel wiki (non ho idea di quanti At Large students fossimo, ma è stata una grande esperienza) Altra cosa: nel autunno 2006 non c'erano nemmeno strumenti online per una facile annotazione collaborativa dei video: Mojiti (poi rapidamente scomparso) è di dicembre 2006, DotSUB - web app di sottotitolazione, quindi dirottabile per prendere appunti anziché sottotitolare - del 2007. E Universal Subtitles (adesso Amara), ancora più comoda per questo tipo di dirottamento, è del 2010. Però oggi DotSUB e Amara ci sono. Allora non si dovrebbe parlare di annotazione collaborativa di video senza menzionarle, e soprattutto senza menzionare nemmeno la possibilità ancora più vecchia di adoperare un wiki per queste annotazioni collaborativa.
Claude Almansi

LIA - Libri Italiani Accessibili | Webaccessibile.org - Livio Mondini 2013-06-20 - 6 views

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    "Dopo molti annunci, è finalmente andata online "LIA, la vetrina di ebook accessibili pensati per le persone non vedenti e ipovedenti". Era legittimo chiedersi cosa fossero i libri italiani accessibili, poiché né la nazionalità italiana né "libro accessibile" fornivano un qualche indizio sulla natura di questi libri. Ora, dopo la messa in onda, regna lo stesso la confusione: non si riesce a capire in cosa consista il servizio LIA. A prima vista, il sito si presenta come un espositore di libri in formato epub, la cui unica differenza con i normali epub disponibili online in innumerevoli store sembra essere l'apposizione di una specie di certificazione di accessibilità denominata "bollino LIA". (...) Il testo della "certificazione" è perlomeno generico: (...) Questo eBook è certificato accessibile da LIA come? Con quali criteri? Chi sono i certificatori? Non è dato di saperlo. Così come sembrano piuttosto scontati i parametri di valutazione (...) D'accordo, il corretto uso degli elementi sicuramente aiuta la navigazione, ma siete sicuri che inserire dei titoli in ordine gerarchico sparso e casuale, basta che ci siano, sia utile a qualcuno? La "vetrina" sembrerebbe dedicata soltanto a questo: selezionare nella vastità degli epub disponibili sul mercato alcuni titoli scelti e valutati accessibili da qualcuno non si sa chi e come, e rimandare a store esterni per l'acquisto degli stessi. Sì, avete capito bene, bisogna usare due carrelli elettronici: prima quello del sito LIA, dove si selezionano i libri desiderati, e poi quello dello store esterno per effettuare l'acquisto vero e proprio. Siamo davvero sicuri che questo sia un aiuto per chi non ci vede o ha gravi problemi di vista? Non era già abbastanza complicato dover affrontare un carrello? No, due. Potrebbe essere complicato per chiunque, ma per chi utilizza uno screen reader lo è il doppio: effettua l'acquisto in un sito, poi deve anche essere in grado di continua
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    Una precisazione, poichè avevo postato anch'io questo link. LIA (almeno da quanto dichiara) non si pone come soggetto che sceglie libri accessibili e li vende. Piuttosto offre un servizio agli editori: io ti do le "regole" da seguire e ti aiuto a far si che il tuo ebook sia accessibile, se tu le rispetti quello che ti affro in cambio è "visibilità" (perdonate quello che appare come un calambour trattando in particolare di non vedenti!). Questo è il motivo del doppio carrello: non è un rivenditore, ma un "supporto progettuale" che poi aggiunge un bollino che ha funzione analoga a quello di una certificazione ISO in azienda: certifico che hai seguito le regole per l'accessibilità
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    Sorry, Francesco: avrei dovuto controllare. Però Livio Mondini ha ragione lo stesso sulla rogna di per sé di dover usare 2 carrelli, sulla rogna aggiuntiva di quello LIA che non si svuota dopo l'acquisto presso il venditore, e sui criteri troppo vaghi del bollino LIA - e sul fatto che gli editori apparentemente di quel bollino se ne sbattono. Per il tuo uso di "visibilità", non ti preoccupare, ci giocano anche i ciechi stessi: c'è http://www.comecivedi.ch/ (ora in manutenzione) sito collaborativo di ciechi ticinesi, e http://www.titengodocchio.it/ , il sito di Vincenzo Rubano, studente cieco, per segnalare siti inaccessibili, nato da un suo sondaggo intitolato "m'illumino di meno...ma ci "vedo" di più". ;)
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    Figurati: cedo la primogenitura per molto meno di un piatto di lenticchie!!! ;-) A parte gli scherzi quello che intendevo dire è che LIA non si pone come interfaccia tra editori e non vedenti, ma piuttosto come "lobby" per spingere ad adottare gli standard che rendono gli ebook (più) accessibili e dunque (anche se indubbiamente potevano risparmiarselo!) essere a sua volta poco accessibile non è una colpa così grave: si rivolge più a vedenti che a non vedenti! Quanto ai criteri ammetto di non aver approfondito la cosa, ma si deve considerare che esistono standard internazionali (per il WEB il W3C, non so se sia applicabile anche agli ebook anche se a logica direi di si) che garantiscono il massimo di accessibilità. Adottarli non è banale ma nemmeno una cosa terribile (io l'ho fatto sulla piattaforma di elearning che ho creato): basta deciderlo e metterci quel po' d'impegno necessario. Immagino che la logica sia quella di spingere perchè la decisione sia presa e supportare per ridurre l'impegno necessario; mentre la "vetrina" sia più la classica carota alternativa al bastone (anche se in questi casi riterrei personalmente più adeguato i bastone!!! ;-D)
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    Ah, però tu avevi segnalibrato il sito stesso del progetto LIA! Io la recensione di Mondini su webaccessibile.org, quindi non c'è doppione. Webaccessibile.org è un sito dell'IWA Italia, coloro che hanno di fatto redatto le specifiche per la legge italiana sull'accessibilità informatica ("Legge Stanca"), cioè non solo l'accessibilità Web, se ho capito bene? Hanno anche una serie di testi su Stanca e WCAG, troppo tecnici per me. Sì, la carota vetrina-bollino può forse funzionare, ma questo dipenderà anche dalla reazione dei compratori potenziali che hanno bisogno di libri accessibili. Quelli non si baseranno prevalentemente sulla recensione di Mondini, forse (anche se Mondini, essendo cieco anche lui, e visto che scrive bene, è abbastanza seguito), ma piuttosto sul bouche à oreille, o equivalente Web 2.0.
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    Ah: m'ero fermato a LIA e non avevo fatto caso si trattasse di un commento su! Conoscevo l'IWA (un anno mi pare ci sono stato iscritto, ai loro esordi), non questo loro impegno. Posso però dire che la legge Stanca è estremamente discutibile: sia per come ha "personalizzato" gli standard invece di applicarli sia per restrizioni di contorno ed obblighi in alcuni casi assurdi che ha imposto. Non so però quanto sia farina del loro sacco e quanto contributo politico. Comunque adesso vado e leggere cosa ne dice lui
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    Non ha tutti i torti nelle sue critiche: effettivamente l'accessibilità del sito lascia molto a desiderare. La spiegazione però potrebbe esserci. Andando alla ricerca di chi ne fosse il proprietario (che non è specificato da nessuna parte sul sito!) scopro che si tratta di Ediser S.r.l. che - cercando - ha un sito sua che così la descrive: Ediser è la Società di servizi dell'AIE - Associazione Italiana Editori, fondata nel 2002 per l'erogazione di servizi rivolti alle case editrici, tra cui: - l'erogazione di corsi e seminari di formazione e aggiornamento per il personale che opera nella filiera editoriale e dei contenuti digitali o per persone che intendono avviare una casa editrice - la gestione dell'agenzia ISBN per l'area linguistica italiana, di cui è titolare l'AIE - la gestione dei diritti d'autore per la tutela dei diritti di riproduzione delle opere librarie e periodiche - l'organizzazione di fiere del libro attraverso la realizzazione "step by step" di stand collettivi e istituzionali - l'organizzazione di eventi legati al mondo dell'editoria - la gestione di progetti specifici di rilevanza nazionale e internazionale legati al mondo dell'editoria - il «Giornale della libreria»: il mensile professionale dell'editoria libraria e dell'industria dei contenuti editoriali italiana Inoltre LibriAccessibili.it - e più in generali il progetto LIA che ha un sito a parte chissà perchè... (progettolia.it) - è "Realizzato mediante il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali" come dice il disclaimer (obbligatorio per chi usi finanziamenti pubblici) accompagnato da loro del ministero definito "Partner di progetto". Insomma: sono gli editori che definiscono le condizioni per darsi il bollino e poi se lo danno... Ma pagato con i soldi che il Ministero non ha per salvare Pompei! Altro che bastoni e carote...
Luisella Mori

Piktochart: Infographic and Presentation Tool for Non-Designers | Infographics | Best I... - 12 views

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    Un utile strumento per creare "piktocharts", sorta di poster per presentare idee, progetti, risultati
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    Sembra molto interessante! Tu l'hai provato?
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    No, non ancora ma ne ho visti di bellissimi. La versione gratuita ha 8 template se non sbaglio, poi ce n'è una a pagamento per le scuole che ne ha molti di più. Mi riprometto di provare con quella gratuita. La cosa interessante è che per fare un buon piktochart bisogna avere ben chiaro il concetto che si vuole visualizzare, quindi porta a riflettere molto prima e non solo durante e dopo.
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    Grazie per la segnalazione! Proverò anch'io la versione demo
fabrizio bartoli

Padlet, il muro virtuale: caricare , collaborare, presentare e condividere risorse mult... - 3 views

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    "Padlet, il muro virtuale: caricare , collaborare, presentare e condividere risorse multimediali."
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