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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged #Apprendimento

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Sonia Fiora

NATIVI DIGITALI - 3 views

#APPRENDIMENTO

started by Sonia Fiora on 09 Nov 12 no follow-up yet
brunella romano

Polaris II CGAR ' 97 - Materiali - A. Kaye : Apprendimento collaborativo basato sul com... - 1 views

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    Apprendimento collaborativo basato sul computer Anthony Kaye Da Tecnologie Didattiche N.4 , Autunno 1994, pag. 9-21 Una panoramica sulle idee, i metodi e gli strumenti dell'apprendimento collaborativo basato sul computer Introduzione: il contesto sociale e tecnologico Questo articolo cerca di definire un campo relativamente nuovo e promettente per l' uso dei computer e delle telecomunicazioni nell'educazione e nell'addestramento: l'apprendimento collaborativo basato sul computer, indicato da qui in poi con l'acronimo CSCL (Computer-Supported Collaborative Learning).
Claudia Sbuelz

MOOC - 2 views

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    Ho trovato interessante questo video che tratta i MOOC, Massive open online courses, offerti da insegnanti di alto livello delle migliori università. Esistono sempre più percorsi educativi on line anche in Italia, come la nostra Uninettuno. Questi corsi sono un recente sviluppo dell'educazione a distanza, non necessariamente legati ad un percorso universitario, ma ad un movimento che guarda in senso lato all'accessibilità del sapere in tutto il mondo anche a titolo gratuito. E' inoltre un'ottima occasione di effettuare ricerche su come è cambiata la modalità di apprendimento da parte degli studenti con le nuove tecnologie
Massimo Apicella

Zero carta e tablet per tutti - 16 views

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    Profumo: «Zero carta e tablet per tutti» A Genova si sperimenta la scuola del futuro. Il ministro al Salone dell'educazione: «Un passaggio epocale». SCUOLA 2.0 - Tra i progetti più innovativi, a Genova è stata presentata la prima piattaforma integrata e completa di tecnologie, formazione e contenuti digitali per la scuola del futuro, realizzata da Giunti Scuola, Intel, Microsoft Italia e Paperlit. Un mix innovativo di device mobili di ultima generazione, software e servizi online, costruito in particolare attorno alla prima applicazione interattiva per la scuola espressamente studiata per Windows 8, la sua interfaccia e le funzionalità touch. Al momento funziona con due applicazioni - «Poster», la versione avanzata del vecchio sussidiario cartaceo, modulare e interattivo, destinato alle classi IV e V della scuola primaria; e «Geoscuola», libro di geografia per le secondarie di primo grado. Prodotti interattivi, che consentono agli studenti di dialogare i maniera rapida ed efficace con i docenti.
  • ...9 more comments...
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    Ho proprio postato un articolo che parla del software per Ipad per l'apprendimento collaborativo. Certo per evitare un'Italia a due velocità, come ha fatto notare Federica Rossi, ossia chi ha i mezzi per acquistare un Ipad e chi no, almeno a scuola ci vorrebbe un intervento per la fornitura di tali mezzi agli alunni. Difficile, forse, in tempo di crisi.
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    ... molto difficile ... e come faceva notare qualcuno sul sito del Corriere della Sera, si scontra parecchio con il fatto che nelle scuole italiane ci si deve autotassare (i genitori) anche per la carte igienica.
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    La natura dell'intelligenza SCUOLA DIGITALE, LIBRI DIGITALI, LAVAGNE INTERATTIVE MULTIMEDIALI, SOFTWARE PER LEZIONI DIGITALI. Queste sono alcune nuove espressioni che rimodelleranno la scuola del prossimo futuro. Un futuro già molto vicino, il Ministro della Pubblica Istruzione ha già deliberato nuove norme che segneranno, sin dal prossimo anno scolastico, nuovi modelli di organizzazioni didattiche. La scuola diventa digitale, giustamente questa nuova fase che punta "sul processo di trasformazione della scuola grazie alle tecnologie" sarà un "passaggio epocale, come è avvenuto con Gutenberg e l'invenzione della stampa a caratteri mobili". Come sostiene McLuhan, in una delle sue predizioni, il nuovo medium ingloberà il vecchio; in questo caso il digitale tenderà a sostituire proprio la stampa prodotta nelle tipografie. Grazie all'informatica e a nuovi strumenti come i tablet, gli studenti potranno sostituire i libri di carta con libri digitali, tutti racchiusi in un piccolo dispositivo. E questo permetterà non solo di cambiare abitudini e metodologie di studio, ma anche molti degli accessori di corredo di cui oggi lo studente necessita, penso ad esempio agli attuali voluminosi e robusti zaini che devono contenere chili e chili di carta; non sarà più necessario, basterà un cartellina imbottita a salvaguardia dello strumento elettronico. Tutta la biblioteca in un tablet. Ma come sarà studiare sfogliando uno schermo? Secondo me molto più comodo e pratico: si potrà evidenziare, sottolineare, apportare appunti a latere che si potranno cancellare o correggere, mettere un segnalibro, iconizzare un argomento per cercare un approfondimento da un'enciclopedia o dizionario informatico sempre archiviato nello stesso tablet. Si potrà passare da un testo ad un altro senza doversi nemmeno alzare per prendere il libro. Tanti libri a disposizione in un piccolo spazio, e questo è un altro aspetto importante che troverà naturale risoluzione, Oggi ta
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    la scuola del futuro: http://news.supermoney.eu/tecnologia/2012/11/microsoft-presenta-la-scuola-del-futuro-006120.html LA COSA CHE DA' LETTERALMENTE FASTIDIO E' CHE, DEL VENTILATO PROGRESSO, NON PARLA MAI NESSUNO! ASPETTIAMOCI INVECE QUALCHE ALTRO BEL SERVIZIO E QUALCHE FANTASTICO SPECIALE SULLA FINE DEL MONDO... "La sperimentazione di questo progetto coinvolge attualmente sei scuole a livello nazionale: Istituto Comprensivo Statale Baccio da Montelupo di Montelupo F.no (FI), Collegio San Carlo di Milano, Istituto Comprensivo De Andrè e Montalcini di Peschiera Borromeo (MI), Istituto Comprensivo di Paullo (MI), Istituto Tecnico Superiore Oberdan di Treviglio (MI). A ogni classe coinvolta verranno consegnati per gli studenti i Tablet con tecnologia Intel Atom di ultima generazione (identificata dal nome in codice Clover Trail) e Windows 8: dal Windows Store si potrà poi scaricare gratuitamente le applicazioni Poster e Geoscuola per l'attività didattica con libro digitale."
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    La mia domanda è:ma sei i pc si bloccassero tutto si fermerebbe????non voglio fare polemica,sul fatto che la tecnologia sia una grande svolta per l'uomo,non posso dire nulla.Quello che dico è di non eliminare del tutto ciò che ci rende autonomi di poter crescere con la nostra testa con le nostre mani,distinguiamo ciò che è possibile fare al pc e ciò che invece secondo me deve restare alla vecchia maniera classica.
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    Era ora che comincissero a dedicare la tecnologia per queste cose, per renderla più flessibile all'uso, meno sprechi, più interconnettività. Sicuramene anche lo studio dei bambini ne potrebbe guadagnare con strategie sempre più mirate allo sviluppo delle competenze, sia linguistiche , tecniche che matematiche!!
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    A mio avviso questo progetto rappresenta un passo in avanti per l'istruzione globale dell'essere umano. Attraverso l'utilizzo di piattaforme multimediali portatili come i Tablet è possibile rendere "più interessante" l'apprendimento, sviluppando e catturando l'interesse di più individui, e migliorando quindi l'istruzione nel nostro paese. Il formato digitale dei libri o "e-book", sostituirà in poco tempo il libro di testo tradizionale, e permetterà così agli studenti di avere ,tramite un unico sistema multimediale, più libri e documenti da studiare, e ciò che è ancor più importante renderà tutto più "portatile" e semplice da apprendere!!!!!!!
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    http://www.orizzontescuola.it/news/questa-sera-profumo-che-tempo-che-fa-docenti-non-si-fidano-e-si-organizzano Avanguardie e futuro hanno un senso se viaggiano di pari passo con la dignità e l'econimia. Adeguarsi all'Europa va bene, ma su tutta la linea a cominciare dagli stipendi per finire alle ore di lavoro.
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    Forse, almeno in ambito scolastico, l'utilizzo di software liberi farebbe risparmiare parecchi soldi e aiuterebbe la diffusione di supporti elettronici, con relativi benefici. In Francia la Gendarmerie Nationale (la Polizia) ha migrato migliaia di computer da Windows a Ubuntu, risparmiando, pare, un milione di euro, soldi pubblici. Le scuole e gli uffici italiani potrebbero seguire l'esempio, con un'adeguata formazione del personale. http://arstechnica.com/information-technology/2009/03/french-police-saves-millions-of-euros-by-adopting-ubuntu/
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    il futuro è digitale, basta carta, i tablet possono arrivare a costare pochi euro (basta vedere quanto costano in India), i governi occidentali dovrebbero vederla come una grande occasione di sviluppo cercando di staccarsi dagli interessi delle grandi lobby, un tablet da 20$ possono permetterso tutti e la cultura potrebbe essere a disposizione di chiunque, sono migliaia i titoli gratuiti già in circolazione, è dovere di un qualsiasi Stato civile la diffusione della cultura e il digitale legato alla rete sono lo strumento più veloce ed economico per realizzare questo.
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    In merito ai tablet o comunque ai portatili nelle scuole c'è una legge che ne permette l'utilizzo a chi ha comprovati problemi di disgrafia. Certo per quandto riguarda il finanziamento pubblico credo che rimarremo sempre gli ultimi in Europa.
ester mangone

SOCIAL NETWORK E APPRENDIMENTO COLLABORATIVO | Crescere insieme….in rete - 1 views

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    l'apprendimento collaborativo è una metodo di apprendimento molto diffuso nel web, Collaborare attraverso il computer vuol dire lavorare insieme, il che implica una condivisione di compiti che sono il risultato di un'azione di gruppo. Questo favorisce e stimola lo scambio di saperi in un modo più semplice e per tutti.
Michele Zarro

Is Google Making Us Stupid or Smart? - 3 views

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    Abstract This article examines the controversial issue of whether the intensive use of the Internet affects the human mind. Researchers, such as Nicholas Carr, argue that excessive Internet use harms thinking and reading skills due to shifts in reading strategies and that the overload of information on the Web may not be valued properly.
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    Google and social network in general are no not making us stupid, The Hardware and Software are only instrument like a pensil, They don't destroy our culture and literature, and the Internet represent a layout of our brains, expanding our collectif awarness possibility. The problem is: Our culture relationship is growing between of information technology availability? Davide Bassignana
Tucconi Tiziana

La formazione a distanza avvicina Italia - Marocco - 0 views

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    Roma, 25 ott. Nasce il ponte virtuale che collega la popolazione analfabeta del Marocco residente in Italia alla riva di un futuro integrato con la lingua e la cultura d'origine. Motore dell'iniziativa è l'accordo di cooperazione sottoscritto tra l'Università Telematica Internazionale Uninettuno e il ministero delle Comunità marocchine all'estero per l'alfabetizzazione dei bambini, delle donne e dei giovani immigrati marocchini residenti in Italia. Scopo del progetto è l'apertura in Italia di centri per specializzare i docenti all'utilizzo di nuove tecnologie per la formazione a distanza in lingua araba. Già nel 2009 l'UTIU mediante un corso trasmesso in Marocco dalla rete televisiva nazionale Snrt e in Italia da Rai Nettuno Sat e Rai Due: "Imparo l'arabo, il tesoro delle Lettere" era riuscita, in soli due anni, a ridurre sensibilmente il tasso di analfabetismo. Utiu è la prima Università riconosciuta a livello internazionale per lo sviluppo di processi di apprendimento e insegnamento a distanza, tramite televisione ed Internet, in 5 diverse lingue: italiano, arabo, inglese, francese e greco. Il rettore M. A. Garito ha dichiarato che tale approccio favorirà la nascita di nuove politiche migratorie, fondate sullo scambio e sul dialogo interculturale. Un contributo importante per costruire spazi di confronto e sperimentare nuove forme di cooperazione.
Barbara Salvatori

Apprendimeto collaborativo nell'insegnamento - 0 views

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    Esperimento sull'insegnamento delle arti visive con due gruppi di lavoro, uno che utilizza l'apprendimento collaborativo e uno il metodo tradizionale. L'esperimento evidenzia che l'apprendimento collaborativo migliora la conoscenza degli studenti.
Mary Casaro

L'ICT al servizio dei processi distribuiti di apprendimento - 2 views

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    Nuove forme di apprendimento e condivisione nell'e-learning e nella ricerca
Davide Bassignana

Rete, apprendimento e "pensiero lineare" Il punto di vista delle neuroscienze - 3 views

http://doppiozero.com/rubriche/82/201211/rete-apprendimento-e-%E2%80%9Cpensiero-lineare%E2%80%9D Segnalo questo interessante articolo sull'apprendimento e epensiero lineare. Penso che includa bene...

multitasking apprendimento pensiero lineare affabulazione

GIOVANNI LA FALCE

SECONDLIFE: UN LABORATORIO METAVERSALE - 2 views

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    un interessante articolo della psicologa e psicoterapeuta Lolita Gulimanoska della facoltà di psicologia 2 di Roma "La Sapienza" avente per oggetto il mondo virtuale di SeconfLife, nel quale viene tra l'altro citata l'esperienza della "nostra" Uninettuno.
filomena formica

Le nuove tecnologie in aiuto ai disturbi dell'apprendimento. - 6 views

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    "Per la maggior parte di noi, la comunicazione scritta è del tutto naturale: si impara a leggere e a scrivere senza eccessiva fatica e si automatizzano le procedure, cosìcchè, dopo poco tempo, diventa una cosa normale, come cucinare o guidare l'auto.Per i bambini dislessici non è così: NONOSTANTE la loro intelligenza, affrontare la parola scritta per loro non diventerà un automatismo, a prescindere da quante ore staranno chini sui libri." Su questo sito, che ho riportato, ho trovato un valido contributo per aiutare i bambini dislessici e gli insegnanti a cercare di superare gli ostacoli che i DSA portano con sè grazie all'ausilio delle nuove tecnologie. Vi sono numerosi software gratuiti adatti ad essere usati come strumenti per compensare le carenze, per intervenire con rinforzi specifici su alcune difficoltà, per potenziare abilità e motivare all'apprendimento. L'intervento precoce, finalizzato, consapevole, è infatti un'arma efficace per ridurre il "gap" che la dislessia (in senso lato) comporta, dato che essa inficia le normali attività scolastiche del bambino. Le Nuove Tecnologie sono alleate preziose per la didattica con alunni dislessici. Non dobbiamo però dimenticare che il computer non è una panacea per tutti i mali: quel che più occorre a questi bambini è ricevere fiducia, empatia, comprensione e poter mantenere alta la propria autostima.
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    Tra le varie tecnologie per poter aiutare i bambini dislessici, il computer gioca un ruolo fondamentale. Il computer è per sua natura veloce, memorizza grandi quantità di dati e permette di creare documenti riproducibili, rielaborabili, ben impaginati, di facile reperibilità e di facile scambio.Inoltre, si limita ad applicare delle regole in maniera veloce e corretta, non è in grado di prendere l'iniziativa né di fare cose per cui non è stato programmato.Tutto questo mette in evidenza come le maggiori caratteristiche del computer coincidano con i maggiori bisogni dei ragazzi con DSA.I dislessici, ad esempio, quando devono eseguire compiti di letto-scrittura, spesso sono lenti ed hanno difficoltà ad accedere alla memoria breve, sesono disgrafici producono testi illeggibili.Raramente il materiale che producono è riproducibile o rielaborabile, infatti difficilmente rileggono quanto hanno prodotto.Anche la reperibilità dei materiali può essere compromessa da difficoltà nella classificazione e nell'ordinamento.L'informatica quindi, rappresenta un'insostituibile opportunità per chi soffre di DSA, in quanto ponendosi come strumento vicariante, consente un completo utilizzo delle abilità integre, quali l'intelligenza e la fantasia.Il computer permette anche un vantaggio di tipo psicologico che aumenta la sicurezza e la fiducia nei soggetti che hanno Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e l'informatica assume infatti un ruolo primario per dare la possibilità di costruire percorsi didattici compensativi e abilitativi.Il computer non viene vissuto come una "protesi per diversamente abili", cosa che avviene spesso per gli ausili didattici tradizionali come le schede di recupero o i libri di testo facilitati; al contrario, viene visto come uno strumento usato dai "grandi", quindi come qualcosa che contribuisce a mantenere l'autostima a livelli adeguati, anche in presenza di un programma molto strutturato.
Gianluigi Cosi

Web e tecnologie 2.0 a scuola: strategie di apprendimento formali ed informali - 3 views

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    Ricerca effettuata su alunni che utilizzano le tecnologie e Web 2.0
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    Oggi giorno i nostri ragazzi comunicano tra loro con Messenger, guardano i video su Youtube, aprono uno spazio su Myspace e aggiornano il proprio profilo su Facebook, cominciano fin da bambini a scrivere nei blog, a elaborare immagini e scaricare musica, giocano con la Wii o la Playstation e lo fanno simultaneamente, tanto che si parla di generazione multitasking. I giovani parlano questi linguaggi, che noi lo vogliamo o no. Da qualche anno anche Internet è cambiato: non è più soltanto una grande banca dati con materiali generati da webmaster, ma uno spazio in cui ogni utente può essere protagonista, alimentandolo con contenuti propri da condividere con il resto del mondo: è il web 2.0. Siamo così di fronte a una rivoluzione epocale, che non può essere semplicisticamente demonizzata. La scuola e la Chiesa hanno già iniziato a coglierla come un'opportunità da valorizzare. E la sfida è ora lanciata soprattutto al mondo degli adulti, agli insegnanti e agli operatori pastorali che hanno più che mai bisogno di essere introdotti a questi nuovi percorsi per veicolare contenuti.
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    Questo articolo presenta uno studio che focalizza le strategie di apprendimento degli alunni della scuola secondaria di primo grado che utilizzano frequentemente le tecnologie e il web 2.0. La ricerca è stata strutturata su tre questioni fondamentali: l'utilizzo del web 2.0 e dei social network supporta negli alunni la motivazione allo studio, la pianificazione e l'autoregolazione dei propri processi di apprendimento e, infine, l'utilizzo di strategie funzionali allo studio? Lo studio sottolinea che alcune potenzialità delle applicazioni 2.0 sono utili per allenare gli alunni ad usare strategie cognitive efficaci, se sostenute da una progettazione e da modelli didattici aperti al problem-solving e alla ricerca-azione.
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    Nel leggere articoli sull'utilizzo delle nuove Tecnologie della comunicazione e informazione volte a - facilitare l'apprendimento e la comunicazione; - rielaborare conoscenze e contenuti appresi in classe; - documentare esperienze didattiche significative anche attraverso la progettazione e realizzazione di percorsi ipermediali da diffondere sul Web., mi sono domandata se le stesse saranno usate per educare, nel senso letterale "tirare fuori", i ragazzi alla consapevolezza delle loro emozioni ed al contenimento delle stesse, al riconoscimento delle stesse negli altri per lo sviluppo di relazioni caratterizzate da spessore e non semplicemente light.
anonymous

Intervento di Daniele Zanone al convegno AGIAD - 1 views

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    Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare sempre più insistentemente dei disturbi specifici dell' apprendimento (DSA), che includono: la dislessia, la discalculia, la disortografia, la disgrafia...insomma tutte disabiltà che non permettono di imparare in modo normale alcune attività che servono per studiare in modo convenzionale, come: la lettura, la scrittura e il far di conto. Come accorgerci quando un bambino ha dei DSA? L'individuo con DSA ha: problemi a copiare, difficoltà nel linguaggio, problemi di lettura (dislessia), problemi di calcolo (discalculia), problemi di scrittura (disgrafia o disortografia), problemi di lateralità, scarsa memoria di lavoro, difficoltà di coordinazione, difficoltà a mantenere l'attenzione, problemi nei dettati. Daniele Zanone ha scoperto di avere DSA all'età di vent'anni, fino a quel momento si era sempre sentito dire di essere uno "svogliato" o un "ritardato". Ha imparato a mettere una parola dietro l'altra all'età di vent'anni quando è diventato consapevole di ciò che lo rendeva "diverso" dagli altri. Nonostante sia stato bocciato due volte alle scuole superiori si è laureato in Fisica. Adesso Daniele collabora con l'AID (Associazione Italiana Dislessia) per la quale svolge la mansione di delegato provinciale per la provincia di Reggio Emilia.
Massimo Busetta

I grandi progetti di Second Life: l'isola Imparafacile | VIRTUAL WORLDS MAGAZINE - 0 views

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    guardando second life con gli occhi di oggi penso che forse sia nato con troppo anticipo, questo perchè il mondo virtuale di SL è estremamente complesso e di enormi potenzialità, è nato da programmatori e da strumenti di programmazione evoluti ma la questione sta nel fatto che le interfacce tecnologiche necessarie per interagire con questo mondo non sono evolute con la stessa velocità, non per banalizzare ma nel film avatar, per l'appunto o il tagliaerbe, la persona agisce nel mondo virtuale senza i limiti e i vincoli fisici del mondo reale, SL avrà uno sviluppo strabiliante nel momento in cui la tecnologia creerà dei supporti che consentano alla persona di immedesimarsi nell'avatar con naturalezza, certo una simile ipotesi apre una lunga serie di interrogativi anche etici.
Marco De Fortunati

Il Web 2.0 Conquista College E Università: Nasce L' Educazione 2.0 - 1 views

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    Il Web 2.0 sta cambiando il modo con il quale i college e le università interagiscono con i loro studenti. Nel passaggio da una economia intellettuale push, ad una pull, i media partecipativi stanno ricoprendo un ruolo determinante.
silvia francesconi

ICT e formazione degli insegnanti - 1 views

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    "Molti studiosi delle teorie dell'apprendimento ritengono che le stesse ICT possiedono il potenziale necessario per trasformare la natura stessa dell'educazione: dove e come ha luogo l'apprendimento e il ruolo degli studenti e degli insegnanti negli stessi processi di apprendimento." Questo articolo affronta il tema dell'apprendimento, dai paradigmi tradizionali alle nuove prospettive basate sul nuovo contesto globale, auspicando che i processi di apprndimento/insegnamento attingano dalle nuove tecnologie, fonte di conoscenza e arricchimento se ben usate!
Massimo Apicella

Apprendere ricercando: la fine della didattica nozionistica - 8 views

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    L'analisi La rivoluzione digitale nella scuola si può attuare solo se oltre a Internet e ai tablet, nelle classi, si attueranno da parte degli insegnanti metodologie didattiche nuove, abilitate dalle stesse tecnologie. Si tratta di mandare in soffitta la vecchia lezione frontale, trasmissiva ed enciclopedica e di rendere attivi gli studenti.
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    Veramente interessante Massimo! Grazie per aver condiviso questo articolo! Federica
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