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Home/ Groups/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno
Paolo Pietrantonio

Il social tagging nella prospettiva dell\'architetturadell\'informazione - 2 views

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    Interessante lavoro sul tema della classificazione sociale inquadrata nel contesto dell'architettura dell'informazione.
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    Interessante relazione.
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    Molto interessante la dimensione sociale del creare una identità in rete. Il tagging come strumento socio-tecnico che indica come l'utente colloca se stesso nella realtà virtuale, le entità con cui si relaziona e il processo mentale alla base del suo classificare l'informazione.
Ivan Romano

Un nuovo centro studi per rischi esistenziali - 4 views

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    Che dire, dopo gli scenari di Terminator o Matrix, prevenire è sempre meglio che curare...
Marco Tambara

"The Semantic Web" - Berners-Lee, T., Hendler, J., and Lassila, O. - 2 views

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    Articolo da Scientific American maggio 2001
Marco Tambara

Condividere per crescere insieme - 3 views

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    Un documento della prof. Maria Genchi sull'applicazione delle tecnologie nella didattica e nei processi educativi. Presentazione della piattaforma Etwinning sviluppata per condividere competenze e sviluppare progetti collaborativi.
Marco Tambara

Wireless Sensor Tags Help You Keep Track of Your Stuff - 0 views

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    Un articolo di Roberto Baldwin sul wireless tagging. Le applicazioni dei tag diventano sempre più sofisticate. In futuro sarà possibile controllare e monitorare oggetti o comportamenti (opportunamente taggati) per mezzo dei dispositivi IOS o android.
Marco Tambara

Brevetti, il tag diventa di Facebook - 0 views

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    Un articolo di Wired Italia dell'anno scorso sulla propietà intellettuale del "tagging". La lotta tra i colossi dell' IT è senza quartiere. La ricerca per l'accredito dell'ultima strategia tecnologica innovativa non conosce sosta (ricordate la lotta tra Apple e Samsung per l'esclusiva sulla funzione del bounce-back?).
Marco Tambara

Clay Shirky: come i social media fanno la storia - 0 views

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    Clay Shirky è un docente alla New York University ed è citato nella lezione 6 di psicotecnologie. I suoi corsi e i suoi scritti trattano, tra le altre cose, degli effetti interdipendenti delle topologia dei social network e delle reti tecnologiche, e dei modi in cui le nuove forme di comunicazione influenzano la cultura e viceversa. Mentre le notizie fluiscono dall'Iran verso il mondo, Clay Shirky dimostra come Facebook, Twitter e cellulari stiano aiutando i cittadini di regimi oppressivi a pubblicare notizie vere, scavalcando i censori (anche se per poco). La fine del controllo dall'alto delle notizie sta trasformando la natura della politica. Shirky suddivide l'evoluzione della comunicazione in quattro fasi, saltando quella dell'oralità, descrivendo un panorama mediatico collaborativo e partecipativo reso possibile dalle innovazioni tecnologiche.
Marco Tambara

The big switch - N. Carr - 1 views

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    Il bestseller di Nicholas Carr "The Big Switch" di cui il prof. De Kerckhove parla nella lezione 5. "His last book shook up the high-tech industry. Now, Nicholas Carr is back with The Big Switch, a sweeping and often disturbing look at how a new computer revolution is reshaping business, society and culture." Un centinaio di anni fa, le aziende smesso di generare il proprio potere con motori a vapore e dinamo e collegato alla rete elettrica di nuova costruzione. Il potere economico pompato da utenze elettriche non basta cambiare il funzionamento delle imprese. E 'una reazione a catena di trasformazioni economiche e sociali che hanno portato il mondo moderno in esistenza. Oggi, una simile rivoluzione è in corso. Collegato alla rete informatica globale di Internet, le informazioni enormi impianti di trasformazione hanno cominciato a pompare i dati e il codice del software nelle nostre case e aziende. Questa volta, è il calcolo che sta trasformando in un programma di utilità.
Marco Tambara

Psicologia del multitasking - 3 views

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    Un articolo di Luca Ferraro Michele Mariani. "Telefonate, e-mail, messaggi, documenti digitali, news on line: gli uffici si stanno trasformando in maniera sempre più prepotente nella palestra dove allenarsi a gestire attività multiple accompagnate da interruzioni continue. L'ingresso delle tecnologie informatiche nella vita quotidiana e soprattutto nei luoghi di lavoro rende il multitasking una condizione onnipresente, di cui tutti abbiamo esperienza. Ma quante e quali attività differenti siamo in grado di gestire? Come influisce il multitasking sulle prestazioni lavorative e sui vissuti soggettivi? E' cognitivamente sostenibile?…"
Alessandro Bambini

Il digitale e la multimedialità di ritorno - 0 views

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    L'articola illustra il percorso di sviluppo del linguaggio: dall'era verbale a quello digitale e multimediale
Mary Casaro

Rischio di Dipendenza da Internet negli adolescenti: come ridurlo? - 0 views

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    Cresce fra gli adolescenti l'Internet Addiction Disorder (IAD), disturbo ossessivo-compulsivo causato dall'utilizzo massiccio di Internet, una dipendenza paragonabile al gioco d'azzardo patologico. Nel combatterlo, la qualità della comunicazione fra genitori e figli, rappresenta uno strumento efficace: i giovani che si sentono capiti dai genitori, relativamente all'utilizzo che fanno di Internet, hanno un rischio minore di sviluppare disturbi di utilizzo compulsivo.
Mary Casaro

L'ICT al servizio dei processi distribuiti di apprendimento - 2 views

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    Nuove forme di apprendimento e condivisione nell'e-learning e nella ricerca
Claudio Marzuolo

Ingress: AR e "Screenology" - 2 views

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    E' un breve video di introduzione del gioco "Ingress" che consente tramite smartphone di interagire con l'ambiente circostante in una realtà virtuale/aumentata che è quella del videogame. Secondo il mio parere, è molto interessante vedere come lo schermo digitale, ripreso dalla teoria della Screenology, è interamente compreso in questa tecnologia. Connesso, immersivo, penetrabile e tattile. Tutte caratteristiche che comprendono sì il mezzo, il medium, lo schermo. Ma che sono funzionali alla sua applicazione, come la realtà aumentata in questo caso. Oltre a questi aspetti relativi al medium, in questo gioco ritroviamo anche la presenza di una forma di intelligenza collettiva che collabora (il gioco è diviso in due fazioni, che debbono raggiungere una serie di target, di portali sparsi per le città) per raggiungere i propri obiettivi, che singolarmente potrebbero essere impossibili.
mario prearsi

la realta' aumentata - 1 views

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    Ho trovato questo articolo che parla della "realta' aumentata" applicata ad una forma di video gioco. La realta' vista attraverso un medium (in questo caso un paio di occhiali interattivi con un sistema di geolocalizzazione ,)si trasforma in una visione fantastica attraverso elementi conosciuti e tangibili , ma non piu' appartenti ad un contesto di paragone ma a nuove forme di esistenza. Quello che sta avvenendo credo sia riconducibile alla terza fase dello sviluppo dell'elettricita' indicata da Kerckhove . Si sta concretizzando il fatto di sviluppare la nostra intelligenza con il supporto di un medium in grado di concretizzare e ricomporre le componenti del pensiero .
Paolo Pietrantonio

Adolescenti a rischio depressione: colpa dei social network - Psicotecnologie.it - 5 views

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    "Se chiedi a un ragazzo chi veramente potrà essere lì con lui nei momenti difficili della vita, farà fatica a dirti il nome di qualcuno che possa davvero chiamare in quelle circostanza". Questa è la vera causa della depressione e della solitudine dei giovanissimi che fanno uso dei social network.
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    I social network sono dei potenti mezzi di comunicazione che possono rivelarsi utili e produttivi, ma possono trasformarsi in un'arma pericolosa. La maggiorparte dei ragazzi sostituiscono del tutto la loro vita reale con il mondo fittizio dei social network. Ci sono sempre più individui soli, e sempre più passivi al mondo reale. Se da una parte il social network facilità e permette all'individuo di stare a contatto con persone, di manifestarsi e farsi conoscere più facilmente, dall'altra affievolisce sempre di più le sue emozioni trasformandolo in un macchina umana.
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    sono d'accordo con Ester, ma bisogna anche aggiungere che i social network e la rete più in generale, da cui sempre "persone" e non solo ragazzi dipendono, produce anche gli effetti di bullismo e di violenza che ritroviamo sempre più diffusi ed in età precoce (anche nell'articolo se ne parla); ed inoltre ben venga tutto ciò che può aiutarci a condividere, ad imparare e ad allargare i nostri orizzonti, ma quello che secondo me dovrebbe preoccuparci di più, è la "dipendenza" che si ha dalla tecnologia.
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    Non penso ai social-network come a un problema. Ritengo siano semplicemente una nuova forma di comunicazione. Se il 90% del campione esaminato usa e si connette a facebook vuol dire che impiega una parte del suo tempo libero in attività sociali. Quindi è possibile che sottragga questo tempo da altri svaghi più solitari e meno attivi, come ad esempio guardare la TV. Credo sia naturale la presenza nel campione esaminato di personalità più sensibili o individui che esagerano, ma sono una minoranza. La media dei ragazzi estende semplicemente la propria catena di contatti. Tra questi contatti naturalmente saranno presenti amicizie più intense e semplici conoscenze. Per tornare all'articolo, mi sembra di ricordare decine di articoli simili pubblicati negli anni ottanta, dove si lamentava il disagio dei giovani di fronte a un periodo anche breve senza TV. Nell'insieme mi pare un passo avanti. Ragazzi che soffrivano per l'assenza di Tv oggi soffrono per l'impossibilità di comunicare. Sembra meglio oggi.
michelacafarotti

LA COGNIZIONE DISTRIBUITA - 0 views

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    LA categorizzazione e il tagging ,sono i metodi per organizzare al meglio uno o più siti web e i suoi contenuti,che sono anche più rintracciabili :le categorie servono per classificare i contenuti per argomento e sono stabili,rappresentano uno strumento per organizzare i contenuti sul proprio sito ,,ogni contenuto verrà ricondotto alla categoria di appartenenza ,eventualmente articolato secondo una modalità gerarchica a più livelli esempio(sport-tennis).I TAG ,sono invece delle parole chiave o etichette da abbinare ai contenuti pubblicati (questa operazione viene definita taggare). le categorie sono classificazioni per argomento al livello macro (generale) invece i tags sono classificazioni per argomento al livello micro (specifico ) .
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    IL multitasking,è riferito allo svolgimento di varie attività in contemporanea, quindi in una volta sola,come per esempio leggere un articolo sul pc e nel frattempo ascoltare musica,oppure aprire un'altra scheda del browser ,controllare la posta elettronica e sempre nello stesso momento aprire un gioco per computer. LA MENTE IPERTESTUALE, ,Riguarda l'innescare un pensiero non gerarchico ,ma anche di cose mai create,quindi qui c'è un collegamento tra saperi e conoscenze che tra loro hanno un senso.
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    LA cognizione distribuita,riguarda la presa in considerazione di tutte le componenti materiali e immateriali dell'ambiente in cui si sviluppa l'apprendimento,questo approccio enfatizza la natura "distribuita" nel tempo e nello spazio dei fenomeni della cognizione ed estende l'ambito di ciò che è considerato cognitivo ,oltre il singolo individuo riconnettendo l'attività di pensare con le risorse e i materiali presenti nel contesto sociale e culturale.
Marco Tambara

CSCL - An historical perspective - 1 views

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    Apprendimento collaborativo con supporto del computer - Un prospetto storico. Un saggio di G.Stahl,T. Koschmann, D. Suthers G. Stahl è un ricercatore e docente della Drexel University di Philadelphia, si occupa di scienze informatiche. Timothy Koschmann è professore associato presso il Dipartimento di Educazione Medica alla Southern Illinois University School of Medicine. D. Suthers è docente di scienze informatiche alla University of Hawai'i a Manoa. Il saggio ripercorre le tappe storiche dell'apprendimento collaborativo con supporto del computer, analizzando il metodo di insegnamento e gettando uno sguardo verso le evoluzioni future. Apprendimento collaborativo e individuale L'apprendimento collaborativo coinvolge gli individui come membri del gruppo, ma comporta anche fenomeni come la negoziazione e la condivisione di significati, tra cui la costruzione e la manutenzione delle concezioni comuni di attività, che vengono eseguite in modo interattivo nei processi di gruppo. L'apprendimento collaborativo coinvolge l'apprendimento individuale, ma non è riducibile ad esso. Il rapporto tra la concezione dell'apprendimento collaborativo come un processo di gruppo rispetto a una forma di aggregazione e di cambiamento individuale è nodo centrale del CSCL. Studi precedenti di apprendimento in gruppo hanno trattato l'apprendimento come un processo fondamentalmente individuale. Il fatto che gli individui hanno lavorato in gruppo è stato trattato come una variabile contestuale che ha influenzato l'apprendimento individuale. In CSCL, invece, l'apprendimento viene analizzato come un processo di gruppo; nell'analisi dell' apprendimento sia l'individuo che il gruppo sono necessari. Questo è ciò che rende metodologicamente unico CSCL. In una certa misura, CSCL è emerso in reazione a precedenti tentativi di utilizzare la tecnologia nell'insegnamento e di precedenti approcci per comprendere i fenomeni di collaborazione con il tradizionale metodo delle scienze
Giacomo Parrini

dipendenza da internet - 4 views

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    In questo interessante articolo vengono posti quesiti riguardanti la correlazione tra la necessità di essere sempre connessi e la comparsa di psicopatologie. Internet ci rende davvero dipendenti oppure internet è diventato solo un'innocua ma indispensabile integrazione alla vita? ci sono conseguenze fisiche e comportamentali? sono domande tuttora aperte ma che ci permettono di riflettere e indagare meglio in quest'ambito
Paolo Pietrantonio

Cognizione distribuita - L'esperimento di Zhang - 1 views

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    Un video realizzato in modo semplice e divertente per definire il concetto di cognizione distribuita replicando l'esperimento tenuto nel 1991 dal professor J. Zhang dell'Universita` di San Diego.
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    E' vero mi sono gustata il video: è veramente molto carino; ed inoltre ha il vantaggio di mettere in pratica quello che potrebbe essere un concetto difficile da capire. Credo che l'apporto di questo video sia integrante rispetto ai contenuti del corso, è giustamente postato nel post giusto e le informazioni fornite con l'esempio pratico siano complete ed accurate in modo molto molto divertente. Grazie Paolo.
Marco Tambara

Sull'uso sociale della rete - 0 views

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    Alexis Madrigal è un editorialista responsabile del canale tecnologia per la rivista americana "The Atlantic". Nata nel 1857, la rivista d'opinione si occupa di cultura e letteratura. Nell'articolo l'autore ripercorre le tappe della sua adolescenza "in rete", analizzando i meccanismi che permettono l'aumento della visibilità di un sito. Attualmente l'esistenza di un sito viene veicolata tramite facebook o altri social network che favoriscono questa visibilità.Il meccanismo definito "direct social" si oppone a quello del "dark social" che prende in considerazione quei link che sono raggiunti direttamente. Queste due modalità sono state misurate da una famosa azienda di analisi dei dati in tempo reale: Chartbeat. I risultati hanno evidenziato queste percentuali: 43,5% per il "direct social" e il 56,5% per il "dark social". Attraverso i social network rendiamo pubblici i dati che vogliamo condividere con gli amici.Questa pratica era già in essere prima dell'avvento di facebook & co.ma senza cedere i dati a organizzazioni private.
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