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sabinaminuto

Emergenza educativa e nuove tecnologie. Stimoli per una riconsiderazione della questione, - 6 views

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    "Emergenza educativa enuove tecnologie. Stimoli per unariconsiderazione della questione GIOVANNI MARCONATO 1 Internet e le nuove forme di comunicazione stanno portando radicali cambiamenti nella vita pratica di ognuno di noi. Questi mutamenti possonoprodurre, spesso, reazioni diverse in base alla realtà anagrafica delle persone,tanto da rendere appropriata l'espressione "nativi digitali", per coloro che sono nati nell'era tecnologica, da contrapporre ai cosiddetti "immigrati tecnologici", espressione riferita a coloro che sono entrati in questa epoca provenendo "da altrove" e con un piede radicato nel passato. Il contributoofferto dal presente lavoro diviene importante non solo ai fini di comprendere le differenze e le difficoltà di comunicazione e di linguaggio fra allievi e insegnanti-formatori, ma soprattutto per indicare una via per arginare l'emergenza educativa che si sta costantemente espandendo. Il suddettopercorso non può che passare per un uso significativo e responsabile di Internet, delle tecnologie digitali e più in generale dei nuovi mass media. 25 ANNI DELLA RIVISTA 22 sformata significativamente, ci viene facile dare una spiegazione ai compor-tamenti "tecnologici" dei bambini, dei pre-adolescenti e degli adolescentiche sono nati trovando le tecnologie, Internet e telefonini come presenzanormale e naturale nei propri luoghi di vita ed incorporandoli spontanea-mente, con estrema naturalezza, nelle pratiche personali e sociali. Nessunaabitudine (individuale e sociale) pre-tecnologica può determinare e model-lare il loro modo di interagire con la realtà e nulla è di ostacolo all'inven-zione di stili e pratiche di relazione del tutto nuove e determinate solo dallefunzionalità e dalle affordance presenti nei nuovi strumenti. Nessun mecca-nismo di transfer negativo ha impedito l'esercizio creativo (agito più spessonella dimensione sociale e collaborativa, che in quella individuale) di deter-minare nuovi modi di agire e,
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    Tra le molte riflessioni che l'articolo di Marconato apre ne posso scegliere, per ora, un paio: 1) è corretto porre la questione in termini di "nativi digitali"? 2) E' soltanto, o principalmente, l'approccio verso le tecnologie digitali a creare un divario fra ragazzi e insegnanti? Riguardo alla prima domanda ho notato come atteggiamenti (e attitudini) simili a quelli dei ragazzi nei confronti di internet ce l'hanno anche tanti adulti, specialmente se di bassa istruzione. Questo mi fa pensare che la frequentazione assidua, soprattutto, di social networks dipenda essenzialmente dall'avere poche difese contro l'accettazione passiva di mode e modelli di consumo. Infatti, da quello che ho potuto vedere, sono pochi i ragazzi che possiedono "vere" competenze informatiche e, in genere, quelli che le possiedono, spesso, le condividono con almeno un genitore. Di positivo c'è l'apprendimento intuitivo e condiviso degli strumenti per navigare e comunicare in internet, ma anche quello non mi sembra "generazionale": è tipico anche di molti adulti, soprattutto se non hanno subito il condizionamento del cosiddetto "metodo di studio". Per l'apprendimento non serve la fatica ma l'interesse. Alla seconda domanda ha risposto già, in modo articolato, Marconato: i gap generazionali ci sono sempre stati. Inoltre, nel "villaggio globale" non c'è solo una cultura globale e condivisa; anzi, di condiviso c'è poco. Sta all'insegnante avere un'apertura verso l'altro, tale da non dare per scontato che egli possieda conoscenze prestabilite alle quali collegarsi. Spesso è già un errore considerare che un alunno possieda quelle certificate nei precedenti anni di scuola. Tra l'altro, se egli ha molte curiosità e interessi, e questi internet aiuta decisamente a soddisfarli, ma le sue informazioni divergono da quelle possedute dall'insegnante, per i prof più tradizionalisti è anche peggio, ma era così anche
Claude Almansi

10.3263 - La Svizzera ha bisogno di una legge contro lo scaricamento illegale di musica... - 0 views

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    "10.3263 - Postulato La Svizzera ha bisogno di una legge contro lo scaricamento illegale di musica da Internet? Depositato da Savary Géraldine Data del deposito 19.03.2010 Depositato in Consiglio degli Stati Stato attuale Trasmesso Testo depositato Il Consiglio federale è incaricato di redigere un rapporto sulla situazione in fatto di scaricamento illegale di musica da Internet e di studiare le misure per ovviare a tale problema (...) Parere del Consiglio federale del 12.05.2010 Il 1° luglio 2008 è entrata in vigore una revisione parziale della legge sul diritto d'autore, con cui sono state apportate le modifiche legali necessarie in ambito digitale. A tale proposito il Parlamento ha discusso anche se permettere l'uso personale pure nei casi in cui l'opera in questione viene messa a disposizione su Internet senza il consenso del titolare del diritto. Dopo intensi dibattiti il Parlamento ha rinunciato a limitare i casi in cui è consentito l'uso personale. A suo avviso, una tale limitazione è sproporzionata, inconciliabile con la protezione della sfera privata e comporta una poco auspicata criminalizzazione di massa dei consumatori. Gli stessi timori depongono anche a sfavore dell'introduzione di una normativa legale analoga alla soluzione francese, che prevede di bloccare l'accesso a Internet ai privati in caso di violazioni ripetute. Tuttavia il titolare del diritto non è sprovvisto di protezione. In virtù del diritto d'autore ha la possibilità di procedere sia contro i fornitori sia contro i gestori di piattaforme di "file sharing". Una tale procedura va privilegiata anche per motivi di economia processuale. Appare infatti più opportuno procedere contro un gestore di piattaforma piuttosto che contro tutti gli utenti della piattaforma in questione. Eventualmente si potrebbe prevedere, d'intesa con i gestori di piattaforme, di concludere un accordo di licenza per il "file sharing" dei loro utenti. L'attuale legge sul diritto d'autore
Claude Almansi

One Planet, One Internet: A Call To the International Community to Fight Against Mass S... - 0 views

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    January 22, 2014 | By Katitza Rodriguez "We aren't going to let the NSA and its allies ruin the Internet. Inspired by the memory of Aaron Swartz, fueled by our victory against SOPA and ACTA, the global digital rights community are uniting to fight back. On February 11, on the Day We Fight Back, the world will demand an end to mass surveillance in every country, by every state, regardless of boundaries or politics. The SOPA and ACTA protests were successful because we all took part, as a community. As Aaron Swartz put it, everybody "made themselves the hero of their own story." We can set a date, but we need everyone, all the users of the Global Internet, to make this a movement. Here's part of our plan (but it's just the beginning). Last year, before Ed Snowden had spoken to the world, digital rights activists united on 13 Principles. The Principles spelled out just why mass surveillance was a violation of human rights, and gave sympathetic lawmakers and judges a list of fixes they could apply to the lawless Internet spooks. On the day we fight back, we want the world to sign onto those principles. We want politicians to pledge to uphold them. We want the world to see we care. Here's how you can join the effort: Send an email to rights (AT) eff.org confirming your interest in participating in this action and receiving updates. Let us know what you would like to do in your own country so we can send you more information and amplify your voice. Visit TheDayWeFightBack.org and Take Action. Join your fellow global citizens and, sign the 13 Necessary and Proportionate Principles here: https://en.necessaryandproportionate.org/take-action/EFF Use social media tools to announce your participation. Develop memes, tools, websites, and do whatever else you can to encourage others to participate. Be creative -- plan your own actions and pledge. Go to the streets. Promote the Principles in your own country. Then, let us know what your plan is, s
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    11 febbraio: giornata di azione contro la sorveglianza globale tipo PRISM della NSA. Vedi anche i 13 "Princìpi internazionali in materia di applicazione dei diritti umani alla sorveglianza delle comunicazioni" https://it.necessaryandproportionate.org/text . Tra i firmatari, in Italia: Agorà Digitale, Electronic Frontiers Italy - ALCEI, Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights,
Claude Almansi

Internet service providers charging for premium access hold us all to ransom | Technolo... - 0 views

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    Cory Doctorow theguardian.com, Monday 28 April 2014 00.00 BST "An ISP should give users the bits they ask for, as quickly as it can, and not deliberately slow down the data The Federal Communications Commission, America's telcoms regulator, has formulated a plan to allow internet service providers (ISPs) to charge companies for the right to "premium" access to its customers. This is the worst internet policy news imaginable. It should strike terror into the heart of anyone who cares about fairness, politics, the widening gap between the rich and the poor, fair trade, entrepreneurship, or innovation. The FCC now stands as the world's foremost symbol for "regulatory capture," and its chairman - a former cable executive lobbyist - is the poster child for an unhealthy relationship between industry and its regulators. What's at stake is "network neutrality," which is the simple principle that your ISP should give you the bits you ask for, as quickly as it can, and not deliberately slow down the data you're looking for. ... "
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    Doctorow's intro in his newsletter: "My latest Guardian column, "Internet service providers charging for premium access hold us all to ransom," explains what's at stake now that the FCC is prepared to let ISPs charge services for "premium" access to its subscribers. It's pretty much the worst Internet policy imaginable, an anti-innovation, anti-democratic, anti-justice hand-grenade lobbed by telcos who shout "free market" while they are the beneficiaries of the most extreme industrial government handouts imaginable."
Claude Almansi

DDN Articles - What's RSS and Why Should I Care About It? [copia Internet Archive del 8... - 0 views

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    "Author: Andy Carvin , EDC Center for Media & Community | December 7th, 2004 You may have noticed recently that lots of websites now contain little graphical buttons with the word XML on them. For example: XML button When you click on the button, all you see is a bunch of jumbled text and computer code. What's this all about? It's an RSS feed, and they're changing the way people access the Internet. RSS, or Really Simple Syndication, is a technical format that allows online publishers to share and distribute their content to other websites or individual Internet users. It's commonly used for distributing headlines on news websites. Bloggers use it to distribute summaries of their blog entries as well. RSS is written in the Internet coding language known as XML, which is why you see RSS buttons labeled that way. If a website publishes an RSS page, commonly known as an RSS "feed," this feed will contain summaries of all the recent articles posted on that site. For example, Yahoo News publishes news related to world headlines, national news, sports, etc. These you can all read by going to the Yahoo website. But they also publish RSS feeds for each of these subjects. Each RSS feed contains a summary of the most recent news stories posted. Similarly, the Digital Divide Network publishes RSS feeds for our news headlines, events listings and other content on our website. I even have my own RSS feed for articles that I publish on my personal blog, Andy Carvin's Waste of Bandwidth. But why do RSS feeds look like a jumbled mess when I click on them with most Web browsers? It's because RSS feeds are meant to be read by machines rather than people. Software and websites can understand the data contained in RSS feeds and make it available to people on personalized websites, through software known as news aggregators, even through email. So when you aggregate RSS feeds, you're having a computer collect content from many different websites and organize them in a convenient pla
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    Linkato in http://iamarf.org/2013/04/20/racconti-ltis13/ , commento 42. RSS come empowerment.
Claude Almansi

Domande frequenti per il Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola #lt... - 0 views

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    "Come ci si iscrive? Basta inviare un'email all'indirizzo cmooc@iuline.it specificando Nome, Cognome, Città Ho inviato l'email, ora cosa devo fare? Niente. Da qui al 3 di aprile gli iscritti potranno ricevere delle email informative. Nelle fasi iniziali del percorso, ogni passo sarà accompagnato da un'email, poi si vedrà… Mi fa paura perchè non ne so niente di computer Questo corso, che non è un corso ma un per-corso, è pensato per chi non sa niente di computer o, forse è meglio dire, per chi crede di non sapere niente di computer, o di internet. Ma anche per chi crede di sapere cosa sia internet e invece si perde il meglio. La proposta è valida anche per chi come me ha già conseguito la laurea in "Metodi e Tecniche delle Relazioni Educative" presso la IUL? Verrebbero ugualmente attribuiti i crediti? Sì, la proposta è valida anche per chi ha già conseguito la laurea in "Metodi e Tecniche delle Relazioni Educative" presso la IUL. I CFU acquisiti potranno essere riconosciuti, in totalità o in parte, nel Master di I livello "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning" promosso da UNIFI e in master e corsi di perfezionamento affini, promossi dalla IUL. C'è una data di chiusura per le iscrizioni, o sarà ancora possibile iscriversi a c-MOOC iniziato, arrangiandosi per recuperare? Sarà possibile iscriversi anche dopo l'inizio (3 aprile), arrangiandosi per recuperare."
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    ...dopo l'inizio... a questo ritmo, dove ci troveremo il 3 aprile? !
Claude Almansi

Lo strano modo -> #ltis13 <- di trovare le cose « iamarf 2013/05/06 - 2 views

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    "...L'intuizione cruciale degli autori di Google è stata riconoscere che in Internet non è necessario piazzare per forza tutto sugli scaffali prima ma è invece sufficiente lasciare crescere le connessioni da sole ed utilizzarle dopo che queste sono spontaneamente emerse. Insomma, in Internet non c'è bisogno di scaffali. In pratica quando sfoglio un catalogo mi fido della visione del mondo di chi ha fatto la classificazione, quando uso Google mi fido della struttura di link emersa dal caos di Internet. ..." Commenti: tassonomia, didamatica, essere disordinati, bisogno di struttura, crostata del diavolo, accessibilità, Pearl Trees Trackback: 1 reblog
fabrizio bartoli

Perform Amazing Feats With These Useful Google Spreadsheet Functions - 0 views

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    "Importing Feeds From the Internet Another very useful function that could potentially be used for some pretty cool uses inside of Google Spreadsheets is the IMPORTFEED function. If you consider the sheer volume of information throughout the Internet that are offered by feeds, just think of what you can do with this versatile function. How it works is pretty straightforward. Simply fill in the feed details into the function itself, surrounded by quotes."
Claude Almansi

12.4202 - Swisscom e i contenuti protetti dal diritto da autore - Curia Vista... - 0 views

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    "12.4202 - Interpellanza Swisscom e i contenuti protetti dal diritto da autore Depositato da Stöckli Hans Data del deposito 13.12.2012 Depositato in Consiglio degli Stati Stato attuale Liquidato (...) Risposta del Consiglio federale del 13.02.2013 1. Il gruppo di lavoro per ottimizzare la gestione collettiva dei diritti d'autore e dei diritti di protezione affini (GLDA; https://www.ige.ch/it/diritti-dautore/agur12.html), istituito dal capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia, si sta occupando della seguente questione: fino a che punto l'introduzione, per gli Internet Access Provider come Swisscom, dell'obbligo di adottare misure attive per la protezione dei diritti d'autore è conciliabile con il diritto alla protezione della sfera privata sancito dalla Costituzione (art. 13 della Costituzione federale), il segreto delle telecomunicazioni (art. 43 LTC, art. 321ter CP), la protezione dei dati e il diritto alla libertà di espressione? I risultati sono attesi per fine 2013. È incerto se, dato l'elevato numero dei siti Internet, gli Access Provider sarebbero in grado di fare una selezione basata su elementi contenutistici. "
gianni panconesi

Un cMOOC sulle tecnologie internet per la scuola &#8211; #ltis13 &laquo; Insegnare Appr... - 0 views

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    "Un cMOOC sulle tecnologie internet per la scuola - #ltis13 Aggiornamento 2 marzo: istituisco questa pagina con le domande più frequenti che ho già ricevuto da vari network e dai primi iscritti. Locandina del cMOOC #ltis13 con i fatti essenziali Dove si racconta dell'origine dei cMOOC per capire in cosa consisterà questa offerta Testimonianze di studenti che hanno vissuto un'esperienza simile"
Claude Almansi

H2O - Development and the Internet Summary - 0 views

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    "Starts: 3/31/03 Ends: Leaders: wendy Participants: 255 (view all) Description: This is the discussion rotisserie for the BOLD series "Development and the Internet." If you would like to join the series, please visit: http://cyber.law.harvard.edu/bold/devel03"
Claude Almansi

Welcome to Development and the Internet! - 0 views

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    "BOLD 2003: Development and the Internet Module I Architecture Module II Entrepreneurship Module III LearningModule IV Policy Module V Conclusion"
Claude Almansi

Impiego di RSSOwl with subtitles | Amara - 0 views

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    "Per gli studenti del cMOOC -Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola- #ltis13"
Claude Almansi

Download e Installazione di RSSOwl with subtitles | Amara - 0 views

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    "Per gli studenti del cMOOC -Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola- #ltis13"
fabrizio bartoli

ClassFlow - Home - A cloud-based teaching and learning platform for teachers - 1 views

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    "ClassFlow is a revolutionary cloud-based teaching and learning platform that makes lesson planning easier and lesson delivery more dynamic. Create Interactive Lessons. Plan your lessons anytime, anywhere. All you need is the internet. Connect With Every Student. Use tablets or personal devices to put the information in their hands. Achieve Instant Feedback. Reveal progress and comprehension in the moment of learning."
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    "ClassFlow is a revolutionary cloud-based teaching and learning platform that makes lesson planning easier and lesson delivery more dynamic. Get started with ClassFlow - register for free Sign in Register Create Interactive Lessons Plan your lessons anytime, anywhere. All you need is the internet. Read more Connect With Every Student Use tablets or personal devices to put the information in their hands. Read more Achieve Instant Feedback Reveal progress and comprehension in the moment of learning."
Claude Almansi

For Teachers, Wired Classrooms Pose New Management Concerns - Liana Heitin, Edweek.org,... - 2 views

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    "By Liana Heitin (...) In a growing number of K-12 schools, the use of 1-to-1 computing devices-including iPads, laptops, and Chromebooks-is becoming a central part of instruction. For teachers making the digital leap, one of the greatest hurdles can be figuring out how to manage the tech-infused classroom. How do you keep kids, who suddenly have the Internet at their fingertips, on task? How do you ensure the devices are safe and well-maintained? And how do you compete with your most tech-savvy students? (...)"I think this is the new frontier frankly with classroom management. We've never confronted this," said Kyle Redford, a 5th grade teacher at Marin Country Day School in Corte Madera, Calif. "
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    Suggerimenti interessanti su come assicurarsi che gli allievi facciano quel che devono fare in classe con aggeggi web-connessi anziché lasciarsi trascinare da altre cose. Ma si tratta proprio di una "nuova frontiera" per gli insegnanti? In tempi pre-web, era lo stesso quando mandavi gli allievi a far ricerca in biblioteca, o gli facevi fare lavoro di gruppo sul prato della scuola, no?
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    Aggiungo solo questo: che se si va a scuola per lavorare in modalità 1-to-1, tanto valeva restarsene a casa, no? Va bene per brevi periodi di tempo e per scopi precisi, ma altrimenti la scuola è preziosa per comunicare con l'insegnante o lavorare a coppie o in gruppo. Socializzare e costruire la comunità, insomma.
Claude Almansi

H2O - Development and the Internet Summary - 1 views

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    "Starts: 3/31/03 Ends: Leaders: wendy Participants: 255 (view all) Description: This is the discussion rotisserie for the BOLD series "Development and the Internet." If you would like to join the series, please visit: http://cyber.law.harvard.edu/bold/devel03 If you are already a member of the project, please login above. ALL SOURCE MATERIAL FOR THE ROTISSERIE QUESTIONS APPEARS ON THE ABOVE SITE. The most interesting comments from the Rotisseries will be used on the WebBoard threaded discussion as well. Enjoy! NOTE: If you have received any emails from "Bug Fixing", please disregard them. We apologize for any inconvenience!"
Claude Almansi

IUL - L'Università online per la scuola che cambia - cMOOC #LTIS13 - 0 views

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    "Il cMOOC della IUL, a.a. 2012-2013 LABORATORIO DI TECNOLOGIE INTERNET PER LA SCUOLA #LTIS13 Curato da Andreas Robert Formiconi connectivist: studente al centro, apprendimento cooperativo Massive: senza limiti di iscrizioni Open: liberamente e gratuitamente fruibile Online: accessibile da qualsiasi browser Course: un insegnamento universitario Inizio: 3 aprile 2013 Durata: 10 settimane Modalità di fruizione: chiunque può partecipare liberamente e gratuitamente, per iscriversi occorre semplicemente spedire un'email a cmooc@iuline.it specificando nome, cognome e città di provenienza i partecipanti che alla fine del corso abbiano preso parte attivamente e con successo a tutte le attività proposte, potranno ricevere 6 CFU mediante un iscrizione post hoc al costo di 150 € i suddetti crediti potranno essere validi per l'insegnamento di "Laboratorio Informatico" per tutti coloro che si dovessero successivamente iscrivere al Corso di Laurea "Metodi e Tecniche delle Interazioni Educative" presso la IUL, ivi compresi eventuali studenti dell'ultimo anno di scuola superiore i CFU acquisiti potranno altresì essere riconosciuti, in totalità o in parte, nel Master di I livello "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning", promosso da UNIFI e in master e corsi di perfezionamento affini, promossi dalla IUL. Obiettivi del corso Imparare ad abitare nel cyberspazio Imparare a imparare e a insegnare nel cyberspazio Imparare a creare comunità di apprendimento e aggiornamento professionale Annullare il gap tecnologico fra vecchie e nuove generazioni Orientare gli studenti dell'ultimo anno di scuola superiore interessati al proseguimento degli studi nell'area delle Scienze della Formazione "
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